Economia e Mercati Finanziari-Creditizi

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1 ABI Monthly Outlook Economia e Mercati Finanziari-Creditizi - Sintesi

2 INDICE IN PRIMO PIANO SCENARIO MACROECONOMICO FINANZE PUBBLICHE MERCATI MONETARI E FINANZIARI POLITICHE E CONDIZIONI MONETARIE MERCATI OBBLIGAZIONARI MERCATI AZIONARI RISPARMIO AMMINISTRATO E GESTITO ATTIVITA FINANZIARIE DELLE FAMIGLIE MERCATI BANCARI RACCOLTA BANCARIA IMPIEGHI BANCARI DIFFERENZIALI FRA I TASSI SOFFERENZE BANCARIE PORTAFOGLIO TITOLI TASSI DI INTERESSE ARMONIZZATI IN ITALIA E NELL AREA DELL EURO...21 ALLEGATO ABI Centro Studi e Ricerche 1

3 Dati di sintesi sul mercato italiano t/ta Economia reale Q Q Q Masse intermediate e rischiosità del mercato bancario set-09 ago-09 set-08 Pil -2,0-10,9-2,4 mld a/a mld a/a mld a/a - Consumi privati +1,2-4,8-3,9 Raccolta bancaria 1.916,5 10, ,6 10, ,0 14,6 - Investimenti -11,6-19,8-24,3 - depositi 1.106,5 6, ,9 7, ,4 8,5 a/a ago-09 lug-09 ago-08 - obbligazioni 810,0 14,8 805,7 15,4 705,7 23,3 Produzione industriale -18,3-17,9-4,7 Impieghi al settore privato 1.526,5 1, ,7 1, ,2 7,2 a/a lug-09 giu-09 lug-08 - a imprese e famiglie 1.344,0 1, ,8 1, ,5 7,4 Vendite al dettaglio -1,8-1,6-2,0 - a medio-lungo 960,5 2,8 955,5 3,2 934,3 7,1 delta m/m ago-09 lug-09 ago-08 ago-09 lug-09 ago-08 Clima fiducia imprese -0,9 +3,1-1,3 % delta a/a % delta a/a % delta a/a Clima fiducia famiglie -0,7 +1,7 +1,8 Sofferenze lorde/impieghi 2,94 0,43 2,85 0,22 2,51-0,84 a/a set-09 ago-09 set-08 Inflazione +0,4 +0,1 +3,9 Indicatori mercato azionario bancario Inflazione core +1,5 +0,1 +3,9 set-09 ago-09 set-08 prezzo per barile set-09 ago-09 set-08 m/m a/a m/m a/a m/m a/a (in $) a/a (in $) a/a (in $) a/a Indice bancario Datastream 5,0-18,6 20,0-23,8-1,6-33,9 Petrolio (Brent) 68,4-32,6 72,9-37,1 101,5 32,9 delta a/a delta a/a delta a/a cambio verso euro set-09 ago-09 set-08 Price/earning 16,7 6,1 14,7 5,2 9,6-4,3 a/a a/a a/a Dividend yield (in %) 4,4-2,7 4,6-2,3 7,0 3,4 Dollaro americano 1,457 +1,5 1,427-4,7 1,435 +3,2 mld a/a mld a/a mld a/a Jen giappone 133,1-13,0 135,4-17,2 153,1-4,3 Capitalizzazione 128,2-5,6 124,5-16,9 135,8-39,2 Sterlina inglese 0, ,8 0,863 +8,9 0, ,8 Franco svizzero 1,515-4,9 1,524-6,0 1,593-3,4 Tassi d'interesse e margini bancari set-09 ago-09 set-08 % delta a/a % delta a/a % delta a/a Attività finanziarie delle famiglie Tasso medio raccolta (a) 1,71-1,58 1,75-1,51 3,29 0,47 Q Q Q Tasso medio prestiti (b) 3,93-2,55 3,98-2,45 6,48 0,49 mld a/a mld a/a mld a/a Differenziale (b-a) 2,22-0,97 2,23-0,94 3,19 0,02 Totale , , ,2 Biglietti, monete e depositi , , ,6 Obbligazioni 769 2, , ,6 Tassi d'interesse di policy e del mercato monetario - pubbliche 184-7, , ,8 set-09 ago-09 set-08 - emesse da IFM 408 9, , ,9 % delta a/a % delta a/a % delta a/a Azioni e partecipazioni , , ,2 Tasso Bce 1,00-3,25 1,00-3,25 4,25 0,25 Quote di fondi comuni , , ,1 Euribor a 3 mesi 0,77-4,25 0,86-4,10 5,02 0,23 Ass.vita, fondi pens, TFR 551-2, , ,7 Irs a 10 anni 3,49-1,21 3,54-1,20 4,73 0,06 Fonte: Elaborazione Centro Studi e Ricerche ABI su dati Banca d'italia, SI-ABI e Thomson Reuters Datastream. ABI Centro Studi e Ricerche 2

4 IN PRIMO PIANO In ulteriore peggioramento la qualità del credito delle banche italiane quale effetto della fase recessiva dell economia La qualità degli attivi bancari sta manifestando un netto peggioramento quale principale effetto della debolezza del quadro economico reale. Secondo gli ultimi dati della Banca d Italia 1 nel secondo trimestre dell anno il rapporto tra il flusso di nuove sofferenze rettificate e i prestiti complessivi, annualizzato ed al netto dei fattori stagionali, è stato pari all 1,9 per cento su base annua (1,6% nel primo trimestre del 2009; +1,0 per cento nell intero 2007). La crescita del tasso di ingresso in sofferenza è stata particolarmente marcata per le imprese (2,6% dal 2,1%). L esposizione complessiva dei debitori segnalati per la prima volta in sofferenza nel secondo trimestre del 2009 è più che raddoppiata rispetto al valore registrato nel corrispondente periodo del Il deterioramento della qualità del credito è proseguito anche nei mesi successivi. Alla fine di agosto 2009 le sofferenze lorde hanno raggiunto quasi 52 miliardi di euro, oltre 12 miliardi in più rispetto a novembre 2008, quando avevano raggiunto il valore più contenuto degli ultimi anni. Il rapporto sofferenze lorde/ impieghi ha raggiunto quasi il 3% (2,3% a novembre 2008). La variazione tendenziale ad agosto 2009 è risultata superiore al 20%, il valore più elevato degli ultimi anni. La crescita ha interessato in misura maggiore le imprese, in particolare quelle manifatturiere. Sempre ad agosto 2009, le sofferenze riferite alle società non finanziarie sono ammontate % 8,0 % 7,0 6,0 5,0 4,0 3,0 2,0 7,0 6,0 5,0 4,0 3,0 7,36 3,82 3,42 2,97 6,99 3,60 3,25 7,02 7,07 3,59 3,24 3,61 3,26 2,90 2,93 2,94 Rapporto sofferenze lorde /impieghi per settori di attività economica 7,12 3,65 3,29 3,03 6,76 6,77 6,85 totale settore privato famiglie consumatrici 6,98 6,75 6,78 2,89 2,84 2,86 2,82 3,31 3,33 3,29 3,30 3,29 3,16 3,13 3,16 3,13 3,02 3,06 3,03 3,03 3,02 2,91 3,00 2,89 2,91 2,96 2,77 2,86 2,85 2,70 2,62 2,59 2,63 2,69 2,71 2,64 2,50 2,46 2,34 6,52 5,90 6,15 imprese famiglie produttrici 6,23 6,28 6,41 6,51 3,45 3,06 6,62 3,57 6,70 3,64 3,15 3,19 6,79 3,81 3,30 6,88 3,95 3,41 2,69 2,73 2,78 2,82 2,88 nov-07 dic-07 gen-08 feb-08 mar-08 apr-08 mag-08 giu-08 lug-08 ago-08 set-08 ott-08 nov-08 dic-08 gen-09 feb-09 mar-09 apr-09 mag-09 giu-09 lug-09 ago-09 Fonte: Elaborazioni Centro Studi e Ricerche su dati Banca d'italia 5,3 5,5 Rapporto sofferenze lorde su impieghi per branca produttiva (dati in %) 5,7 5,9 dic-08 mar-09 giu-09 ago-09 3,9 4,3 5,0 4,7 4,8 4,0 4,4 5,2 3,0 3,2 3,5 3,8 2,0 1,0 1 Cfr. Banca d Italia, Bollettino Economico - 0,0 Agricoltura Commercio ed Alberghiero Edilizia Industria e servizi Industriali Fonte: Elaborazioni ABI su dati Banca d'italia. ABI Centro Studi e Ricerche 3

