Accessori Sollevamento
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- Geraldo Pavone
- 5 anni fa
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1 Accessori Sollevamento 1)Urti, colpi, impatti, compressioni 2)Punture, tagli, abrasioni 3)Caduta materiale dall alto PRIMA DELL USO: Verificare l idoneità dell accessorio in funzione del tipo di carico, dei punti di presa, del dispositivo di aggancio e delle condizioni atmosferiche; Verificare la portata dell accessorio sulla relativa tabella in base all eventuale configurazione dell imbracatura; Verificare l esistenza della marcatura; Verificare l integrità dell accessorio. DURANTE L USO: Mantenere il controllo diretto o indiretto dell operazione di aggancio o sgancio del carico; Utilizzare appositi contenitori per i materiali minuti curando di non riempirli totalmente; Nell utilizzare giochi di catene o funi curare che il carico non subisca danneggiamenti tali da provocare cadute di materiale; Utilizzare il forcone solo se il pallet è sufficientemente robusto ed esistono sistemi adeguati di contenimento della eventuale caduta di materiale; Accompagnare l accessorio di sollevamento fuori dalla portata di agganci accidentali. DOPO L USO: Verificare l integrità dell accessorio segnalando eventuali danneggiamenti. a)casco b)calzature di sicurezza c)guanti
2 Andatoie e Passerelle Le andatoie e le passerelle sono opere provvisionali predisposte per consentire il collegamento di posti di lavoro collocati a quote differenti o separati da vuoti, come nel caso di scavi in trincea o ponteggi. Le andatoie e le passerelle devono essere sempre munite verso il vuoto di normali parapetti, completi di tavola fermapiede. Le andatoie e ogni superficie inclinata usata per il passaggio devono avere dei listelli inchiodati, posti a distanza di circa cm 40. Le rampe e i pianerottoli delle scale di edifici in costruzione, finché non viene montata la ringhiera, devono essere munite di solidi parapetti, alti 1 metro, completi di traverso intermedio e tavola fermapiede, aderenti al bordo delle rampe e dei pianerottoli. La tavola fermapiede deve essere alta cm 20 rispetto lo spigolo superiore dei gradini. 1) Caduta dall'alto; 2) Caduta di materiale dall'alto o a livello; 1) verificare la stabilità e la completezza delle passerelle o andatoie, con particolare riguardo alle tavole che compongono il piano di calpestio ed ai parapetti; 2) verificare la completezza e l'efficacia della protezione verso il vuoto (parapetto con arresto al piede); 3) non sovraccaricare passerelle o andatoie con carichi eccessivi; 4) verificare di non dover movimentare manualmente carichi superiori a quelli consentiti; 5) segnalare al responsabile del cantiere eventuali non rispondenze a quanto indicato. a) calzature di sicurezza; b) guanti; c) indumenti protettivi.
3 Attrezzi manuali da Taglio 1) Punture, tagli, abrasioni; 2) Urti, colpi, impatti, compressioni; 1) controllare che l'utensile non sia deteriorato; 2) sostituire i manici che presentino incrinature o scheggiature; 3) verificare il corretto fissaggio del manico; 4) selezionare il tipo di utensile adeguato all'impiego; 5) per punte e scalpelli utilizzare idonei paracolpi ed eliminare le sbavature dalle impugnature. 1) impugnare saldamente l'utensile; 2) assumere una posizione corretta e stabile; 3) distanziare adeguatamente gli altri lavoratori; 4) non utilizzare in maniera impropria l'utensile; 5) non abbandonare gli utensili nei passaggi ed assicurarli da una eventuale caduta dall'alto; 6) utilizzare adeguati contenitori per riporre gli utensili di piccola taglia. Dopo l'uso: 1) pulire accuratamente l'utensile; 2) riporre correttamente gli utensili; 3) controllare lo stato d'uso dell'utensile a) casco; b) calzature di sicurezza; c) occhiali; d) guanti.
