Vendemmia a cura del servizio vitivinicolo Coldiretti. 28 N settembre 2011 V I T I V I N I C O L O

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1 28 N settembre 2011 V I T I V I N I C O L O Vendemmia 2011 a cura del servizio vitivinicolo Coldiretti NUOVO DISCIPLINARE DOCG ASTI Il Comitato Nazionale Vini ha approvato le modifiche al disciplinare e queste sono state pubblicazione in Gazzetta Ufficiale quale parere ufficiale. Trascorsi i tempi previsti, per consentire controdeduzioni, il testo emendato sostituirà il vecchio disciplinare. Si avvisa che le modifiche saranno applicabili già da questa vendemmia. Tra le novità più rilevanti citiamo: Nuove tipologie che si aggiungono a quelle attuali: Asti o Asti spumante metodo classico (metodo tradizionale) e Moscato d Asti vendemmia tardiva. Introduzione delle sottozone Canelli, Santa Vittoria d Alba e Strevi (che comprendono, eccezion fatta per Santa Vittoria, gran parte dei comuni inseriti nella zona di produzione e non solo quello che dà il nome alla sottozona). Rese docg: Asti e Moscato d Asti = 100 q/ha; Asti spumante metodo classico = 80 q/ha; Moscato d Asti vendemmia tardiva = 60 q/ha; sottozona Canelli = 95 q/ha, ridotta ulteriormente per la menzione vigna ; sottozona Santa Vittoria d Alba = 90 q/ha; sottozona strevi = 95 q/ha. Resa complessiva: sono introdotte ulteriori disposizioni sulla resa che limitatamente alle tipologie Asti e Moscato d Asti a certe condizioni, può elevarsi fino del 20%, fermo restando il limite massimo di 120 q/ha. In sostanza i superi possono totalmente o in parte annettersi alla quota DOCG. Quest anno, infatti, a seguito dell Accordo Interprofessionale ricordiamo che la resa ad ettaro da 100 q è passata per Asti spumante e Moscato d Asti a 115, pertanto la parte di supero si è ridotta a 5 q/ha. Resa uva vino: Asti spumante e Moscato d Asti = 75%; Asti Metodo Classico = 60%; Moscato d Asti vendemmia tardiva = 50%. Possibilità di limitare o regolamentare le iscrizioni allo schedario per l idoneità alla produzione. Introduzione della pratica di refrigerazione. Disposizioni sul bloccaggio e sbloccaggio a cura della Regione dei quantitativi eccedenti la resa per gestire flessibilmente la potenzialità produttiva, secondo le esigenze di mercato. Disposizioni relative alla riclassificazione tra le tipologie: ammesso riclassificare a Asti spumante il Moscato d Asti e Moscato d Asti vendemmia tardiva entro il 30 luglio successivo alla vendemmia. Vietata l operazione inversa, fatte salve disposizioni della Regione sentito il Consorzio e la filiera. Sempre vietato il suddetto passaggio verso l Asti spumante metodo classico. Obbligo di indicare l annata di produzione delle uve (come stabilito dalla legge 61/2010), tranne che per le tipologie spumante.