5 a quasi 34 miliardi di euro, segnando un tasso di crescita annuo del 27,3%. In rapporto agli impieghi le sofferenze delle imprese hanno raggiunto quasi il 4% (2,9% a novembre 2008). Per le famiglie produttrici tale rapporto è passato dal 5,9% al 6,9% nel periodo novembre agosto 2009). La crescita ha interessato tutti i principali settori produttivi: in particolare, da fine 2008 ad agosto 2009 il rapporto sofferenze lorde su impieghi è passato dal 5,3% al 5,9% per l agricoltura, dal 3,9% al 5% per il comparto del commercio ed alberghiero, da 4% al 5,2% per l edilizia e dal 2,9% al 3,8% per l industria e servizi industriali. RAPPORTO SOFFERENZE LORDE/PRESTITI PER BRANCHE DI ATTIVITA' ECONOMICA - Valori % % PRODOTTI DELL'AGRICOLTURA, SILVICOLTURA E PESCA PRODOTTI ENERGETICI MINERALI E METALLI FERROSI E NON FERROSI MINERALI E PRODOTTI A BASE DI MINERALI NON METALLICI PRODOTTI CHIMICI PRODOTTI IN METALLO ESCLUSI LE MACCHINE E I MEZZI DI TRASPORTO MACCHINE AGRICOLE E INDUSTRIALI MAC. PER UFFICIO, MACCHINE PER L'ELAB.DATI,STRUM. PREC,DI OTTICA,SIMILARI MATERIALE E FORNITURE ELETTRICHE MEZZI DI TRASPORTO PRODOTTI ALIMENTARI, BEVANDE E PRODOTTI A BASE DI TABACCO PRODOTTI TESSILI, CUOIO E CALZATURE, ABBIGLIAMENTO CARTA, ARTICOLI DI CARTA, PRODOTTI DELLA STAMPA ED EDITORIA PRODOTTI IN GOMMA E IN PLASTICA ALTRI PRODOTTI INDUSTRIALI EDILIZIA ED OPERE PUBBLICHE Laddove si considerano le singole branche produttive, gli incrementi di maggiore intensità del rapporto in esame si riscontrano nel comparto quello dei mezzi di trasporto (+268 basis points, dal 3,01% al 5,69%), seguito da quello dei prodotti tessili, cuoio e calzature ed abbigliamento (+237 punti base da fine 2008 ad agosto 2009; da 7,58% al 9,95%) e da quello del materiale e forniture elettriche (+188 b.p. dal 5,33% al 7,21%). Miglioramenti si riscontrano invece nel comparto dei servizi dei trasporti marittimi ed aerei (-231 b.p., dal 4,94% al 2,63%). Anche le posizioni verso imprese in temporanea difficoltà (incagli) sono aumentate: a maggio 2009 esse rappresentavano il 3,5 per cento dei prestiti (2,2 per cento nel 2008) 2. La qualità del credito delle famiglie consumatrici ha registrato un peggioramento comparativamente inferiore. L ammontare complessivo delle sofferenze lorde di questo segmento di mercato ad agosto 2009 è risultato di 11 miliardi di euro (+11,9% rispetto allo stesso mese dell anno precedente); in rapporto agli impieghi esse sono state pari a 2,9% (2,3% a novembre 2008). 3 SERVIZI DEL COMMERCIO, RECUPERI E RIPARAZIONI SERVIZI DEGLI ALBERGHI E PUBBLICI ESERCIZI 2 SERVIZI DEI TRASPORTI INTERNI SERVIZI DEI TRASPORTI MARITTIMI E AEREI 1 SERVIZI CONNESSI AI TRASPORTI 0 dic-07 gen-08 feb-08 mar-08 apr-08 mag-08 giu-08 lug-08 ago-08 set-08 ott-08 nov-08 dic-08 gen-09 feb-09 mar-09 apr-09 mag-09 giu-09 lug-09 ago-09 SERVIZI DELLE COMUNICAZIONI ALTRI SERVIZI DESTINABILI ALLA VENDITA TOTALE BRANCHE Fonte: Elaborazioni Centro Studi e Ricerche ABI su dati Banca d'italia. 2 Cfr. Banca d Italia, Bollettino Economico luglio ABI Centro Studi e Ricerche 4

6 1. SCENARIO MACROECONOMICO I dati ufficiali sul secondo trimestre confermano i segnali di ripresa Gli ultimi dati ufficiali relativi al secondo trimestre dell anno continuano a confermare l attendibilità delle buone indicazioni fornite dagli indicatori congiunturali a più alta frequenza diffusi nei mesi scorsi (indici di fiducia, mercati finanziari, prezzi delle commodities). La forte caduta delle attività produttive verificatasi nei due trimestri precedenti si è pressoché interrotta tra aprile e giugno in tutte le principali economie avanzate. Il Pil ha evidenziato solo un lieve arretramento in termini congiunturali sia negli Usa (-0,2% t/t; -3,8% a/a) che nel complesso dell Area Euro (-0,2% t/t; -4,8% a/a). Più consistente è stata invece la ripresa ciclica in Giappone (+0,6 t/t; -7,2% a/a). Tra i principali paesi dell Eurozona, in Italia il Pil, pur rallentando la sua caduta, ha continuato a contrarsi (-0,5% t/t; -6% a/a). L attività produttiva è invece tornata a crescere, dopo diversi trimestri, sia in Germania (+0,3% t/t; -5,9% a/a), che in Francia (+0,3% t/t; -2,8% a/a). In particolare, per quanto riguarda l Italia (cfr. Grafico A1, Allegato A), il contributo maggiormente positivo alla crescita congiunturale annualizzata del Pil realizzatasi nel secondo trimestre (-2%) è da attribuire alla spesa pubblica (+1,1 punti percentuali); positivo è tornato ad essere anche il contributo dei consumi privati (+0,7 p.p.), mentre negativo è stato ancora una volta il contributo di investimenti (-2,3 p.p.) e bilancia commerciale (-0,5 p.p.). Elementi particolarmente positivi dello scenario economico: in ripresa il mercato immobiliare staunitense, mentre gli indicatori anticipatori dell OCSE continuano a salire Gli ultimi dati congiunturali sugli indicatori di fiducia, relativi al mese settembre, continuano a essere complessivamente positivi. La fiducia delle imprese negli Usa si conferma per il secondo mese consecutivo in territorio di espansione economica, anche con riferimento al settore non manifatturiero. Nell Area Euro è, inoltre, continuata a crescere sia la fiducia dei consumatori che delle imprese. Il ritorno della fiducia continua a essere visibile anche sui mercati interbancari, dove i premi per il rischio del mercato monetario proseguono nella loro discesa: lo spread tra l Euribor a 3 mesi e l Eonia Swap Index di pari durata è tornato, verso la prima metà di ottobre, su livelli inferiori ai 30 basis point, al di sotto dello spread medio realizzatosi ad agosto 2007, quando la crisi finanziaria era solo agli inizi. Indicazioni positive stanno, in particolare, provenendo dall economia statunitense, sia sul lato degli investimenti che dei consumi. In primo luogo i dati di contabilità nazionale mostrano una ripresa dei consumi americani, che ad agosto sono cresciuti a un tasso annualizzato dello 0,9% rispetto al mese precedente, mostrando il terzo incremento consecutivo. Degne di nota sono poi le indicazioni rivenienti dal mercato immobiliare statunitense, dove i dati sul prezzo delle case (Case-Shiller) hanno fatto registrare a luglio il terzo incremento mensile consecutivo (tra aprile e luglio l incremento complessivo è stato del +3,6%) e dove si è registrato ad agosto un aumento delle licenze di costruzioni residenziali (+2,8%). Prosegue il forte recupero degli indicatori anticipatori ABI Centro Studi e Ricerche 5

7 dell OCSE. Ad agosto l indice composito per l intera area Ocse è salito di 1,5 punti su base congiunturale, mostrando il sesto incremento consecutivo e un outlook di ripresa ciclica. Il paese che registra la miglior performance su base annua continua a essere l'italia, la cui economia rimane, insieme a quella francese, l unica per la quale l indicatore prevede anche una possibile espansione. In Italia vi è stato inoltre ad agosto un balzo in avanti della produzione industriale, il cui indice è salito del +7% su base mensile (la miglior performance congiunturale degli ultimi due decenni). Questo andamento positivo dovrebbe aver favorito un ritorno alla crescita del Pil italiano nel terzo trimestre. Il Fondo Monetario Internazionale nel World Economic Outlook di ottobre ha, come atteso, rivisto verso l alto le previsioni di crescita per l economia mondiale sia per il 2009 (-1,1%; -1,4% nella previsione di luglio), che per il 2010 (+3,1%; +2,5% in precedenza). Particolarmente positiva è stata la revisione delle stime di crescita di Cina, Giappone, Francia e Germania. Le ombre dello scenario economico: diversi fattori potrebbero frenare la ripresa dei consumi La fase di recupero dei principali indicatori congiunturali sullo stato del ciclo economico ha avuto inizio a partire da valori molto modesti e si posiziona tuttora su livelli ancora molto bassi in prospettiva storica: permangono inoltre diversi elementi di preoccupazione sulle ulteriori conseguenze della crisi economica, che potrebbero andare a frenare soprattutto la ripresa dei consumi. In primo luogo vi è la situazione del mercato del lavoro che, come è noto, reagisce in ritardo ai cambiamenti della congiuntura economica (almeno 6 mesi secondo le ricerche economiche empiriche): di conseguenza c è il timore che l'elevata disoccupazione degli ultimi mesi (9,8% a settembre negli Usa; 9,6% ad agosto nell Area Euro; 7,4% in Italia nel secondo trimestre 2009) possa persistere per un certo periodo anche dopo la definitiva stabilizzazione dei mercati e delle attività produttive. Inoltre la forte crescita dei debiti pubblici in percentuale del Pil (per il in molti grandi Paesi si prevede un rapporto debito/pil che approccia il 100% e in Italia il 120%) e la possibilità che la ripresa si accompagni a pericolose fiammate inflazionistiche potrebbero porre presto le Autorità di Governo e le Banche centrali di fronte alla necessità di un cambio di segno nelle loro politiche. Il previsto rialzo dell inflazione, unito agli effetti delle eventuali exit strategies, potrebbe, d altra parte, riflettersi negativamente sul reddito disponibile delle famiglie. La produzione industriale in forte crescita in Italia nel mese di agosto (+7% m/m) In Italia l indice della produzione industriale ha continuato a crescere su base mensile ad agosto (+7% m/m; -18,3% a/a) 3. Nei primi otto mesi del 2009 l indice ha fatto registrare una variazione negativa del -21% rispetto allo stesso periodo del La produzione dei beni di consumo ha registrato, in agosto, una variazione del +2% m/m, la produzione dei beni di investimento del +7% m/m, quella dei beni intermedi del +9,2% m/m, e la produzione dei beni ad alto contenuto energetico del +2,1% m/m. La produzione industriale è cresciuta, ma a un ritmo più ridotto rispetto all Italia, nel complesso dell Area Euro 3 Le variazioni congiunturali mensili si riferiscono ai dati destagionalizzati, mentre le variazioni tendenziali sono calcolate sui dati corretti per i giorni lavorativi. ABI Centro Studi e Ricerche 6

