MARMO 1 DESCRIZIONE 2 UTILIZZI 3 MISURE E PESI 4 CARATTERISTICHE TECNICHE

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1 MARMO 1 DESCRIZIONE Elementi ricavati da lastre in pietra naturale per pavimentazioni e rivestimenti, di spessore nominale 15 mm, di varia natura petrografica e formato. Marmi e pietre naturali: Bianco Carrara Avorio Perlino Giallo Reale Rosso Alicante Verde imperiale Grigio Bardiglio Grigio Carnico Marrone Emperador Nero Marquinia Formati: Quadrato (Q) Quadrato (Q 40) Esagono (E) Trapezio (T 23) Trapezio (T 60) Triangolo (TR 20) Rombo (R) Doga (D 60) Spina destra (S 30-A) Spina sinistra (S 30-B) 2 UTILIZZI A RIVESTIMENTO INTERNO Edilizia residenziale e pubblica B PAVIMENTO Per ambienti residenziali e commerciali (negozi, ristoranti ecc.) C BAGNO Adatto all'utilizzo in ambienti bagno. Adatto all'utilizzo nelle zone doccia o a diretto contatto con l'acqua, previo trattamento successivo alla posa. D PISCINE E SPA Non adatto E ESTERNI Non adatto 3 MISURE E PESI Formato Spessore Giunto suggerito nella posa Peso vari 15 mm (+/- 1mm) 2 mm 40,5 kg/mq 4 CARATTERISTICHE TECNICHE Ogni lastra, pur provenendo dallo stesso blocco, è sempre diversa dalle altre; le variazioni cromatiche e le venature degli elementi di marmo rientrano nelle caratteristiche di un prodotto totalmente naturale e sono da considerarsi per questo, caratteristiche distintive del prodotto stesso. Bisazza Marmo è certificato CE. Sono pertanto disponibili le singole DoP (Declaration of Performance) dei 9 marmi e pietre naturali. Le DoP vengono consegnate con il materiale e sono disponibili sul sito Bisazza. Vedi tabella 9 per i risultati delle prove di laboratorio della collezione completa. Pagina 1 di 6

2 5 PUNTI DI FORZA - Pattern ispirati alla tradizione dei pavimenti lapidei policromi, rivisitati in chiave contemporanea. - Quadrati, esagoni, trapezi e triangoli di marmi diversi si compongono in disegni bicolore, o in decori dall effetto tridimensionale. - Le dimensioni ridotte degli elementi ne rendono facile la movimentazione; lo spessore maggiore rispetto alle comuni piastrelle rende possibile levigare ripetutamente il pavimento a distanza di anni. - Gli elementi sono forniti prefiniti, levigati, con finitura lucida, facilitando il compito del posatore che, prima di procedere con la levigatura in opera, può già vedere la superficie finita del marmo e controllare meglio la disposizione dei pezzi in base al tono e al disegno della venatura. - Gli elementi possono essere forniti con costa bisellata, raccomandata in caso di posa con fuga*, di posa a parete o comunque nei casi dove non sia prevista la levigatura in opera. *Nel catalogo sono evidenziati quei decori che, per la natura geometrica del disegno, non si prestano alla posa con fuga e devono essere quindi levigati e lucidati in opera. In caso di posa a parete, questi decori possono essere posati con elementi accostati (con costa bisellata). 