MANUALE D'USO (Articolo 38 del D.P.R. 5 ottobre 2010, n. 207)

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2 Comune di Sant'Angelo dei Lombardi Provincia di Avellino PIANO DI MANUTENZIONE MANUALE D'USO (Articolo 38 del D.P.R. 5 ottobre 2010, n. 207) OGGETTO: Lavori di adeguamento sismico dell'edificio scolastico "Scuola Media V. Criscuolo" in località Santoianni. COMMITTENTE: Data, IL TECNICO Pagina 1

3 Manuale d'uso Comune di: Provincia di: Oggetto: Sant'Angelo dei Lombardi Avellino Lavori di adeguamento sismico dell'edificio scolastico "Scuola Media V. Criscuolo" in località Santoianni. Gli interventi in oggetto riguardano l'adeguamento sismico delle strutture della scuola media inferiore sita in località Santoianni nel Comune di Sant'angelo dei Lombardi. L'edificio è suddiviso in tre blocchi, di seguito elencati, costituiti da unico sistema fondale del tipo diretto a T rovescio: Ala sx: si sviluppa su due livelli fuori terra con copertura piana Corpo centrale": si sviluppa su due livelli fuori terra con copertura a falde inclinate Ala dx: è suddivisa a sua volta in due settori; uno sviluppato in un unico livello, con copertura piana, destinato alla palestra e l'altro, con copertura a falde inclinate sviluppatosu due livelli. Elenco dei Corpi d'opera: 01 Adeguamento Sismico scuola Pagina 2

4 Corpo d'opera: 01 Adeguamento Sismico scuola Manuale d'uso A seguito della messa a nudo delle strutture sono state evidenziati danni che, avallati da un'analisi strutturale, hanno comportato i seguenti interventi: ringrosso pilastri rinforzo strutturale di travi e nodi travi/pilastri i in c.a. con impiego di FRP rinforzo strutturale mediante orlatura dei vani antiribalta su partimentazioni interne rifacimento giunto sismico rifacimento cappotto termico Unità Tecnologiche: Interventi su strutture esistenti Giunti Materiali termoisolanti Pagina 3

5 Unità Tecnologica: Interventi su strutture esistenti Manuale d'uso Gli interventi sulle strutture esistenti, rappresentano tutte quelle opere di adeguamento, miglioramento e riparazione, attraverso le quali avviene il ripristino delle condizioni di sicurezza delle stesse nel rispetto della normativa vigente. Tali interventi possono avere come finalità: - di riportare gli elementi strutturali alla situazione iniziale di capacità resistente; - di rafforzare gli elementi strutturali per cambiamento di destinazione d'uso, per adeguamento alle normative sismiche, ecc.. Prima di ogni intervento è opportuno avere un quadro conoscitivo completo delle strutture. In particolare avviare un processo diagnostico per una valutazione dello stato di salute della struttura. Il grado di approfondimento e le metodologie più adeguate andranno ogni volta misurate sulla base delle destinazioni d'uso dell'organismo strutturale in esame e delle sue tipologie e schemi strutturali-statici. L'Unità Tecnologica è composta dai seguenti Elementi Manutenibili: Confinamento nodi Intonaco armato con reti in G-FRP Orlatura dei Vani con telaio in acciaio Placcaggio con FRP per rinforzo a flessione Travi Placcaggio con FRP per rinforzo a taglio/torsione Travi Ringrosso pilastri con aggiunta di armatura Pagina 4

6 Elemento Manutenibile: Confinamento nodi Manuale d'uso Unità Tecnologica: Interventi su strutture esistenti L'incremento di resistenza a taglio del pannello di nodo è conseguito mediante disposizione di tessuto in FRP. La resistenza del nodo a seguito della fessurazione diagonale, può essere garantita integralmente da staffe orizzontali, l effetto di tali staffe viene fornito da un equivalente rinforzo esterno in FRP. Modalità di uso corretto: In fase progettuale e nella fase successiva di impiego dei materiali compositi fibrorinforzati, particolare attenzione va posta per le problematiche legate alla traspirabilità, durabilità e reversibilità. ANOMALIE RISCONTRABILI A01 Distacco Distacco di materiali compositi dalla sede di applicazione A02 Rottura Rottura di parti dei materiali compositi A03 Traspirabilità inadeguata Traspirabilità inadeguata lungo le superfici d'impiego dei materiali compositi. CONTROLLI ESEGUIBILI DALL'UTENTE C01 Controllo generale delle parti a vista Cadenza: ogni 12 mesi Tipologia: Controllo a vista Controllare lo stato dei materiali compositi applicati in prossimità degli elementi consolidati. Requisiti da verificare: 1) Resistenza agli agenti aggressivi; 2) Resistenza meccanica. Anomalie riscontrabili: 1) Distacco; 2) Rottura. Pagina 5

7 Elemento Manutenibile: Intonaco armato con reti in G-FRP Manuale d'uso Unità Tecnologica: Interventi su strutture esistenti Gli intonaci armati consentono di consolidare elementi murari esistenti attraverso l'applicazione di un intervento di rinforzo sulla muratura esistente. La tecnica di rinforzo considerata in questo tipo di intervento riguarda l applicazione, su entrambe le facce di pannello in muratura, di un intonaco di Malta tixotropica a ritiro controllato ed a elevata duttilità, rinforzato con rete in GFRP. La rete in GFRP è costituita da fibre di vetro inglobate in una resina termo-indurente (vinylestere epossidica con perossido di benzoile come catalizzatore); i fili così composti sono intrecciati per formare la rete attorcigliando le fibre trasversali impregnate di resina a quelle longitudinali. Modalità di uso corretto: a) rimozione dell intonaco esistente e della malta nei giunti della muratura, per una profondità mm, su entrambe le facce; b) applicazione di uno strato di rinzaffo di malta tixotropica; c) esecuzione di fori passanti, con diametro 12 mm, in modo tale da permettere l inserimento dei connettori in corda in FRP; d) inserimento dei connettori in corda in FRP e successiva iniezione di resina epossidica tixotropica nei fori per ancorare i connettori e) stesura di un primo strato di intonaco in malta tixotropica fibrorinforzata; f) applicazione su fresco della rete in GFRP su entrambe le facce; g) stesura di un secondo strato di intonaco in malta tixotropica fibrorinforzata su fresco. ANOMALIE RISCONTRABILI A01 Deformazioni e spostamenti Deformazioni e spostamenti dovuti a cause esterne che alterano la normale configurazione degli elementi strutturali A02 Distacco Disgregazione e distacco di parti notevoli del materiale che può manifestarsi anche mediante espulsione di elementi prefabbricati dalla loro sede A03 Fessurazioni Degradazione che si manifesta con la formazione di soluzioni di continuità del materiale e che può implicare lo spostamento reciproco delle parti A04 Lesioni Si manifestano con l'interruzione del tessuto murario. Le caratteristiche e l'andamento ne caratterizzano l'importanza e il tipo A05 Esposizione dei ferri di armatura Distacchi di parte di calcestruzzo (copriferro) e relativa esposizione dei ferri di armatura a fenomeni di corrosione per l'azione degli agenti atmosferici. Pagina 6

