LA PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE NELLE AZIENDE SANITARIE LAVORI DI GRUPPO
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- Teodoro Chiari
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1 LA PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE NELLE AZIENDE SANITARIE LAVORI DI GRUPPO 1. MAPPATURA DEI PROCESSI 2. IDENTIFICAZIONE DEGLI EVENTI RISCHIOSI 3. VALUTAZIONE DELL ESPOSIZIONE AL RISCHIO DEI PROCESSI 4. TRATTAMENTO DEL RISCHIO 5. MONITORAGGIO SULL ATTUAZIONE E SULL EFFICACIA DELLE MISURE 1
2 LA MAPPATURA DEI PROCESSI E IDENTIFICAZIONE DEGLI EVENTI RISCHIOSI AREA DI RISCHIO PROCESSO CODIFICA INPUT OUTPUT FASE/ATTIVITA EVENTO RISCHIOSO RESPONSABILITA 2
3 AREA DI RISCHIO PROCESSO CODIFICA INPUT OUTPUT FASE/ATTIVITA EVENTO RISCHIOSO RESPONSABILITA 3
4 AREA DI RISCHIO PROCESSO CODIFICA INPUT OUTPUT FASE/ATTIVITA EVENTO RISCHIOSO RESPONSABILITA 4
5 AREA DI RISCHIO PROCESSO CODIFICA INPUT OUTPUT FASE/ATTIVITA EVENTO RISCHIOSO RESPONSABILITA 5
6 LA VALUTAZIONE DEL RISCHIO Tab. 2 PROCESSO (Codice) Analisi delle cause del rischio (vedi allegato 1) Analisi dell esposizione al rischio (vedi allegato 2) PROBABILITA IMPATTO Probabilità Max punteggi D.1 D.2 D. 3 D.4 D.5 D.6 D.7 D. 8 D.9 D.10 da D.1 a D.6 Impatto Max punteggi da D.7 a D.10 Valore finale (Impatto x probabilità) 6
7 PROCESSO (Codice) Analisi delle cause del rischio (vedi allegato 1) Analisi dell esposizione al rischio (vedi allegato 2) PROBABILITA IMPATTO Probabilità Max punteggi D.1 D.2 D. 3 D.4 D.5 D.6 D.7 D. 8 D.9 D.10 da D.1 a D.6 Impatto Max punteggi da D.7 a D.10 Valore finale (Impatto x probabilità) 7
8 PROCESSO (Codice) Analisi delle cause del rischio (vedi allegato 1) Analisi dell esposizione al rischio (vedi allegato 2) PROBABILITA IMPATTO Probabilità Max punteggi D.1 D.2 D. 3 D.4 D.5 D.6 D.7 D. 8 D.9 D.10 da D.1 a D.6 Impatto Max punteggi da D.7 a D.10 Valore finale (Impatto x probabilità) 8
9 IL TRATTAMENTO DEL RISCHIO Il processo decisionale: 9
10 1. Identificazione delle misure esistenti Processo: Evento rischioso: Fase/attività a rischio Misure esistenti Le misure sono in grado di incidere efficacemente sulle cause del verificarsi degli eventi rischiosi? (SI/NO): Motivazioni 10
11 2. Scelta delle misure generali e specifiche Se le misure non sono sufficienti a mitigare il rischio, identificare altre misure (specifiche o generali) Processo: Evento rischioso: Fase/attività a rischio Altre misure (generale o specifica) measures In grado di incidere efficacemente sulle cause? (SI/NO) Ha costi (di implementazione) ragionevoli rispetto all efficacia? Realizzabile con le competenze presenti o acquisibili nel triennio? Può essere avviata in tempi coerenti con l implementazione del Piano? Motivazioni 11
12 3. Descrizione della misura selezionata Processo: Evento rischioso: Fase/attività a rischio Misura/e che si è deciso di abbinare all evento rischioso: Valutazione del rischio residuo (il rischio residuo è quello che rimane dopo l attuazione di una misura di prevenzione): 12
13 Descrivere in maniera dettagliata come la misura deve essere adottata per essere efficace ed efficiente 13
14 4. Programmazione delle misure MISURA: FASE TEMPO RESPONSABILITA INDICATORI DI MONITORAGGIO 14
15 MONITORAGGIO SULL ATTUAZIONE E L EFFICACIA DELLE MISURE MISURA TEMPISTICA PER LA RACCOLTA DATI RESPONSABILE DELLA RILEVAZIONE INDICATORE DI EFFICACIA 15
16 ALLEGATO 1 POSSIBILI CAUSE DEL VERIFICARSI DEGLI EVENTI RISCHIOSI Individui la causa principale del verificarsi degli eventi rischiosi e riporti la lettera corrispondente nell apposita tabella (in prima pagina). Se si sceglie la categoria i) altro specificare per esteso la causa individuata. a) mancanza di controlli (in fase di analisi andrà verificato se presso l amministrazione siano già stati predisposti ma soprattutto efficacemente attuati strumenti di controllo relativi agli eventi rischiosi); b) mancanza di trasparenza; c) eccessiva regolamentazione, complessità e scarsa chiarezza della normativa di riferimento; d) esercizio prolungato ed esclusivo della responsabilità di un processo da parte di pochi o di un unico soggetto; e) scarsa responsabilizzazione interna; f) inadeguatezza o assenza di competenze del personale addetto ai processi; g) inadeguata diffusione della cultura della legalità; h) mancata attuazione del principio di distinzione tra politica e amministrazione; i) altro (specificare) 16