4 Attrezzi manuali Gli attrezzi manuali, presenti in tutte le fasi lavorative, sono sostanzialmente costituiti da una parte destinata all'impugnatura ed un'altra, variamente conformata, alla specifica funzione svolta. 1) Punture, tagli, abrasioni; 2) Urti, colpi, impatti, compressioni; 1) controllare che l'utensile non sia deteriorato; 2) sostituire i manici che presentino incrinature o scheggiature; 3) verificare il corretto fissaggio del manico; 4) selezionare il tipo di utensile adeguato all'impiego; 5) per punte e scalpelli utilizzare idonei paracolpi ed eliminare le sbavature dalle impugnature. 1) impugnare saldamente l'utensile; 2) assumere una posizione corretta e stabile; 3) distanziare adeguatamente gli altri lavoratori; 4) non utilizzare in maniera impropria l'utensile; 5) non abbandonare gli utensili nei passaggi ed assicurarli da una eventuale caduta dall'alto; 6) utilizzare adeguati contenitori per riporre gli utensili di piccola taglia. Dopo l'uso: 1) pulire accuratamente l'utensile; 2) riporre correttamente gli utensili; 3) controllare lo stato d'uso dell'utensile a) casco; b) calzature di sicurezza; c) occhiali; d) guanti.
5 Avvitatore elettrico L'avvitatore elettrico è un utensile elettrico di uso comune nel cantiere edile. 1) Elettrocuzione; 2) Urti, colpi, impatti, compressioni; 3) Rumore 1) utilizzare solo utensili a doppio isolamento (220 V), o utensili alimentati a bassissima tensione di sicurezza (50 V), comunque non collegati elettricamente a terra; 2) controllare l'integrità dei cavi e della spina d'alimentazione; 3) verificare la funzionalità dell'utensile; 4) verificare che l'utensile sia di conformazione adatta. 1) non intralciare i passaggi con il cavo di alimentazione; 2) interrompere l'alimentazione elettrica nelle pause di lavoro; 3) segnalare eventuali malfunzionamenti. Dopo l'uso: 1) scollegare elettricamente l'utensile. a) calzature di sicurezza; b) guanti. c)otoprotettori
6 Betoniera a bicchiere La betoniera a bicchiere è un'attrezzatura destinata al confezionamento di malta. Solitamente viene utilizzata per il confezionamento di malta per murature ed intonaci e per la produzione di piccole quantità di calcestruzzi. 1) Caduta di materiale dall'alto o a livello; 2) Cesoiamenti, stritolamenti; 3) Elettrocuzione; 4) Getti, schizzi; 5) Inalazione polveri, fibre; 6) Urti, colpi, impatti, compressioni; 1) verificare la presenza ed efficienza delle protezioni: al bicchiere, alla corona, agli organi di trasmissione, agli organi di manovra; 2) verificare l'efficienza dei dispositivi di arresto di emergenza; 3) verificare la presenza e l'efficienza della protezione sovrastante il posto di manovra (tettoia); 4) verificare l'integrità dei collegamenti elettrici e di messa a terra per la parte visibile ed il corretto funzionamento degli interruttori e dispositivi elettrici di alimentazione e manovra. 1) e' vietato manomettere le protezioni; 2) e' vietato eseguire operazioni di lubrificazione, pulizia, manutenzione o riparazione sugli organi in movimento; 3) nelle betoniere a caricamento automatico accertarsi del fermo macchina prima di eseguire interventi sui sistemi di caricamento o nei pressi di questi; 4) nelle betoniere a caricamento manuale le operazioni di carico non devono comportare la movimentazione di carichi troppo pesanti e/o in condizioni disagiate. Pertanto è necessario utilizzare le opportune attrezzature manuali quali pale o secchie. Dopo l'uso: 1) assicurarsi di aver tolto tensione ai singoli comandi ed all'interruttore generale di alimentazione al quadro; 2) lasciare sempre la macchina in perfetta efficienza, curandone la pulizia alla fine dell'uso e l'eventuale lubrificazione; 3) ricontrollare la presenza e l'efficienza di tutti i dispositivi di protezione (in quanto alla ripresa del lavoro la macchina potrebbe essere riutilizzata da altra persona). a) casco; b) calzature di sicurezza; c) occhiali; d) maschere; e) otoprotettori; f) guanti; g) indumenti protettivi.
