IL SISTEMA INTEGRATO DI GESTIONE DEI RIFIUTI
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- Sabina Antonini
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2 IL SISTEMA INTEGRATO DI GESTIONE DEI RIFIUTI Il PROBLEMA RIFIUTI è argomento delicato e complesso e va affrontato mettendo in atto un PROGETTO INTEGRATO DI GESTIONE che tenga conto, in unico contesto, dei seguenti elementi: rispetto del contesto normativo nazionale e regionale applicabile, soprattutto per la parte inerente gli obiettivi da raggiungere e le modalità con cui farlo quantità e tipologia dei rifiuti prodotti e da trattare contenimento dei costi per i cittadini metodi di raccolta dei rifiuti applicati metodi di recupero riciclo smaltimento applicabili allo specifico contesto sostenibilità ambientale nell immediato e per il futuro
3 IL SISTEMA INTEGRATO DI GESTIONE DEI RIFIUTI Trascurare anche uno solo degli elementi sopra elencati fa perdere di significato al SISTEMA INTEGRATO che si trasforma in un GRUPPO DI AZIONI singolarmente finalizzate alla soluzione di uno dei problemi, ma decontestualizzate da un PROGETTO OMOGENEO DI GESTIONE. L ampliamento della discarica, in un contesto che si fissa come obiettivo il raggiungimento del 65 % di Raccolta Differenziata entro il 2020, l applicazione della TARIFFA PUNTUALE finalizzata a incentivare la riduzione del Rifiuto Urbano Indifferenziato prodotto, e che pone come PRINCIPIO FONDANTE l abbandono del ricorso alla discarica per rifiuti riciclabili o recuperabili, APPARE FUORI DA UNA PROGRAMMAZIONE INTEGRATA DELLA GESTIONE DEI RIFIUTI, tenuto conto anche che i costi di smaltimento potranno solo aumentare perseguendo questa soluzione.
4 NORMATIVA EUROPEA DI RIFERIMENTO La direttiva 2008/98/CE costituisce il riferimento base per la gestione dei rifiuti e che è stata recepita dallo Stato Italiano con il d.lgs. 205/2010, che integra e modifica il d.lgs. 152/2006 (cd. Codice dell Ambiente). La direttiva 1999/31/CEE relativa alle discariche di rifiuti mira a ridurre le ripercussioni negative sull ambiente, in particolare sulle acque superficiali, sulle acque freatiche, sul suolo, sull atmosfera e sulla salute umana, risultanti dalle discariche di rifiuti. Altro obiettivo è quello di assicurare un costo di smaltimento che rifletta i costi reali dell intera gestione derivante non solo dalla costruzione dell impianto e dall esercizio dello stesso, ma anche dalla fase di gestione successiva per 30 anni a partire dalla chiusura definitiva della discarica.
5 NORMATIVA NAZIONALE DI RIFERIMENTO Il decreto legislativo 3 aprile 2006 n. 152 ha recepito la direttiva 2008/98/CE con le modifiche introdotte dal d.lgs. 205/2010 (è definito CODICE AMBIENTE); viene stabilito che le Regioni effettuino la programmazione in materia di rifiuti attraverso piani regionali nei quali devono essere definiti gli ambiti territoriali ottimali per una gestione efficace ed efficiente dei rifiuti urbani Il Decreto 29/01/2007 Emanazione di linee guida per l'individuazione e l'utilizzazione delle migliori tecniche disponibili in materia di gestione dei rifiuti (B.A.T.) Il D.G.R. 8 giugno 2015 n Adozione del PROGETTO DI PIANO DI GESTIONE DEI RIFIUTI URBANI E DEI FANGHI DI DEPURAZIONE così come EMENDATO IN COMMISSIONE AMBIENTE e in fase di approvazione presso il Consiglio Regionale Regione Piemonte
6 PREVISIONI NORMATIVE DI INTERESSE IL PIANO REGIONALE, RECEPENDO LE INDICAZIONE DELLE NORME EUROPEE E NAZIONALI, FISSA, TRA GLI ALTRI, I SEGUENTI OBIETTIVI DA PERSEGUIRE: raggiungimento degli obiettivi di raccolta differenziata del 65 % entro il 2020; avvio a recupero energetico delle sole frazioni di rifiuto per le quali non è possibile il recupero di materia; abbandono del ricorso alla discarica per rifiuti riciclabili e recuperabili; conferimento in discarica esclusivamente per i rifiuti trattati con stabilizzazione della frazione umida;
7 LEGENDA ABBREVIAZIONI E SIGLE R.S.U. = Rifiuto Solido Urbano (indifferenziato) R.U. o R.U.R. = Frazione Residua indifferenziata del Rifiuto Solido Urbano TMB = trattamento meccanico biologico CSS = combustibile solido secondario CER = codice europeo dei rifiuti R.D. = raccolta differenziata PRGR = Piano Regionale Gestione Rifiuti C.C.R. = Consorzio Casalese Rifiuti
8 IL TRATTAMENTO DEI RIFIUTI NELLE PROVINCE AL E AT PROVINCIA DI ASTI R.U. al TMB t R.U. in DISCARICA t pari a 8,35 % PROVINCIA DI ALESSANDRIA R.U. al TMB t R.U. in DISCARICA t pari a 35,8 % fonte: Regione Piemonte - Destinazione dei R.U. Dettaglio Provinciale anno 2013
9 IL TRATTAMENTO DEI RIFIUTI NEL NOSTRO TERRITORIO C.C.R. R.U. al TMB t R.U. in DISCARICA t pari a 94,35 % A livello provinciale, escluso il C.C.R., avremo la seguente situazione: R.U. al TMB t R.U. in DISCARICA t pari a 19,73 % C.C.R. escluso, i dati provinciali sono in linea con le aspettative della normativa vigente.
