Dio è morto e anch io non mi sento troppo bene. ( Woody Allen)

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2 Dio è morto e anch io non mi sento troppo bene ( Woody Allen)

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4 Stephen Hawking Fisico matematico Oscar Pictorius Olimpionico Senza parte arti inferiori atrofia muscolare progressiva Albert Einstein Dislessico

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6 La vita è un romanzo di J. Bruner La vita - ci dice Bruner - è un romanzo, è la storia che narriamo di noi stessi, senza intendere la memoria come pura trascrizione del passato. Tutt'altro, perché il ricordo è sempre un atto d'invenzione - e non c'è bisogno di essere Proust o Conrad, Joise o Calvino, per citare alcuni dei suoi scrittori più amati, ma solo esseri umani capaci di contestualizzare piccole e grandi esistenze sullo sfondo della Storia. Del resto, cos'altro facciamo se non raccontarci costantemente? Così trasformiamo la nostra vita in testi letterari, che a loro volta riorganizzano la nostra vita.

7 Nei nostri servizi entrano discorsi e racconti

8 Gli utenti dei nostri servizi come romanzi, discorsi, narrazioni

9 Ogni giorno appena apriamo gli occhi ci raccontiamo a noi stessi

10 A volte invece ci raccontiamo come gli altri ci raccontano

11 oppure i nostri discorsi prendono dalla matrice collettiva della cultura dove viviamo

12 I discorsi del paese Italia I discorsi della cultura Mafiosa I discorsi di una certa categoria di professionisti I discorsi sulla disabilità I discorsi sulle tossicodipendenze I discorsi sulle persone psichiatriche I discorsi su i malati terminali e sulla morte La comunità dei parlanti

13 il mondo dello spazio discorsivo generato dalla comunità dei parlanti

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18 Immaginiamo di vedere un discorso che cammina e che entra nella nostra stanza.

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20 Anche il paziente terminale è un discorso, un racconto. A volte questi discorsi e narrazioni vanno perdute!

21 Tutti corrono a fare tante cose per il paziente in fase terminale Si fanno tante cose, si attivano servizi e persone.( cose importantissime ma )

22 Ma chi ascolta, e chi raccoglie i discorsi e i racconti del paziente?

23 I racconti sono preziosi per tanti aspetti ma soprattutto perché attraverso essi è possibile generare cambiamenti e generare nuove competenze

24 Se un utente è un discorso se è il linguaggio a generare la realtà per aiutare un utente a compiere un cambiamento o acquistare nuove competenze basta operare su i discorsi e le narrazioni Cambiando discorso è possibile cambiare nuovi capitoli della biografia di un utente

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26 L Assistente Sociale come figura professionale esperta per raccogliere i racconti dei pazienti in fase terminale (secondo il modello dialogico interattivo narrativistico) può aiutare il pz a generare cambiamenti discorsivi e promuovere nuove competenze per fronteggiare eventi critici.

27 ARTEFIZIO RETORICO Il potere della domanda che genera una nuova configurazione di realtà discorsiva

28 «Mi racconto» Il TERZO ESCLUSO «Come mi descrivo. Come penso che gli altri mi descrivano. Come gli altri mi descrivono (indipendentemente da come io penso che mi descrivano). Le TRE COSE che Diari

29 OGNI PERSONA UN ROMANZO

30 Ogni giorno scriviamo una nuova pagina della nostra storia questa può essere modificata se operiamo su i discorsi

31 Prof. Gian Piero Turchi Psicologia della Salute Padova Nigel Parton Costruzionismo, interazionismo simbolico e filosofia analitica

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41 Mi chiamo Carlo ho 41 anni, e sono malato di SLA dall ottobbre 2002, ho due figli e una moglie che mi hanno sostenuto per quanto riguarda la questione diciamo dei servizi, e degli ausili, cosa molto importante e glie ne sono per sempre grato,

42 per il resto altrettanto importante ho contato solo su me stesso, amore, affetto e spinta morale, daltronde abbiamo due bambini piccoli, e questo vale per tutti i miei famigliari, solo mio padre mi ha dato aiuto economico e grande spinta morale,

43 gli altri poco, ma hanno fatto comunque il massimo, ho sempre ripetuto a me stesso, ke era il mio fardello, una cosa ke mi apparteneva, e questo credo e`il mio segreto, poi ci torniamo dopo,

