COMUNE DI SPILAMBERTO

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1 DELIBERAZIONE DEL CONIGLIO COMUNALE COMUNE DI PILAMBERTO PROVINCIA DI MODENA C O P I A AENO ALLA PROPOTA DI ACCORDO DI PROGRAMMA CON LA PROVINCIA DI MODENA, AI ENI DELL'ART. 34 DEL T.U.EE.LL. E DELL'ART. 40 DELLA L.R. 20/2000, PER VARIANTE AL PIANO REGOLATORE GENERALE IN RECEPIMENTO DEGLI TUDI DI MICROZONAZIONE IMICA DEL TERRITORIO E DELLA CONDIZIONE LIMITE DI EMERGENZA (CLE). Nr. Progr. Data eduta Nr Adunanza ORDINARIA eduta PUBBLICA di PRIMA Convocazione in data alle ore 20:30. Cod. Ente : Il ha convocato il CONIGLIO COMUNALE presso lo pazio Eventi "Lilliano Famigli", oggi alle Ore 20:30 in adunanza ORDINARIA di PRIMA Convocazione previo invio di invito scritto a domicilio, nei modi e nei termini di cui all'art. 22 del regolamento del consiglio comunale. Fatto l'appello nominale risultano: Cognome e Nome Pre. Cognome e Nome Pre. Cognome e Nome Pre. COTANTINI UMBERTO - INDACO MANDRIOLI DANIELE ANDERLINI FIORELLA MUNARI IMONETTA MAZZI ELIA ORI CLAUDIO VILLA MARCO FAZIOLI EMANUELA PADINI MIRELLA N MERCATI GIORGIA CATAGNINI ALICE MORELLI NICCOLO' ABEYDEERA DALRIN AANKA FRANCIOO ALVATORE N FORTE MAURIZIO N NARDINI FABRIZIO MALMUI ALBERTO Totale Presenti: 14 Totale Assenti: 3 ono presenti gli assessori esterni: PECI ALEIA Assenti Giustificati i signori: FRANCIOO ALVATORE; FORTE MAURIZIO; PADINI MIRELLA Assenti Non Giustificati i signori: Nessun convocato risulta assente ingiustificato Partecipa alla riunione il EGRETARIO GENERALE del Comune, dott. APIENZA GIOVANNI In qualità di PREIDENTE, il ig. CATAGNINI ALICE assume la presidenza e, constatata la legalità della adunanza, dichiara aperta la seduta designando a scrutatori i Consiglieri, sigg.:,, Allegati: 1) Pareri Art comma 1 - D.Lgs 267/2000

2 DELIBERAZIONE DEL CONIGLIO COMUNALE NR. 46 DEL OGGETTO: AENO ALLA PROPOTA DI ACCORDO DI PROGRAMMA CON LA PROVINCIA DI MODENA, AI ENI DELL'ART. 34 DEL T.U.EE.LL. E DELL'ART. 40 DELLA L.R. 20/2000, PER VARIANTE AL PIANO REGOLATORE GENERALE IN RECEPIMENTO DEGLI TUDI DI MICROZONAZIONE IMICA DEL TERRITORIO E DELLA CONDIZIONE LIMITE DI EMERGENZA (CLE). Relaziona l Assessore Daniele Mandrioli Fornisce ulteriori informazioni sul procedimento l ing. Andrea imonini IL CONIGLIO COMUNALE Premesso che: la L. R. 20/2000 Disciplina generale sulla tutela e l uso del territorio e la L. R. 19/2008 Norme per la riduzione del rischio sismico richiedono l esecuzione di studi di microzonazione sismica per la redazione e l approvazione dei piani urbanistici comunali; la legge 39/2009 all art. 11 Interventi per prevenzione del rischio sismico istituisce un fondo per la prevenzione del rischio sismico; l O.C.D.P.C. n. 52/2013 prevede che le regioni con proprio provvedimento individuino i territori nei quali è prioritaria la realizzazione degli studi di microzonazione sismica. Nel medesimo provvedimento sono definite le condizioni minime necessarie per la realizzazione degli studi di microzonazione sismica negli strumenti urbanistici vigenti e per l accesso ai relativi contributi economici; con la nota prot. n del 26/06/2013 l Unione Terre di Castelli ha chiesto l assegnazione del contributo per la realizzazione della microzonazione sismica per i Comuni di Castelnuovo Rangone, Castelvetro di Modena, avignano sul Panaro, pilamberto e Vignola; con la deliberazione della Giunta R.E.R. n del 16/12/2013 è stato assegnato e concesso all Unione Terre di Castelli, ovvero ai suddetti Comuni, il contributo per l effettuazione degli studi di microzonazione sismica di cui all Ordinanza del C.D.P.C. n. 52/2013; con la deliberazione di Giunta n. 59 del 21/05/2014 l Unione Terre di Castelli approvava specifica collaborazione con la Provincia di Modena, in ragione delle significative e plurime esperienze realizzate da quest ultima in materia di riduzione di rischio sismico coordinate con la Pianificazione urbanistica, al fine a recepire gli studi di microzonazione sismica e la condizione Limite di emergenza negli strumenti urbanistici comunali; la Provincia di Modena, con deliberazione di Giunta provinciale n. 217 del 10/06/2014, ha aderito a tale richiesta di collaborazione come manifestata dall Unione per conto delle Amministrazioni comunali di Castelnuovo Rangone, Castelvetro di Modena, avignano sul Panaro, pilamberto e Vignola, ed in particolare si è impegnata nel coordinamento delle Analisi CLE e nella formulazione, congiuntamente al ervizio geologico, sismico e dei suoli della Regione Emilia Romagna, di una proposta di disposizione normative inerenti la riduzione del rischio sismico;

