una cavalcata lunga 27 anni

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1 lpi: 82 x 4000 una cavalcata lunga 27 anni 112 LE MONTGNE DIVERTENTI utunno 2014 Giovanni Rovedatti osserva le Grandes Jorasses dal col du Diable (2 agosto 2013, foto Beno). LE MONTGNE DIVERTENTI Ottantadue quattromila 113

2 lba alla capanna Margherita (18 maggio 2014, foto Giacomo 114 Meneghello). LE MONTGNE DIVERTENTI utunno 2014 Come ci si sente a realizzare un sogno? portare a compimento un progetto avviato quasi 30 anni fa? Lo chiediamo al morbegnese Giovanni Rovedatti, classe 1968, che quest anno ha raggiunto il suo personale traguardo: scalare tutte le 82 cime delle lpi d altezza superiore ai 4000 metri inserite nell'elenco ufficiale di Progetto Per chiarezza, si deve sapere che nelle lpi ci sono ben 128 picchi che superano la soglia dei 4000 metri d'altezza, ma di questi solo 82 rispettano i criteri di vaglio stabiliti nel 1993 da un gruppo di lavoro italo-franco-svizzero 1 per essere definiti cime vere e proprie: topografico: il dislivello tra la vetta e il colle adiacente che la separa da un 4000 più elevato deve essere di almeno 30 m, che equivalgono alla classica lunghezza di corda; morfologico: la vetta deve essere separata e ben distinguibile da eventuali cime maggiori a cui è collegata; alpinistico: la sommità deve rivestire importanza alpinistica, cioè avere delle vie che la raggiungono frequentate e di qualità alpinistica. Si tratta di parametri, specialmente l'ultimo, passibili di soggettività, ma che hanno permesso di stilare un elenco ufficiale dopo anni di confusione. Come lo stesso Giovanni afferma: «I quasi 50 picchi esclusi hanno semplificato il compito dei collezionisti, essendoci tra questi delle guglie di alta difficoltà tecnica.» idea di scalare tutti i 4000 L' dell arco alpino, che si concentrano in territorio italiano, francese e svizzero, ha preso forma nel lontano 1987, una settimana prima dell alluvione che ha segnato così profondamente la storia della Valtellina - quando Giovanni ha conquistato il suo primo 4000, quello più vicino a casa e il più ad E delle lpi: il pizzo Bernina (m 4049). Dopo questa prima ascesa, fatta senza particolari intenzioni in testa, una sorta di febbre si è impossessata di lui, che - padre di 1 - Per approfondimenti: Beno e Gioia Zenoni famiglia, lavoratore e alpinista solo per passione - è riuscito con grandi sacrifici (ripagati di volta in volta da altrettanto grandi soddisfazioni) a ritagliare il tempo per allenarsi, esplorare e quindi salire le tanto agognate vette. Qual è il bilancio di questi 30 anni di ascensioni? «La salita a tutti i 4000 delle lpi per me non è stata affatto una passeggiata, ma, piuttosto, un affascinante percorso iniziato in modo del tutto casuale con l ascesa al Bernina il 12 luglio Con il passare degli anni la collezione di vette ha iniziato a prendere forma, sino a trasformarsi in un tormentone: fin quando non ho salito le cime più difficili del gruppo del monte Bianco, non ero sicuro di riuscire nel mio intento. Nel frattempo gli anni passavano e la possibilità di concretizzare il mio sogno sembrava sempre più remota: per questo ora la mia gioia è così grande. Guardando indietro, posso affermare che il percorso che ho affrontato - fatto di momenti alterni fra dubbi e speranze, successi e delusioni, sacrifici e godimento - mi ha insegnato molte cose su me stesso e non solo sulla montagna.» Come hai salito queste 82 vette? «Tutte le cime su cui era possibile ho voluto raggiungerle con gli sci d alpinismo, dal momento che lo sci è la mia più grande passione. nche se considero l ascensione scialpinistica il massimo del divertimento, spesso mi sono dovuto rassegnare all alpinismo, perché molte cime possono essere conquistate solo a piedi o a quattro zampe, impegnandosi per molte ore su creste affilate ed LE MONTGNE DIVERTENTI Ottantadue quattromila 115

