Attuazione DGR n. 1495/2010 Art. 2 del DM

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1 Bando per promozione degli interventi a favore dei sistemi produttivi locali, dei distretti industriali e produttivi per il rafforzamento del sistema organizzativo e per favorire l integrazione delle filiere produttive, delle reti d impresa e dei processi di aggregazione di imprese Attuazione DGR n. 1495/2010 Art. 2 del DM

2 DGR n. 1495/2010 Approvazione dei criteri e delle modalità dell attuazione del Progetto Promozione degli interventi a favore dei sistemi produttivi locali, dei distretti industriali e produttivi per il rafforzamento del sistema organizzativo e per favorire l integrazione delle filiere produttive, delle reti di imprese e dei processi di aggregazione di imprese DDS n. 50/S11 del Attuazione DGR n. 1495/ Art. 2 del DM Promozione interventi a favore dei sistemi produttivi locali, distretti industriali e produttivi per favorire i processi di aggregazione d impresa - Approvazione bando e modulistica

3 Risorse disponibili per il finanziamento degli interventi EURO ,00 comprensive del cofinanziamento statale, (per una quota pari ad ,00) ai sensi dell articolo 1, comma 890, della Legge 27 dicembre 2006, n. 296 (Legge Finanziaria 2007) del Decreto del Ministero dello Sviluppo Economico del Riparto delle risorse per l annualità 2008 da assegnare a favore dei distretti produttivi che prevede un contributo a progetti in favore dei distretti produttivi adottati dalle Regioni, per un ammontare massimo del 50% delle risorse pubbliche complessivamente impiegate in ciascun progetto

4 Caratteristiche progettuali I progetti dovranno favorire processi di specializzazione produttiva e/o di erogazione di servizi sul mercato delle imprese, in forma aggregata (reti d impresa) razionalizzando costi, unendo lo scambio di conoscenze e competenze, funzionali all innovazione e dovranno essere attivati attraverso nuovi modelli di integrazione per filiera mediante: Il consolidamento e sviluppo di aggregazioni e reti esistenti La creazione e lo sviluppo di nuove aggregazioni e reti d impresa Lo sviluppo di funzioni avanzate condivise dall aggregazione e dalla rete Azioni di consolidamento, di sviluppo e/o di creazione di reti di sub fornitura

5 Aree/Ambiti d intervento I. ATTIVITÀ DI SVILUPPO SPERIMENTALE, TRASFERIMENTO TECNOLOGICO E INNOVAZIONE II. INTERVENTI DI PROMOZIONE E DIFFUSIONE DELLE TECNOLOGIE DELL INFORMAZIONE DELLA COMUNICAZIONE (ICT) E DELLA BANDA LARGA III. INTERVENTI MIRATI AL RISPARMIO ENERGETICO E ALL UTILIZZO DI ENERGIA RINNOVABILE IV. INTERVENTI PER RAFFORZARE LA PRESENZA DELLE IMPRESE SUI MERCATI INTERNAZIONALI

6 Tipologia di intervento per aree di intervento I. ATTIVITÀ DI SVILUPPO SPERIMENTALE, TRASFERIMENTO TECNOLOGICO E INNOVAZIONE - Sviluppo sperimentale - Applicazione, protezione (deposito di brevetti, modelli, disegni, marchi e copyrights), strategie di marketing, commercializzazione di tecnologie - Innovazione del processo applicata ad un nuovo metodo di produzione o di distribuzione - Innovazione organizzativa applicata ad nuovo metodo organizzativo nelle pratiche commerciali dell impresa, nell organizzazione del luogo di lavoro e nelle relazioni esterne all impresa - Innovazione di prodotto e/o di servizi comprendente sia il miglioramento delle soluzioni esistenti sia l individuazione, lo sviluppo, l introduzione di un nuovo prodotto e/o servizio

7 Tipologia di intervento per aree di intervento II. INTERVENTI DI PROMOZIONE E DIFFUSIONE DELLE TECNOLOGIE DELL INFORMAZIONE DELLA COMUNICAZIONE (ICT) E DELLA BANDA LARGA - Sviluppo di tecnologie dell informazione e della comunicazione - Interventi per la diffusione dei prodotti e dei servizi dell ICT - Interventi di applicazione dell ICT a supporto dei processi produttivi