2 V I T I V I N I C O L O N settembre Inserita la possibilità di indicare la data di sboccatura per la tipologia Asti o Asti spumante metodo classico (metodo tradizionale); Possibilità di indicare metodo Martinotti per la tipologia Asti o Asti spumante. Introdotte specifiche inerenti il peso delle bottiglie per l Asti spumante e asti spumante metodo classico che nella capacità di 0,75 l deve essere almeno 630 grammi. UVE MOSCATO DOCG: RESA CLASSIFICABILE, DESTINAZIONE SUPERI La Regione ha ufficializzato con Determina i termini stabiliti dall Accordo Interprofessionale per le uve atte a DOCG Asti spumante e Moscato d Asti, che si sono anticipati con Vinotiziario n 11 del 11 agosto scorso: - RESA DOCG: aumentata a 115 q/ettaro - RESA COMPLESSIVA: 120 q/ettaro (di conseguenza la frazione non DOCG è di 5 q.) (prezzo uve DOCG: euro 10 mg netto al produttore) - CONCENTRAZIONE Qualora vengano utilizzate tecniche di arricchimento del mosto atto a divenire Asti o Moscato d Asti D.O.C.G. quali l osmosi inversa e la concentrazione parziale a freddo (massima riduzione del volume della massa trattata 20%), potranno essere classificate come uve o mosto atti a divenire Asti o Moscato d Asti DOCG quantitativi di uve o mosti superiori alla resa vino ettaro su indicata sino a compensare le perdite di prodotto determinate dall utilizzo delle tecniche di arricchimento menzionate. DESTINAZIONE UVE DI SUPERO Le uve Moscato Bianco ed i mosti destinati alla produzione di Asti spumante e Moscato d Asti, eccedenti la resa di 115 q/ha, possono essere destinate, fino ad un massimo di 5 quintali di uva ad ettaro,o all equivalente di mosto, alle produzioni di seguito elencate: - MOSTO PARZIALMENTE FERMENTATO DA UVE AROMATICHE moscato. - VINO che dovrà essere inviato alla fermentazione nei termini previsti dalla normativa in materia - SUCCHI D UVA che potranno essere conservati come mosto dolce, oltre il periodo delle fermentazioni, solo in presenza di un contratto di vendita. - MOSTO MUTO per concentrazione che dovrà essere sottoposto al trattamento entro il 31 dicembre dell anno di vendemmia. - MOSTO che se in attesa di commercializzazione sarà oggetto di comunicazione al Consorzio per la Tutela dell Asti entro il mese seguente al periodo vendemmiale. - DISTILLAZIONE. - MOSTARDA DI UVA O COGNÀ. CONTROLLI IN CANTINA, ATTENZIONE ALLE ETICHETTE Dalle verifiche effettuate in sede di applicazione dei piani di Controllo emergono alcune imperfezioni sulle etichette. Si raccomanda di verificare che sia presente l indicazione prodotto in Italia o una (continua a pagina 30)

3 30 N settembre 2011

4 V I T I V I N I C O L O N settembre (segue da pagina 29) scritta equipollente come Vino italiano o simile. Precisiamo (durante i controlli sono state erroneamente elevate contestazioni), che la suddetta dicitura va bene anche se figura solo in lingua inglese o in una della Comunità Europea. Tale scritta va intesa inoltre aggiuntiva rispetto l indicazione Italia che completa l indirizzo dell imbottigliatore. Quindi, per esempio, l etichetta dovrà riportare.imbottigliato da.in Bra Italia e prodotto in Italia. Per chi rilevasse la ripetizione, aggiungiamo che mentre la prima scritta indica il luogo in cui è avvenuto il confezionamento del vino, la seconda precisa il paese d origine delle uve, che potrebbero anche non corrispondere. Gli uffici Coldiretti sono a disposizione per la predisposizione delle etichette o per rispondere ai dubbi in materia di presentazione e confezionamento. DA ALBO VIGNETI A SCHEDARIO Non è indolore il passaggio da Albo a Schedario (fascicolo del produttore) e i viticoltori bene lo sanno perché occorre investire molto tempo nella fase di allineamento dei dati. La rivoluzione introdotta con il sistema di misurazione tramite GIS, insieme alla nuova definizione di superficie vitata, si porta appresso uno strascico su domande di impianto, diritti di reimpianto, correzione dati, ecc, ecc. Si sono richieste ed ottenute misure transitorie e tolleranze (entro margini di buon senso ),che dovranno accompagnare la trasposizione dei dati e la rilettura dei medesimi tramite le foto aeree, rispetto le tradizionali misurazioni effettuate in sede di sopralluogo da parte degli enti preposti (in particolare la Provincia), tuttavia è importante che i conduttori verifichino la situazione dei vigneti e correggano i possibili disallineamenti più macroscopici, che sono anche dovuti alla differenza di metodologia di valutazione, all età degli archivi storici ed all errore sia umano che tecnico in sede di sopralluogo/ misurazione avvenuti precedentemente oppure effettuati con il metodo elettronico. Ai fini della rivendicazione delle uve atte a produrre DOC e DOCG, ciò che conta è controllare dunque che la quantità massima di produzione di ciascuna Denominazione di Origine trovi coerenza con la superficie risultante dal fascicolo sul Sistema Piemonte, poiché secondo le disposizioni vigenti europee, nazionali e regionali ultime è questo che verrà considerato e non più il vecchio Albo dei vigneti, abrogato con la promulgazione della legge 61/2010. Il mancato aggiornamento dello schedario viticolo, potrebbe anche comportare l applicazione delle sanzioni previste dalla Legge 61/2010 (articolo 22) per le superfici a DO. È infine utile ricordare che l aggiornamento effettuato in questo periodo di allineamento evita ripercussioni per le campagne pregresse, in forza dei suddetti provvedimenti transitori. PERIODO VENDEMMIALE Apposita Determina della Regione Piemonte stabilisce che il periodo in cui sono consentite le fermentazioni va dal 1 agosto al 30 novembre Le vinacce di conseguenza potranno essere detenute presso le cantine non oltre il trentesimo giorno dal suddetto termine, vale a dire il 30 dicembre 2011.(Per le prestazioni viniche e gli impieghi alternativi alla consegna in distilleria si rimanda allo specifico punto di questa pubblicazione). Per la produzione di vini che prevedono tempi di fermentazione più lunghi come i passiti o i vini di uve stramature è ammesso un periodo più esteso, fino al Per questi vini la detenzione delle vinacce è vietata a partire dal trentesimo giorno dal loro ottenimento e comunque dal (continua a pagina 32)

