Accenni per la messa in opera di grès porcellanati a spessori ridotti

Dimensione: px

Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Accenni per la messa in opera di grès porcellanati a spessori ridotti"

Gianluigi Boni
5 anni fa
Visualizzazioni

1 Accenni per la messa in opera di grès porcellanati a spessori ridotti Memoriale I nostri Partner Unsere Partner Nos partenaires

2 Autore: Roger Dähler Accenni: Questi accenni per la posa di grès porcellanati a spessori ridotti è stata redatta su incarico di Provenza Via 2 Giugno I Spezzano 1 Introduzione 3 2 In generale 3 3 Campi d applicazione 4 4 Impiego 4 5 Taglio 5 6 Sottofondo 5 7 Adesivo 6 8 Posa 6 9 Fughe 7 10 Giunti di movimento 7

3 1 Introduzione 1.1 Questo documento fornisce consigli pratici per l impiego di lastre di grès porcellanato a spessori ridotti 1.2 In esso sono contenute importanti informazioni per l esecuzione di pavimentazioni d interni con questo tipo di materiale. 2 In generale 2.1 Queste informazioni per la messa in opera rispondono alle esigenze tecniche attuali. Qualora dovessero insorgere casi difettosi sulla base di quanto descritto non può essere presa in considerazione alcuna rivendicazione di responsabilità. 2.2 La messa in opera di questo tipo di materiale è estremamente impegnativa, solitamente è da ritenere necessario un lavoro di squadra e solo con personale qualificato Autor: Roger Dähler Pagina

4 3 Campi d applicazione 3.1 Le lastre di porcellanato sottile possono pressoché venir impiegate in tutti i campi ove tradizionali pavimentazioni in ceramica trovano posto Eccezion fatta per superfici sollecitate meccanicamente e termicamente. Sono inoltre da considerare gli spessori minimi delle lastre in ragione del grado di sollecitazione. 4 Impiego 4.1 Le lastre di porcellanato a spessore ridotto con formato fino ad 1m x 1m possono venir posate senza problemi da un solo posatore. 4.2 Per formati con lati superiori a 1m è auspicabile l impiego di due posatori 4.3 Di principio le lastre vanno sollevate cautamente dalla parte del lato lungo partendo molto delicatamente e fino ad annullamento dell effetto ventosa. In seguito la lastra può essere trasportata tenendola al lato superiore, in posizione verticale e in linea retta. 4.4 Appoggiare e stendere cautamente la lastra sempre sul lato lungo. Trattenere la lastra al centro del lato superiore e calare delicatamente fino ad appoggiare su una superficie piana. 4.5 La superficie d appoggio deve presentarsi piana e pulita. Quale appoggio è idoneo del cartone, feltri, stoffe, stuoie di gomma o fogli di polistirolo. 5 Taglio 5.1 Le lastre di porcellanato a spessore ridotto possono venir tagliate con macchine da taglio, tagliavetro ecc. 5.2 Risparmi e fori possono venir eseguiti con le attrezzature abituali come foratori, macchine da taglio ad acqua e a secco. 5.3 La lastra deve sempre appoggiare bene sulla superficie più grande possibile. 5.4 Il taglio richiede maggior delicatezza rispetto alle convenzionali piastrelle di porcellanato 5.5 In commercio sono reperibili dei righelli da taglio dotati di ventose Autor: Roger Dähler Pagina

5 5.6 Il troncamento può essere effettuato tramite gli appositi dispositivi delle macchine da tagliapiastrelle o per mezzo di una tenaglia a mano. 6 Sottofondo 6.1 Per la preparazione del fondo di posa sono da adottare le stesse misure come per un rivestimento tradizionale. 6.2 Il fondo deve presentarsi esente da polvere, oli, grassi e da qualsiasi cosa che ne possa ridurre l adesione completa. 6.3 Il fondo deve essere solido e esente da crepe. 6.4 A seconda del tipo di sottofondo vanno considerati i tempi di maturazione, di essiccazione, e i valori massimi di umidità residua consentita. 6.5 Alla planarità del fondo va data la massima considerazione. Anche una minima imperfezione va corretta prima di procedere con la posa 6.6 A questo scopo a seconda dei materiali di preparazione scelti vanno seguite le indicazioni del fabbricante. 6.7 A partire da differenze di +/- 2mm su un metro sono da effettuare provvedimenti di correzione del fondo. Dopo questa operazione sono da considerare i tempi d essiccazione come da prescrizioni del fabbricante della malta di correzione Autor: Roger Dähler Pagina

6 7 Adesivo 7.1 Per la scelta del collante prendere in considerazione solo colle additivate e che necessitano un minimo impiego d acqua. 7.2 Principalmente dovrebbero venire impiegate colle a presa rapida. 7.3 Sono idonee le colle con azione cristallizzante dell acqua. 8 Posa 8.1 Per la posa di lastre di porcellanato a spessore ridotto di qualsiasi formato, il procedimento combinato deve essere quello del Floating/Buttering. 8.2 La colla va applicata con spatola dentata della grandezza di 4 x 4 x 4mm sul fondo di posa come pure delicatamente sul retro della lastra in modo uniforme 8.3 Alfine di garantire una stesura uniforme della colla sul retro della lastra è necessario che questa appoggi su tutta la superficie su un supporto rigido. 8.4 La direzione di stesura della colla sul pavimento e la direzione di stesura della colla sul retro della lastra devono risultare incrociate 8.5 Dopo aver delicatamente appoggiato la lastra premerla uniformemente con una spatola gommata. Tenere presente che la pressione va fatta cominciando dall interno della lastra verso i bordi alfine di ridurre spazi d aria. 8.6 Quali distanziatori per giunti sono da impiegare principalmente degli spessori in legno. Cunei e crocette non devono venire impiegati in quanto a prelevamento si arrischia di sbeccare il bordo della lastra. Autor: Roger Dähler Pagina

7 9 Fughe 9.1 Nella posa delle lastre di porcellanato a spessore ridotto è da proporre e consigliare una fuga minima di di 3mm 9.2 Prima della stuccatura le giunte vanno accuratamente pulite su tutta la verticale dello spessore della lastra alfine di ottenere una sezione del giunto regolare e sufficiente. 9.3 Per la scelta delle stuccature sono da considerare solo quelle additivate e che garantiscono una migliore presa sui fianchi della lastra 9.4 Lastre con superfici superiori a 1 metro quadrato possono venire fugate con del silicone alfine di ridurre ulteriormente le tensioni 10 Giunti di movimento 10.1 La suddivisione dei campi deve essere come per pavimenti ceramici convenzionali Sono da considerare le normative SIA 248 e Su grandi superfici verticali sono necessari dei giunti di movimento come sono necessari anche negli angoli. Autor: Roger Dähler Pagina

Documenti analoghi

INDICAZIONI DI POSA SISTEMA ACUSTICO ANTICALPESTIO PRIMATE PHONOFLOOR INDICE

INDICAZIONI DI POSA SISTEMA ACUSTICO ANTICALPESTIO PRIMATE PHONOFLOOR INDICE ISOLAMENTO ACUSTICO SISTEMA ACUSTICO ANTICALPESTIO PRIMATE PHONOFLOOR In caso di ristrutturazioni, ove non si possa intervenire con la realizzazione dell isolamento acustico sotto massetto, o per migliorare