RELAZIONE TECNICO FINANZIARIA. Per la costituzione del fondo personale non dirigente anno 2012
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1 RELAZIONE TECNICO FINANZIARIA Per la costituzione del fondo personale non dirigente anno 2012 La costituzione del fondo per la contrattazione integrativa Il fondo di produttività, in applicazione delle disposizioni dei contratti collettivi nazionali vigenti nel Comparto Regione Autonomie Locali, è quantificato nei seguenti importi: Risorse stabili ,63 Risorse variabili ,82 Residui anni precedenti 0 Totale ,45 Sezione I Risorse fisse aventi carattere di certezza e di stabilità Risorse storiche consolidate La parte stabile del fondo per le risorse decentrate per l anno 2012 è stata quantificata ai sensi delle disposizioni contrattuali vigenti, e quantificata in ,83 Incrementi esplicitamente quantificati in sede di Ccnl Sono stati effettuati i seguenti incrementi: CCNL 22/1/2004 art. 32 c ,93 incremento delle risorse di cui all'art.31 comma 2 di un importo pari allo 0,62% monte salari anno 2001 escluso dirigenza (pari a ,06) CCNL 22/1/2004 art. 32 c ,56 incremento delle risorse di cui all'art.31 comma 2 di un importo pari allo 0,50% del monte salari anno 2001 escluso dirigenza (pari a ,06) CCNL 9/5/2006 art. 4 c ,78 Le Camere di Commercio, qualora il rapporto tra spesa del personale ed entrate correnti sia non superiore al 41%, a decorrere dal ed a valere per l anno 2006, incrementano le risorse decentrate di cui all art. 31, comma
2 2, del CCNL del con un importo corrispondente allo 0,5% del monte salari dell'anno 2003, esclusa la quota relativa alla dirigenza. CCNL 9/5/2006 art. 4 c. 4 lettera a) 1.259,27 ino ad un massimo dello 0,3%, qualora il rapporto tra spesa del personale ed entrate correnti sia compreso tra il 34% ed il 26%; CCNL 11/4/2008 art. 8 c ,27 Le Camere di Commercio, qualora rientrino nei parametri di cui al comma 1 ed inoltre il rapporto tra spese del personale ed entrate correnti sia non superiore al 41 %, a decorrere dal ed a valere per l anno 2008, incrementano le risorse decentrate di cui all art. 31, comma 2, del CCNL del con un importo corrispondente allo 0,6 % del monte salari dell'anno 2005, esclusa la quota relativa alla dirigenza. CCNL 11/4/2008 art. 8 c. 5 lett. a) b) 0 Altri incrementi con carattere di certezza e stabilità CCNL 5/10/2001 art. 4, c. 2 CCNL 1/4/1999 art. 15, c ,00 CCNL 22/01/2004 dich. cong. n 14 CCNL 09/05/2006 dich. cong. n 4 (recupero PEO) CCNL 11/4/2008 art. 8 c. 2 CCNL 1/4/1999 art. 14, c. 4 riduzione straordinari Altro 2
3 Sezione II Risorse variabili Le risorse variabili sono così determinate * Art. 15, comma 1, lett. d) sponsorizzazioni / convenzioni / contribuzioni utenza Somme derivanti dalla attuazione dell art. 43 L.449/97 Art. 15, comma 1, lett. e) economie da part-time Art. 15, comma 1, lett. k) specifiche disposizioni di legge Art. 15, comma 1, lett. m) risparmi straordinario Art. 15, comma 2 e 4 Viene confermata l integrazione delle risorse nella misura dell 1,2% sul monte salari dell anno 1997 Art. 15, comma 5 nuovi servizi o riorganizzazioni Gli importi inseriti sotto questa voce sono messi a disposizione dall Amministrazione per incrementare la qualità e la quantità dei servizi erogati all utenza , ,19 Art. 54 CCNL messi notificatori Somme non utilizzate l anno precedente Altro * dove non diversamente indicato il riferimento è al CCNL Note esplicative sulle risorse variabili: CCNL 1/4/1999 art. 15, c. 2 (integrazione fino al 1,2% del monte salari 1997) Il monte salari 1997 al netto della dirigenza ammontava ad , per una possibilità di incremento massima di 4.364,63 (1,2%). CCNL 1/4/1999 art. 15, c. 5 /parte (attivazione di nuovi servizi o di processi di riorganizzazione finalizzati ad un accrescimento di quelli esistenti, ai quali sia correlato un aumento delle prestazioni del personale in servizio.) L integrazione delle risorse del Fondo, per servizi di nuova attuazione ed il miglioramento dei servizi già esistenti, così come di seguito indicato è possibile solo in presenza di un innalzamento oggettivo documentato della qualità e/o quantità dei servizi prestati dalla Camera, traducibile in un beneficio per l utenza interna ed esterna, che saranno verificabili mediante la definizione di adeguati indicatori di misurabilità, attraverso l introduzione di una metodologia di misurazione. Gli indicatori, cui far riferimento, sono quelli derivati dal Piano della Performance , mentre le modalità di misurazione della performance organizzativa sono definiti nel Sistema di misurazione e valutazione della 3
