ASSESSORATO DEL BILANCIO E DELLE FINANZE DELLA REGIONE SICILIANA Dipartimento Regionale Bilancio e Tesoro Ufficio di Statistica della Regione

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1 R E L A Z I O N E S U L L A S I T U A Z I O N E E C O N O M I C A D E L L A R E G I O N E S I C I L I A N A 2000 VOLUME I - L ECONOMIA REALE Sistema Statistico Nazionale ASSESSORATO DEL BILANCIO E DELLE FINANZE DELLA REGIONE SICILIANA Dipartimento Regionale Bilancio e Tesoro Ufficio di Statistica della Regione

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3 La presente edizione della "Relazione sulla situazione economica della Regione Siciliana", lungi dall'essere un mero consuntivo dell'attività economica regionale, intende offrire un quadro di riferimento generale ed organicamente strutturato, seppur non esaustivo, della realtà economica dell'isola tale da essere d'ausilio agli organi di governo ed al Parlamento regionale per la predisposizione di adeguate misure programmatiche mirate al sostegno e alla promozione dello sviluppo dell'economia siciliana. In tale ottica essa costituisce da una parte, un serbatoio di ipotesi di lavoro da ampliare e sviluppare al fine di intraprendere più efficienti politiche di programmazione, dall'altra uno strumento di feedback attraverso il quale verificare l'efficacia delle stesse a livello macroeconomico. Dato l'elevato numero di fattori che concorrono a determinare la realtà economica regionale (e sub-regionale) e la conseguente variabilità della stessa sia nel lungo che nel breve periodo, tale funzione di controllo dovrà tuttavia essere integrata da ulteriori ricerche territoriali e settoriali al fine di cogliere gli aspetti evolutivi di breve periodo dell'economia regionale e definire le linee guida per gli inevitabili e periodici aggiustamenti del governo programmato dell'economia sul territorio regionale. La presente pubblicazione, giunta alla sua quarantaseiesima edizione, è suddivisa in tre volumi. Nel primo volume "L'Economia Reale" viene tratteggiata l'evoluzione congiunturale del sistema economico regionale e dei singoli settori produttivi, alla luce dell'andamento dell'economia nazionale ed internazionale ed in rapporto alle scelte di politica comunitaria. Il secondo volume "La Finanza Pubblica" contiene una trattazione dei principali aspetti della finanza pubblica regionale con particolare riferimento all'attività della Pubblica Amministrazione e all'analisi della spesa quale strumento fondamentale per il governo dell'economia attraverso un'azione politico-amministrativa basata sul metodo della programmazione. Al fine di approfondire l'analisi dei "fatti economici" della Regione, particolare interesse riveste l' "Appendice Statistica" (terzo volume) della Relazione in cui è presentata una raccolta sistematica di un considerevole numero di tabelle sulle serie storiche di principali dati riguardanti la Sicilia, il Mezzogiorno e l'intero territorio nazionale con disaggregazioni, in alcuni casi, anche a livello provinciale. IL DIRIGENTE GENERALE Giovanni Sapienza Assessorato Regionale Bilancio e Finanze - Ufficio di Statistica

4 Relazione sulla Situazione Economia della Regione Siciliana 2000 Assessorato Regionale Bilancio e Finanze - Ufficio di Statistica

5 Relazione sulla Situazione Economia della Regione Siciliana 2000 I N D I C E L ECONOMIA REALE INTRODUZIONE Pag. 7 L economia internazionale L economia italiana L economia siciliana CAPITOLO 1 LE ATTIVITA PRODUTTIVE L agricoltura L industria I servizi I servizi destinabili alla vendita I servizi non destinabili alla vendita 34 CAPITOLO 2 LE RISORSE DISPONIBILI E IL LORO IMPIEGO Premessa Le risorse disponibili per usi interni I consumi Gli investimenti Gli scambi con l estero 45 CAPITOLO 3 VALORE AGGIUNTO AL COSTO DEI FATTORI E CONSUMI FINALI INTERNI DELLE FAMIGLIE NELLE PROVINCE SICILIANE L agricoltura, foreste e pesca L industria I servizi Il valore aggiunto al costo dei fattori I consumi finali interni delle famiglie 61 CAPITOLO 4 POPOLAZIONE E MERCATO DEL LAVORO La popolazione e la struttura demografica L occupazione Forze di lavoro, tassi di attività e andamento della disoccupazione 79 Assessorato Regionale Bilancio e Finanze - Ufficio di Statistica

6 Relazione sulla Situazione Economia della Regione Siciliana 2000 Assessorato Regionale Bilancio e Finanze - Ufficio di Statistica

7 INTRODUZIONE L'economia internazionale L economia internazionale, dopo la crescita sostenuta registrata nel primo semestre del 2000, ha mostrato, nella seconda parte dell anno, un generale peggioramento legato principalmente al ristagno dell attività economica degli Stati Uniti e all incertezza della situazione economica-finanziaria del Giappone. La crescita del prezzo del petrolio e di altri prodotti petroliferi e la caduta dei corsi dei titoli azionari sono probabilmente le cause principali del forte rallentamento dell economia americana. Infatti, dopo la consistente crescita registrata nel primo semestre del 2000, l attività produttiva ha subito un deciso deceleramento nella seconda parte dell anno. L aumento del PIL, infatti, pur attestandosi al 5% nella media dell anno (superiore a quello registrato nel 1999) è passato dal 5,9% del primo semestre al 2,8% del secondo. Per quanto riguarda l economia giapponese si osserva nel 2000 e per il secondo anno consecutivo una crescita, seppur modesta,, dopo la recessione del Il PIL è aumentato dell 1,7% (+0,7% nel 1999) ma si innesta in una situazione di generale fragilità del contesto finanziario. L andamento negativo degli indici di borsa ha, infatti, contenuto la dinamica dei consumi delle famiglie e peggiorato oltremodo la situazione finanziaria delle imprese oltre che incidere negativamente sulla redditività del sistema creditizio. Nell area dell euro si osserva nel 2000 una crescita del PIL pari al 3,4%, circa un punto percentuale in più rispetto all anno precedente. Tale accelerazione è stata dovuta dalla crescita della domanda interna e da una buona competitività delle esportazioni. I buoni ritmi produttivi hanno determinato effetti benefici sull'occupazione: il numero degli occupati è cresciuto dell 1,9% mentre il tasso di disoccupazione è sceso all 8,9% (9,9% nel 1999) con andamenti quasi uniformi in tutti i principali Stati europei. Per quanto riguarda l inflazione al consumo si osserva per il 2000 una crescita sostenuta, pari al 2,4%, dovuta all elevato aumento dei prezzi petroliferi ed alla concomitante debolezza dell euro, ma se si escludono i prezzi degli energetici l aumento e stato molto più contenuto, quantificabile in una variazione dell 1,3%. 7

