Rigoni Mario di GioBatta, n di matricola, sergente maggiore del 6 reggimento alpini, battaglione vestone, cinquantacinquesima compagnia,

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1 Mario Rigoni Stern Mario Rigoni Stern (Asiago, 1º novembre 1921 Asiago, 16 giugno 2008) è stato un militare e scrittore italiano, e un amante delle montagne dell'altopiano di Asiago Il suo nome resta legato a Il sergente nella neve.

2 Rigoni Mario di GioBatta, n di matricola, sergente maggiore del 6 reggimento alpini, battaglione vestone, cinquantacinquesima compagnia, plotone mitraglieri

3 L'entrata in guerra dell'italia

4 Propaganda della guerra

5 Che reparto siete? mi chiede-55 del Vestone 6 Alpini... eravamo venuti a dare il cambio al Valcismon della Julia...Il Cervino era il battaglione con il quale avevo partecipato a un azione dell inverno precedente.

6 E gli altri? dico. Sono qui, - dice, - vieni -. Il plotone, il nostro plotone pesante. Dove sono? Vieni, sergentmagiu -. Chiamo vicino a me Antonelli, Bodei e qualche altro. Giuanin, - chiedo, - dov è Giuanin? Non mi dicono niente. «Ghe rivarem a baita?» - E morto, - mi dice Bodei. Ecco il suo portafogli. E gli altri? chiedo. Siamo in sette con te, - dice Antonelli.

7 La Sacca

8 Combattimenti degli alpini per uscire dalla sacca

9 ... Dopo tanto tribolare, finalmente, bevevano e mangiavano e dormivano...

10 Guardando le stelle mi accorsi che si cambiava direzione.

11 L' esercito tedesco perde la battaglia di Stalingrado

12 La pesante in azione

13 Spariamo a delle slitte che passano veloci tra uno steccato e l altro e a un gruppo di soldati russi che stanno entrando in un isba.

14 Le truppe italiane sono costrette alla ritirata a meno 35 gradi e per 700 km, mentre l' accerchiamento si stringeva.

15 Di nuovo, dunque, si camminava; squadra per squadra, plotone per plotone

16 Si andava con la testa bassa, uno dietro l altro, muti come ombre.

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18 Ma si avanzava lentamente, troppo lentamente

19 Ogni tanto qualcuno cadeva sulla neve e si rialzava a fatica.

20 I miei compagni sono stanchi, ogni tanto un uomo del mio plotone se ne va, gira per il villaggio tra le slitte degli ungheresi. Hanno le slitte stracariche di lardo, salumi, zucchero, tavolette di vitamine, ma niente armi e munizioni. Gli alpini girano attorno alle slitte, sornioni, con le mani in tasca e l aria da fessi. Quando tornano tra noi tirano fuori pezzi di lardo e salami da sotto i pastrani.

21 Nella battaglia di Nikolajewka gli alpini riescono a rompere l' accerchiamento con la perdita di migliaia di uomini.(il fumetto è tratto dalla serie Nicolajewka di Mino Milani e Dino Battaglia)

22 La Battaglia di Nikolajewka

23 Là troveremo un isba calda, Rigoni

24 Nel vano dell ingresso vi sono delle arnie. La donna che mi ha dato la minestra è venuta con me per aprirmi la porta e io le chiedo a gesti di darmi un favo di miele per i miei compagni. La donna mi dà il favo e io esco.

25 L' ARMIR (armata italiana in Russia) aveva soldati, 7000 ufficiali e un generale. In Italia sono tornate persone (Sono serviti 200 treni per il trasporto all' andata e 17 per il ritorno). I Morti

26 Giuanin è morto portandomi le munizioni... Di Rino, rimasto ferito durante il primo attacco, non sono riuscito a sapere nulla di preciso... Anche Raul mi ha lasciato quel giorno. Raul, il primo amico della vita militare...

27 I miei più cari amici mi hanno lasciato quel giorno.

28 Lo zaino degli alpini

29 Sono camion italiani quelli laggiù, sono i nostri Fiat e i nostri Bianchi

30 Mi sdraio, i piedi sono come due pezzi di sasso bianco ma non voglio levarmi le scarpe.

31 Una vignetta satirica

32 La guerra è stata come ce la descrive Mario Rigoni Stern e non come viene presentata nei videogiochi, nei fumetti e nei film

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