3 DELIBERAZIONE DEL CONIGLIO COMUNALE NR. 46 DEL Preso atto che gli elaborati di microzonazione sismica, dell'analisi della C.L.E, integrati dalle Norme per la riduzione del rischio sismico e dal necessario elaborato di coordinamento delle N.T.A. del P.R.G. sono specificatamente costituiti dai seguenti: - Analisi del Rischio ismico - Elaborati tudio 2009: o QC03A.1 - Analisi rischio sismico - Rapporto Tecnico o QC03A.2 - Corografia o QC03A.3 - Indagini geognostiche o QC03A.4 - Indagini geofisiche o QC03A.5a- Indagini geofisiche - Rapporto tecnico o QC03A.5b Indagine geofisica - Tavole A0-Profili Tavole A3-Profili 1-8 o QC Carta comunale delle aree suscettibili di effetti locali (in scala 1: sull intero territorio comunale) - Analisi del Rischio ismico - Elaborati tudio 2015: o Relazione Illustrativa o Cartografia M di I Livello, in scala 1: o Carta delle indagini o Carta geologico-tecnica corredata da sezioni geologiche significative o Carta delle Frequenze naturali dei terreni o Carta delle Microzone Omogenee in Prospettiva ismica (MOP ) o Cartografia M di II Livello, in scala 1: o Carta delle Velocità delle onde di taglio (Vs) o Carta di Microzonazione sismica Livello 2 (tre elaborati cartografici) - Analisi della Condizione Limite per l Emergenza Cartografie 2015: o Analisi CLE, carta d insieme in scala 1: o Analisi CLE, carta di sovrapposizione M + CLE, in scala 1: o Analisi CLE, carta in scala 1: Norme per la Riduzione del Rischio ismico - Elaborato di coordinamento delle Norme tecniche di Attuazione del PRG di pilamberto Vista altresì la Relazione Illustrativa e di Valsat Preliminare, che illustra e precisa le finalità ed i contenuti della proposta di variante al vigente Piano Regolatore; Richiamati: l art. 34 D. Lgs. 267/2000 e ss. mm. e ii. in base al quale per la definizione e l attuazione di opere, di interventi o di programmi di intervento che richiedono l azione integrata e coordinata di comuni, di province o comunque di due o più tra i soggetti predetti, il Presidente della Provincia o il indaco, in relazione alla competenza primaria o prevalente sul programma di intervento, promuove la conclusione di un accordo di programma;

4 DELIBERAZIONE DEL CONIGLIO COMUNALE NR. 46 DEL l art. 40, della L. R. 20/2000 e ss. mm. e ii. che in particolare: - al comma 1-ter prevede la possibilità di promuovere la conclusione un accordo di programma, da parte di due o più amministrazioni pubbliche, per la realizzazione di programmi di intervento di rilevante interesse pubblico; - al comma 2 prevede che il indaco che intenda promuovere un accordo di programma che comporti variazione di strumenti di pianificazione territoriale e urbanistica provvede a convocare la conferenza preliminare prevista dall art. 34 del D.Lgs. 267/2000; Dato atto che si intende promuovere la conclusione di un Accordo di Programma, con la Provincia di Modena, ai sensi del comma. 1-ter dell art. 40 della L. R. 20/2000 e ss. mm. e ii., in quanto il recepimento negli strumenti urbanistici degli studi di Microzonazione ismica e della Condizione Limite di Emergenza riveste una rilevanza strategica ai fini della sicurezza del territorio; Visto lo schema dell Accordo di Programma, unitamente ai suoi allegati costituitivi, ai sensi dell art. 34 del D. Lgs. 267/2000 e ss. mm. e ii. e dell art. 40 della L. R. 20/2000 e ss. mm. e ii., che costituirà variante al Piano Regolatore Comunale (P.R.G.), per adeguamento dello strumento agli esiti della Microzonazione ismica del Territorio; Ritenuto pertanto opportuno: 1. approvare la proposta di accordo di programma con la Provincia di Modena, ai sensi dell art. 34 del T.U.EE.LL. e dell art. 40 della L. R. 20/2000 e s.m. e i., in variante al Piano Regolatore Comunale (P.R.G.), al fine di recepire gli studi di microzonazione sismica del territorio e della Condizione Limite di Emergenza (C.L..E); 2. approvare gli elaborati tecnici e documentali che costituiscono parte integrate e sostanziale della proposta di accordo in parola; 3. approvare la riproduzione digitale, riproducibile e non modificabile, degli elaborati tecnici e documentali, dando alla stessa efficacia amministrativa; 4. dare atto che dovrà essere indetta la prescritta conferenza preliminare prevista dall art. 34, comma 2 del D. Lgs. 267/2000; 5. incaricare il Dirigente della truttura Pianificazione Territoriale dell'unione Terre di Castelli quale rappresentante del Comune di pilamberto, all esercizio di tutti i compiti e funzioni necessarie, ai fini della formazione e approvazione dell Accordo di Programma in parola in variante al P.R.G., previste dall art. 40 della L.R. 20/2000 e ss. mm. e ii., delegandolo altresì a rappresentare il Comune di pilamberto all interno della conferenza preliminare e ad apportare le eventuali modifiche, non sostanziali, all accordo in parola qualora in sede di conferenza emergessero nuovi elementi; Visti:

5 DELIBERAZIONE DEL CONIGLIO COMUNALE NR. 46 DEL - l art. 34 del D. Lgs. 267/2000 e ss. mm. e ii.; - l art. 40 della L. R. 20/2000 e ss. mm. e ii.; - l art. 14 e seguenti della L.241/1990 e ss. mm. e ii.; - l art. 42, comma 2, lett. b) del D.Lgs. 267/2000 e ss. mm. e ii.; - lo tatuto Comunale; Il tutto come da registrazione della seduta che ai sensi dell art. 51 del Regolamento del Consiglio Comunale, costituisce mero resoconto. Tale registrazione è depositata presso l ufficio della egreteria generale e pubblicata nel sito web del Comune. Con la seguente votazione: - Presenti e Votanti n. 14 Consiglieri - Favorevoli n. 14 DELIBERA 1. Di approvare la proposta di Accordo di Programma, posta agli atti del presente provvedimento, ai sensi dell art. 34 del T.U.EE.LL. e dell art. 40 della L. R. 20/2000 e ss. mm. e ii., in variante al Piano Regolatore Comunale (P.R.G.) al fine di recepire gli studi di microzonazione sismica del territorio e dell analisi della Condizione Limite di Emergenza (C.L.E.); 2. Di approvare gli elaborati tecnici e documentali, che costituiscono parte integrante e sostanziale della proposta di accordo di cui al precedente punto 1) e che risultano costituiti da: - Analisi del Rischio ismico - Elaborati tudio 2009: o QC03A.1 - Analisi rischio sismico - Rapporto Tecnico o QC03A.2 - Corografia o QC03A.3 - Indagini geognostiche o QC03A.4 - Indagini geofisiche o QC03A.5- Indagini geofisiche - Rapporto tecnico o QC03A.5b Indagine geofisica - Tavole A0-Profili Tavole A3-Profili 1-8 o QC Carta comunale delle aree suscettibili di effetti locali (in scala 1: sull intero territorio comunale) - Analisi del Rischio ismico - Elaborati tudio 2015: o Relazione Illustrativa o Cartografia M di I Livello, in scala 1: o Carta delle indagini o Carta geologico-tecnica corredata da sezioni geologiche significative o Carta delle Frequenze naturali dei terreni o Carta delle Microzone Omogenee in Prospettiva ismica (MOP ) o Cartografia M di II Livello, in scala 1: o Carta delle Velocità delle onde di taglio (Vs) o Carta di Microzonazione sismica Livello 2 (tre elaborati cartografici) - Analisi della Condizione Limite per l Emergenza Cartografie 2015:

