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1 COMMISSIONE EUROPEA Bruxelles, C(2013) 4035 final RELAZIONE DELLA COMMISSIONE Relazione sull applicazione negli Stati membri della direttiva 96/82/CE sul controllo dei pericoli di incidenti rilevanti connessi con determinate sostanze pericolose nel periodo (Testo rilevante ai fini del SEE) IT IT

2 RELAZIONE DELLA COMMISSIONE Relazione sull applicazione negli Stati membri della direttiva 96/82/CE sul controllo dei pericoli di incidenti rilevanti connessi con determinate sostanze pericolose nel periodo (Testo rilevante ai fini del SEE) 1. INTRODUZIONE La direttiva 96/82/CE 1 del Consiglio sul controllo dei pericoli di incidenti rilevanti connessi con determinate sostanze pericolose, detta direttiva Seveso II, mira a prevenire questo tipo di incidenti e a limitarne le conseguenze per l uomo e per l ambiente. La direttiva si applica a circa diecimila stabilimenti industriali in cui sono presenti sostanze pericolose. La presente relazione riguarda l applicazione della direttiva nel periodo L articolo 19, paragrafo 4, della direttiva obbliga gli Stati membri a presentare alla Commissione una relazione triennale secondo la procedura prevista dalla direttiva per la standardizzazione delle relazioni 2. Conformemente alla prassi precedentemente seguita, le informazioni contenute nelle suddette relazioni si limitano agli stabilimenti di categoria superiore contemplati dagli articoli 6 e 9. Il capitolo 2 della presente relazione riassume le informazioni trasmesse dagli Stati membri in risposta a un questionario 3. Scopo della sintesi è valutare il livello di attuazione e individuare le eventuali carenze alle quali occorre porre rimedio. Il capitolo 3 integra tale valutazione con alcuni dati relativi a incidenti tratti da un analisi delle banche dati emars 4 e SPIRS 5, gestite dall Ufficio degli incidenti gravi (Major Accident Hazard Bureau) del Centro comune di ricerca della Commissione europea, sulla base delle informazioni fornite dagli Stati membri. Al capitolo 4 figurano le conclusioni e le prospettive per il futuro. L allegato 1 contiene un estratto delle cifre fornite. I contributi integrali dei 27 Stati membri e i contributi volontari di Norvegia, Islanda e Macedonia, il questionario, le precedenti relazioni relative ai periodi , e e ulteriori informazioni sono disponibili sul sito web Seveso della Commissione Direttiva 96/82/CE, GU L 10 del , pag. 13, modificata dalla direttiva 2003/105/CE, GU L 345 del , pag. 97. Direttiva 91/692/CEE del 23 dicembre 1991, GU L 377 del , pag. 48. Documento C(2008) 5088 definitivo, decisione della Commissione del Sistema per la comunicazione degli incidenti rilevanti online Sistema di raccolta delle informazioni sugli impianti di tipo Seveso (Seveso Plants Information Retrieval System, SPIRS). Documento C(2004) Documento C(2007) Documento C(2010) 5422 definitivo. IT 2 IT

3 2. SINTESI DELLE RELAZIONI DEGLI STATI MEMBRI Hanno presentato la propria relazione triennale alla Commissione europea tutti i 27 Stati membri; i due terzi di questi paesi hanno rispettato la scadenza del 1 ottobre 2012 prevista per la trasmissione delle informazioni Numero di stabilimenti Nel dicembre 2011 è stato notificato un totale di stabilimenti, pari a un aumento del 3% nel periodo di riferimento, con stabilimenti di categoria inferiore (54%) e (46%) stabilimenti di categoria superiore. Per quanto riguarda gli stabilimenti di categoria superiore, si tratta di un aumento del 6% rispetto ai tre anni precedenti (nel 2008 erano 4 528) Tale aumento potrebbe essere il risultato dell espansione economica, ma anche di una migliore osservanza dell obbligo di notifica. La situazione a livello degli Stati membri è eterogenea: in alcuni paesi, infatti, il numero di stabilimenti è aumentato, mentre in altri è diminuito. Figura 1: Numero totale di stabilimenti Seveso in tutta l UE nel periodo Figura 2: Numero totale di stabilimenti Seveso per Stato membro notificati per il 2011 Numero totale di stabilimenti Seveso nel DE FR IT UK ES NL BE SE PL RO FI EL CZ PT HU BG AT DK IE SK LV SI EE LT LU CY MT Superiore Inferiore IT 3 IT