10 IL TRATTAMENTO DEI RIFIUTI NEL NOSTRO TERRITORIO È EVIDENTE QUINDI CHE IL CICLO DI RECUPERO E SMALTIMENTO DEI RIFIUTI MESSO IN ATTO DAL C.C.R. NON È EFFICACE COME NEL RESTO DELLA PROVINCIA E DELLE PROVINCE LIMITROFE! QUASI IL 95 % DEI RIFIUTI INDIFFERENZIATI RACCOLTI FINISCE IN DISCARICA!
11 STATO ATTUALE Il ciclo di trattamento dei i rifiuti indifferenziati messo in atto da COSMO SPA è il seguente: ARRIVO IN IMPIANTO TRITURAZIONE VAGLIATURA RIFIUTO SOPRAVAGLIO SOTTOVAGLIO BIOSTABILIZZAZIONE DISCARICA 94 % DEFERRIZZAZIONE (6%) AL RECUPERO PER ATTUARE QUESTO CICLO DI SMALTIMENTO PAGHIAMO IL PREZZO PIU ALTO DI TUTTA LA REGIONE: 213,00 /t pari a 60,79 /ab. MEDIA REGIONE < 40,00 /ab.
12 GLI SPAZI E LE QUANTITA DI RIFIUTI TRATTATI DA COSMO SPA Discarica rifiuti: mc. autorizzati su di un area di mq. Piattaforma di valorizzazione materiali da raccolta differenziata: autorizzate massimo t/a di cui t/a circa di carta e cartone sfusi e plastica sfusa che vengono lavorati in un area da mq coperti mq circa di piazzale all aperto.
13 IL NUOVO PROGETTO DI COSMO SPA (APROVATO DALL AMMINISTRAZIONE CASALESE) ACQUISTO DI mq. di terreno adiacente all attuale sito, da destinare secondo le previsioni seguenti: mq circa destinati a parcheggio (???) mq circa destinati a potenziamento piattaforma valorizzazione dei materiali da raccolta differenziata mq circa per realizzazione NUOVA VASCA DISCARICA da mc mq circa destinati allo stoccaggio di terre per la copertura della discarica ( mc circa!!)
14 NOI DICIAMO NO! Il progetto di COSMO non PUO ESSERE CONDIVISO perché: non considera le previsioni del PRGR e delle norme CEE e nazionali; non è omogeneo e funzionale al progetto di tariffazione puntuale; i costi del progetto sono ancora sconosciuti e comunque non potranno che causare l aumento della tassazione nonostante non si persegua una linea di sostenibilità ambientale di riciclo/recupero, ma di mero smaltimento.; gli spazi destinati ad ogni singola fase del nuovo progetto non sono congrui con i quantitativi da trattare;
15 NOI DICIAMO NO! Impianto TMB di Bellolampo PA. Tratta t/a (contro le di Bazzani) e insiste su un area totale di mq. Perché a Casale ne servono altri di mq. per gestire 30 volte meno rifiuti?
