DOCUMENTI FONDAMENTALI

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1 DOCUMENTI FONDAMENTALI Contiene un contenuto di V. Spreti per la famiglia Cavalli;; la copia dell elezione di Baldassarre Cavalli nel 1422 come razionatore della città di Brescia. Successivamente qui riportato un interessantissimo documento riguardante Niccolò Cavalli del 1300 con cenni alla storia antica dei Cavalli. Inoltre un ducale del doge Contarini nel 1676 concesso a Carlo Cavalli Bresciano ho copia della pergamena. Ai numeri 04,05,06,07, dicevamo, si trova una serie di documenti concernenti la nomina a patrizio veneto per eccezionali meriti bellici di Jacopo Cavalli, quello del mausoleo SS Giovanni e Paolo. E un documento in latino abbastanza facile ma non altrettanto per la sua interpretazione. L oggetto è chiaro: settembre. Parte del Maggior Consiglio di Venezia per l aggregazione al Patriziato veneto di Jacopo Cavalli.L intestazione dei fogli serviti a copiare gli originali è importante: Imperial Regia Consulta Araldica, in fondo all ultimo foglio la data:verona 22 giugno 1816, cioè dopo Napoleone e il ritorno di Venezia all impero austriaco. Il documento è tutto manoscritto, opera quasi sicuramente del genealologo Giovanni Dolcetti che nel 1922 fa un massiccio libro in due volumi titolato IL LIBRO D ARGENTO DELLE FAMIGLIE VENETE (che da pagina ventidue delle parti IV e V parla abbondantemente dei Cavalli). Dolcetti che fa un sacco di ricerche sulla famiglia Cavalli, in occasione della necessità di confermare la nobiltà di una casata dopo Napoleone, per conto dei Cavalli di Padova, che discendono direttamente dalla nostra famiglia, con un evidente risultato: ai Cavalli di Padova viene concesso dal Governo Austriaco, l imperatore, il titolo di Conti di S.Orso, riconoscendo perciò una relazione di continuità, anche se non genetica della loro derivazione dal Conte di S.Orso, Jorio, o Giorio, o Giorgio. Io ho copia di moltissimi documenti del genere di cui devo ringraziare il Dott. Antonio Cavina Pratesi, figlio di Erminia Cavalli collegata a Ferdinando Cavalli, il Senatore di Chiari e poi Padova che era senza figli. Ho una copia di un libro in bozza su S.Anastasia a Verona donato in bozza al Marcantonio Cavalli di Padova-Chiari. Questo ramo dei Cavalli di Padova è estinto e così è andato perso un magnifico palazzo cinquecentesco in Via Vescovado a Padova, ora trasformato in un condominio anche se con gli antichi stemmi. Ma vediamo i manoscritto quivi allegato:: Comincia con un OMISSIS elogi Nicolaus de Caballis- Eques (Cavaliere). Come se, quello che segue, non riguardi Nicolaus ma essenzialmente Jacopo, cominciando però da Marino, il Grande io lo chiamo in confronto di altri Marino pur importanti.marino lo si descrive come ambasciatore illustre e trasmettitore ai nipoti della storia di famiglia a partire dalla provenienza dalla Bavaria Sassonia, dal castello di Schiardingh (Baviera?) sede del loro Ducato, guadagnando titoli onorifici trasmessi dai progenitori Giovanni,proveniente per primo dalla Baviera(Vedi gli ampli dettagli del Codice Amadi quivi riportato). Da Giovanni nasce Federico che sposa Traversano di S.Bonifacio di cui era Contessa. Da lei nasce Nicolao, supremo Duce degli Scaligeri ( ) ecc si dicono le gesta dell intera famiglia cioè di Giovanni(da Baviera da cui Nicolò,poi Federico, capitano della Scala, da cui Nicolò, Franccesco, Jacopo e Francesco). Quest ultimo Jacopo è il più famoso e se ne descrivono le gesta e sembrerebbe che il relatore fino a questo punto fosse stato Marino il grande, morto nel Allora parte la riga CAPTA 1381, 1 di settembre. Mi pare voglia dire Delibera, che verrà approvata all unanimità dal Consigli e dalla Assemblea dei Nobili e si tesse una formidabile descrizione delle sue vittorie che traggono Venezia da gravi impacci. La Capta termina con l individuazione altisonante dei titoli onorifici conferiti a Jacopo e ai suoi eredi, ad maximum honorem e dice che è stata Capta, ossia approvata con un sacco di voti e qui finisce la nomina del Doge e dei consigli. Documento in pergamena.

2 Segue l autentificazione del documento da parte del notaio che la fa su richiesta del Conte Giovanni Cavalli del fu Francesco di Verona NB l albero genealogico quivi tracciato è abbastanza in consonanza col codice Barbaro e il Codice Amadi

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