4 La Germania è il paese con il maggior numero di stabilimenti Seveso, seguita da Francia, Italia e Regno Unito, ognuno dei quali ha circa stabilimenti. Dalle conclusioni statistiche tratte dalla banca dati SPIRS emerge che la Finlandia ha il maggior numero di stabilimenti per milione di abitanti, con 49 stabilimenti Seveso per milione di abitanti, seguita da Lussemburgo e Svezia. Malta ha la più alta concentrazione di stabilimenti Seveso, con 34 stabilimenti per km 2, seguita da Belgio, Paesi Bassi, Lussemburgo e Germania. 19 Stati membri hanno meno di 3 stabilimenti Seveso per km 2. In termini di numero di stabilimenti Seveso per PIL unitario, Estonia e Lettonia sono al primo posto con circa 3 stabilimenti Seveso per miliardo di PIL in euro. La Germania è 17 a. Tra le 49 attività utilizzate per la classificazione degli stabilimenti Seveso, sette attività contribuiscono al 50% degli stabilimenti: stoccaggio di combustibili (anche per il riscaldamento, la vendita al dettaglio, eccetera); immagazzinamento e distribuzione all ingrosso e al dettaglio (ad esclusione dell LPG); immagazzinamento di LPG; produzione generale di sostanze chimiche; produzione di sostanze chimiche organiche di base; produzione, approvvigionamento e distribuzione di energia; produzione, imbottigliamento e distribuzione all ingrosso di LPG Gestori I principali obblighi imposti ai gestori degli stabilimenti di categoria superiore si riferiscono all elaborazione di rapporti sulla sicurezza e alla predisposizione di piani di emergenza interni. Le risposte fornite dagli Stati membri indicano che, alla fine del 2011, circa il 2% dei gestori non aveva trasmesso alle autorità competenti un rapporto sulla sicurezza. Questa percentuale è rimasta abbastanza stabile negli ultimi anni; infatti è stata pari al 2% nel 2008 e 2009 e all 1% nel I dati relativi ai piani di emergenza interni sono simili, in quanto le autorità competenti hanno principalmente la prova dell esistenza di tali piani tramite l esame del rapporto sulla sicurezza. Alla fine del 2011, circa l 1% (67) degli stabilimenti di categoria superiore non aveva un piano di emergenza interno (rispetto all 1% del 2009). Inoltre, alcuni Stati membri (Bulgaria, Ungheria e Lettonia) hanno notificato che tale obbligo era stato imposto anche ai gestori degli stabilimenti di categoria inferiore, conformemente ai regolamenti nazionali. Si può dunque concludere che si registra un livello complessivamente alto di osservanza dell obbligo di elaborare rapporti sulla sicurezza e di predisporre piani di emergenza interni. Tuttavia, un numero limitato di Stati membri deve adottare misure per migliorare ulteriormente il rispetto di questo obbligo, tra cui Malta e Portogallo, in cui meno del 90% degli stabilimenti di categoria superiore ha presentato rapporti sulla sicurezza negli ultimi tre anni. IT 4 IT