8 (+1% m/m; -15,3% a/a). Con riferimento agli altri principali paesi dell Eurozona l indice è aumentato ad agosto sia in Germania (+1,7% m/m; -17,4% a/a), che in Francia (+1,8% m/m; -10,8% a/a). Indicatori di domanda: lieve calo ad agosto delle vendite al dettaglio nell Area Euro Continua a rallentare il calo tendenziale dei nuovi ordinativi manifatturieri nell Area Euro (-25,4% a/a luglio; -27,7% a/a a giugno). In Italia il dato di luglio segnala una riduzione tendenziale del -23,2% a/a (-21,1% a/a in Germania ad agosto; -17,9% a/a in Francia a luglio). Le vendite al dettaglio hanno mostrato nel mese di agosto un lieve calo su base mensile nell Area Euro (-0,3% m/m; -2,4% a/a). Tra i principali paesi dell Area si registra un calo dello 0,2% m/m in Italia a luglio (-1,8% a/a), un importante decremento ad agosto in Germania (-2,4% m/m; -3% a/a) e una crescita (sempre ad agosto) in Francia (+1,5% m/m; +1% a/a). Il clima di fiducia di consumatori e imprese è migliorato a settembre nell Area Euro, ma è peggiorato in Italia Nel mese di settembre l indice di fiducia delle imprese nell Area Euro è complessivamente migliorato (cfr. Grafico A2), passando da -25,4 a -24,3 punti. In Italia l indice è passato da -19,9 a -20,8; è rimasto costante in Germania (-28,5), mentre è migliorato in Francia (da -26,6 a -21,8). Sul fronte dei consumatori (cfr. Grafico A3), nello stesso periodo, gli indici di fiducia hanno evidenziato un recupero nel complesso dell Area Euro (da -22 a -19). In dettaglio, il mood dei consumatori è risultato, in settembre, in peggioramento in Italia (da -15 a -15,7) e in miglioramento in Germania (da -22,6 a -19,2) e in Francia (da -32,1 a -24,4). Prezzo del petrolio in lieve riduzione a settembre Il petrolio (di qualità Brent) è passato da una quotazione media di 72,9 dollari per barile ad agosto a una di 68,4 dollari a settembre, con una variazione in termini congiunturali del -6,1% (-32,6% su base annua) 4 ; Inflazione ancora negativa a settembre nell Area Euro Nell Area Euro i prezzi al consumo, in base alle indicazioni di Eurostat, hanno segnato a settembre una variazione del -0,3% su base annua (variazione nulla su base mensile). Con riferimento ai diversi paesi appartenenti all Eurozona, l Italia ha registrato un tasso d inflazione armonizzato pari al +0,4% a/a (+0,7 m/m), la Germania del -0,5% a/a (-0,5% m/m) e la Francia un tasso del -0,4% a/a (-0,2% m/m). Quanto all Italia, secondo l Istituto Nazionale di Statistica, nel mese di settembre 2009 l indice nazionale dei prezzi al consumo per l intera collettività comprensivo dei tabacchi ha registrato una variazione del -0,2% rispetto al mese precedente e una variazione del +0,2% rispetto allo stesso mese dell anno precedente. Con riferimento all Area Euro, l inflazione core armonizzata è stata del +1,1% a/a a settembre (+0,2% m/m). Nei singoli paesi aderenti all Eurozona si rileva un inflazione core pari al +1,5% a/a in Italia (+0,8% m/m), del +1% a/a in Germania (-0,2% m/m) e del +1,1% a/a in 4 Nei primi tredici giorni di ottobre il prezzo del petrolio si è attestato su una quotazione media di 68,5 dollari per barile. ABI Centro Studi e Ricerche 7

9 Francia (-0,3% m/m). Continua a crescere l euro sul dollaro: a quota 1,46 nella media di settembre Nel mese di settembre 2009 il mercato dei cambi ha registrato le seguenti dinamiche (cfr. Tabella A4): verso il dollaro americano la quotazione media mensile dell euro si è attestata a 1,457 5, rivalutadosi rispetto al mese precedente del 2,1%. Nello stesso mese il cambio sterlina inglese/euro è risultato mediamente pari a 0,892 (0,863 nel mese precedente); nei confronti del franco svizzero il cambio medio è stato pari a 1,515 (1,524 nel mese precedente); con riferimento allo yen giapponese si è riscontrato un cambio medio pari a 133,1 (135,4 nel precedente mese). 2. FINANZE PUBBLICHE Il fabbisogno di cassa del settore statale di settembre è stato in linea con quello dello scorso anno I dati congiunturali, diffusi mensilmente dal Ministero dell Economia e delle Finanze, indicano che nel mese di settembre si è determinato un fabbisogno di cassa del settore statale di 11,8 miliardi di euro, un saldo negativo in linea a quello registrato nel settembre del 2008 (cfr. Tabella A5). Il fabbisogno cumulato dei primi nove mesi di quest anno è risultato pari a 72,6 miliardi di euro, valore superiore di circa 33 miliardi rispetto a quanto registrato nei 5 Nei primi tredici giorni di ottobre l euro ha segnato una quotazione media nei confronti del dollaro pari a 1,471. primi nove mesi dell anno scorso (39,7 miliardi). In linea con le previsioni, i dati continuano dunque ad evidenziare un peggioramento dei conti rispetto allo scorso anno. Come ogni mese, non sono mancati fattori particolari che hanno condizionato il dato di settembre. Come precisato dal Ministero dell Economia, il fabbisogno ha registrato, rispetto al dato dello scorso anno, una riduzione del gettito fiscale, che ha comunque trovato compensazione in una contenuta dinamica dei pagamenti connessa sia allo slittamento al mese di ottobre di alcune erogazioni, sia ad un rallentamento dei prelievi dalla tesoreria statale da parte degli enti territoriali. Sono diminuite nei primi sette mesi dell anno le entrate tributarie erariali Indicazioni di riflessi della cattiva congiuntura sui conti pubblici si ricavano pure dalle altre informazioni sulle entrate di bilancio. I dati sugli accertamenti delle entrate tributarie erariali in Italia nel periodo gennaio luglio 2009 segnalano una riduzione del 2,9% del totale delle entrate rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Tale calo è spiegato principalmente dalla notevole riduzione delle imposte indirette, diminuite del 5,8%; in lieve riduzione sono state anche le imposte dirette (-0,7%). Rapporto debito/pil al 115,1% nel 2009 secondo l ultima nota di aggiornamento al DPEF La nota di aggiornamento al Documento di Programmazione Economico-Finanziaria per gli anni , diffusa lo scorso mese, segnala un indebitamento netto in percentuale del Pil al 5,3% per l anno in corso: il rapporto deficit/pil dovrebbe poi scendere leggermente nel 2010 (al 5%) e calare a ritmi più sostenuti nel successivo triennio ABI Centro Studi e Ricerche 8

10 (fino al 2,2% nel 2013). Il rapporto debito/pil dovrebbe invece salire al 115,1% nel 2009 e al 117,3% il prossimo anno: il quadro programmatico prevede quindi un rientro del debito pubblico al 112,7% entro il MERCATI MONETARI E FINANZIARI 3.1 POLITICHE E CONDIZIONI MONETARIE Ad ottobre 2009 stabile il tasso di riferimento della Banca Centrale Europea La Banca Centrale Europea nella riunione del proprio Consiglio Direttivo delll 8 ottobre 2009 dopo l intervento di inizio maggio allorquando aveva ridotto il tasso di policy dall 1,25% al minimo storico dell 1% - ha lasciato invariato il livello dei tassi. Contestualmente ha lasciato invariato il tasso di interesse sulle operazioni di rifinanziamento marginale all 1,75% e quello sui depositi overnight allo 0,25%. Anche il tasso di policy della Federal Reserve è rimasto invariato nell ultimo mese, mantenendosi sui livelli minimi raggiunti lo scorso dicembre (in un range compreso tra lo 0 e lo 0,25%). Secondo la Bce, è importante che il sistema bancario di Eurolandia continui il processo di risanamento e di rafforzamento, in modo da poter dare un importante contributo alla fase di ripresa ciclica. La Bce ha evidenziato come gli effetti delle misure di stimolo anti-crisi adottate dalle economie dell Area Euro siano state maggiori del previsto. Ha inoltre ribadito che per sostenere la fiducia è particolaremente importante preparare fin da oggi le "exit strategies" dalle misure anti crisi. Con riferimento alle prossime aste annuali la Bce ha comunicato che fornirà i dettagli a dicembre, manifestando nel contempo, soddisfazione per il fatto che la richiesta di finanziamenti a lungo termine da parte del sistema bancario europeo si è drasticamente ridotta: nell ultima asta di fine settembre, infatti, la richiesta di fondi è stata pari a circa 75 miliardi di euro, nettamente inferiore a quella della precedente operazione, effettuata a giugno (442 miliardi). Continua a scendere l euribor a 3 mesi (0,75% il tasso medio registrato nella prima metà di ottobre) Il tasso euribor a tre mesi nella media del mese di settembre 2009 si è posizionato allo 0,77%, 9 basis points al di sotto di quanto segnato ad agosto 2009 (-425 punti base rispetto a settembre cfr. Grafico A6). Nella media della prima metà di ottobre 2009 tale tasso è sceso allo 0,75%, 2 punti base al di sotto della media di settembre, il valore più basso dalla nascita dell euro. Il tasso sui contratti di interest rate swaps a 10 anni si è collocato al 3,41% nella media della prima metà di ottobre 2009 (3,49% nella media di settembre 2009). Il differenziale tra il tasso swap a 10 anni e il tasso euribor a 3 mesi è risultato, nella media dei primi dieci giorni di ottobre, positivo (+266 punti base), in forte ampliamento rispetto ai -61 basis points della media di ottobre 2008 (+264 basis points nella media di settembre 2009). ABI Centro Studi e Ricerche 9

