VERBALE DI DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO PROVINCIALE. n. 6 del 28/02/2019

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1 Provincia di Como VERBALE DI DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO PROVINCIALE n. 6 del 28/02/2019 OGGETTO: MOZIONE DI SOSTEGNO AL PERCORSO DELL AUTONOMIA LOMBARDA AI SENSI DELL ARTICOLO 116, TERZO COMMA, DELLA COSTITUZIONE ITALIANA PRESENTATA PER EFFETTO DELL ART. 14, COMMA 4 DEL VIGENTE STATUTO DELLA PROVINCIA DI COMO APPROVATO CON DELIBERAZIONE DELL ASSEMBLEA DEI SINDACI N. 1 DEL L anno 2019 il giorno ventotto del mese di febbraio alle ore 17:30, nella sede della Provincia di Como, previa l osservanza di tutte le formalità prescritte dal vigente Ordinamento delle Autonomie Locali e dal Regolamento del Consiglio, sono stati convocati in adunanza i componenti del Consiglio Provinciale. Alla trattazione del punto risultano PRESENTI N. 10 Consiglieri: BONGIASCA Presente FIORENZO BARUFFINI MIRKO Presente COTTA FERRUCCIO Presente RUSCONI GIOVANNI Presente SASSI MARIA GRAZIA Presente VANOSSI GIOVANNI Presente FASOLA TOMMASO Presente DAVIDE PARRAVICINI Assente EDOARDO LUCCA DARIO Presente GIRARDI ANTONELLA Presente BENZONI VALERIA Presente MAGISTRO ALBERTO Assente CRIPPA ALBERTO Assente PRESENTI N. 10 ASSENTI N. 3 Partecipa il SEGRETARIO GENERALE PETROCELLI ANTONELLA, che provvede alla redazione del presente verbale. Presiede BONGIASCA FIORENZO nella sua qualità di Presidente OGGETTO: MOZIONE DI SOSTEGNO AL PERCORSO DELL AUTONOMIA LOMBARDA AI SENSI

2 DELL ARTICOLO 116, TERZO COMMA, DELLA COSTITUZIONE ITALIANA PRESENTATA PER EFFETTO DELL ART. 14, COMMA 4 DEL VIGENTE STATUTO DELLA PROVINCIA DI COMO APPROVATO CON DELIBERAZIONE DELL ASSEMBLEA DEI SINDACI N. 1 DEL Si riporta di seguito l estratto del verbale della seduta: La parola al Consigliere Lucca Dario. LUCCA DARIO (Consigliere) Grazie Presidente. Grazie anche al Segretario Generale per la delucidazione. La proposta, in quanto firmatario del documento iscritto all ordine del giorno, è la seguente: la mia componente, che è pur sempre eletta con la Lista Forza Italia Uniti per la Provincia Como Civica, ritira la presenta mozione e ripresenta seduta stante, con l adesione di altri Consiglieri firmatari, che legittimamente potranno firmarla seduta stante, facendo propri tutti gli emendamenti depositati e presentati agli atti dal Consigliere Giovanni Rusconi del Gruppo Lega Nord. Riassumendo, la mozione depositata viene ritirata e viene seduta stante ripresentata con gli emendamenti del Gruppo Lega Nord, che sono tutti accolti dal proponente e anche dai Consiglieri Comunali che seguiranno il mio intervento. Grazie. La parola al Consigliere Giovanni Rusconi. RUSCONI Giovanni (Consigliere) Grazie Presidente. Buonasera a tutti. Considerato che, in riferimento alla mozione presentata da Lucca Dario, viene ritirata, e ne viene presenta un altra, recependo al 100% gli emendamenti, quindi direi che mi ritengo soddisfatto. Accolgo la proposta del Consigliere Dario Lucca e quindi sono favorevole, sia alla proposta che al voto della proposta emendata. Consigliera Sassi. SASSI Maria Grazia (Consigliere) Grazie Presidente. La proposta è stata concordata, e quindi è stata concordata anche da me quale rappresentante di Forza Italia, anche noi adesso facciamo parte del pacchetto, e quindi le due unificate, il primo testo, che è quello originario, con tutti gli emendamenti proposti in seconda istanza, si aggiungono i firmatari, quindi: Lucca, Sassi, Rusconi e Girardi. Consigliera Girardi. GIRARDI ANTONELLA Consigliere Buonasera. Concordo sugli emendamenti, approvo e voterò a favore. Consigliere Baruffini. BARUFFINI Mirko Consigliere Buongiorno a tutti. Noi, come Gruppo, avevamo deciso di votare il testo così come era stato presentato, respingendo gli

