Allegato C al Decreto n. 67 DEL 30 SETTEMBRE 2013 pag. 1/9

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1 Allegato C al Decreto n. 67 DEL 30 SETTEMBRE 2013 pag. 1/9 PIANO DI MONITORAGGIO E CONTROLLO Newchem S.p.A. FA GESTORE GESTORE ARPAV ARPAV Autocontrollo Ispezioni programmate Campionamenti/ Analisi (*) 1 COMPONENTI AMBIENTALI 1.1 Materie prime e prodotti Materie prime e ausiliarie All arrivo NO Prodotti finiti In uscita NO 1.2 Risorse idriche Risorse idriche Trimestrale NO 1.3 Risorse energetiche Energia Mensile NO 1.4 Combustibili Combustibili Vedi tab NO 1.5 Emissioni in Aria Punti di (convogliati) Inquinanti monitorati Annuale Punti di (emissioni diffuse) Annuale NO 1.6 Emissioni in Acqua Punti di scarico Inquinanti monitorati Trimestrale NO 1.7 Rumore Rumore Triennale (**) In caso di esposto 1.8 Rifiuti Controllo rifiuti prodotti Vedi tab Annuale NO 2 GESTIONE IMPIANTO 2.1 Controllo fasi critiche/manutenzione/controlli Sistemi di controllo delle fasi critiche del processo Vedi tab (***) NO Interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria Vedi tab (***) NO Sistemi di abbattimento fumi: controllo del processo Vedi tab (***) NO Aree di stoccaggio Vedi tab (***) NO 3 INDICATORI PRESTAZIONE 3.1 Monitoraggio degli indicatori di performance (*) Le modalità di controllo analitico verranno specificate in dettaglio (sulla base di quanto ritenuto rilevante come impatto ambientale) nella lettera che verrà trasmessa da ARPAV entro il 31 dicembre dell anno precedente a quello in cui verrà eseguita l ispezione ambientale integrata. (**) La Relazione dell attività di monitoraggio è da inviare all Autorità competente e al Dipartimento Provinciale ARPAV competente, una volta conclusa, con la periodicità stabilita, in concomitanza dell invio del reporting annuale. (***) Nel report annuale verranno indicati i controlli con esito negativo ovvero che hanno riscontrato criticità ed eventi straordinari. Pagina 1 di 9

2 Allegato C al Decreto n. 67 DEL 30 SETTEMBRE 2013 pag. 2/9 NOTA Le planimetrie di cui viene fatta menzione nel PMC devono essere tenute aggiornate; ogni modifica deve essere comunicata tempestivamente ad ARPAV. 1 COMPONENTI AMBIENTALI Materie prime e prodotti Essendo il numero di prodotti e quindi le ricette di produzione farmaceutica elevati, si riportano i dati principali di consumo e più importanti dal punto di vista ambientale, cioè i consumi dei solventi e ausiliari di processo. Tabella Materie prime ed ausiliarie Denominazione Modalità di stoccaggio (*) Fase di utilizzo (**) U.M. Fonte del dato Acetone Serbatoio / fusti Acido fluoridrico Fustini Alcool etilico assoluto Fusti Alcool etilico denaturato Fusti Alcool isopropilico Fusti Alcool metilico Serbatoio / fusti Dimetilformammide Serbatoio / fusti Etere etilico Fusti 1.2 Etere isopropilico Fusti 1.2 Etile acetato Serbatoio / fusti kg Fatture acquisto e sistema informatico (Report dati su base annuale) Metilene cloruro Serbatoio / fusti Metiletilchetone Fusti 1.2 Piridina Fusti Soda caustica soluzione Fusti Tetraidrofurano Serbatoio / fusti Toluene Fusti Trietilammina Fusti (*) Si rimanda alla planimetria Planimetria aree di stoccaggio di materie prime e prodotto finito rif. 03/2013. (**) Legenda: 1.2 Processi di sintesi 2.1 Laboratorio Controllo Qualità 2.2 Ricerca e Sviluppo 3.3 Abbattimento emissioni in atmosfera Tabella Prodotti finiti Denominazione Modalità di stoccaggio (*) U.M. Fonte del dato - Prodotto intermedio - Prodotto finito secco Magazzino kg/a Pesatura e registrazione elettronica (Report dati su base annuale) (*) Si rimanda alla planimetria Planimetria aree di stoccaggio di materie prime e prodotto finito rif. 03/2013. Pagina 2 di 9

