Le opportunità per gli Enti e le imprese
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- Gerardo Mariani
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1 Le opportunità per gli Enti e le imprese Convegno ST-ESCO ESCO solari termiche in Italia: applicazioni, prospettive e strategie di sviluppo Dario Di Santo, FIRE Premessa La Federazione Italiana per l uso Razionale dell Energia è un associazione tecnico-scientifica che promuove per statuto l efficienza energetica in tutte le sue forme. Oltre alle attività rivolte ai soci, la FIRE opera su incarico del Ministero delle Attività Produttive per gestire le nomine e promuovere il ruolo degli energy manager nominati ai sensi della legge 10/91. La Federazione collabora inoltre con le Istituzioni, la Pubblica Amministrazione e varie Associazioni per diffondere l uso efficiente dell energia. 2
2 Il sito web 3 Sviluppo, risorse, dipendenze Elettrificazione dei consumi energetici: x : fabbisogno in fonti primarie x : crescita popolazione x 4 Dipendenza dall estero: 84% Dall uomo agricolo a quello tecnologico: x prezzo del greggio: x 3 4
3 Un sistema complesso 5 L efficienza ed il risparmio sono un must! L EFFICIENZA ENERGETICA: stabilizza o diminuisce la dipendenza dall estero; contribuisce alla riduzione dell inquinamento; consente di evitare la costruzione di nuove centrali e reti di trasporto e distribuzione; contribuisce alla creazione di nuovi posti di lavoro e nuove attività, coinvolgendo le aziende italiane che operano nel settore; fa risparmiare denaro; consente di ottenere benefici in termini di immagine; promuove uno sviluppo sostenibile delle risorse. La prima forma di efficienza consiste nell eliminazione degli SPRECHI! 6
4 Che fare negli EELL? Tecnologie Energy manager Cultura e formazione Finanza Leggi, Piani, Regolamenti, Verifiche Incentivi 7 Le tecnologie e gli accordi volontari ci sono! Esistono interventi interessanti per tutti i settori 8
5 Come capire se intervenire? Il primo passo è sempre conoscere. Le diagnosi non generano direttamente flussi di cassa, ma permettono di individuare i migliori approcci alla gestione dell energia. DM 22 dicembre 2006 I sistemi di telecontrollo rappresentano un ottimo strumento per il monitoraggio dei consumi e per l ottimizzazione gestionale degli impianti. Gli indicatori energetici consentono di confrontare fra loro aziende dello stesso settore. Potrebbero essere un valido strumento nelle mani delle associazioni di categoria. Non conoscere significa fuggire o rincorrere! 9 L energy manager Un buon Energy Manager, a partire dalla diagnosi e dalla contabilità energetica, aiuta L O&M ad ottimizzare l O&M e ad introdurre le tecnologie efficienti nell azienda. L Energy Manager può essere un dirigente interno o un consulente esterno. Il consumo consapevole non può che partire dalla scelta di dotarsi di un energy manager. Non solo utile per migliorare l O&M e individuare interventi: controparte verso gli operatori; antenna per anticipare gli obblighi di legge e trasformarli in opportunità. incide in media sul 80% dei costi sul ciclo di vita. Curare la gestione degli impianti è la prima conseguenza del processo conoscitivo. Aspetti: costi fissi o variabili; conoscenza dell azienda; tipo di esperienza. L energy manager, figura orizzontale, è di supporto al decisore per gli aspetti energetici. 10
6 L energy manager Si tratta di un ruolo in evoluzione, che alle competenze tecniche deve ormai aggiungere quelle finanziarie e di gestione dei rischi e quelle ambientali, condite di doti comunicative. Questi cambiamenti hanno condotto ad avvertire un esigenza di poter avere esperti in gestione dell energia formati adeguatamente e certificati (direttive 2002/91/CE e 2006/32/CE). La FIRE è impegnata nei tavoli europei e nazionali che si stanno occupando della certificazione degli energy manager e nel progetto EQUEM, rivolto alla formazione. La liberalizzazione dei mercati, l evoluzione continua della normativa su più livelli (comunitario, nazionale, locale), i mercati sempre più competitivi, il contesto internazionale: fenomeni che richiedono solide competenze per essere seguiti. E-quem è: - formazione; - qualificazione; - certificazione. 11 Dove trovare le risorse economiche? Gli interventi sull efficienza energetica si ripagano grazie al risparmio che consentono di ottenere. I tempi di ritorno attualizzati sono spesso compresi fra i 2 e i 5 anni, ma possono essere anche inferiori. Anche gli altri indicatori finanziari sono spesso molto interessanti. Il DPR 412/93 introdusse l obbligo di ricorrere alle fonti rinnovabili ed alle assimilate in presenza di tempi di ritorno semplici inferiori agli 8 o 10 anni. Il d.lgs. 311/06 aggiunge l obbligo di utilizzo di solare termico e fotovoltaico. 12
