LICEO LINGUISTICO STATALE
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- Ippolito Roberti
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1 LLS...qui si piantano querce LICEO LINGUISTICO STATALE «Ninni Cassarà» C.F SEDE Via Don Orione 44 Palermo (tel. 091/545307) PAPM SUCCURSALE Via G. Fattori, 86 Palermo (tel. 091/ ) PAPM SEZIONI STACCATE: Cefalù (tel. 0921/422891) PAPM10001A Terrasini (tel. 091/ ) PAPM10002B ; sito istituzionale: REGOLAMENTO DI PREVENZIONE E CONTRASTO DEI FENOMENI DI BULLISMO E DI CYBERBULLISMO (da intendersi come parte integrante del Regolamento d Istituto e del Patto di corresponsabilità, Allegati al PTOF ) Premessa Benchè il confronto, a volte particolarmente vivace, sia sempre stato presente nel mondo dell infanzia e dell adolescenza, oggi la scuola è quotidianamente coinvolta nella gestione e risoluzione di rapporti che sfociano in conflittualità patologica connotati con il termine di Bullismo. È opportuno ricordare che con il termine bullismo si intende «un oppressione, psicologica o fisica, reiterata nel tempo, perpetrata da una persona o da un gruppo di persone più potenti nei confronti di un altra persona percepita come più debole» (Vademecum del Miur 2016); per cyberbullismo si intende «qualunque forma di pressione, aggressione, molestia, ricatto, ingiuria, denigrazione, diffamazione, furto d'identità, alterazione, acquisizione illecita, manipolazione, trattamento illecito di dati personali in danno di minorenni, realizzata per via telematica, nonché la diffusione di contenuti on-line aventi ad oggetto anche uno o più componenti della famiglia del minore il cui scopo intenzionale e predominante sia quello di isolare un minore o un gruppo di minori ponendo in atto un serio abuso, un attacco dannoso, o la loro messa in ridicolo». (L. 127/2017 art. 1) Pertanto non tutte le situazioni conflittuali possono essere considerate Bullismo ma, per poter connotare un comportamento come tale dobbiamo osservare se sono presenti tali elementi: l intenzionalita : il bullo agisce intenzionalmente al fine di acquisire vantaggi di varia natura, siano essi materiali o gratificazione personale; la pianificazione: il bullo non colpisce a caso ma pianifica metodo ed azioni scegliendo la vittima; la persistenza nel tempo: Il bullo reitera le azioni nel tempo, per settimane, mesi o anni; l asimmetria nella relazione: Il bullo, percependosi come essere superiore, sceglie la vittima che, isolata, vive in uno stato di impotenza e di impossibilità di fuga dalla
2 situazione vissuta. Cosa differenzia il cyber bullismo dal bullismo tradizionale? l'anonimato: il bullo utilizzando account falsi si sente al sicuro convinto di non poter essere individuato; assenza di relazione tra vittima e bullo: difficilmente la vittima individua il suo persecutore se non chiede aiuto agli adulti di riferimento; mancanza di feedback emotivo: il cyberbullo, non percepisce la sofferenza provocata annullando qualunque senso di responsabilità; spettatori infiniti: poiché ciò che viene immesso in rete raggiunge potenzialmente tutti ed è per sempre, la platea si amplia all infinito. Le situazioni più frequenti di cyberbullismo sono: Flaming: litigi on line nei quali si fa uso di un linguaggio violento e volgare. Harassment: molestie, parole o comportamenti, rivolti ad una persona attraverso l invio ripetuto di linguaggi offensivi. Cyberstalking: invio ripetuto di messaggi che includono esplicite minacce fisiche, al punto che la vittima arriva a temere per la propria incolumità. Denigrazione: socializzazione di pettegolezzi e commenti crudeli, calunniosi e denigratori. Outing estorto: registrazione delle confidenze raccolte all interno di un ambiente privato- creando un clima di fiducia e poi inserite integralmente in un blog pubblico. Impersonificazione: insinuazione all interno dell account di un altra persona con l obiettivo di inviare dal medesimo messaggi ingiuriosi che screditino la vittima. Esclusione: estromissione intenzionale dall attività on line. Sexting: invio di messaggi via smartphone e internet, corredati da immagini a sfondo sessuale. Trickery e Outing: il bullo dopo aver stretto un rapporto di amicizia con la vittima diffonde le informazioni ricevute tramite mezzi elettronici come internet, sms, etc. Il Liceo Linguistico Ninni Cassarà fonda la sua azione educativa sull assoluta convinzione che non può esistere intelligenza emotiva in un ambiente poco sereno. Tale condizione necessita della sinergia di tutti gli elementi che concorrono all educazione dell individuo. Un rapporto malato con l adulto, sia esso genitore o docente, destabilizza il discente e ne vanifica la crescita. Nei confronti del fenomeno crescente del Bullismo si agisce su più azioni: PREVENZIONE nei confronti di situazioni conflittuali attraverso un clima sereno dato da regole chiare e condivise. PROMOZIONE delle buone pratiche. CONTRASTO nei confronti di ogni forma di prevaricazione. RIFERIMENTI LEGISLATIVI E RESPONSABILITA GIURIDICA Il Parlamento ha dato il via libera alle nuove disposizioni contro il fenomeno del cyberbullismo.
