C O M U N E D I San Pier d Isonzo. Regolamento d organizzazione della Scuola di Ceramica
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1 C O M U N E D I San Pier d Isonzo Regolamento d organizzazione della Scuola di Ceramica APPROVATO CON DELIBERA CONSIGLIARE N. 10 DEL
2 I N D I C E TITOLO I - PRINCIPI GENERALI...3 Art.1 Oggetto e Finalità del regolamento... 3 Art.2 Programmazione delle attività operative... 3 Art.3 Efficacia ed economicità... 3 Art.4 Partecipazione dei cittadini... 4 TITOLO II - LA STRUTTURA ORGANIZZATIVA...4 Art.5 Direzione amministrativa... 4 Art.6 Funzioni del Responsabile... 4 Art.7 Funzioni della Giunta Comunale... 5 Art.8 Il Personale docente...5 TITOLO III - FINALITÀ E SERVIZI...5 Art.9 Finalità della Scuola... 5 Art.10 Servizi... 6 Art.11 Rapporti con altre Amministrazioni... 6 Art.12 Rapporti con l Istituto Comprensivo... 6 Art.13 Il Piano organizzativo ed il calendario delle lezioni... 6 Art.14 Locali e Materiale didattico... 7 Art.15 Proprietà degli elaborati... 7 Art.16 Servizi a pagamento... 7 Art.17 Norme transitorie e finali
3 TITOLO I - Principi generali Art.1 Oggetto e Finalità del regolamento 1. Il Comune di San Pier d Isonzo promuove la cultura e l istruzione, l immagine della comunità e dell Amministrazione Comunale garantendo il funzionamento e lo sviluppo della Scuola Comunale di Ceramica, assicurandole una sede, strutture idonee e le necessarie risorse finanziarie, strumentali e umane. 2. La Scuola comunale di Ceramica, che ha avuto origine nel 1970 con primo insegnante l artista Germano Masetti, ha lo scopo di promuovere la diffusione della cultura dell arte della ceramica, oltre all immagine della comunità e dell Amministrazione Comunale nel paese e nel territorio provinciale, per consentire un adeguato percorso formativo, in tale forma artistica, alle giovani generazioni ma anche alle persone adulte che ad essa si vogliano avvicinare e conseguentemente consolidare un originale ed importante tradizione della comunità di San Pier d Isonzo. 3. Il presente regolamento definisce la struttura organizzativa della Scuola e ne disciplina l attività in funzione del soddisfacimento degli interessi culturali della comunità locale intesa in senso ampio. Art.2 Programmazione delle attività operative 1. Le attività della Scuola rispondono ai principi ed ai metodi della programmazione degli interventi, in conformità agli strumenti normativi ed alle norme previste dalle vigenti disposizioni legislative e regolamentari. A tale scopo, con il presente regolamento si definiscono forme d interazione e collaborazione tra l Amministrazione comunale, di cui fa parte la struttura organizzativa, le scuole locali e gli altri soggetti interessati. 2. La programmazione delle attività operative, in vista della realizzazione degli obiettivi di gestione, è attuata dal Settore Affari Generali, secondo le modalità stabilite dal presente regolamento. Art.3 Efficacia ed economicità 1. La struttura organizzativa della Scuola ed i rapporti funzionali tra le sue componenti sono finalizzati alla realizzazione degli obiettivi dell Amministrazione Comunale, secondo criteri d economicità e d equilibrio tra risorse ed interventi. 2. A tal fine, la gestione delle attività della Scuola è soggetta a verifica e controllo nelle forme previste dal regolamento sull ordinamento degli uffici e dei servizi e dal regolamento di contabilità. 3. L organizzazione della Scuola riflette la linea politica di sviluppo e di valorizzazione delle risorse umane attraverso la partecipazione e la responsabilizzazione del personale nella gestione delle attività, assicurando a tutti pari opportunità. Art.4 Partecipazione dei cittadini 1. La Scuola favorisce la partecipazione dei cittadini alle proprie attività e l accesso agli atti, nel rispetto delle norme stabilite dalla legge e delle disposizioni adottate dal comune in materia di trasparenza dell attività amministrativa. 3
4 TITOLO II - La struttura organizzativa Art.5 Direzione amministrativa 1. Il Responsabile del Settore Affari Generali esercita tutti i poteri gestionali relativi al servizio, compresa l adozione di tutti gli atti, le determinazioni e provvedimenti amministrativi conseguenti. 