3 emendamenti che erano stati presentati dal Consigliere Rusconi. Ciò, a motivo di due fatti, il primo dei quali era che la mozione è già passata in una serie di Comuni, fra cui il mio, nella forma presenta in maniera originaria dal Consigliere Lucca che, fra l altro, è una proposta del Consigliere Regionale Fermi. La seconda è che noi volevamo distinguerci, sostenendo, da una parte, la richiesta di maggior autonomia secondo un percorso in coerenza con il dettato costituzionale, però ci tenevamo a sottolineare il fatto che le proposte che condividiamo non hanno nulla a che fare con la propaganda che da anni, in particolare la Lega, esterna sull argomento, associando il tema con il residuo fiscale. Se abbiamo sentito da tempo che una maggiore autonomia deve andare a garantire maggiori risorse da trattenere sul territorio e non versate sulle casse statali, questo è falso, perché le funzioni in discussione a Roma, che saranno trasferite, si dovranno giovare di risorse commisurate al costo del servizio. Infatti si sta ragionando sulla definizione di questi standard per i servizi e il trasferimento di risorse conseguenti. Io, a nome del Gruppo, ci tenevo anche a dire che la nostra adesione era comunque una scelta di principio, in quanto il testo dell intesa non è conosciuto. Doveva essere presentato il 15 febbraio, ma ho sentito la radio stamattina, c è stata la promessa al Ministero dell Interno sul fatto che sarà presentato domenica. Quindi, noi oggi ci troviamo semplicemente a votare, come ho già detto, una scelta di principio, e comunque la votiamo, perché la nostra autonomia, che chiediamo, è quella pensata in particolare per le Province e per i Comuni. E respingiamo un neo-centralismo regionale che, purtroppo, contraddistingue alcune recenti prese di posizione della Giunta Milanese: vedasi, ad esempio, la bigliettazione integrata, con il conseguente braccio di ferro tra il Municipio di Milano e la Giunta Regionale. Pertanto, noi proponiamo di seguire l ordine del giorno con una votazione separata della mozione, e conseguentemente degli emendamenti. (voce fuori microfono) Allora, a questo a questo punto, la ripresentiamo noi. Noi ripresentiamo la forma originaria, in modo tale da tenerci coerenti. Mi sembra nelle nostre facoltà. Io ho motivato un po, perché Consigliera Sassi. SASSI Maria Grazia (Consigliere) Grazie Presidente. Dopo aver sentito l intervento del Vice Presidente della Provincia, proviamo a rimettere a ruolo la proposta, nel senso che questi emendamenti presentati dalla Lega Nord sono, nel primo caso, solamente dei tecnicismi e delle correzioni di parola, e invito il Gruppo di Maggioranza a verificare gli ultimi tre capoversi, dove si dice: impegna il Presidente della Provincia. Il discorso veritiero è questo: noi facciamo una dichiarazione di intenti. Abbiamo ben presente, condividiamo quella che è stata la tua presentazione di autonomia e il discorso specifico nei riguardi dell autonomia della Regione Lombardia, che deve essere un autonomia fondata su principi che permetteranno poi a Regione e Province di amministrare al meglio, per quei capitoli di spesa per cui sono state richieste le 23 deleghe. Quindi, andiamo al di là dei personalismi, andiamo al di là di quelle che sono le nostre specificità partitiche, che in questo campo non rientrano. È vero che la mozione è stata presentata in tutti i paesi dal Presidente del Consiglio Regionale Fermi. Ed è vero che è stata approvata così com è, ma nel merito, lo stesso Presidente Fermi, dice che questi emendamenti della Lega non inficiano nello specifico, e neanche nel generale, quelle che sono le linee essenziali che vogliamo mettere in luce, mettere in evidenza, e quello che è il discorso, la filosofia che sottende a questa mozione. Quindi chiediamo per favore che anche la Provincia di Como sia almeno allineata su questi principi.

4 È solo un etica, non entriamo nel merito delle prese di posizione personali. Noi difendiamo un territorio. Difendiamo una peculiarità. Difendiamo quello che è un principio di miglior gestione del territorio, e basta. Quindi chiedo anche alla maggioranza, per favore, di votare. Grazie. Lucca Dario LUCCA DARIO Consigliere Mi accodo a quello che ha pocanzi testé riferito il Consigliere Sassi, che mi trova pienamente d accordo. Al Consigliere Baruffini dico che, di fatto, l emendamento della Lega Nord non dice nulla di più rispetto a quello che è il documento madre. Nel senso che, negli emendamenti presentati dal Consigliere Rusconi, sono evidenziati alcuni dati e alcune date di ulteriori approfondimenti che ci sono stati e, di conseguenza, vanno a ricostruire un po quella che, a livello Regionale, è la situazione. Vorrei comunque concentrarmi, e invitare il Gruppo di Maggioranza ad accodarsi a questa, che non è certo una mozione che va ad impegnare su nulla di rilevante, ricordando al Consiglio Provinciale che il Referendum consultivo che si è svolto il 22 ottobre 2017, e che ha visto la partecipazione di molti elettori della nostra Regione Lombardia, il SI al quesito referendario ha ottenuto il 95,10% dei voti a favore dello stesso quesito referendario proposto. La mozione che impegna il Presidente Bongiasca, al quale ci rimettiamo, essendo il Presidente Bongiasca, per sua stessa ammissione, espressione del Centro-Destra. Confidiamo nel voto a sostegno della nostra mozione anche del Centro-Destra, più Centro. Ma di certo il Presidente Bongiasca, per sua stessa ammissione, non è del Centro-Sinistra, perciò confidiamo nel voto determinante, a questo punto, del Presidente, perché la mozione possa passare. Grazie. Ed essere così la prima Provincia ad intervenire sull argomento. Confidando che le altre Province della Regione Lombardia possano fare altrettanto su un documento condivisibile. Grazie. Consigliere Fasola FASOLA TOMMASO DAVIDE Consigliere Grazie Presidente. A nome del Gruppo di Maggioranza chiedo la sospensione temporanea del Consiglio, affinché noi ci si possa confrontare con calma su quanto stiamo discutendo. Grazie. Alle ore Sospensione 5 minuti. Alle ore Ricominciamo. La parola al Consigliere Cotta. COTTA Ferruccio (Consigliere) A nome del Gruppo, noi accetteremo che venga posto all ordine del giorno con gli emendamenti. Ma ognuno di noi si riterrà libero di votare secondo coscienza. Quello che però vorremmo precisare è il fatto che valori e principi, quali potrebbero essere appunto l autonomia e la libertà, non sono di proprietà di un Gruppo o l altro. Per cui avremmo avuto piacere di essere coinvolti in quella che è stata la discussione fra i vari Gruppi di Centro- Destra/Lega, perché avremmo così potuto esprimere una certa condivisione ed eventualmente dire anche la nostra in termini di emendamenti.

