CRITERI DI CONNESSIONE AL SISTEMA DI CONTROLLO DI TERNA

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1 GUIDA TECNICA Rev /114/61 Pag. 1 di 13 CRITERI DI CONNESSIONE AL SISTEMA DI CONTROLLO DI TERNA Storia le revisioni Rev. 27/12/4 Prima emissione Rev. 1 18/19/5 Revisione paragrafi 5, 6 e 7 Rev. 2 27/9/6 Inserite prescrizioni finalizzate al disaster recovery dei siti di Terna e dei Titolari, caratteristiche Rev 3 9/4/21 Modifica prescrizioni per impianti eolici e revisione cap. 7 Elaborato Verificato Approvato V. Agnetta, L.Zaretti DSC-STETSP- SPSSCC m1ci-lg1-r2 C. Burgarella DSC-STETSP-TLC C. Auletta DSC-STETSP-SPS C. Auletta STEDSC-SPSTSP Tabella formattata Tabella formattata Questo documento contiene informazioni di proprietà di Terna SpA e deve essere utilizzato esclusivamente dal destinatario in relazione alle finalità per le quali è stato ricevuto. E vietata qualsiasi forma di riproduzione o di divulgazione senza l esplicito consenso di Terna SpA

2 Criteri di Connessione al sistema di controllo di TERNA Rev. 2 22/3/6 Pag. 2 di 13

3 Rev /114/61 Pag. 3 di 13 1 Scopo Campo di applicazione Documenti di riferimento Premessa Descrizione Sistema di acquisizione dati Regole di connessione alla Rete di comunicazione Requisiti dei collegamenti ai punti di accesso Data Engineering Tipologie di reti dei Titolari Caratteristiche degli apparati periferici Virtuali Piani di indirizzamento Politiche di Sicurezza

4 Rev /114/61 Pag. 4 di 13 1 Scopo L obiettivo documento è quello di definire i criteri per la connessione dei componenti sistema elettrico, al sistema informativo di TERNA, per permettere lo svolgimento le funzioni di supervisione e controllo la Rete di Trasmissione Nazionale. La connessione è realizzata tramite lo scambio di dati ed informazioni tra i sistemi di acquisizione dati degli apparati dei Proprietari/Esercenti, in seguito indicati con il termine Titolari, ed i sistemi di telecontrollo e teleconduzione di TERNA. 2 Campo di applicazione Le prescrizioni contenute nel presente documento riguardano tutti gli impianti il cui esercizio ha influenza sul funzionamento la Rete elettrica Rilevante 1 (RR), ed in particolare: le stazioni elettriche la reti a 38, 22, 15 e 132 kv e le cabine primarie le reti a 132 e 15 kv che fanno parte la RR, anche se appartenenti a reti di distribuzione. Gli impianti di produzione rilevante connessi direttamente, o indirettamente, con la RR. Le stazioni di altre reti interconnesse. Gli impianti di unità di consumo direttamente connessi con la RR. La connessione di un componente deve essere generalmente effettuata per realizzare le funzioni di: Supervisione e controllo. Tele-regolazione. Monitoraggio da remoto le grandezze elettriche. 3 Documenti di riferimento [1] Criteri di telecontrollo e acquisizione dati DRRTX234 [2] Profili protocolli IEC /11 TP 687 TC [3] Codice di Rete 4 Premessa TERNA intende realizzare la supervisione ed il controllo la rete rilevante mediante l acquisizione di tutte le informazioni necessarie allo svolgimento di tale funzione e la loro integrazione nel proprio sistema di controllo e conduzione, articolato su più centri tra loro interconnessi attraverso una rete dati dedicata. Per perseguire tale obiettivo TERNA ha realizzato, nel rispetto dei vincoli tecnologici dei propri sistemi, una soluzione razionale, standardizzata e diffondibile a tutti i Titolari che abbiano impianti il cui esercizio ha influenza sul funzionamentola rete rilevante, affinché gli stessi possano fornire i flussi informativi necessari alla gestione unitaria sistema elettrico. Formattato: Titolo 1, Rientro: Sinistro:,3 cm, Sporgente 1,3 cm, SpazioPrima: 12 pt, Dopo: 6 pt, Tabulazioni: 1,6 cm, Tabulazione elenco 1 Insieme costituito dalla Rete di Trasmissione Nazionale (RTN), inclusa la rete di interconnessione con l estero, e dalle reti di distribuzione in alta tensione direttamente connesse alla RTN in almeno un punto di connessione.