7 Carriola La carriola è un'attrezzatura di cantiere per la movimentazione manuale di materiali. 1) Punture, tagli, abrasioni; 2) Urti, colpi, impatti, compressioni; 1) controllare che la carriola non sia deteriorata. 1) impugnare saldamente la carriola; 2) assumere una posizione corretta e stabile; 3) utilizzare la carriola spingendola, evitando di trascinarla; 4) non utilizzare in maniera impropria la carriola. Dopo l'uso: 1) pulire accuratamente la carirola; 2) controllare lo stato d'uso della carirola. a) casco; b) calzature di sicurezza; c) guanti; d) indumenti protettivi.
8 Motosega 1) Punture, tagli, abrasioni 2) Vibrazioni 3) Calore, fiamme 4) Rumore 5) Getti, schizzi (ad esempio di oli minerali e derivati) PRIMA DELL USO: Verificare l integrità delle protezioni per le mani; Verificare il funzionamento dei dispositivi di accensione e arresto; Controllare il dispositivo di funzionamento ad uomo presente; Verificare la tensione e l integrità della catena; Verificare il livello del lubrificante specifico per la catena; Segnalare la zona d intervento esposta a livello di rumorosità elevato. DURANTE L USO: Eseguire il lavoro in condizioni di stabilità adeguata; Non manomettere le protezioni; Spegnere l utensile nelle pause di lavoro; Non eseguire operazioni di pulizia con organi in movimento; Evitare il rifornimento di carburante col motore in funzione e non fumare. DOPO L USO: Pulire la macchina; Controllare l integrità dell organo lavoratore; Provvedere alla registrazione e alla lubrificazione dell utensile; Segnalare eventuali malfunzionamenti. a) Casco b) Occhiali o visiera c) Maschera per la protezione delle vie respiratorie d) Otoprotettori e) Guanti f) Indumenti protettivi
9 Ponte su cavalletti regolabili Il ponte su cavalletti è un'opera provvisionale costituita da un impalcato di assi in legno sostenuto da cavalletti. 1) Scivolamenti, cadute a livello; Istruzioni per gli addetti: 1) verificare la planarità del ponte. Se il caso, spessorare con zeppe in legno e non con mattoni o blocchi di cemento; 2) verificare le condizioni generali del ponte, con particolare riguardo all'integrità dei cavalletti ed alla completezza del piano di lavoro; all'integrità, al blocco ed all'accostamento delle tavole; 3) non modificare la corretta composizione del ponte rimuovendo cavalletti o tavole né utilizzare le componenti - specie i cavalletti se metallici - in modo improprio; 4) non sovraccaricare il ponte con carichi non previsti o eccessivi ma caricarli con i soli materiali ed attrezzi necessari per la lavorazione in corso; 5) segnalare al responsabile del cantiere eventuali non rispondenze o mancanza delle attrezzature per poter operare come indicato. a) casco; b) calzature di sicurezza; c) guanti.
10 Ponteggio metallico fisso Il ponteggio metallico fisso è un'opera provvisionale realizzata per eseguire lavori di ingegneria civile, quali nuove costruzioni o ristrutturazioni e manutenzioni, ad altezze superiori ai 2 metri. I ponteggi metallici, siano essi a tubi e giunti o ad elementi prefabbricati, devono essere allestiti a regola d arte, secondo le indicazioni del costruttore, con materiale autorizzato, ed essere conservati in efficienza per l intera durata del lavoro; I ponteggi metallici possono essere impiegati solo se muniti della autorizzazione ministeriale; I ponteggi metallici possono essere impiegati secondo le situazioni previste dall autorizzazione ministeriale per le quali la stabilità della struttura è assicurata, vale a dire strutture: alte fino a m 20 dal piano di appoggio delle basette all estradosso del piano di lavoro più alto; conformi agli schemi-tipo riportati nella autorizzazione; comprendenti un numero complessivo di impalcati non superiore a quello previsto negli schemi-tipo; con gli ancoraggi conformi a quelli previsti nella autorizzazione; con sovraccarico complessivo non superiore a quello considerato nella verifica di stabilità; con i collegamenti bloccati mediante l attivazione dei dispositivi di sicurezza; Ogni ponteggio deve essere