Coppie e bambini nelle adozioni internazionali

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1 Coppie e bambini nelle adozioni internazionali Rapporto della Commissione dal 16/11/2000 al 31/12/2005 realizzato in collaborazione con l Istituto degli Innocenti

2 Indice Coppie e bambini nelle adozioni internazionali Nota introduttiva Le coppie richiedenti adozione I bambini nell adozione internazionale Gli enti autorizzati Tavole statistiche Le coppie I bambini Gli enti autorizzati Autorizzazione all ingresso in Italia ed enti autorizzati Grafici

3 Coppie e bambini nelle adozioni internazionali Nota introduttiva A partire dal 16/11/2000 la Commissione per le Adozioni Internazionali (C.A.I.) nell ambito delle proprie funzioni istituzionali ha promosso e realizzato un costante monitoraggio dei flussi di ingresso dei minori stranieri a scopo adottivo di cui il presente lavoro testimonia le principali risultanze. L attività di indagine a carattere censuario si basa sugli elementi conoscitivi desumibili dai fascicoli dei minori stranieri autorizzati all ingresso ed alla residenza permanente nel nostro Paese a scopo di adozione (ex art. 32 della legge n. 476/98), in possesso della Commissione per le Adozioni Internazionali. I fascicoli, oggetto di analisi, si riferiscono alle richieste di ingresso di minori stranieri presentate dalle coppie adottive nel periodo compreso tra il 16 novembre 2000 (giorno successivo alla pubblicazione in G.U. dell Albo degli Enti autorizzati, che ha reso concretamente applicabile la nuova normativa) e il 31 dicembre Al fine della raccolta dei dati è stata messa a punto una scheda suddivisa in due parti, la prima dedicata alle coppie adottive, la seconda relativa ai minori stranieri adottati. Rispetto alle coppie adottive sono presenti informazioni in merito: alla data di nascita, al titolo di studio e alla professione dei coniugi, oltre che alla residenza, agli anni di matrimonio, al numero di figli o altri eventuali familiari conviventi, alla data di presentazione della dichiarazione di disponibilità all adozione internazionale e alle indicazioni contenute nel decreto di idoneità delle stesse coppie oltre alla data di conferimento incarico all ente prescelto. Rispetto ai minori stranieri adottati sono presenti, invece, informazioni relative: alla data di nascita e alla data di adozione del bambino, oltre che alla data del provvedimento di adozione del tribunale straniero, alla data di presentazione della domanda di ingresso, alla data di accoglimento della domanda e al Paese di provenienza dello stesso bambino. Nella sezione dei minori stranieri adottati vengono, inoltre, rilevati i dati riguardanti gli Enti autorizzati e il loro coinvolgimento nei diversi paesi interessati dal fenomeno adottivo.

4 Le coppie richiedenti adozione Le coppie che hanno fatto richiesta alla C.A.I. di autorizzazione all ingresso in Italia di minori stranieri, ovvero le coppie che in possesso del decreto di idoneità hanno concluso con successo l iter adottivo sono state nell intero periodo di monitoraggio 16/11/ /12/2005. La distribuzione temporale delle coppie richiedenti evidenzia un picco in alto nel corso del 2004 e una lieve flessione nel corso del 2005 in cui si registra un numero di coppie richiedenti l autorizzazione all ingresso di un minore straniero a scopo adottivo analogo a quello del Nel dettaglio 386 coppie hanno fatto richiesta nell anno 2000, e specificamente nel periodo 16 novembre 31 dicembre, hanno fatto richiesta nel 2001, nel corso del 2002, nel 2003, nel 2004, e, infine, coppie nel La causa principale della flessione occorsa nel 2005 è ascrivibile al blocco delle adozioni verificatosi in alcuni Paesi dell Europa orientale, di cui si dirà in maniera approfondita nel successivo paragrafo relativo ai minori stranieri entrati in Italia a scopo adottivo. Per valutare l effettiva variabilità sul territorio italiano delle coppie richiedenti l ingresso in Italia di un minore a scopo adottivo, si è proceduto a rapportare le coppie per regione di residenza alla popolazione teorica di riferimento, ovvero la popolazione residente di anni. I tassi medio annui così calcolati evidenziano che in Italia hanno richiesto l autorizzazione all ingresso in Italia di minori stranieri circa 8,8 coppie ogni 100mila residenti di anni, con differenze regionali piuttosto significative e valori massimi dell indice addensati per lo più nelle regioni centro-settentrionali (13,5 coppie ogni 100mila residenti di anni in Liguria, 12 in Toscana, 11,5 in Veneto, 10,6 in Lombardia, 10,5 in Umbria, 10,2 in Emilia Romagna e 10,1 nelle Marche), sebbene si segnalano alcuni alti valori anche nel sud Italia e in particolare il Molise con 12,9 coppie ogni 100mila residenti di anni). La gran parte delle coppie richiedenti l ingresso in Italia di un minore straniero delle complessive, ovvero il 94,5% - ha ottenuto il decreto di idoneità a seguito di un provvedimento del Tribunale per i Minorenni competente. Le restanti 608 coppie, che rappresentano il 5,5% delle coppie richiedenti, invece, hanno ottenuto l idoneità ricorrendo in Corte d Appello. Tra le