6.a POSA IN OPERA Preparazione del sottofondo Gli elementi in marmo vanno posati su un supporto rigido: massetto stagionato, asciutto, pulito, ben livellato e privo di fessurazioni. Eventuali crepe nel massetto vanno sigillate con prodotti idonei disponibili sul mercato. Se il massetto non si dovesse presentare planare, usare un autolivellante. Sanare l eventuale umidità residua con barriere al vapore, usando specifici primer. L umidità di risalita può causare macchie sulla superficie del marmo. Prima della posa, se necessario, è possibile eseguire un pretrattamento con protettivi anti-risalita di sali e impurità, come il FILA PW10*, da stendere sul retro degli elementi in marmo. Per i sottofondi cementizi sono accettabili valori di umidità minori del 2%; per quelli a base di anidrite l'umidità deve risultare inferiore allo 0,5%. In caso di struttura in legno del solaio, è buona norma utilizzare delle membrane desolidarizzanti/disaccoppianti prima di procedere con la posa del marmo. Posa in opera Utilizzare un collante idoneo per la posa dei materiali lapidei. Applicare in modo uniforme il collante, sia sul massetto, usando una spatola a denti larghi (1 cm di larghezza e 1 cm di altezza), che sul retro del marmo (doppia spalmatura). Per il retro dell'elemento utilizzare la parte liscia della spatola. Non lasciare alcun vuoto di colla per evitare la rottura degli spigoli. Posizionare a mano gli elementi in marmo, senza martellarli e avendo cura di non urtare gli spigoli tra loro. Se prevista la levigatura in opera, accostare gli elementi tra loro senza giunto. Se prevista la posa con fuga, senza levigatura in opera, lasciare 2 mm di giunto tra gli elementi, quanto basta all'inserimento dello stucco con una spatola, aiutandosi con appositi distanziatori. Per tagliare gli elementi in modo perfetto, utilizzare il flessibile con un disco diamantato per marmo o una taglierina ad acqua. Rimuovere subito con una spugna bagnata l eventuale eccesso di colla dalla superficie degli elementi e dalle fughe tra gli stessi. * fare riferimento alle schede tecniche del produttore Pagina 2 di 6

3 6.b STUCCATURA - POSA CON FUGA Iniziare la fase di stuccatura solo quando la colla utilizzata per la posa è completamente asciutta: per i tempi di asciugatura, consultare la scheda tecnica del prodotto utilizzato. Usare stucchi cementizi, evitando quelli modificati con polimeri di vario tipo. Procedere alla stuccatura al massimo di 3-4 mq alla volta. Inumidire leggermente la superficie con una spugna; riempire le fughe con un frattazzo di gomma pulito, passare poi una spugna bagnata su tutta la superficie del marmo per uniformare il tutto e infine lavare con acqua pulita. Rimuovere in tempo utile eventuali tracce di stucco dalla superficie, evitando qualsiasi prodotto a base acida. Dopo la posa e la stuccatura, fino a quando il cantiere sarà attivo, si raccomanda di proteggere la superficie coprendola con teli di carta o TNT, evitando fogli di nylon che impediscono la naturale traspirazione della pietra e possono creare umidità di condensa, e cartoni che possono trasferire sulla pietra eventuale tannino o stampe. 6.c STUCCATURA - POSA ACCOSTATA CON LEVIGATURA IN OPERA Usare stucchi poliesteri o epossidici, idonei alla levigatura in opera del marmo. Utilizzare una spatola di plastica pulita per riempire le fughe con lo stucco, schiacciandolo bene in prossimità degli incroci e rimuovendo quello in eccesso. Procedere velocemente per piccole porzioni di superficie, vista la rapidità di catalisi dei prodotti. A stucco indurito, passare alla fase di levigatura e lucidatura affidandosi a personale specializzato. In caso di posa accostata a parete, non essendo possibile la levigatura in opera, se fosse necessario stuccare alcuni punti, utilizzare stucchi cementizi, evitando quelli modificati con polimeri di vario tipo, e procedere come indicato al punto 6.b. Dopo la posa e la stuccatura, fino a quando il cantiere sarà attivo, si raccomanda di proteggere la superficie coprendola con teli di carta o TNT, evitando fogli di nylon che impediscono la naturale traspirazione della pietra e possono creare umidità di condensa, e cartoni che possono trasferire sulla pietra eventuale tannino o stampe. Pagina 3 di 6