3 Nella Gazzetta del 3 giugno 2017 è stata pubblicata la Legge 29 maggio 2017 n. 71 recante "Disposizioni a tutela dei minori per la prevenzione ed il contrasto del fenomeno del cyberbullismo". Le principali novità introdotte dal provvedimento sono le seguenti: Definizione di «cyberbullismo». Obiettivo della legge: contrastare il fenomeno del cyberbullismo in tutte le sue manifestazioni, attraverso la prevenzione, la tutela e la promozione di percorsi che educhino alla prosocialità siano essi vittime o bulli. Oscuramento del web: la vittima di cyberbullismo, che abbia compiuto almeno 14 anni, e i genitori o esercenti la responsabilità sul minore, può inoltrare al titolare del trattamento o al gestore del sito internet o del social media un'istanza per l'oscuramento, la rimozione o il blocco di qualsiasi altro dato personale del minore, diffuso nella rete internet. Se non si provvede entro 48 ore, l'interessato può rivolgersi al Garante della Privacy che interviene direttamente entro le successive 48 ore. Ruolo della scuola nel contrasto al cyberbullismo: in ogni istituto viene nominato tra i professori un referente per le iniziative contro il bullismo e il cyberbullismo. Al dirigente spetterà informare subito le famiglie dei minori coinvolti in atti di bullismo. Più in generale, il Miur ha il compito di predisporre linee di orientamento di prevenzione e contrasto puntando, tra l'altro, sulla formazione del personale scolastico e la promozione di un ruolo attivo degli studenti, mentre ai singoli istituti è demandata l'educazione alla legalità e all'uso consapevole di internet. Alle iniziative in ambito scolastico collaboreranno anche polizia postale e associazioni del territorio. Il dirigente scolastico che venga a conoscenza di atti di cyberbullismo (salvo che il fatto costituisca reato) deve informare tempestivamente i soggetti che esercitano la responsabilità genitoriale o i tutori dei minori coinvolti e attivare adeguate azioni di carattere educativo. Ammonimento da parte del questore: è stata estesa al cyberbullismo la procedura di ammonimento prevista in materia di stalking (art. 612-bis c.p.), di ingiuria (art. 594 c.p.), diffamazione (art. 595 c.p.), minaccia (art. 612 c.p.) e trattamento illecito di dati personali (art. 167 del codice della privacy) commessi da minori ultraquattordicenni nei confronti di altro minorenne. A tal fine il questore convoca il minore, insieme ad almeno un genitore o ad altra persona esercente la responsabilità genitoriale; gli effetti dell'ammonimento cessano al compimento della maggiore età. Le responsabilità Negli atti di bullismo vanno distinte le diverse responsabilità ed a tal riguardo si identificano: a) Culpa del Bullo Minore; Va distinto il MINORE DI 14 ANNI da quello tra i 14 ed i 18 ANNI. Il minore di 14 anni non è mai imputabile penalmente; Se viene però riconosciuto come socialmente pericoloso possono essere previste misure di sicurezza. Il minore tra i 14 e i 18 anni di età è imputabile se viene dimostrata la sua capacità di intendere e volere. La competenza a determinare la capacità del minore è del giudice che si avvale di consulenti professionali. b) Culpa in educando e vigilando dei genitori; Si applica l articolo 2048 del codice civile. Il non esercitare una vigilanza adeguata all età e indirizzata a correggere comportamenti inadeguati è alla base della responsabilità civile dei genitori per gli atti illeciti commessi dal figlio minorenne che sia capace di intendere e di volere.
