Viabilità di collegamento tra via Foresto e via Rive e manufatti per servizio a Mercato Vecchio 1 stralcio
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1 REGIONE VENETO Provincia di Treviso Comune di Montebelluna Via Foresto Viabilità di collegamento tra via Foresto e via Rive e manufatti per servizio a Mercato Vecchio 1 stralcio codice elaborato scala elaborato descrizione PE IO RE 03 Relazione idraulica fase progetto: PROGETTO DEFINITIVO-ESECUTIVO il committente: Comune di Montebelluna Corso Mazzini 118 C.F./P.IVA il responsabile del procedimento: Arch. Roberto Bonaventura il progettista Dott. Ing. Gabriele Sernagiotto STUDIO DI INGEGNERIA R. SEMENZIN E G. SERNAGIOTTO Via S. Maria in Colle 17/B, Montebelluna Tel Fax info@studioing.eu rev. descrizione file: 127_15 PE IO RE 03.doc data redatto controllato data emissione: 10/05/2016
2 INDICE 1. INQUADRAMENTO GENERALE LA NORMATIVA REGIONALE SULLA COMPATIBILITA IDRAULICA MODELLO IDROLOGICO ELABORAZIONI STATISTICHE DATI DI PRECIPITAZIONE VALUTAZIONE DEL VOLUME DI INVASO
3 1. INQUADRAMENTO GENERALE La presente valutazione di compatibilità idraulica viene redatta per la realizzazione della viabilità di collegamento fra il piano di lottizzazione denominato Frasson e via Foresto a Mercato Vecchio - Montebelluna. Fig. 1: Inquadramento dell intervento. Estratto foto aerea. Con la presente relazione di compatibilità idraulica si intendono verificare le condizioni di deflusso delle precipitazioni meteoriche interessanti l area oggetto di trasformazione e stimare eventuali volumi compensativi da rendere disponibili. Tutte le considerazioni e le analisi svolte seguono la metodologia richiesta dalla D.G.R.V. 3637/02, successivamente aggiornata con la D.G.R.V. 1322/06 (l ultima integrazione della norma è la D.G.R.V. 1841/07), delibere di giunta regionale del Veneto inerenti la Valutazione di Compatibilità Idraulica. 2. LA NORMATIVA REGIONALE SULLA COMPATIBILITA IDRAULICA Il presente studio intende verificare, dal punto di vista idraulico, la perseguibilità del progetto proposto per le aree in esame, sottoponendole alle restrittive normative previste per le varianti urbanistiche stesse. La Regione del Veneto ha emesso alcune norme che disciplinano la pianificazione urbanistica in relazione alla regimazione dei deflussi idrici. Nel Dicembre 2002, con D.G.R.V. 3637/02, è stato istituito l obbligo di redigere una Valutazione di Compatibilità Idraulica per ogni variante agli strumenti urbanistici. Le disposizioni regionali in materia di perimetrazione delle aree a rischio idraulico e idrogeologico e le indicazioni per la formazione dei nuovi strumenti urbanistici, approvate con 3
4 Delibera G.R. n del , successivamente aggiornata con la D.G.R.V. 1322/06 (integrata successivamente dalla D.G.R.V. 1841/07), pongono dei vincoli stringenti all attività di pianificazione urbanistica. Tali disposizioni subordinano l approvazione di nuovi strumenti urbanistici o di loro varianti, al parere di conformità idraulica espresso dalla competente autorità idraulica, individuata dalla Regione Veneto nella unità complessa del Genio Civile Regionale. Al fine di emettere detto parere, l autorità deve avvalersi del parere degli Enti di settore competenti per territorio. Con delibera di G.R. n del , dopo l esperienza acquisita negli anni di applicazione della D.G.R. 3637/02, è stata recepita la necessità di garantire omogeneità di approccio agli studi di compatibilità idraulica. Questi si concretizzano sostanzialmente in elaborazioni idrologiche ed idrauliche finalizzate a definire progettualmente gli interventi che hanno funzione