5 Quindi teniamo a precisare che quella che è stata un operazione fatta fra i due/tre Gruppi presenti in Consiglio Provinciale poteva essere allargata anche al nostro Gruppo, che sarebbe arrivato quindi preparato alla discussione, alla votazione di questo ordine del giorno, proprio per come esprimeva prima il Consigliere Baruffini, certi principi non appartengono ad alcuno, ma è l istituzione che necessita di un iter progressista, e comunque, in qualche modo, che deve essere rivista. Quindi, da parte nostra, accettiamo che venga presentato l ordine del giorno emendato così come è stato proposto. E ognuno di noi voterà in piena libertà. Consigliere Rusconi RUSCONI Giovanni Consigliere Grazie Presidente. In linea di massima diciamo che concordo con l intervento di Cotta. Ma c è anche da sottolineare che non è proprio una questione di parte l autonomia o una questione politica. Ricordo che anche la Regione Emilia Romagna ha chiesto l autonomia insieme a Veneto e Lombardia, stanno firmando, nella riunione dell altro ieri, un documento. Ora mi è venuta notizia che anche altre Regioni hanno iniziato un iter per richiedere al Governo il discorso di applicazione dell autonomia relativamente alle materie che ritengono, i Presidenti e i vari Consigli delle Regioni, utili. Quindi Regioni del nord, Regioni del sud, quindi non è proprio una questione meramente di carattere politico, l autonomia. È un modo di governare che è sentito dal territorio di tutta l Italia, perché parliamo di Regioni di tutta l Italia. Autonomia della Regione vuol dire miglior governo, anche gli enti locali a cascata, Provincia e Comuni. Laddove c è autonomia, se è ben governata, laddove il potere decisionale di governo è più vicino al cittadino, il cittadino è più controllato e le spese sono più controllate. Quindi, nell ottica di questa visione, sminuisce la questione di carattere politico, ma diamo un segnale anche in Provincia di Como che l autonomia è un modo di governare nell interesse del territorio e dei propri cittadini, al di là del colore politico. Era questo il messaggio che deve passare a mio avviso in questa sede. Grazie Mettiamo ai voti. Tramite votazione espressa con voto elettronico dichiara il seguente risultato: Presenti = 10 Votanti = 10 Favorevoli = 9 Contrari = 1 Esito: Approvato *********************** FAVOREVOLI : BONGIASCA Fiorenzo, BARUFFINI Mirko, COTTA Ferruccio, FASOLA Tommaso Davide, GIRARDI Antonella, LUCCA Dario, RUSCONI Giovanni, SASSI Maria Grazia, VANOSSI Giovanni CONTRARI: BENZONI Valeria Al termine, il Consigliere Lucca specifica che la mozione così approvata dovrà essere trasmessa al Presidente della Giunta Regionale lombarda e al Presidente del Consiglio regionale della Lombardia. Chiede che ne venga fatta menzione nel testo.

6 Provincia di Como Letto, approvato e sottoscritto digitalmente ai sensi dell'art. 21 D.L.gs n 82/2005 e s.m.i. IL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA BONGIASCA FIORENZO IL SEGRETARIO GENERALE PETROCELLI ANTONELLA

7 PROVINCIA DI COMO CONSIGLIO PROVINCIALE UNITI PER LA PROVINCIA COMO CIVICA Al Presidente della Provincia di Como Ai Sigg. Consiglieri della Provincia di Como Al Sig. Segretario Generale p.c. Al Sig. Difensore Civico Territoriale Oggetto: Mozione di sostegno al percorso dell Autonomia lombarda ai sensi dell articolo 116, terzo comma, della Costituzione Italiana presentata per effetto dell art. 14, comma 4 del vigente Statuto della Provincia di Como approvato con deliberazione dell Assemblea dei Sindaci n. 1 del Il Consiglio Provinciale di Como Visti l articolo 5 della Costituzione in cui è sancito che La Repubblica, una e indivisibile, riconosce e promuove le autonomie locali e altresì adegua i principi e i metodi della sua legislazione alle esigenze dell autonomia e del decentramento ; l articolo 116, terzo comma, della Costituzione che afferma ulteriori forme e condizioni particolari di autonomia, concernenti le materie di cui al terzo comma dell articolo 117 e le materie indicate dal secondo comma del medesimo articolo alle lettere l), limitatamente all organizzazione della giustizia di pace, n) e s), possono essere attribuite ad altre Regioni, con Legge dello Stato, su iniziativa della Regione interessata, sentiti gli Enti locali, nel rispetto dei principi di cui all articolo 119 ;

