PRO 37 Attività di assistenza sanitaria nell ambito di eventi/manifestazioni programmati/e Rev. 1 del 15/04/2015 Pagina 2 di 7
|
|
- Irene Campana
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1
2 Decreto Ministeriale del Ministero dell Interno del 18 marzo 1996 Norme di sicurezza per la costruzione e l'esercizio degli impianti sportivi. Atto d intesa Stato Regioni del 11 aprile 1996 Approvazione Linee Guida Sistema Emergenza Urgenza in applicazione D.P.R. del 27/03/92. Decreto Ministeriale del Ministero dell Interno 19 agosto 1996 Approvazione della regola tecnica di prevenzione incendi per la progettazione, costruzione ed esercizio dei locali di intrattenimento e di pubblico spettacolo. Circolare del Dipartimento Protezione Civile del giugno 1997 Linee Guida sull organizzazione sanitaria in caso di catastrofi sociali. D.G.R. n /1991, D.G.R. n /1997, D.G.R. n /1998 e D.G.R. n /1999, che hanno istituito e attivato sul territorio regionale il Sistema di Soccorso di Urgenza ed Emergenza 118. D.P.R. n. 311 del 28 maggio 2001 Regolamento per la semplificazione dei procedimenti relativi a autorizzazioni per lo svolgimento di attività disciplinate dal TULPS. Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 29 novembre 2001 Livelli Essenziali di Assistenza. D.G.R. n del 16 settembre 2002 Approvazione linee guida regionali sulla defibrillazione semi automatica. Circolare Dipartimento Protezione Civile del 28 maggio 2010 Esercitazioni di Protezione Civile. D.G.R. n del 2 aprile 2008 Attivazione dell Azienda Regionale Emergenza e Urgenza (A.R.E.U.) in attuazione della L.R. n. 32/2007 <Istituzione dell Azienda Regionale Emergenza e Urgenza, modifiche e integrazioni alla Legge Regionale 11 luglio 1997, n. 31 (norme per il riordino del Servizio Sanitario Regionale e sua integrazione con le attività dei Servizi Sociali>. Decreto D.G.S. n del 9 luglio 2008 Formazione soccorritori: norme applicative per il percorso formativo del soccorritore esecutore e istruttore. D.G.R. n del 6 luglio 2011 Soccorso sanitario extraospedaliero aggiornamento D.G.R. n del , n. VI/45819 del , n. VII/16484 del e n. VII/1743 del , che ha provveduto ad aggiornare l organizzazione regionale del servizio di soccorso sanitario di emergenza e urgenza extraospedaliera. Legge n. 189 del 8 novembre 2012 recante Conversione in Legge, con modificazioni, del D.L. n. 158 del 13 settembre 2012 Disposizioni urgenti per promuovere lo sviluppo del Paese mediante un più alto livello di tutela della salute. D.G.R. n del 28 febbraio 2013 Riorganizzazione del sistema di emergenza urgenza in attuazione delle D.G.R. n. IX/1964/2011 e IX/3591/2012 e determinazioni conseguenti, che ha, tra l altro, approvato la creazione delle seguenti nuove Sale Operative Regionali Emergenza Urgenza (SOREU), SOREU Area Metropolitana, SOREU Area dei Laghi, SOREU Area Alpina e SOREU Area della Pianura. Accordo tra Ministero della Salute, le Regioni e le Province Autonome di Trento e Bolzano per l organizzazione e l assistenza sanitaria negli eventi e nelle manifestazioni programmate, sancito in data 5 agosto 2014 dalla Conferenza Unificata (sede congiunta della Conferenza Stato Regioni e della Conferenza Stato Città ed autonomie locali). D.G.R. n del 7 ottobre 2014 Organizzazione sanitaria negli eventi e nelle manifestazioni programmate, (compresi allegati A e B). DOC 10 Elenco sigle e acronimi. DOC 37 Dotazioni e requisiti minimi delle autoambulanze di tipo A e A1 (D.M. 553/1987 e D.M. 487/1997) convenzionate con AREU per il soccorso sanitario. Rev. 1 del 15/04/2015 Pagina 2 di 7
3 DOC 38 Percorsi formativi del personale di soccorso sanitario Addetto al trasporto sanitario e Soccorritore PRO 10 Richiesta di supporto sanitario negli eventi/manifestazioni organizzati MOD 110 Dichiarazione di conformità per eventi/manifestazioni MOD 111 Segnalazione eventi/manifestazioni MOD 112 Eventi/manifestazioni: validazione del Piano di soccorso sanitario MOD 113 Valutazione del rischio per eventi/manifestazioni programmati/e e Stima delle risorse richieste secondo l algoritmo Maurer. 4. Responsabilità La presente procedura deve essere: recepita e adottata da parte del Responsabile e dell Infermiere Coordinatore di AAT recepita e diffusa dal Responsabile (medico/operativo) e dall Infermiere Coordinatore di COEU/SOREU applicata dagli operatori di COEU/SOREU applicata dalle équipe di soccorso (autisti soccorritori, infermieri e medici). 5. Definizioni e abbreviazioni EVENTI/MANIFESTAZIONI: tutte le iniziative di tipo sportivo, ricreativo, ludico, sociale, politico e religioso che, svolgendosi in luoghi pubblici o aperti al pubblico, possono richiamare un rilevante numero di persone. LUOGHI PUBBLICI: spazi e ambienti caratterizzati da un uso sociale collettivo ai quali può accedere chiunque senza alcuna particolare formalità (es. strade, piazze, giardini pubblici ). LUOGHI APERTI AL PUBBLICO: spazi e ambienti a cui può accedere chiunque, ma a particolari condizioni imposte dal soggetto che dispone del luogo stesso (es. pagamento di un biglietto per l accesso, orario di apertura..) o da altre norme. PIANO DI SOCCORSO SANITARIO RELATIVO ALL EVENTO/MANIFESTAZIONE: documento, predisposto dall organizzatore dell evento/manifestazione o dall AAT, in cui sono analizzate le caratteristiche dell evento/manifestazione, viene individuato il livello di rischio associato e vengono definite le modalità di organizzazione dell assistenza sanitaria idonea a garantire il soccorso ai soggetti che, a diverso titolo, prendono parte all evento/manifestazione. RESPONSABILE dell organizzazione: promotore/organizzatore dell evento o persona incaricata alla pianificazione dell assistenza sanitaria dell evento. Per le abbreviazioni/sigle utilizzate fare riferimento al DOC 10 Elenco sigle e acronimi. 6. Procedura Sezione 1 - Indicazioni per la gestione degli eventi/manifestazioni a) Eventi/manifestazioni a rischio molto basso/basso (coefficiente di rischio <18)* Il Responsabile dell organizzazione ha l obbligo di comunicare lo svolgimento dell evento/manifestazione alla AAT (sede del 118 provinciale) almeno 15 giorni prima dell inizio dello stesso, specificando il tipo di evento, l Ente/Associazione/Cooperativa di Soccorso che ha individuato a supporto, il numero e la sigla dei mezzi, la quantità e la qualifica degli operatori Rev. 1 del 15/04/2015 Pagina 3 di 7
