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1 PROCESSI VERBALI DELLE RIUNIONI DEL COMITATO REGIONALE PER LE COMUNICAZIONI DELIBERAZIONE N. 28 del 24 novembre 2015 OGGETTO n. 8 Definizione della controversia XXXX contro Optima Italia XX Pres. Ass. Presidente: Maria Gabriella Mecucci x Membro: Maria Mazzoli x Membro: Stefania Severi x Presidente: Maria Gabriella Mecucci Estensore: Beatrice Cairoli Il Verbalizzante: Monica Cappelli

2 Definizione della controversia XXXX contro Optima Italia XX IL CORECOM DELLA REGIONE UMBRIA nella riunione del 24 novembre 2015, VISTA la legge 14 novembre 1995, n. 481 Norme per la concorrenza e la regolazione dei servizi di pubblica utilità. Istituzione delle Autorità di regolazione dei servizi di pubblica utilità ; VISTA la legge 31 luglio 1997, n. 249 Istituzione dell'autorità per le garanzie nelle comunicazioni e norme sui sistemi delle Telecomunicazioni e radiotelevisivo e, in particolare, l'art. 1, comma 6, lett. a), n. 14 e il comma 13 dello stesso art. 1; VISTO il decreto legislativo 1 agosto 2003, n. 259, recante Codice delle comunicazioni elettroniche ; VISTE la legge regionale 11 gennaio 2000 n. 3 recante Norme in materia di comunicazione e di emittenza radiotelevisiva locale e istituzione del Comitato regionale per le comunicazioni e la legge regionale 29 dicembre 2014, n. 28, recante Istituzione, organizzazione e funzionamento del Comitato regionale per le comunicazioni (Co.Re.Com.). Ulteriori modificazioni alla legge regionale 11 gennaio 2000 n.3 ; VISTA la deliberazione del Co.Re.Com. Dell'Umbria n. 7 dell'11 giugno 2015, concernente l'approvazione del Regolamento interno e codice etico del Comitato regionale per le comunicazioni (Co.Re.Com.), di cui all'articolo 9 della l.r. n. 28/2015; VISTO l'accordo quadro sottoscritto il 4 dicembre 2008 tra l'autorità per le garanzie nelle comunicazioni, la Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome e la Conferenza dei Presidenti delle Assemblee Legislative delle Regioni e delle Province Autonome; VISTA la Convenzione per l'esercizio delle funzioni delegate in tema di comunicazioni di cui all'articolo 3 dell'accordo quadro tra l'autorità per le garanzie nelle comunicazioni e il Comitato regionale per le comunicazioni Umbria, sottoscritta il 16 dicembre 2009; VISTA la Delibera dell'autorità per le garanzie nelle comunicazioni n. 173/07/CONS e successive modificazioni e integrazioni recante Regolamento sulle procedure di risoluzione delle controversie tra operatori di comunicazioni elettroniche ed utenti (di seguito Regolamento); VISTA la Delibera dell'autorità per le garanzie nelle comunicazioni n.276/13/cons recante Approvazione delle linee guida relative all'attribuzione delle deleghe ai Co.Re.Com in materia di risoluzione delle controversie tra utenti ed operatori di comunicazioni elettroniche ; VISTA la Delibera dell'autorità per le garanzie nelle comunicazioni n. 179/03/CSP recante Approvazione della direttiva generale in materia di qualità e carte dei servizi di telecomunicazioni ai sensi dell'art. 1, comma 6, lettera b), numero 2, della L. 31 luglio 1997,

