Preone 8 giugno La determinazione sperimentale del DMV
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1 Preone 8 giugno La determinazione sperimentale del Preone, arch. 10 Chiara giugno Bertolini La determinazione Direttore del servizio sperimentale gestione del risorse idriche della Regione FVG
2 Derivazioni Uso idroelettrico, irriguo, ittiogenico, ecc. Captazione da sorgente (blu) Captazione da corso d acqua (verde) Tratti sottesi da derivazioni Sbarramenti nazionali (h>15 m o V> mc) Sbarramenti regionali (h>15 m o V> mc)
3 Derivazioni Zoom Preone Captazione da sorgente (blu) Captazione da corso d acqua (verde) Tratti sottesi da derivazioni (rosso) Sbarramenti nazionali (rosso) Sbarramenti regionali
4 Prelievi da acque superficiali: portate medie concesse mc/ sec idroelettrico igienico industriale irriguo ittiogenico ornamentale potabile Fonte: elaborazione da PTA Analisi conoscitiva
5 Produzione energia elettrica in RFVG da fonte idroelettrica (anno 2011) Impianti idroelettrici al 31/12/2011 Produttori Autoprodutt ori Impianti n Regione FVG Potenza efficiente lorda MW 480,1 14,7 494,8 Potenza efficiente netta Producibilità media annua MW 475,1 14,5 489,6 GWh 1.586,60 75,9 1644,5 Risparmio stimato annuo CO2 ton 904,475 17% del fabbisogno Fonte: Rielaborazione Servizio Energia da report statistici ufficiali Terna anno 2011
6 Produzione di energia elettrica in RFVG: trend Migliaia Bio-Waste and Biogas Solid Biomass Photovoltaic Hydroelectric MWh Anno Fonte: Rielaborazione Servizio Energia da dati TERNA, GSE ed ENEA
7 Produzione di energia elettrica in RFVG: contributo in % (anno 2011) Photovoltaic 10,6% Bio-Waste and Biogas 4,6% Solid Biomass 5,5% Hydroelectric Photovoltaic Solid Biomass Bio-Waste and Biogas Hydroelectric 79,3%
8 Quadro normativo Direttiva 2000/60/CE Commi 5 e 7, articolo 77 del D.Lgs 152/2006 Comma 4 e 5, articolo 1 LR 28/2001 (in via transitoria il deflusso minimo vitale è definito in 4 l/sec per chilometro quadrato di bacino sotteso, deve comunque essere garantita la capacità naturale di autodepurazione dei corpi idrici, nonchè la capacità di sostenere comunità animali e vegetali ampie e ben diversificate) Comma 1 bis, articolo 1 bis LR 28/2001 (La Regione promuove le attività di misura e di monitoraggio per la determinazione dei valori del deflusso minimo vitale, al fine della redazione del Piano) Articoli 38 e 43 del progetto PTA (i concessionari possono presentare domanda per la determinazione sperimentale del )
9 Misure di tutela previste nel PTA Misure di tutela quantitativa e idromorfologica Deflusso minimo vitale Misure di tutela della vegetazione riparia Misure di tutela dell equilibrio del bacino idrogeologico Misure volte al risparmio idrico Misure di tutela qualitativa Recepimento delle disposizioni del D.Lga 152/2006 Individuazione delle zone omogenee Individuazione degli agglomerati e misure per il collettamento delle acque reflue urbane Misure per il trattamento delle acque reflue Acque meteoriche di prima pioggia Scarichi di acque reflue industriali Interventi in materia di sostanze pericolose Misure possibili oltre le previsioni del progetto di PTA Misure divulgative (programma In.F.E.A, Laboratorio Isonzo).
10 Obiettivi della sperimentazione misurare l effetto di rilasci crescenti sull ecosistema acquatico e individuare i valori degli indicatori dello stato ecologico associati al buon potenziale ecologico e agli obiettivi meno rigorosi Ricercare un punto di equilibrio tra le esigenze energetico/ambientali e la qualità dei corpi acquatici e della loro fruibilità Individuare misure complementari per il raggiungimento degli obiettivi di qualità Predisposizione di protocolli di sperimentazione del Sperimentare applicazioni modellistiche (correlazioni habitat fluviale/portata es. preferenze idraulico/morfologico delle specie ittiche targhet) Determinazione dei coefficienti dell algoritmo di calcolo del (K livello di protezione, M modulazione stagionale).