3 Il Cervino, probabilmente la più maestosa vetta dell'intero rco lpino, qui visto all'alba dal monte Rosa (18 maggio 2014, foto Giovanni Rovedatti). 116 LE MONTGNE DIVERTENTI utunno 2014 esposte, con notevole vuoto sotto i piedi sia da un versante che dall altro. La maggior parte delle volte ho scalato in compagnia degli amici, alcuni quasi inseparabili; per una delle traversate alle vette più difficili mi sono affidato a una guida alpina mio amico; non mi sono mai mosso in solitaria. Nel corso degli anni sono nate nuove amicizie e le avventure stesse sono servite a consolidare i rapporti esistenti.» Chi sono stati i tuoi compagni d avventura? «Molti sono i nomi da ricordare, ma ci tengo a ringraziarli tutti per avermi permesso di raggiungere questo traguardo per me importantissimo: Ivan Fabani, Giulio Gadola, Gianluca Moroni, Dario Morandotti, Tarcisio Mattei, Gina Poncini, Giuseppe Bottà, Valentino Grossi, Mariella Spandrio, Franco Fanton, Luchina Giuliano, Franco Cella, Manuele Panzeri, Gianmaria Redaelli, Marco Borgini, Marco Milani, Giuseppe Tangherloni, Dante Barlascini, Cesare De Donati, mio fratello Italo Rovedatti, Mara Cavallotto, Giordano Giumelli, Giuliano Beltramini, Mario Ragazzi, Tarcisio Giordani, Lindo Bergomi, Massimo Comotti, Francesco Rota Nodari, Marco Geronimi, Fabrizio Righetti, Roberto Boletti, Fabio di Fede, Laura dal Mulin, Luca Ferrari, ristide Bordoli, Beno e Giacomo Meneghello, con cui ho concluso la mia avventura nel gruppo del Rosa. Tra tutti, Gianluca Moroni merita un ringraziamento particolare, perché ha condiviso con me molte di queste vette, soprattutto quelle in Svizzera, che sono circa 50. Mia moglie Marialuisa che, pur restando a casa, mi ha sempre sostenuto in questa lunga cavalcata durata 27 anni della mia vita» Qual è stato l ostacolo più grande al raggiungimento del tuo obiettivo? «Se di ostacolo si può parlare, direi il meteo: nei luoghi in cui sono andato non è permesso sbagliare, specialmente nelle ascensioni a piedi alpinistiche, perché farsi sorprendere dal maltempo significa alto pericolo LE MONTGNE DIVERTENTI Ottantadue quattromila 117

4 In tenda a m 3450 sul glacier du Geant. Sullo sfondo l'iguille Verte (1 agosto 2013, foto Beno). Giovanni al cospetto della meringa sommitale del mont Blanc du Tacul (2 agosto 2013, foto Beno). In cima al Dent d'hèrens (m 4171). Sullo sfondo il Cervino (11 settembre 1988, foto archivio Giovanni Rovedatti). Il Liskamm orientale (m 4527) dalla capanna Gnifetti (m 3647) (16 settembre 1989, foto archivio Giovanni Rovedatti). La calotta sommitale del monte Bianco viene raggiunta anche da molti scialpinisti (16 giugno 2013, foto Giovanni Rovedatti). È fatta, Giovanni ha raggiunto la vetta al suo 82 quattromila: la Piramide Vincent (18 maggio 2014, foto Giacomo Meneghello). Lungo la Nadelgrat con vista sul Dom des Mischabel (m 4545) (22 luglio 1990, foto archivio Giovanni Rovedatti). Grandes Jorasses: aerei traversi sulla cresta della punta Young (21 agosto 2011, foto Francesco Rota Nodari). Sulla