8 Tipologia di intervento per aree di intervento III. INTERVENTI MIRATI AL RISPARMIO ENERGETICO E ALL UTILIZZO DI ENERGIA RINNOVABILE - Interventi mirati a favorire l efficienza ed il risparmio energetico - Utilizzo di fonti energetiche rinnovabili

9 Tipologia di intervento per aree di intervento IV. INTERVENTI PER RAFFORZARE LA PRESENZA DELLE IMPRESE SUI MERCATI INTERNAZIONALI - Sviluppo della produzione/di prodotti/di servizi che consentono l apertura a nuovi mercati esteri e l ampliamento dei canali distributivi

10 Ogni progetto dovrà - prevedere interventi localizzati nel territorio della Regione Marche, con eccezione degli interventi volti a promuovere l internazionalizzazione delle imprese (Area d intervento IV) nonché quelli che prevedono forme di collaborazione tra imprese appartenenti a distretti produttivi di regioni diverse - prevedere spese ammissibili comprese da un minimo di Euro ,00 ad un massimo di Euro ,00 - rientrare almeno in una delle aree d intervento del bando - prevedere una o più tipologie d intervento ricomprese per ogni area di intervento

11 Soggetti abilitati a presentare progetti I raggruppamenti di almeno tre imprese tra cui non più di una grande impresa, aventi l unità produttiva sede dell intervento ubicata nella Regione Marche.

12 Forme dei raggruppamenti raggruppamento di imprese costituito in forma giuridica di contratto di rete o ancora da costituire associazione temporanea di imprese (ATI) regolarmente costituita a norma di Legge o ancora da costituire consorzio di imprese, società consortile Ciascuna impresa non può presentare più di una domanda.

13 Requisiti dei raggruppamenti Ciascuna impresa singolarmente sostiene almeno il 10% del totale delle spese ammissibili rendicontate Nessuna impresa sostiene da sola più del 50% del totale delle spese ammissibili e rendicontate L impresa capofila dell ATI, l organo comune (impresa mandataria comune) del contratto di rete, nonché il consorzio e la società consortile deve obbligatoriamente avere l unità locale produttiva coinvolta nella progetto ubicata nella Regione Marche Gli organismi di ricerca o i centri per l innovazione ed il trasferimento tecnologico, eventualmente coinvolti nella realizzazione del progetto, forniscono complessivamente al raggruppamento prestazioni o servizi di supporto o consulenza pari ad almeno il 10% del totale delle spese e dei costi ammissibili.

14 Regimi di Aiuto attivabili 1. Regime de minimis ex Regolamento (CE) n. 1998/2006 del 15/12/ Aiuto di importo limitato (AIUTO n. 248/2009 Decisione 28 maggio 2009, C(2009) 4277 (Questa tipologia di aiuto può essere concesso purché la Commissione Europea ne disponga l applicazione oltre il 31/12/2010. Sarà cura del Servizio Industria Artigianato Energia darne opportuna comunicazione nei termini di apertura del bando per consentire una corretta opzione di scelta del regime di Aiuto) 3. Reg. (CE) n. 800/2008 Regolamento generale di esenzione per categorie 4. Aiuto di Stato n. 302/2007 Italia Regime di aiuti alla ricerca, sviluppo e innovazione

15 Le risorse pubbliche complessivamente coinvolte per ciascun progetto non devono superare il 50% del costo del progetto stesso In caso di progetti comprensivi di interventi con differenti tassi di intervento, al fine del rispetto del suddetto limite del 50%, l intensità massima complessiva di aiuto sarà pari al 50% del costo totale del progetto, nel rispetto dei massimali di aiuto previsti per ciascuna tipologia di spesa.