7 Finanza e mercato: le ESCO Risparmio in bolletta ( /tep) Cliente Prestazioni garantite Aziende fornitrici di macchine e servizi ESCO Risparmi condivisi Banche La ESCO ideale (e utile) può offrire: la garanzia dei risultati; il finanziamento tramite terzi; servizi energetici integrati. 13 Finanza e mercato: le ESCO Prestazioni garantite Le prestazioni sono collegate al risparmio energetico. Il rischio finanziario ricade sull utente. L utente si ritrova un debito in bilancio, salvo il caso del leasing. L utente deve essere finanziariamente affidabile. Per la ESCO non esistono problemi di accesso al credito. La ESCO può non avere interesse a perseguire il massimo risparmio. Shared savings Le prestazioni sono collegate al costo dell energia. Il rischio finanziario ricade sulla ESCO. L utente in genere ha un costo operativo fuori bilancio. L utente deve essere solido. La ESCO rischia di trovarsi con una leva finanziaria eccessiva. L utente non anticipa denaro, ma paga di più la ESCO a parità di intervento. 14
8 C è bisogno di creare una cultura dell energia La diffusione di una cultura energetica ed ambientale fra i dirigenti incide su vari aspetti: individuazione degli impianti e delle tecnologie; progettazione dei prodotti; scelta dei fornitori; caratteristiche di nuove sedi; comportamenti del personale. L energia, motore dello sviluppo, è nascosta e data per scontata I dipendenti possono beneficiare di quanto appreso trasferendolo nelle proprie case. E bene aiutare l Energy Manager a lavorare meglio, facendolo dialogare con gli altri settori e gestendone opportunamente il budget. Certe scelte si riflettono in modo benefico sull azienda e sulla società! 15 Diritti e doveri degli EELL Le tappe di un percorso: Legge 10/91; DPR 412/93; Merloni Ter (1995); Decreti Bassanini (1998); D.Lgs. 79/99 e D.Lgs. 164/00; Revisione articolo 8 della Costituzione (2001); DM 20 luglio 2004; D.Lgs. 192/05 e D.Lgs. 311/2006. Gli EELL hanno una doppia funzione da svolgere: pubblica e privatistica! Ai doveri si sono via via sommati una serie di diritti e responsabilità, sulla via del cammin di sussidiarietà. Tale opportunità è lungi dall essere sfruttata, salvo alcuni casi di eccellenza. 16
9 Gli strumenti disponibili per gli EELL Alcuni STRUMENTI disponibili per Regioni ed Enti Locali: Finanziamenti per diagnosi, studi, progettazione e monitoraggio degli interventi; Regolamenti Edilizi dei Comuni orientati alla promozione delle fonti rinnovabili e dell efficienza energetica; Gestione attiva delle concessioni alle imprese di servizio; Pianificazione territoriale contrattata; Integrazione con i programmi di promozione della imprenditoria e della formazione; Strutture per il supporto all attuazione dei programmi energetici; Fondi di garanzia; Attività di comunicazione. 17 Il mercato: incentivare cosa e come? Gli incentivi sono un tentativo spesso poco riuscito di introdurre le esternalità (i costi sociali) nei prezzi di mercato. Strumento Beneficio annuo Incentivo totale TEE*: ktep/anno M CV**: ktep/anno M Conto Energia***: 121 ktep/anno M (*2,9 Mtep; 5 anni **10 TWh/anno; 8 anni ***500 MWp; 20 anni) TEE CV CE /tep L obiettivo dovrebbe essere quello di creare di un mercato! TEE: titoli di efficienza (2,9 Mtep; 5 anni) CV: certificati verdi (10 TWh/anno; 8 anni) CE: conto energia fotovoltaico (500 MWp; 20 anni) N.B. I dati contenuti in questa tabella sono indicativi e suscettibili di modifiche in funzione dell andamento dei prezzi dei CV e dei TEE. 18
10 Incentivi previsti dalla Finanziaria 2007 La Finanziaria 2007 prevede varie misure a favore di interventi di efficienza energetica: detrazione fiscale 55% per interventi di riqualificazione energetica; contributo del 55% sugli extracosti per la realizzazione di nuovi edifici energeticamente efficienti; agevolazioni fiscali per interventi relativi a elettrodomestici A+, illuminazione, motori elettrici e variatori di velocità; fondo rotativo a favore di microcogeneratori, eolico piccola taglia, motori elettrici, miglioramento dell efficienza energetica negli usi finali, innovazione tecnologica. 19 Titoli di efficienza energetica Risparmio da Rete /tep risparmio bolletta 1 tep corrisponde a: 980 kg di gasolio, m 3 di gas naturale kwh elettrici Tariffe Utente Altri incentivi 100 /tep recupero tariffa /tep canone servizio ESCO XXX /tep Distributore /tep vendita titoli 20