5 coppie richiedenti prevalgono quante sono in possesso di un decreto di idoneità generico (76,5%), sebbene in crescita siano quelle con un decreto di idoneità mirato 1 (15,4% del totale). Sempre più marginali risultano, invece, le coppie adottive in possesso di un decreto di idoneità nominativo 2 (8,1%). Molto spesso la motivazione mirata del decreto di idoneità può comportare un allungamento dei tempi dell adozione a causa della più difficile individuazione del minore in stato di abbandono all estero, anche in considerazione del fatto che i decreti mirati a volte comprendono anche più di una delle caratteristiche riportate in nota, e per questo ad un decreto così limitato consegue una attesa sicuramente più lunga per la realizzazione del progetto adottivo. Tali considerazioni sui tempi di attesa sono tutt altro che accademiche se si considera che l età media delle coppie adottanti al decreto di idoneità è andato costantemente crescendo nel corso del periodo monitorato. Sull età media all adozione influiscono molti fattori, tra i quali, in negativo, il sempre minor ricorso al matrimonio sebbene la lieve ripresa degli ultimi anni - e il suo procrastinamento verso età via via più mature. Il numero di matrimoni annui celebrati in Italia sono oramai stabilmente al di sotto della soglia dei 300mila l anno - a fronte dei 400mila all anno degli anni Settanta - con quozienti di nuzialità di poco inferiori al valore di 5 matrimoni all anno per abitanti. L età media al primo matrimonio ha superato i 30 anni per gli uomini ed è prossima ai 28 anni per le donne, cosa che finisce per incidere anche sull accesso al percorso adottivo. E necessario precisare però che sebbene l adozione è consentita ai coniugi uniti in matrimonio da almeno tre anni, la legge 149/01 ha introdotto modifiche sostanziali, cosicché le coppie di aspiranti genitori adottivi possono essere sposate anche da un periodo di tempo inferiore, purché risultino unite in convivenza stabile complessivamente da almeno tre anni sommando il periodo antecedente 1 Si intende per mirato un provvedimento in cui si fa menzione di un certo paese di provenienza, di una specifica appartenenza etnica, del genere del minore, dello stato di salute, di una particolare età, spesso compresa tra zero e tre anni o più in generale in età prescolare, o alcune indicazioni più o meno specifiche. 2 Si intende per nominativo quel provvedimento nel quale viene fatto riferimento ad uno specifico bambino.

6 e quello successivo al matrimonio nella quale non deve avere avuto luogo negli ultimi tre anni separazione personale, neppure di fatto. E ipotizzabile che tale misura inizi a dare i suoi frutti considerando che proprio nell ultimo anno di monitoraggio si è avuta una significativa riduzione delle età medie dei coniugi adottanti al decreto di idoneità, in particolare dei mariti (40 anni), ma anche delle mogli (39,1). In merito alle distribuzioni per età dei mariti e delle mogli richiedenti l ingresso di minori stranieri a scopo adottivo resta, comunque, per i primi uno sbilanciamento verso le classi di età anziane molto più marcato di quanto non avvenga per le mogli. Infatti, sebbene la classe di età a maggiore frequenza è sia per i mariti (33,9%) che per le mogli (36,2%) la anni, sotto i 30 anni c è soltanto lo 0,9% dei mariti e un più consistente 2,7% delle mogli, mentre sopra ai 45 anni si ha il 21,6% dei mariti e solo il 14% delle mogli. Le età medie delle coppie adottanti a livello regionale alla data del provvedimento di idoneità mettono in evidenza situazioni piuttosto differenziate sul territorio nazionale con valori medi che oscillano in un ampio range che va dai 39,8 anni dei mariti lombardi ai 44,3 di quelli sardi e dai 38 anni delle mogli venete ai 42,4 anni delle mogli sarde.

7 Tavola 1 Età media delle coppie alla data del decreto di idoneità per regione al 31/12/2005 Età media Regioni marito moglie Piemonte 40,5 38,8 Valle d'aosta 44,0 41,3 Lombardia 39,8 38,2 Trentino-Alto Adige 40,4 38,8 Veneto 39,9 38,0 Friuli-Venezia Giulia 40,4 38,3 Liguria 41,7 39,6 Emilia-Romagna 40,6 38,9 Toscana 40,5 38,9 Umbria 40,3 38,3 Marche 40,3 38,2 Lazio 43,7 41,6 Abruzzo 42,9 40,9 Molise 42,3 39,5 Campania 41,8 39,7 Puglia 42,6 40,1 Basilicata 42,2 40,6 Calabria 43,6 40,6 Sicilia 42,5 39,9 Sardegna 44,4 42,4 ITALIA 41,1 39,2 La presenza di figli si conferma molto limitata nei nuclei familiari che hanno richiesto l autorizzazione all ingresso in Italia di minori stranieri, e tale risultato si conferma anche nell ultimo anno di monitoraggio. Il 90,3% delle coppie non hanno figli su , mentre le restanti coppie, il 9,7% delle coppie, hanno già uno o più figli. La distribuzione dei figli delle coppie con figli evidenzia una netta prevalenza di quelle con un solo figlio che rappresentano oltre il 79,3% del totale, difatti: 850 coppie con figli ne hanno uno, 178 ne hanno due, 32 ne hanno tre, 9 ne hanno quattro, e 3 ne hanno cinque. Le famiglie adottive sono dunque piccoli nuclei, più piccoli in media delle già piccole, in termini di componenti medi, famiglie italiane. A livello nazionale, infatti, l incidenza delle coppie con un solo figlio sul totale delle coppie con figli è pari al 45%, percentuale che per quanto alta è pur sempre molto più bassa di quella registrata tra le coppie richiedenti adozione.

8 Ma proprio nell ultimo anno di monitoraggio, ovvero il 2005, si evidenziano due elementi estremamente positivi in merito alla propensione all adozione delle coppie richiedenti: aumentano in misura significativa rispetto agli anni precedenti le coppie che richiedono l ingresso di più di un bambino a scopo adottivo. In particolare nel 2005 si ha l incidenza massima di coppie richiedenti l ingresso di 2 minori, pari al 18,7% del totale. A ciò si aggiunga che nello stesso 2005 le coppie che richiedono l ingresso di 3 bambini sono pari al 3,6% del totale, valore mediamente doppio rispetto a quanto avviene nei precedenti anni di monitoraggio. I paesi dai quali giungono gruppi significativamente rilevanti di fratelli e/o sorelle sono: il Brasile (il 51,9% dei bambini/e ne ha uno/a, il 16,7% due); la Lituania (il 47,7% e il 18,3%), la Polonia (il 43,4% e il 21,4%), il Cile (36,7% e il 16,5%), la Colombia (il 30,1% e il 13,9%) e l Etiopia (il 33,8% e il 7%); a fronte di un valore medio, a prescindere dunque dalla nazionalità, rispettivamente del 26% e del 6%; considerato che nell intero arco di monitoraggio 16/11/ /12/2005 si sono avute 153 coppie adottive che hanno successivamente richiesto una nuova adozione segno certo e concreto di soddisfazione rispetto all esperienza adottiva poco meno della metà (69 casi) hanno richiesto l autorizzazione all ingresso del minore proprio nel 2005.