11 In allentamento le condizioni monetarie complessive di Usa e Area euro nel mese di agosto L indice delle condizioni monetarie 6, che considera congiuntamente l evoluzione dei tassi d interesse interbancari e dei tassi di cambio (entrambi espressi in termini reali), fa emergere come vi sia stato nel mese di agosto nell Area Euro un allentamento delle condizioni monetarie complessive pari a 0,51 punti, dovuto alla riduzione della componente legata al tasso d interesse reale. Negli Stati Uniti vi è stato invece, nello stesso mese, un allentamento delle condizioni monetarie di 0,62 punti, causato sia dalla svalutazione del tasso di cambio che dalla riduzione del tasso d interesse reale. Date queste dinamiche, rispetto agli Stati Uniti le condizioni monetarie nell Eurozona sono risultate, in agosto, più restrittive di 1,65 punti (1,54 punti il gap registrato in luglio). 3.2 MERCATI OBBLIGAZIONARI Stabile lo spread tra i tassi benchmark a 10 anni di Italia e Germania (79 basis point a settembre) 6 L indice delle condizioni monetarie (ICM) viene calcolato tramite somma algebrica della componente tasso reale con la componente cambio reale. La componente tasso reale, a cui si assegna nella determinazione dell indice un peso del 90%, è calcolata come variazione, rispetto al periodo base, dal tasso interbancario a tre mesi, espresso in termini reali (sulla base dell indice dei prezzi al consumo). La componente cambio reale, a cui si assegna un peso del 10%, è invece determinata calcolando la variazione percentuale, rispetto al periodo base, del tasso di cambio effettivo. Il tasso benchmark sulla scadenza a 10 anni dei titoli di Stato è risultato, nella media di settembre 2009, pari al 3,39% negli Usa (3,58% nel mese precedente) e al 3,29% in Germania (3,33% nel mese precedente); in Italia tale tasso si è invece attestato al 4,07% (4,11% in precedenza). Lo spread tra il rendimento sul decennale dei titoli di Stato italiani e tedeschi (cfr. Grafico A7) si è quindi portato nella media del mese di settembre sui 79 basis points (78 bp nel mese precedente; 49 bp a luglio 2008; 140 bp a gennaio 2009, il massimo spread medio raggiunto nel corso della crisi). In calo a settembre i rendimenti dei Financial Bond di Usa e Area Euro I Financial Bond, sulla base delle indicazioni fornite dall indice Merril Lynch, hanno mostrato nella media del mese di settembre un rendimento pari al 4,7% nell Area Euro (5,09% nel mese precedente) e del 5,73% negli Stati Uniti (6,25% in precedenza). In crescita a luglio in Italia, rispetto allo stesso mese dello scorso anno, le emissioni lorde di obbligazioni Nel mese di luglio 2009 (ultimo dato disponibile) le emissioni di obbligazioni per categoria di emittente hanno mostrato in Italia le seguenti dinamiche: per i titoli di Stato le emissioni lorde sono ammontate a 50,9 miliardi di euro (38,9 miliardi nello stesso mese dell anno precedente), mentre le emissioni nette si sono attestate a 12,2 miliardi; con riferimento ai corporate bond le emissioni lorde sono risultate pari a 19,6 miliardi di euro (9,6 miliardi nello stesso mese dell anno precedente), mentre le emissioni nette sono ammontate a 14,2 miliardi; ABI Centro Studi e Ricerche 10

12 per quanto riguarda infine le obbligazioni bancarie, le emissioni lorde sono ammontate a 18,3 miliardi di euro (16,7 miliardi nello stesso mese dell anno precedente), mentre le emissioni nette sono state di 3,5 miliardi. 3.3 MERCATI AZIONARI A settembre i principali indici di borsa europei e statunitensi sono continuati a crescere Nel mese di settembre 2009 i corsi azionari internazionali hanno mostrato le seguenti dinamiche: lo Standard & Poor s 500 è aumentato su media mensile del +3,3%; la performance del Nikkei 225 è stata negativa, del -1,1%; il Dow Jones Euro Stoxx (indice dei 100 principali titoli dell area euro per capitalizzazione) ha registrato una variazione del +3,7%. L andamento del price/earning relativo allo Standard & Poor s 500 ha evidenzia lo scorso mese una riduzione: nella media di settembre 2009 è stato pari a 131,6, contro il 133,5 del precedente mese. Il price/earning del Dow Jones Euro Stoxx è aumentato a settembre, portandosi a 27,5 (19,9 nel mese precedente). I principali indici di Borsa europei hanno evidenziato, nel mese di settembre, le seguenti variazioni medie mensili: il Ftse Mib (l indice della Borsa di Milano) ha registrato una variazione positiva del +5,9%; il Dax30 (l indice tedesco) ha segnato una variazione positiva del +3,5%; il Cac40 (l indice francese) è cresciuto del +5,5%; il Ftse100 della Borsa di Londra è cresciuto del +5,7%. Con riguardo ai principali mercati della New Economy, si sono rilevate a settembre le seguenti dinamiche: la quotazione media mensile del Nasdaq è cresciuta del +4,2% rispetto al mese precedente; il TecDax (l indice tecnologico tedesco) ha segnato una variazione del +6,7%; l indice dei tecnologici francesi è cresciuto del +8,6%. A settembre i principali indici bancari internazionali hanno mostrato le seguenti evoluzioni: lo S&P 500 Banks è cresciuto del +1,8%; il Dow Jones Euro Stoxx Banks è aumentato del +5,5%. In Italia il FTSE Banche ha mostrato una performance del +5,4%. È aumentata a settembre la capitalizzazione complessiva del mercato azionario italiano; in crescita anche il settore bancario A settembre 2009 la capitalizzazione mensile del mercato azionario dell Area Euro ha manifestato un andamento positivo su base congiunturale (+5%), mentre su base annua la variazione ammonta al -12,7%. In valori assoluti la capitalizzazione complessiva si è portata a quota miliardi di euro (3.739 miliardi ad agosto). All interno dell Eurozona la capitalizzazione dell Italia è pari all 11,7%, quella della Francia al 30,7% e quella della Germania al 21,4%. Con riferimento specifico all Italia, la capitalizzazione complessiva del mercato azionario si è attestata a fine settembre a 465,1 miliardi di euro, manifestando un aumento di 21,5 miliardi rispetto al mese precedente (-15,2 miliardi la variazione annua). La capitalizzazione del settore bancario (cfr. Grafico A8) è aumentata di 3,7 miliardi di euro rispetto al mese precedente (-7,7 miliardi la variazione annua), portandosi a 128,2 miliardi. Date queste dinamiche, l incidenza del settore bancario sulla capitalizzazione totale è diminuita al 27,6% (28,1% ABI Centro Studi e Ricerche 11

13 nel mese precedente; 29,8% nel settembre del 2007, quando la crisi finanziaria era agli inizi). 3.4 RISPARMIO AMMINISTRATO E GESTITO Oltre miliardi di euro i titoli a custodia presso le banche italiane a fine anno, oltre il 45% detenuti dalle famiglie consumatrici Gli ultimi dati sulla consistenza del totale dei titoli a custodia presso le banche italiane (sia in gestione che detenuti direttamente dalla clientela) - pari a 1.433,6 miliardi di euro alla fine del primo trimestre del 2009, ultimo dato al momento disponibile - mostrano come essa sia costituita per circa il 39% di titoli di Stato, per il 29,4% di altri titoli di debito, per il 15% di titoli di capitale e per il 16,4% di parti di O.I.C.R. Oltre il 45% è detenuto direttamente dalle famiglie consumatrici. In ulteriore flessione le gestioni patrimoniali delle banche italiane Le gestioni patrimoniali bancarie hanno manifestato a marzo 2009 secondo i dati del bollettino statistico della Banca d Italia - una flessione, collocandosi a circa 77 miliardi di euro, segnando una variazione tendenziale negativa prossima al -35%. Complessivamente il patrimonio delle gestioni patrimoniali individuali delle banche, delle SIM e degli O.I.C.R. in Italia è risultato alla fine del primo trimestre del 2009 pari 333 miliardi di euro, segnando una contrazione del 31,3% rispetto alla fine del primo trimestre del In crescita a settembre 2009 per il sesto mese consecutivo - il patrimonio dei fondi comuni e sicav aperti di diritto italiano ed estero; in aumento a settembre anche la raccolta netta A settembre 2009 il patrimonio dei fondi comuni e sicav aperti di diritto italiano ed estero è aumentato, per il sesto mese consecutivo, collocandosi intorno ai 422,5 miliardi di euro (circa 416,5 miliardi ad agosto 2009, ma ancora in netta flessione rispetto ai circa 478 miliardi di settembre 2008; -11,7% la contrazione nell ultimo anno). Tale patrimonio è composto per il 50,8% da fondi di diritto italiano e per il 49,2% di fondi di diritto estero 7. In particolare, rispetto ad agosto 2009 vi è stato un incremento di 2,7 miliardi di euro dei fondi azionari, di 1,6 miliardi dei fondi obbligazionari, di 0,9 miliardi dei fondi di flessibili, di 353 milioni dei fondi bilanciati, di 245 milioni dei fondi di liquidità e di 61 milioni di euro dei fondi hedge. Con particolare riguardo alla composizione del patrimonio per tipologia di fondi si rileva come, nell ultimo anno, la quota dei fondi di liquidità sia salita dal 19,2% di settembre 2008 al 21,2% di settembre 2009, la quota dei fondi flessibili sia passata dal 12,5% al 13,3%; la quota dei fondi azionari è aumentata dal 19,1% al 19,7% mentre la quota dei fondi hedge è scesa dal 6,7% al 3,8% così come quella dei fondi bilanciati (dal 4,6% al 4,2%), mentre la quota dei fondi obbligazionari è rimasta sostanzialmente stabile intorno al 38%. Sempre a settembre 2009 si è registrato un flusso positivo della raccolta netta dei fondi aperti pari a 1,6 miliardi di euro (-7,6 miliardi di euro nei primi nove mesi del 2009), 7 Fondi di diritto italiani: fondi armonizzati e non armonizzati domiciliati in Italia; Fondi di diritto estero: fondi armonizzati e non armonizzati domiciliati all estero, prevalentemente in Lussemburgo, Irlanda e Francia. ABI Centro Studi e Ricerche 12