5 Rev /114/61 Pag. 5 di 13 5 Descrizione Sistema di acquisizione dati Il sistema di acquisizione dati si basa su una rete di comunicazione dedicata sulla quale insistono i centri di controllo la rete di trasmissione nazionale. Detta rete è distribuita per coprire l intero territorio nazionale e comprende 8 Punti di Accesso (PA) localizzati nelle seguenti Sedi Territoriali CR TERNA: Torino, Milano, Scorzè (Ve), Firenze, Roma, Pozzuoli (Na), Palermo e Cagliari. La Figura 1 descrive la rappresentazione schematica dei Punti di Accesso alla rete di comunicazione di TERNA, ognuno dei quali è: predisposto per la connessione con altre reti. dotato di opportuni sistemi di sicurezza per il controllo degli accessi. fornito di un sistema di controllo centralizzato. protetto da sistemi firewall 6 Regole di connessione alla Rete di comunicazione Al fine di assicurare la necessaria ridondanza di sistemi, canali e punti di accesso (in ottica Disaster Recovery), i Titolari dovranno connettersi alla rete di comunicazione di TERNA in almeno due Punti differenziati di Accesso (PA), al fine di garantire la funzionalità anche in caso di indisponibilità Punto di Accesso primario. Il primo collegamento si dovrà attestare su uno dei suddetti 8 PA disponibili, mentre il secondo collegamento si dovrà attestare su un PA distinto dal primo ma comunque coincidente con una le 4 Sedi Territoriali CR di: Torino, Pozzuoli (Na), Scorzè (Ve), Roma. Nel caso di Titolare presente a livello nazionale che invia un elevato numero di informazioni di particolare rilevanza per la gestione la rete nazionale, Terna si riserva la possibilità di richiedere la predisposizione di ulteriori collegamenti e relative attestazioni ai propri punti di accesso, oltre ai due prescritti, preventivamente alla realizzazione sistema di connessione. Le prescrizioni relative al numero e alla tipologia le informazioni ed il tempo di aggiornamento richiesto per ogni singolo dato/misura, sono riportati nel documento di riferimento [1], relativo ai Criteri di Telecontrollo. L architettura e le prestazioni sistema di interconnessione devono garantire quanto previsto in termini di tempi di trasferimento di misure, eventi spontanei e set point di regolazione. In ogni caso, il collegamento deve essere conforme ai requisiti minimi di seguito riportati al fine di garantire l inter-operabilità con i sistemi per la gestione sistema elettrico e gli standard prestazionali e di sicurezza adottati per il sistema di acquisizione dati.

6 Rev /114/61 Pag. 6 di 13 Milano Torino Firenze Scorzè Roma Pozzuoli Cagliari Palermo Centro Controllo Accessi Punti di Accesso protetti da FireWall Figura 1 - Punti di Accesso alla rete di comunicazione di TERNA. 6.1 Requisiti dei collegamenti ai punti di accesso Le due interconnessioni previste devono essere dedicate ad uso esclusivo la funzione in oggetto ed avere le seguenti caratteristiche: 1. Il primo collegamento deve utilizzare la tecnologia CDN (Circuito Diretto Numerico); 2. Il secondo collegamento deve utilizzare la tecnologia Frame Relay di un provider diverso da quello primo collegamento;

