«Figura e Ruolo del Responsabile per la Prevenzione della Corruzione»
|
|
- Isidoro Rubino
- 4 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 «Figura e Ruolo del Responsabile per la Prevenzione della Corruzione»
2 L. n. 190/ c.d. «Legge anticorruzione» ha introdotto per la prima volta nel nostro paese un sistema organico di prevenzione della corruzione e dell illegalità all interno della pubblica amministrazione la strategia si articola su due livelli: misure preventive e repressive delitti contro la pubblica amministrazione disciplinati dal codice penale situazioni in cui a prescindere dalla rilevanza penale - venga in evidenza un mal funzionamento dell amministrazione a causa dell uso a fini privati delle funzioni attribuite
3 Corruzione in sanità.. in sanità significa togliere risorse che potrebbero essere impiegate per la presa in carico dei problemi delle persone
4 Direzione aziendale Legge n. 190/12 - Organizzazione RPCT Dirigenti responsabili delle strutture Supporto conoscitivo e operativo Dipendenti Referenti Collaboratori UPD Collegio Sindacale OIV 4
5 Funzione del RPCT «preventiva» «vigilanza» elaborare il Piano per la prevenzione della corruzione elaborare nuove misure e strategie preventive vigilare sul rispetto di quanto previsto dal Piano segnalare specifici fatti corruttivi o di cattiva amministrazione
6 Piano Triennale per la prevenzione della corruzione e trasparenza Gestione Conflitti di interessi L. n. 190/2012 DPR n. 62/2013 D.Lgs n. 50/2016 Trasparenza D.Lgs. n. 33/2013 ss.mm.ii delibere ANAC Attività extra-istituzionale art. 53 D.Lgs. n. 165/2001 Inconferibilità e Incompatibilità di incarichi presso le pubbliche amministrazioni D.Lgs. n. 39/2013 delibere ANAC
7 il TirrenoTOSCANA 19 novembre 2014 Indagine Cuore d oro sulle forniture di pacemaker Quei pacemaker d oro in cambio di un prosciutto L inchiesta sugli appalti di apparecchi per cardiopatici rivela una fitta trama di rapporti fra aziende e medici: viaggi, cene e mare gratis in cambio di aiuti.
8 [ ] il conflitto di interessi sta trasformando il mondo in cui viviamo, conferendogli una fisionomia che stentiamo a riconoscere. Permea l economia, la finanza, il mercato, la politica, persino il costume. E la cosa peggiore è che in molti casi viene ormai considerato un fatto in fondo normale. Studiarlo e circoscriverlo è quindi difficile. Guido Rossi (2003, p. 14) 8
9 Conflitto di interessi relazione intercorrente tra un professionista aziendale ed altri soggetti che possa generare il rischio che un suo interesse privato condizioni gli atti riguardanti un primario interesse istituzionale Sanità interesse primario: salute di un paziente, veridicità dei risultati di una ricerca, oggettività di una formazione specialistica.. 9
10 RELAZIONI che generano INTERESSI SECONDARI confliggenti (DPR n. 62/2013) Relazioni ambigue Relazioni finanziarie Relazioni politiche/sociali Relazioni amicali Relazioni familiari/affettive DONI, ALTRE UTILITA RAPPORTI E INTERESSI DI TIPO ECONOMICO APPARTENENZA A PARTITI ASSOCIAZIONI ORGANIZZAZIONI.. AMICIZIA, GRAVE INIMICIZIA CONIUGIO, CONVIVENZA, PARENTELA O AFFINITA CONVIVENZA ABITUALE Relazioni derivanti da diversi incarichi ricoperti Relazioni professionali Relazioni professionali future Relazioni extraistituzionali Gravi ragioni di convenienza REVOLVING DOOR COLLABORAZIONI E CON SOGGETTI PRIVATI PANTOUFLAGE INCARICH D UFFICIO O EXTRA- ISTITUZIONALI IN SENSO LATO RELAZIONI DI VARIA NATURA
11 La corruzione è la degenerazione di un conflitto di interessi in quanto c è sempre il prevalere di un interesse secondario su uno primario CONFLITTO DI INTERESSI CORRUZIONE