8 Elemento Manutenibile: Orlatura dei Vani con telaio in acciaio Manuale d'uso Unità Tecnologica: Interventi su strutture esistenti Le orlature vengono realizzate per ripristinare la continuità delle pareti portanti nella direzione parallela al tagliante di piano, mediante un azione di confinamento. In genere vengono impiegate in caso di lesionamento di pareti. Si utilizzano per le orlature telai in acciaio costituiti da profilati e/o sezioni composte di dimensioni diverse. Modalità di uso corretto: L'uso delle orlature vanno opportunamente dimensionate in fase progettuale e dopo uno studio approfondito sul comportamento del manufatto. ANOMALIE RISCONTRABILI A01 Corrosione Corrosione di parti metalliche per il decadimento dei materiali a causa della combinazione con sostanze presenti nell'ambiente (ossigeno, acqua, anidride carbonica, ecc.) A02 Fessure Fessure evidenti nelle zone di ancoraggio A03 Serraggi inadeguati Serraggi inadeguati delle giunzioni a forchetta e delle biette. Pagina 7

9 Elemento Manutenibile: Placcaggio con FRP per rinforzo a flessione Travi Manuale d'uso Unità Tecnologica: Interventi su strutture esistenti Il placcaggio in FRP per rinforzo a flessione di travi in c.a. si rende necessario per elementi strutturali soggetti ad un momento flettente di progetto maggiore della corrispondente resistenza. Il rinforzo a flessione con FRP può essere eseguito applicando una o più lamine, ovvero uno o più strati di tessuto, al lembo teso dell'elemento da rinforzare. Modalità di uso corretto: In fase progettuale e nella fase successiva di impiego dei materiali compositi fibrorinforzati, particolare attenzione va posta per le problematiche legate alla traspirabilità, durabilità e reversibilità. ANOMALIE RISCONTRABILI A01 Distacco Distacco di materiali compositi dalla sede di applicazione A02 Rottura Rottura di parti dei materiali compositi A03 Traspirabilità inadeguata Traspirabilità inadeguata lungo le superfici d'impiego dei materiali compositi. CONTROLLI ESEGUIBILI DALL'UTENTE C01 Controllo generale delle parti a vista Cadenza: ogni 12 mesi Tipologia: Controllo a vista Controllare lo stato dei materiali compositi applicati in prossimità degli elementi consolidati. Requisiti da verificare: 1) Resistenza agli agenti aggressivi; 2) Resistenza meccanica. Anomalie riscontrabili: 1) Distacco; 2) Rottura. Pagina 8

10 Manuale d'uso Elemento Manutenibile: Placcaggio con FRP per rinforzo a taglio/torsione Travi Unità Tecnologica: Interventi su strutture esistenti Il placcaggio con FRP per rinforzo a taglio/torsione di travi in c.a. si rende necessario quando il taglio e/o la torsione di calcolo sia superiore alla corri-spondente resistenza di calcolo. Quest'ultima deve essere determinata considerando i contributi del calcestruzzo e dell'eventuale armatura trasversale presente. Il rinforzo a taglio/torsione con FRP si realizza applicando strisce di tessuto o lamine di FRP, su uno o più strati, in aderenza alla superficie esterna dell'elemento da rinforzare. Le strisce possono essere applicate in maniera discontinua, con spazi vuoti fra strisce consecutive, oppure in maniera continua, con strisce adiacenti l'una all'altra. Modalità di uso corretto: In fase progettuale e nella fase successiva di impiego dei materiali compositi fibrorinforzati, particolare attenzione va posta per le problematiche legate alla traspirabilità, durabilità e reversibilità. ANOMALIE RISCONTRABILI A01 Distacco Distacco di materiali compositi dalla sede di applicazione A02 Rottura Rottura di parti dei materiali compositi A03 Traspirabilità inadeguata Traspirabilità inadeguata lungo le superfici d'impiego dei materiali compositi. CONTROLLI ESEGUIBILI DALL'UTENTE C01 Controllo generale delle parti a vista Cadenza: ogni 12 mesi Tipologia: Controllo a vista Controllare lo stato dei materiali compositi applicati in prossimità degli elementi consolidati. Requisiti da verificare: 1) Resistenza agli agenti aggressivi; 2) Resistenza meccanica. Anomalie riscontrabili: 1) Distacco; 2) Rottura. Pagina 9

11 Elemento Manutenibile: Ringrosso pilastri con aggiunta di armatura Manuale d'uso Unità Tecnologica: Interventi su strutture esistenti Si tratta di interventi su strutture esistenti in cui vi è la necessità di realizzare una nuova armatura mediante l'utilizzo di barre di acciaio fissate alla struttura mediante collanti epossidici. L'intervento prevede: - l'asportazione del calcestruzzo ammalorato fino ad arrivare alle parti consistenti della struttura; - la disposizione di piastre di rinforzo mediante barre filettate di ancoraggio assemblate con pasta epossidica; - trattamento delle superfici delle barre con prodotti anticorrosivi epossidici; Modalità di uso corretto: Prima di procedere alle operazioni di placcaggio verificare le caratteristiche del calcestruzzo; la disposizione delle armature; le condizioni statiche delle strutture attraverso ispezioni strumentali. ANOMALIE RISCONTRABILI A01 Corrosione Decadimento degli elementi metallici a causa della combinazione con sostanze presenti nell'ambiente (ossigeno, acqua, anidride carbonica, ecc.) A02 Deformazioni e spostamenti Deformazioni e spostamenti dovuti a cause esterne che alterano la normale configurazione degli elementi strutturali A03 Fessurazioni Degradazione che si manifesta con la formazione di soluzioni di continuità del materiale e che può implicare lo spostamento reciproco delle parti A04 Lesioni Si manifestano con l'interruzione del tessuto murario. Le caratteristiche e l'andamento ne caratterizzano l'importanza e il tipo. Pagina 10

