Criteri tecnico scientifici alla base del nuovo quadro normativo inerente la gestione dei sedimenti di dragaggio

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1 Criteri tecnico scientifici alla base del nuovo quadro normativo inerente la gestione dei sedimenti di dragaggio David Pellegrini & Co (colleghi della Sezione per il Rischio Ecologico di ISPRA Livorno)

2 La Gestione dei Sedimenti dragati Ovunque essi siano collocati è necessario stabilire la qualità dei materiali e la loro effettiva pericolosità per l ambiente. Per definire la qualità dei sedimenti è necessario un approccio integrato che combini caratteristiche chimiche ed ecotossicologiche (che valutano gli effetti sul biota).

3 La principale novità sul piano tecnico-scientifico è il ruolo dell ecotossicologia (la valutazione degli effetti sul biota) La gestione dei sedimenti e l attività di monitoraggio ambientale sono basate sulla qualità delle diverse matrici (acque e sedimenti) in cui è prevalente la valutazione degli effetti sul comparto biologico (e non esclusivamente il dato chimico) Valutazione della qualità

4 Approcci multidisciplinari WOE (Linee di evidenza) per l analisi di rischio ecologico Analisi chimiche Biodisponibilità contaminanti Saggi Ecotossicologici (mortalità o effetti EC50; ECXX) Ecotossicologia subletale (biomarkers) Salute Umana Ecologia (populazioni, comunità, biodiversità..) Definizionizione del rischio (ecologico) ERA Gestione Ambientale Integrata

5 Un modello quantitativo per Linee di evidenza: Sediqualsoft

6 NUOVA NORMATIVA ITALIANA SULLA GESTIONE DEI SEDIMENTI PANORAMA INTERNAZIONALE CONVENZIONE DI BARCELLONA (Mar Mediterraneo) Protocollo Dumping CONVENZIONE DI LONDRA (Ispra è parte del Gruppo scientifico) COMMISSIONE OSPAR (Mari atlantici) Linee Guida sulla gestione dei materiali di dragaggio LINEE GUIDA SPAGNOLE NORMATIVA FRANCESE Ambito mediterraneo

7 2013 : Gruppo Scientifico della LC IL SEDIMENTO E UNA IMPORTANTE RISORSA NATURALE LA CARATTERIZZAZIONE FISICA, CHIMICA E BIOLOGICA E LA BASE PER LA VALUTAZIONE COMPARATIVA DELLE OPZIONI DI GESTIONE Italy LA CLASSIFICAZIONE VA EFFETTUATA SECONDO UN APPROCCIO INTEGRATO BASATO SU PIU LINEE DI EVIDENZA: ES. CHIMICA E SAGGI ECOTOSSICOLOGICI I SAGGI ECOTOSSICOLOGICI RAPPRESENTANO UNA LINEA DI EVIDENZA INDISPENSABILE PER VALUTARE LA BIODISPONIBILITA E GLI EFFETTI SUGLI ORGANISMI MARINI PER FAVORIRE LA GESTIONE È OPPORTUNO PREVEDERE DELLE LISTE DI AZIONE, LIVELLI DI RIFERIMENTO FISICI, CHIMICI E BIOLOGICI

8 Grazie alla integrazione delle competenze Allegato tecnico al D.D Allegato tecnico al D.M. 173/2016 è stata prodotta la documentazione tecnico-scientifica alla base delle norme

9 Capitolo 1: Informazioni sull area di escavo Capitolo 2 : Caratterizzazione e Classificazione Capitolo 3: Gestione Scheda di inquadramento dell area di escavo AREE INTERNE AI PORTI, incluse le IMBOCCATURE > 40000m 3 Percorso I Caratterizzazione completa validità delle analisi 2-3 anni Caratterizzazione ecotossicologica, chimica standard, fisica e microbiologica* (*se ripascimento) Applicazione di criteri di integrazione ponderata dei dati di ecotossicologia e chimica E D C B PORTI TURISTICI, IMBOCCATURE PORTUALI < 40000m 3, AREE COSTIERE O FLUVIALI Caratterizzazione ecotossicologica, fisica e microbiologica* (*se ripascimento) Con tossicità assente o bassa è possibile una caratterizzazione chimica mirata e l uso di criteri integrati ma non ponderati di ecotossicologia e chimica PRESCRIZIONI TECNICHE PER LA GESTIONE DEI MATERIALI SECONDO LA CLASSE DI QUALITA E MONITORAGGIO AMBIENTALE DEL DRAGAGGIO, TRASPORTO E IMMERSIONE IN MARE A Percorso II Caratterizzazione semplificata validità delle analisi 3-5 anni se [C] > L2 B se [C] < L2 A SCHEMA DELLA PROCEDURA DI CARATTERIZZAZIONE, CLASSIFICAZIONE E GESTIONE DEI SEDIMENTI MARINI

