MANUALE D'USO (Articolo 40 D.P.R. 554/99)

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3 Comune di Catania Provincia di Catania PIANO DI MANUTENZIONE MANUALE D'USO (Articolo 40 D.P.R. 554/99) OGGETTO: VIABILITA' DI SCORRIMENTO OGNINA - ROTOLO COMMITTENTE: Comune di Catania Pagina 1 CMIngegneri - Catania

4 Manuale d'uso Comune di: Provincia di: Oggetto: Catania Catania VIABILITA' DI SCORRIMENTO OGNINA - ROTOLO Elenco dei Corpi d'opera: 01 Sistema stradale Pagina 2

5 Corpo d'opera: 01 Sistema stradale Manuale d'uso Unità Tecnologiche: Strade Ponti e viadotti Pareti di sostegno Impianto fognario Impianto elettrico Impianto di illuminazione Dispositivi per il controllo del traffico Segnaletica stradale verticale Segnaletica stradale orizzontale Arredo urbano Opere di ingegneria naturalistica Aree a verde Pagina 3

6 Unità Tecnologica: Strade Manuale d'uso Le strade rappresentano parte delle infrastrutture della viabilità che permettono il movimento o la sosta veicolare e il movimento pedonale. La classificazione e la distinzione delle strade viene fatta in base alla loro natura ed alle loro caratteristiche: A)Autostrade; B)Strade extraurbane principali; C)Strade extraurbane secondarie; D)Strade urbane di scorrimento; E)Strade urbane di quartiere; F)Strade locali. Da un punto di vista delle caratteristiche degli elementi della sezione stradale si possono individuare: la carreggiata; la banchina; il margine centrale; i cigli e le cunette; le scarpate; le piazzole di sosta, ecc.. Le strade e tutti gli elementi che ne fanno parte vanno manutenuti periodicamente non solo per assicurare la normale circolazione di veicoli e pedoni ma soprattutto nel rispetto delle norme sulla sicurezza e la prevenzione di infortuni a mezzi e persone. L'Unità Tecnologica è composta dai seguenti Elementi Manutenibili: Carreggiata Banchina Pavimentazione stradale in bitumi Spartitraffico Cordoli e bordure Marciapiede Pavimentazione autobloccante in calcestruzzo Rampe di raccordo Dispositivi di ritenuta Scarpate Stalli di sosta Pagina 4

7 Elemento Manutenibile: Carreggiata Manuale d'uso Unità Tecnologica: Strade È la parte della strada destinata allo scorrimento dei veicoli. Essa può essere composta da una o più corsie di marcia. La superficie stradale è pavimentata ed è limitata da strisce di margine (segnaletica orizzontale). Modalità di uso corretto: Controllare periodicamente l'integrità delle superfici del rivestimento attraverso valutazioni visive mirate a riscontrare anomalie evidenti. Rinnovare periodicamente gli strati delle pavimentazioni avendo cura delle caratteristiche geometriche e morfologiche delle strade. Comunque affinché tali controlli risultino efficaci affidarsi a personale tecnico con esperienza. ANOMALIE RISCONTRABILI A01 Buche Consistono nella mancanza di materiale dalla superficie del manto stradale a carattere localizzato e con geometrie e profondità irregolari spesso fino a raggiungere gli strati inferiori, ecc.) A02 Cedimenti Consistono nella variazione della sagoma stradale caratterizzati da avvallamenti e crepe localizzati per cause diverse (frane, diminuzione e/o insufficienza della consistenza degli strati sottostanti, ecc.) A03 Sollevamento Variazione localizzata della sagoma stradale con sollevamento di parti interessanti il manto stradale A04 Usura manto stradale Si manifesta con fessurazioni, rotture, mancanza di materiale, buche e sollevamenti del manto stradale e/o della pavimentazione in genere. CONTROLLI ESEGUIBILI DALL'UTENTE C01 Controllo carreggiata Cadenza: quando occorre Tipologia: Controllo Controllo dello stato generale. Verifica dell'assenza di eventuali buche e/o altre anomalie (cedimenti, sollevamenti, difetti di pendenza, fessurazioni, ecc.). Controllo dello stato dei giunti. Controllo dell'integrità della striscia di segnaletica di margine verso la banchina. Requisiti da verificare: 1) Accessibilità. Anomalie riscontrabili: 1) Buche; 2) Cedimenti; 3) Sollevamento; 4) Usura manto stradale. Pagina 5

8 Elemento Manutenibile: Banchina Manuale d'uso Unità Tecnologica: Strade È una parte della strada, libera da qualsiasi ostacolo (segnaletica verticale, delineatori di margine, dispositivi di ritenuta), compresa tra il margine della carreggiata e il più vicino tra i seguenti elementi longitudinali: marciapiede, spartitraffico, arginello, ciglio interno della cunetta, ciglio superiore della scarpata nei rilevati. Modalità di uso corretto: Controllare periodicamente l'integrità delle superfici del rivestimento attraverso valutazioni visive mirate a riscontrare anomalie evidenti. Rinnovare periodicamente gli strati delle pavimentazioni avendo cura delle caratteristiche geometriche e morfologiche delle strade. Comunque affinché tali controlli risultino efficaci affidarsi a personale tecnico con esperienza. ANOMALIE RISCONTRABILI A01 Cedimenti Consistono nella variazione della sagoma stradale caratterizzati da avvallamenti e crepe localizzati per cause diverse (frane, diminuzione e/o insufficienza della consistenza degli strati sottostanti, ecc.) A02 Deposito Accumulo di detriti, fogliame e di altri materiali estranei A03 Presenza di vegetazione Presenza di vegetazione caratterizzata dalla formazione di piante, licheni, muschi lungo le superfici stradali. CONTROLLI ESEGUIBILI DALL'UTENTE C01 Controllo generale Cadenza: quando occorre Tipologia: Controllo Controllo dello stato generale. Verifica dell'assenza di eventuali buche e/o altre anomalie (cedimenti, sollevamenti, difetti di pendenza, fessurazioni, ecc.). Controllo dello stato dei giunti. Controllo dell'integrità della striscia di segnaletica di margine verso la banchina. Requisiti da verificare: 1) Accessibilità; 2) Controllo geometrico. Anomalie riscontrabili: 1) Cedimenti; 2) Deposito; 3) Presenza di vegetazione. Pagina 6