44 Non vorrei raccontare l`esordio materiale della malattia, l`esordio, la difficolta` a diagnosticarla, le cadute, il rendimento di colpo sparito nel giocare a calcio, gli sfotto` degli amici, nei minimi particolari, e di seguito, la diagnosi nel luglio del 2003,

45 mi tennero nascosta la diagnosi, ma dopo due mesi lo scoprii, su internet conobbi la malattia, ma non era possibile ke mi accadeva tutto quello che era scritto, pensavo, non mi sono reso conto, dopo cinque sei mesi si,

46 il decadimento fisico era evidente, e io lottavo in tutti i modi, fisico, piscina, camminate all`aria aperta,e esercizi respiratori, ma peggioravo la situazione, mi affaticavo e cadevo più frequentemente, come un sasso, due costole inclinate due traumi cranici, tre denti rotti,

47 sei punti sotto il mento, ma anche il lato spirituale, ho intensificato la conoscenza del cristianesimo, poi testimoni di geova, il buddismo,e lo spiritismo, in cui credo profondamente, e ho trovato le risposte alle mie domande, ero arrivato al punto di lasciarmi morire,

48 cioe` di non sottopormi a tracheostomia, e peg, ero arrabbiato con il male non con gli altri, questo e`stato il mio piccolo capolavoro, non ero accecato dalla rabbia, soffrivo, ma ragionavo, non sprecavo le mie forze mentali. Anche se poco c`era da fare, due erano le strade, continuare, o andarsene...per sempre.

49 Ho scelto di vivere, sono sincero forse per paura della morte, ma non solo per quello, non era la fine giusta per me, sentivo e sento tutt`ora di potercela fare, e se cosi`non fosse, ho lottato e onorato la vita, e`facile dirlo quando si sta bene,e questo e`sopratutto il messaggio ke ho voluto dare ai miei figli.

50 Ora sono attaccato a un ventilatore,e alla peg per nutrirmi, ho un comunicatore, ke mi permette di fare molte cose, chattare, scaricare musica, e film, mandare sms, giocare, e sopratutto comunicare, ho un h 24 infermieristica, e 6 ore di assistenza domiciliare, sono un privilegiato, mi sento molto fortunato, ringrazio le istituzioni, e mia moglie,

51 dimenticavo la assistente sociale XX, ad accompagnarmi in questo mio cammino, a una vita da malato, ma con dignita`e controllando il contorno famigliare, costituito sopratutto dai bambini, ke io pur malato e molto sofferente, ho cercato sempre di tutelare, e non solo loro,

52 veramente amato dai bambini, e da tutti i parenti, un altro mio piccolo capolavoro, e`stato quello di spingere mia moglie giovane e bella, a rifarsi una vita sentimentale, e trovarmi e farmi amare dalla mia attuale compagna, il segreto di tutto questo?

53 sono molteplici motivi, l`attaccamento alla vita, la mia grande dignità, passo tutti i giorni, due ore a farmi lavare, credo il carattere, e una predisposizione alla sofferenza, ke credevo di non avere, e ke abbiamo tutti,

54 e poi...tanta fortuna, ora sono sereno,e aspetto la mia grande vittoria, si perché io guariro`.

55 Nel testo di C.F. sono presenti repertori dell'azione e nel contempo della malattia, ma soprattutto repertori del cambiamento

56 prima scriveva: "ero arrivato al punto di lasciarmi morire, cioe`di non sottopormi a tracheostomia,e peg ecc.

57 oggi scrive: "Ora sono attaccato a un ventilatore,e alla peg per nutrirmi,ho un comunicatore,ke mi permette di fare molte cose

58 prima scriveva: "ero arrabbiato con il male"

59 Oggi scrive "sono un privilegiato,mi sento molto fortunato"

60 Come è stato possibile questo cambiamento?

61 operando semplicemente su i discorsi e generando nuovi discorsi in virtù del modello dialogico narrativistico. La teoria che fa galleggiare il ferro e permette di cavalcare onde giganti!

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64 Quando un uomo muore, non viene strappato un capitolo dal libro, ma viene tradotto in una lingua migliore. John Donne