12 Il conflitto di interessi potenziale o attuale POTENZIALE (art. 6bis L. n. 241/1990) situazione in cui l interesse secondario (finanziario o non) POTREBBE INTERFERIRE con l interesse primario ATTUALE situazione in cui l interesse secondario (finanziario o non) TENDE AD INTERFERIRE con l interesse primario 12
13 Dal conflitto di interessi potenziale al conflitto di interessi attuale Conflitto di interessi potenziale Conflitto di interessi attuale il medico decide di accettare un regalo/altra utilità da parte di una ditta che produce un farmaco/dispositivo sanitario che lui prescrive momento della prescrizione/decisione 08/11/2016
14 Dal conflitto di interessi potenziale al conflitto di interessi attuale Il responsabile acquisti accetta un viaggio/altra utilità da uno dei suoi fornitori Conflitto di interessi potenziale interferenza sul processo decisionale Conflitto di interessi attuale Comportamento opportunistico Interesse secondario prevale su quello primario Comportamento corretto Interesse primario prevale su quello secondario t 1 t 2 Prima della scelta del fornitore Processo decisionale di scelta del fornitore Momento della decisione (scelta del fornitore) 14
15 Il conflitto di interessi è inevitabilmente presente nelle relazione e nelle attività connesse a quelle sanitarie Il potenziale conflitto di interessi più evidente è infatti rappresentato dal rapporto intercorrente tra i professionisti con l industria farmaceutica/produttrice di dispositivi medici 15
16 Un potenziale conflitto di interessi può non condizionare mai un giudizio nei confronti di un interesse primario 16
17 Il conflitto di interessi apparente è la situazione in cui l interesse secondario di una professionista può APPARENTEMENTE INTERFERIRE agli occhi di osservatori esterni con l interesse primario dell azienda, verso cui la prima ha precisi doveri e responsabilità La situazione è tale da poter danneggiare seriamente l immagine e la reputazione del professionista e dell organizzazione in cui opera, anche quando l interesse privato non ha alcuna interferenza sugli interessi primari 17
18 Conflitto di interesse apparente D.Lgs n. 50/ Art. 42 (Conflitto di interesse) 1. Le stazioni appaltanti prevedono misure adeguate per prevenire e risolvere in modo efficace ogni ipotesi di conflitto di interesse nello svolgimento delle procedure di aggiudicazione degli appalti e delle concessioni, in modo da evitare qualsiasi distorsione della concorrenza e garantire la parita' di trattamento di tutti gli operatori economici. 2. Si ha conflitto d'interesse quando il personale di una stazione appaltante... ha, direttamente o indirettamente, un interesse finanziario, economico o altro interesse personale che puo' essere PERCEPITO come una minaccia alla sua imparzialita' e indipendenza nel contesto della procedura di appalto o di concessione...
19 non solo le decisioni devono essere giuste, ma devono anche apparire come giuste
20 Quali sono le potenziali conseguenze di un conflitto di interessi mal gestito? RESPONSABILITA DISCIPLINARE DEL DIPENDENTE suscettibile di essere sanzionato con l irrogazione di sanzioni all esito del relativo procedimento disciplinare ILLEGITTIMITA DEL PROCEDIMENTO E DEL PROVVEDIMENTO CONCLUSIVO quale sintomo di eccesso di potere sotto il profilo dello sviamento della funzione tipica dell azione amministrativa
21 confronto tra i dipendenti sulle diverse esperienze e prassi amministrative adottate nelle varie strutture azioni e comportamenti posti in essere con maggior cognizione di causa riducono il rischio che l azione illecita possa essere compiuta in modo inconsapevole
22 A cosa serve la Trasparenza? Dalla trasparenza dei dati.. alla trasparenza dei processi La scarsa trasparenza diminuisce il controllo e aumenta la possibilità di comportamenti non etici La trasparenza è chiarezza e comprensibilità dell azione amministrativa.