4 (soccorritore, autista soccorritore, operatore abilitato al trasporto sanitario e l abilitazione all impiego del DAE) previsti per l assistenza all evento. Per effettuare tale attività il Responsabile dell organizzazione dovrà utilizzare il MOD 111 Segnalazione eventi/manifestazioni. L Ente/Associazione/Cooperativa, preferibilmente 5 giorni prima dell evento e comunque entro le 72 ore, è tenuta a comunicare all AAT di competenza i riferimenti telefonici del referente del soccorso sanitario presente all evento (se previsto un solo equipaggio, il numero di telefono a cui contattare lo stesso equipaggio) e gli eventuali identificativi delle radio 118 utilizzate per le comunicazioni con la COEU/SOREU. Il Responsabile della AAT, valutata la documentazione prodotta, verifica il rispetto dei criteri di accreditamento/autorizzazione regionale (vedi sezione 2). Se il Responsabile dell AAT ravvisa criticità, entro 7 giorni dalla comunicazione, prescrive eventuali modifiche e integrazione, (dandone tempestiva informazione al Responsabile della organizzazione e per conoscenza all Ente/Associazione/Cooperativa), se non ravvisa criticità, inserisce (anche tramite personale delegato) nell applicativo gestionale (EmMa) le informazioni necessarie alla COEU/SOREU di riferimento almeno 5 giorni (e comunque entro le 72 ore) prima dell evento. Il Responsabile della AAT comunica alla SOREU gli eventi/manifestazioni programmati e all Ente/Associazione/Cooperativa i numeri telefonici dedicati per le comunicazioni con la COEU/SOREU. Durante l evento/manifestazione: aa) I mezzi/equipaggi presenti all evento gestiscono in autonomia l assistenza ritenuta di lieve entità (a titolo di esempio: le escoriazioni, i traumi agli arti di lieve entità con sintomatologia che scompare dopo pochi minuti, gli affaticamenti o insolazioni/colpi di calore senza perdita di coscienza, senza comparsa di dolori toraco/addominali, che traggono immediato beneficio dal corretto posizionamento del soggetto in ambiente fresco e ventilato), mentre si relazionano nel più breve tempo possibile con la COEU/SOREU in tutte le altre situazioni e ogniqualvolta abbiano dei dubbi riguardo alle condizioni di un partecipante/astante all evento. Il personale del mezzo di assistenza per l evento deve contattare la COEU/SOREU attraverso i numeri telefonici dedicati, forniti dalla AAT di competenza. Tale contatto è necessario per descrivere la tipologia della situazione sanitaria in atto, per richiedere l invio di ulteriori mezzi o per necessità di ospedalizzazione di un paziente. ab) Qualora l organizzazione preveda la presenza di un proprio medico referente o di un sanitario, lo stesso si interfaccia con la COEU/SOREU qualora lo ritenga opportuno. Nel caso invece in cui in occasione di un soccorso, si qualifichi all equipaggio dell ambulanza un medico occasionalmente presente all evento, l equipaggio informa la COEU/SOREU della presenza di un medico in posto. ac) Nei casi di cui al punto (aa) nei quali viene coinvolta la COEU/SOREU, il coordinamento operativo del mezzo passa alla stessa, che gestisce l evento analogamente ad un soccorso primario avendo cura di liberare il mezzo nel più breve tempo possibile, affinché possa tornare a disposizione dell evento. Nel caso in cui la COEU/SOREU ricevesse una chiamata di soccorso da uno dei presenti alla manifestazione, questa contatta il Referente del soccorso sanitario in posto per affidargli la gestione dell evento con le modalità operative specifiche del soccorso sanitario. In tal caso, la COEU/SOREU di norma si avvale del mezzo presente a supporto della manifestazione, sia per una prima valutazione e soccorso che per l eventuale trasporto in ospedale. In relazione alle Rev. 1 del 15/04/2015 Pagina 4 di 7
5 informazioni ricevute, la COEU/SOREU può, se ritenuto necessario, prevedere l intervento di una delle risorse dedicate all attività di soccorso extraospedaliero. b) Eventi/manifestazioni a rischio moderato/elevato (coefficiente di rischio: 18-36)* e molto elevato (coefficiente di rischio: 37-55)* Il Responsabile dell organizzazione, nel caso di eventi/manifestazioni locali a rischio moderato/elevato, ha l obbligo di comunicare alla AAT (o alla Direzione AREU, se trattasi di evento con dimensioni sovra provinciale) lo svolgimento dell evento, di norma 30 giorni prima della data prevista. Nel caso di eventi a rischio molto elevato la comunicazione deve avvenire di norma 45 giorni prima della data prevista. Per effettuare tale attività il Responsabile dell organizzazione dovrà utilizzare il MOD 111 Segnalazione eventi/manifestazioni. Per entrambe le tipologie di evento deve essere trasmesso il Piano di soccorso sanitario relativo all evento/manifestazione, specificando il tipo di evento, le modalità di organizzazione dell assistenza sanitaria, l Ente/Associazione/Cooperativa coinvolte e il dettaglio delle risorse (mezzi e personale) previste. L Ente/Associazione/Cooperativa coinvolta, preferibilmente 15 giorni prima dell evento e comunque entro le 48 ore, è tenuta a comunicare all AAT di competenza i riferimenti telefonici del Referente del soccorso sanitario e del Referente prioritario per la COEU/SOREU di ogni mezzo, squadra appiedata, ciclo soccorritore e gli eventuali identificativi delle radio 118 utilizzate per le comunicazioni con la COEU/SOREU. Il Responsabile della AAT (di AREU per gli eventi a dimensione sovra provinciale) valuta la documentazione prodotta, verifica il rispetto dei criteri di accreditamento/autorizzazione regionale (vedi sezione 2) ed esprime parere riguardo all adeguatezza delle risorse rispetto alla tipologia di evento e prescrive eventuali modifiche e integrazione del Piano, (dandone tempestiva (entro 7 giorni dalla comunicazione) informazione al Responsabile della organizzazione e per conoscenza all Ente/Associazione/Cooperativa). Per effettuare tale attività il Responsabile di AAT dovrà utilizzare il MOD 112 Eventi/manifestazioni: validazione del Piano di soccorso sanitario. Nel caso in cui il Responsabile riceva informazioni (anche indirette) che facciano ipotizzare un livello di rischio diverso da quello dichiarato ha facoltà di richiedere comunicazione e/o informazioni aggiuntive all organizzatore dell evento e, dopo opportuna valutazione delle stesse, prescrivere eventuali risorse aggiuntive a supporto dello stesso. Il Responsabile dell organizzazione ha l obbligo di osservare eventuali prescrizioni fornite da AAT (o da AREU per gli eventi a dimensione sovra provinciale). Il Responsabile della AAT trasmette alla SOREU di riferimento il Piano di assistenza all evento completo di tutte le informazione almeno 15 giorni prima dell evento nei casi rischio moderato, nelle situazioni a rischio molto elevato o che per dimensione prevedono una riorganizzazione dell attività della COEU/SOREU, il coinvolgimento deve essere il più precoce possibile. Il Responsabile della AAT inserisce (anche tramite personale delegato) nell applicativo gestionale (EmMa) le informazioni necessarie alla COEU/SOREU e comunica all Ente/Associazione/Cooperativa i numeri telefonici dedicati per le comunicazioni con la COEU/SOREU. Nel caso in cui il Responsabile di AAT riceva informazioni (anche indirette) di manifestazioni o eventi per i quali è prevista la pianificazioni, ha il dovere di richiedere all organizzatore dell evento informazioni in merito e di procedere alla valutazione della stessa. Rev. 1 del 15/04/2015 Pagina 5 di 7