8 l articolo 116, terzo comma, della Costituzione che per quanto attiene alle materie negoziabili, individua tutte le competenze legislative concorrenti e tre competenze legislative esclusive dello Stato (l organizzazione della giustizia di pace, le norme generali sull istruzione e sulla tutela dell ambiente, dell ecosistema e dei beni culturali); l articolo 117 della Costituzione che, ai commi secondo e terzo, elenca, rispettivamente, le materie che ricadono nella competenza legislativa esclusiva dello Stato e quelle riconducibili alla competenza legislativa regionale concorrente; l articolo 118 della Costituzione che, nella ripartizione delle competenze amministrative tra i diversi livelli di governo indicati all articolo 114 (Comuni, Province, Città Metropolitane, Regioni e Stato), richiama i principi di sussidiarietà, differenziazione e adeguatezza, che il legislatore statale e i legislatori regionali sono tenuti a rispettare; l articolo 119 della Costituzione che riconosce alle Regioni e agli enti locali autonomia finanziaria di entrata e di spesa nel rispetto dell equilibrio dei relativi bilanci e ne prevede il concorso ad assicurare l osservanza dei vincoli economici e finanziari derivanti dall ordinamento dell Unione europea; sempre l articolo 119 della Costituzione che stabilisce, al secondo comma, «I Comuni, le Province, le Città metropolitane e le Regioni hanno risorse autonome [ ]». Dispongono altresì di compartecipazioni al gettito di tributi erariali riferibili al loro territorio e al fondo perequativo; tributi che «consentono ai Comuni, alle Province, alle Città metropolitane e alle Regioni di finanziare integralmente le funzioni pubbliche loro attribuite»; la Legge 7 dicembre 2013, n. 147 (Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato Legge di stabilità 2014) all articolo 1, comma 571, stabilisce che «anche ai fini di coordinamento della finanza pubblica, il Governo si attiva sulle iniziative delle regioni presentate al Presidente del Consiglio dei Ministri e al Ministro per gli affari regionali ai fini dell Intesa, ai sensi dell articolo 116, terzo comma, della Costituzione nel termine di sessanta giorni dal ricevimento»; l articolo 14 della Legge 5 maggio 2009, n. 42 (Delega al Governo in materia di federalismo fiscale, in attuazione dell articolo 119 della Costituzione) che prevede «con la legge con cui si attribuiscono, ai sensi dell articolo 116, terzo comma, della Costituzione, forme e condizioni particolari di autonomia a una o più regioni si provvede altresì all assegnazione delle necessarie risorse finanziarie, in conformità all articolo 119 della Costituzione e ai principi della presente legge»; lo Statuto d Autonomia della Regione Lombardia, all articolo 14, terzo comma, lettera g), stabilisce che spetta al Consiglio regionale deliberare in merito all iniziativa e alla definitiva conclusione dell Intesa con lo Stato di cui all articolo 116, terzo comma, della Costituzione; la Deliberazione del Consiglio regionale del 17 febbraio 2015, n. X/638 «Indizione di referendum consultivo concernente l iniziativa per l attribuzione a Regione Lombardia di ulteriori forme e condizioni particolari di autonomia ai sensi dell articolo 116, terzo comma, della Costituzione» che ha approvato l indizione del referendum consultivo territoriale, ai sensi degli articoli 25 e seguenti della Legge regionale n. 34 del 1983, ai fini dell espressione di un voto popolare sul seguente quesito: «Volete voi che la Regione Lombardia, in considerazione della sua specialità, nel quadro dell unità nazionale, intraprenda le iniziative istituzionali necessarie per richiedere allo Stato l attribuzione di ulteriori forme e condizioni particolari di autonomia, con le relative risorse, ai sensi e per gli effetti di cui all articolo 116, terzo comma, della Costituzione e con riferimento a ogni materia legislativa per cui tale procedimento sia ammesso in base all articolo richiamato?»;

9 Premesso che non esiste una legislazione nazionale che indichi specificatamente la procedura da seguire nel corso della trattativa tra lo Stato e la Regione per definire l Intesa; Preso atto degli esiti del Referendum consultivo che si è svolto il giorno 22 ottobre 2017 e che ha visto la partecipazione di elettori (pari al 38,74% degli aventi diritto al voto in Lombardia), il 95,10% dei quali si è espresso a favore del quesito referendario proposto; della Deliberazione del Consiglio Regionale della Lombardia del 7 novembre 2017, n. X/1645 (Risoluzione n. 97) ad oggetto «Risoluzione concernente l iniziativa per l attribuzione alla Regione Lombardia di ulteriori forme e condizioni particolari di autonomia ai sensi dell articolo 116, terzo comma», approvata in Aula con 67 voti favorevoli, 4 contrari e un astenuto su 72 Consiglieri votanti, nella quale l Assemblea consiliare ha richiesto l autonomia con le relative risorse sulle ventitré materie negoziabili; Ricordato che il Presidente di Regione Lombardia, a seguito dell approvazione della Risoluzione n. 97 del 7 novembre 2017, n. X/1645, da parte del Consiglio regionale della Lombardia, con comunicazione indirizzata al Presidente del Consiglio dei Ministri ha chiesto formalmente di aprire la trattativa prevista dall articolo 116, terzo comma, della Costituzione; il Presidente del Consiglio dei Ministri, ritenuta l istanza compatibile con quanto previsto dall articolo 116, terzo comma, della Costituzione, ha incaricato il Sottosegretario con delega agli Affari regionali e Autonomie di dare avvio al negoziato; il 9 novembre 2017 si è tenuta la seduta di insediamento e di avvio del negoziato tra il Governo e la Regione Lombardia, ex articolo 116, terzo comma, della Costituzione Italiana; il 17 novembre 2017 a Bologna e il 21 novembre 2017 a Milano si sono insediati i tavoli di lavoro che hanno esaminato le materie ritenute di prioritario interesse regionale: tutela dell ambiente, dell ecosistema e dei beni culturali, valorizzazione dei beni culturali e ambientali e promozione e organizzazione di attività culturali, tutela del lavoro, ricerca scientifica e tecnologica e sostegno all innovazione per i settori produttivi, commercio con l estero, tutela della salute, rapporti internazionali e con l Unione Europea, istruzione, coordinamento della finanza pubblica e del sistema tributario, previdenza complementare e integrativa, grandi reti di trasporto e di navigazione, protezione civile, governo del territorio, ordinamento sportivo;

