L esperienza di un impianto certificato. La prima azienda certificata BiogasFattoBene.

Dimensione: px

Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "L esperienza di un impianto certificato. La prima azienda certificata BiogasFattoBene."

Elisabetta Mattioli
5 anni fa
Visualizzazioni

1 L esperienza di un impianto certificato La prima azienda certificata BiogasFattoBene. 6 novembre 2018

2 Associata a

4 6% Set-aside 16 % Barbabietola 70 ha Set-aside 253 ha Barbabietola

5 0% Set-aside 5 % Barbabietola 17% ettari totali nel biogas

~ 300 ha a disposizione dopo OCM 2005 Innovare il sistema agricolo del territorio nel rispetto dell ambiente e della tradizione Impianto a biogas attivo da giugno 2010 998 kw el 880 kw th

6 ~ 300 ha a disposizione dopo OCM 2005 Innovare il sistema agricolo del territorio nel rispetto dell ambiente e della tradizione Impianto a biogas attivo da giugno kw el 880 kw th Necessità di rilanciare l attività agricola Sviluppare un modello di bioenergie sostenibile Valorizzare sottoprodotti di origine agricola Alimentazione: ~55% tra sottoprodotti e doppie colture

7 BIOGAS FATTO BENE «L integrazione dell impianto di biogas nell azienda agricola è il fattore chiave per la creazione del modello Biogas fatto bene ed è l elemento da cui può partire un vero e proprio cambiamento del modo di fare agricoltura produttiva e sostenibile.»

8 Mais Sorgo zuccherino Triticale

9 Graspi Valorizzare sottoprodotti di origine agricola Circa t/anno alimentati all impianto a biogas Frantumazione Alimentazione all impianto

10 Valorizzare sottoprodotti di origine agricola Liquame e Pollina Polpe di barbabietola

11 Irrigazione mais con manichetta Innovare il sistema agricolo del territorio nel rispetto dell ambiente e della tradizione

12 Conciliare le agro energie con la vocazione alimentare del territorio Doppia cultura con semina soia alimentare su sodo e distribuzione digestato

13 Alimentazione impianto ,70% 7,24% 20,22% 22,66% 3,01% Liquame bovino Polpe supressate barbabietola Insilato di mais Insilati di triticale Insilati di sorgo Graspi 46,17%

14 Semina su sodo Irrigazione con manichetta Doppia coltura Digestione anaerobica 26 agricoltori 7 cantine sociali associate 3 soci tecnici Digestato t/anno Valorizzazione digestato Concime/ammendante

15 BIOGAS FATTO BENE «L impianto di biogas, infatti, se bene integrato in azienda agricola è lo strumento che permette la valorizzazione degli scarti vegetali e animali dell azienda stessa restituendo il digestato, ottimo biofertilizzante e vettore del ritorno costante della sostanza organica nel terreno."

16 Il digestato: Apporta sostanza organica ai terreni Prodotto stabilizzato e igienizzato Apporta importanti elementi nutritivi riducendo le concimazioni chimiche

17 «Il digestato come valore aggiunto in impianti biogas in zone in via di sviluppo»

18 Settembre Ottobre Novembre Dicembre Gennaio Febbraio Marzo Aprile Maggio Giugno Luglio Agosto Settembre Ottobre Novembre Dicembre Cereali vernini Barbabietola da zucchero Cereali primaverili Soia

19 BIOGAS FATTO BENE «Si può passare quindi da un modello di agricoltura intensiva in cui le produzioni sono destinate direttamente all industria di trasformazione verso un modello di agricoltura che può chiudere il ciclo produttivo, valorizzare i propri scarti, mantenere la fertilità, produrre più colture strutturando le rotazioni agricole e la copertura del terreno e applicando tecniche innovative, il tutto riducendo emissioni e fabbisogno di concime chimico grazie al digestato»

20 Superfici a disposizione di CAT 23% Superfici Energy Superfici food La scelta di colture autunno-vernine lascia il terreno disponibile per un secondo raccolto 4% 77% Circa 140 ha a disposizione per doppia coltura 51% 45% Sorgo Triticale Mais Semine superfici Energy