6 Per gli eventi /manifestazioni a rischio moderato/elevato e molto elevato è previsto di norma, da parte della AAT, un coordinatore in loco dei mezzi di soccorso, delle squadre appiedate e dei ciclo soccorritori che ricopre anche il ruolo di referente prioritario della COEU/SOREU. Per tutte le tipologie di evento, con qualsiasi livello di rischio, di cui alle precedenti lettere, in cui l organizzatore è una Amministrazione Comunale, fermo restando i criteri, le modalità e i tempi previsti dal presente documento, il Comune stesso ha la facoltà di limitarsi a trasmettere alla AAT la comunicazione dello svolgimento dell evento e, ove previsto, il Piano di soccorso sanitario, senza chiederne la validazione. Qualora il Responsabile della AAT, ricevuto il Piano di soccorso sanitario, valuti insufficiente la documentazione prodotta e/o le risorse previste, esprime all Amministrazione Comunale organizzatore dell evento parere scritto riguardo a quanto rilevato. * Per il calcolo del coefficiente di rischio utilizzare il MOD 113 Valutazione del rischio per eventi/manifestazioni programmati/e. Sezione 2 - Requisiti di personale e mezzi da impiegare nell assistenza a eventi/manifestazioni AREU sulla base della tipologia degli eventi/manifestazioni, in relazione ai livelli di complessità dell assistenza all evento/manifestazione, definisce i seguenti requisiti del personale di soccorso (non sanitario) e le seguenti caratteristiche dei mezzi di soccorso che possono essere impiegati in attività di assistenza ad eventi/manifestazioni programmate. Tipologie mezzi di soccorso Per l assistenza a manifestazioni eventi/manifestazioni è previsto l impiego di mezzi di soccorso con le caratteristiche tecniche previste dalla D.G.R n. 1964/2011 e dal DOC 37 di AREU. Tipologia personale In occasione di eventi/manifestazioni programmati classificati a rischio molto basso o basso, l equipaggio di un MSB deve essere composto da tre operatori, dei quali almeno due con qualifica di esecutore soccorritore prevista dalla D.G.R. n /1998 riportata nel DOC 38 di AREU e dal Decreto della D.G.S. n. 7474/2008. Il terzo membro dell equipaggio può essere un assistente al trasporto sanitario (con certificato di qualificazione per idoneità all esercizio di autista/assistente per il trasporto sanitario e per abilitazione all utilizzo del DAE operatore laico come da D.G.R. n /2002 e successive modifiche e integrazioni. Uno dei soccorritori riveste il ruolo di referente prioritario della COEU/SOREU. Per l assistenza a eventi/manifestazioni programmati in ambienti nei quali risulta difficoltoso l intervento con gli MSB, può essere previsto l impiego di biciclette (di norma almeno 2) e/o motocicli che consentano all equipaggio di raggiungere il luogo dell evento con maggior rapidità rispetto alle squadre appiedate. Per gli eventi/manifestazioni classificati con rischio moderato/elevato deve essere di norma utilizzata la medesima tipologia di equipaggio previsto per quelli classificati a rischio molto basso/basso. Se presenti a supporto della manifestazione due o più squadre appiedate possono essere impiegate ambulanze con equipaggi a due soccorritori con la qualifica di soccorritore esecutore. Rev. 1 del 15/04/2015 Pagina 6 di 7
7 Per gli eventi/manifestazioni classificati con rischio molto elevato i mezzi di soccorso impiegati devono avere a bordo tre operatori con qualifica di soccorritore esecutore. Qualora non fosse stato già istituito un coordinamento locale da parte della SOREU, uno dei soccorritori deve rivestire il ruolo di referente prioritario della SOREU. Nel caso di impiego di squadre appiedate, almeno uno degli operatori previsti (due o tre) deve essere in possesso della qualifica di soccorritore esecutore e l altro o gli altri assistente al trasporto sanitario. Nel caso di impiego di biciclette di soccorso, gli operatori devono essere in possesso della qualifica di soccorritore esecutore. Nel caso di impiego di motocicli, i due operatori devono essere in possesso della qualifica di soccorritore esecutore. Il Presidente dell Ente/Associazione/Cooperativa dovrà dichiarare quanto sopra indicato utilizzando il MOD 110 Dichiarazione di conformità per eventi/manifestazioni. Equipaggiamento Dispositivi di protezione L equipaggiamento sanitario previsto per i ciclo soccorritori e per i soccorritori su motociclo è costituito almeno da: borse laterali casco guanti occhiali telefono cellulare radio portatile, se disponibile. Equipaggiamento sanitario L equipaggiamento sanitario previsto per le squadre appiedate, per i ciclo soccorritori e per i soccorritori su motociclo è costituito almeno da: materiale di auto protezione individuale: guanti monouso e mascherina FPP3 materiale RCP (pallone di Ambu, mascherine di almeno tre misure e relative cannule di Guedel) DAE bombola di ossigeno da 2 litri materiale per la disinfezione e la medicazione cutanea forbici un collare cervicale multi misura o tre collari cervicali di diversa misura due confezioni di ghiaccio sintetico saturimetro aspiratore manuale rilevatore elettronico della pressione arteriosa. Rev. 1 del 15/04/2015 Pagina 7 di 7
ORGANIZZAZIONE SANITARIA NEGLI EVENTI - MANIFESTAZIONI PROGRAMMATE
ORGANIZZAZIONE SANITARIA NEGLI EVENTI - MANIFESTAZIONI PROGRAMMATE Premessa L organizzazione di eventi e manifestazioni di qualsiasi tipologia e connotazione, soprattutto qualora gli stessi richiamino
DettagliOrganizzazione e assistenza sanitaria. negli eventi e nelle manifestazioni programmate
Organizzazione e assistenza sanitaria negli eventi e nelle manifestazioni programmate La deliberazione della Giunta provinciale n. 814 del 18 maggio 2015, prevede che per tutte le tipologie di evento,
DettagliDELIBERAZIONE N IX / 4717 Seduta del 23/01/2013
Oggetto: DETERMINAZIONI IN ORDINE ALLE LINEE GUIDA REGIONALI SULL UTILIZZO DEI DEFIBRILLATORI SEMIAUTOMATICI ESTERNI (DAE) E SULL ATTIVAZIONE DEI PROGETTI DI DEFIBRILLAZIONE SEMI-AUTOMATICA SUL TERRITORIO
DettagliA relazione del Presidente Chiamparino: Premesso che:
REGIONE PIEMONTE BU5S1 05/02/2015 Deliberazione della Giunta Regionale 29 dicembre 2014, n. 59-870 Recepimento dell' Accordo ai sensi dell' art. 9, comma 2, lettera c) del decreto legislativo 28 agosto
DettagliPROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO
PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO Reg.delib.n. 958 Prot. n. U192 VERBALE DI DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA PROVINCIALE O G G E T T O: "Disciplina della formazione del personale operante nel Sistema di emergenza
DettagliDIREZIONE GENERALE AMBIENTE, ENERGIA E SVILUPPO SOSTENIBILE
5512 25/06/2014 Identificativo Atto n. 497 DIREZIONE GENERALE AMBIENTE, ENERGIA E SVILUPPO SOSTENIBILE APPROVAZIONE DEL MODELLO UNICO PER LA PRESENTAZIONE DI ISTANZE DI AUTORIZZAZIONE UNICA AMBIENTALE,
DettagliB.U. 13 novembre 1998, n. 45, III Suppl. Straord. d.g.r. 2 novembre 1998, n. VI/39305. Adeguamento della V.I.A. Regionale alle Direttive Comunitarie
B.U. 13 novembre 1998, n. 45, III Suppl. Straord. d.g.r. 2 novembre 1998, n. VI/39305 Adeguamento della V.I.A. Regionale alle Direttive Comunitarie LA GIUNTA REGIONALE Premesso: che con D.P.R. 12 aprile
DettagliPROCEDURA OPERATIVA INTEGRAZIONE DEL SISTEMA ISPRA -ARPA/APPA NEI PROCESSI DI ADESIONE AD EMAS DELLE ORGANIZZAZIONI INDICE. 1.
