Comune di Borgonovo Val Tidone

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1 Comune di Borgonovo Val Tidone Provincia di Piacenza P.O.C. stralcio P i a n o O p e r a t i v o C o m u n a l e (L.R. 24 marzo 2000, n. 20) POC.R04 Relazione geologica e sismica Adozione Controdeduzione Approvazione Del. C.C. n. del / / Del. C.C. n. del / / Del. C.C. n. del / / Timbro e firma Sindaco Assessore all urbanistica Segretario generale Responsabile del procedimento Pietro Mazzocchi Domenico Mazzocchi Marta Pagliarulo Fabio Fanzini Progettisti Fabio Ceci Alex Massari

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3 SOMMARIO 1. PREMESSA INDAGINI GEOGNOSTICHE E SISMICHE DEGLI AMBITI INSERITI NEL POC STRALCIO Ambito per i nuovi insediamenti prevalentemente residenziali - R Ambito per i nuovi insediamenti prevalentemente residenziali - R Ambito per insediamenti produttivi - P Ambito per insediamenti produttivi - P Ambito per insediamenti produttivi - P

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5 1. PREMESSA Il presente studio geologico-sismico è stato redatto al fine di produrre le necessarie indicazioni sulla ammissibilità dei nuovi interventi di trasformazione del territorio inseriti nel POC "stralcio". Tale verifica è avvenuta esaminando le condizioni di pericolosità locale relative agli ambiti individuati nelle tavole POC.T01.1 e POC.T01.2 del POC "stralcio". Il presente elaborato illustra pertanto le principali caratteristiche geologiche, geomorfologiche, idrogeologiche, geotecniche generali e sismiche di 5 ambiti del territorio comunale in osservanza alle seguenti principali disposizioni normative: Circolare Regionale n 3891 del 21/03/1974; L.R. 47/1978; L.R. 23/1980; D.M. 6/1981; Circolare Ministeriale n del 09/12/1982; Circolare n 1288 del 11/02/1983 della Regione Emilia Romagna - Assessorato all'edilizia; D.M. LL.PP. del 11/03/1988; Ordinanza OPCM 3274 e successive; DM 14/01/2008 D.G.R ed in linea con i contenuti del nuovo Atto di indirizzo dell Assemblea Legislativa della Regione Emilia-Romagna n 112 oggetto n 2131 del 02/05/2007 Indirizzi per gli studi di microzonazione sismica in Emilia Romagna per la pianificazione territoriale ed urbanistica. L'analisi è stata condotta adottando la seguente metodologia: ricerche bibliografiche preliminari: esame di fotografie aeree, reperimento dati disponibili relativi alle caratteristiche geolitologiche, geomorfologiche, idrologiche e pedologiche del territorio comunale presso l Amministrazione Provinciale, il Servizio Provinciale Difesa Suolo e l ARPAE-Sezione provinciale di Piacenza. Sono stati inoltre utilizzati dati provenienti dalle indagini condotte in occasione di precedenti pianificazioni territoriali e da perizie geognostiche a corredo di Piani Particolareggiati; rilievi di campagna: indagini sul territorio per il riconoscimento delle principali unità litologiche; individuazione delle zone caratterizzate da fenomeni di dissesto e d instabilità; esame della natura dei terreni e delle caratteristiche geomeccaniche della coltre detritico-terrosa di copertura; esame delle successioni litostratigrafiche dei terreni presenti nell immediato sottosuolo nei diversi ambiti di nuova espansione urbanistica, attraverso l analisi di indagini geognostiche pregresse (prove penetrometriche); l analisi dell idrografia principale, segnalando i tratti di alveo in erosione e valutando le aree potenzialmente esondabili. 3