8 L economia italiana Nel 2000 l economia italiana ha mostrato segnali di forte ripresa sostanzialmente in linea con i principali Paesi europei. Il prodotto interno lordo dell Italia, calcolato a prezzi 1995, è cresciuto nella media dell anno del 2,9%, incremento massimo raggiunto nell ultimo decennio, riducendo in maniera consistente il divario negativo con l'europa che passa dallo 0,9% nel 1999 allo 0,3% nel La ripresa economica è stata dovuta da un lato dalla spinta della domanda interna, che ha fatto registrare una crescita dei consumi delle famiglie del 3,3% (incentivati dal miglioramento delle condizioni del mercato del lavoro e dalla riduzione della pressione fiscale) e da un altrettanto significativo aumento degli investimenti sia in macchinari (+6,9%) che nelle costruzioni (3,6%), e dall altro da una forte crescita della domanda estera, con un cospicuo aumento delle esportazioni (+10,2%) che hanno preso impulso da una buona situazione dei mercati internazionali. Dal lato dell offerta si osserva una buona crescita di tutti i settori economici ad eccezione dell agricoltura che perde in termine di valore aggiunto, calcolato in termini reali, 2,1 punti percentuali rispetto al Sul versante occupazionale il 2000 fa registrare una crescita del numero dei posti di lavoro ( occupati) superiore a quella osservata nei due anni precedenti e quantificabile in una variazione dell 1,9%. L aumento occupazionale è stato più accentuato nel terziario (+3%) e modesto nell industria (+0,2%) mentre il settore agricolo fa registrare una perdita di posti di lavoro pari all 1,3%. Notizie positive anche per il tasso di disoccupazione che, in seguito all aumento dell occupazione e agli elementi di flessibilità introdotti, ha fatto registrare un riduzione di quasi un punto percentuale rispetto all anno precedente, attestandosi come media del 2000 al 10,6%. L inflazione al consumo in Italia è stata nella media del 2000 pari al 2,5%, in netto aumento rispetto alla crescita registrata nel 1999 (+1,7%). Tale spinta inflazionistica che ha interessato soprattutto la prima parte dell anno, è stata determinata in maniera prevalente, come nel resto dei Paesi europei, dal rincaro dei prezzi petroliferi e dal deprezzamento dell euro. 8

9 L economia siciliana L economia siciliana nel corso del 2000 ha mostrato finalmente segnali di ripresa mostrando un progressivo avvicinamento alle dinamiche di sviluppo nazionali. Secondo le stime effettuate dall Istituto Prometeia il prodotto interno lordo ai prezzi di mercato della Sicilia si attesta su un valore, calcolato ai prezzi correnti, pari a miliardi, corrispondente al 5,8% del PIL nazionale e al 24,1% di quello del Mezzogiorno, con una crescita del 5% rispetto al In termini reali (prezzi 1995) la crescita del PIL siciliano nel 2000 rispetto all anno precedente risulta pari al 2,6% che, pur non raggiungendo i livelli di crescita del PIL nazionale (+2,9%), risulta superiore alla variazione riscontrata per il Mezzogiorno nel complesso (+2,4%). Dal lato della domanda, i consumi finali interni della Sicilia ammontano a miliardi di lire correnti (costituiscono il 7,5% dei consumi nazionali e il 25% di quelli del Mezzogiorno) con un aumento rispetto al 99 del 5,7%, risultando costituiti per il 70,5% dai consumi delle famiglie e per il rimanente 29,5% dai consumi collettivi. In termini reali l aumento dei consumi interni siciliani è pari al 2,8%, in evidente accelerazione rispetto alla crescita registrata nei due anni precedenti e superiore all aumento del PIL. Le stime degli investimenti lordi si attestano per la Sicilia su un valore pari a miliardi di lire correnti, rappresentando appena il 6% del corrispondente valore nazionale e il 23% circa di quello meridionale. In termini reali (prezzi 1995) rispetto all anno precedente gli investimenti fissi lordi hanno subito una contrazione del 3%. Il raffronto fra le stime della domanda interna per scopi di consumo e di investimento (pari a miliardi di lire) e dell'offerta interna, misurata dal prodotto interno lordo ai prezzi di mercato (pari a miliardi di lire), ha evidenziato un saldo commerciale negativo, pari a miliardi di lire, corrispondente all'eccedenza delle importazioni sulle esportazioni di merci e servizi con l'estero e con le altre regioni italiane. Il settore dell agricoltura ha risentito delle avverse condizioni climatiche caratterizzate, nello specifico, da una diffusa siccità e da temperature elevate. 9

10 I cali produttivi più accentuati si sono riscontrati nel comparto degli agrumi, in quello vitivinicolo, in cui la diminuzione della produzione del vino è tra le più consistenti osservate tra le regioni meridionali, ed in quello oleario dovuto all alternanza dei cicli vegetativi degli oliveti. L attività industriale in Sicilia ha manifestato nel 2000 segnali positivi, in linea con l andamento nazionale, proseguendo il processo di crescita, determinato dal buon livello dei consumi e dalla ripresa del comparto delle costruzioni, già emerso nel corso degli ultimi anni. Un segnale evidente della ripresa del settore è dato dal netto balzo in avanti delle esportazioni dei prodotti industriali dell Isola, che si attestano per il 2000 ad un ammontare di miliardi di lire contro i miliardi del Il valore aggiunto al costo dei fattori del settore risulta pari a miliardi di lire correnti, con un aumento rispetto al 99 pari al 5,7%. Depurando il dato dall effetto della crescita dei prezzi si ricava che il valore aggiunto espresso in lire costanti (1995) si attesta su miliardi con una crescita reale del 3% rispetto all anno precedente (crescita analoga si riscontra separatamente nei due comparti del settore). Secondo le stime fornite da Prometeia, il consuntivo globale delle attività relative al settore dei Servizi indica un valore aggiunto al costo dei fattori pari a miliardi di lire correnti, mostrando, nei confronti dell'anno precedente, un aumento del 5,1%. A livello nazionale, il corrispondente aggregato ha manifestato una dinamica lievemente più accentuata con un incremento pari al 5,3%. Eliminando la componente dovuta all'aumento dei prezzi, il valore aggiunto regionale al costo dei fattori si è ragguagliato a miliardi di lire del 1995, mostrando una crescita reale della produzione pari al 2,6%, contro il 3% registrato in Italia. Nel 2000 la Sicilia ha importato merci dall'estero per un valore di miliardi di lire con un aumento del 72,2% rispetto allo scorso anno e ne ha esportato per miliardi di lire (+57,7%). L'interscambio con l'estero ha dato in conseguenza luogo ad un disavanzo di miliardi di lire (in aumento di miliardi rispetto al disavanzo 99). 10