4 c) Culpa in vigilando della Scuola. L Art.28 della Costituzione Italiana recita che I funzionari ed i dipendenti dello Stato e degli Enti pubblici sono direttamente responsabili, secondo le leggi penali, civili ed amministrative, degli atti compiuti in violazione di diritti. In tali casi la responsabilità si estende allo Stato ed agli altri enti pubblici. Principale normativa scolastica di riferimento Linee guida del MIUR del 13 Aprile 2015 Linee di orientamento per azioni di prevenzione e di contrasto al bullismo e al cyber bullismo. In una successiva nota (N /15) il MIUR ha fornito le indicazioni operative per l attuazione delle linee di orientamento, affidando nuovi ruoli e compiti ai Centri Territoriali di Supporto (CTS). Direttiva Ministero Pubblica Istruzione 15 Marzo 2014 Linee di indirizzo ed indicazioni in materia di utilizzo di telefoni cellulari e di altri dispositivi elettronici durante l attività didattica, irrogazione di sanzioni disciplinari, dovere di vigilanza e di corresponsabilità dei genitori e dei docenti. In base alla Direttiva, tutte le componenti scolastiche ( ) devono aprire una fase di riflessione sulle problematiche che sono oggetto della direttiva stessa, fino a promuovere le iniziative utili tra le quali si sollecita un intervento deciso sull utilizzo di cellulari e altri dispositivi elettronici durante le attività didattiche che va fortemente vietato anche mediante il ricorso a sanzioni disciplinari. Statuto delle studentesse e degli studenti Anche lo Statuto affronta il problema rimandando le azioni al regolamento scolastico dei singoli istituti. Dirigente scolastico, Organi collegiali e figure di sistema Il Dirigente Scolastico in sinergia con il C.D.D ed i C.D.C. e sulla base dell idea TOLLERANZA ZERO, a fianco dell intervento educativo-preventivo dovrà applicare, nei confronti dei bulli e dei cyberbulli, misure disciplinari e di intervento che dimostrino chiaramente la condanna dei soprusi, dei comportamenti aggressivi e di prepotenza in qualsiasi forma. Il Referente per il bullismo e cyberbullismo Promuove la conoscenza e la consapevolezza del bullismo e del cyberbullismo attraverso progetti d'istituto che coinvolgano genitori, studenti e tutto il personale; collabora al coordinamento delle attività di prevenzione ed informazione sulle responsabilità di natura civile e penale, anche con eventuale affiancamento di genitori e studenti; cura i rapporti con i servizi territoriali quali servizi sociali e sanitari, aziende del privato sociale, forze di polizia, per realizzare operativamente progetti di informazione/formazione; cura eventuali rapporti di rete fra scuole per eventuali convegni/seminari/corsi. I Genitori
5 Sono attenti ai comportamenti dei propri figli al fine anche di cogliere ed interpretare messaggi di sofferenza che si manifestano in ambito scolastico; vigilano sull uso delle tecnologie da parte dei ragazzi, con particolare attenzione ai tempi e alle modalità; conoscono il Regolamento di istituto ed il Patto di corresponsabilità; conoscono le azioni messe in campo dalla scuola. Gli Alunni partecipano alle iniziative scolastiche, al fine di favorire un miglioramento del clima relazionale; possono operare come tutor per altri studenti; non utilizzano durante le lezioni o le attività didattiche in genere cellulari, se non per finalità didattiche, previo esclusivo consenso del docente; sono consapevoli che la divulgazione del materiale acquisito all interno dell istituto e utilizzabile solo per fini personali di studio o documentazione. Segnalazione di casi e relativi provvedimenti Alunni, famiglie, docenti e tutto il personale scolastico, venuti a conoscenza di un atto configurabile come bullismo e/o cyberbullismo, ne danno informazione immediata al Dirigente Scolastico che provvederà, in caso di reato, a sporgere immediatamente denuncia all'autorità Giudiziaria. Il Dirigente, a questo punto, attiva nei confronti dello/gli studente/i che ha/hanno commesso atti di bullismo/cyberbullismo, le fasi della procedura come di seguito indicate: PRIMA FASE: analisi e valutazione dei fatti denunciati SECONDA FASE: risultati sui fatti oggetto di indagine TERZA FASE: azioni e provvedimenti Particolare attenzione si riserverà nei confronti della/e vittima/e al fine di far percepire un senso di protezione e di supporto non solo da parte degli adulti ma anche per ciò che concerne i coetanei. Verrà data tempestiva comunicazione alle famiglie della vittima e del Bullo (convocazione) che verranno supportate nell affrontare la situazione segnalata in sinergia con l istituzione scolastica. Convocazione straordinaria del Consiglio di classe; Scelta dell opportuno ammonimento al bullo/cyberbullo; Valutazione di un intervento personalizzato, che abbia come obiettivo lo sviluppo dell empatia, dell autocontrollo, l aumento della positività, l evidenza delle conseguenze di ogni comportamento, lo sviluppo delle abilità di dialogo, di comunicazione e di negoziazione; Valutazione del tipo di provvedimento disciplinare, secondo la gravità; Nel caso in cui le famiglie non collaborino mostrando atteggiamenti che possano pregiudicare qualunque intervento educativo, si procederà alla segnalazione ai Servizi Sociali del Comune.