5 32 N settembre 2011 V I T I V I N I C O L O (segue da pagina 31) Per prodotti che richiedono la rifermentazione (Moscato d Asti, Brachetto, mosti parzialmente fermentati, frizzanti, spumanti, ecc.) è ammessa la deroga di cui alla Legge 82 art 9, la quale consente la fermentazione in bottiglia o in autoclave, indipendentemente dal periodo consentito. Altre fermentazioni spontanee che avvengono al di fuori del suddetto periodo devono invece immediatamente segnalarsi all ICQCRF (Ispettorato Controllo Qualità e Repressione Frodi) TORINO, Strada Antica di Collegno, Torino, tramite telegramma o fax. RESA RIDOTTA PER PIEMONTE BARBERA In osservanza al Decreto che fissa le disposizioni di attuazione della distillazione di crisi, la Regione Piemonte ha emanato un provvedimento per la riduzione delle rese, o meglio della quantità rivendicabile, per le DO che sono state oggetto della suddetta misura. Piemonte Barbera è tra le DOC suddette e pertanto la resa massima ammessa (ridotta) per la vendemmia 2011 è di 96 q/ha di uva rivendicabile con la DO, contro i 120 previsti dal nuovo disciplinare. Essendo la resa in vigneto complessiva ammessa compresi i superi di 144 q/ha, risulterà (abbiamo verificato con la Regione), che potranno prodursi, oltre ai 96 q di DOC, fino a 48 q/ha di uve destinabili a vino generico. È il caso di precisare che la resa ridotta non è applicata solo a coloro che hanno usufruito della distillazione (come sembrerebbe più logico), ma a tutti i titolari della denominazione. Le altre Do piemontesi interessate sono Piemonte Brachetto e Monferrato Dolcetto (che da 90 q passa a 72, con possibilità di produrre 108 q/ha con i superi). L abbattimento di resa sul Brachetto è ininfluente poiché in sede di accordo interprofessionale si è decisa una resa inferiore (55 e 51,75 per la versione spumante). IMPIEGO ALTERNATIVO VINACCE USO AGRONOMICO Coldiretti è in questi giorni impegnata a proporre ulteriori miglioramenti alle norme per l impiego agronomico dei sottoprodotti, dopo che da due anni ha vinto la difficile battaglia per liberare tali prodotti dall obbligo di consegna alle distillerie, a seguito dell abolizione del prezzo di ritiro minimo. Le proposte migliorative sono parte del documento di semplificazione a tutto tondo consegnato alcuni mesi fa alla Regione e a livello nazionale, ma vista la vendemmia anticipata e considerando che i produttori ci segnalano difficoltà di ritiro da parte di alcune distillerie, solleciteremo le richieste. In tutti i casi restano confermate le indicazioni dell anno scorso e se ci saranno variazioni come richiediamo positive provvederemo a trasmetterle. È assodato che l uso alternativo al conferimento alle distillerie dei sottoprodotti è consentito a tutte le aziende vitivinicole, senza limiti dimensionali e di produzione, ma occorre precisare che sarà sempre possibile a discrezione del produttore e in base all interesse delle distillerie ad acquistare la materia prima indirizzare i prodotti derivanti dalla vinificazione alla produzione delle apprezzate grappe