9 I bambini nell adozione internazionale L autorizzazione all ingresso del minore straniero in Italia, in conformità alla disciplina normativa in materia, viene rilasciata solo se l adozione pronunciata nello stato estero è avvenuta nel rispetto dei principi stabiliti nella Convenzione de L Aja del 1993 sulla tutela dei minori e la cooperazione in materia di adozione internazionale e se ricorrono le condizioni di abbandono e di cessazione degli effetti giuridici indicate nell art. 31 legge n. 184/1983. Stante ciò ad ogni visto d ingresso corrisponde il riconoscimento di un adozione pronunciata all estero. I bambini stranieri per i quali è stata, dunque, pronunciata una adozione in uno stato estero a favore di una coppia italiana e per i quali è stata successivamente richiesta l autorizzazione all ingresso in Italia, alla data del 31/12/2005, sono stati Considerando che le coppie adottive sono state , si ha che ogni coppia ha adottato, in media, 1,2 bambini. In merito si evidenzia che hanno fatto richiesta per un bambino, per due bambini, 269 per tre bambini, 15 per quattro bambini e 1 per cinque bambini. Dunque, se si considera che il 90% delle coppie adottive non ha figli e che l 81,3% delle stesse ha fatto richiesta di autorizzazione per l ingresso di un solo minore risulta evidente che esse esprimono una fecondità del tutto in linea con quella del complesso delle coppie italiane, che come noto esprimono comportamenti riproduttivi improntati a un forte contenimento della fecondità, sintetizzabile in un valore di 1,33 figli per donna. A livello regionale così come per il numero medio di figli per donna anche per il numero medio di figli adottati per coppia adottante si ravvisano oscillazioni intorno alla media nazionale piuttosto contenute che vanno dai valori, minimi, della Val d Aosta (1,07) e del Piemonte (1,09) ai valori, massimi, della Sardegna (1,35) e della Basilicata (1,41).

10 Tavola 2 Numero medio di figli per donna al 2004 e numero medio di bambini adottati per coppia, per regione al 31/12/2005 Regioni Numero medio di figli per donna - Numero medio di minori adottati per coppia adottante - dal anno /11/2000 al 31/12/2005 Piemonte 1,26 1,09 Valle d'aosta 1,33 1,08 Lombardia 1,34 1,24 Trentino-Alto Adige 1,54 1,25 Veneto 1,35 1,17 Friuli-Venezia Giulia 1,21 1,16 Liguria 1,15 1,20 Emilia-Romagna 1,32 1,19 Toscana 1,26 1,17 Umbria 1,28 1,24 Marche 1,26 1,20 Lazio 1,29 1,22 Abruzzo 1,19 1,33 Molise 1,13 1,21 Campania 1,47 1,17 Puglia 1,33 1,27 Basilicata 1,22 1,41 Calabria 1,26 1,33 Sicilia 1,42 1,31 Sardegna 1,03 1,35 ITALIA 1,33 1,21 Relativamente al periodo di ingresso dei bambini adottati dalle coppie italiane, la distribuzione di frequenza delle autorizzazioni per mese di concessione nel periodo di monitoraggio conferma quanto precedentemente detto sul numero crescente di adozioni nei più recenti anni, con un valore massimo raggiunto nel Il dettaglio della distribuzione evidenzia il seguente andamento: nel primo periodo di rilevazione, ovvero dal novembre 2000 al dicembre 2001, si sono avute mediamente poco meno di 153 autorizzazioni al mese, con un massimo di 265 autorizzazioni concesse nel dicembre Questo picco è correlato alle prime settimane di effettiva vigenza della nuova disciplina normativa, contraddistinte da un enorme carico di lavoro per la C.A.I., sul quale ha verosimilmente inciso almeno in parte la scelta delle coppie di portare a termine le procedure adottive sotto l egida e con le garanzie assicurate dalla nuova normativa;

11 già nel corso del 2002 la media mensile di autorizzazioni concesse sale a 185, con alcuni valori mensili anche molto superiori alla media: giugno (243), luglio (222), settembre (205) e ottobre (228); un ulteriore e ancor più cospicuo balzo in avanti si ha nel 2003, anno in cui la media raggiunge le 231 autorizzazioni mensili con picchi in aprile (275), giugno (287) e dicembre (266); sono, però, i mesi di marzo e dicembre 2004 quelli in cui si registrano i valori massimi dell intero periodo di monitoraggio, con rispettivamente 321 e 372 autorizzazioni rilasciate, cosicché la media mensile nell anno 2004 si è assestata su una quota mai prima raggiunta e pari a 283 autorizzazioni; nel 2005 la media si stabilizza sulle 237 autorizzazioni mensili, con picchi di autorizzazioni nei mesi di luglio (297), e dicembre (307). Al primo posto della graduatoria dei Paesi di provenienza dei minori stranieri entrati a scopo adottivo c è l Ucraina (20,6%) che risulta peraltro nettamente staccata dalle altre nazioni di provenienza, facendo segnare in termini assoluti ingressi di minori stranieri. Seguendo in ordine percentuale: la Russia (15,5%), la Colombia (9,2%), il Brasile (6,9%), la Bielorussia e la Bulgaria (6,1%), la Polonia (5,7%). Su questi livelli differenziati di flussi adottivi secondo la provenienza incidono, come si accennava, anche alcune situazioni di blocco delle adozioni che in taluni casi si sono protratte per periodi anche considerevolmente lunghi. Di seguito sono forniti in sintesi gli elementi che hanno più specificatamente caratterizzato tali situazioni, condizionando negativamente i livelli dei flussi di ingresso in Italia di bambini stranieri a scopo adottivo, riscontrati in flessione nel 2005 rispetto al 2004: La Federazione Russa. Nel 2005 si registra una rallentamento delle adozioni che passano dalle 738 del 2004 alle 622 del 2005, con una differenza quindi di 116 minori. In particolare, la flessione registrata è relativa al secondo semestre del 2005 mentre nel primo semestre si è registrato un aumento rispetto allo stesso semestre del La riduzione

