Gesù commentò: «Perché ti ho detto che ti avevo visto sotto l albero di fichi, tu credi? Vedrai cose più grandi di queste! [...

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1 Gesù commentò: «Perché ti ho detto che ti avevo visto sotto l albero di fichi, tu credi? Vedrai cose più grandi di queste! [...] Vedrete il cielo aperto e gli angeli di Dio salire e scendere sopra il Figlio dell uomo» (Gv 1,50-51).

2 Questo meraviglioso racconto del vedere attraverso fino al cuore delle cose solleva una domanda più profonda: Voglio essere visto completamente da Gesù? Voglio essere conosciuto da lui? Se lo voglio, allora potrà crescere una fede che mi aprirà gli occhi verso il cielo e mi rivelerà Gesù come Figlio di Dio.

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4 Una volta che siamo disposti a vedere e ad essere visti da Dio, possiamo cercare i segni della presenza e della guida di Dio in tutto ciò che si presenta ai nostri sensi.

5 Il discernimentodiventa un nuovo modo di vedere (e di essere visti) che ha come risultato la rivelazione e la direzionedivina. Questa conoscenza del cuore ci rende capaci di condurre una vita degna della chiamata (Ef 4,1).

6 Lo scopo del discernimento è conoscere la volontà di Dio, cioè trovare, accettaree affermare il modo unico in cui l amore di Dio si manifesta nella nostra vita.

7 Conoscere la volontà di Dio significa rivendicare attivamente una relazione intima con Dio nel contesto della quale scopriamo la nostra vocazione più profonda e il desiderio di vivere appieno quella vocazione.

8 Non ha nulla a che vedere con la sottomissione passiva a un potere divino esterno che si impone su di noi. Ha molto a che fare con l attesa attiva di un Dio che attende noi. Trovarci in relazione con Dio è il prerequisito per il discernimento della volontà e della guida di Dio.

9 Come in qualsiasi relazione, ci saranno sentimenti di rifiuto e di attrazione, di rancore e di gratitudine, di timore e di amore. Ci saranno alti e bassi nella fedeltà man mano scopriremo cose nuove riguardo a noi stessi e a Dio. Nella nostra relazione dinamica con Dio possiamo essere sicuri di una cosa: «Se siamo infedeli, lui rimane fedele, perché non può rinnegare se stesso» (2 Tm 2,13).

10 L accettazione della volontà di Dio non significa sottomissione o rassegnazione a qualsiasi cosa accada. Aspettiamo invece attivamente che lo Spirito si muova e ispiri, per discernere ciò che dobbiamo fare dopo.

11 Quando vediamo noi stessi in una relazione d amore con Dio, c è sempre qualcosa di simile al dilemma di un innamorato, la lotta tra dare e avere, fidarsi e obbedire alla chiamata.

12 Come un fiume in piena che la sabbia non può arrestare come l onda che dal mare si distende sulla riva ti preghiamo Padre che così si sciolga il nostro amore e l'amore dove arriva sciolga il dubbio e la paura Come un pesce che risale a nuoto fino alla sorgente va a scoprire dove nasce e si diffonde la sua vita ti preghiamo Padre che noi risaliamo la corrente fino ad arrivare alla vita nell amore.

13 Come un fiume in piena che la sabbia non può arrestare come l onda che dal mare si distende sulla riva ti preghiamo Padre che così si sciolga il nostro amore e l amore dove arriva sciolga il dubbio e la paura Come l erba che germoglia cresce senza far rumore ama il giorno della pioggia si addormenta sotto il sole ti preghiamo Padre che così in un giorno di silenzio anche in noi germogli questa vita nell'amore.

14 Come un fiume in piena che la sabbia non può arrestare come l onda che dal mare si distende sulla riva ti preghiamo Padre che così si sciolga il nostro amore e l amore dove arriva sciolga il dubbio e la paura Come un albero che affonda le radici nella terra e su questa terra l uomo costruisce la sua casa ti preghiamo Padre buono di portarci alla Tua casa dove vivere una vita piena nell amore.

15 Rinati nello Spirito

16 Gesù ha guardato la condizione umana con gli occhi dell amore e ha cercato di insegnarci a guardare noi stessi e gli altri dall alto e non dal basso, dove nubi oscure offuscano la nostra visuale. «Io vengo dall alto», disse Gesù ai suoi discepoli, «se uno non nasce dall alto, non può vedere il regno di Dio» (Gv 3,3 ). E la teologia spirituale è tutta qui: guardare la realtà con gli occhi di Dio.

