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1 Oggetto: L.R. del 22/01/1990 n. 1, art Chiarimenti sui quesiti presentati dagli operatori dello spettacolo dal vivo in riferimento ai criteri di cui alla deliberazione della Giunta Regionale n. 2/11 del Quesiti presentati dagli Operatori dello spettacolo: 1. D) Se si costituisce l'ati la domanda è unica? oppure bisogna presentare comunque una domanda per ogni organismo? R) La domanda è unica e dev essere presentata dall Organismo capofila utilizzando la modulistica pubblicata sul sito istituzionale della Regione. 2. D) Anche se ci proponiamo come ATS dobbiamo comunque presentare la domanda di contributo anche come singoli organismi, nel caso quella come ATS non fosse accolta? R) Come precisato alla pag. 3/17 dell'allegato alla deliberazione n.2/11 del I soggetti facenti parte dell Aggregazione non possono presentare istanza in qualità di Organismi singoli. 3. D) I singoli organismi non perdono comunque la loro anzianità e la propria autonomia artistica? R) I singoli Organismi mantengono la propria anzianità e la propria autonomia artistica. 4. D) L'ati deve avere una partita iva ed un codice fiscale essere iscritta alla camera di commercio? R) Dal punto di vista fiscale, l Agenzia delle Entrate ha ritenuto che la costituzione di un ATI non possa far sorgere un nuovo soggetto fiscale, se non in quei casi in cui le imprese si comportano, per l esecuzione dell appalto, in modo unitario e indistinto, sia all interno dell associazione che nei confronti dei soggetti esterni (Risoluzione del 13/07/2007 n. 172). La giurisprudenza afferma invece che un associazione temporanea d impresa non può mai configurare un autonomo soggetto giuridico (Cassazione, sentenza 20 marzo 2009 n. 6791); pertanto l ATI/ATS non deve avere una partita IVA e un codice fiscale ma vi è l obbligo della registrazione all Agenzia delle entrate pi.sportspettacolo@rpec.egione.sardegna.it

2 dell atto costitutivo e dello statuto. 5. D) L'ATS come forma associativa non richiede l'autenticazione dl notaio, ma si fonda unicamente su una semplice scrittura privata tra i partecipanti. Se fosse così, in questo modo è sicuramente conveniente perché si può rinnovare a costo zero ogni anno. E' così? R) L'atto di costituzione dell'ati/ats deve essere effettuato con scrittura privata autenticata da un notaio o con atto pubblico. 6. D) Le ATI possono stipularsi per più anni in modo da evitare spese notarili annuali oppure devono essere annuali? R) Per definizione l ATI ha una durata temporanea legata al periodo di realizzazione della programmazione dell attività proposta e, comunque, sino alla definizione di tutti i rapporti giuridici posti in essere. 7. D) E possibile stabilire nella scrittura privata di costituzione una durata tipo quinquennale per evitare di pagare ogni anno il notaio con la clausola di poter interrompere su richiesta di uno degli associati al termine dell anno contabile? R) I criteri prevedono che la durata dell associazione decorre dalla data di sottoscrizione dell atto costitutivo per il periodo di realizzazione della programmazione di attività proposta e, comunque, sino alla definizione di tutti i rapporti giuridici attivi e passivi derivanti dall attività posta in essere dalle parti associate, in relazione al contributo ricevuto. L organismo individuato quale capofila, agisce in nome e per conto degli organismi associati, rappresentandoli verso la Regione in tutti gli atti e adempimenti connessi alla concessione del contributo e alla sua rendicontazione. Per quanto riguarda la durata massima si rinvia alla normativa civilistica vigente in materia e alla libera autonomia degli associati. 8. D) Un ATI può essere composta da due organismi che fanno parte di settori diversi? Per esempio: Musica (Festival) e Teatro (Compagnia di produzione)? R) Si. 9. D) Presentando il progetto come ATI il contributo viene assegnato al capofila per l'importo totale oppure si può dividere per le singole compagnie che ne fanno parte? 10. R) Il contributo verrà assegnato all Organismo che verrà individuato quale capofila che, a sua volta, curerà la ripartizione (in base alla percentuale di 2/6