6 DELIBERAZIONE DEL CONIGLIO COMUNALE NR. 46 DEL o Analisi CLE, carta d insieme in scala 1: o Analisi CLE, carta di sovrapposizione M + CLE, in scala 1: o Analisi CLE, carta in scala 1: Norme per la Riduzione del Rischio ismico - Elaborato di coordinamento delle Norme tecniche di Attuazione del PRG di pilamberto 3. Di approvare inoltre la riproduzione digitale, riproducibile e non modificabile, degli elaborati tecnici e documentali elencati al precedente punto 2, acquisite a protocollo dell Ente al n.12464/2016, dando alla stessa efficacia amministrativa; 4. Di dare atto che dovrà essere indetta la prescritta conferenza preliminare prevista dall art. 34, comma 3 del D. Lgs. 267/2000; 5. Di incaricare il Dirigente della truttura Pianificazione Territoriale dell'unione Terre di Castelli, quale rappresentante del Comune di pilamberto, all esercizio di tutti i compiti e funzioni necessarie, ai fini della formazione e approvazione dell Accordo di Programma in variante al PRG, previste dall art. 40 della L. R. 20/2000 e ss. mm. e ii., delegandolo altresì a rappresentare il Comune di pilamberto all interno della conferenza preliminare e ad apportare le eventuali modifiche, non sostanziali, all accordo in parola qualora in sede di conferenza emergessero nuovi elementi.

7 ALLEGATO ALLA DELIBERAZIONE DEL CONIGLIO COMUNALE NR. 46 DEL ACCORDO DI PROGRAMMA AI ENI DELL'ART. 34 DEL T.U.EE.LL. E DELL'ART. 40 DELLA L.R. 20/2000 IN VARIANTE AI PIANI REGOLATORI COMUNALI (PRG) DEI COMUNI DI CATELNUOVO RANGONE, CATELVETRO DI MODENA, AVIGNANO UL PANARO, PILAMBERTO E VIGNOLA ADEGUAMENTO IN MATERIA DI ICUREZZA DEL TERRITORIO Tra LA PROVINCIA DI MODENA rappresentata dal Presidente Gian Carlo Muzzarelli e IL COMUNE DI CATELNUOVO RANGONE rappresentato dal indaco Carlo Bruzzi IL COMUNE DI CATELVETRO DI MODENA rappresentato dal indaco Fabio Franceschini IL COMUNE DI AVIGNANO UL PANARO rappresentato dal indaco Germano Caroli IL COMUNE DI PILAMBERTO rappresentato dal indaco Umberto Costantini IL COMUNE DI VIGNOLA rappresentato dal indaco Mauro meraldi Premesse I Comuni di Castelnuovo Rangone, Castelvetro di Modena, avignano sul Panaro, pilamberto e Vignola sono dotati di Piano Regolatore approvato rispettivamente: Castelnuovo Rangone - con delibera di Giunta Provinciale n 645 del 03/11/1998 Castelvetro di Modena - con delibera di Giunta Provinciale n 604 del 19/10/1998 avignano sul Panaro - con delibera di Giunta Provinciale n. 641 del 12/10/1999 pilamberto - con delibera di Giunta Provinciale n del 05/11/1996 Vignola - con delibera di Giunta Provinciale n. 359 del 18/09/2001 e successive Varianti; 1

8 ALLEGATO ALLA DELIBERAZIONE DEL CONIGLIO COMUNALE NR. 46 DEL I suddetti Comuni sono stati inclusi nell elenco dei soggetti destinatari dei contributi pubblici per gli studi di microzonazione sismica di cui all Ordinanza del Capo del Dipartimento della Protezione Civile n. 52 del 20 febbraio 2013 e del successivo Decreto del 15 aprile 2013, assegnati con Deliberazione di Giunta Regionale dell Emilia Romagna n. 1919/2013 avente ad oggetto Approvazione dei criteri per gli studi di microzonazione sismica ed assegnazione dei contributi di cui all'ocdpc n. 52/2013 a favore degli enti locali. La D.G.R. n. 1919/2013 richiede il II livello di approfondimento degli studi di microzonazione sismica (M), corredati dall'analisi della Condizione Limite per l Emergenza (CLE). Ai sensi dell art. 10, il cofinanziamento è subordinato all'impegno del Comune a recepire, entro 6 mesi dal positivo collaudo, le risultanze degli studi della microzonazione sismica, predisponendo le conseguenti cartografie e norme di piano, mediante apposita variante agli strumenti di pianificazione urbanistica. Considerato che i suddetti Comuni, per il tramite della loro Unione Terre di Castelli, hanno richiesto la collaborazione tecnica della Provincia di Modena, in ragione della significativa esperienza maturata in materia di riduzione del rischio sismico, nonché di sicurezza del territorio, e che la richiesta è stata approvata con Deliberazione di Giunta Provinciale n. 217 del 10/06/2014. La Provincia di Modena, in particolare, ha coordinato le attività per l'analisi della C.L.E. ed ha formulato una proposta di disposizioni normative inerenti alla riduzione del rischio sismico, congiuntamente al ervizio geologico, sismico e dei suoli della Regione Emilia-Romagna. Dato atto che: I Comuni, attraverso l'unione Terre di Castelli, hanno incaricato il Dott. tefano Castagnetti di realizzare gli studi di microzonazione sismica di II livello e l'analisi della condizione limite per l emergenza secondo i criteri approvati con D.G.R. n. 1919/2013, operando in stretto coordinamento con la Provincia di Modena e con la Regione Emilia Romagna ervizio geologico, sismico e dei suoli per quanto di rispettiva competenza; Oltre agli approfondimenti di primo e secondo livello, realizzati a partire dal 2013 all interno degli sviluppi comprendenti il complesso del territorio insediato/consolidato, delle porzioni suscettibili di nuova edificazione e delle reti infrastrutturali principali; sull'intero territorio comunale era già stato realizzato nel 2009 un primo studio relativo alla valutazione della pericolosità sismica locale; Considerato che: E necessario ora dare attuazione all impegno assunto dai Comuni per assumere negli 2