10 il 28 febbraio 2018 è stato sottoscritto tra il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri con delega agli Affari regionali e le Autonomie Gianluca Bressa e il Presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni l «Accordo preliminare in merito all Intesa prevista dall articolo 116, terzo comma, della Costituzione, tra il Governo della Repubblica Italiana e la Regione Lombardia» che rappresenta la cornice nella quale definire l Intesa tra lo Stato e la Regione per stabilire le ulteriori forme e condizioni particolari di autonomia attribuite con legge dello Stato, approvata dalle Camere a maggioranza assoluta dei componenti, su proposta del Governo; il 15 Maggio 2018 con Deliberazione n. XI/16, il Consiglio regionale della Lombardia ha impegnato la Giunta lombarda affinché vengano promosse tutte le azioni conseguenti all Accordo preliminare sottoscritto lo scorso 28 febbraio 2018, inteso quale punto di partenza per riaprire subito la trattativa e che vengano tempestivamente approfonditi i più ampi margini di autonomia riguardanti le cinque materie indicate nell Accordo preliminare sottoscritto il 28 febbraio 2018 (tutela dell ambiente e dell ecosistema, tutela della salute, istruzione, tutela del lavoro, rapporti internazionali e con l Unione Europea) e le relative risorse; il 29 maggio 2018 è stato sottoscritto da Regione Lombardia, ANCI ed UPL un protocollo per una azione comune ai fini del riavvio del confronto con il Governo circa l attribuzione a Regione Lombardia di ulteriori forme e condizioni particolari di autonomia ai sensi dell art. 116, 3 comma della Costituzione; è stata condivisa l opportunità di limitare il negoziato, nella sua prima fase, ad alcune materie (tutela dell ambiente e dell ecosistema, tutela della salute, istruzione, tutela del lavoro, rapporti internazionali e con l Unione Europea), fermo restando che rimane «impregiudicata» la possibilità di estendere, in un secondo momento, il negoziato anche alle altre materie costituzionalmente previste; Considerati, in particolare, le disposizioni generali dell «Accordo preliminare in merito all Intesa prevista dall articolo 116, terzo comma, della Costituzione, tra il Governo della Repubblica Italiana e la Regione Lombardia» nella parte in cui all articolo 4 - Risorse stabilisce le modalità per l attribuzione delle risorse finanziarie, umane e strumentali necessarie all esercizio di ulteriori forme e condizioni particolari di autonomia e nella parte in cui sempre all articolo 4, punto c) stabilisce che tali risorse saranno disciplinate dall Intesa, in termini «di fabbisogni standard, che dovranno essere determinati entro un anno dall approvazione dell Intesa e che progressivamente, entro cinque anni, dovranno diventare, in un ottica di superamento della spesa storica, il termine di riferimento, in relazione alla popolazione residente e al gettito dei tributi e al gettito dei tributi maturati nel territorio regionale in rapporto ai rispettivi valori nazionali, fatti salvi gli attuali livelli di erogazione dei servizi» i contenuti dell Ordine del Giorno del 15 maggio 2018, approvato all unanimità dal Consiglio regionale della Lombardia, nella parte in cui impegna il Presidente della Regione affinché «vengano promosse tutte le azioni conseguenti all accordo preliminare del 28 febbraio 2018, inteso quale punto di partenza per riaprire subito la trattativa su tutte le 23 materie negoziabili» e nella parte in cui impegna il Presidente della Regione «a definire, nell intesa con il Governo, il complessivo assetto delle potestà normative, con la definizione di rapporti chiari tra legislazione, potere regolamentare e relative funzioni amministrative, inserendo delle clausole di garanzia a favore dell autonomia ottenuta rispetto alle successive leggi statali, anche di stabilità o di coordinamento della finanza pubblica, in osservanza del principio di leale collaborazione tra Stato e Regione, affinché siano salvaguardati livelli adeguati di risorse

11 finanziarie correlate alle competenze acquisite per non vanificare l obiettivo di mantenere l autonomia conseguita», recepita nell Accordo preliminare del 28 febbraio 2018 impegna il Presidente della Provincia di Como - a condividere quanto in premessa e a sostenere l azione di Regione Lombardia nell ambito della trattativa con il Governo per sottoscrivere in tempi brevi l intesa con lo Stato ai sensi dell articolo 116, terzo comma, della Costituzione Italiana. - a trasmettere la presente Deliberazione al Presidente della Giunta Regionale lombarda e al Presidente del Consiglio regionale della Lombardia. E richiesto l inserimento del presente argomento di discussione all ordine del giorno della prossima riunione del Consiglio Provinciale. Cordiali saluti Il Consigliere Provinciale F.to Dario Lucca Como, 28 Gennaio 2019 dario.lucca@provincia.como.it