3 partecipazione e alla ripartizione delle attività e ruoli) fra i partner. 11. D) La Premialità sarà il risultato della sommatoria di quella spettante a ciascun associato." Immagino che s'intenda la somma nel caso tutti gli associati superino i 25 punti ma potrebbe essere interpretato in altro modo ovvero che posso aggiungere i miei 15 punti ad altri 20 di uno degli associati e raggiungere 35 punti, ma non credo che funzionerà così, giusto? Allora sarebbe il caso di specificarlo. R) I criteri al paragrafo 6, pag. 7, e relativamente all'attribuzione della quota di contributo a titolo di premialità, specificano che essa "sarà rappresentata dalla sommatoria dei singoli contributi spettanti a titolo di premialità agli Organismi Associati. Pertanto se un Organismo associato non dovesse raggiungere il punteggio minimo dei 25 punti previsto dai criteri non contribuirà al conteggio del contributo a titolo di premialità e, conseguentemente, verrà presa in considerazione solo la premialità degli associati che hanno raggiunto il citato punteggio minimo. 12. D Nel caso in cui nel 2019 ci fosse ancora la premialità, coloro che nel 2018 hanno partecipato al bando come ATI/ATS come dovranno calcolare la premialità dell anno successivo? R) L Organismo indicherà nella scheda di premialità sia le attività svolte come quota parte nell ambito della programmazione presentata come ATI/ATS nell anno precedente, che quelle svolte come Organismo singolo. 13. D Presentando il progetto come ATI il direttore artistico deve essere unico? R) Si. 14. D) Il Direttore artistico dev essere obbligatoriamente quello del capofila? R) Non necessariamente dev essere quello dell Organismo capofila, l importante che sia l unico per il progetto presentato dall ATI/ATS. 15. D) Il contratto del direttore artistico può essere a titolo gratuito con scrittura privata o dev essere obbligatoriamente retribuito? Nelle compagnie il direttore artistico svolge anche altre mansioni, potrebbe avere un contratto misto? R) Il contratto del Direttore artistico può essere anche a tiolo gratuito e non necessariamente a titolo oneroso. In entrambi i casi lo stesso dovrà indicare dettagliatamente i termini e le condizioni della prestazione del Direttore artistico. Il Direttore artistico potrebbe svolgere anche altre mansioni, purché contemplate 3/6

4 nel contratto sottoscritto con l Organismo. 16. D) Cosa succederebbe se un partner dell ATI si dovesse tirare indietro dopo la comunicazione di concessione del contributo? Si può sostituire? R) I criteri non prevedono la sostituzione dei partner. 17. D) Presentando il progetto come ATI la Fideiussione per l'anticipazione del contributo viene stipulata dal capofila oppure da ogni responsabile delle compagnie che ne fanno parte? R) La fidejussione dev essere presentata dalla capofila quale unica referente nei confronti della Regione Sardegna. 18. D) Se uno dei soci ATI non rispetta i requisiti minimi le eventuali sanzioni ricadono su tutti? R) Si in quanto i criteri prevedono esplicitamente che tutti i requisiti minimi di ammissibilità devono essere posseduti al momento della presentazione della domanda e devono perdurare sino all erogazione finale del contributo. Inoltre, in caso di presentazione di istanza in forma associata, gli stessi requisiti devono sussistere contemporaneamente per tutti i soggetti facenti parte dell aggregazione. 19. D) In caso di presentazione della domanda da parte di diversi organismi costituiti in ATI/ATS come dovrà essere indicata la suddivisione del relativo piano finanziario? R) La suddivisione del piano finanziario, ossia la ripartizione delle spese tra gli Organismi partecipanti all ATI/ATS è quella indicata nel modulo 1/A (schema preventivo delle spese), sulla base del proprio ruolo e della propria percentuale di partecipazione. 20. D) Ai fini della rendicontazione, le fatture relative alle spese dei due organismi che compongono l ATI, devono essere tutte intestate solo al capofila o possono essere intestate ai rispettivi organismi? R) Ciascun componente dell ATI produce attraverso il capofila i documenti giustificativi relativi alle spese di propria competenza e nel rendiconto non devono essere inserite eventuali fatture o altri documenti riepilogativi dei partner con i quali le spese di cui sopra vengono ribaltate al capofila. In ossequio a quanto previsto dai criteri, il Capofila dell ATI/ATS tiene i rapporti con la Regione, riceve il finanziamento e ne cura la ripartizione del contributo tra le imprese 4/6