5 Figura 3: Rapporti sulla sicurezza presentati nel 2005, 2008 e % Rapporti sulla sicurezza presentati (% di stabilimenti di categoria superiore) AT BE BG CY CZ DE DK EE EL ES FI FR HU IE IT LT LU LV MT NL PL PT RO SE SI SK UK Autorità competenti In virtù dei numerosi obblighi imposti dalla direttiva Seveso II alle autorità competenti, queste sono tenute principalmente a esaminare i rapporti sulla sicurezza e a comunicarne le conclusioni al gestore, a predisporre piani di emergenza esterni, garantire che il pubblico suscettibile di essere colpito da un incidente sia informato sulle misure di sicurezza, realizzare ispezioni, individuare gruppi di stabilimenti per i quali esista la possibilità di un effetto domino e prendere in considerazione le implicazioni della pianificazione del territorio in merito al pericolo di incidenti rilevanti. Nelle loro risposte gli Stati membri hanno fornito un gran numero di informazioni specifiche. La presente sintesi si concentra su aspetti che possono essere esaminati in modo statisticamente significativo o le cui informazioni possono essere confrontate, ovvero piani di emergenza esterni, ispezioni, informazioni al pubblico e utilizzo di strumenti coercitivi Elaborazione di piani di emergenza esterni Le autorità designate a tal fine predispongono piani di emergenza esterni per le misure da prendere all esterno dello stabilimento. Tali piani sono importanti per circoscrivere e controllare gli incidenti, in modo da minimizzarne gli effetti e limitarne i danni materiali, nonché quelli per l uomo e per l ambiente. I dati forniti indicano che nel 2011 il 90% degli stabilimenti di categoria superiore era dotato di un piano di emergenza esterno predisposto dalle autorità designate, il 6% era privo di tale piano e il 4% era stato esonerato da tale obbligo ai sensi dell articolo 11, paragrafo 6, della direttiva. In media, pertanto, alla fine del 2011 il 93% degli stabilimenti di categoria superiore era conforme. Si tratta di un ulteriore aumento rispetto ai periodi di riferimento precedenti, in cui le cifre corrispondenti erano state pari al 91% nel 2008 e al 68% nel Ciononostante, la situazione potrebbe migliorare ancora, specialmente nella Repubblica ceca, nei Paesi Bassi e in Portogallo, dove erano stati predisposti piani di emergenza esterni per meno dell 80% degli stabilimenti di categoria superiore. IT 5 IT

6 Figura 4: Piani di emergenza esterni predisposti nel 2005, 2008 e 2011 Piani di emergenza esterni predisposti (%) % AT BE BG CY CZ DE DK EE EL ES FI FR HU IE IT LT LU LV MT NL PL PT RO SE SI SK UK Verifica e revisione dei piani di emergenza esterni I piani di emergenza devono essere riveduti e verificati ad intervalli di tempo non superiori a tre anni. Sebbene una valutazione statistica esatta non sia possibile perché nel periodo di riferimento alcuni piani possono essere stati verificati più volte ed altri neppure una, dalle risposte degli Stati membri si evince che tra il 2009 e il 2011 era stato verificato circa il 73% dei piani di emergenza esterni esistenti nell UE-27. Si tratta di un incremento del 13% rispetto al 60% dei piani verificati notificato nel periodo e di una quota considerevolmente maggiore rispetto al 40% dei piani verificati nel periodo Nonostante questo aumento, si registrano notevoli differenze tra gli Stati membri (che vanno dal 100% a solo il 14% dei piani di emergenza verificati). Sono necessari miglioramenti in particolare in Belgio, Repubblica ceca, Grecia, Italia, Portogallo e Svezia, in cui negli ultimi tre anni era stato verificato meno del 50% dei piani di emergenza esterni. IT 6 IT

7 Figura 5: Piani di emergenza esterni verificati negli ultimi tre periodi di riferimento Informazioni al pubblico Le informazioni sulle misure di sicurezza e sulle norme di comportamento da osservare in caso di incidente devono essere fornite d ufficio e puntualmente alle persone che possono essere coinvolte in un incidente rilevante. La direttiva non precisa a chi debba incombere tale compito. L intervallo massimo che può intercorrere tra una divulgazione delle informazioni alla popolazione e quella successiva non può essere superiore a cinque anni (due anni in più rispetto al periodo di riferimento). Il questionario chiedeva pertanto per quanti stabilimenti erano state messe a disposizione informazioni nel periodo Non tutte le risposte fornite dagli Stati membri si riferiscono al periodo richiesto. Complessivamente, tra il 2007 e il 2012 la popolazione ha ricevuto informazioni in merito a stabilimenti, pari a circa l 87% degli stabilimenti Seveso di categoria superiore, cifra che costituisce un aumento rispetto all 80% del 2008 e al 72% del Tuttavia, per alcuni Stati membri, tra cui Grecia, Spagna, Lussemburgo e Paesi Bassi, solo in pochi casi (e a volte in nessun caso) sono state fornite informazioni. Inoltre, le cifre non forniscono informazioni in merito alla qualità e all efficacia delle informazioni fornite. 10 Cifre oltre il 100% perché alcuni Stati membri possono avere interpretato la domanda intendendo il numero di stabilimenti i cui piani di emergenza sono verificati ogni anno. IT 7 IT