3 Allegato C al Decreto n. 67 DEL 30 SETTEMBRE 2013 pag. 3/ Consumo risorse idriche L acqua potabile è ottenuta dalla rete urbana di capacità 110 m 3 /h e 5 bar di pressione mentre l acqua per uso industriale è attinta da pozzo artesiano con pompa da 130 m 3 /h e prevalenza a 50m. L acqua potabile è disponibile nei servizi igienici e generali, nella sala consumazione pasti e negli spogliatoi, ed è utilizzata per il lavaggio di tutto l ambiente. E anche utilizzata per alimentare l impianto di produzione di acqua purificata per produzione farmaceutica. L acqua di pozzo è utilizzata per integrazione del circuito di raffreddamento. Tabella Risorse idriche Tipologia di approvvigionamento Punto misura Fase di utilizzo U.M. autocontrollo Fonte del dato Acquedotto pubblico Contatore Uso potabile e industriale m 3 /a Acqua di pozzo Contatore Raffreddamento m 3 /a Trimestrale Bollette e lettura contatore Lettura contatore (dati su base trimestrale) Consumo energia L energia elettrica è tutta prelevata dalla rete, senza autoproduzione. Tabella Energia Descrizione Punto misura U.M. autocontrollo Fonte del dato Energia importata da rete esterna Contatore MWh Mensile Fattura (dati su base mensile) 1.4 Consumo combustibili L energia termica necessaria al riscaldamento dei reattori e all uso civile per il riscaldamento dei locali e la produzione di acqua calda sanitaria, è fornita dalla centrale termica a olio combustibile, fino alla sostituzione con la nuova centrale termica a gas naturale. Una piccola quantità di gasolio è utilizzato per il funzionamento dei carrelli elevatori. Tabella Combustibili Tipologia Fase di utilizzo U.M. Metodo misura autocontrollo Fonte del dato Olio combustibile Caldaia ton Pesata Alla consegna Fatture di acquisto Gasolio Carrelli elevatori litri Fatture di acquisto Mensile Fatture di acquisto Pagina 3 di 9

4 Allegato C al Decreto n. 67 DEL 30 SETTEMBRE 2013 pag. 4/9 1.5 Emissioni in aria La tabella seguente riassume lo stato di fatto delle emissioni alla data del rilascio dell AIA in attesa della configurazione impiantistica definitiva che prevede la sostituzione della caldaia esistente (a olio combustibile) con due caldaie a metano e l installazione di un termo-combustore a servizio delle emissioni convogliate al camino T. Il camino T dispone attualmente di una torre finale di lavaggio ad acqua e raccoglie tutte le emissioni che in precedenza erano convogliate singolarmente in atmosfera; viene mantenuto il sistema di lavaggio (scrubber) a servizio dell ex camino 2 ( camino 13). Tabella Punti di (emissioni convogliate) Punto di * Provenienza (impianto/reparto) Durata (giorni/anno) Camino 1 Centrale termica a olio combustibile 250 Camino T Sintesi Camino 13 Blow-down sfiati dei reattori di sintesi (camino di emergenza) Solo emergenza (*) Si rimanda alla planimetria Planimetria punti di in atmosfera fase transitoria rif. 04/2013. Tabella Inquinanti monitorati Camino Impianto di abbattimento Parametro U.M. Metodiche di analisi* Polveri totali Uni EN Camino 1 - Ossidi di azoto Celle elettrochimiche Ossidi di zolfo UNI 14791:2006 Composti inorganici del fluoro (HF) mg/ Nm 3 Annuale DM 25/8/2000 All. 2 Diclorometano UNI EN Camino T Torre di lavaggio ad acqua Composti inorganici del cloro (HCl) DM 25/8/2000 All. 2 Totale SOV UNI EN COT UNI EN (*) Nella durata dell AIA l azienda può cambiare le metodiche analitiche, tramite una comunicazione all ente competente, giustificandone i motivi e previa comunicazione ad ARPAV, la quale può esprimersi in merito. Tabella Punti di (emissioni diffuse) L attività genera emissioni diffuse di solventi utilizzati nei processi produttivi che devono rispondere ai limiti di autorizzazione e della Direttiva Solventi (art. 275 del D.Lgs. 152/2006). I dati riferiti alle emissioni diffuse sono riportati nel Piano Gestione Solventi, redatto annualmente ed inviato alle autorità competenti. Pagina 4 di 9