12 del secondo semestre è da ascrivere ad una interruzione delle attività degli enti dovuta al rallentamento delle procedure di accreditamento tuttora non concluse. La Commissione per le Adozioni Internazionali prevede un recupero già nei primi mesi del 2006 a seguito del perfezionamento progressivo delle procedure di accreditamento. L Ucraina. Il numero delle adozioni è diminuito da 655 del 2004 alle 461 del 2005, con una differenza di 194 minori. In questo Paese si registra il trasferimento in corso delle competenze in materia di adozioni dal Ministero dell Educazione a quello della Famiglia e la costituzione, presso tale dicastero, di un apposito Dipartimento per le adozioni internazionali e la tutela dei minori; a tale Dipartimento sono attribuite le attuali funzioni del Centro per le adozioni che ha temporaneamente interrotto le proprie attività. La transizione in corso potrà creare difficoltà per coloro che hanno procedure adottive pendenti, ma il Ministro Pavlenko ha assicurato che verrà fatto il possibile per facilitare la loro conclusione. In data è stata approvata la legge che proroga al l operatività del Centro Adozioni al fine di evitare il blocco delle adozioni. Bielorussia. Si è rilevata nel primo semestre 2005 l assenza di autorizzazioni all ingresso, dovuta al fatto che il Paese dall ottobre 2004 ha bloccato le adozioni per il cambiamento della normativa che mira a promuovere soprattutto le adozioni nazionali. La positiva evoluzione degli intensi rapporti tra l Italia e la Bielorussia ha portato il 12 dicembre del 2005 alla firma del nuovo protocollo bilaterale di cooperazione sulle adozioni internazionali dopo un lungo negoziato fra le Parti. Le Autorità bielorusse, al punto 30 del protocollo, hanno quindi assunto precisi impegni nella valutazione delle pratiche depositate presso il Centro Adozioni di Minsk prima del 30 ottobre 2004 e di tutte quelle giacenti alla data della firma del protocollo. Nel 2006, quindi, è possibile prevedere l ingresso dei minori abbinati alle coppie che erano state oggetto di sospensione per tutto il Tenendo in considerazione quanto detto è importante sottolineare che la riduzione del numero di minori nel corso del 2005 rispetto all anno precedente appare,

13 dunque, prevalentemente riconducibile al cambiamento degli assetti interni di alcuni Paesi, nonché al fatto, altrettanto degno di nota, che le 118 adozioni conteggiate nell anno 2004 per la Romania, sono in realtà autorizzazioni che andrebbero distribuite negli anni precedenti. I dati sono quindi da leggersi come oscillazioni, in aumento o in diminuzione, dei flussi delle adozioni da alcuni Paesi e non come una tendenza generale al loro calo. A seguito delle situazioni problematiche sopravvenute in tali Paesi, la Commissione per le Adozioni Internazionali sta attivamente operando nella prospettiva di favorire le adozioni nell area afro-asiatica, dove la presenza di minori in stato di abbandono è purtroppo ancora molto diffusa. A tal proposito, la distribuzione delle autorizzazioni all ingresso bene evidenzia l incremento dei minori entrati a scopo adottivo dai Paesi africani e asiatici rilevato nel corso dei più recenti periodi di monitoraggio. Grafico 1 Numero di autorizzazioni all ingresso di minori stranieri per continente di provenienza e anno dell autorizzazione al 31/12/ /11/ /12/ Africa America Asia Europa

14 A titolo esemplificativo si citano i casi della Cambogia passata da nessun bambino del 2001 ai 76 del 2005, del Vietnam passato dai 36 bambini del 2001, agli appena 6 del 2004, ai 138 del 2005, e dell Etiopia passata dai 79 bambini del 2001 ai 211 del Nei grafici sottostanti si evidenziano, divisi per continente, i Paesi di provenienza per i quali si è avuto un incremento nel numero di minori adottati del biennio Un altra significativa peculiarità dell ultimo anno di monitoraggio è rappresentata dalle adozioni realizzate in 7 nuovi Paesi quali Kazakistan, Lettonia, Mali, Mauritius, Repubblica del Centro Africa, Repubblica Dominicana e Uruguay. Incrementi assoluti di minori stranieri entrati in Italia a scopo adottivo per Paese. AFRICA - Nell'anno 2005 rispetto al Burkina Faso Costa d'avorio Etiopia Mali Centro Africa Congo Incrementi assoluti di minori stranieri entrati in Italia a scopo adottivo per Paese. AMERICA - Nell'anno 2005 rispetto al Cile Haiti Messico Peru' Uruguay

15 Incrementi assoluti di minori stranieri entrati in Italia a scopo adottivo per Paese. ASIA - Nell'anno 2005 rispetto al Cambogia India Kazakistan Thailandia Vietnam Incrementi assoluti di minori stranieri entrati in Italia a scopo adottivo per Paese. EUROPA -Nell'anno 2005 rispetto al Lettonia Macedonia Ungheria Da un punto di vista di distribuzione territoriale dei minori adottati si segnala che nelle regioni del nord Italia a differenza di quelle del sud - si hanno proporzioni tutt altro che irrilevanti di bambini provenienti dall America latina e dall Asia che, presumibilmente, presentano caratteristiche etniche e somatiche differenti rispetto a quelle delle coppie adottive italiane. Accade, infatti, che i tre quarti dei bambini asiatici ed il 64,4% dei bambini provenienti dall America latina sia stato adottato da famiglie residenti al nord-ovest e al nord-est della nostra penisola. Rispetto all età dei bambini entrati dalle diverse nazioni è importante segnalare che dall Asia si ha un flusso proporzionalmente molto forte di bambini piccoli. In