8 Figura 6: Stabilimenti di categoria superiore per i quali sono fornite informazioni al pubblico Il questionario chiedeva inoltre di indicare il responsabile della divulgazione delle informazioni alla popolazione. Dai dati forniti emerge che la divulgazione delle informazioni è di competenza delle autorità in 10 Stati membri, spetta ai gestori in 14 Stati membri ed è condivisa tra gestori e autorità in due Stati membri. In generale, gli organismi responsabili di informare la popolazione sono anche quelli che assumono i costi associati. Figura 7: Organismi responsabili della divulgazione delle informazioni al pubblico (numero di Stati membri) IT 8 IT

9 Ispezioni In media, sono stati ispezionati il 65% degli stabilimenti di categoria superiore nel 2009 e 2010 e il 66% nel Questo dato è praticamente invariato rispetto al 2008 (66%) e al 2005 (69%). Le ispezioni negli stabilimenti di categoria inferiore sono state realizzate con minore frequenza; infatti, sono state condotte in media nel 42%, 41% e 43% di tali stabilimenti nel 2009, 2010 e 2011 rispettivamente. Questa situazione è dovuta al fatto che l obbligo di ispezioni annuali si applica esclusivamente agli stabilimenti di categoria superiore, a meno che sia stato istituito un programma di ispezioni per un determinato stabilimento, sulla base di una valutazione sistematica dei pericoli di incidenti rilevanti per quel dato stabilimento. Non sono disponibili dati relativi alle ispezioni cui sono stati sottoposti i siti di categoria inferiore nei periodi di riferimento precedenti. I dati annuali non permettono di trarre conclusioni chiare, perché la frequenza delle ispezioni dipende dal relativo programma, e di conseguenza può non essere necessario ispezionare tutti i siti ogni anno. Tuttavia, un analisi dettagliata delle informazioni fornite dagli Stati membri ha accertato che potrebbe essere necessario aumentare la copertura delle ispezioni tra gli stabilimenti di categoria superiore di alcuni Stati membri, tra cui Grecia, Italia, Portogallo e Svezia, dove nell ultimo periodo di riferimento è stato ispezionato meno del 50% degli stabilimenti di categoria superiore. Figura 8: Percentuale (%) di stabilimenti ispezionati nel 2005, 2008 e % Stabilimenti di categoria superiore ispezionati (%) AT BE BG CY CZ DE DK EE EL ES FI FR HU IE IT LT LU LV MT NL PL PT RO SE SI SK UK Utilizzo di strumenti coercitivi Tutti gli Stati membri hanno notificato l utilizzo di strumenti coercitivi che possono essere usati in caso di violazione della legislazione. Sono stati utilizzati strumenti coercitivi in casi. Gli strumenti più utilizzati sono stati la notifica formale (miglioramento, conformità, avvertimento, eccetera), seguita da ingiunzioni scritte, ingiunzioni di conformità e sanzioni amministrative. Il ricorso al divieto di esercitare l attività è stato molto limitato (38 casi) e non sono stati segnalati casi di procedimenti penali. IT 9 IT