14 che si raffronta ad una contrazione di -9,5 miliardi di euro di settembre 2008 (-91,7 miliardi di euro nei primi nove mesi del 2008) ATTIVITA FINANZIARIE DELLE FAMIGLIE Le attività finanziarie delle famiglie italiane sono diminuite del 5,7% su base annua nel primo trimestre del 2009 (218,7% del Pil). In accelerazione depositi e obbligazioni bancarie Dall analisi degli ultimi dati disponibili sulle attività finanziarie delle famiglie in Italia emerge come tale aggregato ammonti a miliardi di euro nel primo trimestre del 2009 (ultimo dato disponibile), con una flessione su base annua del 5,7%. Le principali tendenze delle sue componenti possono essere riassunte come segue. In crescita: la dinamica di biglietti, monete e depositi bancari, che al primo trimestre del 2009 hanno segnato una variazione tendenziale del +5,6%; la quota di questo aggregato sul totale delle attività finanziarie delle famiglie risulta essere pari al 31,5% (28,2% nel precedente anno); le obbligazioni pubbliche e private, aumentate del 2,8% (nello specifico, tra le emissioni a medio - lungo termine, le performance è stata ottenuta a seguito di un incremento del 9,3% delle obbligazioni emesse da istituzioni finanziarie e monetarie e dell 8,4% dei titoli di Stato). La quota di questo aggregato sul totale delle attività finanziarie delle famiglie risulta essere pari al 23% (21,1% nel precedente anno). In flessione: le quote di fondi comuni (-30,4% su base annua). La quota di questo aggregato sul totale delle attività finanziarie delle famiglie risulta essere pari al 4,7% (6,3% nel precedente anno); azioni e partecipazioni (-22,5%). La quota di questo aggregato risulta pari al 20% (24,3% nel precedente anno); le assicurazioni ramo vita, fondi pensione e TFR, che nel primo trimestre del 2009 hanno segnato una flessione del 2,2%. La quota di questo aggregato risulta pari al 16,5% (15,9% nel precedente anno). 4. MERCATI BANCARI 4.1 RACCOLTA BANCARIA In assestamento sempre su livelli sostenuti - a settembre 2009 il tasso annuo di crescita della raccolta sull interno delle banche italiane; in flessione la dinamica della provvista sull estero Resta su valori sostenuti l attività di funding in Italia. Le prime stime del SI-ABI mostrano, a settembre 2009, un assestamento della dinamica della raccolta denominata in euro del totale delle banche italiane (diverse dalle banche centrali), rappresentata dai depositi a clientela residente (depositi in conto corrente, depositi con durata prestabilita, depositi rimborsabili con preavviso e pronti contro termine) e dalle obbligazioni: il tasso di crescita tendenziale è risultato pari al +10%, (+10,9% ad agosto 2009 ed +14,6% a settembre 2008). ABI Centro Studi e Ricerche 13

15 Più in particolare, la raccolta bancaria è risultata pari a 1.916,5 miliardi di euro (cfr. Tabella 1). Raccolta (depositi e obbligazioni) Tabella 1 Depositi e obbligazioni delle banche italiane mln a/a mln Depositi clientela residente 1 Obbligazioni 2 set , , ,36 ott , , ,44 nov , , ,11 dic , , ,61 gen , , ,03 feb , , ,08 mar , , ,41 apr , , ,49 mag , , ,09 giu , , ,11 lug , , ,72 ago , , ,63 set , , ,29 ott , , ,80 nov , , ,08 dic , , ,43 gen , , ,29 feb , , ,74 mar , , ,30 apr , , ,15 mag , , ,66 giu , , ,61 lug , , ,42 ago , , ,44 set , , ,78 Note: ultimo mese stime SI-ABI. Per i tassi di crescita su base annua dei depositi della clientela residente e della raccolta è riportato sia il valore al netto che al lordo dell'effetto dovuto al computo, tra le statistiche bancarie, della Cassa Depositi e Prestiti. 1 Depositi della clientela ordinaria residente privata, sono escluse le IFM e le Amminstrazioni pubbliche. Sono inclusi conti correnti, depositi con durata prestabilita, depositi rimborsabili con preavviso e pronti contro termine. 2 Registrate al valor nominale ed espresse in euro. Includono le passività subordinate. Fonte: Elaborazione Centro Studi e Ricerche ABI su dati Banca d'italia e SI-ABI. Nel corso dell ultimo anno lo stock della raccolta è aumentato di circa 173,5 miliardi di euro. L osservazione delle diverse componenti mostra come i depositi da clientela residente abbiano registrato un tasso di crescita tendenziale pari a +6,7% (+7,7% ad agosto 2009 e +8,5% a settembre 2008), mentre le obbligazioni delle banche a/a mln a/a sono risultate in crescita del 14,8% su base annua (+15,4% ad agosto 2009; +23,3% a settembre 2008). In contrazione risulta invece la dinamica delle operazioni pronti contro termine con clientela: ad agosto 2009, ultimo dato al momento disponibile, esse hanno segnato una variazione tendenziale di quasi il 40%. In calo ad agosto è risultato il trend dei depositi sull estero 8 : in particolare, quelli delle banche italiane sono stati pari a circa 464 miliardi di euro, il 14% in meno di un anno prima (-9,9% a luglio 2009 ed +7,8% ad agosto 2008). La quota dei depositi sull estero nel totale provvista si è posizionata al 19,3%. Il flusso netto di provvista sull estero nel periodo compreso fra agosto 2008 e agosto 2009 è stato negativo per circa 76 miliardi di euro. Ad agosto 2009 la raccolta netta sull estero (depositi sull estero meno prestiti sull estero) è stata pari a circa 276 miliardi di euro (-6,1% la variazione tendenziale). Sul totale degli impieghi sull interno è risultata pari al 15,7%, mentre i prestiti sull estero sempre alla stessa data - sono ammontati a 187,5 miliardi di euro. Il rapporto prestiti sull estero/depositi sull estero è risultato pari al 40,4% (45,5% ad agosto 2008). In ulteriore marginale flessione la remunerazione media della raccolta bancaria Le statistiche armonizzate del Sistema europeo di banche centrali rilevano come il tasso sui depositi in euro applicato alle famiglie e società non finanziarie abbia manifestato, nel periodo più recente, una marginale flessione, che recepisce i segnali della Bce ed il trend delle 8 Indebitamento verso non residenti: depositi delle IFM, Amministrazioni Centrali, altre Amministrazioni pubbliche ed altri residenti in altri paesi dell Area Euro e del resto del mondo. ABI Centro Studi e Ricerche 14

