PROVINCIA DI FOGGIA Ufficio Ambiente Via Telesforo, Foggia

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1 Spett.li PROVINCIA DI FOGGIA Ufficio Ambiente Via Telesforo, Foggia COMUNE DI CASTELNUOVO DELLA DAUNIA Ufficio Tecnico Piazza Municipio, Castelnuovo della Daunia (FG) ARPA Puglia Dipartimento di Foggia Via Giuseppe Rosati, Foggia ASL FG Dipartimento di prevenzione Piazza Pavoncelli, Foggia OGGETTO: Procedura di AIA relativa a n.2 capannoni prefabbricati per l allevamento avicolo alla località Bufala Comune di Castelnuovo della Daunia Foglio n.13 p.lle INTEGRAZIONI La presente in risposta alle integrazioni richieste dall ARPA PUGLIA in sede di Conferenza di servizi, svolta il giorno 8 del mese di marzo 2016 presso l Ufficio Ambiente della Provincia di Foggia. 1) In allegato si trasmette la documentazione tecnica mancante e aggiornata che comprende tavole grafiche che, come richiesto da ARPA Puglia, riportano le seguenti indicazioni: piazzola per la pollina, silos distributori degli alimenti, particolari costruttivi della concimaia; punti di approvvigionamento acqua e reti degli scarichi idrici (pozzi di raccolta a tenuta stagna); aree di gestione rifiuti; schema grafico delle captazioni; impianti di ventilazione forzata e riscaldamento invernale. 1

2 2) Tabelle di applicazione delle BAT Come richiesto, di seguito si riportano le BAT rivisitate e corrette. 2a. Buone pratiche di allevamento 2

3 2b. Riduzione dei consumi idrici 3

4 2c. Riduzione dei consumi energetici 4

5 2d. Buone pratiche nell uso agronomico degli effluenti 3) Il progetto inizialmente presentato al Comune di Castelnuovo della Daunia prevedeva la realizzazione di una tettoia. Successivamente, tale progetto fu modificato eliminando del tutto la tettoia. In allegato la variante in corso d opera al permesso di costruire, trasmessa in Comune. 5

6 4) In allegato, la relazione in merito alle emissioni odorigene provenienti dall attività produttiva, con particolare riguardo al rispetto delle condizioni e prescrizioni previste dalla Legge Regionale 22 gennaio 1999 n.7, come modificata dalla Legge Regionale 16 aprile 2015 n.23, inerente la disciplina delle emissioni odorifere delle aziende. 5) In allegato si trasmette il Piano di Utilizzazione Agronomica redatto ai sensi dell art. 19 della DGR 7 marzo 2013, n.363 e DM 7 aprile 2006, e trasmesso all Ufficio Ambiente della Provincia di Foggia in data 02/07/2013 prot.52924, e relativa nota di validazione da parte dell Ufficio Ambiente della Provincia di Foggia con prot.2014/ del 10/03/ ) Rispetto alle richieste fatte da ARPA Puglia in merito ai terreni destinati all utilizzo agronomico della pollina, si precisa che i terreni in affitto alla ditta Cutaio Laura sono di proprietà del coniuge, Sig. Leonardo De Matteis. A tal proposito, in allegato si trasmette la Convenzione relativa al piano di utilizzazione agronomica dei reflui zootecnici prodotti dalla ditta CUTAIO, tra la Sig.ra CUTAIO e il coniuge Sig. DE MATTEIS. Rispetto al percorso effettuato dai mezzi di trasporto per lo spandimento della pollina, si puntualizza che la maggior parte dei terreni convenzionati risultano essere adiacenti allo stabilimento, soltanto due particelle sono localizzate ad una distanza di circa 19 Km. In allegato le orto-foto di riferimento. 7) I siti di spandimento del letame, pur essendo interessati da pericolosità geomorfologica del PAI Puglia, sono stati autorizzati dall Ufficio Ambiente della Provincia di Foggia poiché la normativa di riferimento non tiene conto di tale vincolo ma si rifà ai dettami del D.M. 7 aprile 2006, rispettati dalla ditta in questione. In particolare: Art. 4. Divieti di utilizzazione dei letami 1. L'utilizzo dei letami è vietato almeno nelle seguenti situazioni: a) sulle superfici non interessate dall'attività agricola, fatta eccezione per le aree a verde pubblico e privato e per le aree soggette a recupero e ripristino ambientale; b) nei boschi, ad esclusione degli effluenti rilasciati dagli animali nell'allevamento brado; c) entro 5 metri di distanza dalle sponde dei corsi d'acqua, fatte salve disposizioni diverse che le regioni possono prevedere in ragione di particolari condizioni locali; 6

7 d) per le acque marino-costiere e quelle lacuali entro 5 metri di distanza dall'inizio dell'arenile; e) sui terreni gelati, innevati, con falda acquifera affiorante, con frane in atto e terreni saturi d'acqua, fatta eccezione per i terreni adibiti a colture che richiedono la sommersione. f) in tutte le situazioni in cui l'autorità competente provvede ad emettere specifici provvedimenti di divieto o di prescrizione in ordine alla prevenzione di malattie infettive, infestive e diffusive per gli animali, per l'uomo e per la difesa dei corpi idrici. 2. Le regioni prevedono ulteriori divieti o periodi dell'anno in cui è vietato l'utilizzo dei letami in relazione a particolari condizioni locali, agli andamenti climatici sfavorevoli, ai ritmi di assorbimento delle colture praticate, nonché ai principi contenuti nel CBPA ed agli indirizzi delle Autorità di Bacino nazionali ed interregionali. 3. Le disposizioni di cui al comma 1, lettere c) e d), non si applicano ai canali artificiali ad esclusivo utilizzo di una o più aziende, purché non connessi ai corpi idrici naturali, ed ai canali arginati.. Foggia, 07/04/2016 Il Tecnico 7