12 Unità Tecnologica: Giunti Manuale d'uso Per coprire i giunti strutturali e per garantire la continuità dei piani di calpestio devono essere previsti appositi dispositivi denominati giunti per l'edilizia. Generalmente questi giunti sono costituiti da: - una struttura portante che viene agganciata nel giunto creato tra i due solai; - una superficie di finitura agganciata alla struttura sottostante. Poiché il giunto è un taglio che interrompe la continuità della struttura i danni che subisce in seguito al sisma riguardano i materiali di riempimento e/o i coprigiunti. L'Unità Tecnologica è composta dai seguenti Elementi Manutenibili: Coprigiunti Pagina 11

13 Elemento Manutenibile: Coprigiunti Manuale d'uso Unità Tecnologica: Giunti I giunti vengono rifiniti con una superficie orizzontale realizzata in vari materiali (acciaio, alluminio, materie plastiche) che viene fissata sullo strato sottostante e definito strato portante. Poichè il giunto è un taglio che interrompe la continuità della struttura i danni che subisce in seguito al sisma riguardano i materiali di riempimento e/o i coprigiunti. Modalità di uso corretto: Per evitare danni posizionare una resina ammortizzante o adesivi autoespandenti al perimetro del giunto. ANOMALIE RISCONTRABILI A01 Difetti di ancoraggio Difetti di ancoraggio delle lastre fibrorinforzate A02 Difetti posa resina Difetti nella posa in opera della resina ammortizzante A03 Slittamenti Slittamenti delle unità a cui è ancorato il coprigiunto. Pagina 12

14 Unità Tecnologica: Materiali termoisolanti Manuale d'uso Sono costituiti da elementi e/o materiali aventi caratteristiche termoisolanti e di origine naturale privi di emissioni nocive che non hanno subito processi di trasformazione chimica e che nel loro ciclo di vita conservano la loro bioecologicità e che possono essere facilmente riciclati. Tra i materiali termoisolanti più diffusi vi sono quelli di origine: minerale, vegetale, animali e sintetici. L'Unità Tecnologica è composta dai seguenti Elementi Manutenibili: Pannelli termoisolanti in poliuretano Pagina 13

15 Elemento Manutenibile: Pannelli termoisolanti in poliuretano Manuale d'uso Unità Tecnologica: Materiali termoisolanti I pannelli sono costituiti da una schiuma rigida a celle chiuse in materiale cellulare di colore rosa espanso fra due supporti flessibili di diversa natura. Questi sono i pannelli con le migliori caratteristiche di isolamento, sia come valore lambda iniziale, che come valore lambda stabilizzato di calcolo. Migliori valori si ottengono con prodotti a maggiore densità e/o con supporti più impermeabili. Modalità di uso corretto: Particolare attenzione va posta alla natura delle sostanze leganti costituenti in pannelli che potrebbero contenere solventi e/o altri composti che renderebbero difficile la successiva fase di riciclo dei materiali. ANOMALIE RISCONTRABILI A01 Attacco biologico Attacco biologico di funghi e batteri con marciscenza e disgregazione delle parti costituenti A02 Distacco Distacco di alcuni o più elementi dalla sede originaria A03 Emissioni nocive Emissioni di sostanze nocive dovute alla composizione dei materiali applicati A04 Penetrazione di umidità Comparsa di macchie di umidità dovute all'assorbimento di acqua. Pagina 14

16 Manuale d'uso INDICE 01 Adeguamento Sismico scuola pag Interventi su strutture esistenti Confinamento nodi Intonaco armato con reti in G-FRP Orlatura dei Vani con telaio in acciaio Placcaggio con FRP per rinforzo a flessione Travi Placcaggio con FRP per rinforzo a taglio/torsione Travi Ringrosso pilastri con aggiunta di armatura Giunti Coprigiunti Materiali termoisolanti Pannelli termoisolanti in poliuretano 14 IL TECNICO Pagina 15

17 Comune di Sant'Angelo dei Lombardi Provincia di Avellino PIANO DI MANUTENZIONE MANUALE DI MANUTENZIONE (Articolo 38 del D.P.R. 5 ottobre 2010, n. 207) OGGETTO: Lavori di adeguamento sismico dell'edificio scolastico "Scuola Media V. Criscuolo" in località Santoianni. COMMITTENTE: Data, IL TECNICO Pagina 1

18 Manuale di Manutenzione Comune di: Provincia di: Oggetto: Sant'Angelo dei Lombardi Avellino Lavori di adeguamento sismico dell'edificio scolastico "Scuola Media V. Criscuolo" in località Santoianni. Gli interventi in oggetto riguardano l'adeguamento sismico delle strutture della scuola media inferiore sita in località Santoianni nel Comune di Sant'angelo dei Lombardi. L'edificio è suddiviso in tre blocchi, di seguito elencati, costituiti da unico sistema fondale del tipo diretto a T rovescio: Ala sx: si sviluppa su due livelli fuori terra con copertura piana Corpo centrale": si sviluppa su due livelli fuori terra con copertura a falde inclinate Ala dx: è suddivisa a sua volta in due settori; uno sviluppato in un unico livello, con copertura piana, destinato alla palestra e l'altro, con copertura a falde inclinate sviluppatosu due livelli. Elenco dei Corpi d'opera: 01 Adeguamento Sismico scuola Pagina 2

19 Corpo d'opera: 01 Adeguamento Sismico scuola Manuale di Manutenzione A seguito della messa a nudo delle strutture sono state evidenziati danni che, avallati da un'analisi strutturale, hanno comportato i seguenti interventi: ringrosso pilastri rinforzo strutturale di travi e nodi travi/pilastri i in c.a. con impiego di FRP rinforzo strutturale mediante orlatura dei vani antiribalta su partimentazioni interne rifacimento giunto sismico rifacimento cappotto termico Unità Tecnologiche: Interventi su strutture esistenti Giunti Materiali termoisolanti Pagina 3