16 condizioni del mercato interbancario: a settembre 2009, in particolare, esso è risultato pari a 0,83%, 2 punti base al di sotto del valore di agosto 2009 (2,31% a settembre cfr. Tabella 2). Il tasso medio della raccolta bancaria da clientela (che Tassi d'interesse bancari: famiglie e società non finanziarie (statistiche armonizzate del SEBC) Tabella 2 Italia: tassi d'interesse per gli investitori (medie mensili - valori %) Rendimenti lordi dei titoli di Stato sul mercato secondario Rend. all'emissione della raccolta postale Depositi in euro (consistenze) Depositi in c/c in euro (consistenze) Pronti contro termine (consistenze) Obbligazioni (consistenze) Raccolta (depositi, pct e obbligazioni) BOT CCT (consistenze) 1 CTZ BTP Libretti serie ord. Rend. medio annuo al 5 anno Rend. medio annuo al 20 anno set-04 0,86 0,67 1,92 3,17 1,75 2,07 2,23 2,30 4,31 1,75 2,38 4,09 set-05 0,90 0,71 1,99 3,03 1,73 2,07 2,21 2,17 3,54 1,20 1,43 2,68 set-06 1,25 0,98 2,80 3,34 2,09 3,24 3,39 3,53 4,24 1,40 2,22 3,20 set-07 1,88 1,50 3,92 3,97 2,76 4,11 4,36 4,24 4,68 1,60 2,58 3,33 ago-08 2,29 1,83 4,32 4,67 3,26 4,32 4,90 4,40 4,88 2,00 2,55 4,05 set-08 2,31 1,87 4,37 4,72 3,29 4,22 4,86 4,29 4,89 2,00 2,35 4,00 ott-08 2,30 1,91 4,32 4,81 3,32 2,90 4,69 3,39 4,71 2,00 2,35 4,00 nov-08 2,24 1,83 4,21 4,71 3,25 2,54 4,04 2,97 4,65 2,20 2,25 3,90 dic-08 1,99 1,53 3,90 4,49 3,00 2,13 3,89 2,75 4,58 2,20 1,85 3,60 gen-09 1,67 1,14 3,45 4,23 2,71 1,50 2,82 2,06 4,62 2,20 1,55 3,60 feb-09 1,47 0,92 2,98 3,92 2,49 1,21 2,26 1,69 4,51 2,20 1,45 3,80 mar-09 1,21 0,74 2,58 3,62 2,22 1,09 2,02 1,52 4,48 1,35 1,45 3,60 apr-09 1,06 0,59 2,25 3,40 2,04 1,07 1,71 1,55 4,35 1,35 1,60 3,90 mag-09 1,00 0,52 2,06 3,22 1,93 0,96 1,59 1,35 4,34 1,35 1,65 4,00 giu-09 0,93 0,48 1,88 3,11 1,84 0,95 1,56 1,41 4,52 1,35 1,80 4,40 lug-09 0,88 0,40 1,82 3,03 1,79 0,63 1,21 1,17 4,33 1,35 1,80 4,40 ago-09 0,85 0,36 1,78 2,97 1,75 0,62 0,97 1,21 4,11 1,35 1,60 4,35 set-09 0,83 0,34 1,63 2,91 1,71 nd nd nd nd 1,35 1,45 4,15 Nota: per i tassi bancari ultimo mese disponibile stime SI-ABI. 1 Tasso medio ponderato, elaborazione Centro Studi e Ricerche ABI. Fonte: Elaborazione Centro Studi e Ricerche ABI su dati Banca d'italia e SI-ABI ABI Centro Studi e Ricerche 15

17 comprende il rendimento dei depositi, delle obbligazioni e dei pronti contro termine in euro applicati al comparto delle famiglie e società non finanziarie), si è collocato a settembre 2009 all 1,71% (1,75% ad agosto 2009). Rispetto a settembre 2008, questo tasso è diminuito di 158 basis points. In flessione i rendimenti dei titoli pubblici Sul mercato secondario dei titoli di Stato, il Rendistato, cioè il dato relativo al campione dei titoli con vita residua superiore all anno scambiati alla Borsa valori italiana (M.O.T.), si è collocato a settembre 2009 al 3,31%, 9 basis points al di sotto del valore di agosto u.s. e 136 basis points al di sotto del valore di settembre 2008, tornando sui valori di fine Nel mese di agosto 2009 il rendimento lordo sul mercato secondario dei CCT è diminuito allo 0,97% (1,21% a luglio 2009; 4,9% ad agosto 2008). Con riferimento ai BTP 9, nella media del mese di agosto 2009 il rendimento medio è risultato pari al 4,11% (4,33% a luglio 2009; 4,88% ad agosto 2008). Il rendimento medio lordo annualizzato dei BOT è, infine, passato nel periodo luglio-agosto 2009 dallo 0,63% allo 0,62%. 4.2 IMPIEGHI BANCARI In assestamento a settembre 2009 la dinamica dei prestiti bancari al settore privato La dinamica dei prestiti bancari ha manifestato, a 9 Il dato medio mensile del tasso di interesse dei BTP è influenzato dalla diversa scadenza dei titoli in emissione ogni mese. settembre 2009, un assestamento: sulla base di prime stime, i prestiti a residenti in Italia al settore privato 10 hanno segnato un tasso di crescita tendenziale pari al +1,4% (+1,9% ad agosto 2009 e +7,2% a settembre cfr. Tabella 3). Tabella 3 Impieghi al settore privato delle banche italiane (escluso interbancario) 1 di cui: a famiglie e società non finanziarie mln a/a mln a/a fino a 1 anno mln a/a oltre 1 anno mln a/a set , , , ,63 ott , , , ,73 nov , , , ,37 dic , , , ,71 gen , , , ,79 feb , , , ,80 mar , , , ,37 apr , , , ,70 mag , , , ,39 giu , , , ,45 lug , , , ,78 ago , , , ,94 set , , , ,09 ott , , , ,64 nov , , , ,90 dic , , , ,24 gen , , , ,82 feb , , , ,20 mar , , , ,46 apr , , , ,04 mag , , , ,87 giu , , , ,36 lug , , , ,00 ago , , , ,17 set , , , ,80 Note: ultimo mese stime SI-ABI. 1 Includono le sofferenze lorde e i pronti contro termine attivi. Settore privato: società non finanziarie, famiglie consumatrici e produttrici, istituzioni senza fini di lucro, altre istituzioni finanziarie, assicurazioni e fondi pensione. Fonte: Elaborazione Centro Studi e Ricerche ABI su dati Banca d'italia e SI-ABI. 10 Altri residenti in Italia: Società non finanziarie, famiglie consumatrici, famiglie produttrici, Istituzioni senza fini di lucro, assicurazioni e fondi pensione e altre istituzioni finanziarie. ABI Centro Studi e Ricerche 16

18 Alla fine di settembre 2009 l ammontare dei prestiti al settore privato del sistema bancario italiano è risultato pari a 1.526,5 miliardi di euro. Rispetto a settembre 2008 il flusso netto di nuovi prestiti è stato di quasi 21 miliardi di euro. In particolare, secondo prime stime, i prestiti a famiglie e società non finanziarie sono risultati pari a miliardi di euro, in crescita tendenziale del +1,5% (+1,9% ad agosto 2009; +7,4% a settembre 2008; +0,3% nella media Area Euro ad agosto 2009). Ove si consideri la disaggregazione per durata, si rileva come il segmento a medio e lungo termine (oltre 1 anno) abbia segnato un ritmo di crescita tendenziale del +2,8% (+3,2% ad agosto 2009; +7,1% a settembre 2008), mentre quello a breve termine (fino a 1 anno) una flessione di -1,7% (-1,1% ad agosto 2009 e +8% a settembre 2008). Ad agosto 2009, in lieve accelerazione il trend dei finanziamenti alle imprese; in tenuta la dinamica dei finanziamenti alle famiglie, specie quelli per l acquisto di immobili Ad agosto 2009 il tasso di crescita dei finanziamenti destinati alle imprese non finanziarie è risultato pari al +1% (+0,9% a luglio 2009; +10,1% ad agosto 2008), un valore inferiore alla dinamica tendenziale del totale impieghi alle famiglie (+3,6% ad agosto 2009, in marginale aumento rispetto al +3,5% di luglio 2009; +1,7% ad agosto 2008). Più marcata è stata la crescita dei finanziamenti per l acquisto di immobili, risultata pari al 5% ad agosto 2009 (+5,3% a luglio 2009 e -0,4% ad agosto 2008). L analisi dell andamento del credito bancario per branca di attività economica mette in luce come ad agosto 2009 i tassi di crescita più sostenuti abbiano riguardato il comparto dei servizi marittimi ed aerei (+11%), quello dei prodotti energetici (+10,4%), quello dei servizi connessi ai trasporti (+9,3%), quello degli altri servizi destinabili alla vendita (+2,2%), quello degli alberghi e pubblici esercizi (+2,8%) e quello dei prodotti minerali dell agricoltura, silvicoltura e pesca (+2,7%). Variazioni negative si sono di contro registrate nel comparto delle macchine per ufficio, elaborazioni dati, strumenti di precisione, ottica e simili (- 7,5%), in quello dei prodotti in gomma e plastica (-7%), in quello dei prodotti tessili, cuoio e calzature, abbigliamento (-5,9%) ed in quello dei prodotti chimici e quello dei servizi delle comunicazioni (-5,7%). Su valori di minimo storico i tassi sui finanziamenti alle imprese; in assestamento e ai minimi anche anche quelli alle famiglie Delle segnalazioni del SI-ABI si rileva che a settembre 2009 il tasso medio ponderato sul totale dei prestiti a famiglie e società non finanziarie elaborato dall ABI è diminuito in coerenza con gli impulsi della Bce e con l andamento delle condizioni del mercato interbancario, collocandosi al 3,93% (il valore più basso mai raggiunto), 5 punti base al di sotto di quanto segnato il mese precedente e 255 basis points al di sotto del valore di settembre 2008 (cfr. Tabella 4). In assestamento ed ai minimi storici sono risultati i tassi sulle nuove operazioni: a settembre 2009 il tasso sui prestiti in euro alle società non finanziarie si è posizionato al 2,52% (minimo storico), lo stesso valore di agosto 2009 (-319 b.p. rispetto a settembre 2008), mentre il tasso sui prestiti in euro alle famiglie per l acquisto di abitazioni - che sintetizza l andamento dei tassi fissi e variabili ed è influenzato anche dalla variazione della composizione fra le erogazioni in base alla tipologia di ABI Centro Studi e Ricerche 17