9 ALLEGATO ALLA DELIBERAZIONE DEL CONIGLIO COMUNALE NR. 46 DEL strumenti urbanistici comunali gli esiti e le disposizioni che derivano dagli studi di Microzonazione ismica e dall'analisi della Condizione Limite dell Emergenza (C.L.E.) nel territorio comunale, garantendo anche il necessario coordinamento con gli elaborati di Piano vigenti; Tali studi ed analisi costituiscono un supporto fondamentale per tutti gli strumenti di pianificazione urbanistica comunale e per le relative Norme tecniche di attuazione, al fine di indirizzare le scelte insediative verso le aree a minor pericolosità sismica e/o all utilizzo di tipologie edilizie a minor vulnerabilità rispetto ai possibili effetti locali; rappresentano inoltre un riferimento necessario per la Valutazione di ostenibilità Ambientale e Territoriale (ValAT), fornendo indicazioni sui limiti e sulle condizioni delle previsioni pianificatorie; Il prodotto così realizzato promuove le attività di pianificazione urbanistica in un'ottica di riduzione del rischio sismico, costituendo anche adeguamento alle prescrizioni della D.A.L. n. 112/2007 e del P.T.C.P della Provincia di Modena; i rende quindi necessario integrare i Piani Regolatori Comunali (PRG) vigenti dei Comuni di Castelnuovo Rangone, Castelvetro di Modena, avignano sul Panaro, pilamberto e Vignola; Per economia della azione amministrativa è opportuno promuovere la conclusione di un Accordo di programma, ai sensi dell art. 40, co. 1-ter, della L.R. 20/2000 e s.m.i. <Accordi di programma in variante alla pianificazione territoriale e urbanistica>, in quanto consente la contestuale partecipazione di tutte le amministrazioni che sono chiamate a svolgere funzioni di governo del territorio rilevanti ai fini di perseguire la sicurezza del territorio; Le Amministrazioni comunali hanno promosso la stipula del presente Accordo di Programma, provvedendo, attraverso l'unione Terre di Castelli, a convocare la Conferenza preliminare prevista dall Art. 40 della L.R. 20/2000 e ss. mm. e ii. con nota prot. del / / acquisita con prot. del / /, Conferenza che si è svolta in data / / ; Il presente Accordo di Programma è finalizzato ad integrare gli elaborati di Piano Regolatore Comunale dei Comuni di Castelnuovo Rangone, Castelvetro di Modena, avignano sul Panaro, pilamberto e Vignola; con elaborati testuali e cartografici finalizzati alla riduzione del rischio sismico; Visti: L art. 34 del D. Lgs. 18/08/2000 n. 267 e ss. mm. e ii., relativo alla disciplina degli Accordi 3

10 ALLEGATO ALLA DELIBERAZIONE DEL CONIGLIO COMUNALE NR. 46 DEL di programma per la definizione e l attuazione di opere, interventi e di programmi di intervento di pubblico interesse che richiedono l azione integrata e coordinata di più soggetti pubblici; L art. 40 della L.R. 20/2000 e ss. mm e ii., relativo agli Accordi di programma in variante alla pianificazione territoriale ed urbanistica, ai sensi del quale il Presidente della Regione o il Presidente della Provincia o il indaco che intenda promuovere un Accordo di programma che comporti variazione di strumenti di pianificazione territoriale ed urbanistica provvede a convocare la Conferenza preliminare, già prevista dall art. 27, co. 3, della L. 142/1990 (ora art. 34 del D.Lgs. 267/2000), alla quale partecipano le amministrazioni interessate; Dato atto che: La Conferenza preliminare ha convenuto sull'opportunità di integrare il Piano Regolatore Comunale dei Comuni di Castelnuovo Rangone, Castelvetro di Modena, avignano sul Panaro, pilamberto e Vignola, secondo la proposta avanzata; La Conferenza ha verificato l esistenza di un consenso unanime delle amministrazioni interessate in ordine alla proposta di Accordo di programma in variante al PRG dei suddetti Comuni; La presente proposta di Accordo, unitamente agli elaborati allegati, è stata pubblicata sul sito web della Provincia di Modena e depositata per sessanta giorni presso la sede della Provincia e presso la sede dei Comuni di Castelnuovo Rangone, Castelvetro di Modena, avignano sul Panaro, pilamberto e Vignola a decorrere dal / / e di tale deposito è stato dato avviso nel Bollettino Ufficiale della Regione n. del / / ; Con nota prot. del / / l'unione Terre di Castelli ha convocato i soggetti interessati per la conclusione dell'accordo in data / / ; Con specifico riguardo alla VA/ValAT della proposta di modifica ai P.R.G. dei suddetti Comuni, entro il termine di 60 giorni di deposito, alla Provincia di Modena non sono pervenute osservazioni; Nel suddetto periodo di deposito non sono pervenute ai Comuni osservazioni di terzi sulle proposte di modifica al P.R.G.; Visti inoltre: I pareri favorevoli espressi dall Azienda U..L. e dall Agenzia ARPAE con riguardo anche alla sostenibilità ambientale e territoriale delle integrazioni proposte ai Piani Regolatori Comunali (Cfr. verbale della seduta di Conferenza decisoria del / / ), che 4