11 Metodologia: indicatori, tempi, modalità operative Fase 1 caratterizzazione: definire lo stato del corso d acqua per tratti omogenei Campionamenti idrologici Campionamenti biologici Campionamenti chimico-fisici Pressioni antropiche Fase 2 sperimentazione: rilasci a steps successivi crescenti finalizzati a verificare l evoluzione/risposta dell ecosistema acquatico alle variazioni del, raccogliere dati sull incremento di beneficio prodotto per i diversi livelli di portata in alveo Durata: 3 anni DM 8 novembre 2010, n.260 criteri tecnici per la classificazione dello stato dei corpi idrici superficiali Gruppo di lavoro (Regione FVG, ARPA, ETP, ADB) e coordinamento scientifico (validazione metodologica delle attività di monitoraggio)
12 Ambiti di studio della sperimentazione Alto-medio Tagliamento Alto But Isonzo Punto rosso: presa Punto verde: rilascio corso d acqua blu: tratto sotteso
13 Sperimentazione alto medio Tagliamento sistema derivatorio presente da oltre 60 anni con 34 punti di captazione e 2 invasi, che alimenta le centrali idroelettriche di Ampezzo e Somplago, 27% della produzione idroelettrica regionale
14 Sperimentazione alto medio Tagliamento Programma delle attività approvato con DGR 1872/12 Obiettivi specifici: valutare vantaggi e limiti di concentrare i punti di rilascio del nei sistemi derivatori a prese multiple; permeabilità dei substrati di fondo (Tagliamento); Definizione di curve di preferenza sitospecifiche per le specie ittiche prioritarie (Degano); Determinazione del coefficiente di modulazione stagionale M; Valutazione del buon potenziale ecologico (GEP) per i corsi d acqua fortemente modificati (Lumiei e Tagliamento a Caprizi)
15 Sperimentazione alto medio Tagliamento Programma dei rilasci Corso d'acqua Località opera di presa Rilascio l/sec ante Scenario incrementale Tagliamento (2) Caprizi (2 mesi x 2 anni) Degano (2) Ovaro (4 settimane) Lumiei (2) Plan del Sach (2 mesi x 2 anni) Tolina (1) Forni di Sopra Giaf (1) Forni di Sopra Tagliamento (1) Forni di Sopra
16 Sperimentazione alto medio Tagliamento Programma dei monitoraggi n. Corso d'acqua località note 1 Tagliamento Andrazza A valle della confluenza T. Tolina 2 Tagliamento Casali Avaris 3 km circa a valle di Caprizi 3 Lumiei Plan del Sach A monte dell'opera di presa 4 Lumiei Ponte per Oltris 1,7 km circa a valle di Plan del Sach 5 Degano Muina 1,8 km circa a valle della presa di Ovaro 6 Degano Ponte SS52 8 km circa a valle della presa di Ovaro 7 Tagliamento Ponte Sacrovit A valle dell'abitato di Forni di Sotto
17 Sperimentazione alto medio Tagliamento Programma dei monitoraggi frequenze di campionamento Componenti monitorate Portate Parametri chimici e fisici Diatomee Macrofite Fauna macrobentonica Frequenza mensile stagionale 2/anno 2/anno stagionale Fauna ittica 1/anno * * Sul T.Degano 2/anno campionamenti della fauna ittica Verifica del punto di infiltrazione delle portate ogni 1 o 2 settimane (Tagliamento tratto Degano/But) Analisi delle caratteristiche idrauliche e morfologiche (Degano tratto presa di Ovaro/Tagliamento)
18 Prese da cui vengono effettuati i rilasci sperimentali Linea di gronda dell alto Tagliamento Torrente Giaf Fiume Tagliamento Torrente Tolina Presa di Plan dal Sach Torrente Lumiei Presa di Ovaro Torrente Degano Presa di Caprizi Fiume Tagliamento Presa del Chiarzò Torrente Chiarzò
19 Sperimentazione alto medio Tagliamento Intervento di rinaturalizzazione Mezzo chilometro di alveo fluviale nel tratto tra il T.Degano a valle della presa di Ovaro; Obiettivo: incrementare l eterogeneità idraulico-morfologica, presupposto per un più efficace sviluppo delle biocenosi, attraverso il posizionamento in alveo di gruppi di massi (0,5-1 mc) Tempi: consegna del progetto definitivo entro giugno 2013
20 Sperimentazione alto But
21 Sperimentazione alto But Società Elettrica Cooperativa Alto But nasce nel 1911 per la produzione e distribuzione di energia elettrica Impianti di Enfretors, Museis e Noiariis utenze (tra cui Promotur) Popolazione servita Paluzza, Cercivento, Ligosullo, Ravascletto, Treppo Carnico, Sutrio e Comegians Impianto idroelettrico di Noiariis edificio centrale
22 Sperimentazione Alto But Programma delle attività in corso di definizione Apporti puntiformi (sorgente del Fontanon di Timau 1000 l/s) Obiettivi specifici: Caratterizzazione in modo puntuale l ecosistema, l idrologia e la morfologia del But interessato dai tre impianti idroelettrici (tipologia, portata media, coefficienti) Valutazione degli effetti dipesi dalla derivazioni in atto e anche da interventi antropici non legati al sistema idroelettrico e naturali (apporto solido del t.moscardo)
23 Sperimentazione Isonzo Centrale Salcano - portata variabile tra i 12,5 e 120 mc/sec Derivazioni sul f. Isonzo: Stracis Texgiulia portata media 49,5 mc Lucinico Consorzio di Bonifica e PATT Spa 25,65 mc/sec (6,35 Irriguo) Poggio Terza Armata Nuova Torcitura 14 mc/sec Consorzio di Bonifica e subconcessionari 21,5 mc/sec (8,51 irriguo)
24 Sperimentazione Isonzo Programma delle attività in corso di definizione Particolarità: Escursioni di portata giornaliera dovuta al particolare utilizzo dell invaso idroelettrico di Salcano; Struttura geologica dell alveo Obiettivi specifici: Valutazione del buon potenziale ecologico (GEP) per i corsi d acqua fortemente modificati Individuare misure complementari per il raggiungimento degli obiettivi di qualità
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