19 mutuo è sceso al 3,23%, -1 punto base rispetto al mese precedente (minimo storico). Tabella 4 Italia: tassi d'interesse bancari sugli impieghi e rendimenti guida (medie mensili - valori %) Tassi d'interesse bancari sui prestiti in euro a famiglie e società non finanziarie in Italia totale 1 (consistenze) di cui: c/c attivi (consistenze) di cui: alle società non finanziarie (nuove operazioni) di cui: alle famiglie per acquisto di abitazioni (nuove operazioni) Tasso di riferim. BCE 2 Tassi interbancari dell'area euro Euribor a 3 mesi IRS a 10 anni Tassi interbancari a 3 mesi Usa Giappone Uk Rendimento all'emissione delle obblig.ni bancarie italiane (durata iniz.del tasso superiore ad 1 anno) set-04 4,86 6,26 3,47 3,71 2,00 2,11 4,21 1,73 0,09 4,96 2,85 set-05 4,62 5,88 3,51 3,63 2,00 2,13 3,35 3,80 0,09 4,59 2,41 set-06 5,12 6,22 4,33 4,57 3,00 3,23 4,12 5,42 0,43 4,94 3,40 set-07 5,88 6,86 4,97 5,62 4,00 4,54 4,69 5,48 0,80 6,42 4,44 set-08 6,48 7,48 5,71 5,80 4,25 5,02 4,73 3,12 0,85 5,91 4,76 ott-08 6,55 7,58 5,84 5,76 3,75 5,11 4,50 4,06 0,88 6,13 4,79 nov-08 6,42 7,41 5,11 5,54 3,25 4,24 4,16 2,28 0,82 4,45 4,32 dic-08 6,09 6,93 4,52 5,09 2,50 3,27 3,77 1,80 0,85 3,17 4,36 gen-09 5,51 6,29 3,81 4,79 2,00 2,48 3,67 1,22 0,73 2,34 3,90 feb-09 5,18 5,95 3,48 4,56 2,00 1,94 3,55 1,24 0,71 2,09 3,58 mar-09 4,91 5,65 3,11 4,28 1,50 1,64 3,42 1,27 0,68 1,83 2,67 apr-09 4,58 5,35 2,86 4,06 1,25 1,42 3,51 1,11 0,62 1,53 3,76 mag-09 4,46 5,23 2,80 3,75 1,00 1,29 3,57 0,82 0,59 1,36 3,10 giu-09 4,31 5,12 2,81 3,64 1,00 1,23 3,74 0,62 0,56 1,24 3,63 lug-09 4,04 4,89 2,68 3,38 1,00 0,98 3,62 0,52 0,56 1,00 3,04 ago-09 3,98 4,85 2,52 3,24 1,00 0,86 3,54 0,42 0,55 0,77 2,84 set-09 3,93 4,83 2,52 3,23 1,00 0,77 3,49 0,30 0,53 0,61 nd Note: per i tassi bancari ultimo mese stime SI-ABI. 1 Tasso medio ponderato, elaborazione Centro Studi e Ricerche ABI. 2 Dato di fine periodo Fonte: Elaborazione Centro Studi e Ricerche ABI su dati Banca d'italia e SI-ABI ABI Centro Studi e Ricerche 18

20 4.3 DIFFERENZIALI FRA I TASSI In contrazione lo spread fra tassi sui prestiti e tassi sui depositi. Grafico 5 Spread tra tasso sugli impieghi e sulla raccolta in euro delle banche verso la clientela famiglie e società non finanziarie 3,5 3,0 In contrazione lo spread fra il tasso medio sui prestiti e quello medio sulla raccolta a famiglie e società non finanziarie (cfr. Grafico 5), risultato a settembre 2009 pari a 222 basis points, 97 punti base di sotto del valore di settembre 2008 (questo differenziale era pari a 280 punti base a gennaio 2009). In ulteriore flessione a settembre 2009 il differenziale fra tasso medio dell attivo fruttifero e il tasso medio sulla raccolta da clientela ordinaria % 2,5 2,0 1,5 1,0 0, set-08 ott-08 nov-08 dic-08 gen-09 feb-09 mar-09 apr-09 mag-09 giu-09 lug-09 ago-09 set-09 Fonte: Elaborazione Centro Studi e Ricerche ABI su dati Banca d'italia e SI-ABI A settembre 2009 il differenziale fra tasso medio dell attivo fruttifero denominato in euro nei confronti di famiglie e società non finanziarie e il tasso medio sulla raccolta da clientela rappresentata da famiglie e società non finanziarie in euro è risultato pari a 2,10 punti percentuali (cfr. Grafico 6), 2 punti base al di sotto di quanto segnato il mese precedente, e inferiore ai 2,95 punti percentuali di settembre Il differenziale registrato a settembre 2009 è la risultante di un valore del 3,81% del tasso medio dell attivo fruttifero con clientela famiglie e società non finanziarie e di un livello dell 1,71% del costo medio della raccolta da clientela rappresentata da famiglie e società non finanziarie. % Grafico 6 Tasso medio attivo fruttifero, tasso medio raccolta ordinaria e spread Famiglie e società non finanziarie Tasso medio raccolta ordinaria Tasso medio attivo fruttifero Spread set-06 nov-06 gen-07 mar-07 mag-07 lug-07 set-07 nov-07 gen-08 mar-08 mag-08 lug-08 set-08 nov-08 gen-09 mar-09 mag-09 lug-09 set-09 Fonte: Elaborazione Centro Studi e Ricerche ABI su dati Banca d'italia e SI-ABI ABI Centro Studi e Ricerche 19

21 4.4 SOFFERENZE BANCARIE In aumento negli ultimi nove mesi le sofferenze lorde; in rialzo anche il rapporto sofferenze lorde/impieghi Ad agosto 2009 le sofferenze lorde 11 sono risultate pari a 51,8 miliardi di euro, 1,2 miliardi in più rispetto a luglio 2009 e 8,6 miliardi in più rispetto ad agosto 2008 (+20% la variazione annua - cfr. Tabella 7). In rapporto agli impieghi esse risultano pari al 2,94% ad agosto 2009, in aumento rispetto al 2,51% di agosto E da rilevare come negli e riserve 3 Tabella 7 Sofferenze del sistema bancario italiano Sofferenze nette su Sofferenze nette su capitale Sofferenze nette 1 impieghi 2 Sofferenze lorde4 mln a/a valori % delta a/a valori % delta a/a mln a/a ago ,01 1,18-0,11 6,27-0, ,11 set ,28 1,18-0,15 6,29-0, ,83 ott ,72 1,18-0,17 6,12-0, ,83 nov ,69 1,20-0,16 6,29-0, ,03 dic ,41 1,11-0,14 5,83-0, ,35 gen ,91 1,06-0,14 5,53-0, ,75 feb ,08 1,06-0,13 5,58-0, ,00 mar ,20 1,04-0,10 5,50-0, ,55 apr ,31 0,99-0,19 4,94-1, ,69 mag ,26 1,02-0,10 5,11-0, ,22 giu ,45 1,03-0,11 5,22-0, ,16 lug ,79 1,05-0,12 5,13-1, ,08 ago ,96 1,02-0,16 4,93-1, ,32 set ,65 1,05-0,13 5,13-1, ,01 ott ,10 1,08-0,11 5,27-0, ,11 nov-08 nd nd nd nd nd nd ,20 dic nd 1,24 nd 7,84 nd ,51 gen nd 1,26 nd 7,92 nd ,90 feb nd 1,28 nd 7,96 nd ,67 mar nd 1,35 nd 8,40 nd ,01 apr nd 1,44 nd 8,74 nd ,67 mag nd 1,49 nd 9,00 nd ,12 giu nd 1,50 nd 9,13 nd ,07 lug nd 1,60 nd 9,64 nd ,94 ago nd 1,67 nd 9,97 nd ,04 1 L'entrata in vigore delle nuove segnalazioni statistiche di vigilanza, a partire da dicembre 2008, ha comportato una discontinuità nella serie storica delle sofferenze nette (espresse al valore di realizzo) a causa di nuovi criteri nelle segnalazioni delle svalutazioni. 2 Il valore degli impieghi comprende gli impieghi vivi e le sofferenze nette. 3 Fino ad ottobre 2008 al denominatore è stato considerato il patrimonio di vigilanza. 4 Al lordo delle svalutazioni. Fonte: Elaborazione Centro Studi e Ricerche ABI su dati Banca d'italia. ultimi mesi si sia registrata una sensibile crescita di tale indicatore, che è passato dal 2,27% di novembre 2008 a quasi il 3% di agosto Con riguardo alle sofferenze al netto delle svalutazioni 12, ad agosto secondo le nuove segnalazioni disponibili per il solo periodo tra dicembre 2008 e agosto 2009 esse sono risultate pari a 29 miliardi di euro, 1 miliardo in più rispetto a luglio 2009 e 7,3 miliardi in più rispetto a fine Il rapporto sofferenze nette/impieghi totali si è collocato a 1,67% (1,24% a dicembre 2008). Il rapporto sofferenze nette/patrimonio di Vigilanza è risultato pari a 9,97% ad agosto 2009 (7,84% a fine 2008). 4.5 PORTAFOGLIO TITOLI In aumento a settembre 2009 la dinamica del portafoglio titoli del totale delle banche italiane Secondo i dati stimati dall ABI, a settembre 2009 è risultato in aumento, sia in termini congiunturali che in termini tendenziali, il portafoglio titoli del totale delle banche, collocatosi a 447,4 miliardi di euro; tale valore si raffronta con i 434,7 miliardi di agosto 2009 e i 312,5 miliardi di settembre 2008 e risulta in crescita tendenziale del 43,2%. Rispetto a settembre 2008 si registra un aumento del portafoglio titoli di proprietà delle banche di 135 miliardi di euro. Il valore del rapporto fra titoli e impieghi in euro a 11 Sofferenze al lordo delle svalutazioni. 12 Statistiche non armonizzate. Dati non omogenei rispetto alle statistiche armonizzate a seguito del diverso criterio nella segnalazione delle svalutazioni. ABI Centro Studi e Ricerche 20