10 Tabella 1: Utilizzo di strumenti coercitivi notificato dagli Stati membri nel periodo Numero di utilizzi notificati Categoria di strumenti Strumenti di notifica degli Stati membri in questa categoria Totale nel periodo Notifica di miglioramento/notifica di conformità Ingiunzione scritta/ingiunzione di conformità Sanzione amministrativa Procedimento di infrazione (generale) BE, BG, CY, DE, DK, EE, ES, FR, IE, IT, LT, LU, LV, NL, PL, PT, RO, SI, UK BE, BG, CY, DE, DK, EE, ES, FR, IT, LT, LV, NL, PL, PT, RO, SE, SI, UK AT, BE, BG, CZ, DE, EE,ES, FI, FR, HU, IE, IT, LT, LV, NL, PL, PT, RO, SI, SK BE, BG, CY, CZ, DE, EE, ES, FR, LV, MT, NL, PL, PT, RO, SI, UK Avvertimenti verbali BE, CY, DK, RO, SI, UK Divieto di esercitare l attività Procedimento penale (pena detentiva) AT, BE, BG, CY, CZ, DE, DK,ES, FI, HU, IT, LT, LU, LV, MT, NL, PL, PT, RO, SE, SI, SK, UK BE, DE, EE, FR, IT, NL, PL, PT, UK DATI STATISTICI SUGLI INCIDENTI RICAVATI DA EMARS Il numero di incidenti rilevanti costituisce uno dei principali indicatori per misurare l efficacia della direttiva in materia di prevenzione degli incidenti. Gli Stati membri sono tenuti a notificare su emars (Major Accident Reporting System, sistema per la comunicazione degli incidenti rilevanti) tutti gli incidenti rilevanti rispondenti ai criteri di cui all allegato VI della direttiva Seveso. Possono notificare anche altri eventi 11 (altri incidenti rilevanti che non soddisfano tali criteri o che non sono contemplati dalla direttiva Seveso, per esempio incidenti connessi al trasporto) e i quasi incidenti. Nel periodo il numero di incidenti rilevanti notificati è rimasto relativamente stabile, con una media di 27 incidenti all anno, nonostante sia aumentato il numero di siti coperti dalla direttiva Seveso (3% tra il 2009 e il 2011) 12. A causa dei ritardi nella notifica degli incidenti, dovuti soprattutto alle lungaggini delle procedure giudiziarie, nonché al tempo necessario per la preparazione e Altri eventi possono essere incidenti rilevanti non rispondenti ai criteri di cui all allegato VI o incidenti non contemplati dalla direttiva Seveso, per esempio incidenti connessi al trasporto. Non è possibile stabilire l aumento totale dal 2000 perché nei periodi di riferimento precedenti non erano stati notificati dati sul numero di stabilimenti di categoria inferiore. Si può tuttavia osservare che il numero di stabilimenti di categoria superiore è aumentato del 25% dal IT 10 IT

11 approvazione delle relazioni registrate nella banca dati emars, i dati relativi agli ultimi tre anni potrebbero ancora aumentare. Figura 9: Numero di incidenti rilevanti notificati su emars Numero di incidenti rilevanti nell UE Gli incidenti notificati nella banca dati sono principalmente incidenti rilevanti ai sensi della direttiva Seveso. I quasi incidenti e gli altri eventi sono meno notificati. I criteri principali che determinano la notifica sono: oltre il 5% della quantità limite per le sostanze interessate, conseguenze per le persone e danni materiali. Per ogni anno tra il 2000 e il 2011 nella banca dati è stato notificato un numero maggiore di incidenti negli stabilimenti di categoria superiore che negli stabilimenti di categoria inferiore (224 incidenti negli stabilimenti di categoria superiore contro 43 incidenti negli stabilimenti di categoria inferiore e 54 incidenti notificati senza precisare se siano avvenuti in stabilimenti di categoria superiore o inferiore), situazione che evidenzia i maggiori rischi connessi agli stabilimenti di categoria superiore. Nell ultimo decennio vi è stata una tendenza generale alla riduzione del numero di decessi e ferimenti notificati. Il numero totale di decessi è sceso da 27 nel 2009 a 9 nel In particolare, non si registrano decessi all esterno del sito dal Il numero totale di ferimenti è sceso da 126 nel 2000 a 23 nel Tra i fenomeni pericolosi da cui sono stati determinati gli incidenti notificati su emars, lo sprigionamento di nubi tossiche sembra essere il più frequente, per ogni anno ad eccezione del 2002, 2003 e 2010, in cui si sono verificati più spesso esplosioni e incendi. Le principali categorie di sostanze interessate sono: tossiche: 91 incidenti rilevanti; estremamente infiammabili: 80 incidenti rilevanti; molto tossiche: 53 incidenti rilevanti. Sette tipi di attività hanno determinato oltre 10 eventi nel periodo Le attività Lavorazione dei metalli, Raffinerie petrolchimiche/di petrolio e Produzione generale di sostanze chimiche hanno la maggiore frequenza di incidenti in termini di numero di incidenti per stabilimento. IT 11 IT