cima delle Les Droites (m 4000) (17 agosto 2005, foto archivio Giovanni Rovedatti). Grandes Jorasses: arriviamo di notte sulla punta Whymper, dove bivacchiamo (21 agosto 2011, foto Francesco Rota Nodari). di morte. Se si hanno dubbi è meglio rinunciare in partenza e non prendersi rischi inutili: le montagne sono sempre lì e non è piacevole essere in mezzo a un temporale o ad una bufera di neve sulle creste a m Quindi la ricerca delle condizioni favorevoli - assolutamente importante per il successo delle ascensioni - ha portato via moltissimo tempo, talvolta degli anni, obbligandomi a compiere più tentativi.» Raccontaci qualcosa di più sul gruppo del Bianco, il tuo spauracchio. «Ho iniziato ad affrontarlo nel 1998, con l ascesa all iguille Blanche de Peuterey (m 4112) e alla cima del monte Bianco (m 4810); poi nel 2001 è stata la volta della cresta del Brouillard, toccando tre cime oltre i m 4000 ed infine salendo di nuovo in cima al monte Bianco. Nel 2002 è stata la volta della difficile catena dell iguille Verte (m 4122), di cui abbiamo salito 3 cime compresa quella principale. Per potere archiviare 6 delle 7 cime delle Grandes Jorasses, lungo la cresta di Rochefort, ho dovuto aspettare molti anni e soffrire in silenzio, anche quando magari le condizioni meteo e della montagna erano favorevoli, perchè non riuscivo a trovare un compagno. Finalmente nell agosto 2011, con condizioni ottimali, sono riuscito a combinare con il valido alpinista Francesco Rota Nodari questa bella traversata. Mi mancava solo l rête du Diable al Mont Blanc du Tacul (m 4248), una cresta piuttosto impegnativa con 5 torri oltre i m 4000: queste punte in parte le avevo salite nel 2007, ma per completare il concatenamento ci sono tornato con Beno nell'agosto » In famiglia come vivevano queste tue spedizioni? «Moglie e suoceri erano generalmente tranquilli durante le mie ascese ai 4000 alpinistici, mentre mia mamma restava spesso in apprensione 2 - Relazione su ogni volta che partivo per una nuova ascensione.» Se dovessi eleggere la scalata tecnicamente più difficile, dicci quale sceglieresti e perchè. «Come passaggi di roccia, sicuramente la rête du Diable, dove si incontrano passaggi fino al V grado; però una volta raggiunta la cima del mont Blanc du Tacul, la discesa è veloce e relativamente facile. Invece come impegno complessivo, a mio parere, quella più difficile è la traversata della cresta di Rochefort, che va dal col du Gèant (m 3365) fino alla punta Walker (m 4208), la cima più alta delle Grandes Jorasses, toccando in successione ben 7 cime dell elenco ufficiale. Questo perchè una volta sulla punta Walker la discesa lungo la via normale dal rifugio Boccalatte (m 2804) è complicata ed è richiesta ottima visibilità per poterla percorrere a causa dei numerosi crepacci presenti sul ghiacciaio delle Grandes Jorasses.» 118 LE MONTGNE DIVERTENTI utunno 2014 LE MONTGNE DIVERTENTI Ottantadue quattromila 119

5 rête du Diable. Da sx si vedono Corn du Diable (m 4064), pointe Chaubert (m 4074), pointe Mediane (m 4097), pointe Carmen (m 4109) e pointe Isolée (m 4114). Indicata la posizione da cui è stata scattata l'immagine a sx (17 agosto 2014, foto Giovanni Rovedatti). rête du Diable: delicata calata di 30 metri con pendolo dalla pointe Mediane (m 4097) alla breche Carmen 120 (2 agosto LE 2013, MONTGNE foto Beno). DIVERTENTI utunno 2014 invece quella più semplice, da E consigliare a uno che vuole iniziare il cammino dei 