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14 PROVINCIA DI COMO CONSIGLIO PROVINCIALE UNITI PER LA PROVINCIA COMO CIVICA - LEGA NORD SALVINI - FORZA ITALIA Al Presidente della Provincia di Como Ai Sigg. Consiglieri della Provincia di Como Al Sig. Segretario Generale p.c. Al Sig. Difensore Civico Territoriale Oggetto: Mozione di sostegno al percorso dell Autonomia lombarda ai sensi dell articolo 116, terzo comma, della Costituzione Italiana presentata per effetto dell art. 14, comma 4 del vigente Statuto della Provincia di Como approvato con deliberazione dell Assemblea dei Sindaci n. 1 del Il Consiglio Provinciale di Como Visti l articolo 5 della Costituzione in cui è sancito che La Repubblica, una e indivisibile, riconosce e promuove le autonomie locali e altresì adegua i principi e i metodi della sua legislazione alle esigenze dell autonomia e del decentramento ; l articolo 116, terzo comma, della Costituzione che afferma ulteriori forme e condizioni particolari di autonomia, concernenti le materie di cui al terzo comma dell articolo 117 e le materie indicate dal secondo comma del medesimo articolo alle lettere l), limitatamente all organizzazione della giustizia di pace, n) e s), possono essere attribuite ad altre Regioni, con Legge dello Stato, su iniziativa della Regione interessata, sentiti gli Enti locali, nel rispetto dei principi di cui all articolo 119 ; l articolo 116, terzo comma, della Costituzione che per quanto attiene alle materie negoziabili, individua tutte le competenze legislative concorrenti e tre competenze legislative esclusive dello Stato (l organizzazione della giustizia di pace, le norme generali sull istruzione e sulla tutela dell ambiente, dell ecosistema e dei beni culturali);

15 l articolo 117 della Costituzione che, ai commi secondo e terzo, elenca, rispettivamente, le materie che ricadono nella competenza legislativa esclusiva dello Stato e quelle riconducibili alla competenza legislativa regionale concorrente; l articolo 118 della Costituzione che, nella ripartizione delle competenze amministrative tra i diversi livelli di governo indicati all articolo 114 (Comuni, Province, Città Metropolitane, Regioni e Stato), richiama i principi di sussidiarietà, differenziazione e adeguatezza, che il legislatore statale e i legislatori regionali sono tenuti a rispettare; l articolo 119 della Costituzione che riconosce alle Regioni e agli enti locali autonomia finanziaria di entrata e di spesa nel rispetto dell equilibrio dei relativi bilanci e ne prevede il concorso ad assicurare l osservanza dei vincoli economici e finanziari derivanti dall ordinamento dell Unione europea; sempre l articolo 119 della Costituzione che stabilisce, al secondo comma, «I Comuni, le Province, le Città metropolitane e le Regioni hanno risorse autonome [«...Dispongono altresì di compartecipazioni al gettito di tributi erariali riferibili al loro territorio e al fondo perequativo; tributi che «consentono ai Comuni, alle Province, alle Città metropolitane e alle Regioni di finanziare integralmente le funzioni pubbliche loro attribuite»; la Legge 7 dicembre 2013, n. 147 (Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato Legge di stabilità 2014) all articolo 1, comma 571, stabilisce che «anche ai fini di coordinamento della finanza pubblica, il Governo si attiva sulle iniziative delle regioni presentate al Presidente del Consiglio dei Ministri e al Ministro per gli affari regionali ai fini dell Intesa, ai sensi dell articolo 116, terzo comma, della Costituzione nel termine di sessanta giorni dal ricevimento»; l articolo 14 della Legge 5 maggio 2009, n. 42 (Delega al Governo in materia di federalismo fiscale, in attuazione dell articolo 119 della Costituzione) che prevede «con la legge con cui si attribuiscono, ai sensi dell articolo 116, terzo comma, della Costituzione, forme e condizioni particolari di autonomia a una o più regioni si provvede altresì all assegnazione delle necessarie risorse finanziarie, in conformità all articolo 119 della Costituzione e ai principi della presente legge»; lo Statuto d Autonomia della Regione Lombardia, all articolo 14, terzo comma, lettera g), stabilisce che spetta al Consiglio regionale deliberare in merito all iniziativa e alla definitiva conclusione dell Intesa con lo Stato di cui all articolo 116, terzo comma, della Costituzione; la Deliberazione del Consiglio regionale del 17 febbraio 2015, n. X/638 «Indizione di referendum consultivo concernente l iniziativa per l attribuzione a Regione Lombardia di ulteriori forme e condizioni particolari di autonomia ai sensi dell articolo 116, terzo comma, della Costituzione» che ha approvato l indizione del referendum consultivo territoriale, ai sensi degli articoli 25 e seguenti della Legge regionale n. 34 del 1983, ai fini dell espressione di un voto popolare sul seguente quesito: «Volete voi che la Regione Lombardia, in considerazione della sua specialità, nel quadro dell unità nazionale, intraprenda le iniziative istituzionali necessarie per richiedere allo Stato l attribuzione di ulteriori forme e condizioni particolari di autonomia, con le relative risorse, ai sensi e per gli effetti di cui all articolo 116, terzo comma, della Costituzione e con riferimento a ogni materia legislativa per cui tale procedimento sia ammesso in base all articolo richiamato?»;