ancorato alla costruzione per mezzo dei sistemi, indicati dai libretti di autorizzazione ministeriale (ad esempio a cravatta, ad anello o a vitone). Eventuali altri sistemi possono essere utilizzati se hanno almeno pari efficacia documentata da indicazioni tecniche e da progettazione; I ponteggi che non rispondono anche ad una soltanto delle precedenti condizioni non garantiscono il livello di sicurezza presupposto nella autorizzazione ministeriale e devono pertanto essere giustificati da una documentazione di calcolo e da un disegno esecutivo aggiuntivi redatti da un ingegnere o architetto iscritto all albo professionale; Nel caso di ponteggio misto - unione di prefabbricato e tubi e giunti - se la cosa non è esplicitamente prevista dalla autorizzazione ministeriale è necessaria la documentazione di calcolo aggiuntiva; Anche l installazione sul ponteggio di tabelloni pubblicitari, teloni e reti obbliga alla elaborazione della documentazione di calcolo aggiuntiva; Oltre ai ponteggi, anche le altre opere provvisionali costituite da elementi metallici o di notevole importanza e complessità in rapporto alle dimensioni ed ai sovraccarichi devono essere erette in base ad un progetto comprendente calcolo e disegno esecutivo; Le eventuali modifiche al ponteggio devono restare nell ambito dello schema-tipo che giustifica l esenzione dall obbligo del calcolo; Possono essere autorizzati alla costruzione ed all'impiego ponteggi aventi interasse qualsiasi tra i montanti della stessa fila a condizione che i risultati, adeguatamente verificati delle prove di carico, garantiscano gradi di sicurezza pari a quelli previsti dalle norme di buona tecnica; L autorizzazione è soggetta a rinnovo ogni dieci anni per verificare l adeguatezza del ponteggio all evoluzione del progresso tecnico; Quando non sussiste l obbligo del calcolo, il disegno esecutivo deve riportare le generalità e la firma della persona competente incaricata della sua realizzazione; Tutti gli elementi metallici costituenti il ponteggio devono avere un carico di sicurezza non inferiore a quello indicato nella autorizzazione ministeriale; Tutti gli elementi metallici del ponteggio devono portare impressi, a rilievo o ad incisione, il marchio del fabbricante. 1) Caduta dall'alto; 2) Caduta di materiale dall'alto o a livello; 3) Scivolamenti, cadute a livello; Il ponteggio, unitamente a tutte le altre misure necessarie ad eliminare i pericoli di caduta di persone e cose, va previsto nei lavori eseguiti ad un altezza superiore ai due metri; In relazione ai luoghi ed allo spazio disponibile è importante valutare quale sia il tipo di ponteggio da utilizzare che meglio si adatta; Costituendo, nel suo insieme, una vera e propria struttura complessa, il ponteggio deve avere un piano di appoggio solido e di adeguata resistenza su cui poggiano i montanti dotati di basette semplici o regolabili, mezzi di collegamento efficaci, ancoraggi sufficienti, possedere una piena stabilità; Distanze, disposizioni e reciproche relazioni fra le componenti il ponteggio devono rispettare le indicazioni del costruttore che compaiono sulla autorizzazione ministeriale; Gli impalcati, siano essi realizzati in tavole di legno che con
11 Puntelli Regolabili 1) Urti, colpi, impatti, compressioni 2) Caduta materiale dall alto 3) Movimentazione manuale dei carichi PRIMA DELL USO: Accertarsi della portata; Accertarsi dell integrità di tutti i componenti. DURANTE L USO: Ripartire il carico dei puntelli; Posizionare ortogonalmente alla superficie da sostenere; Fissare il puntello alle tavole di ripartizione ed alla casseratura; Verificare l esatto posizionamento della spina e del dispositivo di regolazione della lunghezza. DOPO L USO: Verificare l integrità del puntello. a) Casco b) Calzature c) Guanti