6 2. INDAGINI GEOGNOSTICHE E SISMICHE DEGLI AMBITI INSERITI NEL POC STRALCIO 2.1 Ambito per i nuovi insediamenti prevalentemente residenziali - R.1 Geomorfologia, idrografia e drenaggio superficiale Il terreno in studio risulta ricompreso nel sistema terrazzato intermedio ; si tratta di un ampio terrazzo alluvionale a morfologia decisamente uniforme, che costituisce un unità di transizione tra il sistema terrazzato del pedemonte e la pianura pleisto-olocenica; non si riscontrano scarpate o dislivelli degni di nota; la superficie dell ambito risulta pressoché sub-pianeggiante; l idrografia superficiale è regolata dalle canalizzazioni e solcature di norma utilizzate nella pratica agricola (vedasi documentazione fotografica allegata). Geologia La formazione che affiora nell'area indagata, nota nella Bibliografia Geologica allegata al PSC con il nome di Depositi alluvionali terrazzati del Pleistocene superiore" (b5), è costituita da un'alternanza di ghiaie, sabbie, limi alterate alla sommità e ricoperte, in superficie, da una coltre limosa di probabile natura Ioessica, dello spessore di 1-2 m, di colore prevalentemente bruno giallastro. Idrogeologia vulnerabilità dell acquifero Stabilità, esondabilità Litologia Caratteristiche geotecniche e La superficie freatimetrica si colloca ad una profondità minima dal piano campagna compresa tra 5.00 e 6.00 metri, mentre il flusso idrico sotterraneo ha direzione prevalente SO - NE. La copertura superficiale, di natura limoso-argillosa e la profondità del tetto delle ghiaie portano ad un grado medio di vulnerabilità dell acquifero superficiale. Il terreno si presenta sub-pianeggiante e non sussistono pertanto problemi di alcun genere sotto il profilo della stabilità, inoltre non vi sono particolari pericoli d inondabilità. Da sondaggi geognostici effettuati in una zona antistante gli ambiti d interesse, in occasione di precedenti pianificazioni territoriali (Variante ordinaria 2004), è emerso che il territorio in esame risulta essenzialmente ubicato su di una coltre superficiale limosa dello spessore indicativo di circa m., a basso-medio grado di consistenza, che ricoprono alluvioni più grossolane, ghiaie sabbiose, maggiormente addensate. Le proprietà geo-meccaniche dei depositi superficiali (limi prevalenti), rinvenuti durante il sondaggio penetrometrico, sono stimabili mediamente in Cu = Kg/cmq (coesione non drenata), 1 = T/mc (peso di volume naturale). Le caratteristiche geotecniche riferite all unità ghiae sabbiose in matrice limosa sono stimabili mediamente in = (angolo d attrito interno totale), 2 = T/mc (peso di volume naturale) Limitazioni di carattere geomorfologico L'ambito non risulta gravato da particolari vincoli e/o limitazioni. Indicazioni A seguito dell Ordinanza PCM n 3274 del 20/03/2003, pubblicata sulla G.U. n 105 4

7 preliminari relative all azione sismica dell 8/05/2003 il territorio comunale di Borgonovo Val Tidone è stato ascritto alla zona sismica n 4: vi corrispondono aree di minima sismicità con un valore di accelerazione orizzontale di ancoraggio massima al suolo ag pari a 0,05 g. In conformità al capo 3.1. delle Norme tecniche per il progetto, la valutazione e l adeguamento sismico degli edifici dell Ordinanza sopraccitata, dovranno essere realizzate delle specifiche indagini geognostiche per ogni singolo intervento edilizio al fine di definire la categoria di suolo fondazionale (A, B, C, D). Per l ambito d interesse e previa verifica puntuale il profilo litostratigrafico corrisponde alla categoria di suolo fondazionale tipo B/C, per le quali l azione sismica di progetto va riferita ad una accelerazione massima al suolo [ag] incrementata di un fattore S pari a 1,25 (fattore che tiene conto del profilo stratigrafico del suolo di fondazione). Analisi della pericolosità locale In ragione della bassa sismicità dell ambito comunale (zona omogenea 3 caratterizzata da un livello di rischio sismico basso) e di quelle che sono le condizioni morfologiche e litostratigrafiche dalla porzione di territorio in esame: area sub-pianeggiante priva di fenomeni di instabilità; condizioni topografiche tali da non indurre fattori di amplificazione dell azione sismica; terreni di fondazione sismicamente stabili", in quanto costituiti depositi alluvionali mediamente addensati formati da una successione di livelli da limosi a ghiaiosi a giacitura sub-orizzontale o debolmente inclinati e di elevato spessore, con caratteristiche meccaniche nell insieme discrete, che interagendo con le onde sismiche prodotte da un dato terremoto [intensità massime previste pari a 7 (MCS)], ne possono amplificare e modificare lo scuotimento senza pervenire a rottura e con cedimenti limitati. Non si rilevano condizioni di pericolosità geologica locale tali da condizionare la realizzazione di futuri interventi edilizi, o che comunque non potranno essere superate mediante interventi abitualmente messi in opera nella comune pratica di ingegneria civile. Giudizio di edificabilità Prescrizioni Visto quanto sopra si ritiene che l ambito in esame, situato in Borgonovo, sia da considerarsi idoneo all intervento proposto, fatta salva l osservanza delle seguenti prescrizioni. In base agli elementi geognostici emersi dall indagine risulta evidente come la coltre di natura limo non presenti caratteristiche geomeccaniche particolarmente idonee, per quel che concerne la capacità portante; di conseguenza si consiglia di optare per l adozione di fondazioni che vadano ad intercettare il sub-strato ghiaio-sabbioso. I valori di capacità portante dovranno essere comunque verificati sulla base di specifiche indagini sul terreno di fondazione, sulle caratteristiche delle fondazioni stesse, sui valori di distribuzione dei carichi e, infine sull entità dei cedimenti indotti, come da D.M. del 14 settembre. Evitare qualsiasi dispersione o infiltrazione d'acqua nel sottosuolo, sia durante che al termine dei futuri interventi pianificati, adottando una scrupolosa raccolta di tutte le acque di scolo superficiali 5