5 Allegato C al Decreto n. 67 DEL 30 SETTEMBRE 2013 pag. 5/9 1.6 Emissioni in acqua Tabella Scarichi Punti di (*) Provenienza Recapito Impianto di Trattamento Durata (ore/giorno) Durata (giorni/anno) SF1 Pozzi perdenti - Acque reflue domestiche; - Acque reflue industriali da raffreddamento, lavaggio impianti e acque di lavaggio degli scrubber; - Acque meteoriche di dilavamento da coperture fabbricati (parziale), piazzali e aree esterne della produzione - Acque meteoriche di dilavamento da coperture fabbricati (parziale) e parcheggi Fognatura Suolo (*) Si rimanda alla planimetria Allegato B21 alla pratica AIA Tabella Inquinanti monitorati Punto di Portata Parametro UM Metodo analitico* Fonte del dato ph - APAT IRSA 2060 Man. 29/2003 COD APHA St. Mth Exam. Of Water and Wastewater ed 22 nd 2012, 5220 B SF m 3 /anno BOD 5 Solidi sospesi totali Trimestrale APAT CNR IRSA 5120 B Man APAT CNR IRSA 2090 B Man Rapporto di prova Solventi organici aromatici EPA 5030C:2003 EPA 8260B:1996 Solventi organici clorurati EPA 5030C:2003 EPA 8260C:2006 (*) Nella durata dell AIA l azienda può cambiare le metodiche analitiche, tramite una comunicazione all ente competente, giustificandone i motivi e previa comunicazione ad ARPAV, la quale può esprimersi in merito. 1.7 Rumore L attività di monitoraggio deve essere programmata ogni tre anni a partire dalla data di rilascio dell Autorizzazione. Devono essere eseguite misure in punti rappresentativi almeno dei ricettori potenzialmente critici, vale a dire nei quali la valutazione di impatto acustico prevede il verificarsi di livelli (di immissione, e/o differenziali) inferiori al rispettivo limite, di meno di 5 db per l immissione, meno di 3 db per l e meno di 1 db nel caso di limiti differenziali. Nel caso non sia previsto il verificarsi delle condizioni di cui sopra, deve essere comunque eseguito un monitoraggio in almeno un punto, riferito al ricettore dove si sono stimati i livelli più alti in relazione ai limiti ivi applicabili. Pagina 5 di 9