9 Elemento Manutenibile: Pavimentazione stradale in bitumi Manuale d'uso Unità Tecnologica: Strade Si tratta di pavimentazioni stradali realizzate con bitumi per applicazioni stradali ottenuti dai processi di raffinazione, lavorazione del petrolio greggio. In generale i bitumi per le applicazioni stradali vengono suddivisi in insiemi di classi caratterizzate: - dai valori delle penetrazioni nominali - dai valori delle viscosità dinamiche. Tali parametri variano a secondo del paese di utilizzazione. Modalità di uso corretto: Controllare periodicamente l'integrità delle superfici del rivestimento attraverso valutazioni visive mirate a riscontrare anomalie evidenti. Rinnovare periodicamente gli strati delle pavimentazioni avendo cura delle caratteristiche geometriche e morfologiche delle strade. Comunque affinché tali controlli risultino efficaci affidarsi a personale tecnico con esperienza. ANOMALIE RISCONTRABILI A01 Buche Consistono nella mancanza di materiale dalla superficie del manto stradale a carattere localizzato e con geometrie e profondità irregolari spesso fino a raggiungere gli strati inferiori, ecc.) A02 Difetti di pendenza Consiste in un errata pendenza longitudinale o trasversale per difetti di esecuzione o per cause esterne A03 Distacco Disgregazione e distacco di parti notevoli del materiale che può manifestarsi anche mediante espulsione di elementi prefabbricati dalla loro sede A04 Fessurazioni Presenza di rotture singole, ramificate, spesso accompagnate da cedimenti e/o avvallamenti del manto stradale A05 Sollevamento Variazione localizzata della sagoma stradale con sollevamento di parti interessanti il manto stradale A06 Usura manto stradale Si manifesta con fessurazioni, rotture, mancanza di materiale, buche e sollevamenti del manto stradale e/o della pavimentazione in genere. CONTROLLI ESEGUIBILI DALL'UTENTE C01 Controllo manto stradale Cadenza: quando occorre Pagina 7

10 Manuale d'uso Tipologia: Controllo Controllo dello stato generale. Verifica dell'assenza di eventuali anomalie della pavimentazione (buche, cedimenti, sollevamenti, difetti di pendenza, fessurazioni, ecc.). Requisiti da verificare: 1) Accettabilità della classe. Anomalie riscontrabili: 1) Buche; 2) Difetti di pendenza; 3) Distacco; 4) Fessurazioni; 5) Sollevamento; 6) Usura manto stradale. Pagina 8

11 Elemento Manutenibile: Spartitraffico Manuale d'uso Unità Tecnologica: Strade E' la parte non carrabile del margine interno o laterale, destinata alla separazione fisica di correnti veicolari. Lo spartitraffico comprende anche lo spazio destinato al funzionamento dei dispositivi di ritenuta. Modalità di uso corretto: Controllare che l'installazione degli spartitraffico rispetti le condizioni di invalicabilità. Controllare e verificare che sia assicurata la necessaria azione di contenimento sui sostegni delle barriere. ANOMALIE RISCONTRABILI A01 Mancanza Mancanza di parti e/o elementi di connessione dall'elemento di sicurezza A02 Rottura Rottura di parti e/o fissaggi costituenti l'elemento di sicurezza. CONTROLLI ESEGUIBILI DALL'UTENTE C01 Controllo efficienza Cadenza: quando occorre Tipologia: Prova Controllo dell'integrità e della continuità dell'elemento e parti costituenti. Anomalie riscontrabili: 1) Mancanza; 2) Rottura. Pagina 9

12 Elemento Manutenibile: Cordoli e bordure Manuale d'uso Unità Tecnologica: Strade I cordoli e le bordure appartengono alla categoria dei manufatti di finitura per le pavimentazioni dei marciapiedi, per la creazione di isole protettive per alberature, aiuole, spartitraffico, ecc.. Essi hanno la funzione di contenere la spinta verso l'esterno della pavimentazione che è sottoposta a carichi di normale esercizio. Sono essere realizzati in elementi di pietra lavica. Modalità di uso corretto: Vengono messi in opera con strato di allettamento di malta idraulica e/o su riporto di sabbia ponendo particolare attenzione alla sigillatura dei giunti verticali tra gli elementi contigui. In genere quelli in pietra possono essere lavorati a bocciarda sulla faccia vista e a scalpello negli assetti. I cordoli sporgenti vanno comunque verificati per eventuali urti provocati dalle ruote dei veicoli. ANOMALIE RISCONTRABILI A01 Distacco Disgregazione e distacco di parti notevoli del materiale che può manifestarsi anche mediante espulsione di elementi prefabbricati dalla loro sede A02 Fessurazioni Presenza di rotture singole, ramificate, spesso accompagnate da cedimenti e/o avvallamenti del manto stradale A03 Mancanza Caduta e perdita di parti del materiale del manufatto A04 Rottura Rottura di parti degli elementi costituenti i manufatti. CONTROLLI ESEGUIBILI DALL'UTENTE C01 Controllo generale Cadenza: quando occorre Tipologia: Controllo Controllo generale delle parti a vista e di eventuali anomalie. Verifica dell'integrità delle parti e dei giunti verticali tra gli elementi contigui. Anomalie riscontrabili: 1) Distacco; 2) Fessurazioni; 3) Mancanza; 4) Rottura. Pagina 10