4000? «Beh, sicuramente come assaggio di un 4000 è possibile in poco tempo, usufruendo della funivia del Piccolo Cervino (Klein Matterhorn), arrivare già alla ragguardevole altezza di m 3820 e con soli 350 m di dislivello, raggiungere la cima del Breithorn occidentale (m 4164), il 4000 più frequentato in assoluto proprio per la sua vicinanza agli impianti da sci di Zermatt. Su questa vetta si può arrivare anche dall Italia con gli impianti di risalita da Cervinia a Plateau Rosà (m 3480), quindi 700 metri di dislivello. Comunque, anche se il dislivello è poco, lo sforzo può essere notevole per il fatto che salendo così in alto in funivia, non si ha un adeguato acclimatamento e ciò nelle persone più sensibili può provocare il classico mal di montagna.» Hai mai affrontato momenti critici durante le scalate? «Per fortuna no, non ho mai vissuto brutte esperienze riguardo a maltempo o altre situazioni di pericolo durante le mie ascensioni ai 4000 delle lpi.» Le tue ultime avventure? «Dopo aver esaurito il gruppo del Bianco, mi mancavano soltanto 3 cime del massiccio del monte Rosa: cime facili che non mi preoccupavano minimamente. Cosi che ho rimandato tutto a primavera 2014 per poter concludere i 4000 nel modo a me più congeniale: con gli sci. metà maggio è arrivato il grande giorno, condiviso con Giacomo Meneghello. Partiti a piedi da poco sopra Staffal (m 1900 circa) - gli impianti del monte Rosa erano chiusi per la pausa di fine stagione - abbiamo raggiunto in giornata la capanna Regina Margherita alla punta Gnifetti (m 4554), con un dislivello positivo di m 2850 circa: siamo arrivati a quel nido d aquila stanchi ma felici, dopo circa 12 ore di marcia! lla mattina seguente con un minimo sforzo di poche centinaia di metri abbiamo salito le cime che mi mancavano. lle 10:50 del 18 maggio eravamo sull ultima mia cima, la Piramide Vincent (m 4215) il mio ottantaduesimo 4000: qui il sogno si è finalmente realizzato, dopo ben 27 anni a rincorrere previsioni meteo favorevoli e a cercare compagni che condividessero la corda assieme a me. Impossibile descrivere l emozione di quel momento 3.» rchiviati i 4000 delle lpi, hai altri sogni nel cassetto? «Mi piacerebbe completare, come ha già fatto nel 2011 Gianluca Moroni le 231 cime alte oltre 3000 metri della provincia di Sondrio. Io per ora ne ho salite 209, l'obbiettivo sembra vicino, ma se capita un'estate come questa dove fa brutto tempo per due mesi e mezzo, non riesci nemmeno ad aggiungerne una alla tua collezione!» 3 - Il primo valtellinese a conquistare tutti gli è stato il malenco Mario Ragazzi nel LE MONTGNE DIVERTENTI Ottantadue quattromila 121

6 Cronologia dei 4000 Disponibile anche in lingua tedesca Tutto quello che avreste sempre voluto sapere sul Masino e sulla val di Mello in due agili guide. Rifugi, bivacchi, spelonche per dormire, sentieri e tracce per raggiungere pareti rocciose di bellezza insuperabile. Un vasto repertorio di scalate, dalle classiche intramontabili dei maestri del passato, alle seducenti linee moderne. vventure da vivere sulla pietra ma anche da leggere, seguendo i racconti degli esploratori di questo monumento della natura e guardando le immagini panoramiche di ampio formato. Novità editoriali Solo Granito Vol.1 Valli del Masino e del Disgrazia. Prevista nel 2015 l'uscita del Vol. 2 Val Bregaglia, Val Codera e Val dei Ratti. Val di Mello - rrampicate Trad e Sportive nella culla del freeclimbing italiano. Nelle migliori librerie