22 settembre 2009 è risultato pari al 29,3%, un valore superiore a quanto segnato ad settembre 2008: 20,8%. 4.6 TASSI DI INTERESSE ARMONIZZATI IN ITALIA E NELL AREA DELL EURO In flessione ad agosto 2009 la struttura dei tassi d interesse nell Area Euro ed in Italia; i tassi sulle nuove operazioni si confermano più bassi in Italia rispetto all Area Euro Relativamente ai tassi di interesse applicati nell Area Euro sulle nuove operazioni di finanziamento alle società non finanziarie di importo fino ad un milione di euro, gli ultimi dati disponibili (agosto 2009) li indicano al 3,57% (3,72% a luglio 2009; 6,21% ad agosto 2008), un valore più elevato rispetto a quello praticato in Italia: 3,15% (dal 3,31% di luglio 2009; 6,15% ad agosto cfr. Tabella 8). Tabella 8 Tassi d'interesse bancari sui prestiti in euro alle società non finanziarie e alle famiglie valori % Prestiti fino a 1 milione di euro Società non finanziarie (nuove operazioni) Prestiti oltre 1 milione di euro Italia Area euro Italia Area euro Italia Area euro ago-04 4,13 4,12 3,07 3,12 8,60 9,79 ago-05 3,93 3,91 2,92 3,04 8,36 9,52 ago-06 4,62 4,58 3,88 3,90 8,46 9,86 ago-07 5,54 5,55 4,64 4,92 8,72 10,49 ago-08 6,15 6,21 5,22 5,45 9,04 10,77 set-08 6,21 6,29 5,51 5,63 9,11 10,80 ott-08 6,47 6,44 5,60 5,58 9,14 10,83 nov-08 5,97 6,00 4,76 4,87 9,08 10,78 dic-08 5,34 5,40 4,19 4,31 8,78 10,46 gen-09 4,63 4,81 3,44 3,57 8,24 10,13 feb-09 4,22 4,43 3,07 3,17 7,95 10,14 mar-09 3,94 4,15 2,69 2,90 7,69 9,94 apr-09 3,74 3,96 2,48 2,62 7,37 9,71 mag-09 3,61 3,87 2,38 2,56 7,28 9,62 giu-09 3,51 3,79 2,45 2,64 7,12 9,54 lug-09 3,31 3,72 2,38 2,46 6,85 9,30 ago-09 3,15 3,57 2,20 2,39 6,80 9,26 Fonte: Elaborazione Centro Studi e Ricerche ABI su dati Banca Centrale Europea e Banca d'italia Famiglie (consistenze) Conti Correnti attivi Anche i tassi applicati sulle nuove operazioni di prestito di ammontare superiore ad un milione di euro sono più favorevoli in Italia. Ad agosto 2009, infatti, risultano pari al 2,39% nella media dell Area Euro (2,46% a luglio 2009; 5,45% ad agosto 2008), un valore superiore rispetto a quello applicato dalle banche italiane (2,20% ad agosto dal 2,38% di luglio 2009; 5,22% ad agosto 2008). Nel mese di agosto 2009, infine, il tasso sui conti correnti attivi alle famiglie si posiziona al 6,80% in Italia dal 6,85% di luglio 2009 (9,04% ad agosto 2008), un livello che si raffronta al 9,26% dell Area Euro (9,30% a luglio 2009; 10,77% ad agosto 2008). ABI Centro Studi e Ricerche 21

23 ALLEGATO A GRAFICI E TABELLE ABI Centro Studi e Ricerche A1

24 Grafico A1 Grafico A2 Italia: contributi crescita congiunturale annualizzata del Pil Area Euro: Indice di Fiducia delle Imprese (saldi risposte) 4 Cons umi privati Invest imenti f is si lordi Spesa Pubblica Bilancia commerciale Scorte - Area Euro Italia Germania Francia % Q Q Q Q Q Q Q Q Q set-08 ott -08 nov-08 dic-08 gen-09 feb-09 mar-09 apr-09 mag-09 giu-09 lug-09 ago-09 set-09 Fonte: Elaborazione Centro Studi e Ricerche ABI su dati Thomson Reuters Datastream Fonte: Elaborazione Centro Studi e Ricerche ABI su dati Thomson Reuters Datastream Grafico A3 Area Euro: Indice di Fiducia dei Consumatori (saldi risposte) Tabella A4 - Area Euro Italia Germania Francia Tassi di cambio verso l'euro -5 apr-09 mag-09 giu-09 lug-09 ago-09 set-09 16/10/ Dollaro americano Jen giappone Sterlina inglese 1,320 1,366 1,401 1,408 1,427 1,457 1, ,5 132,0 135,5 133,0 135,4 133,1 135,2 0,897 0,886 0,856 0,861 0,863 0,892 0, Franco svizzero 1,515 1,511 1,515 1,520 1,524 1,515 1, Yuan cinese 9,016 9,322 9,575 9,621 9,747 9,946 10, set-08 ott-08 nov-08 dic-08 gen-09 feb-09 mar-09 apr-09 mag-09 giu-09 lug-09 ago-09 set-09 Rublo russo Real brasiliano Rupia indiana 44,232 43,611 43,542 44,399 45,180 44,761 43,8 2,911 2,825 2,745 2,722 2,635 2,650 2,550 66,129 66,354 66,942 68,229 68,983 70,482 68,863 Fonte: Elaborazione Centro Studi e Ricerche ABI su dati Thomson Reuters Datastream Fonte: Elaborazione Centro Studi e Ricerche ABI su dati Thomson Reuters Datastream ABI Centro Studi e Ricerche A2

25 Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic Fabbisogno di cassa del Settore statale in Italia (mld. di ) cumulato cumulato -0,6-0,6 1,8 1,8 9,6 9,1 13,9 15,7 11,7 20,8 14,5 30,2 10,6 31,4 18,5 48,7 7,9 39,3 7,6 56,3-15,4 24,0-6,6 49,7-1,7 22,3 4,0 53,7 5,5 27,8 7,0 60,8 11,8 39,7 11,8 72,6 13,0 52,7 3,5 56,2-2,9 53,3 Tabella A5 Fonte: Elaborazione Centro Studi e Ricerche ABI su dati Ministero dell'economia e delle Finanze Val. % 6,0 5,5 5,0 4,5 4,0 3,5 3,0 2,5 2,0 1,5 1,0 0,5 - Grafico A6 Tassi d'interesse del mercato monetario nell'area euro Euribor 1 mese Euribor 3 mesi Euribor 1 anno nov-07 dic-07 gen-08 feb-08 mar-08 apr-08 mag-08 giu-08 lug-08 ago-08 set-08 ott -08 nov-08 dic-08 gen-09 feb-09 mar-09 apr-09 mag-09 giu-09 lug-09 ago-09 set-09 Fonte: Elaborazione Centro Studi e Ricerche ABI su dati Thomson Reuters Datastream Grafico A7 Spread tra tassi benchmark su Titoli di Stato di Italia e Germania sulle principali scadenze Grafico A8 Borsa Italiana: composizione settoriale della capitalizzazione dei titoli azionari italiani del settore finanziario 1,6 2 anni 5 anni 10 anni Settore bancario Settore assicurativo Altri s ettori finanziari 1, , ,0 250 % 0,8 0,6 0,4 miliardi di euro , nov-07 dic-07 gen-08 feb-08 mar-08 apr-08 mag-08 giu-08 lug-08 ago-08 set-08 ott-08 nov-08 dic-08 gen-09 feb-09 mar-09 apr-09 mag-09 giu-09 lug-09 ago-09 set-09 0 ott -07 nov-07 dic-07 gen-08 feb-08 mar-08 apr-08 mag-08 giu-08 lug-08 ago-08 set-08 ott-08 nov-08 dic-08 gen-09 feb-09 mar-09 apr-09 mag-09 giu-09 lug-09 ago-09 set-09 Fonte: Elaborazione Centro Studi e Ricerche ABI su dati Thomson Reuters Datastream Fonte: Elaborazione Centro Studi e Ricerche ABI su dati Borsa Italiana ABI Centro Studi e Ricerche A3

26 ampliata nuova edizione Il Centro Studi e Ricerche dell ABI è lieto di presentare il nuovo ABI Monthly Outlook Plus, il servizio online a moduli che consente di ricevere i report e le analisi macroeconomiche e del mercato finanziario e creditizio, a livello nazionale ed internazionale; ogni mese, un autorevole commento sull andamento in sintesi, un ricco report con 360 grafici e tabelle, news sul mondo della finanza e sulle dinamiche di borsa. In più, monografie quadrimestrali su temi caldi di economia e finanza ed infine, il rapporto annuale in formato word, utilissimo supporto per la relazione al bilancio! Più ricco! Più fruibile! Tempestivo! Modulare! Indispensabile per gli analisti e per il top management! Tutto questo è ABI Monthly Outlook Plus! Abbonati subito: 3 mesi al prezzo di 2! Info: progettispeciali@bancariaeditrice.it

27 iomeno tem po, m eno spesa, più risparm Stress da informativa per la certificazione dei bilanci della clientela (modulo ABI/REV)? certbil stringe, spreme, strizza, stritola tutti i costi di gestione certbil estrae, omogenea e sincronizza le informazioni con conseguente riduzione del rischio operativo certbil riduce i tempi per la produzione dei documenti eliminando l introduzione manuale dei dati certbil personalizza il workflow per guidare l acquisizione delle informazioni, la loro validazione da parte dei funzionari competenti nei settori specifici (derivati quotati e non quotati, poteri e procure, ) certbil protocolla e conserva la richiesta e la risposta certbil collega i partitari dell Istituto per l addebito delle spese certbil riceve le richieste e inoltra le risposte con Posta Elettronica Certificata (PEC) Telefonare non cambia la vita ma aiuta a lavorare meglio! STUDIO INFORMATICA s.r.l. Sistemi avanzati per l applicazione delle normative di legge in sicurezza Stradone Farnese, 43/a Piacenza tel fax

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