PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO

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1 PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO Reg.delib.n Prot. n. S110/MI VERBALE DI DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA PROVINCIALE O G G E T T O: Modalità erogazione trasferimenti provinciali agli enti locali Il giorno 05 Agosto 2016 ad ore 09:00 nella sala delle Sedute in seguito a convocazione disposta con avviso agli assessori, si è riunita sotto la presidenza del LA GIUNTA PROVINCIALE VICE PRESIDENTE ALESSANDRO OLIVI Presenti: ASSESSORI CARLO DALDOSS MICHELE DALLAPICCOLA SARA FERRARI MAURO GILMOZZI LUCA ZENI Assenti: UGO ROSSI TIZIANO MELLARINI Assiste: LA DIRIGENTE PATRIZIA GENTILE Il Presidente, constatato il numero legale degli intervenuti, dichiara aperta la seduta Pag. 1 di 6

2 Il relatore comunica, Con la legge provinciale n 21 di data 30 dicembre 2015 (articolo 16 comma 2 che modifica l'articolo 8 comma 1 della LP n 27 di data 27 dicembre 2010), considerate le novità introdotte a livello nazionale dalla legge di stabilità 2016 (n 208 di data 28 dicembre 2015 articolo 1 comma 707 e seguenti), è stato disposto il venir meno dei vincoli del patto di stabilità interno per i Comuni del territorio. Con il protocollo di intesa in materia di finanza locale per il 2016 è stato assunto l'impegno con il Consiglio delle Autonomie Locali di definire nuove modalità di erogazione dei trasferimenti provinciali in favore dei Comuni, che tengano conto delle giacenze di cassa dei Comuni, dei vincoli del Patto di stabilità che permangono in capo alla Provincia nonché dei limiti per il ricorso all'indebitamento da parte degli enti del territorio. Al fine di garantire la continuità delle erogazioni nei confronti dei Comuni, in attesa della definizione del nuovo modello di erogazione, con deliberazione n 2472 di data 30 dicembre 2015 la Giunta provinciale ha approvato delle disposizioni transitorie, che prevedono: - per la parte corrente, la possibilità di erogare ai Comuni, attraverso Cassa del Trentino S.p.A., dei fabbisogni di cassa straordinari, a fronte di comprovate esigenze di liquidità; - per la parte capitale, l estensione, anche ai comuni precedentemente soggetti ai vincoli del patto di stabilità, delle modalità di erogazione vigenti (presentazione di un fabbisogno mensile a Cassa del Trentino/al Servizio Autonomie Locali, erogato previa valutazione della giacenza di cassa), stabilite: dal provvedimento n 589 di data 19 marzo 2010 e ss.mm.ii., per quanto concerne l'erogazione dei fondi provinciali assegnati per gli investimenti; dal provvedimento n 2113 di data 7 dicembre 2011, relativamente al pagamento dei canoni aggiuntivi Bim di cui al Protocollo d'intesa per l'attuazione del comma 15 septies dell'articolo 1 bis 1 della L.P. 6 marzo 1998, n. 4 e s.m.i.. Per la definizione delle nuove modalità di pagamento, si propone di operare come segue: 1) per quanto riguarda l erogazione dei trasferimenti di parte corrente: definire per ciascun Comune un fabbisogno convenzionale di cassa/mensilità da erogare in automatico attraverso Cassa del Trentino S.p.A.; 2) per quanto riguarda l erogazione dei trasferimenti di parte capitale: mantenere le attuali modalità (fabbisogno mensile a Cassa del Trentino/al Servizio Autonomie Locali, erogato previa valutazione della giacenza di cassa) con le modifiche necessarie per il superamento delle criticità già sollevate in passato e di quelle derivanti dalla precedente gestione della liquidità finalizzata al rispetto del patto di stabilità (fabbisogno riferito non solo alle spese da pagare ma anche a quelle già pagate dall'ente); 3) per quanto riguarda in particolare la quota ex fondo investimenti minori (del Fondo Investimenti di cui all art 11 LP 36/93 e s.m.i. in materia di finanza locale) a decorrere dal 2016 non viene più considerata ai fini della determinazione del fabbisogno convenzionale di cassa/mensilità e l ente ne Pag. 2 di 6

