Master di posturografia 12 aprile Riflessi ves&bolari. Giovanni Ralli. Dipar&mento di Organi di Senso, Università di Roma La Sapienza

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1 Master di posturografia 12 aprile 2017 Riflessi ves&bolari Giovanni Ralli Dipar&mento di Organi di Senso, Università di Roma La Sapienza

2 VIE VESTIBOLARI DISCENDENTI Fascio vestibolo-spinale laterale Fascio vestibolo-spinale mediale Fascio reticolo-spinale

3 Fascio vestibolo-spinale laterale Riceve afferenze prevalentemente maculari e cerebellari. Origina dal nucleo vestibolare laterale. Discende ispilateralmente per tutta la lunghezza del midollo spinale e termina prendendo contatto con i motoneuroni dei muscoli estensori e con interneuroni inibitori che sono a loro volta collegati con i motoneuroni dei muscoli flessori. Attivazione e inibizione avvengono contemporaneamente sui motoneuroni alfa delle fibre motrici e sui motoneuroni gamma dei fusi neuromuscolari combinando una contrazione rapida e potente con una contrazione dolce e prolungata.

4 Fascio vestibolo-spinale mediale Ha dimensioni ridotte. Riceve afferenze prevalentemente maculari e cerebellari. Origina dal nucleo vestibolare mediale. Discende fino ai segmenti cervicali del midollo con fibre principalmente dirette e in minor parte crociate fino ad attivare la muscolatura assiale cervicale.

5 Fascio reticolo-spinale Riceve imput da tutti i nuclei vestibolari, dal cervelletto, e da altri sistemi. E una via polisinaptica diretta e crociata che origina da neuroni della formazione reticolare bulbare e pontina e proietta ai motoneuroni alfa e gamma con una azione favorente o inibente

6 I neuroni di uscita sono le cellule delle corna anteriori della materia grigia del midollo spinale che attivano i muscoli scheletrici antigravitazionali

7 I riflessi vestibolo-spinali I riflessi vestibolo spinali generano movimenti del corpo compensatori per mantenere una stabilità posturale Hanno lo scopo di stabilizzare la testa e il corpo. Attivano i muscoli estensori del collo, del tronco e degli arti inferiori ed i muscoli flessori degli arti superiori al fine di prevenire la naturale tendenza del nostro corpo alla caduta sotto l azione della forza di gravità. I riflessi vestibolo-spinali includono: il riflesso vestibulo-collico I riflessi labirintici tonici e fasici

8 Riflesso vestibolo-collico (VCR) Il riflesso vestibolo-collico modula la muscolatura del collo per stabilizzare la posizione della testa durante il cammino. Stabilizza i movimenti del capo generando un comando che muove la testa nella direzione opposta del movimento nello spazio della testa. Attivano la muscolatura del collo di un lato e disattivano la muscolatura del controlaterale.

9 Riflesso vestibolo-spinale (VSR) Il riflesso vestibolo spinale mantiene l allineamento verticale del tronco e quando la testa si piega in una direzione permette al corpo di allungarsi in un lato e accorciarsi nell altro ovvero compensa attraverso aggiustamenti posturali il movimento della testa

10 Canali semicircolari

11 I canali semicircolari hanno la forma di un semicerchio. Il canale semicircolare laterale è orientato sul piano orizzontale mentre gli altri due sono orientati rispettivamente sul piano verticale anteriore (canale semicircolare superiore) e posteriore (canale semicircolare posteriore).

12 I tre canali sono disposti secondo tre piani perpendicolari tra loro con una inclinazione di circa 30 sul piano orizzontale.

13 In prossimità di uno dei loro sbocchi nell utricolo ogni canale presenta una dilatazione, ampolla, nel quale è contenuto l epitelio sensoriale disposto ortogonalmente all asse del canale Cresta ampollare

14 La cresta ampollare è composta da uno strato basale con cellule cigliate e di sostegno e da una cupola gelatinosa che ha la stessa densità della endolinfa

15 I canali semicircolari rappresentano un sistema in grado di potenziare senza turbolenze le correnti di endolinfa indotte da un movimento angolare del capo sullo stesso piano del canale.

16 La cresta è sensibile alle accelerazioni angolari. Quando il capo ruota sullo stesso piano di un canale, l endolinfa a causa della sua inerzia, segue con ritardo il movimento del dotto membranoso in cui è contenuta. Si genera una corrente endolinfatica diretta lungo l asse del canale di movimento opposto a quello del capo. Questa induce una distorsione della cupola e quindi una stimolazione delle cellule sensoriali. Al termine del movimento, l endolinfa continua per un breve tempo il suo movimento e quindi stimolerà nuovamente in senso opposto le cellule cigliate.

17 I ciuffi delle ciglia hanno lo stesso orientamento parallelo all asse del canale. Il recettore è sensibile ad accelerazioni angolari pari a 0,1 / sec. La deflessione della cupola è maggiore nella sua parte centrale e pertanto i recettori centrali sono sensibili a stimoli di bassa intensità mentre i periferici vengono reclutati solo per stimolazioni più intense.