11 ALLEGATO ALLA DELIBERAZIONE DEL CONIGLIO COMUNALE NR. 46 DEL confermano le valutazioni già espresse in sede di Conferenza preliminare (Cfr. verbale della seduta di Conferenza del / / ); Il parere motivato favorevole della provincia di Modena in merito alla VA/ValAT; Le deliberazioni con le quali è stato espresso l'assenso preliminare all'accordo in merito alla Variante al P.R.G. vigente rispettivamente dal Comune di: Castelnuovo Rangone Castelvetro di Modena avignano sul Panaro pilamberto Vignola - delibera di Consiglio Comunale n. del / / - delibera di Consiglio Comunale n. del / / - delibera di Consiglio Comunale n. del / / - delibera di Consiglio Comunale n. del / / - delibera di Consiglio Comunale n. del / / i verbali delle sedute della Conferenza in data / / (preliminare) ed in data / / (decisoria), assunti agli atti rispettivamente al prot. n. del / / ed al prot. n. del / / dell'unione Terre di Castelli; Considerato infine che: Nella seduta conclusiva della Conferenza in data / / i oggetti interessati hanno espresso le loro determinazioni finali come da Verbale sottoscritto, assunti agli atti al prot. n. del / / dell' Unione Terre di Castelli; Il presente Accordo è stipulato ai sensi dell'art. 34 del D.Lgs. 267/2000 e s.m.i., come specificato ed integrato dall'art. 40 della L.R. 20/2000 e s.m.i.; La sua approvazione, con decreto del Presidente della Provincia di Modena, comporta Variante ai Piani Regolatori Comunali vigenti dei Comuni di Castelnuovo Rangone, Castelvetro di Modena, avignano sul Panaro, pilamberto e Vignola; i riscontrano le condizioni per addivenire alla sottoscrizione di un Accordo di programma, ai sensi dell'art. 40 della L.R. 20/2000 e ss. mm. e ii., fra la Provincia di Modena ed i Comuni di Castelnuovo Rangone, Castelvetro di Modena, avignano sul Panaro, pilamberto e Vignola; Tutto ciò premesso, ritenuto e considerato è approvato, con il consenso unanime, il seguente ACCORDO DI PROGRAMMA 5

12 ALLEGATO ALLA DELIBERAZIONE DEL CONIGLIO COMUNALE NR. 46 DEL Art. 1 Premesse, finalità, procedure ed effetti dell'accordo 1. Le premesse, gli atti in esse richiamati e gli allegati come elencati all'art. 5 costituiscono parte integrante e sostanziale del presente Accordo di programma (di seguito richiamato solo con il termine Accordo ) e si intendono quindi integralmente riportati. 2. L'Accordo è finalizzato alla conseguente e contestuale modifica dei Piani Regolatori Comunali vigenti dei Comuni di Castelnuovo Rangone, Castelvetro di Modena, avignano sul Panaro, pilamberto e Vignola; è concluso ed approvato secondo le procedure previste dal combinato disposto dell'art. 34 del D.Lgs. 267/2000 e s.m.i. e dell'art. 40 della L.R. 20/2000 e s.m.i. Art. 2 Oggetto dell accordo di programma 1. L Accordo di programma dà attuazione agli impegni assunti dai Comuni di Castelnuovo Rangone, Castelvetro di Modena, avignano sul Panaro, pilamberto e Vignola di assumere negli strumenti urbanistici comunali gli esiti e le disposizioni che derivano dagli studi di Microzonazione ismica e dall'analisi della Condizione Limite dell Emergenza (CLE) nel territorio comunale, in relazione all'ammissione a cofinanziamento stabilito con Deliberazione di Giunta Regionale n. 1919/ L Accordo riguarda l'integrazione degli elaborati di Piano Regolatore dei Comuni di Castelnuovo Rangone, Castelvetro di Modena, avignano sul Panaro, pilamberto e Vignola, con gli elaborati testuali e cartografici finalizzati alla riduzione del rischio sismico descritti al successivo art. 5. Art. 3 Decorrenza, durata e pubblicazione dell'accordo 1. Il presente atto raccoglie ed attesta il consenso unanime di tutti gli intervenuti in ordine alle determinazioni nel medesimo riportate ed è vincolante fra le parti dalla data della sua stipula. 2. L'Accordo è efficace fino al compiuto adempimento di tutte le obbligazioni previste e resta in vigore sino alla realizzazione di tutti gli interventi e le attività previsti dall'accordo stesso e dalle sue eventuali integrazioni o modificazioni. 3. Tutti i termini indicati nel presente atto decorrono dalla data di pubblicazione sul B.U.R.E.R. del decreto del Presidente della Provincia di Modena di approvazione dell'accordo, ai sensi dell'art. 40, co. 7, della L.R. 20/2000 e ss. mm. e ii., salvo che il dies a quo sia diversamente stabilito per uno specifico adempimento. Art. 4 pese 6

13 ALLEGATO ALLA DELIBERAZIONE DEL CONIGLIO COMUNALE NR. 46 DEL 1. Il presente atto non è soggetto a registrazione ai sensi dell'art. 1 della tabella allegata al D.P.R. 131/1986 e s.m.i. Art. 5 Allegati 1. Costituiscono parte integrante e sostanziale del presente Accordo e sono ad esso allegati gli elaborati testuali e cartografici di seguito indicati: ELENCO ELABORATI DI VARIANTE AL PRG (comuni per tutte le Amministrazioni) - Analisi del Rischio ismico - Elaborati tudio 2009: o QC03A.1 - Analisi rischio sismico - Rapporto Tecnico o QC03A.2 - Corografia o QC03A.3 - Indagini geognostiche o QC03A.4 - Indagini geofisiche o QC03A.5- Indagini geofisiche - Rapporto tecnico o QC03A.5b Indagine geofisica - Tavole A0-Profili Tavole A3-Profili 1-8 o QC Carta comunale delle aree suscettibili di effetti locali (in scala 1: sull intero territorio comunale) - Analisi del Rischio ismico - Elaborati tudio 2015: o Relazione Illustrativa o Cartografia M di I Livello, in scala 1: o Carta delle indagini o Carta geologico-tecnica corredata da sezioni geologiche significative o Carta delle Frequenze naturali dei terreni o Carta delle Microzone Omogenee in Prospettiva ismica (MOP ); o Cartografia M di II Livello, in scala 1: o Carta delle Velocità delle onde di taglio (Vs) o Carta di Microzonazione sismica Livello 2 (tre elaborati cartografici) - Analisi della Condizione Limite per l Emergenza Cartografie 2015: o Analisi CLE, carta d insieme in scala 1: o Analisi CLE, carta di sovrapposizione M + CLE, in scala 1: o Analisi CLE, carta in scala 1: Norme per la Riduzione del Rischio ismico ELABORATI DI COORDINAMENTO DELLE NORME 7