8 che dovranno essere smaltite entro recapiti autorizzati. Dovrà quindi essere prevista, al fine di garantire un efficace drenaggio superficiale, un adeguata rete di canali di scolo. DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA Panorama di una porzione dell ambito R.1, ripreso dal lato sud 6

9 2.2 Ambito per i nuovi insediamenti prevalentemente residenziali - R.2 Geomorfologia, idrografia e drenaggio superficiale Il terreno in studio risulta ricompreso nel sistema terrazzato legato alla recente conoide alluvionale del T. Tidone. La morfologia di questa porzione di territorio è pressochè uniforme, con la presenza di scarpate fluviali e di terrazzi di dimensioni assai ridotte (0,5 m - 1 m) e con una debole pendenza verso Nord/Nord-Est concordemente con l asta fluviale del T. Tidone. La superficie dell ambito di specifico interesse risulta sub- pianeggiante. Nell area e nelle sue immediate vicinanze non sono presenti rii, mentre il drenaggio superficiale è regolato dalle canalizzazioni e solcature di norma utilizzate nella pratica agricola (vedasi documentazione fotografica allegata). Geologia Idrogeologia vulnerabilità dell acquifero Stabilità, esondabilità Litologia Caratteristiche geotecniche e La formazione che affiora nell'area indagata, nota nella Bibliografia Geologica allegata al PSC con il nome di Depositi alluvionali terrazzati medio antichi dell'olocene (b3), è costituita da ghiaie a prevalente matrice limosa, debolmente alterate alla sommità, con una copertura discontinua limoso- argillosa di colore bruno giallastro scuro e bruno grigiastro scuro; il profilo di alterazione varia da qualche decina di cm fino ad 1 metro. In generale questi depositi si interdigitano con i depositi laterali mostrando quindi un passaggio litologico graduale e mai netto. La superficie freatimetrica si colloca ad una profondità minima dal piano campagna compresa tra 4.00 e 6.00 metri, mentre il flusso idrico sotterraneo ha direzione prevalente NE, ad alimentare la falda di sub-alveo del T. Tidone. Il grado di vulnerabilità dell acquifero superficiale è alto. Il terreno si presenta sub-pianeggiante e non sussistono pertanto problemi di alcun genere sotto il profilo della stabilità, inoltre non vi sono particolari pericoli d inondabilità anche in caso di piene straordinarie del T. Tidone. Da sondaggi geognostici effettuati a corredo precedenti pianificazioni territoriali (Variante ordinaria 2004 e Variante generale 1997), in una zona adiacente l ambito d interesse, è emerso che i terreni affioranti nella porzione di territorio in esame risultano essenzialmente costituiti da una coltre limo colluviale potente oltre 7.00 m., a basso-medio grado di consistenza. Le proprietà geo-meccaniche dei depositi superficiali (limi argillosi), rinvenuti durante i sondaggi penetrometrici, sono stimabili mediamente in Cu = Kg/cmq (coesione non drenata), 1 = T/mc (peso di volume naturale). Limitazioni di carattere geomorfologico Indicazioni preliminari relative L'ambito non risulta gravato da particolari vincoli e/o limitazioni. A seguito dell Ordinanza PCM n 3274 del 20/03/2003, pubblicata sulla G.U. n 105 dell 8/05/2003 il territorio comunale di Borgonovo Val Tidone è stato ascritto alla zona sismica n 4: vi corrispondono aree di minima sismicità con un valore di accelerazione orizzontale di 7