compensativa per garantire l invarianza idraulica, laddove il principio di invarianza idraulica delle trasformazioni del territorio viene così definito: Per trasformazione del territorio ad invarianza idraulica si intende la trasformazione di un area che non provochi un aggravio della portata di piena del corpo idrico ricevente i deflussi superficiali originati dall area stessa. Il Commissario Delegato per l emergenza concernente gli eccezionali eventi meteorologici del 26 Settembre 2007 ha disposto delle Linee guida per la valutazione di compatibilità idraulica nelle quali è precisato che nella sistemazione degli scoperti siano previste delle superfici semimpermeabili, al fine della verifica di compatibilità idraulica potranno essere computate parzialmente a seconda del coefficiente di permeabilità della pavimentazione, coefficiente che potrà essere determinato analiticamente oppure essere assunto secondo quanto riportato nell allegato A alla Deliberazione di Giunta Regionale del Veneto 2948 del 06 ottobre (0.1 per aree agricole, 0.2 per le superfici permeabili (aree verdi), 0,6 per le superfici semipermeabili (grigliati drenanti con sottostante materasso ghiaioso, strade in terra battuta o stabilizzato, ) e pari a 0,9 per le superfici impermeabili (tetti, terrazze, strade, piazzali,..)). 3. MODELLO IDROLOGICO ELABORAZIONI STATISTICHE DATI DI PRECIPITAZIONE L Allegato A della delibera della Giunta Regionale del veneto del 10 maggio 2006 n prevede che, in relazione all applicazione del principio dell invarianza idraulica, venga eseguita un analisi pluviometrica con ricerca delle curve di possibilità climatica per durate di precipitazione corrispondenti al tempo di corrivazione critico per le nuove aree da trasformare. A tal proposito si fa riferimento ai risultati ottenuti nello studio affidato a Nordest Ingegneria S.r.l. dall ing. Mariano Carraro Commissario Delegato per l emergenza concernente gli eccezionali eventi meteorologici che hanno colpito parte del territorio della Regione Veneto nel giorno 26 settembre L obiettivo delle elaborazioni svolte da Nordest Ingegneria S.r.l. per il Commissario degli 4
5 allagamenti e di determinare delle altezze di pioggia attese per ciascuno dei classici dieci tempi di durata di precipitazione considerati (come negli Annali Idrologici 5, 10, 15, 30, 45 minuti, 1, 3, 6, 12 e 24 ore) e per ognuno dei tempi di ritorno ipotizzati, pari a 2, 5, 10, 20, 30, 50, 100 e 200 anni. A tal fine sono state stimate le curve di possibilità pluviometrica, che esprimono l altezza di precipitazione sia in funzione del tempo di ritorno che della durata t della precipitazione. In particolare, Nordest Ingegneria S.r.l. propone sia la canonica relazione a 2 parametri, avente la seguente forma: h = a t dove: t = durata della precipitazione; a,n = parametri della curva forniti dall elaborazione statistica in dipendenza della zona territoriale di riferimento e del tempo di ritorno assunto; n Sia una formulazione a 3 parametri, che permette di ottenere una curva pluviometrica ottimizzata anche per durate di pioggia molto diverse tra loro: a h = ( h + b) dove: t = durata della precipitazione; a,b,c = parametri della curva forniti dall elaborazione statistica in dipendenza della zona territoriale di riferimento e del tempo di ritorno assunto; c t Fig. 2 Regionalizzazione pluviometrica Nello specifico modello idrologico utilizzato, la risoluzione delle equazioni per valutare i volumi necessari a garantire l invarianza idraulica viene svolta assumendo la formulazione delle 5