2. Il Responsabile del Settore Affari Generali assicura il regolare svolgimento delle attività e dei servizi della Scuola e dei relativi procedimenti amministrativi nell ambito degli indirizzi fissati dalla Giunta Comunale. Art.6 Funzioni del Responsabile 1. Sono di competenza del Responsabile di Settore le seguenti attività: a) Istruire i programmi e le produzioni artistiche del laboratorio; b) Verificare l andamento del laboratorio; c) Proporre, relativamente alle risorse economiche strumentali e di personale assegnate al laboratorio, tutti i provvedimenti organizzativi ritenuti necessari per il regolare svolgimento delle attività didattiche e per il loro potenziamento; d) Esprimere parere di congruità sul prezzo e sulle caratteristiche tecniche di tutto il materiale didattico e strumentale da acquistare assicurandone il corretto uso; e) Inoltrare all Assessore competente e alla Giunta Comunale, secondo la competenza, ogni richiesta o segnalazione proveniente dagli insegnanti, dai genitori, dagli allievi e dal personale, il cui contenuto esuli dalle sue attribuzioni; f) Proporre alla Giunta, di concerto con il personale addetto, iniziative e manifestazioni artistiche per lo sviluppo della cultura ceramicale; g) Mantenere e sviluppare i contatti con altre scuole di ceramica locali, nazionali ed internazionali; h) Proporre gli incarichi per i corsi e le iniziative culturali; i) Predisporre il piano organizzativo e il calendario generale delle lezioni in collaborazione con l Assessore competente, sentito per quanto di competenza l istituto comprensivo ed il personale insegnante della scuola primaria e /o della scuola dell infanzia j) Predisporre il piano degli acquisti e decidere in merito agli strumenti e all utilizzo dei locali; k) Ogni attribuzione definita negli indirizzi fissati negli strumenti di programmazione dell amministrazione comunale, che vengono individuati nel PRO ed eventuali deliberazioni di indirizzo della Giunta Comunale. Art.7 Funzioni della Giunta Comunale 1. Sono di competenza della Giunta Comunale i seguenti atti: a) autorizzare i programmi didattici e le produzioni didattico artistiche della Scuola; b) approvare le proposte di cui al precedente art.6, lett.c) e f); c) approvare il piano organizzativo ed il calendario di cui al precedente art.6, lett. i). 4
5 Art.8 Il personale docente 1. L insegnamento e la produzione sono assicurati da personale di ruolo del comune e/o da insegnanti incaricati con contratto di prestazione d opera professionale, di collaborazione coordinata e continuativa, o di prestazione occasionale, che risultino in possesso di tutti i requisiti previsti dalle vigenti disposizioni di legge e regolamentari. 2. Il docente è inquadrato nel Settore Affari Generali e risponde del proprio operato al responsabile del Servizio ed all Assessore competente. 3. Nell ambito delle sue mansioni, il docente è tenuto a dare attuazione a quanto previsto negli atti della Giunta e del Responsabile del Settore Affari Generali. 4. Costituisce grave inadempienza il ripetersi dell ingiustificato spostamento ovvero l annullamento di lezioni senza il preavviso di almeno ventiquattro ore, se trattasi di personale non di ruolo che presta la propria attività mediante altro tipo di rapporto di lavoro con l amministrazione. 5. A norma del D.Lgs. n.165/2000, docenti eventualmente dipendenti da altri enti pubblici possono essere incaricati, solo se sono in possesso d autorizzazione del datore di lavoro, allo svolgimento dell attività di insegnamento di cui al presente Regolamento, in posizione libero professionista. 5
6 TITOLO III - Finalità e servizi Art.9 Finalità della Scuola 1. La Scuola Comunale di Ceramica è una Scuola pubblica che persegue, con le modalità stabilite dal presente regolamento, le seguenti finalità: a) La diffusione della cultura dell arte ceramica dalla prima infanzia, garantendo le pari opportunità d accesso alle attività didattiche; b) La formazione artistica e strumentale a scopi amatoriali; c) La formazione artistica e strumentale a fini professionali; d) Il supporto specialistico per le scuole del territorio; e) L organizzazione di iniziative ed eventi in campo culturale; f) La promozione dell immagine della comunità e dell Amministrazione comunale di San Pier d Isonzo. Art.10 Servizi 1. La Scuola di Ceramica assicura i seguenti servizi: a) L attività didattica in collaborazione con l Istituto comprensivo o con altri Comuni o a favore di privati; b) Attività di diffusione della cultura dell arte della ceramica anche attraverso la partecipazione ad iniziative culturali; c) La produzione di manufatti di ceramica da destinarsi a scopi istituzionali o di rappresentanza a sostegno dell immagine e delle iniziative dell amministrazione comunale. Art.11 Rapporti con altre Amministrazioni L attività didattica può essere espletata anche a favore di alunni di altre scuole. In tal caso, ai fini del legittimo espletamento del servizio, i rapporti tra il Comune di San Pier d Isonzo e l altra Amministrazione Comunale dovranno essere disciplinati da apposita convenzione. La convenzione di cui sopra, qualora le attività oggetto della stessa siano previste in orario curriculare, dovrà essere sottoscritta anche dal Preside dell Istituto Comprensivo di appartenenza. La convenzione dovrà disciplinare, in particolare, i rapporti finanziari, la sorveglianza dei partecipanti (se minori), le modalità di trasporto dei partecipanti stessi, la copertura assicurativa, la proprietà degli elaborati. Art.12 Rapporti