10 all azione sismica ancoraggio massima al suolo ag pari a 0,05 g. In conformità al capo 3.1. delle Norme tecniche per il progetto, la valutazione e l adeguamento sismico degli edifici dell Ordinanza sopraccitata, dovranno essere realizzate delle specifiche indagini geognostiche per ogni singolo intervento edilizio al fine di definire la categoria di suolo fondazionale (A, B, C, D). Per l ambito d interesse e previa verifica puntuale il profilo litostratigrafico corrisponde alla categoria di suolo fondazionale tipo C, per le quali l azione sismica di progetto va riferita ad una accelerazione massima al suolo [ag] incrementata di un fattore S pari a 1,25 (fattore che tiene conto del profilo stratigrafico del suolo di fondazione). Analisi della pericolosità locale In ragione della bassa sismicità dell ambito comunale (zona omogenea 3 caratterizzata da un livello di rischio sismico basso) e di quelle che sono le condizioni morfologiche e litostratigrafiche dalla porzione di territorio in esame: area sub-pianeggiante priva di fenomeni di instabilità; condizioni topografiche tali da non indurre fattori di amplificazione dell azione sismica; terreni di fondazione sismicamente stabili", in quanto formati da ghiaie grossolane, poligeniche, localmente frammiste a sabbia, ricoperte superficialmente da una potente coltre limo colluviale, con caratteristiche meccaniche nell insieme discrete, che interagendo con le onde sismiche prodotte da un dato terremoto [intensità massime previste pari a 7 (MCS)], ne possono amplificare e modificare lo scuotimento senza pervenire a rottura e con cedimenti limitati. Non si rilevano condizioni di pericolosità geologica locale tali da condizionare la realizzazione di futuri interventi edilizi, o che comunque non potranno essere superate mediante interventi abitualmente messi in opera nella comune pratica di ingegneria civile. Giudizio di edificabilità Prescrizioni Visto quanto sopra si ritiene che l ambito in esame, situato in località Mottaziana, sia da considerarsi idoneo all intervento proposto, fatta salva l osservanza delle seguenti prescrizioni. Le tipologie fondazionali ed i valori di capacità portante dovranno essere stabiliti sulla base di specifiche indagini sul terreno di fondazione, sui valori di distribuzione dei carichi ed infine sull entità dei cedimenti indotti, il tutto in ottemperanza al D.M. del 14 settembre Le operazioni di sbancamento dovranno essere di breve durata in quanto l asportazione della copertura vegetale determina l aumento delle infiltrazioni efficaci nel sottosuolo. Evitare qualsiasi dispersione o infiltrazione d'acqua nel sottosuolo, sia durante che al termine dei futuri interventi pianificati, adottando una scrupolosa raccolta di tutte le acque di scolo superficiali che dovranno essere smaltite entro recapiti autorizzati. Le fognature e le eventuali vasche di raccolta di acque reflue, essendo alto il grado di vulnerabilità degli acquiferi, dovranno essere realizzate con cura e a perfetta tenuta. 8

11 DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA Panorama dell ambito R.2, ripreso dal lato ovest Panorama dell ambito R.2, ripreso dal lato nord-est 9