7 Rev /114/61 Pag. 7 di Entrambe le connessioni devono garantire il passaggio di tutti i protocolli. Per motivi di sicurezza le politiche di routing ed il piano di indirizzi IP saranno definiti da TERNA. Nel caso in cui il Titolare utilizzi una rete Intranet sulla quale insistono più impianti di interesse di TERNA, dovrà prevedere due router, su due sedi geograficamente distinte, quali punti di connessione con la rete di comunicazione di TERNA. La velocità di connessione dovrà essere proposta dal Titolare sulla base volume di dati da trasmettere al fine di garantire i tempi di aggiornamento richiesti nel documento di riferimento [1]. La proposta deve essere sottoposta all approvazione di TERNA. I collegamenti con il Punto di Accesso scelto devono essere realizzati in modo da garantire i seguenti requisiti minimi di disponibilità e qualità servizio conformi agli standard la rete: un livello di disponibilità annua servizio atteso pari al 99.8 %. un tempo massimo di ripristino per i disservizi che provocano la perdita di una le due connessioni: o atteso: pari a 9 ore solari; o limite: non superiore comunque alle 18 ore solari. un tempo di ripristino massimo per i disservizi che degradano la qualità servizio: o atteso: pari a 24 ore solari; o limite: non superiore comunque alle 36 ore solari. Detti requisiti dovranno essere certificati dal Titolare all atto la richiesta di connessione e dovranno essere garantiti nel tempo. Lo scambio dati deve essere realizzato utilizzando il protocollo standard IEC conformemente al profilo descritto nell allegato [2]. L onere relativo alla realizzazione la connessione, ed il canone dei canali di comunicazione, sono a carico Titolare. TERNA si riserva di accettare, a titolo provvisorio, soluzioni alternative in deroga alle suddette prescrizioni, in funzione di eventuali vincoli e particolarità esistenti. In ogni caso il Titolare non attiverà alcuna soluzione alternativa prima di averne concordato con TERNA la realizzazione. Esclusivamente per le unità di produzione eolica, nel caso di impianti ubicati in aree non servite dai canali di telecomunicazioni precedentemente descritti, a fronte di una dichiarazione inviata a Terna da parte titolare in cui si attesti tale condizione e i tempi necessari per il suo superamento, sarà possibile adottare soluzioni alternative quali, ad esempio, il collegamento satellitare, ferma restando la responsabilità in carico al Titolare la trasmissione dei dati sino ai PA di Terna. 6.2 Data Engineering E richiesto che il Titolare programmi autonomamente il proprio apparato periferico, o il proprio sistema concentratore di più impianti, connesso logicamente alla rete di comunicazione di TERNA, previo accordo con TERNA e secondo quanto indicato in [1].

8 Rev /114/61 Pag. 8 di 13 Il Titolare é inoltre responsabile la fornitura a TERNA e l aggiornamento degli schemi unifilari di impianto e di tutti i dati necessari per la corretta identificazione dei dati scambiati. Tutte le informazioni necessarie alla configurazione degli impianti nella base dati sistema di controllo di TERNA dovranno essere fornite dal Titolare, secondo le modalità comunicate da TERNA. E pertanto richiesto che il Titolare concordi con TERNA i precedenti argomenti almeno 6 mesi prima l entrata in esercizio degli impianti. 7 Tipologie di reti dei Titolari Al fine di fornire le linee guida per l accesso alla rete di comunicazione, TERNA ha convenzionalmente definito diverse tipologie di connessione di Titolari, basate sul numero di impianti e/o sul tipo di rete utilizzato. Conformemente a quanto indicato in [1] le modalità di collegamento possono essere di tre tipi: Acquisizione diretta con collegamenti dedicati (Figura 2) Acquisizione diretta, via Intranet (Figura 3) Acquisizione indiretta, via Intranet (Figura 4) Collegamenti CDN Collegamenti Frame Relay Punto di Accesso Primario Impianti Punto di Accesso Secondario Figura 2 - Acquisizione Diretta con collegamenti dedicati Le prime due tipologie di Acquisizione Diretta (Figure 2 e 3) con collegamenti dedicati o via Intranet, prevedono la corrispondenza uno-a-uno fra apparati periferici installati negli impianti ed apparati periferici rappresentati nella base dati sistema di controllo di TERNA. 1 Punto di Accesso Primario CDN provider 1 2 FrameRelay provider 2 Punto di Accesso Secondario CDN provider 1 N