PROCEDURA OPERATIVA INTEGRAZIONE DEL SISTEMA ISPRA -ARPA/APPA NEI PROCESSI DI ADESIONE AD EMAS DELLE ORGANIZZAZIONI INDICE 1. Premessa 2. Campo di applicazione 3. Documenti di riferimento 4. Definizioni
DettagliDIREZIONE GENERALE DIRITTI DI CITTADINANZA E COESIONE SOCIALE AREA DI COORDINAMENTO SISTEMA SANITARIO REGIONALE
REGIONE TOSCANA DIREZIONE GENERALE DIRITTI DI CITTADINANZA E COESIONE SOCIALE AREA DI COORDINAMENTO SISTEMA SANITARIO REGIONALE SETTORE PROGRAMMAZIONE E ORGANIZZAZIONE DELLE CURE Il Dirigente Responsabile:
DettagliDETERMINAZIONE. Estensore ANCILLI STEFANO. Responsabile del procedimento ANCILLI STEFANO. Responsabile dell' Area L. CASTO
REGIONE LAZIO Direzione Regionale: Area: AGENZIA REGIONALE DI PROTEZIONE CIVILE FORMAZIONE DETERMINAZIONE N. G07062 del 09/06/2015 Proposta n. 8269 del 25/05/2015 Oggetto: Individuazione dei criteri e
DettagliDecreto Dirigenziale n. 103 del 28/03/2014
Decreto Dirigenziale n. 103 del 28/03/2014 Dipartimento 54 - Dipartimento Istr., Ric., Lav., Politiche Cult. e Soc. Direzione Generale 11 - Direzione Generale Istruzione, Formazione,Lavoro e Politiche
DettagliREGOLAMENTO Settore Giovanile, Minibasket e Scuola (SGMS) COSTITUZIONE, SCOPI E COMPITI
REGOLAMENTO Settore Giovanile, Minibasket e Scuola (SGMS) COSTITUZIONE, SCOPI E COMPITI Art. 1 FUNZIONI E SEDE 1. Il Settore Giovanile Minibasket e Scuola (SGMS) costituisce un organismo tecnico di settore
DettagliJOB DESCRIPTION Personale Infermieristico Centrale Operativa SUES 118 Messina
SUES 118 C.O. Messina Regione Sicilia Azienda Ospedaliera Papardo - Piemonte Rev. 00 del 29/01/2013 JOB DESCRIPTION Personale Infermieristico Centrale Operativa SUES 118 Messina Redazione Coordinatore
DettagliPIEMONTE. D.G.R. n. 76 688 del 1/8/2005
PIEMONTE D.G.R. n. 76 688 del 1/8/2005 Oggetto: Programmazione della rete scolastica nella Regione Piemonte - anni scolastici 2005/06-2006/07 art. 138 del D.lgs 112/98. Indicazioni programmatiche inerenti
DettagliREGOLAMENTO APPLICATIVO PROGETTO BLSD CRI
REGOLAMENTO APPLICATIVO PROGETTO BLSD CRI Il progetto BLSD CRI si pone come finalità la diffusione della cultura della rianimazione cardiopolmonare e delle competenze necessarie ad intervenire su persone
DettagliIL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
D.P.C.M. 30 marzo 2001: ATTO DI INDIRIZZO E COORDINAMENTO SUI SISTEMI DI AFFIDAMENTO DEI SERVIZI ALLA PERSONA PREVISTI DALL ART. 5 DELLA LEGGE 8 novembre 2000, n. 328 IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
Dettagli1. Premessa e definizioni
Regolamento provinciale per l iscrizione, la cancellazione e la revisione delle associazioni di promozione sociale nel Registro provinciale istituito ai sensi dell art.4 della L.R. 34/2002. (Approvato
DettagliProposta di Deliberazione della Giunta Regionale AREA POLITICHE PER LA PROMOZIONE DELLA SALUTE, DELLE PERSONE E DELLE PARI OPPORTUNITA
R E G I O N E P U G L I A Proposta di Deliberazione della Giunta Regionale AREA POLITICHE PER LA PROMOZIONE DELLA SALUTE, DELLE PERSONE E DELLE PARI OPPORTUNITA Servizio Assistenza Territoriale Prevenzione
Dettagli(1). IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA. Visto l'articolo 17, comma 1, della legge 23 agosto 1988, n. 400;
D.P.R. 14 settembre 2011, n. 177 (1). Regolamento recante norme per la qualificazione delle imprese e dei lavoratori autonomi operanti in ambienti sospetti di inquinamento o confinanti, a norma dell'articolo
DettagliPO 01 Rev. 0. Azienda S.p.A.