12 2.3 Ambito per insediamenti produttivi - P.1 Geomorfologia, idrografia e drenaggio superficiale Geologia Il terreno in studio risulta ricompreso nel sistema terrazzato intermedio ; si tratta di un ampio terrazzo alluvionale a morfologia decisamente uniforme, che costituisce un unità di transizione tra il sistema terrazzato del pedemonte e la pianura pleisto-olocenica; non si riscontrano scarpate o dislivelli degni di nota; la superficie dell ambito risulta pressoché sub-pianeggiante, con una debole pendenza verso Nord-Nord/Est concordemente con l asta fluviale del Rio Carona. L idrografia superficiale è principalmente regolata da una serie di canali di raccolta delle acque meteoriche e canali di norma utilizzati nella pratica agricola, che garantiscono il drenaggio dell area. La formazione che affiora nell'area indagata, nota nella Bibliografia Geologica allegata al PSC con il nome di Depositi alluvionali terrazzati del Pleistocene superiore (b5), è costituita da un'alternanza di ghiaie, sabbie, limi alterate alla sommità e ricoperte, in superficie, da una coltre limosa di probabile natura Ioessica, dello spessore di 1-2 m, di colore prevalentemente bruno giallastro. Idrogeologia vulnerabilità dell acquifero Stabilità, esondabilità e La profondità della falda superficiale è compresa tra 6.00 e 8.00 metri dal piano campagna, mentre il flusso idrico sotterraneo ha direzione prevalente SO - NE. La copertura superficiale, di natura limoso-argillosa e la profondità del tetto delle ghiaie, inferiore ai 10 metri, portano ad un grado medio di vulnerabilità dell acquifero superficiale. Il terreno si presenta sub-pianeggiante e non sussistono pertanto problemi di alcun genere sotto il profilo della stabilità, inoltre non vi sono particolari pericoli d inondabilità anche in caso di piena straordinaria del Rio Carona il cui alveo dista oltre 350 m dall ambito in esame. Litologia Sondaggi geognostici effettuati nel territorio circostante l ambito d interesse (vedasi documentazione geologica a corredo della Variante 1997) hanno evidenziato una litostratigrafia costituita da una coltre superficiale limo argillosa con componente organica che raggiunge un profondità compresa tra i 3.50 e 4.00 metri; al di sotto è presente un orizzonte ghiaioso alterato in abbondante matrice limosa. Caratteristiche geotecniche Limitazioni di carattere geomorfologico Indicazioni preliminari relative all azione sismica Le proprietà geo-meccaniche dei depositi superficiali (limi argillosi), rinvenuti durante i sondaggi penetrometrici, sono stimabili mediamente in Cu = Kg/cmq (coesione non drenata), 1 = T/mc (peso di volume naturale). L'ambito non risulta gravato da particolari vincoli e/o limitazioni. A seguito dell Ordinanza PCM n 3274 del 20/03/2003, pubblicata sulla G.U. n 105 dell 8/05/2003 il territorio comunale di Borgonovo Val Tidone è stato ascritto alla zona sismica n 4: vi corrispondono aree di minima sismicità con un valore di accelerazione orizzontale di ancoraggio massima al suolo ag pari a 0,05 g. In conformità al capo 3.1. delle Norme tecniche per il progetto, la valutazione e l adeguamento 10

13 sismico degli edifici dell Ordinanza sopraccitata, dovranno essere realizzate delle specifiche indagini geognostiche per ogni singolo intervento edilizio al fine di definire la categoria di suolo fondazionale (A, B, C, D). Per l ambito d interesse e previa verifica puntuale il profilo litostratigrafico corrisponde alla categoria di suolo fondazionale tipo B/C, per le quali l azione sismica di progetto va riferita ad una accelerazione massima al suolo [ag] incrementata di un fattore S pari a 1,25 (fattore che tiene conto del profilo stratigrafico del suolo di fondazione). Analisi della pericolosità locale In ragione della bassa sismicità dell ambito comunale (zona omogenea 3 caratterizzata da un livello di rischio sismico basso) e di quelle che sono le condizioni morfologiche e litostratigrafiche dalla porzione di territorio in esame: area sub-pianeggiante priva di fenomeni di instabilità; condizioni topografiche tali da non indurre fattori di amplificazione dell azione sismica; terreni di fondazione sismicamente stabili", in quanto costituiti depositi alluvionali mediamente addensati formati da una successione di livelli da limosi a ghiaiosi a giacitura sub-orizzontale o debolmente inclinati e di elevato spessore, con caratteristiche meccaniche nell insieme discrete, che interagendo con le onde sismiche prodotte da un dato terremoto [intensità massime previste pari a 7 (MCS)], ne possono amplificare e modificare lo scuotimento senza pervenire a rottura e con cedimenti limitati. Non si rilevano condizioni di pericolosità geologica locale tali da condizionare la realizzazione di futuri interventi edilizi, o che comunque non potranno essere superate mediante interventi abitualmente messi in opera nella comune pratica di ingegneria civile. Giudizio di edificabilità Prescrizioni Visto quanto sopra si ritiene che l ambito in esame, situato in località Cà Verde, sia da considerarsi idoneo all intervento proposto, fatta salva l osservanza delle seguenti prescrizioni. Le tipologie fondazionali delle costruzioni a servizio delle attività sportive ed i valori di capacità portante dovranno essere stabiliti sulla base di specifiche indagini geognostiche, sui valori di distribuzione dei carichi ed infine sull entità dei cedimenti indotti, il tutto in ottemperanza al D.M. del 14 settembre Evitare qualsiasi dispersione o infiltrazione d'acqua nel sottosuolo, sia durante che al termine dei futuri interventi pianificati, adottando una scrupolosa raccolta di tutte le acque di scolo superficiali che dovranno essere smaltite entro recapiti autorizzati. Dovrà quindi essere prevista, al fine di garantire un efficace drenaggio superficiale, un adeguata rete di canali di scolo. Per ulteriori approfondimenti rispetto alle tematiche geologiche e sismiche, si rimanda alla Relazione geologica facente parte del PUA. 11