5 partecipanti all ATI. Il capofila presenta un unica rendicontazione che è data dalla somma delle diverse rendicontazioni e dei documenti giustificativi di spesa dei diversi partner. 21. D) Possono esserci collaborazioni retribuite tra i due organismi che compongono l ATI? Possono essere emesse fatture da parte di un organismo all altro e viceversa? R) No. 22. D) Cosa s intende per nuova produzione? R) Affinché si parli di produzione è necessario che nella stessa si ravvisino le seguenti fasi: Ideazione-progettazione dell evento artistico prefissato, nelle sue diverse componenti artistiche e tecniche nonché la previsione dei relativi costi; Realizzazione-allestimento del progetto in tutte le fasi di concreta attuazione, dal perfezionamento degli impegni contrattuali per quanto riguarda i quadri artistici, tecnici, organizzativi e amministrativi, ai rapporti con i diversi fornitori, l eventuale realizzazione di scene, costumi, colonne sonore e acquisizione di ogni altro fabbisogno e lo svolgimento delle prove di affiatamento e generali; Prima presentazione al pubblico del prodotto finito. 23. D) Per le compagnie di produzione che hanno sede legale e svolgono almeno l 80% della loro attività spettacolistica (n. di spettacoli) nelle province di Nuoro, Oristano e Sud Sardegna (o ex province di Carbonia-Iglesias, Medio Campidano, Nuoro, Ogliastra, e Oristano), il contributo regionale può rappresentare fino al 70% delle spese sostenute a causa della loro difficoltà a recuperare altre entrate per l insufficiente dimensione del pubblico di questi territori. Per le compagnie di produzione che hanno sede legale nelle province di Nuoro, Oristano e Sud Sardegna (o ex province di Carbonia-Iglesias, Medio Campidano, Nuoro, Ogliastra, e Oristano) ma che non svolgono l 80% della loro attività spettacolistica (n. di spettacoli) nelle suddette province, il contributo regionale non potrà superare il 60% delle spese sostenute e ammissibili come per tutti gli altri organismi? R) Si, se non svolgono l 80% delle loro attività spettacolistiche nelle province di Nuoro, Oristano e Sud Sardegna, la percentuale non potrà superare il 60% delle spese sostenute e ammissibili. 24. D) Le spese di cui ai punti L, M, N, P sono ammissibili nei limiti: del 30% della spesa ammissibile quando trattasi di soggetto che gestisce stabilmente e continuativamente 5/6

6 uno spazio ad uso prevalentemente di spettacolo o un circuito con un minimo di 100 giornate di programmazione. Quando si parla del 30% della spesa ammissibile si fa riferimento all'ammontare del contributo e quindi alle spese ammissibili a carico del contributo regionale concesso (60% o 70% del costo del progetto) o alla spesa totale (100% del costo del progetto), quindi anche alla parte di cofinanziamento da parte dell'ente finanziato? R) Si fa riferimento al 100% della spesa ammissibile. 25. D) Bisognerà tenere conto dei nuovi criteri applicativi anche per la rendicontazione dell'annualità 2017? R) No. Per la rendicontazione dell annualità 2017 si dovrà far riferimento alla Deliberazione n.3/18 del D) Nelle rassegne i 15 spettacoli nell'arco dei 7 mesi sono da eseguire almeno uno al mese per tutti i 7 mesi consecutivi o l'attività si può concentrare in alcuni mesi (es. da ottobre a dicembre)? R) I 7 mesi rappresentano il limite massimo di svolgimento della rassegna, mentre l arco temporale minimo è pari a 10 giorni, conseguentemente la rassegna può concentrarsi anche da ottobre a dicembre. F.to Il Direttore del Servizio Dott.ssa Maria Laura Corda 6/6

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