13 Elemento Manutenibile: Marciapiede Manuale d'uso Unità Tecnologica: Strade Si tratta di una parte della strada destinata ai pedoni, esterna alla carreggiata, rialzata e/o comunque protetta. Sul marciapiede possono essere collocati alcuni servizi come pali e supporti per l'illuminazione, segnaletica verticale, cartelloni pubblicitari, semafori, colonnine di chiamate di soccorso, idranti, edicole, cabine telefoniche, cassonetti, ecc.. Modalità di uso corretto: La cartellonistica va ubicata nel senso longitudinale alla strada. In caso di occupazione di suolo pubblico da parte di edicole, cabine telefoniche, cassonetti, ecc., la larghezza minima del passaggio pedonale dovrà essere non inferiore a metri 2.00, salvo diverse disposizioni di regolamenti locali. Controllare periodicamente lo stato generale al fine di verifica l'assenza di eventuali buche e/o altre anomalie che possono rappresentare pericolo per la sicurezza ed incolumità delle persone. Ripristinare le parti mancanti e/o comunque danneggiati con materiali idonei. Provvedere alla pulizia delle superfici ed alla rimozione di depositi o di eventuali ostacoli. ANOMALIE RISCONTRABILI A01 Buche Consistono nella mancanza di materiale dalla superficie del manto stradale a carattere localizzato e con geometrie e profondità irregolari spesso fino a raggiungere gli strati inferiori, ecc.) A02 Deposito Accumulo di detriti, fogliame e di altri materiali estranei A03 Distacco Disgregazione e distacco di parti notevoli del materiale che può manifestarsi anche mediante espulsione di elementi prefabbricati dalla loro sede A04 Mancanza Caduta e perdita di parti del materiale del manufatto A05 Presenza di vegetazione Presenza di vegetazione caratterizzata dalla formazione di piante, licheni, muschi lungo le superfici stradali. CONTROLLI ESEGUIBILI DALL'UTENTE C01 Controllo pavimentazione Cadenza: quando occorre Tipologia: Controllo Controllo dello stato generale al fine di verifica l'assenza di eventuali buche e/o altre anomalie (mancanza di elementi, sollevamenti, difetti di pendenza, fessurazioni, presenza di vegetazione, ecc.) che possono rappresentare pericolo per la sicurezza ed incolumità delle persone. Controllo dello stato dei bordi e dei materiali lapidei stradali. Controllo dello stato di pulizia e verificare l'assenza di Pagina 11

14 depositi e di eventuali ostacoli. Anomalie riscontrabili: 1) Buche; 2) Deposito; 3) Distacco; 4) Mancanza; 5) Presenza di vegetazione. Manuale d'uso Pagina 12

15 Elemento Manutenibile: Pavimentazione autobloccante in calcestruzzo Manuale d'uso Unità Tecnologica: Strade Si tratta di pavimentazioni che trovano generalmente il loro impiego in aree pedonali sottoposte a particolare usura. A secondo delle geometrie delle pavimentazioni da realizzare, si possono eseguire rivestimenti in elementi in strisce di larghezza variabile. Modalità di uso corretto: Controllare periodicamente l'integrità delle superfici delle pavimentazioni attraverso valutazioni visive mirate a riscontrare anomalie evidenti. Comunque affinché tali controlli risultino efficaci affidarsi a personale tecnico con esperienza. ANOMALIE RISCONTRABILI A01 Deposito superficiale Accumulo di pulviscolo atmosferico o di altri materiali estranei, di spessore variabile, poco coerente e poco aderente alla superficie del rivestimento A02 Disgregazione Decoesione caratterizzata da distacco di granuli o cristalli sotto minime sollecitazioni meccaniche A03 Distacco Disgregazione e distacco di parti notevoli del materiale che può manifestarsi anche mediante espulsione di elementi dalla loro sede A04 Mancanza Caduta e perdita di parti del materiale A05 Presenza di vegetazione Presenza di vegetazione caratterizzata dalla formazione di licheni, muschi e piante lungo le superficie. CONTROLLI ESEGUIBILI DALL'UTENTE C01 Controllo generale delle parti a vista Cadenza: quando occorre Tipologia: Controllo a vista Controllo dello stato di conservazione delle finiture e verifica del grado di usura o di erosione delle parti in vista ed in particolare dei giunti. Controllare l'uniformità dell'aspetto cromatico delle superfici. Riscontro di eventuali anomalie (depositi, presenza di vegetazione, ecc.). Anomalie riscontrabili: 1) Deposito superficiale; 2) Disgregazione; 3) Distacco; 4) Mancanza; 5) Presenza di vegetazione. Pagina 13

16 Elemento Manutenibile: Rampe di raccordo Manuale d'uso Unità Tecnologica: Strade Le rampe di raccordo o scivoli, rappresentano quegli spazi in dotazione ai marciapiedi realizzati in prossimità degli attraversamenti pedonali, e/o comunque dove se ne riscontra la necessità, per facilitare i portatori di handicap su carrozzina o per il transito agevolato di bambini su passeggini e carrozzine. Esse permettono quindi alle persone affette da handicap su carrozzine di poter circolare nell'ambiente urbano. Modalità di uso corretto: E' importante che le rampe di raccordo siano sempre libere da impedimenti (auto, moto, bici in sosta, depositi, ecc.) e ostacoli che possano intralciarne l'uso e il passaggio. Periodicamente va controllata la pavimentazione e in caso di parti rovinate prontamente sostituite con elementi idonei senza alterare la pendenza di accesso. ANOMALIE RISCONTRABILI A01 Ostacoli Ostacoli causati da impedimenti quali: auto, moto, bici in sosta, depositi, ecc. che vanno a intralciare l'uso e il passaggio A02 Pendenza errata Errata pendenza longitudinale o trasversale per difetti di esecuzione o per cause esterne A03 Rottura Rottura di parti degli elementi costituenti le pavimentazioni delle rampe. CONTROLLI ESEGUIBILI DALL'UTENTE C01 Controllo generale Cadenza: ogni mese Tipologia: Aggiornamento Controllo generale dello stato di consistenza e di conservazione degli elementi costituenti le rampe. Anomalie riscontrabili: 1) Pendenza errata; 2) Rottura C02 Controllo ostacoli Cadenza: ogni giorno Tipologia: Controllo Controllare la presenza di eventuali ostacoli che possono essere di intralcio al normale uso delle rampe. Anomalie riscontrabili: 1) Ostacoli. Pagina 14

17 Elemento Manutenibile: Dispositivi di ritenuta Manuale d'uso Unità Tecnologica: Strade È l'elemento la cui funzione è quella di evitare la fuoriuscita dei veicoli dalla piattaforma e/o a ridurne i danni conseguenti. È situato all'interno dello spartitraffico o del margine esterno alla piattaforma. Modalità di uso corretto: Controllare che le condizioni di installazione dei dispositivi di ritenuta siano tali da consentire il corretto funzionamento. In fase di progettazione particolare attenzione va posta al loro dimensionamento, adottando, se necessario per i diversi margini, misure maggiori di quelle richieste dalla norma. Controllare e verificare che sia assicurata la necessaria azione di contenimento sui sostegni delle barriere. ANOMALIE RISCONTRABILI A01 Altezza inadeguata Altezza inferiore rispetto ai riferimenti di norma A02 Mancanza Caduta e perdita di parti del materiale del manufatto A03 Rottura Rottura di parti degli elementi costituenti i manufatti. Pagina 15