3 richiede l erogazione con le modalità previste per gli altri finanziamenti di parte capitale. Tale modifica consente ai comuni, se necessario, di riprogrammare l utilizzo della risorsa anche in esercizi futuri; 4) analogamente a quanto previsto per la quota ex fondo investimenti minori al precedente punto 3), l erogazione delle quote annuali del gettito del canone aggiuntivo BIM di cui alla lettera A) dell articolo 1 bis 1, comma 15 quater, della LP 4/98 e s.m.i., indipendentemente dall'ammontare delle medesime, avviene con le modalità stabilite per gli altri finanziamenti di parte capitale. Relativamente alla parte corrente, peraltro, l ammontare elevato delle somme non ancora erogate da Cassa del Trentino S.p.A. a fine 2015 ai comuni in precedenza soggetti al vincolo del patto di stabilità (circa 196 milioni di Euro), sommato a quello delle nuove somme concesse e da concedere (stimato in più di 164 milioni di Euro), impone l introduzione di una disciplina transitoria, quantomeno per il 2016, che consenta adeguata flessibilità e un ammontare complessivo di pagamenti coerente con la programmazione finanziaria della Provincia nei confronti di Cassa del Trentino S.p.A. (circa 185 milioni di Euro) e con la media dei pagamenti eseguiti da Cassa del Trentino S.p.A. nel triennio ai comuni per la parte corrente. Si propone, pertanto che il fabbisogno convenzionale di cassa/mensilità 2016 sia determinato: - applicando una percentuale sull ammontare complessivo delle somme concesse ai Comuni e alle Unioni di Comuni, graduata in relazione alla capacità media di autofinanziamento della spesa corrente in termini di cassa, nel triennio , del singolo ente, fatti salvi i pagamenti eventualmente intervenuti in base alla disciplina transitoria di cui alla deliberazione n 2472/2015; - considerando l ammontare complessivo delle somme concesse alle Comunità in relazione ai servizi gestiti per conto dei comuni, essendo le stesse caratterizzate da una finanza sostanzialmente derivata. Si propone inoltre la costituzione di un fondo di riserva dal quale attingere per: a) sopperire alle comprovate esigenze di liquidità che i Comuni/Unioni di Comuni dovessero evidenziare nel corso del In tal caso l'ente invia specifica richiesta, di norma entro il 15 del mese, al Servizio Autonomie Locali il quale, dopo le opportune valutazioni, provvederà, eventualmente, ad autorizzare Cassa del Trentino S.p.A. ad eseguire l'ulteriore pagamento, che sarà disposto indicativamente entro i 10 giorni successivi dall autorizzazione, nel limite massimo delle somme già concesse ancora disponibili; b) procedere alla revisione delle percentuali applicate per la determinazione del fabbisogno convenzionale di cassa che, eventualmente, si rendesse necessaria a seguito della verifica complessiva della situazione, da eseguirsi entro la fine del mese di settembre L articolo 8 bis della L.p. 9 aprile 1973, n. 13 disciplina il modello di erogazione dei finanziamenti previsti dalla normativa provinciale per il tramite di Cassa del Trentino S.p.A.. In base a tale modello, i finanziamenti provinciali a sostegno degli investimenti promossi dagli enti di cui al comma 1 del precitato articolo 8 bis, nonché gli altri trasferimenti provinciali a favore degli enti locali, vengano assegnati a Cassa del Pag. 3 di 6