INDICE 1 GENERALITA... 2 2 RESPONSABILITA... 2 3 MODALITA DI GESTIONE DELLA... 2 3.1 DEI NEOASSUNTI... 3 3.2 MANSIONI SPECIFICHE... 4 3.3 PREPOSTI... 4 3.4 ALTRI INTERVENTI FORMATIVI... 4 3.5 DOCUMENTAZIONE
DettagliREGOLAMENTO DISCIPLINA GENERALE DELLA PROTEZIONE ANTINCENDIO PER GLI AEROPORTI DI AVIAZIONE GENERALE E LE AVIOSUPERFICI
REGOLAMENTO DISCIPLINA GENERALE DELLA PROTEZIONE ANTINCENDIO PER GLI AEROPORTI DI AVIAZIONE GENERALE E LE AVIOSUPERFICI Edizione n 1 approvata con disposizione d urgenza del Direttore Generale n. 9/DG
DettagliCONSIDERATO che il richiamato Accordo Stato-Regioni del 5 novembre 2009 regola ie attività formative realizzate all estero e quelle transfrontaliere;
LA COMMISSIONE NAZIONALE PER LA FORMAZIONE CONTINUA VISTO il decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 502, e successive modificazioni e in particolare, l art. 16-ter che istituisce la Commissione nazionale
DettagliREGOLAMENTO PER L ORGANIZZAZIONE DELL ATTIVITA DI REPERIBILITA DEI SERVIZI VIABILITA ed EDILIZIA DELLA PROVINCIA DI CHIETI
REGOLAMENTO PER L ORGANIZZAZIONE DELL ATTIVITA DI REPERIBILITA DEI SERVIZI VIABILITA ed EDILIZIA DELLA PROVINCIA DI CHIETI ARTICOLO N.1 DEFINIZIONE La reperibilità è l obbligo del lavoratore di porsi in
Dettaglivista la Legge Regionale del 7.08.2002, n. 15 Riforma della Formazione Professionale, pubblicata sul BURP n. 104 del 09/08/2002; PARTE SECONDA
1294 Bollettino Ufficiale della Regione Puglia - n. 10 del 18-1-2007 PARTE SECONDA Deliberazioni del Consiglio e della Giunta DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIO- NALE 11 dicembre 2006, n. 1899 Sperimentazione
DettagliDECRETI PRESIDENZIALI
DECRETI PRESIDENZIALI DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 24 luglio 2014. Ripartizione delle risorse relative al «Fondo per le politiche relative ai diritti e alle pari opportunità» 2013-2014
DettagliDIREZIONE GENERALE OCCUPAZIONE E POLITICHE DEL LAVORO
1861 07/03/2012 Identificativo Atto n. 137 DIREZIONE GENERALE OCCUPAZIONE E POLITICHE DEL LAVORO REGOLAMENTAZIONE DEI PERCORSI ABILITANTI ALL ESERCIZIO DELL ATTIVITA DI CONDUTTORE IMPIANTI TERMICI AI SENSI
DettagliCONTRATTO PER LA DEFINIZIONE DEI RAPPORTI GIURIDICI ED ECONOMICI PER
Allegato 1 CONTRATTO PER LA DEFINIZIONE DEI RAPPORTI GIURIDICI ED ECONOMICI PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGETTO SPERIMENTALE DI NUOVE MODALITA DI EROGAZIONE DEL SERVIZIO DI ASSISTENZA DOMICILIARE TRA l Azienda
DettagliComune di Termini Imerese. Regolamento Albo Comunale delle Associazioni. Approvato con deliberazione del Consiglio Comunale n. del
Comune di Termini Imerese Regolamento Albo Comunale delle Associazioni Approvato con deliberazione del Consiglio Comunale n. del I N D I C E Art. 1 Finalità Art. 2 Istituzione dell Albo Art. 3 Requisiti
DettagliRegolamento sui limiti al cumulo degli incarichi ricoperti dagli Amministratori del Gruppo Banco Popolare
Regolamento sui limiti al cumulo degli incarichi ricoperti dagli Amministratori del Gruppo Banco Popolare febbraio 2013 1 1 PREMESSA... 3 1.1 Oggetto... 3 1.2 Perimetro di applicazione e modalità di recepimento...
DettagliCOMUNE DI CIGLIANO REGOLAMENTO DELLA RETE CIVICA E SITO INTERNET COMUNALE
REGOLAMENTO DELLA RETE CIVICA E SITO INTERNET COMUNALE Ottobre 2008 Art. 1 Oggetto del regolamento e riferimenti normativi Art. 2 Scopo della rete civica Art. 3 Gestione del sito internet/rete civica Art.
DettagliDELIBERAZIONE N. 33/32. Istituzione della rete di cure palliative della d
32 Oggetto: Istituzione della rete di cure palliative della d Regione Sardegna. L Assessore dell'igiene e Sanità e dell'assistenza Sociale ricorda che la legge 15 marzo 2010, n. 38, tutela il diritto del
DettagliD. LGS 81/2008. Informazione ai lavoratori
D. LGS 81/2008 L INFORMAZIONE E LA FORMAZIONE DEI LAVORATORI L ADDESTRAMENTO Informazione ai lavoratori 1. Il datore di lavoro provvede affinché ciascun lavoratore riceva una adeguata informazione: a)
DettagliDisciplinare sulla gestione dei reclami, suggerimenti e segnalazioni dei cittadini nei confronti dell Amministrazione Comunale di Ancona
Disciplinare sulla gestione dei reclami, suggerimenti e segnalazioni dei cittadini nei confronti dell Amministrazione Comunale di Ancona Approvato con Delibera di Giunta n 372 del 9 ottobre 2012 Art. 1
DettagliAZIENDA SPECIALE CONSORTILE PER I SERVIZI ALLA PERSONA PROGRAMMA PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA
AZIENDA SPECIALE CONSORTILE PER I SERVIZI ALLA PERSONA PROGRAMMA PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA Approvato con delibera del Consiglio di Amministrazione n.41/2014 INDICE PREMESSA... 3 1. LE PRINCIPALI
DettagliCONVEGNO regionale DIRIGENTI SCOLASTICI LA GESTIONE DELLA SICUREZZA NELLE ISTTITUZIONI SCOLASTICHE: 1 Dicembre 2014
CONVEGNO regionale DIRIGENTI SCOLASTICI LA GESTIONE DELLA SICUREZZA NELLE ISTTITUZIONI SCOLASTICHE: RUOLI E RESPONSABILITÀ 1 Dicembre 2014 IS E. MOLINARI Via Crescenzago, 110 - Milano Formazione ed informazione
DettagliREGIONE PIEMONTE BU26 02/07/2015
REGIONE PIEMONTE BU26 02/07/2015 Codice A15030 D.D. 24 aprile 2015, n. 276 D.g.r. n. 1-157 del 14/06/2010. Aggiornamento dello standard formativo e della relativa disciplina dei corsi per "Conduttore impianti
DettagliPrefettura di Vicenza Ufficio Territoriale del Governo
Fasc. n. 5/2015 Area II Prefettura di Vicenza CIRCOLARE N. 37/2015 Vicenza, data del protocollo Ai Sigg. SINDACI DEI COMUNI DELLA PROVINCIA LORO SEDI OGGETTO: Linee guida per l applicazione dell art. 3,
DettagliHEALTH MANAGEMENT ISTITUTO DI MANAGEMENT SANITARIO FIRENZE www.health-management.it
1 OGGETTO QUESITI DIVERSI (inviati in data 14 marzo 2014) 1) Nella intra-moenia allargata tra i requisiti obbligatori per poter svolgere tale attività in una struttura esterna è che tale struttura non
DettagliDelibera del Direttore Generale n. 463 del 31/05/2014. Oggetto: Corsi di emergenza sanitaria - quote di iscrizione per partecipanti esterni.
Servizio Sanitario Nazionale - Regione dell Umbria AZIENDA UNITA SANITARIA LOCALE UMBRIA N. 2 Sede Legale Provvisoria: Viale Donato Bramante 37 Terni Codice Fiscale e Partita IVA 01499590550 Delibera del
DettagliD. LGS 81/2008. Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza
D. LGS 81/2008 I RAPPORTI CON I RAPPRESENTANTI DEI LAVORATORI Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza 1. Il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza è istituito a livello territoriale o di
DettagliDETERMINAZIONE. Estensore CAPRARI CARLO. Responsabile del procedimento CARLO CAPRARI. Responsabile dell' Area O. GUGLIELMINO
REGIONE LAZIO Direzione Regionale: Area: LAVORO AFFARI GENERALI DETERMINAZIONE N. G07055 del 14/05/2014 Proposta n. 8233 del 08/05/2014 Oggetto: Rettifica dell'allegato 2 "Modello - Progetto formativo"
DettagliPresidenza del Consiglio dei Ministri
IL CONSIGLIO DEI MINISTRI NELLA RIUNIONE DEL 10 APRILE 2015 VISTA la legge 23 agosto 1988, n. 400, recante Disciplina dell attività di Governo e ordinamento della Presidenza del Consiglio dei Ministri
DettagliParere n. 65/2010 Quesiti relativi al servizio di trasporto rifiuti gestito da Consorzio.