4 7 MANUTENZIONE Possibili trattamenti Prima di eseguire qualsiasi trattamento, pulire la superficie come indicato al paragrafo "pulizia ordinaria". 1) Trattamento con protettivo a base acqua. Dopo almeno 3 ore dal termine della pulizia con Fila CLEANER* e se la superficie in marmo risulta pulita ed asciutta, cioè senza alonature scure dovute a residui di umidità, procedere con l applicazione del protettivo in base acqua FILA MP90 ECO PLUS*. Per effettuare questo trattamento si consiglia di applicare il prodotto utilizzando dei velli spandicera puliti ed asciutti, pennellesse o altri applicatori similari impartendo un adeguata pressione sulla superficie e ripassando più volte in modo da permettere al prodotto di penetrare nel marmo e nei giunti. Per l'applicazione su superfici verticali è opportuno iniziare a stendere il prodotto partendo dal punto più alto della parete per evitare che eventuali colature si sovrappongano alla superficie già trattata. Rimuovere eventuali colature prima che asciughino. Terminata l applicazione del prodotto FILA MP90 ECO PLUS*, attendere almeno 3 ore prima di poter toccare e/o calpestare le superfici e, solo se strettamente necessario, farlo indossando guanti e/o calze di cotone bianco perfettamente puliti. Prima di utilizzare le superfici o procedere con altri trattamenti, attendere almeno 24 ore. Durante tutte le lavorazioni in cantiere fare molta attenzione a non macchiare le superfici con sostanze aggressive, in particolare quelle a Ph acido, in quanto corrosive per i materiali lapidei. Per questo motivo consigliamo di proteggere la superficie coprendola con teli di carta o TNT, evitando fogli di nylon che impediscono la naturale traspirazione della pietra e possono creare umidità di condensa, e cartoni che possono trasferire sulla pietra eventuale tannino o stampe. 2) Trattamento con protettivo a base solvente per bagni e box doccia. Dopo almeno 3 ore dal termine della pulizia con FILA CLEANER* e se la superficie in marmo risulta pulita ed asciutta, cioè senza alonature scure dovute a residui di umidità, si può procedere con l applicazione di due mani a distanza di 12 ore l una dall altra del protettivo in base solvente FILA MP90*. Per effettuare questo trattamento si consiglia di applicare il prodotto utilizzando dei velli spandicera puliti ed asciutti, pennellesse o altri applicatori similari impartendo un adeguata pressione sulla superficie e ripassando più volte in modo da permettere al prodotto di penetrare nel marmo e nei giunti. Per l'applicazione su superfici verticali è opportuno iniziare a stendere il prodotto partendo dal punto più alto della parete per evitare che eventuali colature si sovrappongano alla superficie già trattata. Rimuovere eventuali colature prima che asciughino. Terminata l applicazione del prodotto FILA MP90*, attendere almeno 3 ore prima di poter toccare e/o calpestare le superfici e, solo se strettamente necessario, farlo indossando guanti e/o calze di cotone bianco perfettamente puliti. Prima di utilizzare le superfici o procedere con altri trattamenti, attendere almeno 24 ore. Durante