4 Trentino S.p.A., la quale provvederà ad erogarli agli enti e soggetti interessati, attualizzando quelli in annualità. Con deliberazione n 708 del 6 maggio 2016 la Giunta provinciale ha ridefinito i criteri e le modalità per l erogazione dei finanziamenti provinciali per il tramite Cassa del Trentino S.p.A., rinviando ad uno specifico e distinto provvedimento quelli relativi agli enti locali. Le modifiche introdotte con la deliberazione n 708/2016 si sono rese necessarie anche per effetto dell'applicazione in ambito locale, dal 1 gennaio 2016, della normativa in materia di armonizzazione dei bilanci e dei sistemi contabili di cui al D.Lgs. 118/2011. Tale normativa, incidendo sulle regole di contabilizzazione dei contributi erogati per il tramite di Cassa del Trentino S.p.A., ha imposto la modifica dei criteri stabiliti con deliberazione n. 336 del 2007 e ss.mm.ii. Analogamente, anche per quanto concerne le modalità di erogazione dei trasferimenti a favore degli enti locali di cui alla deliberazione n 589 del 19 marzo 2010 e ss.mm.ii. necessita di ridefinire la disciplina vigente, dando atto che per quanto non disciplinato con il presente documento valgono quindi le disposizioni introdotte con la deliberazione n 708 di data 6 maggio Gli allegati numero 1, 2 e 3, che costituiscono parte integrante e sostanziale del presente provvedimento, dettagliano le nuove regole da applicare e sostituiscono i corrispondenti allegati alla deliberazione n. 589/2010 e ss.mm.ii.. Si propone altresì di limitare, per il corrente esercizio finanziario, i pagamenti di parte capitale - rilevanti patto - nei confronti degli Enti Locali (Comuni e Comunità) da parte delle strutture provinciali diverse dal Servizio Autonomie Locali, compatibilmente con le disponibilità di cassa della singola struttura, alle fattispecie ove l Ente evidenzi comprovate esigenze di liquidità e, nel contempo, attesti l impossibilità di attingere ad altre forme di erogazione, con particolare riferimento a quelle connesse con i finanziamenti erogabili per il tramite di Cassa del Trentino S.p.a.. L allegato 4, che del presente provvedimento costituisce parte integrante e sostanziale, riporta per ciascun Comune l ammontare della quota ex fondo investimenti minori 2016, del F.do Investimenti di cui all articolo 11 comma 2 della LP n 36/93 e s.m.i., che, tenuto conto dei pagamenti già disposti/attivati da Cassa del Trentino S.p.A. fino al 25 luglio 2016, non è più da considerare ai fini della determinazione del fabbisogno convenzionale di cassa I criteri di cui al presente provvedimento sono stati sottoposti al Consiglio delle Autonomie Locali che nella seduta del 27 luglio 2016 ha espresso parere favorevole considerato l impegno da parte della Provincia di discutere con il sistema degli Enti Locali un piano di rientro dei crediti, al fine di agevolare il necessario equilibrio di cassa richiesto agli Enti locali dalle regole in materia di armonizzazione contabile e dalla normativa vigente in materia di pareggio di bilancio e per garantire la realizzazione dell avanzo di amministrazione applicato dagli Enti locali e quindi la relativa concreta spendibilità. In tal senso, tenuto conto dell obiettivo principale di dare una coerenza complessiva al sistema della liquidità del settore pubblico provinciale, in base agli esiti e all evoluzione della fusione tra Cassa del Trentino S.p.A. e Trentino Riscossioni, Pag. 4 di 6

5 nell ambito del protocollo d intesa per il 2017 sarà valutato un graduale e prudenziale piano di rientro dei residui di parte corrente, che dovrà considerare: - l uscita della PAT dai vincoli del patto di stabilità solo a partire dal 2018; - l evoluzione della normativa nazionale in materia di vincoli di bilancio. Tutto ciò premesso, LA GIUNTA PROVINCIALE - udita la relazione; - visto il Protocollo d intesa in materia di finanza locale per il 2010 e quello per il 2016; - visto l articolo 10 della Legge Provinciale 28 dicembre 2009, n. 19; - vista la Legge Provinciale 15 novembre 1993, n. 36 e s.m. in materia di finanza Locale; - vista la Legge provinciale di stabilità 2016 n 21 di data 30 dicembre 2015; - vista la Legge di stabilità 2016 n 208 di data 28 dicembre 2015; - vista la Legge provinciale 14 settembre 1979, n. 7 e successive modificazioni ed integrazioni concernente il bilancio e la contabilità generale della Provincia Autonoma di Trento; - vista la Legge provinciale n 18 di data 9 dicembre 2015 e s.m.i. concernente Modificazioni