ORDINANZA n. 76 Registro Generale del COPIA ORDINANZA N. 21 Registro Interno del

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1 COMUNE DI PIGNATARO MAGGIORE Provincia di Caserta ORDINANZA n. 76 Registro Generale del SERVIZIO UFFICIO SINDACO COPIA ORDINANZA N. 21 Registro Interno del OGGETTO: MODALITÀ DI ACCENSIONE OCCASIONALE DI PAGLIA, SFALCI E POTATURA DERIVANTI DA ATTIVITÀ AGRICOLA IL SINDACO PREMESSO CHE: - sono pervenute persistenti segnalazioni anche verbali da parte di imprenditori agricoli anche montani e/o piccoli conduttori in economia che hanno espresso la motivata esigenza dell abbruciamento degli sfalci e potatura nell ambito dell attività agricola; - l art. 184 comma 3 lettera a) del D. Lgs. 152/2006 definisce rifiuti speciali quelli prodotti da attività agricole e agroindustriali ai sensi e per gli effetti dell art del Codice Civile; - ai sensi del D.Lgs. n. 152 del 2006, art. 185, comma 1, lett. f), come sostituito dal D.Lgs. n. 205 del 2010, art. 13, non rientrano nel campo di applicazione della disciplina dei rifiuti, tra gli altri: "le materie fecali se non contemplate dal comma 2, lett. b), paglia, sfalci e potature, nonchè altro materiale agricolo o forestale naturale non pericoloso utilizzati in agricoltura, nella selvicoltura o per la produzione di energia da tale biomassa mediante processi o metodi che non danneggiano l'ambiente, nè mettono in pericolo la salute umana". Lo ha precisato la Cassazione con la sentenza del 07/03/2013, n , contrariamente a quanto sostenuto dal Tribunale di Firenze che aveva affermato la colpevolezza dell'imputata in ordine al reato di cui al D.Lgs n. 152 del 2006, art. 256, comma 1, lett. a), a lei ascritto per avere effettuato lo smaltimento di rifiuti non pericolosi, costituiti da frasche e residui di potatura, mediante combustione in assenza della prescritta autorizzazione.