18 Elemento Manutenibile: Scarpate Manuale d'uso Unità Tecnologica: Strade La scarpata rappresenta la parte inclinata al margine esterno alla strada. E' generalmente costituita da terreno ricoperto da manto erboso e/o da ghiaia e pietrisco. Modalità di uso corretto: Controllare periodicamente l'integrità dei pendii e la crescita di vegetazione spontanea. Nel caso che la pendenza della scarpata sia >= 2/3 oppure nel caso che la differenza di quota tra il ciglio e il piede della scarpata sia > 3,50 m e non sia possibile realizzare una pendenza < 1/5, la barriera di sicurezza va disposta sullo stesso ciglio. ANOMALIE RISCONTRABILI A01 Deposito Accumulo di detriti e di altri materiali estranei A02 Frane Movimenti franosi dei pendii in prossimità delle scarpate. Pagina 16

19 Elemento Manutenibile: Stalli di sosta Manuale d'uso Unità Tecnologica: Strade Si tratta di spazi connessi con la strada principale la cui disposizione può essere rispetto ad essa in senso longitudinale o trasversale. Modalità di uso corretto: Gli stalli di sosta vanno delimitati con la segnaletica orizzontale. Essi devono essere liberi da qualsiasi ostacolo che possa rendere difficoltose le manovre degli autoveicoli. Controllare periodicamente lo stato generale al fine di verificare l'assenza di eventuali buche e/o altre anomalie che possono rappresentare pericolo per la sicurezza ed incolumità delle persone. Ripristinare le parti mancanti e/o comunque danneggiati con materiali idonei. Provvedere alla pulizia delle superfici ed alla rimozione di depositi o di eventuali ostacoli. ANOMALIE RISCONTRABILI A01 Buche Consistono nella mancanza di materiale dalla superficie del manto stradale a carattere localizzato e con geometrie e profondità irregolari spesso fino a raggiungere gli strati inferiori, ecc.) A02 Deposito Accumulo di detriti, fogliame e di altri materiali estranei A03 Presenza di ostacoli Presenza di ostacoli (vegetazione, depositi, ecc.) di intralcio alle manovre degli autoveicoli A04 Presenza di vegetazione Presenza di vegetazione caratterizzata dalla formazione di piante, a crescita spontanea, lungo le superfici di sosta A05 Usura manto stradale Si manifesta con fessurazioni, rotture, mancanza di materiale, buche e sollevamenti del manto stradale e/o della pavimentazione in genere. CONTROLLI ESEGUIBILI DALL'UTENTE C01 Controllo generale Cadenza: quando occorre Tipologia: Controllo Controllo generale delle aree adibite a stalli di sosta. Verifica dell'assenza di eventuali anomalie della pavimentazione. Controllare l'integrità della segnaletica orizzontale. Controllare l'assenza di crescita di vegetazione spontanea o di eventuali depositi lungo le aree. Requisiti da verificare: 1) Accessibilità. Anomalie riscontrabili: 1) Buche; 2) Deposito; 3) Presenza di ostacoli; 4) Presenza di vegetazione; 5) Usura manto stradale._ Pagina 17

20 Manuale d'uso Pagina 18

21 Unità Tecnologica: Ponti e viadotti Manuale d'uso I ponti sono opere realizzate per il superamento di fiumi, canali, spazi e luci considerevoli, ecc., realizzati con tecniche, materiali e tipologie strutturali diverse a secondo dei casi. Analogamente i viadotti rappresentano quelle opere, realizzate con tecniche, materiali e tipologia strutturale diverse a secondo dei casi, necessarie alla realizzazione di strade in percorsi in cui non è possibile adagiarsi al suolo ma bensì occorre superare gli ostacoli mediante la realizzazione di campate, di lunghezza diversa, disposte su appoggi definiti pile. I ponti possono classificarsi in base agli schemi statici ed ai materiali utilizzati (c.a.p., acciaio, c.a.). Si possono quindi avere: -ponti a travata; -ponti ad arco; -ponti a telaio; -ponti strallati; -ponti sospesi; -ponti collaboranti arco-trave. L'Unità Tecnologica è composta dai seguenti Elementi Manutenibili: Appoggi Carpenteria metallica per carter Impalcati Pile Solette Spalle Giunti di dilatazione stradali Barriere di sicurezza per opere d'arte Sistemi smaltimento acque Pagina 19

22 Elemento Manutenibile: Appoggi Manuale d'uso Unità Tecnologica: Ponti e viadotti Si tratta di organi con funzione di collegamento tra elementi strutturali che per i ponti sono rappresentati dagli impalcati e dalle sottostrutture (pile e spalle). Gli appoggi hanno inoltre funzione di trasmissione delle forze senza relativi spostamenti associati. Gli apparecchi di appoggio possono classificarsi in base alle modalità di spostamento e dei materiali costituenti: - APPOGGI IN GOMMA ARMATA (deformabili), formati da strati di gomma (naturale o artificiale) dello spessore di mm ed incollati a lamierini di acciaio di 1-2 mm di spessore; - APPOGGI IN ACCIAIO (funzionanti per strisciamento), sfruttano il basso coefficiente di attrito esistente tra le superfici in acciaio inossidabile con lavorazione a specchio. In genere il coefficiente di attrito diminuisce al crescere della pressione di contatto ed aumenta al diminuire della temperatura. Modalità di uso corretto: Controllare periodicamente lo stato dei materiali costituenti gli appoggi. Verificarne le condizioni di esercizio in caso di particolari eventi straordinari (sisma, movimenti franosi, dissesti, ecc.). Affidarsi a personale tecnico e a strumentazione altamente specializzata. ANOMALIE RISCONTRABILI A01 Deformazione Deformazione eccessiva degli elementi costituenti A02 Invecchiamento Invecchiamento degli appoggi per degrado dei materiali costituenti. Pagina 20