Parere n. 65/2010 Quesiti relativi al servizio di trasporto rifiuti gestito da Consorzio. Vengono posti alcuni quesiti in relazione al servizio di trasporto dei rifiuti. Un Consorzio di Enti Locali, costituito
DettagliASSESSORATO DELLA SALUTE Dipartimento Regionale per la Pianificazione Strategica Servizio 4 Programmazione ospedaliera
D.A. n. REPUBBLICA ITALIANA REGIONE SICILIANA ASSESSORATO DELLA SALUTE Dipartimento Regionale per la Pianificazione Strategica Servizio 4 Programmazione ospedaliera Interventi in favore dei pazienti emodializzati:
DettagliResponsabilità e competenze avanzate dell Infermiere negli interventi di Protezione Civile. Elvira Granata
Responsabilità e competenze avanzate dell Infermiere negli interventi di Protezione Civile Elvira Granata C.Coordinamento Coordinamento I.Infermieri Infermieri V.Volontari Volontari E.Emergenza Emergenza
Dettagli9.3.2011 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 10 DELIBERAZIONE 28 febbraio 2011, n. 104
9.3.2011 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 10 DELIBERAZIONE 28 febbraio 2011, n. 104 Indirizzi per l attività di gestione degli elenchi regionali degli operatori biologici e dei concessionari
DettagliORGANIZZAZIONE SANITARIA NEGLI EVENTI - MANIFESTAZIONI PROGRAMMATE
Bollettino Ufficiale 7 D.g.r. 7 ottobre 2014 - n. X/2453 Recepimento dell accordo tra Ministero della Salute, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano per l organizzazione e l assistenza sanitaria
DettagliREGIONE VENETO / Segreteria regionale Sanità e Sociale- ARSS Agenzia Regionale Sanitaria e Sociosanitaria
Lista di verifica REQUITI MINIMI SPECIFICI E DI QUALITA' PER L'AUTORIZZAZIONE 1 - REQUITI ORGANIZZATIVI TRASAMB.XX.1.0 Attività di Trasporto con Ambulanza (con esclusione dell attività di soccorso e assistenza
DettagliLA PREVENZIONE INCENDI NELLE ATTIVITA A RISCHIO DI INCIDENTE RILEVANTE: SVILUPPI E PROSPETTIVE
LA PREVENZIONE INCENDI NELLE ATTIVITA A RISCHIO DI INCIDENTE RILEVANTE: SVILUPPI E PROSPETTIVE DIPARTIMENTO DEI VIGILI DEL FUOCO DEL SOCCORSO PUBBLICO E DELLA DIFESA CIVILE - DIREZIONE CENTRALE PER LA
DettagliTRASFERIMENTI INTEROSPEDALIERI
TRASFERIMENTI INTEROSPEDALIERI L attuale organizzazione del Sistema 1-1-8 della Regione Toscana ha evidenziato, fra l altro, una rilevante criticità in merito alla problematica riguardante i Trasporti
DettagliRegione Lazio. Atti della Giunta Regionale e degli Assessori. 14/10/2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 82 - Supplemento n.
Regione Lazio Atti della Giunta Regionale e degli Assessori Deliberazione 7 ottobre 2014, n. 647 Istituzione dell'osservatorio regionale per l'attuazione della legge 7 aprile 2014, n. 56 «Disposizioni
DettagliC.C.V. BS REGOLAMENTO
ALLEGATO PROVINCIA DI BRESCIA COMITATO DI COORDINAMENTO DELLE ORGANIZZAZIONI DI VOLONTARIATO DELLA PROTEZIONE CIVILE C.C.V. BS REGOLAMENTO Art. 1 Costituzione Le Organizzazioni presenti sul territorio
Dettagli"!2 2)10$03%404$ +#-+5 " 5" +"5! 7//!". *"/# ""#+!#2
"!2 2)10$03%404$!"#$%&&'($%) *#+!#,+!"-. +-#. +*"/..)0($0(1 "5!#+!# +#-+5 " 5"!!+6"!" "5! 7//!". *"/# ""#+!#2 +5! 6" 66"!- # #. "/ +! 6"!2%'$%0605"+6"!/!6"+!"-. #,!"/!!+!! ##/.!!#"!! # 5-!/! # +!" + +-!
DettagliOgni Commissione può avere un numero massimo di candidati pari a 30 e un numero minimo di 15.
3. Responsabilità Il regolamento deve essere applicato dai componenti della Commissione d esame nell ambito delle sessioni di certificazione regionale, oltre che dal personale adibito alle funzioni di
DettagliCAPITOLATO GENERALE adottato ai sensi dell art. 3 del Regolamento dei Contratti
CAPITOLATO GENERALE adottato ai sensi dell art. 3 del Regolamento dei Contratti 1/7 ART. 1 OBBLIGATORIETA (Articolo 2 e 3 del Regolamento dei Contratti) 1.1. In virtù della delega contenuta nell articolo
DettagliDELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIO- NALE 26 aprile 2011, n. 789
14812 Bollettino Ufficiale della Regione Puglia - n. 77 del 18-05-2011 DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIO- NALE 26 aprile 2011, n. 789 Accordi/Intese Stato-Regioni in materia sanitaria. Anno 2010. Recepimento.
DettagliCittà di Desio REGOLAMENTO PER L ISCRIZIONE E LA TENUTA ALBO DELLE ASSOCIAZIONI
Città di Desio REGOLAMENTO PER L ISCRIZIONE E LA TENUTA ALBO DELLE ASSOCIAZIONI INDICE Art. 1 - MATERIA DEL REGOLAMENTO Art. 2 - ARTICOLAZIONE Art. 3 - REQUISITI PER L ISCRIZIONE Art. 4 - MODALITA PER
DettagliMinistero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca
Circolare n. 25 Prot. AOODPIT/Reg.Uff./509 Roma, 2 marzo 2009 Al Direttore Generale per il personale della scuola SEDE Ai Direttori Generali degli Uffici Scolastici Regionali LORO SEDI e, p.c. Al Gabinetto
DettagliAutorità Nazionale Anticorruzione e per la valutazione e la trasparenza delle amministrazioni pubbliche
Autorità Nazionale Anticorruzione e per la valutazione e la trasparenza delle amministrazioni pubbliche Metodologia dell attività di vigilanza e controllo dell Autorità in relazione agli obblighi di pubblicazione
DettagliCENTRO SEGNALAZIONE EMERGENZE 0971/415211 NUMERO VERDE U.R.P. 800 254169
CENTRO SEGNALAZIONE EMERGENZE 0971/415211 NUMERO VERDE U.R.P. 800 254169 Non essendo l evento sismico prevedibile, non è possibile stabilire delle soglie di allerta come, ad esempio, per gli eventi idrogeologici.
DettagliMinistero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Ufficio Scolastico Regionale per la Calabria Direzione Generale Ufficio III
Prot. n. AOODRCAL17520 Catanzaro,17/10/2013 Ai Dirigenti degli Ambiti Territoriali Provinciali della Calabria Ai Dirigenti Scolastici degli Istituti Statali di Istruzione Secondaria di II grado della Calabria
DettagliIL DIRETTORE GENERALE
DELIBERA N. 39 DEL 30.1.2014-OGGETTO: UOC GESTIONE DEL PERSONALE APPROVAZIONE PIANO TRIENNALE DI PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE E PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA DELL AZIENDA OSPEDALIERA
DettagliCOSA GARANTISCE IL SERVIZIO EMERGENZA 112 AL CITTADINO CHE CHIAMA?