9 Rev /114/61 Pag. 9 di 13 Figura 3 Acquisizione Diretta via Intranet. La terza tipologia di connessione, cioè l Acquisizione Indiretta (Figura 4) prevede la presenza di un Concentratore-Gateway ed utilizza il concetto di Virtuale in modo da facilitare la coesistenza sistema di controllo di TERNA e l'eventuale sistema di controllo e conduzione Titolare, disaccoppiando logicamente le rispettive basi dati. Il concentratore-gateway deve essere configurato in modo da accettare connessioni multiple provenienti dai centri di controllo di TERNA, ad esempio fornendo diversi indirizzi IP, in modo da suddividere i dati degli impianti per aree di competenza. Punto di Accesso Primario CDN provider 1 Conc.-GW Primario 1 2 FrameRelay provider 2 N Punto di Accesso Secondario Conc.-GW Backup CDN provider 1 Figura 4 - Acquisizione Indiretta via Intranet. Al fine di rispondere ai requisiti di disponibilità richiesti, il Concentratore-Gateway deve essere opportunamente ridondato e, nel caso di Titolari di rilevanza nazionale Terna si riserva la possibilità di richiedere la predisposizione di un sito di backup sul quale installare un secondo Concentratore-Gateway ridondato, utilizzabile in caso di indisponibilità sito primario. 7.1 Caratteristiche degli apparati periferici Le caratteristiche degli apparati periferici devono essere tali da rispondere ai requisiti di affidabilità e disponibilità richiesti e possono variare in funzione la rilevanza l impianto: L apparato dovrà essere equipaggiato con CPU ridondate; L apparato utilizzato nelle modalità di acquizione diretta deve essere dedicato ad utilizzo esclusivo lo scambio dati con TERNA. Nel caso in cui il Titolare abbia necessità di connettere l apparato anche ai propri sistemi, il firmware in esso installato dovrà poter

10 Rev /114/61 Pag. 1 di 13 gestire le connessioni multiple (multisessione IEC14) : quelle Titolare e quelle dedicate ai sistemi Terna, con separazione logica dei dati e dei relativi identificatori IEC Se l apparato è predisposto per gestire il riconoscimento centro chiamante (master IEC14) attraverso l indirizzo IP lo stesso, si richiede che ogni sessione dovrà poter gestire almeno 4 indirizzi IP da utilizzare alternativamente in funzione centro Terna chiamante Nel caso di impianti di particolare rilevanza 2, l apparato dovrà essere predisposto per gestire almeno due connessioni logiche verso i sistemi Terna (multisessione IEC14). 7.2 Virtuali L architettura logica per la gestione l'acquisizione Indiretta, prevede due livelli di scambio dati secondo il protocollo applicativo IEC : il primo è rappresentato dall'interazione fra Virtuali, residenti nei concentratori-gateway (che svolgono le funzioni di slave), ed i Front-End sistema di controllo di TERNA (che svolgono le funzioni di master); il secondo livello è rappresentato dall'interazione tra gli apparati, residenti negli impianti (con funzioni di slave), ed i concentratori-gateway (con funzione di master), che utilizzano al loro interno una struttura dati specifica per ogni definita convenzionalmente sub. Pertanto, all interno dei concentratori-gateway i dati dovranno essere organizzati secondo dette regole che, oltre a garantire l interoperabilità verso il sistema di controllo di TERNA, permettono al Titolare di definire senza vincoli le modalità per la gestione lo scambio dati tra i propri centri e gli impianti (Figura 5) N RETE dati Titolare Centro di Controllo e Conduzione Concentratore - Gateway Virtual A Virtual B Virtual C Titolare TERNA 2 Terna si riserva di definire il criterio per individuare tale tipologia di impianti Front-End Sist. di Contr. TERNA

