La 21esima Conferenza delle Parti. Natale Massimo Caminiti, Maria Velardi

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1 La 21esima Conferenza delle Parti sui cambiamenti climatici Natale Massimo Caminiti, Maria Velardi Dipartimento Sostenibilità (SSPT STS) STS) Roma 25 novembre

2 La crisi climatica L ultimo rapporto di valutazione sul cambiamento climatico dell IPCC (che rappresenta l opinione della quasi totalità degli scienziati), ritiene che: il cambiamento climatico è in atto ed dè dovuto alle attività umane Se non si interviene tutti gli scenari prevedono un aumento della temperatura media terrestre tra i 4 e 5 C Per contrastarlo è necessario mantenere l aumento di temperatura sotto i 2 C Oggi esistono le tecnologie e le risorse economiche necessarie a contrastarlo Bi i t i bit it i hi i i t i ti Bisogna intervenire subito per evitare rischi maggiori e contenere i costi d intervento

3 Gli aspetti scientifici I cambiamenti osservati Il riscaldamento del sistema climatico è inequivocabile: La temperatura rispetto alla media è aumentata La media delle ultime 3 decadi d e la più alta dal 1850

4 Gli aspetti scientifici I cambiamenti osservati Il riscaldamento del sistema climatico è inequivocabile: La presenza di neve primaverile è diminuita Il contenuto di calore nella parte superficiale degli oceani è aumentato L estensione Lestensione del ghiaccio artico è diminuito Il livello del mare è aumentato

5 Gli aspetti scientifici Le cause Global mean warming since 1951 ( C) L influenza umana sul sistema climatico è chiara: L aumento di temperatura osservato dal 1951 è di circa 0,6 0,7 C L influenza umana è stata quasi sicuramente (extremely likely: 95% di probabilità) la causa dominante dal 1950

6 Temperatura media superficiale Le previsioni La temperatura media superficiale del pianeta: nello scenario RCP 2 6 (475 ppm CO eq ) aumenterà di circa 1 C al 2100 rispetto alla media nello scenario RCP 2.6 (475 ppm CO 2 eq.) aumenterà di circa 1 C al 2100 rispetto alla media nello scenario RCP 8.5 (1313 ppm CO 2 eq.) aumenterà di circa 4 C al 2100 rispetto alla media

7 Livello del mare Le previsioni Il livello del mare rispetto alla media nello scenario RCP 2.6 aumenterà di circa 45 cm nello scenario RCP 2.8 aumenterà di circa 75 cm

8 I limiti Obiettivo art. 2 Convenzione quadro sui cambiamenti climatici Stabilizzazione delle concentrazioni di gas serra, a livelli tali da prevenire pericolose antropogeniche interferenze con il sistema climatico. Le evidenze scientifiche indicano che un raddoppio delle concentrazioni di gas serra rispetto ai livelli preindustriali sarebbe sostenibile (450 ppm CO 2 eq) Un raddoppio delle concentrazioni significa contenere l aumento della temperatura media superficiale terrestre all equilibrio a un valore inferiore ai 2 C

9 Gli aspetti scientifici I limiti delle emissioni Relazioni tra emissioni annuali, temperatura ed concentrazioni GHG al 2100 A fine secolo le emissioni nette di GHG devono annullarsi

10 Gli aspetti scientifici la democrazia Per limitare il cambiamento climatico è necessario una sostanziale e consistente riduzione delle emissioni GHG al 2010 abbiamo emesso cumulativamente 1500 (GtCO 2 ) al 2100 possiamo emettere fino a 2500 (GtCO 2 ) cioè altri 1000 (GtCO 2 ) Annualmente emettiamo circa 40 GtCO 2

11 Gli aspetti scientifici Impatto Anche sotto i 2 C ci sono rischi

12 L impegno istituzionale internazionale Principio Principio di responsabilità comuni ma differenziate, a seconda delle condizioni di sviluppo, intervento e capacità di perturbazione del clima Obiettivo Stabilizzazione concentrazione di GHG a livelli tali da prevenire pericolose interferenze antropiche con il sistema it climatico