23 23
24 La trasparenza dei processi di attività Codice etico e di Comportamento Regolamento sull informazione medico-scientifica e specialist di prodotto Convenzioni consulenza training in ambito formativo Patto di integrità/protocollo di legalità Whistleblowing «aperto» ai segnalanti esterni Giornata della Trasparenza
25 COMMISSIONE PER LA VALUTAZIONE DEL CONFLITTO DI INTERESSI (Protocollo d Intesa AOUC/UNIFI) esprime parere in merito alla sussistenza di conflitto di interessi, anche potenziale viene attivata nelle ipotesi in cui sia ritenuto opportuno un supporto giuridico integrativo alla ordinaria valutazione dai competenti uffici coadiuva la Direzione e i Direttori/Responsabili delle strutture aziendali nella valutazione delle situazioni di conflitto di interesse
26 Ambiti di interesse Brevetti, comodati donazioni prese visioni Collegi tecnici e Commissioni giudicatrici (ESTAR) Farmacia: monitoraggio prescrittivo Convenzio ni training Comitato Etico: progetti di ricerca profit Fonte Flusso di informazioni Consultazione COVACI Fonte Formazione sponsorizzata Incarichi extra-impiego (autorizzazioni e comunicazioni) Contenziosi Procedimenti disciplinari Ambiti di interesse
27 Complessità del processo Necessità di fare squadra
28
29 GRAZIE PER L ATTENZIONE e trasparenza Simona Orsi cell tel. 055/ orsisi@aou-careggi.toscana.it Si richiamano: Guido Rossi: (Milano 16 marzo 1931) è un giurista e avvocato italiano. Massimo Di Rienzo:@spazioetico Formatore/consulente sui temi dell etica e dell integrità, della trasparenza e della partecipazione per la Pubblica Amministrazione Emiliano di Carlo:Associato di Economia Aziendale Università di Torvergata Roma.
DICHIARAZIONE SOSTITUTIVA DELL ATTO DI NOTORIETA
DICHIARAZIONE SOSTITUTIVA DELL ATTO DI NOTORIETA Io sottoscritto/a... nato/a a... (prov. ) il... C.F.... dipendente dell Azienda... oppure non dipendente di alcuna struttura sanitaria in qualità di componente
DettagliDICHIARAZIONE DI CONFLITTO DI INTERESSI (donazioni)
DICHIARAZIONE SOSTITUTIVA DELL ATTO DI NOTORIETA * Per la valutazione del conflitto di interessi in caso di donazioni a favore dell AOU Careggi Io sottoscritto/a Nato/a a (Prov ) il Qualifica: Struttura
DettagliDICHIARAZIONE DI CONFLITTO DI INTERESSI EVENTI/PROGETTI SPONSORIZZATI
DICHIARAZIONE SOSTITUTIVA DELL ATTO DI NOTORIETA * Per la valutazione del conflitto di interessi in caso di sponsorizzazioni per eventi formativi/convegni/progetti espletati presso AOU Careggi Io sottoscritto/a
DettagliA tal fine DICHIARO: IN PARTICOLARE:
DICHIARAZIONE SOSTITUTIVA DELL ATTO DI NOTORIETA Conflitto di interessi per incarichi inerenti la gestione di rapporti contrattuali (RUP, RES, DEC, progettista, direttore lavori, coordinatore della sicurezza,
DettagliAREE A RISCHIO. Avv. Ida Tascone Segretario generale
Avv. Ida Tascone Segretario generale AREE A RISCHIO Con le modifiche introdotte dal decreto legislativo 25 maggio 2016, n. 97, recante «revisione e semplificazione delle disposizioni in materia di prevenzione
DettagliPIANO TRIENNALE DI PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE
PIANO TRIENNALE DI PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE TAVOLA N. 1 Art. 1, commi 5 e 8, L. 190/2012 Amministrazioni pubbliche, di cui all art. 1, comma 2, del D. Lgs. 165/2001 Adozione del : Individuare aree
DettagliPIANO TRIENNALE DI PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE
PIANO TRIENNALE DI PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE TAVOLA N. 1 Art. 1, commi 5 e 8, L. 190/2012 Amministrazioni pubbliche, di cui all art. 1, comma 2, del D. Lgs. 165/2001 Adozione del : Individuare aree