17 ALLEGATO 2 ANALISI DELL ESPOSIZIONE AL RISCHIO Risponda alle successive domande per ogni processo individuato e riporti i punteggi relativi a ogni risposta nell apposita tabella (in prima pagina). Con il valore massimo delle risposte per la probabilità e, separatamente, per l impatto si giungerà alla valutazione finale di esposizione al rischio, corrispondente al prodotto tra i due valori. PROBABILITA Domanda 1: Discrezionalità Il processo è discrezionale? No, è del tutto vincolato 1 E parzialmente vincolato dalla legge e da atti amministrativi (regolamenti, direttive, circolari) 2 E parzialmente vincolato solo dalla legge 3 E parzialmente vincolato solo da atti amministrativi (regolamenti, direttive, circolari) 4 E altamente discrezionale 5 Domanda 2: Rilevanza esterna Il processo produce effetti diretti all esterno dell amministrazione di riferimento? No, ha come destinatario finale un ufficio interno 2 Sì, il risultato del processo è rivolto direttamente ad utenti esterni alla 5 p.a. di riferimento Domanda 3: Complessità del processo Si tratta di un processo complesso che comporta il coinvolgimento di più amministrazioni (esclusi i controlli) in fasi successive per il conseguimento del risultato? No, il processo coinvolge una sola p.a 1 Sì, il processo coinvolge più di 3 amministrazioni 3 Sì, il processo coinvolge più di 5 amministrazioni 5 17
18 Domanda 4: Valore economico Qual è l impatto economico del processo? Ha rilevanza esclusivamente interna 1 Comporta l attribuzione di vantaggi a soggetti esterni, ma di non particolare rilievo economico (es.: concessione di 3 borsa di studio per studenti) Comporta l attribuzione di considerevoli vantaggi a soggetti esterni 5 (es.: affidamento di appalto) Domanda 5: Frazionabilità del processo Il risultato finale del processo può essere raggiunto anche effettuando una pluralità di operazioni di entità economica ridotta che, considerate complessivamente, alla fine assicurano lo stesso risultato (es.: pluralità di affidamenti ridotti)? No 1 Si 5 Domanda 6: Controlli Anche sulla base dell esperienza pregressa, il tipo di controllo applicato sul processo è adeguato a neutralizzare il rischio? Sì, costituisce un efficace strumento di neutralizzazione 1 Sì, è molto efficace 2 Sì, per una percentuale approssimativa del 50% 3 Sì, ma in minima parte 4 No, il rischio rimane indifferente 5 IMPATTO Domanda 7: Impatto organizzativo Rispetto al totale del personale impiegato nel singolo servizio (unità organizzativa semplice) competente a svolgere il processo (o la fase di processo di competenza della p.a.) nell ambito della singola p.a., quale percentuale di personale è impiegata nel processo? (se il processo coinvolge l attività di più servizi nell ambito della stessa p.a. occorre riferire la percentuale al personale impiegato nei servizi coinvolti) Fino a circa il 20% 1 Fino a circa il 40% 2 Fino a circa il 60% 3 Fino a circa il 80% 4 Fino a circa il 100% 5 18
19 Domanda 8: Impatto economico Nel corso degli ultimi 5 anni sono state pronunciate sentenze della Corte dei conti a carico di dipendenti (dirigenti e dipendenti) della p.a. di riferimento o sono state pronunciate sentenze di risarcimento del danno nei confronti della p.a. di riferimento per la medesima tipologia di evento o di tipologie analoghe? No 1 Si 5 Domanda 9: Impatto reputazionale Nel corso degli ultimi 5 anni sono stati pubblicati su giornali o riviste articoli aventi ad oggetto il medesimo evento o eventi analoghi? No 0 Non ne abbiamo memoria 1 Sì, sulla stampa locale 2 Sì, sulla stampa nazionale 3 Sì, sulla stampa locale e nazionale 4 Sì, sulla stampa locale, nazionale e internazionale 5 Domanda 10: Impatto organizzativo, economico e sull immagine A quale livello può collocarsi il rischio dell evento (livello apicale, livello intermedio o livello basso) ovvero la posizione/il ruolo che l eventuale soggetto riveste nell organizzazione è elevata, media o bassa? A livello di addetto 1 A livello di collaboratore o funzionario 2 A livello di dirigente di ufficio non generale ovvero di posizione apicale o di posizione organizzativa 3 A livello di dirigente di ufficio generale 4 A livello di capo dipartimento/segretario generale 5 19
20 LE TIPOLOGIE PRINCIPALI DI MISURE Individui la possibile misura di prevenzione e la riporti per esteso nell apposita tabella (in prima pagina), avendo cura di indicare la tempistica di attuazione. A titolo esemplificativo si riportano di seguito le principali tipologie di misure indicate dall ANAC nell aggiornamento al PNA misure di controllo; misure di trasparenza; misure di definizione e promozione dell etica e di standard di comportamento; misure di regolamentazione; misure di semplificazione dell organizzazione/riduzione dei livelli/riduzione del numero degli uffici; misure di semplificazione di processi/procedimenti; misure di formazione; misure di sensibilizzazione e partecipazione; misure di rotazione; misure di segnalazione e protezione; misure di disciplina del conflitto di interessi; misure di regolazione dei rapporti con i rappresentanti di interessi particolari (lobbies) 20
No, ha come destinatario finale un ufficio interno 2 Sì, il risultato del processo e rivolto direttamente ad utenti esterni 5
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