13 Gli argomenti dell accordo Mitigazione Adattamento (loss and damage) Meccanismo di perdite (economiche) e danni (ambientali), da associare alle iniziative di adattamento, che affronti le tematiche delle perdite economiche e dei danni associati agli eventi estremi (tifoni, etc.) e agli eventi di lenta insorgenza, nei paesi in via di sviluppo particolarmente vulnerabili Trasferimento tecnologico Di tecnologie low carbon vero i PVS Aspetti finanziari Maggiore sforzo finanziario dei PI verso i PVS, in particolare quelli più vulnerabili, coinvolgendo anche altri Paesi (non solo PI). Finora raccolti poco più di 60 miliardi di dollari. Buon risultato anche se ancora lontano dai 100 miliardi di dollari all anno anno indicati a regime per il 2020 e lontano dalla quantità di investimenti necessari Capacity building

14 La sfida dell accordo di Parigi Strumento Adozione, entro il 2015 con valore a partire dal 2020, di un protocollo, di uno strumento legale o altro tipo di accordo con valore legale, per la riduzione dei gas serra Tipologia di accordo Legally binding o volontario Accordo bilanciato Trattare in maniera bilanciata i tute t le tematiche ti soggette a negoziazione: i Mitigazione, i adattamento, aspetti finanziari, sviluppo e trasferimento tecnologico, sviluppo delle capacità amministrative e gestionali Paesi da coinvolgere Coinvolgimento di tutti i paesi seguendo il principio delle responsabilità comuni ma differenziate e delle rispettive capacità alla luce delle differenti circostanze nazionali

15 L accordo USA - Cina Usa e Cina sono responsabili del 40% delle emissioni mondiali USA si impegna a ridurre le proprie emissioni del 26 28% al 2025 rispetto al 2005 ed arrivare ad una riduzione del 80% al 2050 Cina Si impegna a diminuire le emissioni (a raggiungere il picco) entro il 2030 Con un contributo delle fonti rinnovabili del 20% sul totale al 2030

16 Strategia europea al 2020

17 Strategia europea al 2030 GHG 40% al 2030 rispetto al 1990 (vincolante) ETS 43% al 2030 rispetto al 2005 (dal 2021 al 2030 la riduzione media annua passa dal 1,74% al 2,2%), 2%) (vincolante a livello ll europeo) Non-ETS 30% al 2030 rispetto al 2005 (vincolante a livello di Stato membro) Fonti rinnovabili 27% del consumo finale di energia al 2030 (vincolante a livello europeo) Efficienza energetica 27% dei consumi primari di energia al 2030 rispetto allo scenario di riferimento (PRIMES 2008). (Non vincolante ma auspicabile un suo innalzamento al 30%)

18 Obiettivi riduzione GHG Italia al 2030 rispetto al 2005 Riduzione totale GHG Riduzione settori Non ETS Scenario Riferimento 2020 Scenario Riferimento 2030 Scenario EU GHG 35%/EE 2030 Scenario Scenario Scenario EU GHG EU GHG EU GHG 40% 40% 45% Minimo Massimo EE+FR35% % 30% 34% 36% 40% 45% 23% 28% 31% 35% 34%

19 Attività di supporto al Governo svolte da ENEA Elaborazione e comparazione di scenari di riduzione delle emissioni Elaborati a partire da diversi set di politiche e misure Analisi comparate di portafogli di investimenti in chiave low carbon con metodologie sviluppate in ENEA volte a stimarne gli effetti diretti, indiretti e indotti, sia sul profilo emissivo, che sulla crescita economica e i livelli occupazionali Efficiente utilizzo in chiave low carbon dei fondi strutturali sviluppo e rafforzamento, nell attuazione della programmazione , degli interventi di valorizzazione, gestione e tutela dell ambiente. collaborazione sui temi dell efficienza energetica, applicazione di tecnologie green per l ecoinnovazione dei sistemi produttivi e l eco sostenibilità degli insediamenti industriali, urbani e turistici; progetti di smart city, mobilità urbana, sostenibilità dei servizi pubblici. Realizzazione di best practice (casi pilota ad elevata replicabilità) sul territorio e nelle aree industriali, anche attraverso programmi innovativi di formazione. Trasferimento tecnologico verso i PVS Supporto alle amministrazioni e al sistema produttico per il trasferimento di tecnologie low carbon

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