16 particolare 301 bambini pari al 20,6% dei bambini asiatici ha meno di un anno, e 858 bambini pari al 58,7% dei bambini asiatici ha un età compresa tra 1-4 anni. Tra i minori provenienti dai paesi dell America latina la classe d età con la frequenza maggiore è la 5-9 anni con minori (46,2% del totale), mentre per i minori di origine africana il 42,3% ha un età compresa tra 1 e 4 anni ed il 41% tra 5 e 9 anni. In sintesi, le età medie dei minori adottati più alte si registrano in Bielorussia (11,3 anni), Cile (8,4), Lettonia (7,3), Lituania (7,1), Polonia (6,8); mentre quelle più basse si riscontrano in Burkina Faso e Messico (2,8), Sri Lanka (2,7), Cambogia (2,6), e Vietnam (1,3). Non sorprende, dunque, verificare che nelle regioni del nord Italia a seguito dell adozione di un maggior numero di minori provenienti dall Asia e dall America latina si riscontra una più alta incidenza di bambini piccoli, a tal punto che rispetto all età media nazionale dei minori adottati in Italia pari a 5,1 anni, in molte regioni del nord si hanno valori solo di poco superiori ai 4 anni di vita (Piemonte, Veneto, Friuli e Lombardia). Le autorizzazioni concesse all ingresso hanno interessato un maggior numero di bambini piuttosto che di bambine, dato questo trasversale ai diversi anni del monitoraggio. Dei bambini adottati, infatti, sono maschi (57,5% del totale) e femmine (42,5%), con un rapporto di mascolinità pari a 135,1 con uno sbilanciamento sui maschi molto più intenso di quanto non sia ravvisabile nella popolazione minorile residente di 0-17 anni (105,5) e nella popolazione minorile straniera residente di 0-17 anni (108,8). Molto interessante rispetto al genere dei minori autorizzati all ingresso in Italia a scopo adottivo è la distribuzione per classe di età, che mette in rilievo importanti costanti. Difatti, tanto per i maschi quanto per le femmine, si ha una marcata prevalenza della classe di età 1-4 anni con bambini e bambine e il 48,2% del totale. La seconda classe per frequenza è per entrambi i sessi la 5-9 anni con bambini e bambine e il 34,8% del totale. La terza classe di età a maggiore frequenza è quella con un età superiore ai 10 anni, in cui si hanno in totale bambini, ovvero l 10,6% dei minori adottati. Meno numerosi, infine, i bambini e le bambine al di sotto dell anno di vita, in termini assoluti raggiungono quota 849 e rappresentano il 6,3% del totale. Ma all interno di ogni singola classe di età si osservano significative differenze di genere. Le bambine e i bambini si

17 equivalgono infatti tra i neonati (53,9% maschi, 46,1% femmine), mentre si ha una prevalenza dei maschi più marcata tra gli adottati di 1-4 anni (61,7% maschi, 38,3% femmine) e un po meno marcata tra quelli di 5-9 anni (56,6% maschi, 43,4% femmine), ed infine la situazione si ribalta completamente tra gli adottati più grandicelli di 10 e più anni in cui si registra una netta prevalenza di bambine (43,2% maschi, 56,8% femmine). Dunque il surplus maschile si addensa esclusivamente nelle classi di età intermedie, dato che abbiamo verificato che in quelle estreme o non si assiste a significative differenze di genere come accade per i neonati, o prevalgono nettamente le bambine. Sempre in merito ai bambini autorizzati all ingresso in Italia a scopo adottivo, e anche a seguito del richiamo nell incipit del paragrafo alla Convenzione de L Aja, si segnala che i dati a disposizione evidenziano che il 60,3% dei bambini, su , proviene da Paesi che non hanno ratificato la Convenzione de L Aja, mentre il restante 39,7% da Paesi ratificanti. Figurano come ratificanti unicamente quei Paesi esteri i quali hanno effettivamente riconosciuto, nel loro ordinamento giuridico interno, tale strumento internazionale, mentre tra gli Stati non ratificanti sono considerati altresì i Paesi firmatari e quelli aderenti. Va segnalato, però, quale elemento di grande conforto che nel corso del 2004 per la prima volta nelle annualità del monitoraggio i bambini adottati provenienti da Paesi che hanno ratificato la Convenzione de L Aja hanno sostanzialmente raggiunto in numero quelli provenienti da paesi che non hanno ancora ratificato la Convenzione. Questo risultato, ovvero il netto incremento delle adozioni con ratifica del 2004 a scapito di quelle senza ratifica, è conseguenza diretta dell entrata in vigore della ratifica della Convenzione in molti Paesi nel corso del In Bielorussia, paese di provenienza del 6,1% dei bambini adottati in Italia, la Convenzione de L Aja è entrata in vigore dal 1 novembre 2003, in India (4,7%) dal 1 ottobre 2003, e in Guatemala dal 1 marzo A questo quadro va aggiunto che nel 2004 la Convenzione è entrata in vigore anche in Thailandia e in Madagascar. Il numero complessivo dei minori provenienti dai Paesi ratificanti è sceso però nuovamente nel 2005 proprio a causa del blocco delle adozioni avvenuto in alcuni Paesi di provenienza dei minori.

18 Gli enti autorizzati Nell ambito delle proprie funzioni istituzionali la Commissione per le Adozioni Internazionali svolge una costante attività di vigilanza sugli enti autorizzati a seguire la coppia nell adozione internazionale e pubblica periodicamente, con evidenza anche sul sito della Commissione stessa, l Albo degli enti autorizzati abilitati ad operare sul territorio nazionale. Alla data del 31/12/2004, ultimo aggiornamento dell Albo, risultavano 70 gli enti autorizzati, cui si aggiunge il Servizio Sociale Internazionale che garantisce le attività di intermediazione tra le coppie e le autorità dei Paesi in cui non è presente nessun ente autorizzato. Nel periodo di rilevazione gli enti autorizzati attivi, che hanno, dunque, lavorato per l ingresso di almeno un bambino straniero a cui è stata effettivamente concessa l autorizzazione, sono stati 67. La presenza sul territorio nazionale è tutt altro che omogenea e la distribuzione di frequenza degli ingressi di bambini secondo l ente autorizzato evidenzia capacità piuttosto diversificate tra ente e ente, in particolare: a) 30 enti hanno permesso l ingresso di un numero di bambini stranieri inferiore a 100; b) 18 enti di un numero di bambini compreso tra 100 e 199; c) 7 enti di un numero di bambini compreso tra 200 e 399; d) 12 enti hanno permesso l ingresso di oltre 400 bambini. Tali differenze sono dovute principalmente alla diversa competenza territoriale degli stessi, ovvero per quali e quanti paesi tali enti sono abilitati ad operare. Nello stesso periodo di rilevazione su minori ai quali è stata concessa l autorizzazione all ingresso in Italia non si è avuta intermediazione di alcun ente autorizzato in 973 casi, pari al 7,3% del totale, ma si segnala che il ruolo di questi enti si è molto rafforzato con il passare dei mesi, al punto che: nel primo periodo di rilevazione 16/11/ /12/2000 non si ha alcun ente autorizzato nella concessione di poco più della metà delle autorizzazioni sui 346 casi totali;