6 Allegato C al Decreto n. 67 DEL 30 SETTEMBRE 2013 pag. 6/9 Le misure devono essere eseguite presso i ricettori; qualora ciò non fosse possibile deve essere individuata una posizione di misura (nelle vicinanze del ricettore o in prossimità della sorgente) che consenta di stimare il livello presso il ricettore. I parametri da misurare sono i livelli acustici da confrontare con il limite per il quale è stata evidenziata la potenziale criticità. Le metodologie di misura devono essere conformi alla normativa vigente (DM 16/3/98 e, in particolare, secondo le Linee guida di cui all Allegato 2 del DM Emanazione di linee guida per l individuazione e l utilizzazione delle migliori tecniche disponibili, per le attività elencate all allegato 1 del d.lgs n. 372 ) e devono consentire di valutare il parametro richiesto (LAeq,TR o Ld) mediante tecnica di integrazione continua o campionamento. Le misure devono essere eseguite in condizioni di funzionamento a regime degli impianti e/o nelle condizioni non ordinarie prevedibili con maggiore impatto acustico nei confronti di ciascuno dei ricettori, come risulta dalla valutazione di impatto. Nel PMC deve essere indicato: - se si verificano o meno casi di potenziale criticità come sopra definiti - indicazione dei punti di misura (posizione e altezza dal suolo) - il ricettore a cui è riferito ciascun punto di misura Per ciascun punto di misura: - nel caso la misura non sia presso il ricettore, algoritmo utilizzato per risalire dalla misura al livello sonoro presso il ricettore - parametri valutati - condizioni di funzionamento degli impianti durante le misure La Relazione dell attività di monitoraggio è da inviare all Autorità competente e all ARPAV, una volta conclusa, con la periodicità stabilita, all interno del reporting annuale. Resta inteso che - in concomitanza di modifiche impiantistiche sostanziali che determinino una variazione della rumorosità prodotta la ditta dovrà comunque effettuare una valutazione previsionale di impatto acustico a cui seguirà una verifica strumentale dei livelli previsionali calcolati. NB: la relazione va inserita nel reporting annuale e, se la periodicità è triennale, significa che comparirà nel report una volta su tre. A fronte delle criticità acustiche legata alle attività, l Ente di controllo si riserva la facoltà di chiedere alle ditta di produrre monitoraggi con frequenza diversa da quella indicata o di approntare una sistema di monitoraggio in continuo al fine di verificare i livelli di rumorosità prodotti e pianificando interventi di mitigazione orientati sia al ricettore che alle sorgenti Rifiuti La maggior parte dei rifiuti prodotti sono rifiuti pericolosi contenenti solventi. Per il loro stoccaggio sono stati autorizzati 90 m 3 di serbatoi adibiti a stoccaggio preliminare. Tabella Controllo rifiuti prodotti Il seguente elenco è solo indicativo e rilevato sulla base dei rifiuti attualmente prodotti dall azienda. Qualora nell evoluzione dell attività si dovessero produrre altre tipologie di rifiuti pericolosi, queste verranno codificate e conseguentemente gestite e saranno rilevabili dal MUD/STRI dell anno di pertinenza. CER Descrizione Destinazione Smaltimento Recupero Modalità di controllo e/o di analisi Fonte del dato * Solventi clorurati X (*) * Solventi non clorurati X X * Fondi di reazione X Pagina 6 di 9

7 Allegato C al Decreto n. 67 DEL 30 SETTEMBRE 2013 pag. 7/9 CER Descrizione Destinazione Smaltimento Recupero Modalità di controllo e/o di analisi Fonte del dato * * Carbone attivo esausto Pitture e vernici di scarto X X * Olio esausto X * Olio esausto X Imballaggi X * Imballaggi contaminati X * Materiale assorbente o filtrante X * Acque di lavaggio X (*) Nel report annuale vanno indicati solo i quantitativi annui dei singoli rifiuti prodotti; i rapporti di prova e le omologhe devono essere conservate in impianto a disposizione dell organo di controllo. NB: Per le aree di stoccaggio si rimanda alla planimetria Planimetria punti raccolta rifiuti rev. 05 del 04/03/ GESTIONE DELL IMPIANTO Controllo fasi critiche, manutenzioni, depositi Tabella Sistemi di controllo delle fasi critiche del processo Attività Attività controllo Parametri esercizio U.M. autocontrollo Modalità di registrazione dei controlli Controlli antincendio Verifica presidi antincendio - - Semestrale Registro NO (*) Produzione Reattori di processo Temperatura Pressione - In continuo Valori visualizzati a bordo impianto Produzione Reattori di processo Pressione - Controllo ISPELS Verbale ISPELS Allarmi processo Verifica attivazione allarmi (come definiti dalla procedura PG DT 0059) - - In caso di evento Registrazione causa e intervento apportato Pagina 7 di 9