14 DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA Panorama dell ambito P.1, ripreso dal lato nord-est Panorama dell ambito P.1, ripreso dal lato sud-est 12

15 2.4 Ambito per insediamenti produttivi - P.2 Geomorfologia, idrografia e drenaggio superficiale Geologia Il terreno in studio risulta ricompreso nel sistema terrazzato intermedio ; si tratta di un ampio terrazzo alluvionale a morfologia decisamente uniforme, che costituisce un unità di transizione tra il sistema terrazzato del pedemonte e la pianura pleisto-olocenica; non si riscontrano scarpate o dislivelli degni di nota; la superficie dell ambito risulta pressoché sub-pianeggiante, con una debole pendenza verso Nord-Nord/Est concordemente con l asta fluviale del Rio Carona. L idrografia superficiale è principalmente regolata da una serie di canali di raccolta delle acque meteoriche e canali di norma utilizzati nella pratica agricola, che garantiscono il drenaggio dell area. La formazione che affiora nell'area indagata, nota nella Bibliografia Geologica allegata al PSC con il nome di Depositi alluvionali terrazzati del Pleistocene superiore (b5), è costituita da un'alternanza di ghiaie, sabbie, limi alterate alla sommità e ricoperte, in superficie, da una coltre limosa di probabile natura Ioessica, dello spessore di 1-2 m, di colore prevalentemente bruno giallastro. Idrogeologia vulnerabilità dell acquifero Stabilità, esondabilità e La profondità della falda superficiale è compresa tra 6.00 e 8.00 metri dal piano campagna, mentre il flusso idrico sotterraneo ha direzione prevalente SO - NE. La copertura superficiale, di natura limoso-argillosa e la profondità del tetto delle ghiaie, inferiore ai 10 metri, portano ad un grado medio di vulnerabilità dell acquifero superficiale. Il terreno si presenta sub-pianeggiante e non sussistono pertanto problemi di alcun genere sotto il profilo della stabilità, inoltre non vi sono particolari pericoli d inondabilità anche in caso di piena straordinaria del Rio Carona il cui alveo dista oltre 350 m dall ambito in esame. Litologia Sondaggi geognostici effettuati nel territorio circostante l ambito d interesse (vedasi documentazione geologica a corredo della Variante 1997) hanno evidenziato una litostratigrafia costituita da una coltre superficiale limo argillosa con componente organica che raggiunge un profondità compresa tra i 3.50 e 4.00 metri; al di sotto è presente un orizzonte ghiaioso alterato in abbondante matrice limosa. Caratteristiche geotecniche Limitazioni di carattere geomorfologico Indicazioni preliminari relative all azione sismica Le proprietà geo-meccaniche dei depositi superficiali (limi argillosi), rinvenuti durante i sondaggi penetrometrici, sono stimabili mediamente in Cu = Kg/cmq (coesione non drenata), 1 = T/mc (peso di volume naturale). L'ambito non risulta gravato da particolari vincoli e/o limitazioni. A seguito dell Ordinanza PCM n 3274 del 20/03/2003, pubblicata sulla G.U. n 105 dell 8/05/2003 il territorio comunale di Borgonovo Val Tidone è stato ascritto alla zona sismica n 4: vi corrispondono aree di minima sismicità con un valore di accelerazione orizzontale di ancoraggio massima al suolo ag pari a 0,05 g. In conformità al capo 3.1. delle Norme tecniche per il progetto, la valutazione e l adeguamento 13