23 Elemento Manutenibile: Carpenteria metallica per carter Manuale d'uso Unità Tecnologica: Ponti e viadotti Si tratta di opere realizzate in profilati metallici opportunamente collegati e disposti lungo i bordi laterali del cavalcavia e del viadotto. La struttura dal duplice fine estetico-sicurezza è collegata all impalcato mediante piastre ancorate a mezzo di tirafondi. Modalità di uso corretto: Controllare periodicamente l'efficienza del carter e delle parti costituenti nonché la loro integrazione con la viabilità e segnaletica stradale. La progettazione della carpenteria metallica da adottare deve tener conto delle opere complementari connesse (fondazioni, supporti, dispositivi di smaltimento delle acque, ecc.), nell'ambito della sicurezza stradale. ANOMALIE RISCONTRABILI A01 Corrosione Decadimento dei materiali metallici a causa della combinazione con sostanze presenti nell'ambiente (ossigeno, acqua, anidride carbonica, ecc.) A02 Deformazione Deformazione della sagoma, a causa di urti esterni, con relativo intralcio delle sedi stradali A03 Mancanza Mancanza di elementi costituenti il carter con relativa perdita funzionale A04 Rottura Rottura di parti degli elementi costituenti il carter A05 Sganciamenti Sganciamenti di parti costituenti e perdita di elementi di connessione (bulloni, chiodi, piastre, ecc.). Pagina 21

24 Elemento Manutenibile: Impalcati Manuale d'uso Unità Tecnologica: Ponti e viadotti Gli impalcati sono generalmente costituiti da elementi con la dimensione della lunghezza prevalente rispetto alle altre due dimensioni. La lunghezza varia in funzione della luce e della distanza tra le pile. Essi possono essere costituiti da elementi longitudinali rettilinei (travi) collegati tra di loro dalla soletta e da elementi trasversali (traversi). Essi possono essere prefabbricati o gettati in opera a secondo dei casi. Si differenziano secondo gli schemi di costruzione, le tecniche ed i materiali utilizzati. Modalità di uso corretto: Controllare l'assenza di eventuali anomalie. Prevedere ispezioni lungo lo sviluppo degli impalcati in particolare in prossimità dei sistemi di appoggio. ANOMALIE RISCONTRABILI A01 Assenza di drenaggio Drenaggio delle acque meteoriche insufficiente e/o occlusione dei sistemi di smaltimento A02 Corrosione delle armature Fenomeni di corrosione dovuti al contatto diretto delle armature con l'atmosfera esterna e quindi al decadimento dei materiali metallici a causa della combinazione con sostanze presenti nell'ambiente (ossigeno, acqua, anidride carbonica, ecc.) e/o in conseguenza di altri fenomeni di degrado a carico del calcestruzzo e successivo interessamento delle parti metalliche A03 Degrado del cemento Degrado del cemento che può manifestarsi attraverso la disgregazione delle parti e la comparsa a vista dei ferri di armatura per effetti ed origini diverse (cicli di gelo e disgelo; reazione alcali-aggregati; attacco dei solfati; carbonatazione; abrasione) A04 Distacco Distacchi di parte di calcestruzzo (copriferro) e relativa esposizione dei ferri di armatura a fenomeni di corrosione per l'azione degli agenti atmosferici A05 Erosione superficiale Asportazione di materiale dalla superficie dovuta a processi di natura diversa. Quando sono note le cause di degrado, possono essere utilizzati anche termini come erosione per abrasione o erosione per corrasione (cause meccaniche), erosione per corrosione (cause chimiche e biologiche), erosione per usura (cause antropiche) A06 Fessurazioni Presenza di rotture singole, ramificate, ortogonale o parallele all'armatura che possono interessare parte e/o l'intero spessore dell'opera A07 Penetrazione di umidità Comparsa di macchie di umidità dovute all'assorbimento di acqua. Pagina 22

25 Elemento Manutenibile: Pile Manuale d'uso Unità Tecnologica: Ponti e viadotti Le pile rappresentano gli elementi verticali intermedi (appoggi) che offrono il sostegno all'impalcato. Esse sono generalmente realizzate in c.a. o sistemi misti e si contraddistinguono dal tipo di sezione (circolare, rettangolare, ecc.). Esse sono generalmente distinte da un traverso superiore, comunemente definito "pulvino", per l'accoglienza dell'impalcato. Le pile trasmettono a loro volta i carichi alle fondazioni realizzate generalmente su pali di grossi diametri ( cm). Modalità di uso corretto: Controllare l'assenza di eventuali anomalie che possono anticipare l'insorgenza di eventi di dissesto importanti. In particolare verificare l'assenza di lesioni esterne e lo stato di protezione superficiale del calcestruzzo. ANOMALIE RISCONTRABILI A01 Assenza di drenaggio Drenaggio delle acque meteoriche insufficiente e/o occlusione dei sistemi di smaltimento A02 Corrosione delle armature Fenomeni di corrosione dovuti al contatto diretto delle armature con l'atmosfera esterna e quindi al decadimento dei materiali metallici a causa della combinazione con sostanze presenti nell'ambiente (ossigeno, acqua, anidride carbonica, ecc.) e/o in conseguenza di altri fenomeni di degrado a carico del calcestruzzo e successivo interessamento delle parti metalliche A03 Degrado del cemento Degrado del cemento che può manifestarsi attraverso la disgregazione delle parti e la comparsa a vista dei ferri di armatura per effetti ed origini diverse (cicli di gelo e disgelo; reazione alcali-aggregati; attacco dei solfati; carbonatazione; abrasione) A04 Distacco Distacchi di parte di calcestruzzo (copriferro) e relativa esposizione dei ferri di armatura a fenomeni di corrosione per l'azione degli agenti atmosferici A05 Erosione superficiale Asportazione di materiale dalla superficie dovuta a processi di natura diversa. Quando sono note le cause di degrado, possono essere utilizzati anche termini come erosione per abrasione o erosione per corrasione (cause meccaniche), erosione per corrosione (cause chimiche e biologiche), erosione per usura (cause antropiche) A06 Fessurazioni Presenza di rotture singole, ramificate, ortogonale o parallele all'armatura che possono interessare parte e/o l'intero spessore dell'opera A07 Penetrazione di umidità Comparsa di macchie di umidità dovute all'assorbimento di acqua. Pagina 23