11 Il numero degli occupati, secondo quanto emerge dalle rilevazioni trimestrali condotte dall'istat, è mediamente cresciuto di 24 mila unità, con una variazione percentuale pari all'1,8% circa, rispetto al Più dettagliatamente, incrementi della domanda di lavoro si registrano in tutti i settori di attività economica. Per il settore agricoltura i dati ISTAT mostrano una crescita di 5 mila unità nella consistenza del numero di persone occupate. L industria ha fatto registrare un aumento nel numero di occupati (10 mila unità in più rispetto al 1999) dovuta alla notevole crescita nel settore delle costruzioni (+30%). In calo il tasso di disoccupazione che si attesta nel 2000 al 24% (24,5% nel 1999). 11

12 Andamento di alcune variabili macroeconomiche in diversi Paesi Pil reale a prezzi di mercato (var %) Inflazione (indice generale) Austria 3,3 2,8 3,2 0,9 0,6 2,3 Belgio 2,4 2,7 3,9 1,0 1,1 2,6 Danimarca 2,8 2,1 2,9 1,8 2,5 2,9 Francia 3,1 2,9 3,3 0,7 0,6 1,6 Germania 2,1 1,6 3,0 0,9 0,6 1,9 Grecia 3,1 3,4 4,1 4,8 2,6 3,1 Irlanda 8,6 9,8 10,7 2,4 1,7 5,6 Italia 1,8 1,6 2,9 1,9 1,7 2,5 Olanda 4,1 3,9 3,9 2,0 2,2 2,6 Portogallo 3,8 3,0 3,3 2,8 2,3 2,9 Regno Unito 2,6 2,3 3,0 3,4 1,6 2,9 Spagna 4,3 4,0 4,1 1,9 2,3 3,4 Svezia 3,6 4,1 3,6-0,1 0,4 1,0 Ue-15 2,8 2,5 3,4 1,8 1,3 2,5 Area Euro 2,8 2,5 3,4 1,3 1,2 2,4 USA 4,4 4,3 5,0 1,6 2,2 3,3 Giappone -0,8 0,7 1,7 0,6-0,3-0,7 N Occupati (Var %) Tasso di disoccupazione Austria 0,8 1,4 0,9 4,5 4,0 3,7 Belgio 1,2 1,3 1,7 9,5 8,8 7,0 Danimarca 1,4 0,9 0,8 5,2 5,2 4,7 Francia 1,2 1,8 2,0 11,8 11,2 9,5 Germania 0,9 1,1 1,5 9,3 8,6 8,1 Grecia 3,4-0,7 1,2 10,9 11,7 11,0 Irlanda 6,9 6,1 4,7 7,5 5,6 4,2 Italia 1,0 1,2 1,5 11,8 11,3 10,5 Olanda 3,0 2,8 2,5 4,0 3,3 2,8 Portogallo 2,7 1,8 1,7 5,2 4,5 4,2 Regno Unito 1,4 1,1 1,0 6,3 6,1 5,6 Spagna 3,7 3,5 3,3 18,8 15,9 14,1 Svezia 1,2 2,3 2,2 8,3 7,2 5,9 Ue-15 1,6 1,6 1,7 9,9 9,2 8,3 Area Euro 1,6 1,8 1,9 10,9 9,9 8,9 USA 2,2 1,9 1,3 4,5 4,2 4,0 Giappone -0,7-0,8-0,2 4,1 4,7 4,7 Fonte: Ufficio di Statistica della Regione - Elaborazione su dati Commissione europea, Previsioni di primavera

13 Principali indicatori economici dell'italia (var % a prezzi costanti) Valore aggiunto ai prezzi di mercato (al lordo Sifim) 1,8 1,5 2,8 Agricoltura, silvicoltura e pesca 1,2 6,2-2,1 Industria 1,2 1,0 2,7 - industria in senso stretto 1,5 1,0 2,7 - costruzioni -0,4 1,3 2,6 Servizi 2,0 1,5 3,0 Prodotto interno lordo ai prezzi di mercato 1,8 1,6 2,9 Importazioni di beni e servizi fob 9,0 5,1 8,3 Consumi nazionali 2,5 2,1 2,6 - Spesa delle famiglie residenti 3,1 2,3 2,9 -- spesa sul territorio economico 2,9 2,1 3,3 -- acquisti all'estero dei residenti (+) 6,3 2,1-4,7 -- acquisti sul territorio dei non residenti (-) 1,1-1,3 9,0 - Spesa delle AAPP 0,3 1,5 1,6 - Spesa delle ISP 4,2 6,9 6,1 Investimenti fissi lordi 4,3 4,6 6,1 - Costruzioni -0,2 2,8 3,6 - Macchine e attrezzature 5,2 4,7 6,9 - Mezzi di trasporto 17,7 8,4 9,9 - Beni immateriali 12,6 12,4 11,6 Esportazioni di beni e servizi fob 3,6 0,0 10,2 Occupati* 1,1 1,3 1,9 Agricoltura -3,5-5,6-1,3 Industria 1,0 0,3 0,2 Terziario 1,6 2,4 3,0 Tasso di disoccupazione* 11,8 11,4 10,6 Fonte: Ufficio di Statistica della Regione - Elaborazione su dati ISTAT, Contabilità Sec95 - (*) dati revisionati 13

14 Occupati per settore e area geografica (var.% rispetto anno precedente) Nord Centro Mezzogiorno Italia Agricoltura -3,3-1,6-3,1-3,9-8,5 5,1-3,6-7,6-1,5-3,5-5,6-1,3 dipendenti 2,4-1,2 0,1 0,6-12,8 8,7-3,2-2,6-0,5-1,5-3,4 0,6 indipendenti -5,0-1,7-4,1-6,0-6,4 3,5-4,0-12,7-2,7-4,7-6,9-2,5 Industria 1,1 0,4-0,7 1,1 0,6 0,9 0,7-0,3 2,4 1,0 0,3 0,2 dipendenti 1,1 0,0-0,8 1,4 0,9 1,1 0,2-0,1 2,1 1,0 0,1 0,1 indipendenti 1,1 2,1-0,3 0,3-0,2 0,2 2,2-0,7 3,5 1,2 1,0 0,7 - industria in senso stretto 1,4-0,5-1,1 2,2 0,3 0,2 2,6 0,3 0,9 1,8-0,2-0,5 dipendenti 1,6-0,5-1,1 2,7 0,6 0,1 3,0-0,2 0,1 2,0-0,3-0,7 indipendenti 0,4-0,3-1,0 0,3-0,7 0,8 0,8 2,0 4,0 0,5 0,1 0,4 - costruzioni -0,3 4,5 1,1-2,3 1,7 2,9-2,0-1,1 4,9-1,3 2,0 2,7 dipendenti -2,2 3,5 1,4-4,2 2,5 5,6-4,4 0,0 5,7-3,5 1,9 3,8 indipendenti 2,2 5,9 0,7 0,2 0,6-0,6 3,5-3,3 3,1 2,2 2,2 1,1 Altre attività 1,0 2,9 4,0 1,0 3,0 2,3 3,1 1,3 2,0 1,6 2,4 3,0 dipendenti 1,4 3,6 4,4 0,1 3,0 3,2 2,7 2,8 1,6 1,5 3,2 3,3 indipendenti 0,2 1,2 2,9 3,4 3,0 0,1 3,9-2,5 3,1 2,0 0,5 2,4 -commercio 0,2 2,8 2,6 1,6 4,8-1,5 2,0-3,7 4,0 1,0 1,3 2,1 dipendenti 2,1 8,3 5,7 0,2 8,6 7,4 4,0 4,7 7,0 2,2 7,5 6,4 indipendenti -1,6-2,3-0,6 2,6 2,1-8,4 0,9-8,2 2,2 0,1-3,3-1,4 Fonte: Ufficio di Statistica della Regione - Elaborazione su dati ISTAT 14