17 E c è molto da vedere: terra e cielo; sole, luna e stelle; esseri umani in tutta la loro diversità; continenti, nazioni, metropoli e città; eventi del passato, del presente e del futuro.

18 Per questo ci sono così tante teologie. Le sacre Scritture ci aiutano a guardare la ricca varietà di tutto ciò che esiste con gli occhi di Dio, e quindi a discernereil modo di vivere con maggior chiarezza qui e ora.

19 Coloro che vivono una vita degna della loro chiamata sono nati dall alto e sono in grado di vedere con gli occhi della fede e di sentire con orecchi spirituali. Le loro vite di discernimento sono caratterizzate da risolutezza: essi non hanno che un solo vero desiderio, conoscere il cuore di Dio e fare la volontà di Dio in tutto.

20 Nelle parole di Gesù a Nicodemo, essi vivono la verità e cercano di venire «verso la luce, perché appaia chiaramente che le [loro] opere sono state fatte in Dio»(Gv 3,21).

21 Queste persone sono talmente assorbite dall amore di Dioche qualsiasi altra cosa può ricevere il suo significato e scopo solo nel contesto di quell amore. Esse pongono una sola domanda: «Cosa è gradito allo Spirito di Dio?».

22 Appena odono il suono dello Spirito nel silenzio e nella solitudine dei loro cuori, esse seguono i suoi stimoli, anche se questo turba i loro amici, disturba il loro ambiente e confonde i loro ammiratori.

23 Le persone rinate nello Spirito Santo con intelligenza spirituale si dimostrano molto indipendenti, non a motivo di una preparazione o di una individuazione psicologica, ma a motivo dei frutti dello Spirito che «soffia dove vuole e ne senti la voce, ma non sai da dove viene né dove va» (Gv 3,8).

24 La rinascita spirituale è un apertura sempre attuale a lasciare che lo Spirito di Gesù soffi in noi dove vuole. Le persone veramente rinate desiderano sempre essere continuamente rinnovate, proprio perché lo Spirito continua a rivelare, dentro e intorno a loro, luoghi di tenebra che non sono ancora stati trasformati dalla luce.

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26 Il discernimento nella solitudine

27 La comunione con Dio nella solitudine della preghiera conduce inevitabilmente alla comunanza con il popolo di Dio, e quindi al ministero nel mondo. Ma è bene iniziare questo movimento spirituale nella solitudine.

28 Il nostro primo obiettivo nella solitudine è semplicemente permettere a noi stessi di avere consapevolezza della presenza divina, per realizzare l ordine: «Fermatevi! Sappiate che io sono Dio»(Sal 46,11).

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30 Vi incoraggio, in questo ultimo periodo della Quaresima a intraprendere un impegno simile, a trascorrere del tempo soli con Dio ogni giorno per la preghiera e la meditazione. La meditazione biblica è un metodo tradizionale per la preghiera solitaria.

31 Scegliendo un versetto scritturistico particolare dal vangelo del giorno, o il salmo preferito, o una frase da una lettera di Paolo, potete creare un muro sicuro intorno al vostro cuore che vi permetterà di essere attenti. Leggere e recitare un testo sacro non ha lo scopo di riempire il vostro spazio vuoto o di limitare i vostri pensieri spirituali, bensì di stabilire dei confini intorno a esso.

32 A volte è utile prendere una parola o una frase dal testo e ripeterla nel momento della vostra preghiera solitaria. Alcune persone ritengono che stare seduti in silenzio sia un buon modo per concentrarsi nella preghiera. Altre hanno bisogno di muoversi e di camminare lentamente perché la mente e il corpo entrino nella presenza di Dio.

33 Specialmente all inizio, quando vi distraete facilmente, è bene riuscire a ricordare e a ripetere la parola o la frase che ha attirato la vostra attenzione. Poi la vostra concentrazione e la vostra consapevolezza possono scendere gradualmente dalla mente al cuore e rimanere lì per un periodo più lungo, vicino al cuore di Dio.

34 La lectio divina, o lettura spirituale, è un altro esercizio utile da praticare in solitudine. Leggendo un testo biblico tre volte e fermandosi per prendere in considerazione la parola, la frase o l immagine che richiama la nostra attenzione, diventiamo più consapevoli della presenza attiva dello Spirito di Dio dentro di noi.

35 Non è una lettura per ottenere nuove informazioni o per acquisire capacità critica. È piuttosto una forma di lettura devozionale in cui permettiamo a Dio di leggerci e di rispondere al nostro desiderio più profondo.