20 Unità Tecnologica: Interventi su strutture esistenti Manuale di Manutenzione Gli interventi sulle strutture esistenti, rappresentano tutte quelle opere di adeguamento, miglioramento e riparazione, attraverso le quali avviene il ripristino delle condizioni di sicurezza delle stesse nel rispetto della normativa vigente. Tali interventi possono avere come finalità: - di riportare gli elementi strutturali alla situazione iniziale di capacità resistente; - di rafforzare gli elementi strutturali per cambiamento di destinazione d'uso, per adeguamento alle normative sismiche, ecc.. Prima di ogni intervento è opportuno avere un quadro conoscitivo completo delle strutture. In particolare avviare un processo diagnostico per una valutazione dello stato di salute della struttura. Il grado di approfondimento e le metodologie più adeguate andranno ogni volta misurate sulla base delle destinazioni d'uso dell'organismo strutturale in esame e delle sue tipologie e schemi strutturali-statici. REQUISITI E PRESTAZIONI (UT) R01 Resistenza agli agenti aggressivi Classe di Requisiti: Protezione dagli agenti chimici ed organici Classe di Esigenza: Sicurezza Gli interventi sulle strutture esistenti non dovranno essere causa di dissoluzioni o disgregazioni e/o mutamenti di aspetto a causa dell'azione di agenti aggressivi chimici. Prestazioni: I materiali costituenti le strutture non dovranno deteriorarsi e/o comunque perdere le prestazioni iniziali in presenza di agenti chimici presenti negli ambienti. I materiali utilizzati dovranno comunque consentire tutte le operazioni di pulizia e dovranno essere compatibili chimicamente con la base di supporto. Livello minimo della prestazione: I livelli minimi variano in funzione dei materiali utilizzati e del loro impiego R02 Resistenza meccanica Classe di Requisiti: Di stabilità Classe di Esigenza: Sicurezza Gli interventi sulle strutture esistenti dovranno garantire il ripristino delle condizioni di sicurezza e dovranno contrastare in modo efficace la manifestazione di eventuali rotture, o deformazioni rilevanti, causate dall'azione di possibili sollecitazioni. Prestazioni: Gli interventi sulle strutture esistenti dovranno contrastare in modo concreto il prodursi di eventuali rotture o deformazioni rilevanti in conseguenza dell'azione di sollecitazioni meccaniche che possono in un certo modo comprometterne la durata e la funzionalità nel tempo e costituire pericolo per la sicurezza degli utenti. A tal fine si considerano le seguenti azioni: carichi dovuti al peso proprio, carichi di esercizio, sollecitazioni sismiche, carichi provocati da dilatazioni termiche, eventuali assestamenti e deformazioni di strutturali. Livello minimo della prestazione: Per una analisi più approfondita dei livelli minimi rispetto ai vari componenti e materiali costituenti le pareti si rimanda comunque alle prescrizioni di legge e di normative vigenti in materia. L'Unità Tecnologica è composta dai seguenti Elementi Manutenibili: Confinamento nodi Intonaco armato con reti in G-FRP Orlatura dei Vani con telaio in acciaio Placcaggio con FRP per rinforzo a flessione Travi Pagina 4

21 Manuale di Manutenzione Placcaggio con FRP per rinforzo a taglio/torsione Travi Ringrosso pilastri con aggiunta di armatura Pagina 5

22 Elemento Manutenibile: Confinamento nodi Manuale di Manutenzione Unità Tecnologica: Interventi su strutture esistenti L'incremento di resistenza a taglio del pannello di nodo è conseguito mediante disposizione di tessuto in FRP. La resistenza del nodo a seguito della fessurazione diagonale, può essere garantita integralmente da staffe orizzontali, l effetto di tali staffe viene fornito da un equivalente rinforzo esterno in FRP. ANOMALIE RISCONTRABILI A01 Distacco Distacco di materiali compositi dalla sede di applicazione A02 Rottura Rottura di parti dei materiali compositi A03 Traspirabilità inadeguata Traspirabilità inadeguata lungo le superfici d'impiego dei materiali compositi. CONTROLLI ESEGUIBILI DALL'UTENTE C01 Controllo generale delle parti a vista Cadenza: ogni 12 mesi Tipologia: Controllo a vista Controllare lo stato dei materiali compositi applicati in prossimità degli elementi consolidati. Requisiti da verificare: 1) Resistenza agli agenti aggressivi; 2) Resistenza meccanica. Anomalie riscontrabili: 1) Distacco; 2) Rottura. MANUTENZIONI ESEGUIBILI DA PERSONALE SPECIALIZZATO I01 Ripristino Cadenza: quando occorre Ripristino dei materiali compositi in relazione al progetto di consolidamento statico delle strutture da salvaguardare. Ditte specializzate: Specializzati vari. Pagina 6

23 Elemento Manutenibile: Intonaco armato con reti in G-FRP Manuale di Manutenzione Unità Tecnologica: Interventi su strutture esistenti Gli intonaci armati consentono di consolidare elementi murari esistenti attraverso l'applicazione di un intervento di rinforzo sulla muratura esistente. La tecnica di rinforzo considerata in questo tipo di intervento riguarda l applicazione, su entrambe le facce di pannello in muratura, di un intonaco di Malta tixotropica a ritiro controllato ed a elevata duttilità, rinforzato con rete in GFRP. La rete in GFRP è costituita da fibre di vetro inglobate in una resina termo-indurente (vinylestere epossidica con perossido di benzoile come catalizzatore); i fili così composti sono intrecciati per formare la rete attorcigliando le fibre trasversali impregnate di resina a quelle longitudinali. ANOMALIE RISCONTRABILI A01 Deformazioni e spostamenti Deformazioni e spostamenti dovuti a cause esterne che alterano la normale configurazione degli elementi strutturali A02 Distacco Disgregazione e distacco di parti notevoli del materiale che può manifestarsi anche mediante espulsione di elementi prefabbricati dalla loro sede A03 Fessurazioni Degradazione che si manifesta con la formazione di soluzioni di continuità del materiale e che può implicare lo spostamento reciproco delle parti A04 Lesioni Si manifestano con l'interruzione del tessuto murario. Le caratteristiche e l'andamento ne caratterizzano l'importanza e il tipo A05 Esposizione dei ferri di armatura Distacchi di parte di calcestruzzo (copriferro) e relativa esposizione dei ferri di armatura a fenomeni di corrosione per l'azione degli agenti atmosferici. CONTROLLI ESEGUIBILI DA PERSONALE SPECIALIZZATO C01 Controllo generale Cadenza: ogni 12 mesi Tipologia: Controllo a vista Controllare eventuali anomalie delll'elemento strutturale dovuti a cause esterne che ne alterano la normale configurazione. Requisiti da verificare: 1) Resistenza meccanica; 2) Resistenza agli agenti aggressivi. Anomalie riscontrabili: 1) Deformazioni e spostamenti; 2) Distacco; 3) Fessurazioni; 4) Lesioni; 5) Esposizione dei ferri di armatura. Ditte specializzate: Tecnici di livello superiore. Pagina 7