DettagliAVVISO AI SENSI DELL ART. 216 COMMA 9, DEL D.LGS. N. 50/2016
PROCEDURA DI SELEZIONE DI UN OPERATORE ECONOMICO PER LA REALIZZAZIONE DEI CORSI DI FORMAZIONE OBBLIGATORIA COME INDENTIFICATI NEL PTPCT (PIANO TRIENNALE PREVENZIONE CORRUZIONE E TRASPARENZA) DI SPV M4
DettagliPrevenzione della Corruzione e Trasparenza 2016/2018
Prevenzione della Corruzione e Trasparenza 2016/2018 Azienda USL Azienda Ospedaliero Universitaria Aree Risorse Umane Incontro 20 aprile 2016 - Parma Giovanni Bladelli RICHIAMI ESSENZIALI La corruzione
DettagliCittà Metropolitana di Messina. Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione e della Trasparenza
Città Metropolitana di Messina Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione e della Trasparenza 2017-2019 Il Piano Triennale per la Prevenzione della Corruzione è uno strumento organizzativo utile a
DettagliPatto di Integrità. Articolo 1. Ambito di applicazione
Patto di Integrità Articolo 1 Ambito di applicazione 1) Il Patto di Integrità è lo strumento che la Regione Sardegna adotta al fine di disciplinare i comportamenti degli operatori economici e del personale
DettagliD.Lgs.18/4/2006, n.50 Trasparenza. 8 giugno Alberto Mischi
D.Lgs.18/4/2006, n.50 Trasparenza 8 giugno 2016 Alberto Mischi 1 Comunicazioni ai concorrenti Le stazioni appaltanti comunicano d'ufficio immediatamente e comunque entro un termine non superiore a 5 giorni:
DettagliRisposta (inserire "X" per le opzioni di risposta selezionate) Ulteriori Informazioni (Max 2000 caratteri) Domanda
ID Domanda Risposta (inserire "" per le opzioni di risposta selezionate) Ulteriori Informazioni (Max 2000 caratteri) 2 GESTIONE DEL RISCHIO Indicare se sono stati effettuati controlli sulla gestione delle
DettagliPROVINCIA SUD SARDEGNA. Patto di integrità. Articolo 1 Ambito di applicazione
Patto di integrità Articolo 1 Ambito di applicazione 1. Il Patto di integrità è lo strumento che la Stazione Appaltante adotta al fine di disciplinare i comportamenti degli operatori economici e del personale
DettagliRelazione illustrativa del Codice di comportamento dell Agenzia Nazionale per la Sicurezza delle Ferrovie
Relazione illustrativa del Codice di comportamento dell Agenzia Nazionale per la Sicurezza delle Ferrovie INDICE 1 PREMESSA... 3 2 L ARTICOLATO... 5 2 1 PREMESSA Il Codice di Comportamento dell Agenzia
DettagliComune di Sant Antioco
Patto di integrità (art. 1 co.17 legge 190/2012) Art. 1 Ambito di applicazione 1) Il Patto di integrità è lo strumento che il adotta al fine di disciplinare i comportamenti degli operatori economici e
DettagliPATTO DI INTEGRITA' (ALLEGATO CONTRATTO N. REP. ) tra. il Comune di Sassari (Settore Ambiente e Verde Pubblico) la Ditta
PATTO DI INTEGRITA' (ALLEGATO CONTRATTO N. REP. ) tra il Comune di Sassari (Settore Ambiente e Verde Pubblico) e la Ditta Art. 1 - Ambito di applicazione 1) Il Patto di integrità è lo strumento che il
DettagliPatto di integrità. Art. 1 Ambito di applicazione
Patto di integrità Art. 1 Ambito di applicazione 1. Il Patto di integrità è lo strumento che il Comune di Barumini adotta al fine di disciplinare i comportamenti degli operatori economici e del personale
DettagliPrevenzione della Corruzione e Trasparenza 2016/2018
Prevenzione della Corruzione e Trasparenza 2016/2018 Azienda USL Azienda Ospedaliero Universitaria Aree Appalti e Contratti Pubblici Incontro 20 giugno 2016 - Parma Giovanni Bladelli RICHIAMI ESSENZIALI
DettagliALLEGATO C Tabella riepilogativa delle misure anticorruzione, responsabili, tempistica e monitoraggio
Misure / ulteriore Tempi di attuazione Servizio attuatore Monitoraggio Adempimenti/obiettivi Trasparenza Codice di Comportamento Rotazione del Personale I tempi di attuazione sono definiti dal Programma