12 Tabella 2: Tipi di attività che hanno determinato oltre 10 eventi nel periodo Tipo di attività Numero di stabilimenti Seveso Eventi notificati Numero totale % 14 Incidenti rilevanti Quasi incidenti Altri eventi Eventi totali % 15 Frequenza 16 Fabbricazione di plastica e gomma Produzione e immagazzinamento di pesticidi, biocidi e fungicidi Immagazzinamento e distribuzione all ingrosso e al dettaglio (ad esclusione dell LPG) 368 3, ,8 0, , ,6 1, , ,5 Lavorazione dei metalli 78 0, ,9 7 Raffinerie petrolchimiche/di petrolio Produzione generale di sostanze chimiche (non menzionate in precedenza) 238 2, , ,4 4,5 Altra attività 276 2, ,5 3,2 È stato notificato che sette incidenti hanno avuto effetti transfrontalieri. È stato osservato che sono stati tratti insegnamenti da oltre il 90% degli incidenti notificati tra il 2000 e il In vari casi, tuttavia, la qualità delle informazioni fornite era molto scadente. Questo è un settore in cui nei prossimi anni la Commissione promuoverà miglioramenti Informazioni ricavate dalle banche dati emars e SPIRS. Numero di stabilimenti (per tipo di attività) rapportato al numero totale di stabilimenti Seveso notificati nella banca dati SPIRS (9 449 stabilimenti notificati). Percentuale che esprime il numero di eventi (per tipo di attività) rapportato al numero totale di eventi notificati per il periodo (356 eventi). Frequenza espressa in termini di percentuale di eventi (per tipo di attività) rapportata alla percentuale di stabilimenti (per lo stesso tipo di attività). IT 12 IT

13 4. CONCLUSIONI E PROSPETTIVE La precedente analisi conferma che la direttiva funziona bene e che negli ultimi due periodi di riferimento gli Stati membri ne hanno nettamente migliorato l attuazione. Negli ultimi dieci anni, nonostante il numero di stabilimenti sia considerevolmente aumentato principalmente a seguito dell adesione di nuovi Stati membri all UE, il numero di incidenti rilevanti è rimasto relativamente stabile, con una media di 27 incidenti rilevanti notificati ogni anno. La notevole diminuzione del numero dei decessi e dei ferimenti notificati nel corso dell ultimo decennio è molto incoraggiante. L attuazione e l applicazione pratiche della direttiva Seveso II sono ulteriormente migliorate nella maggior parte dei settori, e in particolare gli operatori industriali rispettano in larga misura gli obblighi relativi ai rapporti di sicurezza e ai piani di emergenza interni. Ciononostante, sono tuttora necessari sforzi in alcuni settori in una serie di Stati membri, in particolare per quanto riguarda lo sviluppo e la verifica dei piani di emergenza esterni nonché la divulgazione delle informazioni al pubblico. Inoltre, il numero di stabilimenti non ispezionati in un determinato anno continua ad essere relativamente alto (circa il 34% degli stabilimenti di categoria superiore), situazione che richiede l adozione di misure correttive. I risultati relativi al periodo di riferimento precedente 17 sono stati tenuti in considerazione dalla Commissione nella revisione della direttiva Seveso II, che ha portato all adozione della direttiva Seveso III 2012/18/UE 18. La nuova direttiva migliora il diritto del pubblico a essere opportunamente informato, rendendo talune disposizioni applicabili anche agli stabilimenti di categoria inferiore. Contiene norme dettagliate volte a garantire l adeguata consultazione della popolazione su singoli progetti e introduce disposizioni più rigorose in materia di ispezioni. Si prevede pertanto che l osservanza della direttiva Seveso III contribuirà ai necessari miglioramenti illustrati nella presente relazione. La Commissione monitorerà attentamente i progressi realizzati su tali questioni e continuerà ad aiutare gli Stati membri a migliorare ulteriormente il livello dei risultati raggiunti tramite varie attività di sostegno e provvedimenti di esecuzione, ove opportuno Documento C(2010) 5422 definitivo. GU L 197 del , pag. 1. IT 13 IT

14 SM Stabil. di categoria superiore 2011 Stabil. di categoria superiore 2008 Stabil. di categoria superiore 2005 Rapporti sulla sicurezza per il 2011 non ancora presentati Piani di emergenza interni per il 2011 non ancora predisposti Piani di emergenza esterni per il 2011 non ancora predisposti Piani di emergenza esterni per il 2008 non ancora predisposti Piani di emergenza esterni verificati nel periodo Piani di emergenza esterni verificati nel periodo Informazioni al pubblico nel periodo Informazioni al pubblico nel periodo Stabilimenti di categoria superiore ispezionati nel 2011 AT BE BG CY CZ DE DK EE EL ES FI FR HU IE IT LT LU LV MT NL PL PT Stabilimenti di categoria superiore ispezionati nel 2008 IT 14 IT

15 RO SE SI SK UK UE IT 15 IT

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