26 Elemento Manutenibile: Solette Manuale d'uso Unità Tecnologica: Ponti e viadotti Le solette rappresentano gli elementi solidali alle travi principali sulle quali agiscono i carichi dovuti al transito dei veicoli che agiscono sul supporto della pavimentazione stradale e della massicciata sottostante. Esse possono considerarsi piastre orizzontali vincolate elasticamente alle anime delle travi. Esse sono generalmente realizzate in c.a.. e vengono impiegate sia nelle travate in c.a.p. che in quelle con struttura mista in acciaio-calcestruzzo. Modalità di uso corretto: Controllare l'assenza di eventuali anomalie. In particolare verificare l'assenza di fenomeni di degrado a carico dei materiali costituenti. ANOMALIE RISCONTRABILI A01 Corrosione delle armature Fenomeni di corrosione dovuti al contatto diretto delle armature con l'atmosfera esterna e quindi al decadimento dei materiali metallici a causa della combinazione con sostanze presenti nell'ambiente (ossigeno, acqua, anidride carbonica, ecc.) e/o in conseguenza di altri fenomeni di degrado a carico del calcestruzzo e successivo interessamento delle parti metalliche A02 Degrado del cemento Degrado del cemento che può manifestarsi attraverso la disgregazione delle parti e la comparsa a vista dei ferri di armatura per effetti ed origini diverse (cicli di gelo e disgelo; reazione alcali-aggregati; attacco dei solfati; carbonatazione; abrasione) A03 Distacco Distacchi di parte di calcestruzzo (copriferro) e relativa esposizione dei ferri di armatura a fenomeni di corrosione per l'azione degli agenti atmosferici A04 Fessurazioni Presenza di rotture singole, ramificate, ortogonale o parallele all'armatura che possono interessare parte e/o l'intero spessore dell'opera. Pagina 24

27 Elemento Manutenibile: Spalle Manuale d'uso Unità Tecnologica: Ponti e viadotti Si tratta degli elementi di transizione tra i rilevati stradali ed i ponti. Esse consentono da un lato l'appoggio ad una travata e dall'altra svolgono la funzione di contenimento del terreno che costituisce il rilevato svolgendo funzione di sostegno. Le spalle sono costituite da i seguenti elementi: travi paraghiaia, muri frontali, risvolti laterali, muri d'ala, fondazione. Modalità di uso corretto: Controllare l'assenza di eventuali anomalie. In particolare controllare la stabilità dei terreni e dei pendi in prossimità dei rilevati stradali. ANOMALIE RISCONTRABILI A01 Assenza di drenaggio Drenaggio delle acque meteoriche insufficiente e/o occlusione dei sistemi di smaltimento A02 Corrosione delle armature Fenomeni di corrosione dovuti al contatto diretto delle armature con l'atmosfera esterna e quindi al decadimento dei materiali metallici a causa della combinazione con sostanze presenti nell'ambiente (ossigeno, acqua, anidride carbonica, ecc.) e/o in conseguenza di altri fenomeni di degrado a carico del calcestruzzo e successivo interessamento delle parti metalliche A03 Distacco Distacchi di parte di calcestruzzo (copriferro) e relativa esposizione dei ferri di armatura a fenomeni di corrosione per l'azione degli agenti atmosferici A04 Fessurazioni Presenza di rotture singole, ramificate, ortogonale o parallele all'armatura che possono interessare parte e/o l'intero spessore dell'opera A05 Instabilità dei pendii Instabilità dei pendii dovuta a movimenti franosi e/o ad erosione dei terreni. Pagina 25

28 Elemento Manutenibile: Giunti di dilatazione stradali Manuale d'uso Unità Tecnologica: Ponti e viadotti Si tratta di elementi posti in prossimità dell'elemento stradale (rilevato stradale) a raccordo delle diverse parti di giunzione (spalle, impalcati) per l'assorbimento di scorrimenti e/o altre sollecitazioni (vibrazioni, escursioni termiche,ecc.). Il prodotto utilizzato è rappresentato dalla tipologia a: -mattonella in gomma armata. Modalità di uso corretto: Controllare l'assenza di eventuali anomalie. Verificare periodicamente lo stato in superficie in prossimità del rilevato stradale. Provvedere all'eventuale sostituzione in caso di rottura e/o degrado degli elementi. ANOMALIE RISCONTRABILI A01 Degrado Degrado degli elementi e/o di parti costituenti A02 Rottura Rottura degli elementi costituenti e/o di parti di essi. Pagina 26

29 Elemento Manutenibile: Barriere di sicurezza per opere d'arte Manuale d'uso Unità Tecnologica: Ponti e viadotti Si tratta di barriere di sicurezza installate generalmente sui bordi dei viadotti. Modalità di uso corretto: Possono prevedersi protezioni aggiuntive per pedoni e/o altri utenti della strada. Controllare periodicamente l'efficienza delle barriere stradali e delle parti costituenti nonché la loro integrazione con la viabilità e segnaletica stradale. La progettazione dei tipi di barriere di sicurezza da adottare deve tener conto della loro ubicazione e delle opere complementari connesse (fondazioni, supporti, dispositivi di smaltimento delle acque, ecc.), nell'ambito della sicurezza stradale. Ai fini della omologazione le barriere stradali di sicurezza sono classificate in tipi, classi e materiali, in funzione della loro ubicazione e delle caratteristiche merceologiche degli elementi componenti. Le barriere omologate sono inserite in un catalogo, suddiviso per soluzioni tipologiche, con l'indicazione delle varie possibilità di impiego. Il catalogo è curato ed aggiornato periodicamente dal Ministero dei lavori pubblici - Ispettorato circolazione e traffico, ed è messo a disposizione degli operatori del settore della progettazione, costruzione e manutenzione di strade. ANOMALIE RISCONTRABILI A01 Corrosione Decadimento dei materiali metallici a causa della combinazione con sostanze presenti nell'ambiente (ossigeno, acqua, anidride carbonica, ecc.) A02 Deformazione Deformazione della sagoma, a causa di urti esterni, con relativo intralcio delle sedi stradali A03 Mancanza Mancanza di elementi costituenti le barriere di sicurezza con relativa perdita funzionale A04 Rottura Rottura di parti degli elementi costituenti le barriere di sicurezza A05 Sganciamenti Sganciamenti di parti costituenti e perdita di elementi di connessione (bulloni, chiodi, piastre, ecc.). Pagina 27

30 Elemento Manutenibile: Sistemi smaltimento acque Manuale d'uso Unità Tecnologica: Ponti e viadotti Si tratta di sistemi di smaltimento delle acque meteoriche attraverso i quali le acque in eccesso vengono convogliate ad una certa distanza dagli impalcati. Sono nella maggior parte dei casi realizzati in materie plastiche (PVC), lamiere metalliche, ecc.. Modalità di uso corretto: Porre particolare attenzione affinché lo smaltimento delle acque in eccesso avvenga lontano dagli impalcati e comunque ad opportune distanze dalle opere in cemento e/o in metallo onde evitare l'eventuale degrado dei materiali. Controllare il corretto deflusso delle acque e l'assenza di ostruzioni e/o depositi lungo le tubazioni di convogliamento. ANOMALIE RISCONTRABILI A01 Assenza di drenaggio Drenaggio delle acque meteoriche insufficiente e/o occlusione dei sistemi di smaltimento A02 Mancanza elementi Mancanza elementi costituenti e/o parti di essi (sistemi di aggancio, connessioni, ecc.) A03 Pluviali insufficienti Pluviali di dimensioni inadeguate rispetto al corretto smaltimento delle acque inquinate dell'impalcato A04 Rottura Rottura degli elementi costituenti e/o parti di essi. Pagina 28