16 Premesso che non esiste una legislazione nazionale che indichi specificatamente la procedura da seguire nel corso della trattativa tra lo Stato e la Regione per definire l Intesa; Preso atto degli esiti del Referendum consultivo che si è svolto il giorno 22 ottobre 2017 e che ha visto la partecipazione di elettori (pari al 38,74% degli aventi diritto al voto in Lombardia), il 95,10% dei quali si è espresso a favore del quesito referendario proposto; della Deliberazione del Consiglio Regionale della Lombardia del 7 novembre 2017, n. X/1645 (Risoluzione n. 97) ad oggetto «Risoluzione concernente l iniziativa per l attribuzione alla Regione Lombardia di ulteriori forme e condizioni particolari di autonomia ai sensi dell articolo 116, terzo comma», approvata in Aula con 67 voti favorevoli, 4 contrari e un astenuto su 72 Consiglieri votanti, nella quale l Assemblea consiliare ha richiesto l autonomia con le relative risorse sulle ventitré materie negoziabili; Ricordato che il Presidente di Regione Lombardia, a seguito dell approvazione della Risoluzione n. 97 del 7 novembre 2017, n. X/1645, da parte del Consiglio regionale della Lombardia, con comunicazione indirizzata al Presidente del Consiglio dei Ministri ha chiesto formalmente di aprire la trattativa prevista dall articolo 116, terzo comma, della Costituzione; il Presidente del Consiglio dei Ministri, ritenuta l istanza compatibile con quanto previsto dall articolo 116, terzo comma, della Costituzione, ha incaricato il Sottosegretario con delega agli Affari regionali e Autonomie di dare avvio al negoziato; il 9 novembre 2017 si è tenuta la seduta di insediamento e di avvio del negoziato tra il Governo e la Regione Lombardia, ex articolo 116, terzo comma, della Costituzione Italiana; il 17 novembre 2017 a Bologna e il 21 novembre 2017 a Milano si sono insediati i tavoli di lavoro che hanno esaminato le materie ritenute di prioritario interesse regionale: tutela dell ambiente, dell ecosistema e dei beni culturali, valorizzazione dei beni culturali e ambientali e promozione e organizzazione d attività culturali, tutela del lavoro, ricerca scientifica e tecnologica e sostegno all innovazione per i settori produttivi, commercio con l estero, tutela della salute, rapporti internazionali e con l Unione Europea, istruzione, coordinamento della finanza pubblica e del sistema tributario, previdenza complementare e integrativa, grandi reti di trasporto e di navigazione, protezione civile, governo del territorio, ordinamento sportivo;

17 il 28 febbraio 2018 è stato sottoscritto tra il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri con delega agli Affari regionali e le Autonomie Gianclaudio Bressa e il Presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni l «Accordo preliminare in merito all Intesa prevista dall articolo 116, terzo comma, della Costituzione, tra il Governo della Repubblica Italiana e la Regione Lombardia» che rappresenta il punto di partenza del negoziato finalizzato all elaborazione dell Intesa tra lo Stato e la Regione per stabilire le ulteriori forme e condizioni particolari di autonomia attribuite con legge dello Stato, approvata dalle Camere a maggioranza assoluta dei componenti, su proposta del Governo; il 15 Maggio 2018 con Deliberazione n. XI/16, il Consiglio regionale della Lombardia ha impegnato la Giunta lombarda affinché vengano promosse tutte le azioni conseguenti all Accordo preliminare sottoscritto lo scorso 28 febbraio 2018, inteso quale punto di partenza per riaprire subito la trattativa e che vengano tempestivamente approfonditi i più ampi margini di autonomia riguardanti le cinque materie indicate nell Accordo preliminare sottoscritto il 28 febbraio 2018 (tutela dell ambiente e dell ecosistema, tutela della salute, istruzione, tutela del lavoro, rapporti internazionali e con l Unione Europea) e le relative risorse; il 29 maggio 2018 è stato sottoscritto da Regione Lombardia, ANCI ed UPL un protocollo per una azione comune ai fini del riavvio del confronto con il Governo circa l attribuzione a Regione Lombardia di ulteriori forme e condizioni particolari di autonomia ai sensi dell art. 116, 3 comma della Costituzione; Considerati, in particolare, le disposizioni generali dell «Accordo preliminare in merito all Intesa prevista dall articolo 116, terzo comma, della Costituzione, tra il Governo della Repubblica Italiana e la Regione Lombardia» nella parte in cui all articolo 4 - Risorse stabilisce le modalità per l attribuzione delle risorse finanziarie, umane e strumentali necessarie all esercizio di ulteriori forme e condizioni particolari di autonomia e nella parte in cui sempre all articolo 4, punto c) stabilisce che tali risorse saranno disciplinate dall Intesa, in termini «di fabbisogni standard, che dovranno essere determinati entro un anno dall approvazione dell Intesa e che progressivamente, entro cinque anni, dovranno diventare, in un ottica di superamento della spesa storica, il termine di riferimento, in relazione alla popolazione residente e al gettito dei tributi e al gettito dei tributi maturati nel territorio regionale in rapporto ai rispettivi valori nazionali, fatti salvi gli attuali livelli di erogazione dei servizi» i contenuti dell Ordine del Giorno del 15 maggio 2018, approvato all unanimità dal Consiglio regionale della Lombardia, nella parte in cui impegna il Presidente della Regione affinché «vengano promosse tutte le azioni conseguenti all accordo preliminare del 28 febbraio 2018, inteso quale punto di partenza per riaprire subito la trattativa su tutte le 23 materie negoziabili» e nella parte in cui impegna il Presidente della Regione «a definire, nell intesa con il Governo, il complessivo assetto delle potestà normative, con la definizione di rapporti chiari tra legislazione, potere regolamentare e relative funzioni amministrative, inserendo delle clausole di garanzia a favore dell autonomia ottenuta rispetto alle successive leggi statali, anche di stabilità o di coordinamento della finanza pubblica, in osservanza del principio di leale collaborazione tra Stato e Regione, affinché siano salvaguardati livelli adeguati di risorse finanziarie correlate alle competenze acquisite per non vanificare l obiettivo di mantenere l autonomia conseguita», recepita nell Accordo preliminare del 28 febbraio 2018 che, con la nomina del Gruppo di lavoro costituito il 13 giugno, la giunta Regionale lombarda ha riavviato i lavori di approfondimento all'interno di tutte le sue direzioni generali, al fine di