12 Scala semplice La scala semplice è adoperata per superare dislivelli o effettuare operazioni di carattere temporaneo a quote non altrimenti raggiungibili. Caratteristiche di sicurezza: 1) le scale a mano devono essere costruite con materiale adatto alle condizioni di impiego, possono quindi essere in ferro, alluminio o legno, ma devono essere sufficientemente resistenti ed avere dimensioni appropriate all'uso; 2) le scale in legno devono avere i pioli incastrati nei montanti che devono essere trattenuti con tiranti in ferro applicati sotto i due pioli estremi; le scale lunghe più di 4 m devono avere anche un tirante intermedio; 3) in tutti i casi le scale devono essere provviste di dispositivi antisdrucciolo alle estremità inferiori dei due montanti e di elementi di trattenuta o di appoggi antisdrucciolevoli alle estremità superiori. 1) Caduta dall'alto; 2) Urti, colpi, impatti, compressioni; 1) la scala deve sporgere a sufficienza oltre il piano di accesso (è consigliabile che tale sporgenza sia di almeno 1 m), curando la corrispondenza del piolo con lo stesso (è possibile far proseguire un solo montante efficacemente fissato); 2) le scale usate per l'accesso a piani successivi non devono essere poste una in prosecuzione dell'altra; 3) le scale poste sul filo esterno di una costruzione od opere provvisionali (ponteggi) devono essere dotate di corrimano e parapetto; 4) la scala deve distare dalla verticale di appoggio di una misura pari ad 1/4 della propria lunghezza; 5) è vietata la riparazione dei pioli rotti con listelli di legno chiodati sui montanti; 6) le scale posizionate su terreno cedevole vanno appoggiate su un'unica tavola di ripartizione; 7) il sito dove viene installata la scala deve essere sgombro da eventuali materiali e lontano dai passaggi. 1) le scale non vincolate devono essere trattenute al piede da altra persona; 2) durante gli spostamenti laterali nessun lavoratore deve trovarsi sulla scala; 3) evitare l'uso di scale eccessivamente sporgenti oltre il piano di arrivo; 4) la scala deve essere utilizzata da una sola persona per volta limitando il peso dei carichi da trasportare; 5) quando vengono eseguiti lavori in quota, utilizzando scale ad elementi innestati, una persona deve esercitare da terra una continua vigilanza sulla scala; 6) la salita e la discesa vanno effettuate con il viso rivolto verso la scala. Dopo l'uso: 1) controllare periodicamente lo stato di conservazione delle scale provvedendo alla manutenzione necessaria; 2) le scale non utilizzate devono essere conservate in un luogo riparato dalle intemperie e, possibilmente, sospese ad appositi ganci; 3) segnalare immediatamente eventuali anomalie riscontrate, in particolare: pioli rotti, gioco fra gli incastri, fessurazioni, carenza dei dispositivi antiscivolo e di arresto.
13 Sega circolare La sega circolare, quasi sempre presente nei cantieri, viene utilizzata per il taglio del legname da carpenteria e/o per quello usato nelle diverse lavorazioni. 1) Elettrocuzione; 2) Inalazione polveri, fibre; 3) Punture, tagli, abrasioni; 4) Scivolamenti, cadute a livello; 5) Urti, colpi, impatti, compressioni; 1) verificare la presenza ed efficienza della cuffia di protezione registrabile o a caduta libera sul banco di lavoro in modo tale che risulti libera la sola parte attiva del disco necessaria per effettuare la lavorazione; 2) verificare la presenza ed efficienza del coltello divisore in acciaio posto dietro la lama e registrato a non più di 3 mm. dalla dentatura del disco (il suo scopo è quello di tenere aperto il taglio, quando si taglia legname per lungo, al fine di evitare il possibile rifiuto del pezzo o l'eccessivo attrito delle parti tagliate contro le facciate del disco); 3) verificare la presenza e l'efficienza degli schermi ai due lati del disco nella parte sottostante il banco di lavoro, in modo tale che sia evitato il contatto di tale parte di lama per azioni accidentali (come ad esempio potrebbe accadere durante l'azionamento dell'interruttore di manovra); 4) verificare la presenza ed efficienza degli spingitoi di legno per aiutarsi nel taglio di piccoli pezzi (se ben conformati ed utilizzati evitano di portare le mani troppo vicino al disco o comunque sulla sua traiettoria); 5) verificare la stabilità della macchina (le vibrazioni