112 Vs 118 2 3 COSA GARANTISCE IL SERVIZIO EMERGENZA 112 AL CITTADINO CHE CHIAMA? 4 Call Center Laico di Varese GIÀ ATTIVO per ~ 7 milioni di Cittadini Futuro Call Center di Brescia Call Center Laico
Dettagli1. Normativa riferita all attività di noleggio autobus con conducente e allo sportello unico attività produttive.
Oggetto: Attività di trasporto viaggiatori effettuato mediante noleggio di autobus con conducente. L.R. n. 21/2005, L.R. n. 3/2008 art. 1, commi 16-32 - Sportello Unico per le Attività Produttive. Procedimento
DettagliAZIENDA SANITARIA LOCALE - A.S.L. DELLA PROVINCIA DI VARESE D.P.G.R. N. 70640 DEL 22.12.1997. Verbale delle deliberazioni dell'anno 2013
AZIENDA SANITARIA LOCALE - A.S.L. DELLA PROVINCIA DI VARESE D.P.G.R. N. 70640 DEL 22.12.1997 Verbale delle deliberazioni dell'anno 2013 DELIBERAZIONE DEL DIRETTORE GENERALE IN DATA 23/01/2013 N. 31 OGGETTO:
DettagliArt. 1 1 Educazione sanitaria motoria e sportiva e tutela sanitaria delle attività sportive
LEGGE REGIONALE 30 novembre 1981, n. 66 Norme per la promozione dell educazione sanitaria motoria e sportiva e per la tutela sanitaria delle attività sportive. (B.U.R. 2 Dicembre 1981, n. 48, 1 suppl.
DettagliDECRETO N. 6643 Del 04/08/2015
DECRETO N. 6643 Del 04/08/2015 Identificativo Atto n. 716 DIREZIONE GENERALE ISTRUZIONE, FORMAZIONE E LAVORO Oggetto AGGIORNAMENTO DEL REPERTORIO DELL OFFERTA DI ISTRUZIONE E FORMAZIONE PROFESSIONALE DI
DettagliBREVI CENNI SULLE NOVITA INTRODOTTE NEL DM 19 MARZO 2015 STRUTTURA D.M. 19 MARZO 2015
BREVI CENNI SULLE NOVITA INTRODOTTE NEL DM 19 MARZO 2015 Sulla GU 2573/2015, n. 70 è stato pubblicato il D.M. 19 marzo 2015 recante "Aggiornamento della regola tecnica di prevenzione incendi per la progettazione,
DettagliCamera di Commercio Industria Artigianato Agricoltura Piacenza
Allegato alla Determinazione del Commissario Straordinario n. 2/C del 02.07.2010 Camera di Commercio Industria Artigianato Agricoltura Piacenza Regolamento sui procedimenti amministrativi ai sensi degli
DettagliDELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 20 febbraio
Bollettino Ufficiale della Regione Puglia n. 37 del 17 03 2015 8883 DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 20 febbraio 2015, n. 209 D.P.R. N.380/2001. Modulistica di riferimento per i procedimenti relativi
DettagliREGOLAMENTO DEL COMITATO CONTROLLO E RISCHI DI SNAM. Il presente Regolamento, approvato dal Consiglio di Amministrazione in data 12
REGOLAMENTO DEL COMITATO CONTROLLO E RISCHI DI SNAM Il presente Regolamento, approvato dal Consiglio di Amministrazione in data 12 dicembre 2013, disciplina la composizione e la nomina, le modalità di
DettagliCOMUNE DI ANZANO DI PUGLIA
COMUNE DI ANZANO DI PUGLIA Provincia di Foggia REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DEL GRUPPO COMUNALE DI VOLONTARIATO DI PROTEZIONE CIVILE Approvato con deliberazione del Consiglio Comunale n. 13 in data 04.06.2015
DettagliPROCEDURA DI GESTIONE DELLE PRESCRIZIONI LEGALI
legali 0 18/05/09 1 6 PROCEDURA DI GESTIONE DELLE PRESCRIZIONI LEGALI INDICE PROCEDURA DI GESTIONE DELLE PRESCRIZIONI LEGALI...1 INDICE...1 1 Scopo...2 2 Campo di applicazione...2 3 Terminologia ed abbreviazioni...2
DettagliTITOLO I ISTITUZIONE ALBO COMUNALE E ISCRIZIONI
REGOLAMENTO ALBO COMUNALE DELLE ASSOCIAZIONI TITOLO I ISTITUZIONE ALBO COMUNALE E ISCRIZIONI Art. 1 Finalità 1. Il Comune di Badia Polesine riconosce e promuove il pluralismo associativo per la tutela
DettagliArticolo 1. OGGETTO E FINALITA
LEGGE REGIONALE 9 DICEMBRE 2002 N. 42 REGOLAMENTO Modalita di gestione del Registro Regionale delle Associazioni di Promozione Sociale Articolazione Provinciale di Firenze Approvato dal Consiglio Provinciale
DettagliREGOLAMENTO ALBO COMUNALE DELLE ASSOCIAZIONI E DEL VOLONTARIATO
REGOLAMENTO ALBO COMUNALE DELLE ASSOCIAZIONI E DEL VOLONTARIATO Approvato con delibera di C.C. nr. 3 del 07.02.2015 Art.1 PRINCIPI DI CARATTERE GENERALE Il Comune di San Lorenzo Nuovo riconosce e promuove
DettagliATTO. REGIONE LIGURIA - Giunta Regionale Dipartimen t o Ist ru zi on e, Formazi on e e La vo r o Sistema Scolastico - Educativo regionale - Settore
O GG E TTO : Parametri di spesa per percorsi di IeFP (II e III annualità) triennio IeFP 2013/2016 (dgr 190/12), modalità e termini per la presentazione dei progetti di dettaglio I annualità 2014/15 (triennio
DettagliATTI AMMINISTRATIVI. Prefettura di Firenze - Protezione dei dati personali
Prefettura di Firenze - Protezione dei dati personali DOCUMENTI IL PREFETTO DELLA PROVINCIA DI FIRENZE VISTA la legge n. 675/96 e successive modificazioni e integrazioni relativa a tutela delle persone
DettagliPROTOCOLLO DI INTESA PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGETTO: "MANTENIMENTO E SVILUPPO DELL ATTIVITA DEL LABORATORIO TERRITORIALE PROVINCIALE NODO IN.F.E.