14 ALLEGATO ALLA DELIBERAZIONE DEL CONIGLIO COMUNALE NR. 46 DEL - Elaborato di coordinamento delle Norme tecniche di Attuazione del PRG di Castelnuovo Rangone, - Elaborato di coordinamento delle Norme tecniche di Attuazione del PRG Castelvetro di Modena, - Elaborato di coordinamento delle Norme tecniche di Attuazione del PRG avignano sul Panaro, - Elaborato di coordinamento delle Norme tecniche di Attuazione del PRG pilamberto - Elaborato di coordinamento delle Norme tecniche di Attuazione del PRG Vignola Modena, lì Letto, confermato e sottoscritto. Per la Provincia di Modena Il Presidente Gian Carlo Muzzarelli Per il Comune di Castelnuovo Rangone il indaco Carlo Bruzzi Per il Comune Castelvetro di Modena il indaco Fabio Franceschini Per il Comune avignano sul Panaro il indaco Germano Caroli Per il Comune pilamberto il indaco Umberto Costantini Per il Comune Vignola il indaco Mauro meraldi 8

15 ALLEGATO ALLA DELIBERAZIONE DEL CONIGLIO COMUNALE NR. 46 DEL Provincia di Modena COMUNE DI PILAMBERTO Piano Regolatore Generale VARIANTE PARZIALE VARIANTE AL PIANO REGOLATORE GENERALE COMUNALE ADEGUAMENTO IN MATERIA DI RIDUZIONE DEL RICHIO IMICO Elaborato di coordinamento delle Norme tecniche di Attuazione del PRG di pilamberto redatte da ing. Andrea imonini Giugno 2016

16 ALLEGATO ALLA DELIBERAZIONE DEL CONIGLIO COMUNALE NR. 46 DEL COMUNE DI PILAMBERTO Norme Tecniche di Attuazione Giugno 2016

17 ALLEGATO ALLA DELIBERAZIONE DEL CONIGLIO COMUNALE NR. 46 DEL In relazione alle disposizioni per la riduzione del rischio sismico, le Norme Tecniche di Attuazione del vigente P.R.G. del Comune di pilamberto sono così sostituite e integrate. E introdotto, nel corpo del TITOLO I GENERALITA, a seguire dopo il modificato CAPO IV A VINCOLI URBANITICI DI NATURA TORICO-AMBIENTALE, il seguente: CAPO IV B - ICUREZZA DEL TERRITORIO entro il quale è introdotto il seguente Art. 19 bis Norme per la Riduzione del Rischio ismico

18 ALLEGATO ALLA DELIBERAZIONE DEL CONIGLIO COMUNALE NR. 46 DEL CAPO IV B - ICUREZZA DEL TERRITORIO ART 19 BI - NORME PER LA RIDUZIONE DEL RICHIO IMICO 1 - Definizione e finalità 1.1 La riduzione del rischio sismico è un obiettivo strutturale della pianificazione urbanistica. ono elementi di riferimento per la riduzione del rischio sismico sia gli studi di Microzonazione sismica (M) che quelli per la valutazione della Condizione limite per l emergenza (CLE). 1.2 La microzonazione sismica è la suddivisione dettagliata del territorio in base al comportamento dei terreni durante un evento sismico e dei conseguenti possibili effetti locali del sisma. Essa costituisce un supporto fondamentale per gli strumenti di pianificazione urbanistica comunale e per la loro attuazione, al fine di: indirizzare le scelte insediative verso le aree a minore pericolosità sismica e/o all utilizzo di tipologie edilizie a minor vulnerabilità rispetto ai possibili effetti locali; assicurare che la progettazione esecutiva delle opere ne realizzi la resistenza e le condizioni di sicurezza Gli studi di primo e secondo livello di approfondimento sono stati realizzati in scala 1: con riguardo al complesso del territorio insediato/consolidato e di nuovo insediamento del Comune di pilamberto ricompreso negli sviluppi individuati in cartografia, comprendente le porzioni suscettibili di nuova edificazione e delle reti infrastrutturali principali, come indicato sullo strumento urbanistico generale, in conformità e coerenza con quanto stabilito dal PTCP2009 e dagli indirizzi regionali in materia. ul territorio comunale non compreso negli sviluppi di cui sopra, è stata realizzato uno studio di primo livello in scala 1: con riguardo agli effetti locali attesi in caso di sisma Gli studi di Microzonazione ismica concorrono alla definizione delle scelte di Piano rappresentando un riferimento necessario per la Valutazione di ostenibilità Ambientale e Territoriale preventiva; forniscono indicazioni sui limiti e condizioni della pianificazione comunale ai fini della riduzione del rischio sismico nell attuazione delle previsioni urbanistico-edilizie La Condizione Limite per l Emergenza (CLE) rappresenta l individuazione delle funzioni necessarie al sistema di gestione dell emergenza a seguito di un sisma, affinché l'insediamento urbano conservi l'operatività della maggior parte delle funzioni strategiche, la loro accessibilità e la loro connessione con il contesto territoriale. Gli elaborati della CLE individuano, anche in forma coordinata con il piano di protezione civile, quegli elementi del sistema insediativo urbano e territoriale la cui efficienza costituisce la condizione minima per superare l emergenza, con riguardo alla: operatività delle funzioni strategiche necessarie per l emergenza ; 2 - Elaborati di riferimento interconnessione fra dette funzioni e la loro accessibilità nel contesto urbano e territoriale.