eccessive possono provocare lo sbandamento del pezzo in lavorazione o delle mani che trattengono il pezzo); 6) verificare la pulizia dell'area circostante la macchina, in particolare di quella corrispondente al posto di lavoro (eventuale materiale depositato può provocare inciampi o scivolamenti); 7) verificare la pulizia della superficie del banco di lavoro (eventuale materiale depositato può costituire intralcio durante l'uso e distrarre l'addetto dall'operazione di taglio); 8) verificare l'integrità dei collegamenti elettrici e di terra dei fusibili e delle coperture delle parti sotto tensione (scatole morsettiere - interruttori); 9) verificare il buon funzionamento dell'interruttore di manovra; 10) verificare la disposizione del cavo di alimentazione (non deve intralciare le manovre, non deve essere soggetto ad urti o danneggiamenti con il materiale lavorato o da lavorare, non deve intralciare i passaggi). 1) registrare la cuffia di protezione in modo tale che l'imbocco venga a sfiorare il pezzo in lavorazione o verificare che sia libera di alzarsi al passaggio del pezzo in lavorazione e di abbassarsi sul banco di lavoro, per quelle basculanti; 2) per tagli di piccoli pezzi e, comunque, per quei tagli in cui le mani si verrebbero a trovare in prossimità del disco o sulla sua traiettoria, è indispensabile utilizzare spingitoi; 3) non distrarsi durante il taglio del pezzo;
14 Smerigliatrice angolare -flessibile La smerigliatrice angolare, più conosciuta come mola a disco o flessibile o flex, è un utensile portatile che reca un disco ruotante la cui funzione è quella di tagliare, smussare, lisciare superfici. 1) Elettrocuzione; 2) Inalazione polveri, fibre; 3) Punture, tagli, abrasioni; 1) verificare che l'utensile sia a doppio isolamento (220 V); 2) controllare che il disco sia idoneo al lavoro da eseguire; 3) controllare il fissaggio del disco; 4) verificare l'integrità delle protezioni del disco e del cavo di alimentazione; 5) verificare il funzionamento dell'interruttore. 1) impugnare saldamente l'utensile per le due maniglie; 2) eseguire il lavoro in posizione stabile; 3) non intralciare i passaggi con il cavo di alimentazione; 4) non manomettere la protezione del disco; 5) interrompere l'alimentazione elettrica durante le pause di lavoro; 6) verificare l'integrità del cavo e della spina di alimentazione. Dopo l'uso: 1) staccare il collegamento elettrico dell'utensile; 2) controllare l'integrità del disco e del cavo di alimentazione; 3) pulire l'utensile; 4) segnalare eventuali malfunzionamenti. a) casco; b) calzature di sicurezza; c) occhiali; d) maschera; e) otoprotettori; f) guanti antivibrazioni; g) indumenti protettivi.
15 Tagliasfalto a disco Il tagliasfalto a disco è un'attrezzatura destinata al taglio degli asfalti nel caso di lavorazioni che non richiedano l'asportazione dell'intero manto stradale. 1) Getti, schizzi; 2) Incendi, esplosioni; 3) Investimento, ribaltamento; 4) Punture, tagli, abrasioni; 5) Scivolamenti, cadute a livello; 6) Urti, colpi, impatti, compressioni; 1) delimitare e segnalare l'area d'intervento; 2) controllare il funzionamento dei dispositivi di comando; 3) verificare l'efficienza delle protezioni degli organi di trasmissione; 4) verificare il corretto fissaggio del disco e della tubazione d'acqua; 5) verificare l'integrità della cuffia di protezione del disco. 1) mantenere costante l'erogazione dell'acqua; 2) non forzare l'operazione di taglio; 3) non lasciare la macchina in moto senza sorveglianza; 4) non utilizzare la macchina in ambienti chiusi e poco ventilati; 5) eseguire il rifornimento di carburante a motore spento e non fumare; 6) segnalare tempestivamente eventuali gravi guasti. Dopo l'uso: 1) chiudere il rubinetto del carburante; 2) lasciare sempre la macchina in perfetta efficienza, curandone la pulizia e l'eventuale manutenzione; 3) eseguire gli interventi di manutenzione e revisione a motore spento a) casco; b) copricapo; c) calzature di sicurezza; d) occhiali; e) otoprotettori; f) guanti; g) indumenti protettivi.