8 Allegato C al Decreto n. 67 DEL 30 SETTEMBRE 2013 pag. 8/9 Emissioni in atmosfera Registrazione dei dati di processo relativi alle produzioni in corso durante i controllo analitici Parametri di processo - Annuale Registrazione delle informazioni relative alle produzioni in corso (*) Nel report annuale sono indicati solo i controlli con esito negativo ovvero che hanno riscontrato criticità ed eventi straordinari. Tabella Interventi di manutenzione ordinaria e straordinarie Macchinario Tipo di intervento Modalità di registrazione e comunicazione all autorità Reattori Controlli tecnici Durante la fermata estiva e quella invernale (elenco in PO IN ) Registrazione su LIBRO MACCHINA Essiccatori Essiccatori Controllo circuito riscaldamento Controlli tecnici Mensile Durante la fermata estiva (elenco in PO IN ) Registrazione su LIBRO MACCHINA Registrazione su LIBRO MACCHINA Torri di lavaggio (scrubber) Allarmi processo con rilevanza ambientale (**) Controllo tecnico corpi di riempimento e ugelli Interventi di manutenzione e verifica (procedura interna) Annuale Annuale Registrazione su LIBRO MACCHINA Registro apposito strumentazione con indicazione interventi di pulizia/ manutenzione/ calibrazione/ taratura NO (*) Impianti trattamento aria (macchine 65IA01 e 65IA02) Interventi di manutenzione Frequenze di manutenzione indicate nella PO IN 0002 Registrazione cartacea o informatica interventi eseguiti ed esiti Impianti trattamento aria (macchine da 66IA01 a 66IA08) Interventi di manutenzione Frequenze di manutenzione indicate nella PO IN 0003 Registrazione cartacea o informatica interventi eseguiti ed esiti (*) Nel report annuale sono indicati solo i controlli con esito negativo ovvero che hanno riscontrato criticità ed eventi straordinari. (**) Per la gestione della manutenzione degli allarmi di processo con rilevanza dal punto di vista ambientale e non propriamente di processo è in corso di elaborazione una specifica procedura interna che verrà presto adottata e trasmessa agli enti competenti. Tabella Sistemi di trattamento fumi: controllo del processo Punto Fase Sistema di abbattimento Parametri di controllo del processo di abbattimento di controllo Modalità di registrazione dei controlli Ex camino n. 2 Sintesi Scrubber ph In continuo Nessuna registrazione Camino T Sintesi Scrubber ad acqua COD Mensile Rapporto laboratorio interno Camino n. 13 Emergenza Scrubber ph In continuo Nessuna registrazione NO (*) - Ex camino n. 2 - Camino n Sintesi - Emergenza Scrubber Pulizia e calibrazione delle sonde di ph Mensile Modulo interno (*) Nel report annuale sono indicati solo i controlli con esito negativo ovvero che hanno riscontrato criticità ed eventi straordinari. Pagina 8 di 9

9 Allegato C al Decreto n. 67 DEL 30 SETTEMBRE 2013 pag. 9/9 Tabella Aree di stoccaggio (vasche, serbatoi, bacini di contenimento etc.) Descrizione Modalità controllo controllo Modalità di registrazione dei controlli Controlli sui serbatoi stoccaggio solventi e reflui e relativi bacini di contenimento. Verifica pulizia griglie e canalette di raccolta spanti Tutti i serbatoi e griglie indicati nella procedura PO IN 0014 Mensile su tutte le verifiche indicate nella procedura PO IN 0014 Registrazione su LIBRO MACCHINA LM IN 0028 Controllo tenuta serbatoi e bacini di contenimento Prove di tenuta Triennale Verbali o rapporti di verifica Carico scarico serbatoi con autobotte Procedura operativa PO MG 0003 Ad ogni movimentazione Registrate solo anomalie o incidenti NO (*) Quantità rifiuti liquidi stoccati Quantità rifiuti stoccati nei depositi Verifica stato depositi stoccaggi Verifica livelli serbatoi Giornaliera (lettura display) Su apposito registro Verifica stoccaggi Quindicinale Modello PG DT 0049 All.4 Controllo natura e pericolosità; controllo idonee chiusure; controllo spanti Quindicinale Modello PG DT 0049 All.4 (eventuali anomalie presenti) (*) Nel report annuale sono indicati solo i controlli con esito negativo ovvero che hanno riscontrato criticità ed eventi straordinari. 3 INDICATORI DI PRESTAZIONE Tabella Monitoraggio degli indicatori di performance Indicatore e sua descrizione Consumo idrico specifico Consumo energetico specifico Consumo energetico specifico Consumo di materie prime specifico Produzione specifica di rifiuti Produzione specifica di rifiuti Denominazione Consumo di acqua da acquedotto + acqua di pozzo rispetto ai kg di prodotti Consumo di energia elettrica rispetto kg di prodotti Consumo di energia totale rispetto kg di prodotti Consumo di solventi rispetto ai kg di prodotti Quantitativo di rifiuti pericolosi prodotti rispetto kg di prodotti Quantitativo di rifiuti prodotti e inviati a smaltimento rispetto kg di prodotti U.M. l/kg kwh/kg tep/kg t/kg kg/kg kg/kg di monitoraggio Annuale Pagina 9 di 9

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