3 n. 249 ; VISTA la Delibera n. 73/11/CONS. recante Approvazione del regolamento in materia di indennizzi applicabili nella definizione delle controversie tra utenti e operatori ed individuazione delle fattispecie di indennizzo automatico ai sensi dell'articolo 2, comma 12, lett.g) della legge 14 novembre 1995 n.481 (di seguito Regolamento Indennizzi); VISTA l'istanza e la documentazione alla medesima allegata pervenuta il 08/07/2013-prot. n. XX, con la quale l'istante XXXX, titolare della XXXXX, residente in XXXX, rappresentata da XXXX ha chiesto l'intervento del Comitato regionale per le comunicazioni dell'umbria (di seguito CORECOM) per la definizione della controversia in essere con l'operatore Optima Italia XX; VISTI gli atti del procedimento inerente l'espletato tentativo obbligatorio di conciliazione; VISTI gli atti del presente procedimento; VISTA la relazione del responsabile del procedimento e la proposta del Dirigente del Servizio; UDITA la relazione del Consigliere delegato; CONSIDERATO quanto segue: 1.OGGETTO DELLA CONTROVERSIA 1.1. L'istante, in sintesi, in relazione alle utenze fisse business, numero XXXX e numero XXXX, rappresenta quanto segue: a) in data 16/11/2012 sottoscriveva con il gestore Optima contratto per la fornitura di servizi di telefonia per le numerazioni XXXX ed XXXX; b) il 23/11/2012 tramite fax esercitava il diritto di ripensamento, confermato con racc a/r inviata il 26/11/2012, ricevuta dall'operatore il 07/12/2012; c) con nota del 6/12/2012, l'operatore preannunciava, con riferimento al servizio CPS, il ricevimento di una comunicazione da Telecom in ordine alla data di avvenuta attivazione: tale comunicazione non è mai arrivata; d) in data 7/12/2012 l'operatore comunicava tramite mail la completa attivazione del del servizio di gestione del traffico telefonico a decorrere dal 1/12/2012; e) nonostante, tramite mail del 10/12/2012, si ribadiva il proprio ripensamento, Optima attribuiva il codice cliente n , fatturava i propri servizi ed inviava solleciti di pagamento anche per fatture mai ricevute. In base a tali premesse, l'istante ha chiesto: 1) la cessazione del contratto e della fatturazione; 2) lo storno dell'intera posizione debitoria;

4 3) il rimborso di tutto quanto indebitamente pagato; 4) il versamento di un congruo indennizzo per l'illegittima attivazione dei servizi su entrambe le numerazioni come da Regolamento indennizzi; 5) il versamento di un congruo indennizzo per il mancato riscontro al reclamo, che determina in euro 300,00; 6) spese di procedura La posizione dell operatore L operatore nei propri scritti difensivi, in sintesi, rappresenta quanto segue: a) in data 16/11/2012 la XXXXX stipulava con Optima Italia XX un contratto denominato Optima Voce, avente ad oggetto la fornitura di traffico telefonico da rete fissa in modalità CPS relativamente alle utenze XXXX e XXXX; b) in data 23/11/2012 l'istante comunicava a mezzo fax la volontà di recedere dal contratto, senza far alcun riferimento al diritto di ripensamento; c) la conferma del fax con raccomandata a/r è intervenuta oltre le 48 ore previste dalla normativa vigente e dalle condizioni generali di contratto; c) al caso di specie non si applica la normativa vigente in materia di diritto di ripensamento, relativa ai contratti stipulati dai consumatori fuori dai locali commerciali, perché l'istante, titolare di partita iva, non è consumatore ai sensi della delibera Agcom n. 664/06/Cons e del D.Lgs n. 206/2005 ( Codice del consumo ); e) per questi motivi, la comunicazione pervenuta con racc. A/R il 6/12/2012 ed anticipata via fax il 23/11/2012 veniva gestita come recesso contrattuale e quindi efficace dal trentesimo giorno decorrente dalla recezione della disdetta comunicata con racc. A/R; f) pertanto, le fatture emesse per il traffico generato fino al 05/01/2013 sono dovute, mentre per quelle emesse successivamente alla data del 05/01/2013, risultano in emissione note di credito in favore del cliente. Sulla base di tale rappresentazione l'operatore sostiene che nessun indennizzo, né rimborso era dovuto. In replica alle difese avversarie, l'istante ribadisce, in sintesi, la correttezza dell'esercizio del diritto di ripensamento e la prosecuzione dell'erogazione di servizi nonostante l'esercizio di detto diritto. 2 RISULTANZE ISTRUTTORIE E VALUTAZIONI IN ORDINE AL CASO IN ESAME