PROTOCOLLO DI INTESA PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGETTO: "MANTENIMENTO E SVILUPPO DELL ATTIVITA DEL LABORATORIO TERRITORIALE PROVINCIALE NODO IN.F.E.A. DELLA PROVINCIA DI ROVIGO E IL POTENZIAMENTO DELLA
DettagliComune di Spilamberto Provincia di Modena. Regolamento per la gestione del sistema di video sorveglianza
Comune di Spilamberto Provincia di Modena Regolamento per la gestione del sistema di video sorveglianza approvato con Deliberazione del Consiglio Comunale n 8 del 18 gennaio 2005 INDICE ART. 1: ART. 2:
DettagliPubblicata su questo Sito in data 18/04/07 Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana n.99 del 30 aprile 2007
Delibera n. 126/07/CONS Misure a tutela dell utenza per facilitare la comprensione delle condizioni economiche dei servizi telefonici e la scelta tra le diverse offerte presenti sul mercato ai sensi dell
DettagliREGIONE TOSCANA MONTOMOLI MARIA CHIARA. Il Dirigente Responsabile: Decreto non soggetto a controllo ai sensi della D.G.R. n. 548/2012 2015AD001170
REGIONE TOSCANA DIREZIONE GENERALE COMPETITIVITA' DEL SISTEMA REGIONALE E SVILUPPO DELLE COMPETENZE AREA DI COORDINAMENTO EDUCAZIONE, ISTRUZIONE, UNIVERSITA' E RICERCA SETTORE ISTRUZIONE E EDUCAZIONE Il
DettagliDipartimento Salute e Sicurezza LA FORMAZIONE OBBLIGATORIA PER I LAVORATORI QUALCHE UTILE SUGGERIMENTO PER GLI RLS E RLST
Dipartimento Salute e Sicurezza LA FORMAZIONE OBBLIGATORIA PER I LAVORATORI QUALCHE UTILE SUGGERIMENTO PER GLI RLS E RLST 1 Formazione dei lavoratori e dei loro rappresentanti (art.37 d.lgs.81/08) 1. Il
Dettaglisu proposta dell Assessore alla Sanità, Salute e Politiche sociali, Antonio Fosson;
LA GIUNTA REGIONALE Richiamato il decreto legislativo n. 541 del 30 dicembre 1992 recante Attuazione della direttiva 92/28/CEE concernente la pubblicità dei medicinali per uso umano ; richiamato il decreto
DettagliGESTIONE DELLA FORMAZIONE E
08/02/2011 Pag. 1 di 7 GESTIONE DELLA FORMAZIONE E DELL ADDESTRAMENTO DEL PERSONALE 1. SCOPO... 2 2. APPLICABILITÀ... 2 3. DOCUMENTI DI RIFERIMENTO... 2 3.1. Norme... 2 3.2. Moduli / Istruzioni... 2 4.
DettagliLa figura del RAPPRESENTANTE DEI LAVORATORI PER LA SICUREZZA (RLS) IN AZIENDA quali prospettive di collaborazione
La figura del RAPPRESENTANTE DEI LAVORATORI PER LA SICUREZZA (RLS) IN AZIENDA quali prospettive di collaborazione Riferimenti normativi Decreto Legislativo 9 Aprile 2008 n. 81: cd TESTO UNICO SULLA SALUTE
DettagliRoma, 07/02/2012. e, per conoscenza, Circolare n. 19
Direzione Centrale Organizzazione Direzione Centrale Pensioni Direzione Centrale Bilanci e Servizi Fiscali Direzione Centrale Sistemi Informativi e Tecnologici Roma, 07/02/2012 Circolare n. 19 Ai Dirigenti
DettagliRISOLUZIONE N. 81/E. Direzione Centrale Normativa Roma, 25 settembre 2015
RISOLUZIONE N. 81/E Direzione Centrale Normativa Roma, 25 settembre 2015 OGGETTO: Interpello - ART. 11, legge 27 luglio 2000, n. 212 Comunicazione del luogo di conservazione in modalità elettronica dei
DettagliCONFERENZA STATO REGIONI SEDUTA DEL 27 FEBBRAIO 2003
CONFERENZA STATO REGIONI SEDUTA DEL 27 FEBBRAIO 2003 Repertorio Atti n. 1626 del 27 febbraio 2003 Oggetto:Accordo tra il Ministro della salute, le Regioni e le Province Autonome di Trento e di Bolzano
DettagliPROCEDURA SCR_PG. - 07.2 Prestazione del servizio di certificazione del Sistema di Gestione della Qualità in organizzazioni multisite.
PROCEDURA SCR_PG. - 07.2 Prestazione del servizio di certificazione del Sistema di Gestione della Qualità in organizzazioni multisite. STATO DEL DOCUMENTO REV. PAR. PAG. DESCRIZIONE Data REV. 01 Emissione
DettagliL importanza della conoscenza dell evoluzione normativa e della formazione continua nell ambito della sicurezza
L importanza della conoscenza dell evoluzione normativa e della formazione continua nell ambito della sicurezza Trento, 13 novembre 2013 2 L importanza della conoscenza dell evoluzione normativa e della
DettagliACCORDO. tra Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca. e Regione Lombardia
ACCORDO tra Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca e Regione Lombardia SPERIMENTAZIONE DI PERCORSI FORMATIVI IN APPRENDISTATO PER L ESPLETAMENTO
DettagliPROMOZIONE DELL OFFERTA FORMATIVA RIVOLTA AI TUTOR AZIENDALI DEGLI APPRENDISTI IN APPRENDISTATO PROFESSIONALIZZANTE
ALLEGATO 2 PROMOZIONE DELL OFFERTA FORMATIVA RIVOLTA AI TUTOR AZIENDALI DEGLI APPRENDISTI IN APPRENDISTATO PROFESSIONALIZZANTE I. QUADRO DI RIFERIMENTO Il presente avviso è finalizzato alla promozione
DettagliIl nuovo sistema tirocini on line
Il nuovo sistema tirocini on line Presentazione nuovo applicativo informatico Giovedì 21 novembre ore 15 Via C. Colombo 212, palazzina A, sala Tevere Procedura di registrazione 2 1 L utente compila il
DettagliLEGGE REGIONALE 15 dicembre 2008, n. 33
LEGGE REGIONALE 15 dicembre 2008, n. 33 Norme per il rilascio del nulla osta all impiego di sorgenti di radiazioni ionizzanti di categoria B per le attività comportanti esposizioni a scopo medico. IL CONSIGLIO
DettagliRegolamento GESTIONE E AGGIORNAMENTO SITO WEB ISTITUZIONALE
Regolamento GESTIONE E AGGIORNAMENTO SITO WEB ISTITUZIONALE Approvato con delibera di G.C. n. 10 del 31-12-2011 Indice Articolo 1 Istituzione sito internet comunale 2 Oggetto del regolamento comunale 3
DettagliArt. 2 Il volontario iscritto presso l ABVAM è tenuto a svolgere le ore di servizio e gli aggiornamenti richiesti dalla legge Regionale.
Questo regolamento integra lo statuto dell associazione allo scopo di dare ai volontari del soccorso iscritti all A.B.V.A.M. alcune linee guida da seguire, sia durante il servizio nell ambito del soccorso
DettagliAllegato A al CCNL 2006/2009 comparto Ministeri
Allegato A al CCNL 2006/2009 comparto Ministeri AREA FUNZIONALE PRIMA ( ex A1 e A1S ) Appartengono a questa Area funzionale i lavoratori che svolgono attività ausiliarie, ovvero lavoratori che svolgono
DettagliRev. N Descrizione delle modifiche Data Prima emissione del documento per estensione campo applicazione
Pagina 1 di 6 INDICE 1. SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE...2 2. RIFERIMENTI...2 3. SIGLE E DEFINIZIONI...2 4. RESPONSABILITÀ...2 5. PROCEDURA...3 5.1 GENERALITÀ...3 5.2 VALUTAZIONE DEI RISCHI E VERIFICA DELLA
DettagliLegge accesso disabili agli strumenti informatici
Legge accesso disabili agli strumenti informatici da Newsletter Giuridica: Numero 81-26 gennaio 2004 Pubblicata sulla Gazzetta la Legge in materia di accesso dei disabili agli strumenti informatici, approvata
Dettagli