2 CONSIDERATO CHE - La legge regionale n. 11 del 7 maggio 1996, all allegato C Prescrizioni di massima e polizia forestale, art. art. 6 Cautela per la salvaguardia delle zone a rischio di incendio al comma 1 definisce il periodo dal 15 giugno al 30 settembre in cui é vietato a chiunque accendere fuochi all'aperto nei boschi, come individuati dall'art. 14 della presente legge, e per una distanza da essi inferiore a 100 metri. Al comma 2 definisce il periodo dal 30 giugno al 30 settembre in cui é vietato a chiunque accendere fuochi nei pascoli, cioè nelle aree i cui soprassuoli sono rivestiti da cotico erboso permanente anche se sottoposto a rottura ad intervalli superiori ai 10 anni e anche se interessati dalla presenza di piante arboree od arbustive radicate mediamente a distanza non inferiore ai 20 metri; PRESO ATTO CHE: - Il territorio del comune di Pignataro Maggiore ha una vocazione agricola importante con presenza di coltivazioni tipiche quali olivo (zona collinare), nocciolo, vite, pescheti e frutteti, tutti fruttiferi; - L attività di gestione controllata dei residui vegetali mediante combustione controllata sul luogo di produzione rappresenta una tradizionale pratica agricola volta alla mineralizzazione degli elementi contenuti nei residui organici ed anche al fine di determinare un controllo indiretto delle fonti di inoculo e propagazione delle fitopatie riducendo o eliminando addirittura la necessità di trattamenti chimici; - La stessa Legge regionale n. 11 del 7 maggio 1996 ha recepito e consentito tale pratica proprio a dimostrazione della storicità della tradizione e della normale pratica agricola da sempre perseguita nel territorio; PRESO ATTO INOLTRE CHE: - Ai fini della prevenzione di patologie fitosanitarie, la normativa, in particolare la Direttiva 2000/29/CE, impone misure di profilassi specifiche di lotta obbligatoria al fine di impedire danni rilevanti all agricoltura, all ambiente ed al paesaggio causati dai parassiti e garantire la sicurezza alimentare, in particolare si ricorda: il cancro batterico dell actinidia, la cocciniglia del pino marittimo, vaiolatura delle drupacee, malsecco degli agrumi, colpo di fuoco batterico, flavescenza dorata della vite, punteruolo rosso delle palme; la bruciatura dei residui in questi casi è efficace sulla diffusione delle fitopatie; VISTA: -la legge regionale n. 11 del 7 maggio 1996 e gli ultimi Decreti Dirigenziali Regionali del 18/07/2013 e del 01/08/2013; VISTA: -l approvazione in data 15 novembre 2013, da parte del Consiglio dei Ministri della Repubblica Italiana, del disegno di legge collegato alla legge di stabilità Disposizioni in materia ambientale per promuovere misure di green economy e per il contenimento dell uso eccessivo di risorse naturali che all art. 30 contiene le disposizioni in materia di combustione controllata di materiali vegetali di origine agricola. La disposizione prevede che, fatte salve le norme sulla condizionalità previste nell ambito della Politica Agricola Comunitaria, i Comuni tenuto conto delle specifiche peculiarità del territorio con propria Ordinanza individuano le aree, i periodi e gli orari in cui è consentita la combustione controllata, sul sito di produzione, del materiale vegetale di origine agricola,suddiviso in piccoli cumuli e in quantità giornaliere non superiori a 3 (tre) metri cubi per ettaro, mediante processi o metodi che in ogni caso non danneggino l ambiente, né mettano in pericolo la salute umana. Nei periodi di massimo rischio per gli incendi boschivi, dichiarati dalla Regione Campania, la bruciatura di residui vegetali agricoli e forestali è sempre vietata. E vietata in ogni caso in cui sussistano condizioni meteo-climatiche o ambientali sfavorevoli, ovvero in tutti i casi in cui da tale attività possano derivare rischi per la pubblica e privata incolumità e per la salute umana; RILEVATO CHE: -lasciare sul suolo imploranti quantità di residui agricoli, anche cippati, potrebbe provocare, in caso di forti piogge, il trasferimento dello stesso nelle scoline e poi nei corsi d acqua provocando ostruzioni e diminuzione della capacità di deflusso con conseguenze sull assetto idrogeologico del territorio;

3 RITENUTO NECESSARIO: -garantire, sul territorio comunale, un sistema di smaltimento delle potature e dei residui agricoli al fine di evitare rischiper l ambiente, per l innesco e la propagazione di incendi, per la diffusione di fitopatologie e quindi per la diminuzione anche dei trattamenti chimici per le stesse, nelle more di realizzare, organizzare e attivare impianti, sistemi, auto-smaltimento o altro che consenta il rispetto di quanto stabilito dal D. Lgs. 152/2006; VISTO il D. Lgs. 267/2000; VISTO il D. Lgs. 152/2006; VISTA la Legge Regionale n. 11 del 7 maggio 1996; VISTA la Direttiva Europea 2008/98/CE; VISTA ORDINA Per le ragioni meglio precisate in premessa, dalla data 30 settembre e fino al 30 giugno, in deroga all impiego dei residui agricoli ai sensi dell art. 185 del D. Lgs. 152/2006, di consentire occasionalmente la combustione, sul luogo di produzione, dei soli residui paglia, sfalci e potatura provenienti da attività agricole, alle seguenti condizioni a tutela della salute e dell ambiente: 1. Le operazioni di accensione e spegnimento dei fuochi devono svolgersi nelle giornate in assenza di vento, entro i seguenti orari: a. Dal sorgere del sole e fino alle 10,00; b. Dalle ore e fino al tramonto; 2. Se all accensione dei fuochi sopravvenga vento o altre condizioni di pericolosità che possano facilitare la propagazione delle fiamme, il fuoco dovrà essere immediatamente spento; 3. Il terreno su cui si esegue la combustione deve essere circoscritto ed isolato con mezzi efficaci ad evitare l insorgere ed il propagarsi del fuoco, in particolare deve realizzarsi una fascia di larghezza non inferiore a 5 metri priva di vegetazione; 4. Durante tutte le fasi dell attività e fino all avvenuto spegnimento del fuoco deve essere assicurata costante vigilanza da parte del produttore o del conduttore del fondo o di persona di sua fiducia ed è vietato abbandonare la zona fino alla completa estinzione di focolai e braci; 5. La combustione deve essere effettuata all aperto in cumuli di dimensione limitata (fino ad un massimo di 3 metri cubi al giorno per ettaro), in modo tale da produrre minore quantità possibile di fumo ed evitare comunque che lo stesso rechi disturbo a terzi ed avendo cura di isolare l intera zona da bruciare tramite unafascia libera da residui vegetali e di limitare l altezza ed il fronte dell abbruciamento; 6. La combustione deve avvenire a distanza di sicurezza dagli edifici di terzi e dalle strade e comunque il fumo non deve propagarsi sui predetti manufatti; 7. È vietato l abbruciamento nei giorni in cui le condizioni metereologiche favoriscono il ristagno della fumosità prodotta e l accumulo verso il basso e impediscono la facile dispersione del contenuto particellare in atmosfera; 8. La combustione di materiali o sostanze diversi dagli scarti vegetali indicati nella presente ordinanza è sempre vietata; 9. La combustione è vietata durante il periodo in cui sia dichiarato dalla Regione Campania lo stato di grave pericolosità per gli incendi boschivi, ovvero nel caso di espresso divieto dell Autorità; 10. Il fuoco dovrà essere spento a seguito di ordine verbale impartito da Agenti od Ufficiali di Polizia Giudiziaria o dai Vigili del Fuoco. È consentito l accumulo per una naturale trasformazione in composto per la triturazione in loco per la stessa finalità. L inosservanza delle disposizioni previste da ogni punto della presente Ordinanza, fatte salve le responsabilità di ordine penale e civile derivanti dalle eventuali conseguenze causate dal mancato rispetto del