24 Manuale di Manutenzione MANUTENZIONI ESEGUIBILI DA PERSONALE SPECIALIZZATO I01 Interventi sulle strutture Cadenza: quando occorre Gli interventi riparativi dovranno effettuarsi a secondo del tipo di anomalia riscontrata e previa diagnosi delle cause del difetto accertato. Ditte specializzate: Specializzati vari. Pagina 8

25 Elemento Manutenibile: Orlatura dei Vani con telaio in acciaio Manuale di Manutenzione Unità Tecnologica: Interventi su strutture esistenti Le orlature vengono realizzate per ripristinare la continuità delle pareti portanti nella direzione parallela al tagliante di piano, mediante un azione di confinamento. In genere vengono impiegate in caso di lesionamento di pareti. Si utilizzano per le orlature telai in acciaio costituiti da profilati e/o sezioni composte di dimensioni diverse. ANOMALIE RISCONTRABILI A01 Corrosione Corrosione di parti metalliche per il decadimento dei materiali a causa della combinazione con sostanze presenti nell'ambiente (ossigeno, acqua, anidride carbonica, ecc.) A02 Fessure Fessure evidenti nelle zone di ancoraggio A03 Serraggi inadeguati Serraggi inadeguati delle giunzioni a forchetta e delle biette. CONTROLLI ESEGUIBILI DA PERSONALE SPECIALIZZATO C01 Controllo generale Cadenza: ogni 6 mesi Tipologia: Controllo a vista Controllo delle parti in vista finalizzato alla ricerca di anomalie che possano anticipare l'insorgenza di fenomeni di dissesto e/o cedimenti strutturali. In particolare controllare la posizione delle giunzioni a forchetta e delle biette di serraggio onde scongiurare pericoli di espulsione. Controllare le zone a contatto tra le parti murarie e le fasce metalliche. Requisiti da verificare: 1) Resistenza meccanica. Anomalie riscontrabili: 1) Corrosione; 2) Fessure; 3) Serraggi inadeguati. Ditte specializzate: Tecnici di livello superiore. MANUTENZIONI ESEGUIBILI DA PERSONALE SPECIALIZZATO I01 Ripristino serraggi Cadenza: quando occorre Ripristino delle fasce attraverso il serraggio delle giunzioni a forchetta e delle biette; e se necessario provvedere allo smontaggio e rimontaggio delle stesse. Ditte specializzate: Tecnici di livello superiore, Specializzati vari. Pagina 9

26 Manuale di Manutenzione Pagina 10

27 Elemento Manutenibile: Placcaggio con FRP per rinforzo a flessione Travi Manuale di Manutenzione Unità Tecnologica: Interventi su strutture esistenti Il placcaggio in FRP per rinforzo a flessione di travi in c.a. si rende necessario per elementi strutturali soggetti ad un momento flettente di progetto maggiore della corrispondente resistenza. Il rinforzo a flessione con FRP può essere eseguito applicando una o più lamine, ovvero uno o più strati di tessuto, al lembo teso dell'elemento da rinforzare. ANOMALIE RISCONTRABILI A01 Distacco Distacco di materiali compositi dalla sede di applicazione A02 Rottura Rottura di parti dei materiali compositi A03 Traspirabilità inadeguata Traspirabilità inadeguata lungo le superfici d'impiego dei materiali compositi. CONTROLLI ESEGUIBILI DALL'UTENTE C01 Controllo generale delle parti a vista Cadenza: ogni 12 mesi Tipologia: Controllo a vista Controllare lo stato dei materiali compositi applicati in prossimità degli elementi consolidati. Requisiti da verificare: 1) Resistenza agli agenti aggressivi; 2) Resistenza meccanica. Anomalie riscontrabili: 1) Distacco; 2) Rottura. MANUTENZIONI ESEGUIBILI DA PERSONALE SPECIALIZZATO I01 Ripristino Cadenza: quando occorre Ripristino dei materiali compositi in relazione al progetto di consolidamento statico delle strutture da salvaguardare. Ditte specializzate: Specializzati vari. Pagina 11

28 Manuale di Manutenzione Elemento Manutenibile: Placcaggio con FRP per rinforzo a taglio/torsione Travi Unità Tecnologica: Interventi su strutture esistenti Il placcaggio con FRP per rinforzo a taglio/torsione di travi in c.a. si rende necessario quando il taglio e/o la torsione di calcolo sia superiore alla corri-spondente resistenza di calcolo. Quest'ultima deve essere determinata considerando i contributi del calcestruzzo e dell'eventuale armatura trasversale presente. Il rinforzo a taglio/torsione con FRP si realizza applicando strisce di tessuto o lamine di FRP, su uno o più strati, in aderenza alla superficie esterna dell'elemento da rinforzare. Le strisce possono essere applicate in maniera discontinua, con spazi vuoti fra strisce consecutive, oppure in maniera continua, con strisce adiacenti l'una all'altra. ANOMALIE RISCONTRABILI A01 Distacco Distacco di materiali compositi dalla sede di applicazione A02 Rottura Rottura di parti dei materiali compositi A03 Traspirabilità inadeguata Traspirabilità inadeguata lungo le superfici d'impiego dei materiali compositi. CONTROLLI ESEGUIBILI DALL'UTENTE C01 Controllo generale delle parti a vista Cadenza: ogni 12 mesi Tipologia: Controllo a vista Controllare lo stato dei materiali compositi applicati in prossimità degli elementi consolidati. Requisiti da verificare: 1) Resistenza agli agenti aggressivi; 2) Resistenza meccanica. Anomalie riscontrabili: 1) Distacco; 2) Rottura. MANUTENZIONI ESEGUIBILI DA PERSONALE SPECIALIZZATO I01 Ripristino Cadenza: quando occorre Ripristino dei materiali compositi in relazione al progetto di consolidamento statico delle strutture da salvaguardare. Pagina 12