15 1. LE ATTIVITA PRODUTTIVE 1.1 L agricoltura Nel 2000, in Italia, i risultati produttivi del settore primario, a causa dei fattori climatici avversi che hanno colpito nel corso dell anno diverse ed ampie zone del Paese, hanno evidenziato un andamento negativo, in netta controtendenza con la crescita registrata negli altri due settori economici. L estrema variabilità del clima ha infatti caratterizzato tutto il corso dell anno danneggiando i raccolti di numerose colture. A questo si aggiungano le problematiche che hanno investito il settore zootecnico derivanti dal diffondersi, ad inizio d anno, dell epidemia di influenza aviare e soprattutto dell emergenza BSE (encefalite spongiforme bovina) che ha fatto crollare il consumo di carni bovine, aggravando ulteriormente la crisi del settore. Nello specifico, le colture foraggere mostrano per il 2000 una riduzione nella produzione per tutte le tipologie, sia temporanee (-6,7%) che permanenti (-1,7%); le colture erbacee registrano nel complesso una sostanziale stasi ad eccezione delle coltivazioni industriali e floricole che evidenziano vistosi cali di produzione; le coltivazioni legnose mostrano una decisa contrazione produttiva causata principalmente dall annata di scarica dell olivo e dei prodotti della vite. Anche l annata agraria siciliana ha risentito delle avverse condizioni climatiche caratterizzate, nello specifico, da una diffusa siccità e da temperature elevate. Tra le coltivazioni prevalenti si registra il perdurare di una situazione critica per quanto riguarda il comparto degli agrumi che risente della competitività degli altri paesi. In particolare si evidenziano riduzioni nella produzione di arance e limoni rispettivamente del 5,7% e dell 8,8% mentre andamenti più favorevoli si registrano in quelle dei mandarini e clementine soprattutto grazie alla produzione nella zona del palermitano. Il comparto vitivinicolo siciliano si caratterizza nel 2000 per la diminuzione della produzione del vino con un calo tra i più consistenti osservati tra le regioni meridionali. A fronte di questa riduzione nella quantità prodotta, causata dalle sfavorevoli condizioni climatiche, si evidenzia invece un miglioramento della qualità del raccolto che genera ottime attese per la qualità del vino. In aumento risulta 15

16 invece, grazie all introduzione di varietà di alto pregio, la produzione di uva da tavola (+1,2% rispetto al 1999) che si attesta nel 2000 ad un ammontare di 2,9 milioni di quintali. Buono l andamento del comparto cerealicolo spinto soprattutto dalla produzione di frumento duro che con 7,5 milioni di quintali fa registrare un incremento rispetto al 1999 del 40% circa. Per quanto riguarda il settore olivicolo-oleario, dopo un 1999 favorevole, a causa dell alternanza dei cicli vegetativi degli oliveti, la produzione di olio, come nella magior parte delle regioni meridionali, ha fatto registrare un calo con quotazioni del prodotto al ribasso a causa di stock invenduti degli anni precedenti. Nel campo dell interscambio agro-alimentare, a livello nazionale, il 2000 è stato caratterizzato da una crescita in valore del deficit, che ammonta a miliardi di lire ( miliardi nel 1999), quale risultante del maggior peso dell aumento delle importazioni rispetto all aumento delle esportazioni. Risultati positivi emergono invece dallo scenario siciliano, dove il valore delle esportazioni fa registrare una crescita rispetto al 1999 pari all 11,6%. Tale situazione, in concomitanza al calo del valore delle importazioni (-7,4%), ha come effetto quello di migliorare il saldo della bilancia commerciale siciliana che, per il 2000, si attesta su 189 miliardi di lire contro i 96 miliardi del Per quanto riguarda il mercato del lavoro, in Italia, il trend decrescente registrato nel 1999, continua a mostrare i suoi effetti negativi sull occupazione agricola anche nel 2000 comportando una contrazione di 14 mila posti di lavoro. La riduzione pari all 1,2% rispetto l anno precedente ha riguardato solamente i lavoratori indipendenti. Il processo di erosione che ha interessato l Italia, non ha riguardato la Sicilia che ha registrato nel 2000 una crescita del 3,8% delle unità di lavoro impiegate in agricoltura ( unità nel 1999, unità nel 2000). Sembra pertanto essersi interrotto il processo di espulsione degli addetti che aveva caratterizzato il settore isolano negli ultimi anni. L aumento di 5 mila unità lavorative è la risultante di una crescita di 38 mila lavoratori indipendenti e della concomitante contrazione di 33 mila unità dipendenti. Tra i fenomeni che caratterizzano l occupazione agricola risaltano il massiccio ricorso alla manodopera stagionale e saltuaria e al lavoro extracomunitario, la 16

17 bassa qualificazione dei lavoratori, l invecchiamento sia degli occupati che dei conduttori agricoli e la forte rilevanza dell economia sommersa. In base ai dati delle Camere di Commercio, nel 2000 su un totale di imprese registrate in Sicilia nelle attività agricole e della silvicoltura risultano attive. Rispetto all anno precedente, le imprese attive sono diminuite del 2,4%; le iscrizioni di imprese agricole sono crollate (-33%), e di contro sono aumentate le cessazioni del 12% circa. Il primo fattore si spiega con il progressivo esaurirsi delle iscrizioni di imprese agricole che hanno l obbligo di registrazione soltanto dal 1996 (nel 1997 in Sicilia si sono iscritte oltre 100 mila aziende, nel mila e nel 1999 circa 6 mila). 17