con l Istituto Comprensivo di Fogliano La scuola di ceramica, nell ambito della più ampia sfera di competenze di cui agli articoli che precedono, svolge la propria attività a favore dei bambini frequentanti la scuola primaria di San Pier d Isonzo e, su richiesta degli insegnanti a favore della scuola dell Infanzia di San Pier d Isonzo. Al fine di conciliare questa attività con le altre attività istituzionali della scuola, l Istituto Comprensivo entro il 15 febbraio di ogni anno, presenta al Comune una istanza, indirizzata al Sindaco, corredata dal programma delle attività richieste a favore della scuola per il periodo 1 settembre 30 giugno dell anno scolastico successivo. Tale programma dovrà essere corredato dal numero di ore richiesto (comprensivo di tutte le fasi anche preparatorie o propedeutiche), dall articolazione giornaliera ed oraria e dal materiale necessario. Il programma verrà istruito dal Responsabile del Servizio ed inserito nel piano organizzativo e nel calendario delle lezioni, compatibilmente con le attività proprie dell Amministrazione. 6
7 Art.13 Il piano organizzativo ed il calendario delle lezioni 1) Ogni anno, entro il mese di febbraio, il Responsabile del Servizio in collaborazione con l Assessore competente, predispone il piano organizzativo ed il calendario delle lezioni per l anno scolastico successivo. 2) Il documento contiene: a) i manufatti che l Amministrazione intende realizzare, con l indicazione della quantità e/dimensione e della scadenza (data cerimonia, manifestazione ecc.); b) le iniziative didattiche che l Amministrazione intende realizzare con l indicazione del periodo e dell articolazione oraria e giornaliera; c) l attività didattica che l Amministrazione intende svolgere a favore delle scuole in base al programma delle attività di cui al precedente art.11, per le quali è stata sottoscritta apposita convenzione. d) altre attività con l indicazione del numero di ore richiesto. Nel corso dell anno, la Giunta Comunale potrà decidere di inserire nel documento nuove iniziative, sempre che vi siano risorse disponibili e che i tempi delle attività previste lo consentano. Il programma avrà valenza annuale dal 1 settembre al 31 agosto dell anno successivo e non includerà le seguenti attività istituzionalizzate e ripetitive che saranno realizzate nel periodo estivo: a) Targhe e fiori di ceramica per il bosco dei bambini ; b) stemmi del Comune di San Pier d Isonzo c) altri oggetti di ceramica destinati all utilizzo di cui al successivo art. 15. Art.14 Locali e materiale didattico I locali del laboratorio di ceramica sono ubicati presso l edificio della scuola primaria di Via Sauro 108, come individuati nella planimetria allegata. Le attrezzature necessarie per lo svolgimento dell attività sono di proprietà comunale e risultano regolarmente registrate nell inventario comunale dei beni mobili. Il materiale didattico di consumo viene acquistato periodicamente nelle quantità segnalate dall insegnante ceramista che lo prende in carico. Art.15 Proprietà degli elaborati Gli elaborati ed i manufatti derivanti dall attività della Scuola di ceramica sono di proprietà del Comune di San Pier d Isonzo salvo che la Giunta Comunale disponga diversamente. Il Comune utilizza gli elaborati ed i manufatti per scopi di rappresentanza, quale omaggio ad autorità o persone che rivestano particolare importanza per il paese, nonché per il decoro del paese stesso a beneficio della collettività o dei locali di proprietà comunale. L Amministrazione può altresì donare gli stessi ad enti ed associazioni operanti nel territorio comunale o che comunque rivestano importanza per la comunità, con atto della Giunta Comunale. Art.16 Servizi a pagamento L Amministrazione Comunale può includere nel documento di cui al precedente art.12 attività consistenti in prestazioni di servizi ai sensi dell art. 43 della Legge n.449/1997. In tal caso, le risorse a disposizione verranno utilizzate per incrementare il fondo per le politiche di sviluppo e per la produttività nella misura stabilita di volta in volta dalla Giunta comunale, ai sensi dell art.20, comma1, lett.d) del CCRL 1 agosto La scuola di ceramica può realizzare piccoli lavori su richiesta di cittadini residenti. Le richieste 7
8 corredate da illustrazione grafica del manufatto dovranno essere presentate all ufficio Segreteria che giudicherà l ammissibilità tenendo conto del decoro, del comune senso del pudore ecc.. Il costo del manufatto sarà quantificato a preventivo, a cura del Settore interessato e dell insegnate ceramista. Art.17 Norme transitorie e finali 1 In sede di prima applicazione, il piano organizzativo 2008/2009 verrà predisposto entro il mese di novembre Per tutto quanto non previsto dal presente regolamento valgono le leggi ed i regolamenti vigenti in materia. 8
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