19 già nel corso del 2001 l incidenza diminuisce drasticamente raggiungendo il 21,6% - in termini assoluti 389 su autorizzazioni concesse; nel 2002 si hanno 210 minori stranieri entrati in Italia senza intermediazione di un ente autorizzato su autorizzazioni concesse pari al 9,4% del totale; un ulteriore diminuzione dell incidenza si verifica nel 2003 assestandosi al 5,9% del totale; infine, i minori entrati in Italia senza l intermediazione di un ente autorizzato sono stati pari a 8 casi nel corso del 2004 e 2 casi nel 2005 con incidenze percentuali rispettivamente dello 0,2% e dello 0,1%.

20 LE COPPIE

21 Tavola Coppie che hanno richiesto l'autorizzazione all'ingresso in Italia di minori stranieri secondo il tribunale competente e l'anno della prima richiesta - al 31/12/2005 Tribunali per i minorenni Anni 2000 (a) Totale Valori percentuali Torino ,1 Milano ,3 Brescia ,7 Trento ,1 Bolzano ,7 Venezia ,3 Trieste ,1 Genova ,4 Bologna ,5 Firenze ,1 Perugia ,7 Ancona ,0 Roma ,7 L'Aquila ,5 Campobasso ,8 Napoli ,9 Salerno ,3 Bari ,4 Lecce ,1 Taranto ,1 Potenza ,4 Catanzaro ,3 Reggio di Calabria ,9 Palermo ,3 Messina ,1 Caltanissetta ,5 Catania ,4 Cagliari ,9 Sassari ,3 ITALIA ,0 (a) Dal 16/11/2000 al 31/12/2000

22 Tavola Coppie che hanno richiesto l'autorizzazione all'ingresso in Italia di minori stranieri secondo la provincia di residenza e l'anno della prima richiesta. Valori assoluti, valori percentuali e tassi per abitanti di anni - al 31/12/2005 Provincia Anni 2000 (a) Totale Valori percentuali Tasso medio annuo Agrigento ,5 6,1 Alessandria ,5 5,7 Ancona ,1 12,7 Aosta ,1 4,6 Arezzo ,6 9,3 Ascoli Piceno ,5 7,4 Asti ,3 7,0 Avellino ,3 3,9 Bari ,7 8,9 Belluno ,3 7,4 Benevento ,4 7,5 Bergamo ,4 11,5 Biella ,2 5,3 Bologna ,2 11,3 Bolzano ,7 7,2 Brescia ,9 8,1 Brindisi ,3 3,7 Cagliari ,8 4,8 Caltanissetta ,3 6,2 Campobasso ,6 14,8 Caserta ,0 6,1 Catania ,9 4,7 Catanzaro ,7 9,6 Chieti ,5 6,6 Como ,8 7,4 Cosenza ,0 7,2 Cremona ,7 9,5 Crotone ,2 7,2 Cuneo ,7 6,3 Enna ,2 6,2 Ferrara ,6 8,6 Firenze ,0 15,9 Foggia ,7 5,9 Forli'-Cesena ,9 12,4 Frosinone ,5 4,8 Genova ,4 13,7 Gorizia ,4 15,7 Grosseto ,4 9,1 Imperia ,4 11,0 Isernia ,1 8,1 La Spezia ,4 9,4 L'Aquila ,2 3,8 Latina ,4 4,0 Lecce ,8 5,6 Lecco ,7 10,3 Livorno ,6 9,4 Lodi ,3 6,2 Lucca ,8 11,1 Macerata ,6 9,8 Mantova ,8 10,1 Massa Carrara ,3 8,1 (a) Dal 16/11/2000 al 31/12/2000

23 segue tavola 1.2 Provincia Anni 2000 (a) Totale Valori percentuali Tasso medio annuo Matera ,1 3,3 Messina ,1 8,7 Milano ,7 12,4 Modena ,5 11,2 Napoli ,2 5,5 Novara ,4 6,1 Nuoro ,1 1,9 Oristano ,1 1,8 Padova ,9 10,6 Palermo ,4 6,2 Parma ,7 8,3 Pavia ,6 6,3 Perugia ,2 9,7 Pesaro e Urbino ,7 10,0 Pescara ,5 7,7 Piacenza ,4 6,7 Pisa ,9 11,6 Pistoia ,6 10,8 Pordenone ,4 7,4 Potenza ,2 3,3 Prato ,8 17,1 Ragusa ,2 4,4 Ravenna ,8 10,9 Reggio Calabria ,0 9,4 Reggio Emilia ,9 9,9 Rieti ,1 4,2 Rimini ,5 8,6 Roma ,2 9,4 Rovigo ,4 8,9 Salerno ,2 6,1 Sassari ,3 3,4 Savona ,0 17,7 Siena ,4 8,1 Siracusa ,2 2,9 Sondrio ,2 6,5 Taranto ,1 10,3 Teramo ,3 6,2 Terni ,5 12,5 Torino ,6 8,1 Trapani ,4 5,5 Trento ,1 11,3 Treviso ,1 12,7 Trieste ,5 9,8 Udine ,9 7,9 Varese ,1 12,3 Venezia ,2 12,7 Verbano-Cus-Ossola ,1 4,4 Vercelli ,2 6,5 Verona ,8 10,3 Vibo Valentia ,3 10,1 Vicenza ,2 13,0 Viterbo ,4 6,8 Residenti Estero ,2 - Totale ,0 8,8 (a) Dal 16/11/2000 al 31/12/2000