18 Produzione dei principali prodotti agricoli - SICILIA Quantità in migliaia di quintali, salvo diversa indicazione Prodotti var% 99/98 var% 00/99 Frumento tenero ,2-21,1 Frumento duro ,1 39,9 Orzo ,0 26,4 Granoturco ibrido ,3-11,8 Patate ,0 14,9 Fagioli freschi ,5-9,9 Cipolle ,5-4,6 Carote ,1 46,9 Carciofi ,0 25,3 Cavoli ,9-16,0 Cavolfiori ,6 28,9 Indivia ,7 14,5 Lattuga ,4 21,4 Radicchio ,7-71,4 Melanzane ,1-8,6 Peperoni ,3-14,6 Pomodori ,9 44,7 Zucchine ,1 29,5 Cocomeri ,2 41,0 Poponi ,3 20,6 Fragole ,5 - Vite ,5-10,6 Uva da tavola ,4 1,2 Uva da vino ,3-13,8 Vino/mosto (000 hl) ,3-24,8 Olivo ,4 5,5 Olive da tavola ,2-49,6 Olive da olio ,3-42,2 Olio di pressione ,9-47,7 Arance ,6-5,7 Mandarini ,2 2,7 Limoni ,5-8,8 Clementine ,4 8,2 Pesche ,0 7,7 Mele ,4-1,5 Pere ,6 4,3 Mandorle ,7 9,8 Nocciole ,6-2,6 Fonte:Ufficio di Statistica della Regione - Elaborazione su dati IPA 18

19 Interscambio commerciale con l'estero prodotti dell'agricoltura silv. e pesca (Mld di lire) Importazioni Esportazioni Saldo Var% Var% Sicilia , , Italia , , Fonte:Ufficio di Statistica della Regione - Elaborazione su dati ISTAT Occupati nel settore dell'agricoltura (valori in migliaia) Occupati in complesso Occupati dipendenti Var% Var% Sicilia , ,0 Italia , ,4 Fonte:Ufficio di Statistica della Regione - Elaborazione su dati ISTAT Movimentazione anagrafica delle imprese agricole in Sicilia Registrate Attive Iscritte Cessate Var% Var% Var% Var% Agricoltura, caccia e silvicoltura , , , ,4 Agricoltura, caccia e servizi , , , ,5 Silvic. e utilizzaz.aree forestali , , , ,6 Fonte:Ufficio di Statistica della Regione - Elaborazione su dati Infocamere 19

20 1.2 L industria Nonostante l effetto negativo causato dall aumento del prezzo del petrolio, la produzione industriale italiana ha concluso il 2000 con un bilancio abbastanza soddisfacente, riportando il migliore risultato degli ultimi anni. L indice grezzo appare in crescita per tutto l anno ad eccezione dei mesi di aprile e dicembre le cui flessioni sono comunque prevalentemente dovute alle festività presenti nel calendario. In termini quantitativi la produzione industriale è cresciuta mediamente nell anno del 3% circa. Se si considera però l andamento dell indice destagionalizzato si osserva una fase di accelerazione durante la prima metà dell anno ed un rallentamento a partire dai mesi estivi. La crescita ha ripreso vigore negli ultimi due mesi dell anno dando impulso positivo sulle prospettive per il 2001 che rimangono orientate all ottimismo anche grazie alle indicazioni positive provenienti dai settori che producono beni d investimento. Il buon andamento del settore si è concretizzato in maniera più accentuata nel settore del legno e mobile, in quello dei mezzi di trasporto, della meccanica, del materiale da costruzione, della gomma e materie plastiche e dell elettronica. Buono risulta inoltre il grado di utilizzo degli impianti, che ha raggiunto il livello più alto dell ultimo decennio e l andamento degli ordinativi affluiti alle imprese, in crescita a partire dalla metà del In sintesi, nell anno in esame, il valore aggiunto al costo dei fattori del complesso delle attività industriali, secondo le stime fornite da Prometeia, ha denunciato una crescita in termini reali (prezzi 1995) del 2,7%, con pressoché identica variazione sia nel comparto delle costruzioni (+2,6%) sia in quello dell industria in senso stretto (+2,7%). L attività industriale in Sicilia ha manifestato nel 2000 segnali positivi, in linea con l andamento nazionale, proseguendo il processo di crescita già emerso nel corso degli ultimi anni e determinato dal buon livello dei consumi e dalla ripresa del comparto delle costruzioni. Un segnale evidente della ripresa del settore è dato dal netto balzo in avanti delle esportazioni dei prodotti industriali dell Isola, che si attestano per il 2000 ad un ammontare di miliardi di lire contro i miliardi del

21 L incremento pertanto del valore è stato del 61,6% che colloca la Sicilia in vetta alla classifica dell export meridionale. L aumento del valore del totale delle esportazioni industriali dell Isola non è dipeso soltanto dalla crescita dei prezzi dei prodotti petroliferi i quali rappresentano con un valore di miliardi la quota maggiore dell interscambio commerciale della Sicilia con l estero. Infatti, anche al netto dei prodotti energetici, le esportazioni industriali subiscono rispetto al 1999 una crescita sostenuta, pari al 31,3%. Crescite consistenti si rilevano nelle esportazioni dei prodotti ad alto contenuto tecnologico quali prodotti metallici (+84,7%), apparecchiature elettriche e di precisione (+71,9%), prodotti chimici (+57%) e dell energia elettrica, gas e acqua (+51,8%). Il saldo della bilancia commerciale per i prodotti industriali peggiora nel 2000, passando da miliardi (1999) a miliardi di lire. Al netto dei prodotti energetici il saldo evidenzia invece un miglioramento, passando da 442 miliardi a miliardi di lire. Per quanto riguarda l imprenditorialità siciliana, alla fine del 2000 il sistema industriale siciliano, secondo i dati delle Camere di Commercio, risulta costituito da imprese attive, con una crescita del 2% rispetto all ammontare del Strutturalmente il sistema si compone per il 50,7% da imprese di costruzioni, per il 48,3% da imprese manifatturiere, per lo 0,6% da imprese estrattive e per il rimanente 0,4% da imprese per la produzione e distribuzione di energia elettrica, gas e acqua. L'indice di sviluppo, identificato come differenza tra l indice di natalità e quello di mortalità delle imprese, ha comunque fatto registrare una leggera flessione (-0,7%) imputabile soprattutto alle imprese estrattive e manifatturiere mentre positivo è risultato quello delle costruzioni (0,1%). Tra le imprese maggiormente rappresentative del comparto manifatturiero si riscontra una buona vivacità nelle imprese per la fabbricazione di macchine per ufficio (indice di sviluppo pari a 14,1%) ed in quelle per il recupero e preparazione per il riciclaggio dei rifiuti (6%). L evoluzione dell attività industriale in Sicilia ha influito positivamente sul mercato del lavoro che complessivamente fa registrare una crescita di 10 mila posti di lavoro nel settore, con una variazione del 3,9% rispetto al La situazione è la risultante, comunque, di una dinamica positiva nel comparto delle costruzioni che fa registrare una crescita di 30 mila unità ( +23,1%), portando il livello della 21