oppure direttamente da: Disponibile anche in lingua tedesca 1 12 luglio 1987 Pizzo Bernina (m 4049) 2 11 settembre 1988 Dent d Hérens (m 4171) 3 07 maggio 1989 Jungfrau (m 4158) S 4 08 maggio 1989 Mönch (m 4099) S 5 09 maggio 1989 Gross Fiescherhorn (m 4050) S 6 09 maggio 1989 Hinter Fiescherhorn (m 4025) S 7 24 luglio 1989 Zinalrothorn (m 4221) 8 25 luglio 1989 Dent Blanche (m 4357) 9 29 luglio 1989 Weisshorn (m 4506) settembre 1989 Liskamm Orientale (m 4527) settembre 1989 Liskamm Occidentale (m 4479) luglio 1990 Dirruhorn (m 4039) luglio 1990 Hohbärghorn (m 4219) luglio 1990 Steknadelhorn (m 4241) luglio 1990 Nadelhorn (m 4327) luglio 1990 Lenzspitze (m 4294) luglio 1990 Dom des Mischabel (m 4545) luglio 1990 Täschhorn (m 4491) settembre 1990 Roccia Nera (m 4075) settembre 1990 Gemello del Breithorn (m 4106) settembre 1990 Breithorn Orientale (m 4139) settembre 1990 Breithorn Centrale (m 4159) settembre 1990 Breithorn Occidentale (m 4164) aprile 1991 lphubel (m 4206) S maggio 1991 llalinhorn (m 4027) S maggio 1991 Gran Paradiso (m 4061) S giugno 1991 Weissmies (m 4023) S giugno 1991 Rimpfishhorn (m 4199) S luglio 1991 Dente del Gigante (m 4013) luglio 1991 iguille di Rochefort (m 4001) luglio 1991 Dôme du Gôuter (m 4306) aprile 1992 Punta Giordani (m 4046) S maggio 1992 Monte Bianco (m 4807) S giugno 1992 Bishorn (m 4153) S luglio 1992 Ober Gabelhorn (m 4063) aprile 1993 Strahlhorn (m 4190) S maggio 1993 Punta Dufour (m 4634) S maggio 1993 Nordend (m 4609) S giugno 1993 Castore (m 4228) S giugno 1993 Finsteraarhorn (m 4274) S agosto 1993 Monte Cervino (m 4478) aprile 1994 Polluce (m 4092) S maggio 1994 Punta Zumstein (m 4563) S maggio 1994 Punta Gniffetti (m 4554) S agosto 1994 Barre des Ecrins (m 4102) agosto 1994 Dome de Neige des Ecrins (m 4015) maggio 1995 letschhorn (m 4195) S maggio 1995 Gross Grünhorn (m 4044) S maggio 1995 Grand Combin de Valsorey (m 4184) S maggio 1995 Grand Combin de Grafeneire (m 4314) S In Cima alla Jungfrau (m 4158) con vista sul Monch (m 4099) ed Eiger (m 3970) (7 maggio 1989, foto archivio Giovanni Rovedatti) maggio 1995 Grand Combin de la Tsessette (m 4141) S agosto 1995 iguille de Bionnassay (m 4052) agosto 1997 Lagginhorn (m 4010) giugno 1998 Mont Maudit (m 4465) S agosto 1998 iguille Blanche de Peutèrey (m 4114) agosto 1998 Grand Pilier d ngle (m 4243) agosto 1998 Monte Bianco di Courmayeur (m 4765) agosto 2001 Mont Brouillard (m 4068) agosto 2001 Punta Baretti (m 4006) agosto 2001 Picco Luigi medeo (m 4470) agosto 2002 iguille du Jardin (m 4035) agosto 2002 Grande Rocheuse (m 4102) agosto 2002 iguille Verte (m 4122) giugno 2005 Punta Parrot (m 4436) S agosto 2005 Les Droites (m 4000) luglio 2006 Lauteraarhorn (m 4042) agosto 2007 Corne du Diable (m 4064) agosto 2007 Pointe Chaubert (m 4074) agosto 2007 Mont Blanc du Tacul (m 4248) agosto 2009 Schreckhorn (m 4078) agosto 2011 Dome de Rochefort (m 4015) agosto 2011 Punta Margherita (m 4066) agosto 2011 Punta Elena (m 4045) agosto 2011 Punta Croz (m 4110) agosto 2011 Punta Whymper (m 4184) agosto 2011 Punta Walker (m 4208) agosto 2013 Pointe Médiane (m 4097) agosto 2013 Pointe Carmen (m 4109) agosto 2013 Isolée (m 4114) maggio 2014 Ludwigshöhe (m 4341) S maggio 2014 Corno Nero (m 4321) S maggio 2014 Piramide Vincent (m 4215) S L'ultima colonna indica la tecnica con cui Giovanni li ha saliti: (alpinistica), S (scialpinistica). 122 LE MONTGNE DIVERTENTI utunno 2014 LE MONTGNE DIVERTENTI Ottantadue quattromila 123