6 V I T I V I N I C O L O N settembre di vitigno e degli altri alcol da bocca. Riportiamo qui una sintesi degli adempimenti e limiti stabiliti dai Decreti e dalle norme della Regione Piemonte. (Attualmente gli impieghi alternativi sono normati dal DECRETO e dal DECRETO ). - Sono considerati ESONERATI TOTALI, da ogni obbligo coloro che ottengono meno di 25 hl di vino. - L obbligo di allontanare dalla cantina i sottoprodotti è così previsto: vinacce 30 gg periodo vendemmiale; fecce 30 gg ottenimento. - L IMPIEGO ALTERNATIVO alla consegna in distilleria è permesso a tutti i vinificatori senza più limitazioni quantitative. - I sottoprodotti devono presentare le seguenti CARATTERISTICHE MINIME: vinacce 2,8 litri alcol/q; fecce 4 litri alcol /q e 45% umidità (queste indicazioni vanno inserite nella comunicazione all ICQRF di cui specifichiamo in apppresso). IMPIEGHI ALTERNATIVI ALLA CONSEGNA IN DISTILLERIA: - Uso agronomico diretto, che consiste nello spandere sui terreni condotti un quantitativo massimo di 30 q per ettaro - Uso agronomico indiretto, per la preparazione di fertilizzante altri impieghi di carattere energetico, farmaceutico, cosmetico. REGOLE PER IMPIEGO AGRONOMICO COMUNICAZIONE a ICQRF per fax o posta elettronica, almeno 4 GG prima l inizio delle operazioni (vedi dettagli di seguito) Copia della comunicazione scorta il trasporto e si conserva per cinque anni. ANNOTAZIONE sul registro di carico-scarico il giorno stesso in cui è effettuata l operazione di ritiro e prima dell operazione, indicando sul registro stesso la data di trasmissione della comunicazione. CONTROLLI sono previsti controlli a campione (min 5%). DIVIETO di spandimento: 5 m dai fiumi,in terreni gelati, e tra 15/ NOV e 15/FEB in zone vulnerabili da nitrati. DENATURANTE Decreto prescrive l aggiunta dl solfato ferroso prima dell estrazione delle fecce (le vinacce sono escluse) dalla cantina 100 grammi per ogni 100 litri di feccia. Importante: IL REGISTRO DI VINIFICAZIONE VA TENUTO AGGIORNATO!!! LA COMUNICAZIONE NOTE TECNICHE E DI COMPILAZIONE La comunicazione per fax o posta elettronica deve pervenire all ICQRF di TORINO (fax 011/ icqrf.torino@pec. politicheagricole.gov.it oppure fax 0141/ icqrf.asti@ pec.politicheagricole.gov.it almeno entro il 4 gg antecedente le operazioni di ritiro, vale a dire di allontanamento dalla cantina e spandimento. Massima quantità consentita per lo spandimento, 30 q/ha, comprensiva di vinacce e fecce. La comunicazione reca il codice del registro di carico e scarico del produttore, attribuito dall ICQRF. Copia della comunicazione scorta il trasporto del sottoprodotto ritirato e viene esibita a richiesta dell organo che controlla le operazioni di ritiro. La comunicazione è conservata per cinque anni. ANNOTAZIONE NEI REGISTRI sul registro di carico e scarico è annotato lo scarico della feccia o della vinaccia destinate al ritiro sotto controllo o ad usi alternativi, il giorno stesso in cui è effettuata l operazione di ritiro e prima dell operazione stessa; nella colonna descrizione è riportato, tra l altro, il riferimento alla comunicazione ed alla data di trasmissione della stessa agli organi di controllo. Rivolgersi agli Uffici Coldiretti per modulistica e indicazioni operative. m

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