21 Gennaio Febbraio Marzo Aprile Maggio Giugno Luglio Agosto Settembre Ottobre Novembre Dicembre Cereali primaverili ENERGYBEET Cereali 2 racc Cereali vernini Soia Food ENERGYBEET Cereali vernini

22 BIOMASSVAL - Ottimizzazione delle filiere bioenergetiche esistenti per una sostenibilità economica e ambientale Sviluppare un modello di bioenergie sostenibile Valorizzare sottoprodotti di origine agricola (1) Dipartimento di Biologia e Biotecnologie Charles Darwin, Sapienza Università di Roma (2) CREA UTV - (Turi, BA) (3) Dipartimento di Biotecnologie, Università di Verona; (4) CREA CRC - Centro di Ricerca per la Cerealicoltura -Foggia; (5) Dipartimento di Scienze del Suolo, della Pianta, dell'ambiente e delle Produzioni Animali, Università degli Studi di Napoli Federico II (Napoli); (6) CREA GPG - Centro di ricerca per la genomica e la postgenomica animale e vegetale Fiorenzuola d'arda, (PC) (7) ENEA - Centro Ricerche Casaccia -S.M. di Galeria (Roma); (8) CREA ABP - Centro di ricerca per l'agrobiologia e la pedologia (Firenze) (9) CAT CORREGGIO - Cooperativa Agroenergetica Territoriale Correggio (RE)

23 Sviluppare un modello di bioenergie sostenibile Valorizzare sottoprodotti di origine agricola Prova sperimentale insilamento barbabietola e paglia In collaborazione con

24 Il digestato in pellet Cat «Esente da clostridi»

25 Utilizzo del digestato in sostituzione dei fertilizzanti chimici

27 Studiare fertilizzanti innovativi ed ecosostenibili capaci di garantire produzione e qualità soddisfacenti in aziende vitivinicole del territorio modenese.

28 Produrre in modo Razionale Conforme alle leggi Sicuro Sostenibile Ben accetto da tutti i portatori di interesse Integrando la realtà economica, ambientale e sociale

29 Conformità a: Rispetto dell ambiente Sicurezza Tracciabilità dei prodotti/processi Regole trasparenti di gestione

30 Obiettivi: Promozione della filiera corta Valorizzazione dei sottoprodotti Sinergia e integrazione con il territorio

31 Vantaggi Raccolta della documentazione relativa alla gestione impianto: Comunicazioni con l autorità Analisi del digestato Carico/scarico prodotti Risultati analisi prodotti/processi Verifica e aggiornamento delle richieste relative alla sicurezza di persone e cose Software online per la gestione di tutti i documenti necessari e archivio facilmente accessibile

destinate alla produzione del Biometano:

32 Obiettivi Biometano Cosa ci viene richiesto dall attuale Decreto: Nella catena di consegna dei biocarburanti e dei bioliquidi, a seconda dei requisiti specifici delle diverse attività della filiera e delle diverse biomasse destinate alla produzione del Biometano: verifiche per dimostrare la conformità legislativa di settore; il rispetto dei requisiti di sostenibilità, tracciabilità e del bilancio di massa.

34 questa certificazione mira a dare dignità a una filiera agroindustriale spesso ingiustamente criticata e nasce qui in Emilia proprio per l eccellenza e l innovazione del territorio nell agrifood

36 Condividere le esperienze

37 Condividere le esperienze

38 Condividere le esperienze

42 L esperienza di un impianto certificato La prima azienda certificata BiogasFattoBene. Grazie per l attenzione Massimo Zaghi massimo.zaghi@libero.it 6 novembre 2018 Ecomondo Rimini

Documenti analoghi

PARTE PRIMA. Elementi e caratteristiche dei piccoli impianti

PARTE PRIMA. Elementi e caratteristiche dei piccoli impianti Dipartimento di Economia e Ingegneria agrarie Marco Arruzza Alessandro Ragazzoni Convenienza economica e fattibilità tecnica di piccoli impianti: alcuni casi di studio PARTE PRIMA Elementi e caratteristiche