24 Tavola Coppie che hanno richiesto l'autorizzazione all'ingresso in Italia di minori stranieri secondo la regione di residenza e l'anno della prima richiesta. Valori assoluti, valori percentuali e tassi per abitanti di anni - al 31/12/2005 Anni Regioni 2000 (a) Totale Valori percentuali Tasso medio annuo Piemonte ,1 7,1 Valle d'aosta ,1 4,6 Lombardia ,2 10,6 Trentino-Alto Adige ,8 9,3 Veneto ,9 11,5 Friuli-Venezia Giulia ,2 9,1 Liguria ,2 13,5 Emilia-Romagna ,4 10,2 Toscana ,5 12,0 Umbria ,7 10,5 Marche ,9 10,1 Lazio ,6 8,2 Abruzzo ,5 6,1 Molise ,8 12,9 Campania ,1 5,7 Puglia ,7 7,5 Basilicata ,4 3,3 Calabria ,2 8,5 Sicilia ,4 5,8 Sardegna ,2 3,7 Residenti all'estero ,2 - Totale ,0 8,8 (a) Dal 16/11/2000 al 31/12/2000

25 Tavola Coppie che hanno richiesto l'autorizzazione all'ingresso in Italia di minori stranieri secondo la ripartizione territoriale di residenza e l'anno della prima richiesta. Valori assoluti, valori percentuali e tassi per abitanti di anni - al 31/12/2005 Ripartizioni territoriali 2000 (a) Totale Anni Valori percentuali Tasso medio annuo Italia nord-occidentale ,5 9,9 Italia nord-orientale ,3 10,5 Italia centrale ,7 9,8 Italia meridionale ,7 6,7 Italia insulare ,6 5,2 Residenti all'estero ,2 - Totale ,0 8,8 (a) Dal 16/11/2000 al 31/12/2000

26 Tavola Coppie che hanno richiesto l'autorizzazione all'ingresso in Italia di minori stranieri per decreto di idoneità e anno della prima richiesta - al 31/12/2005 Decreto di idoneità Anni 2000 (a) valori assoluti Totale Tribunale per i minorenni Corte d'appello Totale valori percentuali Tribunale per i minorenni 93,8 94,0 93,2 94,3 95,2 95,2 94,5 Corte d'appello 6,2 6,0 6,8 5,7 4,8 4,8 5,5 Totale 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 (a) Dal 16/11/2000 al 31/12/2000

27 Tavola Coppie che hanno richiesto l'autorizzazione all'ingresso in Italia di minori stranieri secondo la motivazione del decreto di idoneità e l'anno della prima richiesta - al 31/12/2005 Motivazione Anni 2000 (a) valori assoluti Totale Generica Nominativo Mirato (b) Totale valori percentuali Generica 87,0 81,9 78,9 79,8 67,2 76,5 76,5 Nominativo 13,0 18,1 17,2 5,5 3,8 0,7 8,1 Mirato (b) - - 3,9 14,7 29,0 22,8 15,4 Totale 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 (a) Dal 16/11/2000 al 31/12/2000 (b) Dato disponibile dal 01/10/2002

28 Tavola Coppie che hanno richiesto l'autorizzazione all'ingresso in Italia di minori stranieri secondo l'età dei coniugi alla data del primo decreto di idoneità (a) - al 31/12/2005 Valori assoluti Valori percentuali Età marito moglie marito moglie < ,9 2, ,0 20, ,9 36, ,5 26, ,8 10,1 50 e più ,9 3,9 Totale ,0 100,0 (a) Decreto di idoneità o provvedimento della Corte di Appello

29 Tavola Età media delle coppie alla data del primo decreto di idoneità (a) - al 31/12/2005 Anni Età media 2000 (b) Totale Marito 40,2 40,7 41,5 41,7 41,7 40,0 41,1 Moglie 37,8 38,5 39,3 39,6 39,4 39,1 39,2 (a) Decreto di idoneità o provvedimento della Corte di Appello (b) Dal 16/11/2000 al 31/12/2000

30 Tavola Coppie che hanno richiesto l'autorizzazione all'ingresso in Italia di minori stranieri secondo il numero di figli naturali ed il numero di minori richiesti in adozione - al 31/12/2005 Numero figli naturali Numero minori richiesti in adozione Valori assoluti Valori percentuali Nessun figlio ,28 Un figlio ,71 Due figli ,61 Tre figli ,29 Quattro figli ,08 Cinque figli ,03 Totale coppie ,00 Valori percentuali 81,3 16,1 2,4 0,1 0,0 100,0 - Tavola Coppie che hanno richiesto l'autorizzazione all'ingresso in Italia di minori stranieri secondo il numero di figli richiesti in adozione e l'anno della prima richiesta - al 31/12/2005 Numero minori richiesti in adozione 2000 (a) valori assoluti Totale valori percentuali 1 84,7 82,1 82,3 82,6 81,5 77,7 81,3 2 13,7 16,1 15,8 15,0 15,5 18,7 16,1 3 1,6 1,7 1,6 2,3 2,7 3,6 2,4 4-0,2 0,3 0,1 0,2 0,0 0, , ,0 Totale 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 (a) Dal 16/11/2000 al 31/12/2000 Anni Totale

31 I BAMBINI

32 Tavola Minori per i quali è stata concessa l'autorizzazione all'ingresso in Italia secondo la classe di età e il sesso - al 31/12/2005 Sesso < 1 anno 1 anno 4 anni 5 anni 9 anni 10 anni e più Totale valori assoluti Femmine Maschi Maschi e Femmine valori percentuali Femmine 46,1 38,3 43,4 56,8 42,5 Maschi 53,9 61,7 56,6 43,2 57,5 Maschi e Femmine 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0

33 Tavola Minori per i quali è stata concessa l'autorizzazione all'ingresso in Italia secondo il mese di concessione - al 31/12/2005 Anni media anni Mesi 2000 (a) Gennaio Febbraio Marzo Aprile Maggio Giugno totale 1 semestre Luglio Agosto Settembre Ottobre Novembre Dicembre totale 2 semestre totale anno media mensile autorizzazioni (a) Dal 16/11/2000 al 31/12/2000