22 domanda a 160 mila addetti nel 2000 e di una concomitante perdita di 19 mila unità in quello dell industria in senso stretto (-14,7%). Il raffronto con il dato nazionale mostra una situazione con stessa tendenza ma con effetti meno marcati rispetto a quella dell Isola. L occupazione nel settore infatti è cresciuta in Italia di 17 mila unità rispetto al 99 con una variazione dello 0,2%, determinata da un incremento nella domanda nel comparto delle costruzioni (+2,7%) e da una contrazione nel comparto dell industria in senso stretto che ha fatto registrare una perdita di 26 mila posti di lavoro (-0,5%) portando nel 2000 il numero di occupati a mila unità. I ritmi produttivi registrati nelle attività industriali siciliane hanno determinato un andamento della gestione della cassa integrazione guadagni caratterizzato da una crescita degli interventi. Secondo i dati INPS, nell ambito della gestione industria le ore autorizzate sono complessivamente aumentate del 7,2% attestandosi a 8,4 milioni di ore, quale risultante della contrazione del 28% negli interventi ordinari e dell aumento del 27,9% in quelli straordinari. Anche nella gestione edilizia si registra un considerevole aumento delle ore di Cassa integrazione che si attestano nel 2000 ad un ammontare di 2 milioni circa di ore, con una crescita del 26,8% rispetto al Sebbene il quadro generale tracciato mette in evidenza un settore delle costruzioni in netta ripresa, indicazioni negative emergono dai dati sui lavori pubblici posti in gara forniti dal Collegio Regionale dei Costruttori Edili Siciliani. Infatti, si registra una diminuzione rispetto al 99 sia nel numero delle gare, con una variazione negativa del 31%, sia negli importi complessivi che si attestano nel 2000 ad un valore pari a miliardi (-42%). Tale flessione è stata causata da modifiche normative che hanno prodotto un parziale blocco dei bandi di gara. La sintesi dell attività del settore si riscontra nelle stime del valore aggiunto ad esso imputabile. In base alle valutazioni effettuate dall Istituto Prometeia con il nuovo sistema di contabilità (SEC-95), il valore aggiunto al costo dei fattori dell industria in Sicilia nel 2000 risulta pari a miliardi di lire correnti, con un aumento rispetto al 99 pari al 5,7%. Depurando il dato dall effetto della crescita dei prezzi si ricava che il valore aggiunto espresso in lire costanti (1995) si attesta 22

23 su miliardi, con una crescita reale del 3% rispetto all anno precedente (crescita analoga si riscontra separatamente nei due comparti del settore). E da rilevare che la crescita del valore aggiunto del settore sebbene risulti inferiore a quella osservata per il Mezzogiorno (+3,6%) supera di 0,3 punti percentuali quella osservata a livello nazionale. 23

24 Valore aggiunto al costo dei fattori dell'industria - Sicilia - Mld di lire correnti Cifre assolute Composizione % Industria in senso stretto ,1 64,5 67,3 67,2 66,8 Costruzioni e lavori del Genio civile ,9 35,5 32,7 32,8 33,2 Totale ,0 100,0 100,0 100,0 100,0 Valore aggiunto al costo dei fattori dell'industria - Sicilia - Mld di lire 1995 Cifre assolute Composizione % Industria in senso stretto ,1 64,9 67,5 68,1 68,1 Costruzioni e lavori del Genio civile ,9 35,1 32,5 31,9 31,9 Totale ,0 100,0 100,0 100,0 100,0 Valore aggiunto al costo dei fattori dell'industria - Sicilia - Variazioni % prezzi correnti Industria in senso stretto 0,0 8,7 1,3 5,2 Costruzioni e lavori del Genio civile 2,7-4,0 1,9 6,9 Totale 1,0 4,2 1,5 5,7 prezzi 1995 Industria in senso stretto -0,5 7,3 2,5 3,0 Costruzioni e lavori del Genio civile 0,5-4,7-0,2 3,1 Totale -0,2 3,1 1,6 3,0 Fonte: Ufficio di Statistica della Regione - Elaborazione su dati Prometeia, stime di maggio

25 Valore aggiunto al costo dei fattori dell'industria - Mezzogiorno - Mld di lire correnti Cifre assolute Composizione % Industria in senso stretto ,7 71,7 72,9 72,7 72,2 Costruzioni e lavori del Genio civile ,3 28,3 27,1 27,3 27,8 Totale ,0 100,0 100,0 100,0 100,0 Valore aggiunto al costo dei fattori dell'industria - Mezzogiorno - Mld di lire 1995 Cifre assolute Composizione % Industria in senso stretto ,6 71,9 72,9 73,1 72,9 Costruzioni e lavori del Genio civile ,4 28,1 27,1 26,9 27,1 Totale ,0 100,0 100,0 100,0 100,0 Valore aggiunto al costo dei fattori dell'industria - Mezzogiorno - Variazioni % prezzi correnti Industria in senso stretto 3,3 4,3 1,1 5,5 Costruzioni e lavori del Genio civile 3,3-1,9 2,0 8,2 Totale 3,3 2,5 1,3 6,2 prezzi 1995 Industria in senso stretto 2,7 2,4 1,2 3,3 Costruzioni e lavori del Genio civile 0,8-2,4 0,0 4,3 Totale 2,1 1,1 0,8 3,6 Fonte: Ufficio di Statistica della Regione - Elaborazione su dati Prometeia, stime di maggio

26 Valore aggiunto al costo dei fattori dell'industria - Italia - Mld di lire correnti Cifre assolute Composizione % Industria in senso stretto ,0 84,3 84,6 84,4 84,2 Costruzioni e lavori del Genio civile ,0 15,7 15,4 15,6 15,8 Totale ,0 100,0 100,0 100,0 100,0 Valore aggiunto al costo dei fattori dell'industria - Italia - Mld di lire 1995 Cifre assolute Composizione % Industria in senso stretto ,9 84,5 84,8 84,7 84,7 Costruzioni e lavori del Genio civile ,1 15,5 15,2 15,3 15,3 Totale ,0 100,0 100,0 100,0 100,0 Valore aggiunto al costo dei fattori dell'industria - Italia - Variazioni % prezzi correnti Industria in senso stretto 3,1 3,4 1,9 4,3 Costruzioni e lavori del Genio civile 0,7 0,9 3,2 6,4 Totale 2,7 3,0 2,1 4,7 prezzi 1995 Industria in senso stretto 2,6 1,5 1,0 2,7 Costruzioni e lavori del Genio civile -1,8-0,4 1,3 2,6 Totale 1,9 1,2 1,0 2,7 Fonte: Ufficio di Statistica della Regione - Elaborazione su dati ISTAT 26