6 Il provvedimento disciplinare ha lo scopo di tendere alla rieducazione ed al recupero dello studente. ll cyberbullo che come detto spesso non è del tutto consapevole della sofferenza provocata deve in primo luogo essere aiutato a comprendere la conseguenza del suo gesto nei confronti della vittima mediante la condivisione del dolore e la riflessione sulla condotta sbagliata messa in atto. Chi si comporta da cyberbullo esprime a sua volta malessere, immaturità, insicurezza e scarsa autostima. Pur convinti che qualsiasi intervento educativo debba mirare all inclusione, si prevedono anche, in casi di gravità e recidiva, l allontanamento temporaneo dall Istituto. TABELLA SINOTTICA INFRAZIONE/SANZIONE Infrazione Provvedimento Organo competente L alunno, nonostante il divieto, utilizza dispositivi elettronici durante le ore di lezione. cellulare Nota sul registro di classe Docente Convocazione della famiglia Reiterazione infrazione nota Docente e C.d.C L alunno, nonostante il divieto, utilizza dispositivi elettronici durante una verifica scritta. cellulare Docente Nota sul registro di classe L alunno effettua riprese audio, foto o video, senza previa autorizzazione per scopi unicamente didattici Convocazione della famiglia cellulare Nota sul registro di classe Intervento del C.d.C. *Provvedimenti disciplinari educativi, da individuare e concordare CdC alla presenza dei rappresentanti dei genitori, degli alunni della famiglia degli interessati, del DS e del Referente cyberbullismo
7 L alunno diffonde a terzi, in modo non autorizzato, audio, foto o video in violazione delle norme sulla privacy all interno degli organi competenti cellulare e nota sul registro di classe Convocazione del C.d.C. per valutare la gravità del fatto commesso CdC alla presenza dei rappresentanti dei genitori, degli alunni della famiglia degli interessati, del DS e del Referente cyberbullismo L alunno utilizza termini lesivi della dignità altrui, tende a colpire volutamente alcuni individui. Tali comportamenti vengono diffusi tramite social. * Provvedimenti disciplinari educativi, da individuare e concordare all interno degli organi competenti cellulare e nota sul registro di classe Convocazione del C.d.C. per valutare la gravità del fatto commesso CdC alla presenza dei rappresentanti dei genitori, degli alunni della famiglia degli interessati, del DS e del Referente cyberbullismo L alunno danneggia volontariamente strutture, attrezzature e beni della scuola (vetri, pannelli, strumenti di lab., attrezzi e suppellettili nelle palestre, libri, lavagne...) Questi comportamenti vengono diffusi e condivisi attraverso smartphone, tablet, su social network, servizi di messaggeria istantanea, ecc * Provvedimenti disciplinari educativi, da individuare e concordare all interno degli organi competenti Convocazione del C.d.C. per valutare la gravità del fatto commesso * Provvedimenti disciplinari educativi, da individuare e concordare all interno degli organi competenti CdC alla presenza dei rappresentanti dei genitori, degli alunni della famiglia degli interessati, del DS e del Referente cyberbullismo
8 *Provvedimenti disciplinari educativi, da individuare e concordare all interno degli organi competenti: Azioni di tutoraggio dei compagni più deboli. Percorsi di studio individuali mirati all approfondimento del fenomeno, anche con la produzione di elaborati che inducano lo studente ad uno sforzo di riflessione e di rielaborazione critica degli episodi in oggetto. Partecipazione ad attività di gruppo su temi relativi ad argomenti strategici che invitano a parlare di se e delle relazioni (temi sull amicizia, sui rapporti con i coetanei, sulla scuola, sulle attività del tempo libero, sulla famiglia...). Relazione informativa rivolta alla classe, relativa ai percorsi di approfondimento svolti. Partecipazione guidata, insieme alla Referente d Istituto, all organizzazione di azioni informative sul fenomeno, quali incontri con le forze dell ordine, attività progettuali ecc.. Partecipazione guidata ad azioni di volontariato nell ambito della comunità scolastica, quali collaborazione al riordino di materiali bibliotecari. Partecipazione ad iniziative di solidarietà promosse dalla scuola. Obbligo alla frequenza di specifici corsi di formazione su tematiche di rilevanza sociale o culturale.
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