Il futuro nelle nostre mani

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1 Il futuro nelle nostre mani Clima ed energia le sfide principali in questo secolo Presidente ClimAbita Foundation

2 48petroliere Ogni nave contiene 2 milioni di barili

3 CARBONE 22 milioni di tonnellate/gg GAS 9 miliardi di m³/gg

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5 99,7 milioni di tonnellate al giorno

6 Ogni giorno scarichiamo nell atmosfera una quantità di energia sotto forma di CO2 che equivale l esplosione di 400mila bombe atomiche tipo Hiroshima James Hansen, Scienziato della Nasa e professore della Columbia University

7 Finora abbiamo emesso miliardi di tonnellate di CO2

8 Humans- the new asteroids «Il cambiamento climatico è come un asteroide in super slow motion» Prof. Hans Joachim Schellnhuber

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12 The average global temperature in 2016 was: 0.12 C hotter than last year (2015) 0.25 C hotter than in C hotter than the coldest year in the record (1909) 0.35 C hotter than the average for C hotter than the average.

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14 Due super uragani in due settimane la nuova normalità climatica

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16 «Per ogni MWh prodotto, una centrale nucleare prevede il prelievo di 168 metri cubi di acqua, il gas di 43, il carbone di 86». Aarhus University e Vermont Law School e CNA Corporation

17 «Oggi circa un quinto del territorio nazionale italiano viene ritenuto a rischio desertificazione: quasi il 21% del territorio del quale almeno il 41% si trova nelle regioni dell Italia meridionale, ma sono coinvolte anche aree in altre regioni come l Emilia- Romagna, le Marche, l Umbria e l Abruzzo»

18 «Con un aumento della temperatura di 3 C da qui alla fine del la superficie dell Italia potrebbe diminuire, a livello costiero, dell'8%, perdendo così chilometri quadrati di territorio. Columbia University, New York

19 I consumi d energia in Europa calano, ma le importazioni superano il 70% In Italia l import di fossili è aumentato dall 88% al 91% in 15 anni Eurostat

20 L Italia tra 4 Paesi più a rischio di perdita Pil in caso di crisi energetica. Il rapporto prende in esame le possibili evoluzioni di 3 tendenze geopolitiche globali: 1) politiche protezioniste, 2) crisi energetiche e 3) diminuzione delle risorse idriche nel mondo e il loro potenziale impatto sulle imprese e sui Governi mondiali «Qualora le esportazioni di energia provenienti dai paesi dell Opec del Medio Oriente subissero un significativo rallentamento l Italia dovrebbe prevedere una riduzione del Pil di 580 miliardi di dollari rispetto allo scenario standard, entro il 2035.». greenreport

21 Più morti che in guerra Nella seconda guerra mondiale in Italia, in cinque anni e mezzo, sono morti per cause dirette e indirette, militari e civili. In totale sono morti. Ora in Italia, ogni anno, muoiono prematuramente per inquinamento dell aria 87.ooo persone. Quindi in cinque anni e mezzo (teniamo lo stesso periodo della seconda guerra mondiale per avere un confronto omogeneo) sono morti.

22 L obiettivo è di far rimanere "ben al di sotto" dei 2 C il riscaldamento globale e di fare ogni sforzo per contenerlo a 1,5 C

23 Le strategie Europee % 27% +27% 2050 Decarbonizzazione dell economia - 80% riduzione gas serra

24 COM(2008)772 (-20/-20/+20) 2002/91/UE 2009/28/CE 2010/31/UE 2012/27/UE Strategia climatica 2030 (-40/-27/+27*) Roadmap2050

25 La Roadmap climatica tarata sull obiettivo degli 1,5 C: Italia: In termini pro capite, dalle attuali circa 7,4 t CO2eq bisognerebbe scendere a quasi 3 nel 2030 arrivando ben al di sotto di 1 t CO2eq nel 2050 e, ovviamente, a zero emissioni nette entro il 2070.

26 2,55 t CO2 ( Km g/km) 3,5 t CO2 (2.000 kwh el kwh Gas) 5,4 t CO2 Milano - New York Business / Charter 59 kg CO2 1 kg manzo importato dal Sudamerica (27 kg-europa)

27 Svizzera: 21 maggio, referendum per una «Società a 2000 watt - Legge sull'energia del 2016»

28 Creare una società che passa da 6300 a 2000 Watt Lo stile di vita è decisivo 28

29 Eco-efficienza (tecnologie) Eco-sufficienza (stile di vita) Eco-consistenza (dal fossile al rinnovabile)

30 Un giorno scoppiò nella foresta un incendio devastante e tutti gli animali fuggirono. A un tratto il leone vide che volava un piccolo colibrì proprio in direzione dell incendio. Allora, preoccupato, tentò di fermare l uccellino per fargli cambiare direzione, ma il colibrì rispose che stava andando a spegnere l incendio. Il leone, meravigliato, replicò che era impossibile spegnere l incendio con la goccia d acqua che portava nel becco. Allora il colibrì, sempre più deciso, parafrasò al re della foresta: «Io faccio la mia parte, e questo crea la differenza».