11 Titoli di efficienza energetica La maggior parte degli interventi di miglioramento dell efficienza energetica può avvalersi del meccanismo dei certificati bianchi. E previsto a breve un intervento del legislatore per potenziarne l efficacia (aumento obiettivi e estensione temporale degli obblighi). Alcuni esempi riferiti a tecnologie per il residenziale. Tecnologia Scheda Unità Risparmio /unità tep/unità/anno (5 anni) Caldaia a 4 stelle unifamigl. ACS 3 caldaia 0,037-0, Solare Termico integrazione gas 8 m 2 0,061-0, Pompe di calore 15 appartam. 0,011-0, Condizionatore < 12 kw f 19 kw f 0,002-0, Cogenerazione 21 impianto DM 22 dicembre 2006 Entità finanziamenti: 7,8 M. Rivolti a: distributori e ESCO. Assegnati tramite procedura ad evidenza pubblica. 22
12 DM 22 dicembre 2006 Le Regioni comunicano in 180 giorni la lista degli edifici ed il relativo importo di cofinanziamento, pena perdita diritto a partecipare al programma. Tempi: 9 mesi per pubblicare le procedure ad evidenza pubblica. Diagnosi da inviare in copia a MATT, CCSE e ENEA per ottenere 50% finanziamento. L ENEA svolgerà attività di monitoraggio delle diagnosi e pubblicherà rapporti sui risultati. 23 DM 22 dicembre
13 Il contratto servizio energia Partì come contratto per incentivare la gestione efficiente del comfort negli edifici e per sollevare gli amministratori dagli obblighi di terzo responsabile (DPR 412/93). Per anni è stato applicato per gli usi domestici usufruendo dell IVA al 10% in base al decalogo proposto dall Agenzia delle Entrate (circolare 273/E/98). Fra i punti salienti la previsione di una diagnosi energetica, una tariffa basata su parametri oggettivi e consumi fatturati in kj o kwh. 25 Il contratto servizio energia La Finanziaria 2007 è intervenuta sul tema (comma 348), seguita dalla risoluzione 94/2007 dell Agenzia delle Entrate : le prestazioni di servizi e forniture di apparecchiature e materiali relativi alla fornitura di energia termica per uso domestico attraverso reti pubbliche di teleriscaldamento o nell ambito del contratto servizio energia, omissis ; sono incluse le forniture di energia prodotta da fonti rinnovabili o da impianti di cogenerazione ad alto rendimento; alle forniture di energia da altre fonti, sotto qualsiasi forma, si applica l aliquota ordinaria. Si attende la prossima uscita del decreto previsto dal DPR 412/93, nel cui ambito potrebbe essere inserita la proposta di ST-ESCO. 26
14 Altri incentivi Non vanno poi dimenticati altri incentivi, come: quelli del Ministero dell Ambiente per EELL e PMI; quelli regionali e locali; il programma Industria 2015; la possibilità di partecipare a programmi europei di diffusione e ricerca. Il programma Industria 2015 al momento vede la presentazione di idee per progetti innovativi nel campo dell efficienza energetica e delle fonti rinnovabili: 27 Un ampio mercato potenziale A favore dell efficienza: direttive UE (ambiente ed energia); DM 20 luglio 2004 e finanziaria 2007; attenzione e sensibilità crescenti; possibilità di intervento; rapporto costi/benefici; aspetti autorizzativi. La direttiva 2006/32/CE sui servizi energetici ipotizza un obiettivo annuo di riduzione dei consumi medio del 1% annuo (circa 2 Mtep in Italia). I DM 20 luglio 2004 impongono ai distributori un obiettivo annuo crescente da 0,2 Mtep nel 2005 a 2,9 Mtep nel
15 Un ampio mercato potenziale Risparmio energetico 2 Mtep/anno Risparmio economico M Giro d affari M Fatturato Servizi M?! Posti di lavoro Risparmio in bolletta: /tep 29 Saremo capaci di cogliere questa opportunità? Alcune problematiche: cultura; credibilità; piccolo potrà anche essere bello, sottodimensionato no. Alcuni italici difetti: ci piace rendere complicate le cose semplici affidandoci alle interpretazioni; preferiamo la sensazione alla conoscenza (addio volontà); ci piace lamentarci, ma non agire; non ci dispiacciono i condoni; abbiamo la sindrome del commissario tecnico. 30
16 Possiamo cambiare?! Servono conoscenza, onestà, volontà, coraggio, decisioni E, soprattutto, ciascuno di noi 31 Per approfondimenti Alcuni siti web da cui partire:
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