DettagliCOMUNE DI VILLANOVAFRANCA
COMUNE DI VILLANOVAFRANCA Provincia Medio Campidano --- --- Piazza Risorgimento, 18 cap 09020 tel. 070/9307592 07592 fax 070/9367253 COMPLETAMENTO OPERE URBANIZZAZIONE PRIMARIA DELLA ZONA PEEP ECONOMIE
DettagliALLEGATO 6) - Patto di integrità - BUSTA n. 1 (art. 4 del Regolamento ANAC 2014 in materia di attività di vigilanza e di accertamenti ispettivi)
ALLEGATO 6) - Patto di integrità - BUSTA n. 1 (art. 4 del Regolamento ANAC 2014 in materia di attività di vigilanza e di accertamenti ispettivi) Spett.le COMUNE DI GHILARZA Via Matteotti n 64 09074 Ghilarza
DettagliPIANO TRIENNALE DI PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE (art. 1 comma 5 lettera a) della Legge 6 novembre 2012, n. 190)
PIANO TRIENNALE DI PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE (art. 1 comma 5 lettera a) della Legge 6 novembre 2012, n. 190) FONTI NORMATIVE La Legge 6 novembre 2012, n. 190 individua quale primo atto formale la nomina
DettagliCOMUNE DI MUROS PROVINCIA DI SASSARI PATTI DI INTEGRITA. Per il Comune di Muros. Il Segretario Comunale Dott.ssa Gavina Cocco.
Approvato con Delibera G.C. n. 46 del 19.08.2016 COMUNE DI MUROS PROVINCIA DI SASSARI PATTI DI INTEGRITA Per il Comune di Muros Il Segretario Comunale Dott.ssa Gavina Cocco L aggiudicatario Art. 1 Ambito
DettagliL applicazione della legge Anticorruzione L esperienza dell Ulss 15
La città ideale Piero della Francesca L applicazione della legge Anticorruzione L esperienza dell Ulss 15 Marina Ranzi marina.ranzi@ulss15.pd.it L. 190/2012 - Cosa deve fare la PA Individuare il Responsabile
DettagliCODICE DI COMPORTAMENTO DEI DIPENDENTI di ROMA CAPITALE
(UPD) CODICE DI COMPORTAMENTO DEI DIPENDENTI di ROMA CAPITALE approvato con Del. G.C. 429 del 13.12.2013 1 Il 19 giugno 2013 è entrato in vigore il Regolamento recante il Codice di comportamento dei dipendenti
DettagliREGOLAMENTO PER LA GESTIONE DEI CONFLITTI DI INTERESSE PROT.10684/U/
PROT.10684/U/29.04.2016 2016 REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DEI CONFLITTI DI INTERESSE Revisione Contenuto della modifica Data 0 Prima Emissione Redatto da: Controller 26.02.2016 Controllato da: Responsabile
DettagliPATTO DI INTEGRITA (ex art. 1 comma 17 della legge n. 190/2012)... tra
PATTO DI INTEGRITA (ex art. 1 comma 17 della legge n. 190/2012) Relativo alla gara d appalto dell AOU di Sassari per la fornitura di :.. tra L AOU di Sassari con sede legale in Via M. Coppino n. 26 07100
DettagliDICHIARAZIONE SOSTITUTIVA DELL ATTO DI NOTORIETÀ (art. 47 D.P.R. 445 del 28 dicembre 2000)
All AZIENDA OSPEDALIERA DI PADOVA Via Giustiniani, nr. 2 35128 - PADOVA protocollo.aopd@pecveneto.it DICHIARAZIONE SOSTITUTIVA DELL ATTO DI NOTORIETÀ (art. 47 D.P.R. 445 del 28 dicembre 2000) IN MERITO
DettagliPiano triennale di prevenzione della corruzione
30021 CAORLE (VE) Viale Buonarroti 10 - C.F. 04053410272 Tel. 0421-219411 - Fax 0421-210359 Posta Elettronica:casadiriposo@donmoschetta.it p.e.c: casadiriposo.comune.caorle.ve@pecveneto.it Piano triennale
DettagliGIORNATA DELLA TRASPARENZA REGIONE LIGURIA Strutture della Giunta regionale
GIORNATA DELLA TRASPARENZA 2016 REGIONE LIGURIA Strutture della Giunta regionale Anticorruzione: una nuova cultura amministrativa Integrazione tra i piani Anticorruzione e della Luca Nervi Responsabile
DettagliDICHIARAZIONE DI ASSENZA DI SITUAZIONI DI CONFLITTO DI INTERESSI
DICHIARAZIONE DI ASSENZA DI SITUAZIONI DI CONFLITTO DI INTERESSI (Personale Dipendente AAS4 FRIULI CENTRALE) DICHIARAZIONE SOSTITUTIVA DELL ATTO DI NOTORIETA Sig./Sig.ra... Nato/a a.. (Prov ) il..... qualifica...