16 sismico degli edifici dell Ordinanza sopraccitata, dovranno essere realizzate delle specifiche indagini geognostiche per ogni singolo intervento edilizio al fine di definire la categoria di suolo fondazionale (A, B, C, D). Per l ambito d interesse e previa verifica puntuale il profilo litostratigrafico corrisponde alla categoria di suolo fondazionale tipo B/C, per le quali l azione sismica di progetto va riferita ad una accelerazione massima al suolo [ag] incrementata di un fattore S pari a 1,25 (fattore che tiene conto del profilo stratigrafico del suolo di fondazione). Analisi della pericolosità locale In ragione della bassa sismicità dell ambito comunale (zona omogenea 3 caratterizzata da un livello di rischio sismico basso) e di quelle che sono le condizioni morfologiche e litostratigrafiche dalla porzione di territorio in esame: area sub-pianeggiante priva di fenomeni di instabilità; condizioni topografiche tali da non indurre fattori di amplificazione dell azione sismica; terreni di fondazione sismicamente stabili", in quanto costituiti depositi alluvionali mediamente addensati formati da una successione di livelli da limosi a ghiaiosi a giacitura sub-orizzontale o debolmente inclinati e di elevato spessore, con caratteristiche meccaniche nell insieme discrete, che interagendo con le onde sismiche prodotte da un dato terremoto [intensità massime previste pari a 7 (MCS)], ne possono amplificare e modificare lo scuotimento senza pervenire a rottura e con cedimenti limitati. Non si rilevano condizioni di pericolosità geologica locale tali da condizionare la realizzazione di futuri interventi edilizi, o che comunque non potranno essere superate mediante interventi abitualmente messi in opera nella comune pratica di ingegneria civile. Giudizio di edificabilità Prescrizioni Visto quanto sopra si ritiene che l ambito in esame, situato in località Cà Verde, sia da considerarsi idoneo all intervento proposto, fatta salva l osservanza delle seguenti prescrizioni. Le tipologie fondazionali delle costruzioni a servizio delle attività sportive ed i valori di capacità portante dovranno essere stabiliti sulla base di specifiche indagini geognostiche, sui valori di distribuzione dei carichi ed infine sull entità dei cedimenti indotti, il tutto in ottemperanza al D.M. del 14 settembre Evitare qualsiasi dispersione o infiltrazione d'acqua nel sottosuolo, sia durante che al termine dei futuri interventi pianificati, adottando una scrupolosa raccolta di tutte le acque di scolo superficiali che dovranno essere smaltite entro recapiti autorizzati. Dovrà quindi essere prevista, al fine di garantire un efficace drenaggio superficiale, un adeguata rete di canali di scolo. 14

17 DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA Panorama dell ambito P.2, ripreso dal lato est 15

18 2.5 Ambito per insediamenti produttivi - P.3 Geomorfologia, idrografia e drenaggio superficiale Geologia Il terreno in studio risulta ricompreso nel sistema terrazzato intermedio ; si tratta di un ampio terrazzo alluvionale a morfologia decisamente uniforme, che costituisce un unità di transizione tra il sistema terrazzato del pedemonte e la pianura pleisto-olocenica; non si riscontrano scarpate o dislivelli degni di nota; la superficie dell ambito risulta pressoché sub-pianeggiante, con una debole pendenza verso Nord-Nord/Est concordemente con l asta fluviale del Rio Carona. L idrografia superficiale è principalmente regolata da una serie di canali di raccolta delle acque meteoriche e canali di norma utilizzati nella pratica agricola, che garantiscono il drenaggio dell area. La formazione che affiora nell'area indagata, nota nella Bibliografia Geologica allegata al PSC con il nome di Depositi alluvionali terrazzati del Pleistocene superiore (b5), è costituita da un'alternanza di ghiaie, sabbie, limi alterate alla sommità e ricoperte, in superficie, da una coltre limosa di probabile natura Ioessica, dello spessore di 1-2 m, di colore prevalentemente bruno giallastro. Idrogeologia vulnerabilità dell acquifero Stabilità, esondabilità e La profondità della falda superficiale è compresa tra 6.00 e 8.00 metri dal piano campagna, mentre il flusso idrico sotterraneo ha direzione prevalente SO - NE. La copertura superficiale, di natura limoso-argillosa e la profondità del tetto delle ghiaie, inferiore ai 10 metri, portano ad un grado medio di vulnerabilità dell acquifero superficiale. Il terreno si presenta sub-pianeggiante e non sussistono pertanto problemi di alcun genere sotto il profilo della stabilità, inoltre non vi sono particolari pericoli d inondabilità anche in caso di piena straordinaria del Rio Carona il cui alveo dista oltre 350 m dall ambito in esame. Litologia Sondaggi geognostici effettuati nel territorio circostante l ambito d interesse (vedasi documentazione geologica a corredo della Variante 1997) hanno evidenziato una litostratigrafia costituita da una coltre superficiale limo argillosa con componente organica che raggiunge un profondità compresa tra i 3.50 e 4.00 metri; al di sotto è presente un orizzonte ghiaioso alterato in abbondante matrice limosa. Caratteristiche geotecniche Limitazioni di carattere geomorfologico Indicazioni preliminari relative all azione sismica Le proprietà geo-meccaniche dei depositi superficiali (limi argillosi), rinvenuti durante i sondaggi penetrometrici, sono stimabili mediamente in Cu = Kg/cmq (coesione non drenata), 1 = T/mc (peso di volume naturale). L'ambito non risulta gravato da particolari vincoli e/o limitazioni. A seguito dell Ordinanza PCM n 3274 del 20/03/2003, pubblicata sulla G.U. n 105 dell 8/05/2003 il territorio comunale di Borgonovo Val Tidone è stato ascritto alla zona sismica n 4: vi corrispondono aree di minima sismicità con un valore di accelerazione orizzontale di ancoraggio massima al suolo ag pari a 0,05 g. In conformità al capo 3.1. delle Norme tecniche per il progetto, la valutazione e l adeguamento 16