5 2.1 La domanda di indennizzo è parzialmente fondata e pertanto va accolta nei limiti e per i motivi che seguono. 1) Cessazione del contratto e della fatturazione. Con riferimento alla domanda di cessazione del contratto e della fatturazione, ai sensi dell art. 19, comma 4, del Regolamento, l oggetto della pronuncia, così come esplicato chiaramente anche dalla Delibera 276/13/CONS (linee guida), è limitato agli eventuali indennizzi previsti dal contratto, dalle carte dei servizi, nonché ai casi individuati dalle disposizioni normative o da delibere dell Autorità. Pertanto, la richiesta di cessazione del contratto non può essere trattata, in quanto afferisce ad un ambito non contemplato dalla del. Agcom 173/07/CONS (conforme Corecom Toscana, del. n. 7 del 06/02/2015). 2) Storno della posizione debitoria, rimborsi ed indennizzi per illegittima attivazione di servizi. Dall'istruttoria e dai documenti prodotti risulta che l'istante ha sottoscritto un contratto con l'operatore Optima il 16/11/2012, circostanza confermata anche dall'operatore nella memoria prot. n. XXXX/2013 e che successivamente, il 23/11/2012, ha inviato via fax all'operatore la disdetta ( intendo disdire ) del contratto con esito positivo (cfr report del fax allegato all'istanza gu14). Il 26/11/2012 l'istante inviava racc. a/r di disdetta del contratto, ricevuta dall'operatore il 07/12/2012. L'istante chiede l'applicazione della delibera Agcom n. 664/06/Cons, dell'art. 5, 2 comma Allegato A, nonché dell'art. 1, comma 1, lett. pp) del d. lgs. n. 259/2003 (Codice delle comunicazioni). L'operatore, dall'altra parte, sostiene la non applicabilità della suddetta delibera in considerazione del fatto che l'istante non è consumatore. La delibera 664/06/CONS non è applicabile al caso in questione. A questo proposito, si rileva che il limite all'applicabilità della delibera non è di carattere soggettivo, come sostiene l'operatore, in quanto nella stessa si legge chiaramente che le relative disposizioni si applicano agli utenti finali, ai quali, ai sensi delle norme del codice delle comunicazioni elettroniche, possono essere estese le medesime tutele previste per i consumatori. Il limite all'applicazione di detta delibera deriva, invece, dal fatto che l'articolo 5, comma 2 disciplina il c.d. diritto di ripensamento con esclusivo riferimento ai contratti conclusi a distanza, caratteristica non afferente al contratto in questione, come si desume dalle stesse dichiarazioni della sig.ra XXX che, nell'istanza GU14, dichiara espressamente che il contratto si concludeva presso la sede della mia attività. Si ritiene pertanto applicabile, al caso di specie, la disciplina generale prevista dal c.d. Decreto Bersani, il cui articolo 1, comma 3 così dispone: I contratti per adesione stipulati con operatori

6 di telefonia e di reti televisive e di comunicazione elettronica, indipendentemente dalla tecnologia utilizzata, devono prevedere la facoltà del contraente di recedere dal contratto o di trasferire le utenze presso altro operatore senza vincoli temporali o ritardi non giustificati e senza spese non giustificate da costi dell'operatore e non possono imporre un obbligo di preavviso superiore a trenta giorni. Le clausole difformi sono nulle, fatta salva la facoltà degli operatori di adeguare alle disposizioni del presente comma i rapporti contrattuali già stipulati alla data di entrata in vigore del presente decreto entro i successivi sessanta giorni. Le condizioni generali applicabili al contratto de quo prevedono che il cliente potrà recedere dal contratto in qualsiasi momento ( ) con preavviso di trenta giorni. Il recesso avrà effetto entro trenta giorni dal ricevimento della comunicazione, salva la necessità di un maggior tempo giustificata da cause imputabili ad esigenze tecniche (art. 9). Pertanto, tenendo conto che la racc.a/r è stata ricevuta dall'operatore il 7/12/2012, il recesso è divenuto efficace il 6 gennaio Da quanto sopra, consegue che, in applicazione dell'articolo 7 della delibera Agcom n. 73/11/Cons, l'istante ha diritto allo storno di tutti gli addebiti successivi alla data del 7 gennaio 2013, con conseguente rimborso delle fatture eventualmente pagate e regolarizzazione della posizione contabile-amministrativa. 3) Versamento di un congruo indennizzo per l'illegittima attivazione dei servizi su entrambe le numerazioni come da Regolamento indennizzi. La domanda relativa al versamento di un indennizzo per illegittima attivazione di servizi non può essere accolta, in quanto, nella sostanza, integra gli estremi di una richiesta per ritardata lavorazione del recesso. A questo proposito, in base al costante orientamento dell'autorità, si rileva che, a fronte della fatturazione indebita, non sussistono gli estremi per la liquidazione di un indennizzo, bensì la possibilità per l'utente di richiedere lo storno e/o il rimborso degli importi fatturati, ma non dovuti (sic Agcom, del. n. 84/14/CIR; in senso conforme, Corecom Umbria, del. n. 16/10, Corecom Lazio, dell. n. 59/2012, e n. 8/10). Pertanto non si ravvisano i presupposti per poter disporre la liquidazione di un indennizzo nei termini di cui alla richiesta formulata dall utente. 4) Indennizzo per mancata risposta al reclamo. Per quanto riguarda la richiesta dell'indennizzo per la mancata risposta al reclamo, quantificato in euro 300, si precisa che il contenuto della 10/12/2013, prodotta dall'istante e dallo stesso inviata all'operatore Optima, non si configura come una contestazione di fatti verso l'operatore, né come segnalazione di un disservizio, piuttosto, rappresenta una conferma della