31 Unità Tecnologica: Pareti di sostegno Manuale d'uso Si tratta di insiemi di elementi tecnici aventi la funzione di sostenere i carichi derivanti dal terreno e/o eventuali movimenti franosi. Tali strutture vengono generalmente classificate in base al materiale con il quale vengono realizzate, al principio statico di funzionamento o alla loro geometria. L'Unità Tecnologica è composta dai seguenti Elementi Manutenibili: Muri a mensola in c.a. Pagina 29

32 Elemento Manutenibile: Muri a mensola in c.a. Manuale d'uso Unità Tecnologica: Pareti di sostegno Si tratta di opere di contenimento con o senza contrafforti caratterizzate da elementi strutturali con comportamento analogo a mensole incastrate a nodo dal quale emergono le due solette di fondazione e quella di elevazione. Essi consentono la realizzazione di opere notevoli con dimensioni contenute. Modalità di uso corretto: Provvedere all'esecuzione di opportuni sistemi di drenaggio posteriormente alle strutture di sostegno mediante l'utilizzo di pietre di medie dimensioni addossate al paramento interno. Per evitare eventuali infiltrazioni di acqua in prossimità del piano di posa delle fondazioni non predisporre il drenaggio in prossimità di quest'ultimo. E' opportuno per evitare problemi di stabilità e/o eventuali ribaltamenti predisporre adeguati blocchi di fondazione, considerevolmente pesanti,verso valle. Controllare la stabilità delle strutture e l'assenza di eventuali anomalie. In particolare la comparsa di segni di dissesti evidenti (fratturazioni, lesioni, principio di ribaltamento, ecc.). In fase di progettazione definire con precisione la spinta "S" derivante dalla massa di terra e le relative componenti. Verificare le condizioni di stabilità relative: -al ribaltamento; -allo scorrimento; -allo schiacciamento; -allo slittamento del complesso terra-muro. ANOMALIE RISCONTRABILI A01 Corrosione Decadimento dei materiali metallici a causa della combinazione con sostanze presenti nell'ambiente (ossigeno, acqua, anidride carbonica, ecc.) A02 Distacco Distacchi di parte di calcestruzzo (copriferro) e relativa esposizione dei ferri di armatura a fenomeni di corrosione per l'azione degli agenti atmosferici A03 Fenomeni di schiacciamento Fenomeni di schiacciamento della struttura di sostegno in seguito ad eventi straordinari (frane, smottamenti, ecc.) e/o in conseguenza di errori di progettazione strutturale A04 Fessurazioni Presenza di rotture singole, ramificate, ortogonale o parallele all'armatura che possono interessare parte e/o l'intero spessore dell'opera A05 Mancanza Mancanza di elementi integrati nelle strutture di contenimento (pietre, parti di rivestimenti, ecc.) A06 Principi di ribaltamento Fenomeni di ribaltamento della struttura di sostegno in seguito ad eventi straordinari (frane, smottamenti, ecc.) e/o in conseguenza di errori di progettazione strutturale A07 Principi di scorrimento Pagina 30

33 Manuale d'uso Fenomeni di scorrimento della struttura di sostegno (scorrimento terra-muro;scorrimento tra sezioni contigue orizzontali interne) in seguito ad eventi straordinari (frane, smottamenti, ecc.) e/o in conseguenza di errori di progettazione strutturale A08 Presenza di vegetazione Presenza di vegetazione caratterizzata dalla formazione di licheni, muschi e piante lungo le superficie. Pagina 31

34 Unità Tecnologica: Impianto fognario Manuale d'uso L'impianto fognario è l'insieme degli elementi tecnici aventi la funzione di allontanare e convogliare le acque reflue (acque bianche, nere, meteoriche) verso l'impianto di depurazione. L'Unità Tecnologica è composta dai seguenti Elementi Manutenibili: Giunti Tombini Tubazioni in polietilene Pozzetti e caditoie Pagina 32