DettagliCOMUNE DI MUSSOMELI 1 GIORNATA DELLA TRASPARENZA
COMUNE DI MUSSOMELI (Provincia di Caltanissetta) Piazza della Repubblica -93014 Mussomeli Tel. 0934/961111 -Fax 0934/991227 PEC: comunemussomeli@legalmail.it 1 GIORNATA DELLA TRASPARENZA Ai sensi dell
DettagliCOMUNE DI ASSEMINI Città Metropolitana di Cagliari
COMUNE DI ASSEMINI Città Metropolitana di Cagliari Servizi Manutentivi - Tecnologici - Igiene Urbana Cimiteriali -Cantieri Servizi Pianificazione e Sostenibilità Ambientale -Protezione Civile - Datore
DettagliDICHIARAZIONE SOSTITUTIVA DELL ATTO DI NOTORIETA. Dott... Nato/a a.. (Prov ) il... qualifica.. organismo di controllo di appartenenza...
DICHIARAZIONE SOSTITUTIVA DELL ATTO DI NOTORIETA Dott.... Nato/a a.. (Prov ) il..... qualifica.. organismo di controllo di appartenenza... Io sottoscritto/a avvalendomi delle disposizioni in materia di
DettagliCOMUNE DI QUARTU SANT ELENA QUARTU SANT ALENI. Provincia di CAGLIARI PATTO DI INTEGRITA
COMUNE DI QUARTU SANT ELENA QUARTU SANT ALENI Provincia di CAGLIARI PATTO DI INTEGRITA SERVIZIO RISTORAZIONE SCOLASTICA ANNI SCOLASTICI 2017/2018,2018/2019 2019/2020 Art. 1 Ambito di applicazione 1) Il
DettagliMONITORAGGIO I semestre Giugno Via Almerico da Ventura Pesaro
RELAZIONE DEL RESPONSABILE DELLA PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE E DELLA TRASPARENZA SULLO STATO DI ATTUAZIONE DEL PIANO TRIENNALE DI PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE E DELLA TRASPARENZA TRIENNIO 2018-2020 MONITORAGGIO
DettagliModello di patto di integrità. Art. 1. Ambito di applicazione
Modello di patto di integrità Art. 1 Ambito di applicazione 1) Il Patto di integrità è lo strumento che la Regione Sardegna adotta al fine di disciplinare i comportamenti degli operatori economici e del
DettagliIstituzione Pubblica di Assistenza e Beneficenza OPERA PIA ISTITUTO SANTA LUCIA Via Principe di Belmonte, 105 PALERMO Codice Fiscale:
Istituzione Pubblica di Assistenza e Beneficenza OPERA PIA ISTITUTO SANTA LUCIA Via Principe di Belmonte, 105 PALERMO Codice Fiscale: 80016850820 BOZZA PIANO TRIENNALE DI PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE 2018
DettagliPROTOCOLLO DI LEGALITÀ di Equitalia Giustizia SpA PER LA PREVENZIONE E LA REPRESSIONE DELLA CORRUZIONE E DELL ILLEGALITÀ
PROTOCOLLO DI LEGALITÀ di Equitalia Giustizia SpA PER LA PREVENZIONE E LA REPRESSIONE DELLA CORRUZIONE E DELL ILLEGALITÀ (approvato dal Consiglio di amministrazione nella seduta dell 8 agosto 2018) Testo
DettagliAzienda pubblica di Servizi alla Persona Cordenonese Arcobaleno PIANO DI PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE TRIENNIO
Azienda pubblica di Servizi alla Persona Cordenonese Arcobaleno PIANO DI PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE TRIENNIO 2014-2016 Approvato dal Consiglio di Amministrazione della A.S.P. Cordenonese Arcobaleno con
DettagliCOMUNE D I FOSSO PROVINCIA DI VENEZIA PIANO TRIENNALE PER LA PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE
COMUNE D I FOSSO PROVINCIA DI VENEZIA PIANO TRIENNALE PER LA PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE 2014-2016 INDICE Art. 1 PREMESSA Art. 2 - IL PROCESSO DI ADOZIONE DEL PIANO Art. 3. MAPPATURA DEI PROCESSI A PIU