27 Interscambio commerciale della Sicilia con l'estero - Prodotti industriali (Valori in Mln di lire) Settori Ateco Importazioni Esportazioni Saldo var % var % Prodotti delle miniere e delle cave , , Prodotti alimentari, bevande e tabacco , , Prodotti tessili , , Articoli di abbigliamento e pellicce , , Cuoio e prodotti in cuoio , , Legno e prodotti in legno , , Carta e prodotti di carta, stampa ed editoria , , Prodotti petroliferi raffinati , , Prodotti chimici e fibre sintetiche e artificiali , , Articoli in gomma e in materie plastiche , , Prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi , , Metalli e prodotti in metallo , , Macchine e apparecchi meccanici , , Apparecchi elettrici e di precisione , , Autoveicoli , , Altri mezzi di trasporto , , Mobili , , Altri prodotti dell'industria manifatturiera (escl. mobili) , , Energia elettrica, gas, acqua e altri prodotti , , Totale , , Totale* , , (*): Totale al netto dei prodotti petroliferi raffinati e dei prodotti delle cave e miniere Fonte: Ufficio di Statistica della Regione - Elaborazione su dati ISTAT 27

28 Movimentazione anagrafica delle imprese industriali in Sicilia SEZIONI E DIVISIONI DI ATTIVITA' Registrate Attive Iscritte Cessate VAR% VAR% VAR% VAR% Estrazione di minerali , , , ,4 Estraz.carbon fossile e lignite;estraz.torba 4 4 0, , , ,0 Estraz.petrolio greggio e gas naturale , , , ,0 Estraz. minerali di uranio e di torio 0 0 0, , , ,0 Estrazione di minerali metalliferi , , , ,0 Altre industrie estrattive , , , ,0 Attivita manifatturiere , , , ,4 Industrie alimentari e delle bevande , , , ,0 Industria del tabacco 1 1 0, , , ,0 Industrie tessili , , , ,7 Confez.articoli vestiario;prep.pellicce , , , ,8 Prep. e concia cuoio;fabbr.artic.viaggio , , , ,3 Ind.legno,esclusi mobili;fabbr.in paglia , , , ,7 Fabbric.pasta-carta,carta e prod.di carta , , , ,0 Editoria,stampa e riprod.supp.registrati , , , ,1 Fabbric.coke,raffinerie,combust.nucleari , , , ,0 Fabbric.prodotti chimici e fibre sintetiche , , , ,7 Fabbric.artic.in gomma e mat.plastiche , , , ,8 Fabbric.prodotti lavoraz.min.non metallif , , , ,5 Produzione di metalli e loro leghe , , , ,8 Fabbric.e lav.prod.metallo,escl.macchine , , , ,5 Fabbric.macchine ed appar.mecc.instal , , , ,8 Fabbric.macchine per uff.elaboratori , , , ,0 Fabbric.di macchine ed appar.elettr. n.c.a , , , ,0 Fabbric.appar.radiotel.e app.per comunic , , , ,1 Fabbric.appar.medicali,precis.,strum.ottici , , , ,9 Fabbric.autoveicoli,rimorchi e semirim , , , ,6 Fabbric.di altri mezzi di trasporto , , , ,4 Fabbric.mobili;altre industrie manifatturiere , , , ,5 Recupero e preparaz.per il riciclaggio , , , ,0 Prod.e distrib.energ.elettr.,gas e acqua , , , ,0 Produz.energia elettr.,gas,acqua calda , , , ,0 Raccolta, depurazione e distrib. acqua , , , ,3 Costruzioni , , , ,0 Totale industria , , , ,1 Fonte: Ufficio di Statistica della Regione - Elaborazione su dati Infocamere 28

29 Movimentazione anagrafica delle imprese industriali in Sicilia (valori %) SEZIONI E DIVISIONI DI ATTIVITA' Indice di natalità Indice di mortalità Indice di sviluppo Industria 6,0 5,0 6,1 5,7-0,1-0,7 di cui: Estrazione di minerali 2,0 2,0 5,7 3,1-3,7-1,0 Estraz.carbon fossile e lignite;estraz.torba Estraz.petrolio greggio e gas naturale , ,1 0,0 Estraz. minerali di uranio e di torio Estrazione di minerali metalliferi , ,0 - Altre industrie estrattive 2,1 2,1 5,4 3,2-3,2-1,1 Attivita manifatturiere 6,1 5,0 6,2 5,8-0,1-0,7 Industrie alimentari e delle bevande 5,8 4,9 5,5 4,6 0,4 0,3 Industria del tabacco Industrie tessili 12,3 7,7 7,5 7,7 4,8 0,0 Confez.articoli vestiario;prep.pellicce 7,3 4,1 9,9 9,9-2,6-5,7 Prep. e concia cuoio;fabbr.artic.viaggio 6,9 4,8 10,8 10,0-3,9-5,1 Ind.legno,esclusi mobili;fabbr.in paglia 4,9 4,5 6,3 6,8-1,4-2,3 Fabbric.pasta-carta,carta e prod.di carta 5,7 2,8 6,7 3,3-1,0-0,5 Editoria,stampa e riprod.supp.registrati 7,1 4,8 5,9 4,9 1,2-0,1 Fabbric.coke,raffinerie,combust.nucleari - - 2,0 - -2,0 - Fabbric.prodotti chimici e fibre sintetiche 3,0 2,5 7,2 5,7-4,2-3,2 Fabbric.artic.in gomma e mat.plastiche 5,0 2,6 6,9 3,7-1,9-1,2 Fabbric.prodotti lavoraz.min.non metallif. 6,1 5,7 6,1 5,9 - -0,2 Produzione di metalli e loro leghe 5,2 1,3 6,5 3,8-1,2-2,5 Fabbric.e lav.prod.metallo,escl.macchine 5,6 4,6 5,3 5,4 0,3-0,9 Fabbric.macchine ed appar.mecc.instal. 5,8 5,1 5,7 4,8 0,1 0,3 Fabbric.macchine per uff.elaboratori 21,8 18,6 1,7 4,5 20,2 14,1 Fabbric.di macchine ed appar.elettr. n.c.a. 6,4 6,9 6,8 6,8-0,4 0,1 Fabbric.appar.radiotel.e app.per comunic. 3,4 3,4 6,0 7,5-2,6-4,0 Fabbric.appar.medicali,precis.,strum.ottici 5,9 4,7 4,5 4,1 1,4 0,6 Fabbric.autoveicoli,rimorchi e semirim. 2,7 4,1 8,1 3,3-5,4 0,8 Fabbric.di altri mezzi di trasporto 4,4 5,1 3,6 5,8 0,8-0,7 Fabbric.mobili;altre industrie manifatturiere 7,5 6,7 7,7 7,3-0,2-0,5 Recupero e preparaz.per il riciclaggio 6,7 7,0 5,3 1,2 1,3 5,8 Prod.e distrib.energ.elettr.,gas e acqua 1,8 2,2 3,5 1,8-1,8 0,4 Produz.energia elettr.,gas,acqua calda 1,7 0,0 3,4 0,0-1,7 - Raccolta, depurazione e distribuzione acqua 1,8 3,0 3,6 2,4-1,8 0,6 Costruzioni 6,5 5,4 5,5 5,2 0,9 0,1 Fonte: Ufficio di Statistica della Regione - Elaborazione su dati Infocamere 29