tutte le lavorazioni in cantiere fare molta attenzione a non macchiare le superfici con sostanze aggressive, in particolare quelle a Ph acido, in quanto corrosive per i materiali lapidei. Per questo motivo consigliamo di proteggere la superficie coprendola con teli di carta o TNT, evitando fogli di nylon che impediscono la naturale traspirazione della pietra e possono creare umidità di condensa, e cartoni che possono trasferire sulla pietra eventuale tannino o stampe. Pulizia ordinaria Per la pulizia giornaliera del marmo, consigliamo di lavare con il detergente neutro FILACLEANER* diluito 1:200 in acqua (mezza tazzina da caffè in 5 litri di acqua). Utilizzare possibilmente acqua tiepida e strizzare bene lo straccio sciacquandolo spesso nella soluzione di detergente. Questa operazione può essere fatta con macchina lavasciuga e appositi dischi in microfibra evitando le spazzole in nylon. Manutenzione straordinaria Rivolgersi a personale specializzato. * fare riferimento alle schede tecniche del produttore Pagina 4 di 6

5 8 AVVERTENZE - Pulire immediatamente eventuali macchie con acqua o detergenti neutri (es. Fila Cleaner*); per macchie difficili, utilizzare prodotti specifici come FILANOSPOT* (per grasso e olio) oppure FILA SR/95* (per sostanze colorate come caffè, vino, ecc.). - Evitare nel modo più assoluto detergenti di natura acida e fortemente alcalina (ammoniaca, candeggina, soda, etc.), qualunque sia la loro concentrazione e anche se diluiti, perchè tendono ad aggredire il materiale. * fare riferimento alle schede tecniche del produttore Pagina 5 di 6

6 GRIGIO CARNICO 14,7 Mpa (min. 12 Mpa) 0,09% (max. 0,12%) 2691kg/m 3 0,27% 21,6 mm (max. 22,5 mm) 1700 N (min N) 54 asciutto MARRONE EMPERADOR Breccia Dolomitica 11,3 Mpa (min. 7,3 Mpa) 0,6% (max. 1,1%) 2687 kg/m 3 2,91% 18,6 mm (max. 19,5 mm) 2500 N (min N) 55 asciutto 1 NERO MARQUINIA Biomicrite 13,9 Mpa (min. 11,5 Mpa) 0,1% (max. 0,2%) 2707 kg/m 3 0,24% 19,3 mm (max. 20,3 mm) 1800 N (min N) 56 asciutto 9 RIASSUNTO PROVE DI LABORATORIO CARATTERISTICHE TEST RISULTATI Nome commerciale BIANCO CARRARA AVORIO PERLINO GIALLO REALE ROSSO ALICANTE VERDE IMPERIALE GRIGIO BARDIGLIO Designazione petrografica EN 12407:2007 Marmo Biomicrite Biomicrite Breccia Biomicritica Serpentinite Marmo Biospar-Micrite Resistenza a flessione sotto carico concentrato EN 12372: ,1 Mpa (min. 16,2 Mpa) 12,7 Mpa (min. 9,6 Mpa) 11,5 Mpa (min. 7,7 Mpa) 14,9 Mpa (min. 10,3 Mpa) 37,8 Mpa (min. 31,7 Mpa) 14,3 Mpa (min. 13 Mpa) Assorbimento acqua a pressione atmosferica EN 13755:2008 0,09% (max. 0,13%) 0,9% (max. 1,1%) 0,4% (max. 0,7%) 0,16% (max. 0,23%) 0,09% (max. 1,2%) 0,10% (max. 0,13%) Massa Volumica apparente e porosità aperta EN 1936: kg/m 3 0,21% 2640 kg/m 3 2,59% 2685 kg/m 3 1,04% 2688 kg/m 3 0,36% 2676 kg/m 3 0,23% 2715 kg/m 3 0,25% Resistenza all'abrasione EN 14157: ,5 mm (max. 22,6 mm) 19,5 mm (max. 20,4 mm) 20,4 mm (max. 22,2 mm) 16,3 mm (max. 17,31 mm) 16,5 mm (max. 17,29 mm) 20,4 mm (max. 22,23 mm) Carico di rottura in corrispondenza dei fori di fissaggio EN 13364: N (min N) 1800 N (min N) 1750 N (min N) 1950 N (min N) 3200 N (min. 2203N) 1500 N (min N) Resistenza allo scivolamento SRV (finitura lucida) EN 14231: asciutto 59 asciutto 72 asciutto 50 asciutto 46 asciutto 54 asciutto * Classe 0: Rd 15 Interni in ambienti residenziali non soggetti a regolamentazione Classe 1: 15 Rd 35 Interni di ambienti pubblici con gradiente <6%