29 Manuale di Manutenzione Ditte specializzate: Specializzati vari. Pagina 13

30 Elemento Manutenibile: Ringrosso pilastri con aggiunta di armatura Manuale di Manutenzione Unità Tecnologica: Interventi su strutture esistenti Si tratta di interventi su strutture esistenti in cui vi è la necessità di realizzare una nuova armatura mediante l'utilizzo di barre di acciaio fissate alla struttura mediante collanti epossidici. L'intervento prevede: - l'asportazione del calcestruzzo ammalorato fino ad arrivare alle parti consistenti della struttura; - la disposizione di piastre di rinforzo mediante barre filettate di ancoraggio assemblate con pasta epossidica; - trattamento delle superfici delle barre con prodotti anticorrosivi epossidici; ANOMALIE RISCONTRABILI A01 Corrosione Decadimento degli elementi metallici a causa della combinazione con sostanze presenti nell'ambiente (ossigeno, acqua, anidride carbonica, ecc.) A02 Deformazioni e spostamenti Deformazioni e spostamenti dovuti a cause esterne che alterano la normale configurazione degli elementi strutturali A03 Fessurazioni Degradazione che si manifesta con la formazione di soluzioni di continuità del materiale e che può implicare lo spostamento reciproco delle parti A04 Lesioni Si manifestano con l'interruzione del tessuto murario. Le caratteristiche e l'andamento ne caratterizzano l'importanza e il tipo. CONTROLLI ESEGUIBILI DA PERSONALE SPECIALIZZATO C01 Controllo generale Cadenza: ogni 12 mesi Tipologia: Controllo a vista Controllare eventuali anomalie dell'elemento strutturale dovuti a cause esterne che ne alterano la normale configurazione. Requisiti da verificare: 1) Resistenza meccanica; 2) Resistenza agli agenti aggressivi. Anomalie riscontrabili: 1) Deformazioni e spostamenti; 2) Fessurazioni; 3) Lesioni. Ditte specializzate: Tecnici di livello superiore. MANUTENZIONI ESEGUIBILI DA PERSONALE SPECIALIZZATO I01 Interventi sulle strutture Pagina 14

31 Cadenza: quando occorre Manuale di Manutenzione Gli interventi riparativi dovranno effettuarsi a secondo del tipo di anomalia riscontrata e previa diagnosi delle cause del difetto accertato. Ditte specializzate: Specializzati vari. Pagina 15

32 Unità Tecnologica: Giunti Manuale di Manutenzione Per coprire i giunti strutturali e per garantire la continuità dei piani di calpestio devono essere previsti appositi dispositivi denominati giunti per l'edilizia. Generalmente questi giunti sono costituiti da: - una struttura portante che viene agganciata nel giunto creato tra i due solai; - una superficie di finitura agganciata alla struttura sottostante. Poiché il giunto è un taglio che interrompe la continuità della struttura i danni che subisce in seguito al sisma riguardano i materiali di riempimento e/o i coprigiunti. REQUISITI E PRESTAZIONI (UT) R01 Funzionale Classe di Requisiti: Sicurezza d'uso Classe di Esigenza: Sicurezza Gli elementi non strutturali in seguito al sisma devono sopportare le funzioni già assunte prima del terremoto. Prestazioni: La capacità degli elementi non strutturali di sopportare le funzioni già assolte dipende dall'entità del danno. Livello minimo della prestazione: Il livello di danno subito dagli elementi non strutturali risulta ininfluente sulla capacità funzionale degli elementi stessi R02 Immediata agibilità Classe di Requisiti: Sicurezza d'uso Classe di Esigenza: Sicurezza Gli elementi non strutturali subiscono danni ma l'accesso all'edificio, la sicurezza per la vita ed i sistemi principali risultano utilizzabili. Prestazioni: Gli elementi non strutturali (non di vitale importanza) non sono in grado di assolvere la propria funzione per effetto dei danni subiti. Livello minimo della prestazione: I danni causati dal terremoto rendono inutilizzabili gli elementi non strutturali secondari R03 Non considerato Classe di Requisiti: Sicurezza d'uso Classe di Esigenza: Sicurezza Gli elementi non strutturali in seguito al sisma subiscono danni che non inficia la riabilitazione dell'edificio. Prestazioni: Gli elementi non strutturali (non di vitale importanza) non sono in grado di assolvere la propria funzione per effetto dei danni subiti ma questo non compromette la stabilità complessiva dell'edificio. Livello minimo della prestazione: Gli elementi non strutturali pur subendo gravi danni consentono di recuperare l'edificio R04 Resistenza meccanica Classe di Requisiti: Sicurezza d'uso Classe di Esigenza: Sicurezza Gli elementi non strutturali insieme alle loro connessioni, attacchi ed ancoraggi devono limitare la manifestazione di eventuali rotture, o deformazioni rilevanti, causate dall'azione di possibili sollecitazioni. Pagina 16

33 Manuale di Manutenzione Prestazioni: Gli elementi non strutturali dovranno essere idonei a limitare il prodursi di rotture o deformazioni gravi sotto l'azione di sollecitazioni meccaniche in modo da assicurare la durata e la funzionalità nel tempo senza pregiudicare la sicurezza degli utenti. Livello minimo della prestazione: Gli effetti della forza sismica possono essere determinati applicando agli elementi non strutturali la forza orizzontale Fa definita da: Fa = (Sa x Wa x ga) / qa dove Fa è al forza orizzontale applicata nel baricentro dell'elemento non strutturale; Sa è il coefficiente sismico dell'elemento non strutturale; Wa è il peso dell'elemento; ga è il coefficiente di importanza dell'elemento; qa è il coefficiente di comportamento dell'elemento. In particolare il coefficiente di importanza ga non deve essere inferiore a 1,5 per gli elementi non strutturali quali ancoraggi di macchinari dei sistemi di sicurezza e nei serbatoi di sostanze tossiche o esplosive. I valori del coefficiente di comportamento qa il valore da considerare per gli elementi non strutturali sono i seguenti: qa=1,0 per parapetti, balconi, insegne, ciminiere, contenitori, serbatoi; qa=2,0 per murature interne ed esterne, ancoraggi per mobili e librerie, ancoraggi per controsoffitti sospesi e per dispositivi di illuminazione R05 Rischio ridotto Classe di Requisiti: Sicurezza d'uso Classe di Esigenza: Sicurezza Gli elementi non strutturali sono danneggiati dal sisma ma il pericolo di crollo è limitato alle aree private. Prestazioni: Gli elementi non strutturali subiscono danni dal sisma ma anche se potenzialmente creano il rischio di crollo questo avviene non su aree pubbliche. Livello minimo della prestazione: Il livello di danno subito dagli elementi non strutturali risulta trascurabile ai fini della incolumità delle persone R06 Sicurezza per la vita Classe di Requisiti: Sicurezza d'uso Classe di Esigenza: Sicurezza Gli elementi non strutturali subiscono danni ma continuano la loro funzione. Prestazioni: Gli elementi non strutturali danneggiati dal sisma non costituiscono pericolo per la vita delle persone che occupano l'edificio. Livello minimo della prestazione: Il livello di danno subito dagli elementi non strutturali risulta trascurabile ai fini della incolumità delle persone. L'Unità Tecnologica è composta dai seguenti Elementi Manutenibili: Coprigiunti Pagina 17