7 volontà dell'istante di recedere dai contratti. A tal proposito l'art. 1 comma 1, lett. d) dell'allegato A) della delibera Agcom n. 179/03/CSP definisce il reclamo come l'istanza con cui l'utente si rivolge direttamente all'organismo di telecomunicazione per segnalare un disservizio, ovvero una questione attinente l'oggetto, le modalità o i costi della prestazione erogata. La comunicazione dell'utente del 10/12/2013 considerato quanto scritto dallo stesso (... vi comunico che in data 23/11/2012 ho provveduto a mandarvi disdetta dei contratti ) non può considerarsi reclamo così come sopra definito, in quanto l utente non chiede all operatore di attivarsi per risolvere un disservizio, ma si limita a manifestare la propria intenzione di porre fine al contratto, confermando la disdetta inviata con fax e racc a/r (cfr all. 7 all'istanza GU14). Pertanto la richiesta di indennizzo per mancata risposta al reclamo non può essere accolta (conforme Corecom Emilia Romagna, del. n. 51/2014). Infine, per quanto riguarda le spese di procedura, appare equo liquidare in favore della parte istante, ai sensi dell articolo 19, comma 6, del Regolamento, l importo di euro 100,00. Udita la relazione, D E L I B E R A in parziale accoglimento dell'istanza presentata l' 08/07/2013-prot. n. XXX da XXX residente in via XXXX, contro l'operatore Optima Italia XX, in persona del legale rappresentante protempore, per i motivi sopra esposti, A) l'operatore Optima Italia, in persona del legale rappresentante pro-tempore, è tenuto a: - stornare/rimborsare le somme addebitate successivamente al , in relazione alle numerazioni XXXX ed XXX, con conseguente obbligo si regolarizzare la posizione contabile ed amministrativa dell'istante; -corrispondere all'istante la somma di euro 100,00 a titolo di spese di procedura; B) il rigetto delle altre domande. Salva la facoltà per l'utente di richiedere in sede giurisdizionale il risarcimento dell'eventuale ulteriore danno subito, come previsto dall'art. 19, comma 5 del Regolamento. L'operatore sopra indicato è tenuto ad effettuare i sopra indicati pagamenti a mezzo assegno circolare non trasferibile intestato all'istante e a comunicare a questo CO.RE.COM. l'avvenuto adempimento della presente deliberazione entro il termine di 60 giorni dalla notifica della medesima. In forza dell'art.19, 3 comma del Regolamento il presente provvedimento costituisce un ordine dell'autorità ai sensi dell'art.98, comma 11 del D.Lgs.01 agosto 2003 n.259. Ai sensi dell articolo 135, comma 1, let. b), del Codice del processo amministrativo, approvato con d. l.vo 2 luglio 2010, n. 104, il presente atto può essere impugnato davanti al Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio, in sede di giurisdizione esclusiva.

8 Ai sensi dell articolo 119 del medesimo Codice il termine per ricorrere avverso il presente provvedimento è di 60 giorni dalla notifica dello stesso. A cura dell'ufficio la comunicazione alle parti del presente provvedimento. IL PRESIDENTE IL CONSIGLIERE RELATORE per attestazione di conformità a quanto deliberato Il Dirigente (Simonetta Silvestri)