19 ALLEGATO ALLA DELIBERAZIONE DEL CONIGLIO COMUNALE NR. 46 DEL 2.1 Gli studi di microzonazione sismica del territorio comunale che costituiscono parte integrante del Quadro Conoscitivo del Piano, sono costituiti dagli elaborati di seguito identificati: Elaborati studio Analisi del rischio sismico QC03A.1 - Analisi rischio sismico - Rapporto Tecnico QC03A.2 - Corografia QC03A.3 - Indagini geognostiche QC03A.4 - Indagini geofisiche QC03A.5a- Indagini geofisiche - Rapporto tecnico QC03A.5b Indagine geofisica - Tavole A0-Profili Tavole A3-Profili 1-8 QC03_5 - Carta comunale delle aree suscettibili di effetti locali (in scala 1:10.000) In particolare la Carta comunale delle aree suscettibili di effetti locali realizzata sull'intero territorio comunale, è significativa fuori dagli sviluppi indagati nello studio Elaborati tudio 2015 Relazione Illustrativa e le seguenti cartografie redatta con riguardo ai soli sviluppi di cui al precedente art. 1 punto 3 PRIMO LIVELLO DI APPROFONDIMENTO (CALA 1:10.000) Carta delle indagini; Carta geologico-tecnica; Carta delle Frequenze naturali dei terreni; Carta delle Microzone Omogenee in Prospettiva ismica (MOP). In particolare la Carta delle Microzone Omogenee in Prospettiva ismica (MOP), che costituisce la Microzonazione sismica di primo livello, delimita le zone a comportamento equivalente in occasione di sollecitazione sismica indicandole come: zone stabili, zone stabili suscettibili di amplificazione locali e zone suscettibili di instabilità. ono altresì riportate forme di superficie, forme ed elementi sepolti ed elementi morfologici che possono amplificare localmente il moto sismico. ECONDO LIVELLO DI APPROFONDIMENTO (CALA 1:10.000) Carta delle Velocità delle onde di taglio (Vs); Carta di Microzonazione sismica - Livello 2. La suddetta Carta di Microzonazione sismica - Livello 2 costituita da tre elaborati cartografici, individua le aree (microzone) a comportamento sismico equivalente definendo, in base alle condizioni stratigrafiche e topografiche locali, l amplificazione sismica attesa. Le microzone sono caratterizzate dai valori dei fattori di amplificazione (F.A. PGA; F.A. I compreso nell intervallo s e F.A. I compreso nell intervallo s) che evidenziano comportamenti di risposta sismica sensibilmente differenziati in rapporto al contesto geo-morfologico di riferimento, allo spessore di copertura ed al tipo di substrato geologico individuato.

20 ALLEGATO ALLA DELIBERAZIONE DEL CONIGLIO COMUNALE NR. 46 DEL 2.2 Rispetto all'insieme degli elaborati di cui al precedente comma, la cartografia di Piano, riferimento per le presenti norme, è costituita dai seguenti elaborati: Carta comunale delle aree suscettibili di effetti locali in scala 1:10.000, significativa fuori dagli sviluppi dello tudio di microzonazione sismica 2015; Carta delle Microzone Omogenee in Prospettiva ismica (MOP) in scala 1: che evidenzia le parti in cui sono prescritti approfondimenti di secondo livello (zone stabili suscettibili di amplificazioni locali) e terzo livello Zone di attenzione per instabilità); Carta della Microzonazione sismica II livello, in scala 1:10.000, costituita da tre elaborati cartografici, che evidenzia le parti in cui sono prescritti approfondimenti di terzo livello (zone di attenzione per instabilità) e in cui sono indicati i fattori di amplificazione per le zone stabili suscettibili di amplificazioni locali. 2.3 Costituiscono inoltre elaborati di Piano i Rapporti geologici, geotecnici e sismici prodotti in sede di formazione degli strumenti urbanistici comunali. Restano valide, per quanto non in contrasto con le presenti norme e le Norme Tecniche sulle Costruzioni (NTC) vigenti, le conseguenti disposizioni contenute nelle N.TA. riferite alle singole aree/comparti e le prescrizioni geologico-geotecniche e sismiche espresse, che devono essere rispettate in sede di pianificazione attuativa. 2.4 Costituisce infine riferimento per l'applicazione delle presenti norme, la carta della Analisi della Condizione Limite per l Emergenza in scala 1: (carta d'insieme e sovrapposizione M+CLE) e relativi sviluppi in scala 1:5.000, in cui sono identificati gli edifici strategici, le aree di emergenza (ricovero e ammassamento), le infrastrutture viarie di connessione e di accessibilità al sistema insediativo urbano, nonché gli edifici e gli aggregati strutturali su di esse interferenti. 3 - Riduzione del rischio sismico: disposizioni generali 3.1 In relazione all applicazione delle presenti norme, restano ferme tutte le disposizioni condizionanti la trasformazione d uso dei suoli di cui al presente strumento urbanistico generale, o definite da Piani sovraordinati. 3.2 Le cartografie di riferimento per l'applicazione delle presenti norme nella pianificazione urbanistica e regolamentare, sono quelle descritte al precedente art. 2, comma 2, 3 e 4. Le cartografie distinguono sull'intero territorio comunale differenti aree sulla base degli effetti locali attesi in caso di evento sismico, individuando le parti in cui sono prescritti approfondimenti di secondo livello e di terzo livello. Nel territorio interno agli sviluppi la microzonazione sismica ha già realizzato il secondo livello di approfondimento. u dette carte di Piano sono altresì evidenziati gli areali interessati da frane attive e frane quiescenti. Gli eventuali interventi da realizzarsi in detti areali, sono condizionati dai risultati desunti dalle verifiche di sicurezza (analisi di stabilità) in condizioni sismiche. 3.3 Nelle aree costituite da terreni di riporto o di natura antropica caratterizzati da spessori maggiori o uguali a 3 m, gli interventi previsti devono valutare i risultati della risposta sismica locale e la stima dei potenziali cedimenti.