16 Selezione dei Progetti Attività 1) Verifica di ammissibilità Attività 2) Valutazione dei progetti distinta in due fasi: Fase 1) Valutazione dei progetti da parte degli Esperti Esterni Fase 2) Valutazione di progetti da parte del Comitato e definizione della graduatoria

17 Criteri di Valutazione dei Progetti Per rispondere ai fabbisogni del sistema produttivo e stimolare la competitività, la Regione ha ritenuto di dover attivare le seguenti premialità: Partecipazione di altri soggetti pubblici/privati cofinanziatori al progetto che concorrono nel sostegno di settori e/o ambiti tematici e/o aree di prioritario interesse regionale, attraverso il rafforzamento dell efficacia del progetto e alla sua realizzazione, qualificando ed accrescendo le ricadute sul territorio regionale Forme di collaborazione tra aziende appartenenti a distretti diversi (aree distrettuali di specializzazione produttiva) integrate per filiera aventi sede operativa nella Regione Marche

18 Criteri di Valutazione dei Progetti Forme di collaborazione tra imprese appartenenti a distretti produttivi di regioni diverse, anche al fine di rafforzare la presenza sui mercati internazionali, purché venga rispettata la condizione di reciprocità. In tal senso è richiesto che le imprese localizzate sul territorio della Regione Marche, beneficino della stessa condizione per interventi promossi, dalle altre regioni, con le medesime finalità del presente progetto. Le imprese localizzate fuori regione non potranno essere beneficiarie del contributo, né le spese sostenute dalle stesse imprese saranno ritenute ammissibili al contributo Collegamento con progetti in corso di realizzazione o sviluppati in coerenza con gli ambiti indicati nel DM che promuovono la competitività del sistema produttivo

19 Criteri di Valutazione dei Progetti Aderenza/concentrazione negli ambiti/settori d intervento regionale indicati nella Programmazione regionale e delle indicazioni strategiche del Tavolo di concertazione, nonché degli ambiti del Decreto del Ministero dello Sviluppo Economico Raggruppamenti di imprese costituiti con forma giuridica di contratto di rete ai sensi del DL n. 5, convertito in legge, con modificazioni, dalla Legge n. 33, nonché ai sensi del DL n. 78, art. 42, convertito dalla Legge n. 122

20 Criteri di Valutazione dei Progetti Presenza di figure professionali (accompagnamento/coordinamento) a sostegno delle diverse forme di aggregazione tra imprese. Azioni di accompagnamento e di supporto rivolte al personale coinvolto nel progetto (manager/responsabile di rete, organizzazione) finalizzata alla qualificazione del capitale umano per lo sviluppo di competenze chiave nell ambito della gestione della rete d impresa e dei progetti, in relazione all organizzazione e gestione del progetto Possesso di sistemi di certificazione di qualità, di prodotto, di processo, ambientale, di sicurezza ed etica delle imprese partecipanti al raggruppamento Progetto realizzato in collaborazione con le imprese e gli organismi di ricerca e/o i centri per l innovazione ed il trasferimento tecnologico Qualità del progetto in termini di esposizione, coerenza tra gli obiettivi e le azioni contemplate da progetto, livello di esecutività del progetto (modalità previste per assicurare la sua corretta realizzazione)

21 Modalità di Erogazione del Contributo 1. una prima quota, pari al 50% del contributo a titolo di anticipazione 2. una seconda quota, pari al 30% del contributo concesso, a fronte di una rendicontazione di spesa pari al 25% dell importo complessivo del progetto e della presentazione del rapporto sullo stato di avanzamento lavori 3. una quota a saldo, pari al 20% del contributo concesso, che verrà assegnata in sede di rendicontazione finale

22 Modalità di Erogazione del Contributo Qualora la spesa finale documentata risultasse inferiore all importo ammesso a contributo, si provvederà ad una proporzionale riduzione del contributo a saldo da erogare; mentre una spesa finale documentata, superiore all importo ammesso, non comporterà aumento del contributo da liquidare, ferme restando le soglie minime e massime (min Euro ,00 max Euro ,00) stabilite dal bando.

23 Modalità di Rendicontazione La documentazione deve essere inviata entro e non oltre il 40 giorno successivo alla data di scadenza del progetto ammesso a contributo, in mancanza si darà luogo a revoca del contributo. Il raggruppamento beneficiario del contributo dovrà produrre la richiesta del saldo del contributo che dovrà essere accompagnata dalla seguente documentazione: - relazione tecnica finale del progetto - la documentazione di spesa

24 Scadenza presentazione domande Le domande complete dei relativi allegati, dovranno essere spedite alla Regione Marche, a mezzo raccomandata postale con ricevuta di ritorno, entro il termine perentorio del 28 febbraio 2011

25 Regione Marche Servizio Industria Artigianato Energia Via Tiziano, Ancona