6 piogge di progetto con la curva a due parametri. In particolare il Comune di Montebelluna appartiene alla zona Alto Sile-Muson in cui vengono esplicitamente individuati i parametri della pioggia di progetto, individuando lo specifico tempo di ritorno per l intervento. Fig. 3 Elaborazioni idrogeologiche Per il calcolo dell invarianza idraulica di considera una tempo di ritorno di 50 anni come specificato nella D.G.R.V. 2948/09. 6
7 4. VALUTAZIONE DEL VOLUME DI INVASO Il volume di invaso da realizzare per garantire l invarianza idraulica nelle superfici soggette a trasformazione verrà calcolato con il procedimento esposto nel testo Sistemi di fognatura. Manuale di progettazione (csdu HOEPLI, Milano, 1997) richiamato al paragrafo 4.2 delle Linee Guida per la Valutazione di Compatibilità Idraulica ; tale modello, denominato anche metodo delle sole pioggie, si basa sul confronto tra la curva cumulata delle portate entranti e quella delle portate uscenti ipotizzando che sia trascurabile l effetto della trasformazione afflussi-deflussi operata dal bacino e dalla rete drenante. La risposta idrologica del sistema è quindi estremamente semplificata trascurando tutti i processi di trasformazione afflussi-deflussi (Routing): permane unicamente la determinazione delle precipitazione efficace (separazione dei deflussi) ottenuta con il metodo del coefficiente di afflusso. Tale ipotesi semplicistica implica che le portate in ingresso al sistema di invaso siano sovrastimate e di conseguenza, nel caso si riesca a garantire la costanza della portata massima allo scarico, anche i volumi di laminazione risulteranno sovrastimanti e cautelativi. Superfici interessate dalla trasformazione AREA SUPERFICIE COEFFICIENTE DI AFFLUSSO Viabilità di progetto 255 0,9 Il calcolo del volume è stato eseguito ipotizzando un coefficiente udometrico pari a 10 l/s per ettaro. Parametri a e n delle CPP per i vari intervalli di tempo: Zona Nord-Occidentale TR = 50 anni 1 ora - 24 ore Intervallo di tempo 5' - 45' 10' - 1 ora 15' - 3 ore 30' - 6 ore 45' - 12 ore Tempo centrale [min] a [mm min -n ] 7,0 9,3 15,9 22,1 24,3 22,2 n [-] 0,573 0,482 0,328 0,252 0,236 0,254 Superficie totale (S) 0,0255 ha Coefficiente di afflusso 0,90 - Coeffficiente udometrico d'uscita 10 l/s,ha Q out=u S l/min Calcolo del volume di laminazione per un tempo di ritorno di 50 anni Tempo centrale t ce [min] a [mm min -n ] 7,00 9,30 15,90 22,10 24,30 22,20 n [-] 0,573 0,482 0,328 0,252 0,236 0,254 tempo critico t cr [min] scarto tce-tcr tempo critico minimo t min [min] 383 V inv,cr [mc] 17 7
8 Il volume necessario per garantire l invarianza idraulica è pari a 17 m 3, con un tempo critico di 383 min. Tale volume verrà realizzato con il sovradimensionamento della rete di raccolta delle acque meteoriche con il posizionamento di tubazioni DN600, per una lunghezza complessiva di 61 metri, posate con una lieve pendenza (1 per mille) con l inserimento di pozzetti di salto, delle dimensioni interne di cm 100x100, visto che la pendenza media della strada è pari al 4,50%; alla fine della linea è presente un pozzetto delle dimensioni interne di cm 100x100 con setto interno tracimabile e luce di fondo Ø200. La nuova linea sarà collegata alla condotta esistente DN400 lungo via Foresto. - Volume condotte DN600 V 2 condotte = ADN 600 lunghezza = π 0,3 ) 61 = 17, 2 ( m Non è stato previsto nessun trattamento delle acque di prima pioggia in quanto le superfici dell intervento rientrano nell art. 39 comma 5 delle Norme Tecniche di Attuazione del Piano di Tutela delle Acque della Regione Veneto; infatti la superficie a strada è pari a 255 m 2 inferiore ai 5000 m
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