30 Lavori pubblici posti in gara in Sicilia ( Mln di lire e Numero di gare) Importi Numero gare Provincie Var.% Var.% Agrigento , ,8 Caltanissetta , ,6 Catania , ,0 Enna , ,5 Messina , ,6 Palermo , ,9 Ragusa , ,9 Siracusa , ,7 Trapani , ,4 SICILIA , ,2 Fonte: Ufficio di Statistica della Regione - Elaborazione su dati Collegio Regionale Costruttori Edili Occupati nel settore Industria (valori in migliaia) Totale Industria In senso stretto Costruzioni Occupati in totale Rapporto% Ind/Totale Sicilia ,9 19,5 Italia ,1 32,6 Fonte: Ufficio di Statistica della Regione - Elaborazione su dati ISTAT 30

31 Numero totale di ore di C.I.G. a favore degli operai ed impiegati INDUSTRIA EDILIZIA Interventi ordinari Interventi Straordinari Totale Var.% Var.% Var.% Var.% Agrigento , , , ,7 Caltanissetta , , , ,9 Catania , , , ,1 Enna , , , ,0 Messina , , , ,4 Palermo , , , ,8 Ragusa , , , ,1 Siracusa , , , ,0 Trapani , , , ,3 SICILIA , , , ,8 Fonte: Ufficio di Statistica della Regione - Elaborazione su dati INPS 31

32 1.3 I servizi. Il settore dei servizi ha evidenziato, a livello nazionale, una dinamica favorevole, caratterizzata da un andamento stagnante dei servizi non vendibili e da una crescita sostenuta dei servizi destinabili alla vendita. Tra questi, i settori più dinamici sono stati quello dell intermediazione monetaria e finanziaria, quello alberghiero e quello dei trasporti e comunicazioni. Per la Sicilia, secondo le stime fornite da Prometeia, il consuntivo globale delle attività relative ai servizi indica un valore aggiunto al costo dei fattori pari a miliardi di lire correnti, mostrando, nei confronti dell'anno precedente, un aumento del 5,1%. A livello nazionale, il corrispondente aggregato ha manifestato una dinamica lievemente più accentuata con un incremento pari al 5,3%. Eliminando la componente dovuta all'aumento dei prezzi, il valore aggiunto regionale al costo dei fattori si è ragguagliato a miliardi di lire del 1995, mostrando una crescita reale della produzione pari al 2,6%, contro il 3% registrato in Italia I servizi destinabili alla vendita Se si guarda alla formazione dell'offerta, si può rilevare che il settore dei servizi destinabili alla vendita, è quello che ha fornito, come di consueto, il maggiore contributo. Con riferimento ai valori correnti, tale settore ha infatti contribuito alla formazione del 62,8% del prodotto regionale dei servizi, contro il 37,2% fornito dai servizi non destinabili alla vendita. Confrontando tale struttura produttiva con quella nazionale emergono alcune differenze significative. Nell'anno in esame, infatti, il peso dei servizi vendibili sul totale del valore aggiunto dei servizi ha sopravanzato quello regionale di 10 punti percentuali circa (72,5% contro 62,8%), e di conseguenza quello relativo ai servizi non destinabili alla vendita è risultato inferiore di circa un terzo (27,5% contro 37,2%). Per quanto riguarda il Mezzogiorno, la dinamica sembra più vicina al dato regionale rispetto a quello 32

33 nazionale. Infatti, i servizi destinabili alla vendita (a prezzi correnti) rappresentano il 64,2% del valore aggiunto complessivo dei Servizi (con un incremento del 4% rispetto al 1999) e quelli non vendibili il 35,8% (+2,8% rispetto al 1999). I dati forniti dalle Camere di Commercio sulla movimentazione anagrafica delle imprese testimoniano l andamento positivo del terziario siciliano che, nel 2000, fa registrare un aumento del 27,6% delle iscrizioni di nuove imprese ed una riduzione del 5,1% delle cessazioni. Complessivamente le imprese attive sono state a fronte di un ammontare di relativo al 1999, pari ad un incremento di 3 punti percentuali. Le crescite più accentuate nell ammontare di imprese attive si ritrovano nei settori dell informatica ed in generale in quelli della new economy. Buono l andamento dell occupazione nel settore terziario che ha fatto registrare in Sicilia un aumento complessivo di 9 mila unità, quantificabile in una crescita rispetto al 1999 dell 1%. Infatti, gli occupati nel settore che in campo regionale rappresentano il 70% circa degli occupati complessivi, si sono attestati, nella media del 2000, su 946 mila unità contro i 937 mila dell anno precedente. Più accentuata risulta la crescita occupazionale del settore nel Mezzogiorno ed in Italia con variazioni rispettivamente pari al 2% ed al 3%. All interno del settore si nota un consistente aumento degli occupati nel comparto del commercio che si attestano, nella media dell anno, su 233 mila unità, con una variazione positiva del 4,5% rispetto al Secondo i dati forniti dalla Banca d Italia, nel 2000 l attività di intermediazione del settore del credito ha registrato in campo nazionale, con un +0,3% dei depositi e un +12,2% degli impieghi, risultati sicuramente positivi. In Sicilia il volume dei prestiti, a differenza della situazione nazionale, ha subito una contrazione pari al 2,1% alla quale ha influito prevalentemente il settore delle imprese finanziarie, con una diminuzione del credito erogato pari al 20% circa rispetto a dicembre La decelerazione degli impieghi è comunque influenzata dall accentuarsi del ricorso a forme di cartolarizzazione da parte delle banche. L andamento della raccolta bancaria evidenzia una tendenza da parte della clientela verso una preferenza alla liquidità testimoniata anche dall aumento delle 33

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