34 Elemento Manutenibile: Coprigiunti Manuale di Manutenzione Unità Tecnologica: Giunti I giunti vengono rifiniti con una superficie orizzontale realizzata in vari materiali (acciaio, alluminio, materie plastiche) che viene fissata sullo strato sottostante e definito strato portante. Poichè il giunto è un taglio che interrompe la continuità della struttura i danni che subisce in seguito al sisma riguardano i materiali di riempimento e/o i coprigiunti. ANOMALIE RISCONTRABILI A01 Difetti di ancoraggio Difetti di ancoraggio delle lastre fibrorinforzate A02 Difetti posa resina Difetti nella posa in opera della resina ammortizzante A03 Slittamenti Slittamenti delle unità a cui è ancorato il coprigiunto. CONTROLLI ESEGUIBILI DA PERSONALE SPECIALIZZATO C01 Verifica ammortizzatori Cadenza: ogni 3 mesi Tipologia: Controllo a vista Verificare la perfetta posa in opera della resina e/o degli adesivi ammortizzanti. Requisiti da verificare: 1) Funzionale; 2) Immediata agibilità; 3) Non considerato; 4) Resistenza meccanica; 5) Rischio ridotto; 6) Sicurezza per la vita. Anomalie riscontrabili: 1) Difetti di ancoraggio; 2) Difetti posa resina. Ditte specializzate: Specializzati vari. MANUTENZIONI ESEGUIBILI DA PERSONALE SPECIALIZZATO I01 Riempimento giunto Cadenza: quando occorre Riempimento del giunto con materiale elastico (listelli in neoprene). Ditte specializzate: Specializzati vari I02 Ripristini Pagina 18

35 Manuale di Manutenzione Cadenza: ogni 3 mesi Eseguire il ripristino degli ancoraggi degli elementi di mitigazione. Ditte specializzate: Specializzati vari. Pagina 19

36 Unità Tecnologica: Materiali termoisolanti Manuale di Manutenzione Sono costituiti da elementi e/o materiali aventi caratteristiche termoisolanti e di origine naturale privi di emissioni nocive che non hanno subito processi di trasformazione chimica e che nel loro ciclo di vita conservano la loro bioecologicità e che possono essere facilmente riciclati. Tra i materiali termoisolanti più diffusi vi sono quelli di origine: minerale, vegetale, animali e sintetici. REQUISITI E PRESTAZIONI (UT) R01 Igiene, salute e ambiente Classe di Requisiti: Di salvaguardia dell'ambiente Classe di Esigenza: Salvaguardia ambiente Le opere realizzate con tecniche di bioedilizia dovranno tutelare la salute dei fruitori secondo le indicazioni di igiene, salute ed ambiente. Prestazioni: Le opere realizzate con materiali di bioedilizia non dovranno provocare: - sviluppo di gas tossici - presenza di particelle e/o gas pericolosi nell'aria; - emissione di radiazioni nocive; - presenza di sostanze tossiche e/o inquinanti nell'acqua e nel suolo; - scarsa ventilazione di fumi e difficoltà di riciclo delle acque di scarico; - presenza di umidità interessante parti delle costruzioni. Livello minimo della prestazione: Il controllo degli inquinanti presenti negli ambienti interni può essere espresso attraverso la relazione: (concentrazione [µg/m3] - tasso di emissione [µg/h]) / tasso di ventilazione [m3] dove: - il tasso di emissione è pari al fattore emissivo [µg/m2 h] per la quantità di materiale [m2]. - il tasso di ventilazione è pari alla quantità di aria non contaminata che viene introdotta dall'esterno nell'ambiente. - il valore minimo di accettabilità per sostanze inquinanti chimiche relativo ad una sola sorgente chimica sarà < 500 µg/m3; - il valore minimo di accettabilità per sostanze inquinanti chimiche relativo a più sorgenti chimiche sarà < 2000 µg/m R02 Risparmio energetico e ritenzione di calore Classe di Requisiti: Termici ed igrotermici Classe di Esigenza: Benessere Le opere realizzate con tecniche di bioedilizia dovranno consentire un adeguato risparmio energetico e di ritenzione di calore. Prestazioni: In particolare dovrà essere assicurato il benessere igrotermico degli ambienti attraverso il controllo della temperatura e dell'umidità. Livello minimo della prestazione: Per una analisi più approfondita dei livelli minimi rispetto ai vari componenti e materiali costituenti le opere realizzate con tecniche di bioedilizia si rimanda alle prescrizioni di legge e di normative vigenti in materia di prestazioni e certificazione energetica degli edifici. L'Unità Tecnologica è composta dai seguenti Elementi Manutenibili: Pannelli termoisolanti in poliuretano Pagina 20

37 Elemento Manutenibile: Pannelli termoisolanti in poliuretano Manuale di Manutenzione Unità Tecnologica: Materiali termoisolanti I pannelli sono costituiti da una schiuma rigida a celle chiuse in materiale cellulare di colore rosa espanso fra due supporti flessibili di diversa natura. Questi sono i pannelli con le migliori caratteristiche di isolamento, sia come valore lambda iniziale, che come valore lambda stabilizzato di calcolo. Migliori valori si ottengono con prodotti a maggiore densità e/o con supporti più impermeabili. ANOMALIE RISCONTRABILI A01 Attacco biologico Attacco biologico di funghi e batteri con marciscenza e disgregazione delle parti costituenti A02 Distacco Distacco di alcuni o più elementi dalla sede originaria A03 Emissioni nocive Emissioni di sostanze nocive dovute alla composizione dei materiali applicati A04 Penetrazione di umidità Comparsa di macchie di umidità dovute all'assorbimento di acqua. CONTROLLI ESEGUIBILI DA PERSONALE SPECIALIZZATO C01 Controllo generale Cadenza: ogni anno Tipologia: Controllo a vista Controllo del grado di usura delle parti in vista e di eventuali anomalie. Requisiti da verificare: 1) Igiene, salute e ambiente; 2) Risparmio energetico e ritenzione di calore. Anomalie riscontrabili: 1) Emissioni nocive; 2) Penetrazione di umidità. Ditte specializzate: Specializzati vari. MANUTENZIONI ESEGUIBILI DA PERSONALE SPECIALIZZATO I01 Ripristino Cadenza: quando occorre Ripristino e riparazione di eventuali anomalie mediante l'utilizzo di prodotti ecocompatibili. Assicurarsi che eventuali materiali di risulta provenienti dalle lavorazioni di ripristino vengano regolarmente smaltiti e/o riciclati a secondo della loro tipologia e comunque in discariche idonee ed autorizzate per tali processi. Pagina 21