11 Rev /114/61 Pag. 11 di 13 Figura 5 - Virtuali su Concentratore-Gateway Il numero e la configurazione le Virtuali e le, da predisporre nei Concentratori-Gateway, sarà concordata fra Titolare e TERNA, in modo da tenere in considerazione il numero di Front-End coinvolti. Ogni Virtuale dovrà essere identificata attraverso un indirizzo IP ed utilizzerà un Commonaddress per ogni. Il Common-address sarà composto da un campo denominato Common line (identificatore la Virtuale), e da un campo denominato number (identificatore ). La ridondanza dei Concentratori-Gateway, al fine di ottenere i valori di disponibilità richiesti, dovrà essere gestita dal Titolare in modo da garantire la corrispondenza degli identificatori a livello IP in caso di commutazione automatica sull apparato di back-up. 7.3 Piani di indirizzamento Per garantire la separazione la rete di comunicazione e per provocare il minimo impatto ai sistemi dei Titolari, TERNA ha definito le classi di indirizzamento private che saranno assegnate ai singoli utenti la rete. L assegnazione di dette classi, agevolerà anche l attività di identificazione e controllo degli accessi. Nel caso di impianti connessi direttamente al Punto di Accesso (Figura 2), questi dovranno essere dotati di un router dedicato e di una LAN dedicata, in modo da evitare rischi di accessi non desiderati. Nel caso di connessione con una rete Intranet (Figg. 3 e 4) è necessario che anche il Titolare preveda l attivazione di sistemi per la sicurezza perimetrale (FireWall), per segregare la porzione di rete dal resto la rete intranet. Le politiche di sicurezza da applicare sul Firewall dovranno essere concordate con TERNA.con politiche di sicurezza da concordare con TERNA. Qualora il piano di indirizzamento assegnato da TERNA non coincida con quello titolate èe' opportuno che quest ultimo inoltre che il Titolare attivi la funzione di Network Address Translation (NAT) per mantenere invariata la politica di gestione la propria rete ed assicurare la conformità ai requisiti di TERNA. 7.4 Politiche di Sicurezza Al fine di rendere sicuro il colloquio tra i Front-End sistema di controllo di TERNA e gli apparati dei singoli impianti, o il concentratore-gateway di più impianti, Terna impone l utilizzo di connessioni Virtual Private Network (VPN), per tutti gli impianti di acquisizione che sfruttano la rete intranet. La VPN dovrà essere instaurata tra il firewall descritto nel paragrafo 7.3 e gli apparati di rete degli impianti () produttore qualora il collegamento tra le sedi sia realizzato mediante collegamento di tipo shared (es. MPLS, Satellite, intranet ).

12 Rev /114/61 Pag. 12 di 13 La Figura 6 illustra le connessioni VPN da realizzare nelle tre tipologie previste. la VPN dovrà essere realizzata tra il firewall dedicato alla rete di acquisizione misure e il router Titolare installato presso gli impianti di cui devono essere acquisite le misure. Il Titolare è responsabile di garantire la sicurezza contro tentativi di accesso non autorizzati da parte di Client presenti nella propria rete, in particolare in presenza di un Gateway verso Internet. Figura 6 Connessioni VPN Al fine di rendere sicuro il colloquio tra i Front-End sistema di controllo di TERNA e gli apparati dei singoli impianti, o il concentratore-gateway di più impianti, Terna impone l utilizzo di connessioni Virtual Private Network (VPN). La Figura 6 illustra le connessioni VPN da realizzare nelle tre tipologie previste. Per la prima tipologia, la VPN sarà instaurata fra il router Titolare ed il FireWall di TERNA. In questo caso è necessario che il router in impianto supporti il protocollo IPSEC. Per le altre due tipologie, la VPN sarà instaurata fra il FireWall Titolare, ridondato in configurazione hot-standby, ed il FireWall di TERNA. La filosofia di sicurezza implementata per i FireWall, si basa sul molo Deny All, cioè: tutti i servizi sono disabilitati di default, con esplicita per ogni singola necessità. Il Titolare è responsabile di garantire la sicurezza contro tentativi di accesso non autorizzati da parte di Client presenti nella propria rete, in particolare in presenza di un Gateway verso Internet.

13 Rev /114/61 Pag. 13 di 13 Punto di Accesso Primario FireWall Router Punto di Accesso Secondario CDN FireWall to Router VPN Frame Relay Singolo Impianto Router LAN Punto di Accesso Primario FireWall Router CDN Più Impianti Router FireWall 1 FireWall to Firewall VPN Punto di Accesso Secondario Frame Relay n Punto di Accesso Primario FireWall Router CDN Acquisizione Indiretta Router FireWall Punto di Accesso Secondario FireWall to Firewall VPN Frame Relay Concentratore- Gateway Collegamenti fisici CDN - Frame Relay Connessioni VPN (Virtual Private Network) Figura 6 - Tipologie di connessione Virtual Private Network. ~~~~~~~~~~~~~~~~~

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