COMUNE DI SALA CONSILINA Provincia di Salerno CONSIGLIO COMUNALE DELIBERAZIONE ORIGINALE

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1 COMUNE DI SALA CONSILINA Provincia di Salerno CONSIGLIO COMUNALE DELIBERAZIONE ORIGINALE numero 4 del SEDUTA: straordinaria - CONVOCAZIONE: prima OGGETTO: TERRENI COMUNALI NON COMPRESI NEL DEMANIO CIVICO. PROVVEDIMENTI L'anno duemiladieci addì venti del mese di Febbraio con inizio alle ore 11:00 e in continuazione nella sala delle adunanze Consiliari, convocato dal Presidente del Consiglio, si è riunito il Consiglio Comunale. Presiede STABILE MARIA che, prima dell'inizio dei lavori ha proceduto all'appello nominale riscontrando la validità della seduta e dichiarando la stessa aperta risultando presenti le seguenti persone: N Cognome e Nome Carica Presenze 1 FERRARI GAETANO SINDACO Presente 2 CARTOLANO DOMENICO ASSESSORE Presente 3 CAVALLONE FRANCESCO ASSESSORE Presente 4 SANTORIELLO MICHELE ASSESSORE Presente 5 GAROFALO VINCENZO ASSESSORE Presente 6 GRANATA NICOLA CONSIGLIERE Presente 7 SPOLZINO NICOLA ASSESSORE Presente 8 CARRAZZA ALESSANDRO ASSESSORE Presente 9 STABILE MARIA CONSIGLIERE Presente 10 VOCCA BRUNO CONSIGLIERE Presente 11 FERRICELLI GIUSEPPE ASSESSORE Presente N Cognome e Nome Carica Presenze 12 GALLO ELENA CONSIGLIERE Presente 13 ABATE CHECHILE ANTONIO CONSIGLIERE Presente 14 BORGIA GIOVANNI CONSIGLIERE Presente 15 PALADINO ANGELO CONSIGLIERE Presente 16 GALIANO MICHELE CONSIGLIERE Presente 17 CAMPIGLIA ANTONIO CONSIGLIERE Assente 18 DE MAIO AMEDEO CONSIGLIERE Presente 19 LOPARDO ANTONIO CONSIGLIERE Presente 20 ALTIERI GIUSEPPE CONSIGLIERE Assente 21 FAZIO ANGELO CONSIGLIERE Presente PRESENTI: 19 - ASSENTI: 2 Partecipa alla seduta il Segretario Comunale BIANCHINO MARIO che provvede alla redazione del presente verbale

2 Il PRESIDENTE introduce l argomento. IL SINDACO riferisce che con una precedente deliberazione consiliare fu approvato il regolamento per l affrancazione dei terreni demaniali. Precisa che vi sono terreni non compresi nel demanio sottoposti a vincoli quali i livelli e l enfiteusi. Aggiunge che la problematica si e manifestata in occasione degli espropri per conto dell autostrada. Illustra alcuni esempi della quantificazione del canone enfiteutico.rappresenta che il provvedimento di cui si discute dara la possibilita di incamerare fondi da poter destinare ad interventi sul territorio. Il Cons.GALIANO chiede di conoscere se i terreni da affrancare contengono altri limiti per diverse situazioni come ad esempio la realizzazione di abitazioni su dette aree. Il SINDACO precisa che l esempio fatto dal cons.galiano non riguarda tale problematica e che esistono terreni comunali non inseriti nel demanio.aggiunge e necessario permettere ai cittadini interessati di diventare proprietari dei terreni,anche di eventuali istanza di condono. Aggiunge che si terra conto dei diritti di tutti.precisa che in caso di alienazione decidera il Consiglio Comunale. Propone di determinare in misura minima il canone annuo che e pari a 7,5 volte l ammontare del reddito dominicale aggiornato. L Ass.SANTORIELLO ritiene che ove dovesse verificarsi casi di irrigidimento all affrancazione il Consiglio Comunale sara chiamato a decidere in merito. Non essendoci altri interventi il Presidente da lettura del dispositivo della proposta di deliberazione. IL CONSIGLIO COMUNALE Visti gli articoli 824 e 826 del codice civile, i quali identificano, rispettivamente, i beni che appartengono al demanio e al patrimonio dello Stato, delle Province e dei Comuni. che la destinazione di un bene all uso pubblico può venire meno a seguito di formale manifestazione di volontà espressa dall Ente proprietario ove questo, compatibilmente con l interesse pubblico, decida di dare in concessione il bene stesso a uno o più privati per un termine predeterminato e fatto salvo l obbligo del pagamento di un canone commisurato al tipo e alla durata dell uso; che nel comprensorio di questo Ente ricadono terreni i quali da diverso tempo risultano gravati da un canone a carico del rispettivo livellario così come risulta da visure catastali effettuate di recente; che l esistenza di siffatto obbligo, il quale depone sulla provenienza pubblica del bene, risulta nello specifico comprovato dalla comparsa nelle succitate visure della denominazione di questo Comune quale Ente concedente e del nome di uno o più privati a titolo di livellario o usufruttuario di livello; che il termine livello deriva dal latino libellum, termine con il quale veniva definito un antico contratto agrario del tutto simile, sotto il profilo della forma e della sostanza, a quello più moderno di enfiteusi introdotto nel codice civile del 1865 dall articolo 1556 e nel codice vigente dall articolo 957; che il termine livello venne inserito nelle intestazioni catastali fin dalla loro formazione, avvenuta a seguito delle operazioni di rilevamento e di accertamento delle proprietà disposte dalla legge 1 marzo 1886, n. 3682: che, di conseguenza, la sostituzione del termine livellario con quello di enfiteuta è da ritenersi del tutto legittima, in quanto entrambi i contratti cui essi si riferiscono prevedono gli stessi obblighi e diritti regolati dagli articoli 957 e seguenti del vigente codice civile.