19 sismico degli edifici dell Ordinanza sopraccitata, dovranno essere realizzate delle specifiche indagini geognostiche per ogni singolo intervento edilizio al fine di definire la categoria di suolo fondazionale (A, B, C, D). Per l ambito d interesse e previa verifica puntuale il profilo litostratigrafico corrisponde alla categoria di suolo fondazionale tipo B/C, per le quali l azione sismica di progetto va riferita ad una accelerazione massima al suolo [ag] incrementata di un fattore S pari a 1,25 (fattore che tiene conto del profilo stratigrafico del suolo di fondazione). Analisi della pericolosità locale In ragione della bassa sismicità dell ambito comunale (zona omogenea 3 caratterizzata da un livello di rischio sismico basso) e di quelle che sono le condizioni morfologiche e litostratigrafiche dalla porzione di territorio in esame: area sub-pianeggiante priva di fenomeni di instabilità; condizioni topografiche tali da non indurre fattori di amplificazione dell azione sismica; terreni di fondazione sismicamente stabili", in quanto costituiti depositi alluvionali mediamente addensati formati da una successione di livelli da limosi a ghiaiosi a giacitura sub-orizzontale o debolmente inclinati e di elevato spessore, con caratteristiche meccaniche nell insieme discrete, che interagendo con le onde sismiche prodotte da un dato terremoto [intensità massime previste pari a 7 (MCS)], ne possono amplificare e modificare lo scuotimento senza pervenire a rottura e con cedimenti limitati. Non si rilevano condizioni di pericolosità geologica locale tali da condizionare la realizzazione di futuri interventi edilizi, o che comunque non potranno essere superate mediante interventi abitualmente messi in opera nella comune pratica di ingegneria civile. Giudizio di edificabilità Prescrizioni Visto quanto sopra si ritiene che l ambito in esame, situato in località Cà Verde, sia da considerarsi idoneo all intervento proposto, fatta salva l osservanza delle seguenti prescrizioni. Le tipologie fondazionali delle costruzioni a servizio delle attività sportive ed i valori di capacità portante dovranno essere stabiliti sulla base di specifiche indagini geognostiche, sui valori di distribuzione dei carichi ed infine sull entità dei cedimenti indotti, il tutto in ottemperanza al D.M. del 14 settembre Evitare qualsiasi dispersione o infiltrazione d'acqua nel sottosuolo, sia durante che al termine dei futuri interventi pianificati, adottando una scrupolosa raccolta di tutte le acque di scolo superficiali che dovranno essere smaltite entro recapiti autorizzati. Dovrà quindi essere prevista, al fine di garantire un efficace drenaggio superficiale, un adeguata rete di canali di scolo. 17

20 DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA Panorama dell ambito P.3, ripreso dal lato nord-est Panorama dell ambito P.3, ripreso dal lato ovest 18

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