4 performance adottato dell Ente. L accertamento del raggiungimento degli obiettivi posti dall ente sarà effettuato da parte dell O.I.V. Per tali finalità è stata stanziata la somma di ,19 Gli obiettivi per l attivazione di nuovi servizi ed i processi di riorganizzazione finalizzati all incremento di quelli esistenti, sono analiticamente elencati di seguito e si possono raggruppare in tre tipologie: 1. Obiettivi per la Qualità: Si ritiene di particolare strategicità per l ente l obiettivo legato all aumento della qualità dei servizi erogati che deve tradursi in una elevata soddisfazione degli stakeholder camerali in ordine a diversi aspetti (cortesia, disponibilità, celerità del servizio, efficienza nella prestazione, ecc.). Tale effetto viene agevolmente misurato con indagini di rilevazione della customer esterna. Per il triennio 2011/2013 ci si prefigge un indice di customer pari o superiore al giudizio buono. 2. Obiettivi per l efficienza richiesti dal sistema camerale: Comprendono i progetti elaborati per lo svolgimento in forma associata con altri enti di alcuni servizi camerali, quali ad esempio: Commissioni arbitrali e conciliative, Clausole vessatorie e contratti-tipo, Vigilanza e controllo, Certificati d origine, Tariffe idriche, Controllo strategico. Tali progetti consentono di realizzare servizi a più alto contenuto innovativo, grazie allo scambio di buone prassi ed alla possibilità di specializzare maggiormente le risorse umane impiegate. L obiettivo è quello di favorire l implementazione di alcuni servizi per rendere uniformi le prestazioni su tutto il territorio interessato. Per il triennio 2011/2013, si vuole avviare e rendere operativa tale collaborazione con altre Camere di Commercio per la gestione associata dei servizi. 3. Altri obiettivi: Comprendono i progetti realizzati dall ente camerale e finanziati con i fondi provenienti dal Fondo di Perequazione istituito da Unioncamere e/o da altri soggetti pubblici. Rispetto ai progetti presentati a valere sul Fondo Perequativo rileviamo che le limitate risorse finanziarie dell ente camerale non consentono di investire nella realizzazione di numerose iniziative di promozione economica. Pertanto, l intera struttura è chiamata annualmente a progettare, sulla scorta delle linee guida fornite da Unioncamere e delle priorità individuate dagli organi di indirizzo politico, iniziative a favore del territorio. Qualora i progetti siano ritenuti meritevoli di finanziamento, l ente disporrà di maggiori risorse finanziare da investire sul territorio. La realizzazione di tali attività aggiuntive, rispetto alla programmazione ordinaria, è attestata dall erogazione del saldo del contributo riconosciuto da Unioncamere. Quest ultima, infatti, preventivamente, verifica il raggiungimento degli obiettivi prefissati per ogni singolo progetto approvato. Altri Progetti: Comprendono i progetti sviluppati dalla struttura camerale per la realizzazione di interventi a vantaggio del territorio, eventualmente finanziati con altre risorse esterne. Per il conseguimento degli obiettivi di particolare strategicità sopra individuati che risultano essere tangibili, misurabili e concreti, di alta visibilità interna ed esterna, che richiedono un impegno aggiuntivo da parte di tutto il personale, si ritiene congruo continuare ad applicare al fondo la percentuale di incremento delle risorse prevista per il 2010 per complessivi ,19. Ciò in considerazione del vincolo imposto dall art. 9, comma 2-bis della predetta normativa che, nonostante l attivazione di nuovi servizi e la riorganizzazione di alcuni processi finalizzati all accrescimento dei livelli qualitativi e quantitativi dei servizi esistenti, non consente un incremento in misura maggiore. Le somme relativa alla spesa del personale rimborsate da UnionCamere sotto forma di contributo ammontano ad per la parte progettuale ed per l accordo sottoscritto relativo al contributo di equilibrio economico. (Il calcolo è stato effettuato considerando la stessa incidenza che i costi del personale hanno sul costo totale dei progetti fondo perequativo ovvero 15% ,76) Nel dettaglio, tali somme saranno imputabili per il 60% agli obiettivi di qualità, per il 25% agli obiettivi di efficienza e per il restante 15% agli altri obiettivi Sezione III Eventuali decurtazione del fondo Sono state effettuate le seguenti decurtazioni: 4
5 Trasferimento personale ATA CCNL 31/3/1999 articolo 7 CCNL 1/4/1999 articolo 19 Art. 9, comma 2-bis d.l. 78/2010 (limite fondo 2010 parte fissa) Art. 9, comma 2-bis d.l. 78/2010 (riduzione proporzionale al personale in servizio - parte fissa) Art. 9, comma 2-bis d.l. 78/2010 (limite fondo 2011 parte variabile) Art. 9, comma 2-bis d.l. 78/2010 (riduzione proporzionale al personale in servizio - parte variabile) Totale riduzioni Sezione IV Sintesi della costituzione del fondo sottoposto a certificazione Risorse stabili ,63 Risorse variabili ,82 Residui anni precedenti 0 Totale ,45 L importo del fondo per la contrattazione decentrata del personale non dirigente anno 2012 è pari ai sensi dell art. 9 del D.L. 78/2010 al l importo del fondo costituito per l anno
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