16 Taglierina elettrica La taglierina elettrica è un elettroutensile per il taglio di taglio di laterizi o piastrelle di ceramica. 1) Punture, tagli, abrasioni; 2) Urti, colpi, impatti, compressioni; 1) controllare che l'utensile non sia deteriorato; 2) sostituire i manici che presentino incrinature o scheggiature; 3) verificare il corretto fissaggio del manico; 4) selezionare il tipo di utensile adeguato all'impiego; 5) per punte e scalpelli utilizzare idonei paracolpi ed eliminare le sbavature dalle impugnature. 1) impugnare saldamente l'utensile; 2) assumere una posizione corretta e stabile; 3) distanziare adeguatamente gli altri lavoratori; 4) non utilizzare in maniera impropria l'utensile; 5) non abbandonare gli utensili nei passaggi ed assicurarli da una eventuale caduta dall'alto; 6) utilizzare adeguati contenitori per riporre gli utensili di piccola taglia. Dopo l'uso: 1) pulire accuratamente l'utensile; 2) riporre correttamente gli utensili; 3) controllare lo stato d'uso dell'utensile. a) casco; b) calzature di sicurezza; c) occhiali; d) guanti.
17 Trapano elettrico Il trapano è un utensile di uso comune adoperato per praticare fori sia in strutture murarie che in qualsiasi materiale. 1) Elettrocuzione; 2) Inalazione polveri, fibre; 3) Punture, tagli, abrasioni; 1) verificare che l'utensile sia a doppio isolamento (220V), o alimentato a bassissima tensione di sicurezza (50V), comunque non collegato elettricamente a terra; 2) verificare l'integrità e l'isolamento dei cavi e della spina di alimentazione; 3) verificare il funzionamento dell'interruttore; 4) controllare il regolare fissaggio della punta. 1) eseguire il lavoro in condizioni di stabilità adeguata; 2) interrompere l'alimentazione elettrica durante le pause di lavoro; 3) non intralciare i passaggi con il cavo di alimentazione. Dopo l'uso: 1) staccare il collegamento elettrico dell'utensile; 2) pulire accuratamente l'utensile; 3) segnalare eventuali malfunzionamenti. a) calzature di sicurezza; b) maschera; c) otoprotettori; d) guanti.
18 Vibratore elettrico per calcestruzzo Il vibratore elettrico per calcestruzzo è un attrezzatura per il costipamento del conglomerato cementizio a getto avvenuto. 1) Elettrocuzione; 2) Vibrazioni 1) verificare l'integrità dei cavi di alimentazione e della spina; 2) posizionare il trasformatore in un luogo asciutto. 1) proteggere il cavo d'alimentazione; 2) non mantenere a lungo fuori dal getto l'ago in funzione; 3) nelle pause di lavoro interrompere l'alimentazione elettrica. Dopo l'uso: 1) scollegare elettricamente l'utensile; 2) pulire accuratamente l'utensile; 3) segnalare eventuali malfunzionamenti. a) casco; b) calzature di sicurezza; c) otoprotettori; d) guanti; e) indumenti protettivi.
19 Martello demolitore elettrico Il martello demolitore è un'attrezzatura la cui utilizzazione risulta necessaria ogni qualvolta si presenti l'esigenza di un elevato numero di colpi ed una battuta potente. 1) Elettrocuzione; 2) Inalazione polveri, fibre; 3) Urti, colpi, impatti, compressioni; 1) verificare che l'utensile sia del tipo a doppio isolamento (220 V), o alimentato a bassissima tensione di sicurezza (50V), comunque non collegato a terra; 2) verificare l'integrità del cavo e della spina di alimentazione; 3) verificare il funzionamento dell'interruttore; 4) segnalare la zona esposta a livello di rumorosità elevato; 5) utilizzare la punta adeguata al materiale da demolire. 1) impugnare saldamente l'utensile con le due mani tramite le apposite maniglie; 2) eseguire il lavoro in condizioni di stabilità adeguata; 3) non intralciare i passaggi con il cavo di alimentazione; 4) staccare il collegamento elettrico durante le pause di lavoro Dopo l'uso: 1) scollegare elettricamente l'utensile; 2) controllare l'integrità del cavo d'alimentazione; 3) pulire l'utensile; 4) segnalare eventuali malfunzionamenti. a) casco; b) calzature di sicurezza; c) occhiali; d) maschera; e) otoprotettori; f) guanti antivibrazioni; g) indumenti protettivi.