16 NOI DICIAMO NO! La piattaforma COREPLA di Arborea del Consorzio Industrializzazione dell Oristanese, tratta t/a ed è realizzata su un area di mq, stoccaggio compreso. A cosa servono mq per trattare t/a? Anche l attuale discarica è nata con una vasca da mc. nel 1996 e chiuderà a fine anno con 5 vasche per un totale di mc su mq. L acquisto di mq. di terreno a cosa serve, se non a consentire di raddoppiare la discarica?
17 CICLO OTTIMALE DEL R.U. Secondo le indicazioni del PRGR e delle norme CEE e nazionali, invece, il ciclo ottimale per i rifiuti indifferenziati è il seguente: ARRIVO IN IMPIANTO LAVORAZIONE E SEPARAZIONE RIFIUTO RECUPERO DI MATERIA NO RECUPERO ENERGETICO NO SI SI BIOSTABILIZZAZIONE AL RICICLO VALORIZZAZIONE ENERGETICA 20 % IN DISCARICA
18 LA NOSTRA PROPOSTA La nostra proposta ricalca lo schema precedente e incontra pienamente le disposizioni normative europee e nazionali, oltre che le previsioni del PRGR, così come emendato dall iter di approvazione in commissione e di prossima approvazione in Consiglio Regionale.
19 LA NOSTRA PROPOSTA La nostra soluzione prevede: Ammodernamento e integrazione degli impianti di trattamento R.U. esistenti a Bazzani finalizzati alla produzione di CSS da inviare a recupero energetico. Riduzione a circa il 20 % del rifiuto da conferire in discarica fuori sito. Nessun ricorso all ampliamento della discarica attuale che, una volta esaurita, sarà tombata. Eventuale acquisto di una minima porzione di terreno, mq utili massimo, per l adeguamento normativo della piattaforma di valorizzazione delle frazioni differenziate e stoccaggio altre frazioni in transito.
20 LE SOLUZIONI A CONFRONTO PROGETTO AMMINISTRAZIONE Elevato investimento per la realizzazione del progetto Verosimile ulteriore aumento dei costi del servizio smaltimento. Nessuna sostenibilità ambientale Nessuna corrispondenza con le previsioni di PRGR NOSTRA PROPOSTA Investimento ridotto grazie al recupero degli impianti esistenti (500/700 mila ) Riduzione dei costi di smaltimento del 32 % pari a 145,00 /ton. Risparmio di /anno rispetto ai costi attuali. Piena corrispondenza con le previsioni del PRGR Sostenibilità ambientale
21 CONCLUSIONI LA SOLUZIONE DA NOI PROPOSTA, CHE ADOTTA LE MIGLIORI TECNOLOGIE ATTUALMENTE DISPONIBILI (B.A.T.), SI CARATTERIZZA PER SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE E RIDUZIONE DEI COSTI PER I CITTADINI, OLTRE A ESSERE IN LINEA CON LE PREVISIONI DEL PRGR. L AMPLIAMENTO DELLA DISCARICA È UN PROGETTO SLEGATO DALLE REALI NECESSITÀ DEL TERRITORIO, FUORI DA UN CONTESTO DI GESTIONE INTEGRATA DEI RIFIUTI, ECONOMICAMENTE NON SOSTENIBILE, A MENO CHE..
22 . A MENO CHE: IL PRGR PREVEDE, ENTRO 60 GG. DALLA SUA APPROVAZIONE (A BREVE), LA COSTITUZIONE DEI 4 AMBITI TERRITORIALI OMOGENEI (ATO). I TERRITORI DELLE PROVINCE DI AL E AT CONVOGLIERANNO IN UNICO ATO, L ATO2. TUTTE LE POLITICHE DI RIFIUTI DIVENTERANNO DI AMBITO E NON PIÙ DI OGNI SINGOLO CONSORZIO O TERRITORIO! E TUTTI GLI IMPIANTI PRESENTI NELLE DUE PROVINCE SARANNO QUINDI A DISPOSIZIONE DELL AMBITO.
23 . A MENO CHE: IL PRGR PREVEDE, PER OGNI ATO AL 2020, UN UNICA DISCARICA E NE STIMA VOLUMETRIA NECESSARIA PER GLI 8 ANNI SUCCESSIVI AL PER L ATO 2 LA STIMA E DI mc. AUTORIZZARE L AMPLIAMENTO DELLA DISCARICA OGGI, CON NOTEVOLE POSSIBILITA DI INGRANDIRSI FINO AD UNA VOLUMETRIA DI mc (45/48 mila mq), SIGNIFICA FAR DIVENTARE BAZZANI LA DISCARICA DELL AMBITO 2
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