3 che i beni in questione risultano sottratti all antica pubblica destinazione per cui possono considerarsi regolati in tutto dagli articoli del codice civile; che l articolo 971 del cc prevede che sui terreni sui quali è stato costituito un diritto di enfiteusi è possibile chiedere ed ottenere l affrancazione e che questa possibilità è prevista dalla legge a favore anche di un solo enfiteuta, nel caso di comunione enfiteuitica, fermo restando il subentro dei diritti del concedente verso gli altri enfiteuti, con proporzionale riduzione del canone a favore di quest ultimi. Visto la delibera di C.C. n 48 del recante l oggetto: Usi civici- affrancazione dei terreni legittimati e regolarizzazione delle situazioni occupatorie dei terreni di uso civico. Determinazione dei criteri di calcolo per l affitto e il capitale d affranco ; che dalla predetta delibera consiliare trascende l accoglimento dei criteri fissati con la circolare regionale del in materia di determinazione dell equo canone in materia enfiteutica; che i criteri fissati dalla succitata circolare possono trovare applicazione anche per quanto concerne la quantificazione dei canoni da corrispondersi da parte dei soggetti titolari di livello gravante su terreni demaniali non civici; che occorre dare esito a numerose istanze provenienti dai predetti soggetti ; Ritenuto di dover applicare i succitati criteri, ai fini di assicurare il rispetto dei principi dell azione amministrativa nonché al fine di non creare una disparità tra titolari di livello su terreno civico demaniale e coloro che invece possiedono a titolo enfiteutico terreni non gravati da uso civico; che nella maggior parte dei casi nelle ex Province napoletane il problema dei livelli sui terreni comunali riveste carattere di particolare complessità considerata, come evidenziato anche dall Avvocatura Regionale nel parere reso ai fini dell emanazione della circolare sopra citata, la possibilità di antica sovrapposizione tra i livelli che si riferiscono a terreni comunali propriamente detti e quelli che attengono ai terreni gravati da uso civico, per cui è necessario assicurare un trattamento non disparitario tra tutti gli intestatari di livello, sempre nel rispetto delle norme vigenti in materia; che occorre procedere alla determinazione dei canoni enfiteutici nel rispetto delle pronunce della Corte Costituzionale n. 406/1988 e n. 1143/1997, con le quali il massimo Organo di Giustizia ha previsto che il valore di riferimento per la determinazione del capitale di affranco sia periodicamente aggiornato mediante l applicazione di coefficienti idonei a mantenere adeguata la corrispondenza con l effettiva realtà economica. Visti gli artt. 824, 826 e 971 del codice civile; Visto l art. 9 della Legge n 1138/70; Vista la circolare regionale del 7/11/2007 in materia di determinazione dell equo canone di natura enfiteutica. Acquisiti i pareri favorevoli di regolarità tecnica e contabile in applicazione dell' art. 49 del T.U. approvato con D.Lgs n 267 del 18/08/2000; Ritenuto di provvedere in merito; Con voti favorevoli unanimi dei 19 consiglieri presenti e votanti,compreso il Sindaco,(Risultano assenti i consiglieri Altieri G. e Campiglia A.),resi nei modi e termini di legge, D E L I B E R A Per le motivazioni espresse in premessa che qui si intendono integralmente riportate e trascritte

4 1. di recepire, agli effetti della quantificazione del canone livellario gravante sui terreni di natura demaniale comunale i criteri fissati nella circolare regionale del in materia di determinazione del canone di natura enfiteutica; 2. di determinare, pertanto, in misura pari a 7,5 volte l ammontare del reddito dominale aggiornato, il canone annuo da richiedersi alle ditte che risultino intestatari sui terreni di cui sopra; 3. di determinare in una somma pari a 15 volte l ammontare del canone come sopra determinato il capitale da corrispondersi per l affranco dei terreni ai sensi dell art. 9 della legge 1138/70; 4. di demandare al dirigente dell Area Tecnica e al Dirigente dell Area Finanze, ognuno per le proprie competenze, l adozione di tutti gli atti consequenziali. PARERI: si esprime parere positivo, per quanto di competenza, in ordine alla regolarità tecnica. Li 3/2/2010 IL Dirigente dell'area Tecnica ing. Attilio De Nigris si esprime parere positivo, per quanto di competenza, in ordine alla regolarità contabile. Li 3/2/2010 Il Dirigente dell Area Finanze Dott. Nicola Puglia

5 Il presente verbale viene letto, approvato e sottoscritto IL PRESIDENTE STABILE MARIA IL SEGRETARIO COMUNALE BIANCHINO MARIO La su estesa deliberazione viene affissa all'albo Pretorio in data odierna per la prescitta pubblicazione di quindici giorni consecutivi. Li, Il Segretario Comunale BIANCHINO MARIO Il sottoscritto Messo comunale certifica che copia della presente deliberazione è stata pubblicata all'albo Pretorio di questo Ufficio Comunale dal al. Li IL MESSO COMUNALE Si dichiara che la presente deliberazione è divenuta esecutiva il, ai sensi e per gli effetti dell'art comma - T.U. 267/2000 e ss. mm. Li, IL SEGRETARIO COMUNALE