20 Gruppo Elettrogeno portatile Il gruppo elettrogeno è una macchina costituita da un motore termico accoppiato ad un generatore elettrico, atta a produrre energia elettrica. Essi possono essere marini o terrestri. I primi si distinguono per la loro applicazione tipica su imbarcazioni di piccole medie e grandi dimensioni, poiché solitamente dotati di sistemi di raffreddamento costituiti da scambiatore di calore acqua/aria e da trattamenti anticorrosione in tutte le loro parti. I gruppi elettrogeni più comuni producono C.A. a bassa tensione, monofase o trifase, con tensioni di uscita generalmente di 220 Volt e 380 Volt (o 230 e 400 Volt rispettivamente secondo i nuovi standard europei). La gamma di potenze prodotte è molto ampia, variando dal kva o meno dei piccoli gruppi elettrogeni ad uso casalingo, alle migliaia di kva dei grandi gruppi per uso industriale 1) Calore, fiamme 2) Elettrici 3) Rumore 4) Gas, vapori 5) Getti, schizzi (ad esempio di oli minerali e derivati) PRIMA DELL USO: Non installare in ambienti chiusi e poco ventilati; Collegare all impianto di messa a terra il gruppo elettrogeno; Distanziare il gruppo elettrogeno dai posti di lavoro; Verificare il funzionamento dell interruttore di comando e di protezione; Verificare l efficienza della strumentazione. DURANTE L USO: Non aprire o rimuovere gli sportelli; Per i gruppi elettrogeni privi di interruttore di protezione, alimentare gli utilizzatori interponendo un quadro elettrico a norma; Eseguire il rifornimento di carburante a motore spento e non fumare; Segnalare tempestivamente gravi anomalie. DOPO L USO: Staccare l interruttore e spegnere il motore; Eseguire le operazioni di manutenzione e revisione a motore spento, segnalando eventuali anomalie; Per le operazioni di manutenzione attenersi alle indicazioni del libretto. a) Calzature di sicurezza b) Otoprotettori c) Guanti d) Indumenti protettivi
21 Compattatore a piatto battente Il costipatore è una macchina destinata al costipamento di rinterri di non eccessiva entità, come quelli eseguiti successivamente a scavi per posa di sottoservizi, ecc. Il costipatore agisce sul terreno in maggiore profondità rispetto al compattatore a piatto vibrante. 1) Urti, colpi, impatti, compressioni 2) Vibrazioni 3) Scivolamenti, cadute a livello 4) Calore, fiamme 5) Rumore 6) Gas, vapori 7) Getti, schizzi (ad esempio di oli minerali e derivati) PRIMA DELL USO: Verificare la funzionalità dei comandi; Segnalare la zona d intervento; Verificare la consistenza dell area da compattare. DURANTE L USO: Non utilizzare le macchine su terreni con pendenza da rendere incontrollabile la macchina; Durante i rifornimenti di carburante spegnere il motore e non fumare; Tenere i comandi ed il maniglione di guida pulito da grasso, olio, ecc; Non usare la macchina in locali non sufficientemente areati; Utilizzare la macchina con un aiutante se necessario. DOPO L USO: Chiudere il rubinetto del carburante; Effettuare la manutenzione e la revisione necessaria al reimpiego della macchina; Segnalare eventuali malfunzionamenti. a) Copricapo b) Calzature di sicurezza c) Otoprotettori d) Guanti antivibrazioni e) Indumenti protettivi
22 Compattatore a piatto Vibrante Il compattatore a piatto vibrante è una macchina destinata al costipamento di rinterri di non eccessiva entità, come quelli eseguiti successivamente a scavi per posa di sottoservizi, ecc. 1) Urti, colpi, impatti, compressioni 2) Vibrazioni 3) Calore, fiamme 4) Rumore 5) Movimentazione manuale dei carichi 6) Gas, vapori PRIMA DELL USO: Verificare la consistenza dell area da compattare; Verificare l efficienza dei comandi; Verificare l efficienza dell involucro coprimotore; Verificare l efficienza del carter della cinghia di trasmissione. DURANTE L USO: Non lasciare la macchina in moto senza sorveglianza; Non utilizzare la macchina in ambienti chiusi e poco ventilati; Durante il rifornimento di carburante spegnere il motore e non fumare. DOPO L USO: Chiudere il rubinetto del carburante; Eseguire le operazioni di revisione e manutenzione necessarie al reimpiego della macchina a motore spento; Segnalare tempestivamente eventuali malfunzionamenti. a) Copricapo b) Calzature di sicurezza c) Otoprotettori d) Guanti antivibrazioni
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