34 Tavola Minori per i quali è stata concessa l'autorizzazione all'ingresso in Italia secondo l'anno di concessione e la provenienza da Paesi ratificanti o meno la convenzione de L'Aja - al 31/12/2005 Paesi Anni 2000 (a) valori assoluti Totale Ratificanti Non ratificanti Totale valori percentuali Ratificanti 26,0 34,4 27,1 44,2 47,6 41,0 39,7 Non ratificanti 74,0 65,6 72,9 55,8 52,4 59,0 60,3 Totale 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 (a) Dal 16/11/2000 al 31/12/2000

35 Tavola Minori per i quali è stata concessa l'autorizzazione all'ingresso in Italia secondo il sesso, il Paese di provenienza e l'età media all'ingresso - al 31/12/2005 Paesi di provenienza femmine Sesso maschi Totale Percentuali sul totale Età media dei minori Ucraina ,62 4,77 Federazione Russa ,52 4,50 Colombia ,26 4,97 Brasile ,06 6,44 Bulgaria ,13 11,33 Bielorussia ,13 3,47 Polonia ,68 6,84 Etiopia ,80 4,68 India ,69 3,61 Romania ,17 4,96 Vietnam ,45 1,31 Bolivia ,09 2,84 Nepal ,77 4,07 Cile ,63 8,47 Peru' ,28 4,39 Cambogia ,21 2,61 Slovacchia ,88 4,71 Lituania ,81 7,16 Ungheria ,67 6,39 Guatemala ,50 5,14 Ecuador ,37 4,10 Filippine ,33 5,19 Albania ,30 5,01 Haiti ,26 5,04 Madagascar ,23 3,65 Messico ,23 2,80 Moldova ,23 4,74 Sri Lanka ,22 2,70 Burkina Faso ,17 2,80 Kenya ,15 3,06 Thailandia ,15 3,77 Macedonia ,13 3,48 Lettonia ,10 7,35 Costa D'Avorio ,08 3,74 Repubblica Ceca ,08 4,69 Rep.Dem.Del Congo ,07 3,82 Kazakistan ,06 3,00 Costarica ,04 7,05 El Salvador ,04 3,08 Eritrea ,04 5,93 Croazia ,04 9,22 Nigeria ,03 0,70 Capo Verde ,02 4,20 Israele ,02 1,33 Montenegro ,02 0,95 Benin ,01 5,39 Georgia 2-2 0,01 4,60 Giordania ,01 0,29 Guinea Bissau 2-2 0,01 4,50 Mali ,01 0,75 Marocco ,01 4,62 Uganda 2-2 0,01 4,52 Azerbaigian 1-1 0,01 4,19 Camerum 1-1 0,01 11,09 Honduras ,01 2,00 Malawi 1-1 0,01 4,66 Mauritius ,01 1,29 Mongolia ,01 0,76 Pakistan 1-1 0,01 5,88 Palestina ,01 0,73 Rep. Del Centro Africa 1-1 0,01 3,14 Repubblica Democratica Di Sao Tome' E P 1-1 0,01 7,28 Repubblica Dominicana ,01 0,91 Tunisia 1-1 0,01 1,50 Uruguay 1-1 0,01 4,84 Totale 65 Paesi ,00 5,15

36 Tavola Minori per i quali è stata concessa l'autorizzazione all'ingresso in Italia secondo il Paese di provenienza e l'età media all'ingresso - al 31/12/2005 (Paesi con almeno 10 adozioni) Paesi di provenienza Valori assoluti Età media dei minori all'ingresso in Italia età medie più elevate Bielorussia ,33 Cile 218 8,47 Lettonia 14 7,35 Lituania 109 7,16 Polonia 760 6,84 età medie più basse Messico 31 2,80 Burkina Faso 23 2,80 Sri Lanka 29 2,70 Cambogia 162 2,61 Vietnam 328 1,31 Valore medio complessivo ,15

37 Tavola Minori per i quali è stata concessa l'autorizzazione all'ingresso in Italia secondo l'anno di autorizzazione ed il Paese di provenienza - al 31/12/2005 Anni Paesi di provenienza 2000 (a) Totale per paese Albania Azerbaigian Benin Bielorussia Bolivia Brasile Bulgaria Burkina Faso Cambogia Camerum Capo Verde Cile Colombia Costa D'Avorio Costarica Croazia Ecuador El Salvador Eritrea Etiopia Federazione Russa Filippine Georgia Giordania Guatemala Guinea Bissau Haiti Honduras India Israele Kazakistan Kenya Lettonia Lituania Macedonia Madagascar Malawi Mali Marocco Mauritius Messico Moldova Mongolia Montenegro Nepal Nigeria Pakistan Palestina Peru' Polonia Rep. Del Centro Africa Rep.Dem.Del Congo Repubblica Ceca Repubblica Democratica Di Sao Tom Repubblica Dominicana Romania Slovacchia Sri Lanka Thailandia Tunisia Ucraina Uganda Ungheria Uruguay Vietnam Totale 65 Paesi (a) Dal 16/11/2000 al 31/12/2000

38 Tavola Minori per i quali è stata concessa l'autorizzazione all'ingresso in Italia secondo il continente di provenienza e l'età - al 31/12/2005 Anni Continente 2000 (a) valori assoluti Totale Africa America Asia Europa Totale valori percentuali Africa 1,2 4,8 5,6 2,5 6,6 9,0 5,7 America 16,8 21,8 20,9 24,7 22,1 24,5 22,8 Asia 8,4 12,5 12,1 10,4 6,9 14,7 10,9 Europa 73,7 60,9 61,3 62,3 64,4 51,8 60,6 Totale 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 (a) Dal 16/11/2000 al 31/12/2000

39 Tavola Minori per i quali è stata concessa l'autorizzazione all'ingresso in Italia secondo il continente di provenienza e la regione di residenza dei genitori adottivi - al 31/12/2005 Regioni Africa America Asia Europa Totale Piemonte Valle d'aosta Lombardia Trentino-Alto Adige Veneto Friuli-Venezia Giulia Liguria Emilia-Romagna Toscana Umbria Marche Lazio Abruzzo Molise Campania Puglia Basilicata Calabria Sicilia Sardegna Residenti all'estero Totale

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