della legge provinciale di contabilità 1979 e altre disposizioni di adeguamento dell ordinamento provinciale e degli enti locali al decreto legislativo 23 giugno n 118 (Disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle regioni, degli enti locali e dei loro organismi, a norma degli articoli 1 e 2 della legge 5 maggio 2009, n. 42); - visto il Decreto legislativo 23 giugno 2011 n 118 e ss.mm.ii.; - visti i provvedimenti deliberativi richiamati in premessa; - visto il parere espresso dal Consiglio delle Autonomie Locali; a voti unanimi, legalmente espressi, d e l i b e r a 1. di approvare, per le motivazioni meglio espresse in premessa, i seguenti allegati, che formano parte integrante e sostanziale del presente provvedimento: - ALLEGATO 1 avente ad oggetto Individuazione dei finanziamenti per investimenti concessi agli Enti locali la cui erogazione è affidata a Cassa del Trentino S.p.A. e definizione dei criteri e modalità di erogazione degli stessi. - ALLEGATO 2 avente ad oggetto Individuazione dei finanziamenti, diversi da quelli a specifico sostegno dell attività di investimento, concessi agli Enti locali la cui erogazione è affidata a Cassa del Trentino S.p.A. e definizione delle modalità di erogazione. - ALLEGATO 3 avente a d oggetto Modalità di erogazione dei finanziamenti per spese di investimento la cui erogazione compete al Servizio Autonomie Locali della Provincia Autonoma di Trento. Pag. 5 di 6

6 che sostituiscono rispettivamente gli allegati n. 1, n. 2 e n. 3 approvati con deliberazione della Giunta provinciale n 589 di data 19 marzo 2010 e ss.mm.ii., dando atto che la disciplina contenuta negli allegati n. 1 e n. 3 entra in vigore a decorrere dal mese successivo a quello di adozione del presente provvedimento; 2. di stabilire che le strutture provinciali diverse dal Servizio Autonomie Locali, compatibilmente con le proprie disponibilità di cassa, possono procedere nel 2016 a pagamenti di parte capitale - rilevanti patto - nei confronti degli Enti locali (Comuni e Comunità) qualora lo stesso ente evidenzi comprovate esigenze di liquidità ed attesti l impossibilità di attingere ad altre forme di erogazione, con particolare riferimento a quelle connesse con i finanziamenti erogabili per il tramite di Cassa del Trentino S.p.a; 3. di dare atto che, per effetto delle determinazioni assunte al punto1 allegato 1 del dispositivo, le somme assegnate a titolo di quota ex fondo investimenti minori 2016 del F.do Investimenti di cui all articolo 11 della LP 36/93 e s.m.i. da non considerare ai fini della determinazione del fabbisogno convenzionale mensilità 2016, tenuto conto dei pagamenti già disposti/attivati da parte di Cassa del Trentino S.p.A. fino al 25 luglio 2016, sono quelle riportate nell allegato n. 4, che del presente provvedimento costituisce parte integrante e sostanziale; 4. di dare atto, per le motivazioni meglio espresse in premessa, che, tenuto conto dell obiettivo principale di dare una coerenza complessiva al sistema della liquidità del settore pubblico provinciale, in base agli esiti e all evoluzione della fusione tra Cassa del Trentino S.p.A. e Trentino Riscossioni, nell ambito del protocollo d intesa per il 2017 sarà valutato con il Consiglio delle Autonomie Locali un graduale e prudenziale piano di rientro dei residui di parte corrente, che dovrà considerare: - l uscita della PAT dai vincoli del patto di stabilità solo a partire dal 2018; - l evoluzione della normativa nazionale in materia di vincoli di bilancio. 5. di dare evidenza, ai sensi dell art. 4 della LP 30 novembre 1992 n. 23 e s.m., che avverso la presente deliberazione sono ammessi: ricorso al T.R.G.A. di Trento entro il termine di 60 giorni, ai sensi dell articolo 29 del D.lgs. 2 luglio 2010, n. 104 e ricorso straordinario al Presidente della Repubblica entro 120 giorni, ai sensi dell articolo 9 del D.P.R 24 novembre 1971 n, 1199 e ss.mm.. FG - MI Pag. 6 di 6