35 Elemento Manutenibile: Giunti Manuale d'uso Unità Tecnologica: Impianto fognario Si utilizzano per collegare tra di loro i tubi prefabbricati e devono necessariamente essere impermeabili, resistenti alla penetrazione delle radici, flessibili e durevoli. I giunti possono essere di più tipi: - Giunzioni plastiche a caldo: sono realizzate per sigillare condotti con giunti a bicchiere con un mastice bituminoso colato a caldo e corda di canapa o iuta catramata. La corda è composta da 3 o 4 funicelle riunite con uno spessore totale di 15 o 20 mm. La corda deve essere impregnata allo stato secco di catrame vegetale che non deve gocciolare (DIN 4038). La corda, pressata nel bicchiere del tubo, svolge un'azione statica e garantisce una protezione contro il liquame che ha la tendenza ad entrare nel bicchiere e a corrodere il mastice bituminoso. Il materiale colato a caldo è una sostanza plastica che, anche dopo il raffredamento, dà alla tubazione la possibilità di piccoli spostamenti. I prodotti che compongono questa sostanza plastica (bitume, pece di catrame di carbon fossile, ecc.) devono resistere alle radici, devono avere un punto di rammollimento minimo di 70 C e devono avere un punto di fusibilità inferiore ai 180 C. - Giunzioni plastiche a freddo: sono formati da nastri plastici o mastici spatolati a freddo e si utilizzano per sigillare tubi in calcestruzzo con giunti a bicchiere o ad incastro. I materiali sigillanti sono composti da sostanze durevolmente plastiche a base di bitumi, catrame di carbon fossile, materie plastiche o miscele di questi prodotti e sono lavorabili a temperature di circa 20 C. le caratteristiche dei materiali sigillanti sono prescritte dalla norma DIN Per fare il giunto, il mastice o il nastro plastico si applicano al tubo precedentemente verniciato e già in opera ed il tubo da posare viene sospinto verso il precedente con una forte pressione. Per i tubi in grès si sono diffusi giunti in resine poliuretaniche applicati nello stesso processo di fabbricazione; i tubi sono posti in opera come per le giunzioni plastiche a freddo. Da varie verifiche si è appreso che la resina poliuretanica mantiene nel tempo la compressione senza cedimenti, anche se assoggettata a tensioni di taglio, a differenza delle fasce in PVC plasticizzato che erano state sperimentate precedentemente. - Anelli elastici: si utilizzano per quasi tutti i tipi di tubi prefabbricati (in grès, fibrocemento, calcestruzzo, ghisa, acciaio) con differenti forme di giunzione - a manicotto, a bicchiere e ad incastro - a condizione che le pareti del tubo siano abbastanza grosse e che l'incastro sia orizzontale. L'anello è in gomma naturale (caucciù) o artificiale purché abbia caratteristiche simili a quella naturale. L'effetto sigillante si ottiene impiegando la forza elastica di ritorno che si sviluppa durante la deformazione dell'anello di tenuta e che tende a far riprendere all'anello compresso la forma precedente. Occorre particolare attenzione nella scelta del materiale perché alcune sostanze, sottoposte continuamente a pressione e ad attacchi chimici o biologici, hanno la tendenza a perdere elasticità ed a diventare plastiche. L'anello non deve essere né troppo duro (per non danneggiare il bicchiere) né troppo molle per evitare che il peso del tubo, comprimendo troppo l'anello, provochi distacchi dal vertice e, quindi, perdita di impermeabilità. Modalità di uso corretto: I giunti delle tubazioni devono essere opportunamente protetti per evitare pericoli di ostruzioni e di intasamenti o di penetrazioni di radici. Devono essere predisposti dei pozzetti di ispezione per consentire la periodica manutenzione. Utilizzare diametri appropriati alle dimensioni delle tubazioni per evitare perdite di fluido. ANOMALIE RISCONTRABILI A01 Accumulo di grasso Accumulo di grasso che si deposita sulle pareti dei condotti A02 Difetti ai raccordi o alle connessioni Perdite del fluido in prossimità di raccordi dovute a errori o sconnessioni delle giunzioni A03 Erosione Erosione del suolo all esterno dei tubi che è solitamente causata dall infiltrazione di terra. Pagina 33

36 Manuale d'uso A04 Incrostazioni Accumulo di depositi minerali sulle pareti dei condotti A05 Odori sgradevoli Setticità delle acque di scarico che può produrre odori sgradevoli accompagnati da gas letali o esplosivi e aggressioni chimiche rischiose per la salute delle persone A06 Penetrazione di radici Penetrazione all'interno dei condotti di radici vegetali che provocano intasamento del sistema A07 Sedimentazione Accumulo di depositi minerali sul fondo dei condotti che può causare l ostruzione delle condotte. Pagina 34

37 Elemento Manutenibile: Tombini Manuale d'uso Unità Tecnologica: Impianto fognario I tombini sono dei dispositivi che consentono l'ispezione e la verifica dei condotti fognari. Vengono posizionati ad intervalli regolari lungo la tubazione fognaria e possono essere gettati in opera o prefabbricati a seconda del carico previsto (stradale, pedonale, ecc.). Modalità di uso corretto: È necessario verificare e valutare la prestazione dei tombini durante la realizzazione dei lavori, al termine dei lavori e anche durante la vita del sistema. Le verifiche e le valutazioni comprendono la capacità di apertura e chiusura, la resistenza alla corrosione, la capacità di tenuta ad infiltrazioni di materiale di risulta. ANOMALIE RISCONTRABILI A01 Anomalie piastre Rottura delle piastre di copertura dei pozzetti o chiusini difettosi, chiusini rotti, incrinati, mal posati o sporgenti A02 Cedimenti Cedimenti strutturali della base di appoggio e delle pareti laterali A03 Corrosione Corrosione dei tombini con evidenti segni di decadimento evidenziato con cambio di colore e presenza di ruggine in prossimità delle corrosioni A04 Presenza di vegetazione Presenza di vegetazione caratterizzata dalla formazione di piante, licheni, muschi A05 Sedimentazione Accumulo di depositi minerali sui tombini che provoca anomalie nell'apertura e chiusura degli stessi A06 Sollevamento Sollevamento delle coperture dei tombini. Pagina 35

38 Elemento Manutenibile: Tubazioni in polietilene Manuale d'uso Unità Tecnologica: Impianto fognario Le tubazioni dell'impianto di smaltimento delle acque provvedono allo sversamento dell'acqua nei collettori fognari o nelle vasche di accumulo, se presenti. Possono essere realizzate in polietilene. Il polietilene si forma dalla polimerizzazione dell'etilene e per gli acquedotti e le fognature se ne usa il tipo ad alta densità. Grazie alla sua perfetta impermeabilità si adopera nelle condutture subacquee e per la sua flessibilità si utilizza nei sifoni. Di solito l'aggiunta di nerofumo e di stabilizzatori preserva i materiali in PE dall'invecchiamento e dalle alterazioni provocate dalla luce e dal calore. Per i tubi a pressione le giunzioni sono fatte o con raccordi mobili a vite in PE, ottone, alluminio, ghisa malleabile, o attraverso saldatura a 200 C con termoelementi e successiva pressione a 1,5-2 kg/cm^2 della superficie da saldare, o con manicotti pressati con filettatura interna a denti di sega. Modalità di uso corretto: I tubi in materiale plastico devono rispondere alle seguenti norme: - tubi di polietilene ad alta densità (PEad) per condotte interrate: UNI 7613; ANOMALIE RISCONTRABILI A01 Accumulo di grasso Accumulo di grasso che si deposita sulle pareti dei condotti A02 Difetti ai raccordi o alle connessioni Perdite del fluido in prossimità di raccordi dovute a errori o sconnessioni delle giunzioni A03 Erosione Erosione del suolo all esterno dei tubi che è solitamente causata dall infiltrazione di terra A04 Incrostazioni Accumulo di depositi minerali sulle pareti dei condotti A05 Odori sgradevoli Setticità delle acque di scarico che può produrre odori sgradevoli accompagnati da gas letali o esplosivi e aggressioni chimiche rischiose per la salute delle persone A06 Penetrazione di radici Penetrazione all'interno dei condotti di radici vegetali che provocano intasamento del sistema A07 Sedimentazione Accumulo di depositi minerali sul fondo dei condotti che può causare l ostruzione delle condotte. Pagina 36

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