10 Viene invertita la priorità delle analisi: prima le analisi ecotossicologiche e poi le analisi chimiche Si passa a Criteri di valutazione ponderata e successiva integrazione (classi di pericolo ) La batteria dei saggi viene valutata nel suo insieme, pesando la rilevanza biologica degli endpoint, la significatività statistica e l entità degli effetti, la tipologia di esposizione (durata e matrice) e la valutazione chimica considera il numero dei contaminanti che superano un riferimento, l entità di tali sforamenti e la pericolosità dei differenti contaminanti. Allegato tecnico al DM 173/2016 Classe di pericolo ecotossicologico elaborato per l intera batteria (HQ Batteria ) Assente Basso Medio Alto Classificazione del pericolo chimico HQ C (L2) Trascurabile Basso HQ C (L2) Medio HQ C (L2) = Alto HQ C (L2) > Alto HQ C (L1) Basso HQ C (L1) Medio e HQ C (L2) Basso Medio HQ C (L2) Alto HQ C (L2) > Alto HQ C (L2) Basso HQ C (L2) Medio HQ C (L2) Basso HQ C (L2) Medio Classe di Qualità del materiale A B C D A B C D C D D E I dati vengono elaborati tramite un software reso disponibile da ISPRA e realizzato con la collaborazione dell Università Politecnica delle Marche

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12 Vengono dati criteri definiti per la scelta della batteria di saggi biologici La batteria di saggi biologici deve essere composta comprendendo almeno tre specie diverse, di cui: 1 a - una da applicare alla fase solida del sedimento (sedimento tal quale o privato dell acqua interstiziale); 2 a - una da applicare alla fase liquida (elutriato/acqua interstiziale); 3 a -un saggio con effetti cronici/sub-letali/a lungo termine e di comprovata sensibilità Gruppo Batteri Alghe Crostacei Molluschi Bivalvi Echinodermi Specie Vibrio fischeri (Bacteria) Dunaliella tertiolecta Pheodactylum tricornutum Skeletonema costatum (Algae) Amphibalanus amphitrite (Crustacea) Corophium spp (Crustacea) Acartia tonsa (Crustacea) Tigriopus fulvus (Crustacea) Crassostrea gigas (Bivalvia) Mytilus galloprovincialis (Bivalvia) Paracentrotus lividus (Echinodermata) Matrice fase liquida fase solida fase liquida fase liquida Sed. intero fase liquida Sed. intero fase liquida fase liquida fase liquida fase liquida Endpoint Bioluminescenza Crescita algale Mortalità Mortalità Mort. (48 h) Mort. (7 gg) Sviluppo larvale Mortalità Sviluppo larvale Sviluppo larvale Fecondazione Sviluppo larvale 1 a tipologia XA XA XC 2 a tipologia XA XC XA XA XA XA 3 a tipologia XC XC XC XC A = saggio acuto C = saggio cronico/lungo termine/subcronico/risp. subletale

13 COVEGNI BIENNALI DI ECOTOSSICOLOGIA MANUALI METODOLOGICI

14 PROSSIMA PUBBLICAZIONE DI PROTOCOLLI METODOLOGICI: I QUADERNI DI ECOTOSSICOLOGIA

15 Differenti gestioni ambientalmente compatibili RIPASCIMENTO della spiaggia emersa con pelite 10% o altro valore stabilito su base regionale; RIPASCIMENTO della spiaggia sommersa con frazione sabbiosa prevalente; A IMMERSIONE DELIBERATA IN AREE MARINE NON COSTIERE (oltre le 3mn); IMMERSIONE IN AMBIENTE CONTERMINATO MARINO-COSTIERO Per ogni opzione deve essere prevista una graduale attività di monitoraggio ambientale B IMMERSIONE DELIBERATA IN AREE MARINE NON COSTIERE (oltre le 3 mn) con monitoraggio ambientale; IMMERSIONE IN AMBIENTE CONTERMINATO, incluso capping, con monitoraggio ambientale C IMMERSIONE IN AMBIENTE CONTERMINATO in grado di trattenere tutte le frazioni granulometriche del sedimento, incluso capping all interno di aree portuali, con idonee misure di monitoraggio ambientale D IMMERSIONE IN AMBIENTE CONTERMINATO IMPERMEABILIZZATO, con idonee misure di monitoraggio ambientale E EVENTUALE RIMOZIONE IN SICUREZZA DALL AMBIENTE MARINO DOPO VALUTAZIONE DI RISCHIO, secondo quanto previsto dalla normativa vigente

16 Opzioni di Gestione Ripascimento Immersione deliberata in aree marine non costiere (>3mn) Conferimento in ambiente conterminato (con o senza impermeabilizzazione) Rimozione in sicurezza dall ambiente marino Trattamento per eventuale riutilizzo Filiera marina Filiera terrestre

17 La cooperazione al cuore del Mediterraneo La coopération au cœur de la méditerranée

18 SEDITERRA : Linee Guida per il trattamento sostenibile dei sedimenti di dragaggio dell area Italia-Francia Marittimo SEDITERRA : Lignes Directrices pour le traitement durable des sédiments de dragage de l'aire Marittimo La coopération au cœur de la Méditerranée La cooperazione al cuore del Mediterraneo

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