4 presente atto, qualora non sanzionate dalla vigente normativa o da specifiche norme regolamentari, è soggetta alla sanzione amministrativa del pagamento di una somma da Euro 80,00 a Euro 500,00 ai sensi dell art. 7/bis, comma 1/bis, del D. Lgs. N. 267 del 18/08/2000. È fatto obbligo, a chiunque spetti, di osservare e far osservare la presente Ordinanza. A norma dell art. 3 della Legge n. 241/1990, si avverte che avverso la presente Ordinanza, chiunque vi abbia interesse,potrà presentare ricorso ai sensi della Legge n. 1034/1971 al TAR Campania,entro 60 gg. Dalla data della sua pubblicazione, ovvero ricorso straordinario al capo dello Stato ai sensi del DPR n. 1199/1971, entro 120 gg. Dalla data della sua pubblicazione. DISPONE La pubblicazione della presente Ordinanza sul sito del Comune e la sua trasmissione a: Prefetto di Caserta; Al Comando Provinciale dei Carabinieri di Caserta; Al Comando Provinciale del Corpo Forestale dello Stato di Caserta; Alla Stazione dei Carabinieri di Pignataro Maggiore; Alla Questura di Caserta; Al Comando Stazione del Corpo Forestale dello Statodi Calvi Risorta; Alla Polizia Provinciale di Caserta; Alla Polizia Municipale Sede; All ARPAC Provinciale di Caserta; All Azienda ASL di Caserta; Alla Provincia di Caserta; Gli agenti di Polizia sono incaricati dell esatta osservanza della presente ordinanza. Il Sindaco f.to Raimondo CUCCARO

5 VISTO SEGRETERIA La presente ORDINANZA 76 del , ai soli fini della pubblicità e trasparenza dell'azione amministrativa, viene pubblicata all'albo Pretorio on-line del Comune in data odierna per rimanervi quindici giorni consecutivi. Pignataro Maggiore lì IL RESPONSABILE DELLA PUBBLICAZIONE f.to Giovanni MARCELLO REGISTRO GENERALE N Il sottoscritto Messo Comunale, attesta che la presente ORDINANZA è stata pubblicata all Albo Pretorio on-line del Comune dal per gg. 15 consecutivi. f.to IL MESSO COMUNALE COPIA CONFORME ALL'ORIGINALE PER USO AMMINISTRATIVO Pignataro Maggiore lì IL RESPONSABILE DEL SERVIZIO AMMINISTRATIVO

O R D I N A N Z A N. 8 D E L 29 A P R I L E

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