18 Ogni movimento della testa è in grado di sollecitare entrambi i canali posti sullo stesso piano. I canali semicircolari operano in coppia in maniera opposta

19 Un movimento sul piano orizzontale provoca correnti nei due canali orizzontali e non nei canali posti sugli altri piani.

20

21 Le afferenze labirintiche tramite il nervo vestibolare penetrano nel tronco encefalico a livello della fossetta laterale del bulbo e si distribuiscono al complesso dei nuclei vestibolari e con il terzo neurone si connettono ai motoneuroni dei muscoli extraoculari.

22 VIE VESTIBOLARI ASCENDENTI Il fascicolo longitudinale mediale è un fascio di fibre mieliniche che si trova in p o s i z i o n e paramediana davanti alla sostanza grigia periacqueduttale.

23 I nuclei vestibolari sono interconnessi tramite fibre commisurali, che per la maggior parte sono mutuamente inibitorie. Le connessioni commisurali permettono lo scambio di informazioni tra i nuclei vestibolari dei due lati. I nuclei vestibolari integrano le afferenze vestibolari ipsilaterali e controlaterali con quelle propriocettive, corticali, cerebellari, al fine di controllare le uscite motorie complesse sia involontarie riflesse che volontarie.

24 La s&molazione delle creste ampollari aava : il riflesso ves&bolo- oculare (VOR)

25 Nell uomo la zona di massima acuità visiva è rappresentata da una piccola depressione della retina chiamata fovea del diametro inferiore al mezzo millimetro. Nella fovea è presente un forte addensamento di coni, mentre le cellule bipolari e gangliari sono ripiegate.

26 Per mantenere l immagine all interno della fovea, i bulbi oculari sono in costante movimento.

27 I movimenti dei globi oculari sono possibili grazie alla attività dei muscoli oculomotori 1. Retto inferiore 2. Retto superiore 3. Retto mediale 4. Retto laterale 5. Obliquo inferiore 6. Obliquo superiore I muscoli oculomotori operano in sinergia e sono in grado di contrarsi più rapidamente degli altri muscoli

28 Riflessi per mantenere la fissazione dell immagine retinica a testa e corpo fermi a testa e corpo in movimento Riflesso visuo-oculomotore Riflesso vestibolo-oculomotore 1 saccadi 2 inseguimento lento 3 riflesso opto-cinetico

29 I movimenti dei bulbi oculari sono volontari o sono attivati attraverso alcuni riflessi Riflesso opto-cinetico: mantengono stabile l immagine sulla re&na durante i movimen& len& rotatori prolunga& del capo Inseguimento lento: mantengono fissa sulla re&na l immagine di un oggeho in movimento Saccadi : portano rapidamente la fovea verso bersagli pos& perifericamnte nel CV Vergenza : movimen& dei due occhi in direzione opposta al fine che l immagine dello stesso bersaglio si proiea su entrambe le fovee Riflesso vestibolo-oculare: mantengono immagine sulla re&na durante i movimen& rapidi del capo

30 Si può dimostrare l esistenza dei due riflessi: Muovendo la testa si stimola il riflesso vestibolooculare Ruotando il campo visivo intorno alla testa si stimola il riflesso opto-cinetico. I due riflessi collaborano a mantenere entro livelli accettabili lo scivolamento dell immagine visiva sulla retina.

31 La s&molazione delle creste ampollari aava : il riflesso ves&bolo- oculare (VOR)

32 Il riflesso vestibolo-oculare stabilizza la visione durante i movimenti rotatori rapidi del capo muovendo gli occhi nella direzione opposta al movimento del capo.

33 L arco è attivato da una accelerazione angolare del capo che provoca una asimmetria funzionale tra gli emi-sistemi labirintici dei due lati

34 La rotazione della testa verso sinistra eccita i neuroni del nucleo vestibolare sinistro. I neuroni nucleari inviano uno stimolo eccitatorio ai motoneuroni dell abducente controlaterale e uno stimolo inibitorio ai neuroni ipsilaterali dell abducente. Contemporaneamente vengono eccitati i nuclei dell oculomotore ipsilaterale e inibito quello controlaterale. Genera quindi un movimento del globi oculari verso destra.

35 Controllo dei movimenti dei bulbi oculari Il sistema ves&bolare coopera nella stabilizzazione dell immagine re&nica al fine di permehere una visione ni&da del mondo quando siamo in movimento. Tale finalità è raggiunta ahraverso il VOR che stabilizza l immagine durante i movimen& del capo ( Riflesso dinamico )

36 Un movimento rotatorio del capo sul piano dei canali semicircolari orizzontali induce quindi la contrazione del muscolo reho laterale contralaterale (n.abducente) e del reho mediale ispilaterale (n.oculomotore) ed il contemporaneo rilasciamento dei rela&vi muscoli antagonis&, producendo così un movimento coniugato degli occhi sul piano orizzontale in direzione contraria al movimento della testa.

37 Master di posturografia 12 aprile 2017 Riflessi ves&bolari Giovanni Ralli Dipar&mento di Organi di Senso, Università di Roma La Sapienza

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