21 ALLEGATO ALLA DELIBERAZIONE DEL CONIGLIO COMUNALE NR. 46 DEL 3.4 Il terzo livello di approfondimento è sempre e comunque prescritto per l'individuazione di siti ove realizzare opere di rilevante interesse pubblico,, indipendentemente dalla zona/area in cui l intervento edilizio ricade. 3.5 Costituisce riferimento per la progettazione esecutiva anche la tavola Carta delle frequenze naturali dei terreni che individua differenti classi di frequenza, al fine di evitare, in caso di sisma, il fenomeno di doppia risonanza. 3.6 Nello sviluppo delle analisi di terzo livello con determinazione della risposta sismica locale, è fortemente raccomandato che i valori della velocità delle onde di taglio (Vs) siano determinati con metodi diretti. 4 - Riduzione del rischio sismico: Microzonazione sismica Territorio fuori dagli sviluppi 4.1 Nel territorio comunale non ricompreso negli sviluppi, per il calcolo dell'azione sismica si dovranno effettuare gli studi e realizzare i livelli di approfondimento indicati dalla Carta comunale delle aree suscettibili di effetti locali in scala 1: (tav.quadro Conoscitivo 3.5) In particolare nel caso in cui gli interventi ricadano in aree potenzialmente soggette ad amplificazione per caratteristiche litologiche o litologiche e topografiche, se l unità litotecnica di copertura presenta spessore costante è ritenuto sufficiente il secondo livello di approfondimento; nel caso in cui lo spessore di copertura sia fortemente variabile, è richiesto il terzo livello di approfondimento con analisi almeno bidimensionali. Territorio compreso negli sviluppi 4.2 Nel territorio comunale ricompreso negli sviluppi gli studi di microzonazione sismica hanno realizzato il secondo livello di approfondimento; in cartografia sono quindi evidenziate le zone in cui sono indicati i fattori di amplificazione per le zone stabili suscettibili di amplificazioni locali e le porzioni di territorio potenzialmente instabili (zone di attenzione per instabilità) in cui sono da realizzarsi gli approfondimenti di terzo livello. 4.3 Al fine di limitare gli effetti di un sisma, l'attuazione del Piano deve garantire che gli interventi edilizi realizzino la minor interferenza tra i periodi fondamentali di risonanza del terreno riferiti ai principali contrasti di impedenza, ed il periodo fondamentale di vibrazione delle strutture. Per le strutture che presentano periodo di vibrazione superiore a 1.0 sono da sviluppare approfondimenti mediante analisi di dettaglio della risposta sismica locale. 4.4 Nella generalità dei casi in cui siano da sviluppare verifiche di sicurezza (analisi di stabilità), è fortemente raccomandato di utilizzare i valori dei fattori di amplificazione (P.G.A.) determinati con analisi di risposta sismica locale. 5 - Riduzione del rischio sismico: Condizione Limite per l'emergenza (CLE) 5.1 Garantire e migliorare l accessibilità alle funzioni strategiche, e quindi l efficienza del sistema di gestione dell emergenza, è obiettivo strutturale della pianificazione urbanistica; pertanto gli strumenti urbanistici operativi, attuativi e regolamentari, devono attenersi all applicazione delle seguenti disposizioni sulla riduzione del rischio.

22 ALLEGATO ALLA DELIBERAZIONE DEL CONIGLIO COMUNALE NR. 46 DEL Al fine di salvaguardare l'accessibilità alle funzioni strategiche nel contesto urbano e territoriale in caso di emergenza sismica e con riferimento alla viabilità individuata quale infrastruttura di connessione o di accesso alle funzioni strategiche sugli elaborati costitutivi la CLE, si dispone che: gli interventi edilizi sui fabbricati esistenti e gli interventi di nuova costruzione non siano tali da rendere/realizzare fabbricati interferenti 1 sulla viabilità di connessione o di accesso; sui fabbricati già individuati come interferenti dagli elaborati della CLE, non è ammessa la sopraelevazione e gli interventi edilizi devono tendere di minima alla riduzione della condizione di interferenza e, in funzione della tipologia di intervento edilizio, alla sua eliminazione. 1 i intendono interferenti sulla viabilità o rispetto alle aree di emergenza, quei fabbricati o aggregati, o singoli manufatti isolati, che ricadono nella condizione H>L o, per le aree, H>d. Ossia l altezza (H) sia maggiore della distanza tra l aggregato e il limite opposto della strada (L) o rispetto al limite più vicino dell area (d) (Linee Guida per l Analisi della Condizione Limite per l Emergenza (CLE) Roma, giugno Commissione tecnica per la micro zonazione sismica (articolo 5, comma 7 dell OPCM 13 novembre 2010, n

23 DELIBERAZIONE DEL CONIGLIO COMUNALE NR. 46 DEL IL PREIDENTE F.to CATAGNINI ALICE IL EGRETARIO GENERALE F.to dott. APIENZA GIOVANNI CERTIFICATO DI PUBBLICAZIONE i certifica che la presente deliberazione è in corso di pubblicazione presso questo Albo pretorio per la durata di quindici giorni da oggi, a norma dell'art. 124 del D.Lgs. 18 agosto 2000, N pilamberto, Lì 30/06/2016 IL VICE EGRETARIO F.to VITA FINZI MARIA LETIZIA I CERTIFICA CHE LA UETEA DELIBERAZIONE: E' DIVENUTA EECUTIVA IL per decorrenza dei termini ai sensi di legge. E' stata dichiarata IMMEDIATAMENTE EEGUIBILE (ai sensi dell'art comma 4 - D.Lgs. 18 agosto 2000, N. 267); E' TATA pilamberto, Lì IL EGRETARIO GENERALE F.to dott. APIENZA GIOVANNI CERTIFICATO DI AVVENUTA PUBBLICAZIONE La presente deliberazione è stata pubblicata all'albo Pretorio per 15 gg. consecutivi con inizio da 30/06/2016 e contro di essa non sono stati presentati reclami nè opposizioni. pilamberto, Lì IL VICE EGRETARIO F.to VITA FINZI MARIA LETIZIA È copia conforme all'originale per uso pilamberto, Lì 30/06/2016 IL FUNZIONARIO INCARICATO Firma autografa omessa ai sensi dell art. 3 D. Lgs. 39/1993

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