38 Manuale di Manutenzione Ditte specializzate: Specializzati vari. Pagina 22

39 Manuale di Manutenzione INDICE 01 Adeguamento Sismico scuola pag Interventi su strutture esistenti Confinamento nodi Intonaco armato con reti in G-FRP Orlatura dei Vani con telaio in acciaio Placcaggio con FRP per rinforzo a flessione Travi Placcaggio con FRP per rinforzo a taglio/torsione Travi Ringrosso pilastri con aggiunta di armatura Giunti Coprigiunti Materiali termoisolanti Pannelli termoisolanti in poliuretano 21 IL TECNICO Pagina 23

40 Comune di Sant'Angelo dei Lombardi Provincia di Avellino PIANO DI MANUTENZIONE PROGRAMMA DI MANUTENZIONE SOTTOPROGRAMMA DELLE PRESTAZIONI (Articolo 38 del D.P.R. 5 ottobre 2010, n. 207) OGGETTO: Lavori di adeguamento sismico dell'edificio scolastico "Scuola Media V. Criscuolo" in località Santoianni. COMMITTENTE: Data, IL TECNICO Pagina 1

41 Di salvaguardia dell'ambiente Programma di Manutenzione: Sottoprogramma delle Prestazioni Classe Requisiti 01 - Adeguamento Sismico scuola Materiali termoisolanti Codice Elementi Manutenibili / Requisiti e Prestazioni / Controlli Tipologia Frequenza Materiali termoisolanti R01 Requisito: Igiene, salute e ambiente Le opere realizzate con tecniche di bioedilizia dovranno tutelare la salute dei fruitori secondo le indicazioni di igiene, salute ed ambiente C01 Controllo: Controllo generale Controllo a vista ogni anno Pagina 2

42 Di stabilità Programma di Manutenzione: Sottoprogramma delle Prestazioni Classe Requisiti 01 - Adeguamento Sismico scuola Interventi su strutture esistenti Codice Elementi Manutenibili / Requisiti e Prestazioni / Controlli Tipologia Frequenza Interventi su strutture esistenti R02 Requisito: Resistenza meccanica Gli interventi sulle strutture esistenti dovranno garantire il ripristino delle condizioni di sicurezza e dovranno contrastare in modo efficace la manifestazione di eventuali rotture, o deformazioni rilevanti, causate dall'azione di possibili sollecitazioni C01 Controllo: Controllo generale Controllo a vista ogni 6 mesi C01 Controllo: Controllo generale delle parti a vista Controllo a vista ogni 12 mesi C01 Controllo: Controllo generale Controllo a vista ogni 12 mesi C01 Controllo: Controllo generale Controllo a vista ogni 12 mesi C01 Controllo: Controllo generale delle parti a vista Controllo a vista ogni 12 mesi C01 Controllo: Controllo generale delle parti a vista Controllo a vista ogni 12 mesi Pagina 3

43 Protezione dagli agenti chimici ed organici Programma di Manutenzione: Sottoprogramma delle Prestazioni Classe Requisiti 01 - Adeguamento Sismico scuola Interventi su strutture esistenti Codice Elementi Manutenibili / Requisiti e Prestazioni / Controlli Tipologia Frequenza Interventi su strutture esistenti R01 Requisito: Resistenza agli agenti aggressivi Gli interventi sulle strutture esistenti non dovranno essere causa di dissoluzioni o disgregazioni e/o mutamenti di aspetto a causa dell'azione di agenti aggressivi chimici C01 Controllo: Controllo generale delle parti a vista Controllo a vista ogni 12 mesi C01 Controllo: Controllo generale Controllo a vista ogni 12 mesi C01 Controllo: Controllo generale Controllo a vista ogni 12 mesi C01 Controllo: Controllo generale delle parti a vista Controllo a vista ogni 12 mesi C01 Controllo: Controllo generale delle parti a vista Controllo a vista ogni 12 mesi Pagina 4

44 Sicurezza d'uso Programma di Manutenzione: Sottoprogramma delle Prestazioni Classe Requisiti 01 - Adeguamento Sismico scuola Giunti Codice Elementi Manutenibili / Requisiti e Prestazioni / Controlli Tipologia Frequenza Giunti R01 Requisito: Funzionale Gli elementi non strutturali in seguito al sisma devono sopportare le funzioni già assunte prima del terremoto C01 Controllo: Verifica ammortizzatori Controllo a vista ogni 3 mesi R02 Requisito: Immediata agibilità Gli elementi non strutturali subiscono danni ma l'accesso all'edificio, la sicurezza per la vita ed i sistemi principali risultano utilizzabili C01 Controllo: Verifica ammortizzatori Controllo a vista ogni 3 mesi R03 Requisito: Non considerato Gli elementi non strutturali in seguito al sisma subiscono danni che non inficia la riabilitazione dell'edificio C01 Controllo: Verifica ammortizzatori Controllo a vista ogni 3 mesi R04 Requisito: Resistenza meccanica C01 Gli elementi non strutturali insieme alle loro connessioni, attacchi ed ancoraggi devono limitare la manifestazione di eventuali rotture, o deformazioni rilevanti, causate dall'azione di possibili sollecitazioni. Controllo: Verifica ammortizzatori Controllo a vista ogni 3 mesi R05 Requisito: Rischio ridotto Gli elementi non strutturali sono danneggiati dal sisma ma il pericolo di crollo è limitato alle aree private C01 Controllo: Verifica ammortizzatori Controllo a vista ogni 3 mesi R06 Requisito: Sicurezza per la vita Gli elementi non strutturali subiscono danni ma continuano la loro funzione C01 Controllo: Verifica ammortizzatori Controllo a vista ogni 3 mesi Pagina 5

45 Termici ed igrotermici Programma di Manutenzione: Sottoprogramma delle Prestazioni Classe Requisiti 01 - Adeguamento Sismico scuola Materiali termoisolanti Codice Elementi Manutenibili / Requisiti e Prestazioni / Controlli Tipologia Frequenza Materiali termoisolanti R02 Requisito: Risparmio energetico e ritenzione di calore Le opere realizzate con tecniche di bioedilizia dovranno consentire un adeguato risparmio energetico e di ritenzione di calore C01 Controllo: Controllo generale Controllo a vista ogni anno Pagina 6

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