18 predisporre un documento sul quale avviare la trattativa con il nuovo governo; il lavoro delle Direzioni si è concretizzato in un "Dossier" nel quale sono stati puntualmente indicati, sotto forma di schede, gli "spazi" di autonomia legislativa e amministrativa richiesti dalla Regione per ogni materia; che il riavvio del negoziato con il governo di Roma è stato formalizzato nell'incontro tra Stato e Regione Lombardia tenutosi in data 26 Luglio 2018, nel quale è stato consegnato al Ministro degli Affari regionali e delle Autonomie il "Dossier" contenente, scheda per scheda, le specifiche richieste di maggiore autonomia funzionale da parte regionale e, sin dalla fine di Luglio, sono cominciati gli incontri tecnici con i singoli ministeri, nell'ambito dei quali sono state esaminate in dettaglio le schede con richieste di autonomia legislativa e/o amministrativa presentate dalla Regione; che il 22 Ottobre 2018, la Regione ha trasmesso al Ministro per gli Affari regionali la proposta d'intesa, che conteneva in allegato un elenco di funzioni immediatamente trasferibili e subito gestibili dalla Regione, perché a costo zero per lo Stato, e un elenco della normativa statale intercettata dalle richieste di Regione Lombardia per la quale sarà necessario prevedere una disapplicazione; che il 21 Dicembre scorso il Consiglio dei Ministri ha affrontato il tema dell'autonomia richiesta dalla Regione Veneto, dalla Regione Lombardia e dalla Regione Emilia-Romagna, analizzando le bozze delle tre Intese; tanto è vero che il Presidente del Consiglio dei Ministri ha affermato: "Abbiamo fatto un passaggio importante, qualificante dal punto di vista politico, abbiamo avviato il percorso per l'autonomia riconosciuta al Veneto, Lombardia ed Emilia- Romagna. Il percorso è articolato, richiede del tempo, ma non siamo rimasti con le mani in mano. Siamo in fase avanzata, abbiamo definito un percorso cronologico: a metà Gennaio completeremo l'istruttoria, poi in una fase finale valuteremo le richieste, vogliamo ritrovarci in condizione il 15 febbraio perché io possa incontrare i presidenti di Regione interessati e con loro sottoscrivere o avviare un percorso finale per la sottoscrizione dell'intesa. Poi occorrerà una legge dello stato a maggioranza assoluta del Parlamento, ma l'intesa è fondamentale." che oggi, il percorso negoziale per attribuire maggiori forme di autonomia alla Regione Lombardia prosegue risolutamente e senza incertezze, rispettando la tabella di marcia prevista, con i confronti sulle singole materie elencate da Regione Lombardia, al fine di giungere all'approvazione nel termine già reso noto dal Governo; impegna il Presidente della Provincia di Como 1 A favorire il dibattito, nelle più opportune sedi istituzionali, sull'importanza dell'attività intrapresa da Regione Lombardia e finalizzata all'ottenimento di maggiore autonomia regionale ai sensi degli articoli 116 e 117 della Costituzione della Repubblica; 2 Ad evidenziare, nelle modalità ritenute più idonee, le positive ripercussioni della maggiore autonomia regionale sull'amministrazione dell'ente comunale e quindi sulla cittadinanza; 3 A supportare l'azione di Regione Lombardia con ogni possibile strumento, primo fra tutti la trasmissione della presente deliberazione al Presidente della Giunta regionale perché possa essere utilizzata anche nella trattativa con il Governo, nei modi e tempi che saranno ritenuti

19 più opportuni; 4 A trasmettere pertanto la presente Deliberazione al Presidente della Giunta Regionale lombarda e al Presidente del Consiglio regionale della Lombardia. Como, 28 febbraio 2019 I Consiglieri Provinciali proponenti l Ordine del Giorno: UNITI PER LA PROVINCIA - COMO CIVICA - Dario Lucca LEGA NORD SALVINI - Giovanni Rusconi FORZA ITALIA - Maria Grazia Sassi e Antonella Girardi

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