DettagliGENERALI. Elaborazione del PTPC e presentazione proposta all'organo di Indirizzo
Misure Attività / Azioni Struttura / Soggetto Responsabile dell'attuazione Standard / Valore atteso Indicatore di verifica Frequenza / Tempistica GENERALI Obiettivo 2017 2018 2019 Piano triennale Prevenzione
DettagliRisposta (inserire "X" per le opzioni di risposta selezionate ) Ulteriori Informazioni (Max 2000 caratteri) Domanda
2 GESTIONE DEL RISCHIO Indicare se sono stati effettuati controlli sulla gestione delle misure di trattamento dei rischi 2.A di corruzione: 2.A.1 Sì 2.A.2 No, anche se la misura era prevista dal PTPC con
DettagliRisposta (inserire "X" per le opzioni di risposta selezionate ) Ulteriori Informazioni (Max 2000 caratteri) Domanda.
2 GESTIONE DEL RISCHIO Indicare se sono stati effettuati controlli sulla gestione delle misure di trattamento dei rischi 2.A di corruzione: "" per le opzioni 2.A.1 Sì 2.A.2 No, anche se la misura era prevista
DettagliCHECK-LIST ASSUNZIONI DI RAPPORTO DI LAVORO SUBORDINATO A TEMPO INDETERMINATO
Allegato 1 al PIANO TRIENNALE DI PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE integrato con il PROGRAMMA PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA - 2016 CHECK-LIST ASSUNZIONI DI RAPPORTO DI LAVORO SUBORDINATO A TEMPO INDETERMINATO
DettagliFORMAZIONE OBBLIGATORIA IN MATERIA DI PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE
FORMAZIONE OBBLIGATORIA IN MATERIA DI PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE La formazione dei dipendenti rappresenta una fase fondamentale per la concreta attuazione della Legge n. 190/2012 in materia di anticorruzione
DettagliCONTROMISURE. C-004 Adozione di misure di adeguata pubblicizzazione della possibilità di accesso alle opportunità pubbliche
CONTROMISURE All. 4) C-001 Dichiarazione di inesistenza cause di incompatibilità per far parte di commissioni di concorso pubblico per assunzione di personale C-002 Dichiarazione di inesistenza cause di
Dettagli1. Conflitto di interessi in generale
LINEE GUIDA IN MERITO AL FENOMENO DEL CONFLITTO DI INTERESSI Con il presente documento si voglio fornire alcune indicazioni circa il fenomeno del conflitto di interessi, il quale assume sempre più rilevanza
DettagliCognome Presidente Organo d'indirizzo (solo se RPC è vacante) Data di nascita Presidente Organo d'indirizzo (solo se RPC è vacante)
Organo d'indirizzo (solo Il RPC svolge anche le se RPC manca, anche Codice fiscale Amministrazione Denominazione Amministrazione Nome RPC Cognome RPC Data di nascita RPC Qualifica RPC Data inizio incarico
DettagliPIANO TRIENNALE PER LA PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE
PIANO TRIENNALE PER LA PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE TRIENNIO 2017-2019 Approvato nella seduta di Consiglio del 24 gennaio 2017 1 1. Premessa... 3 2. Natura dell Ordine e risorse finanziarie gestite...
DettagliCONTROMISURE. C-004 Adozione di misure di adeguata pubblicizzazione della possibilità di accesso alle opportunità pubbliche
CONTROMISURE All. 4) C-001 Dichiarazione di inesistenza cause di incompatibilità per far parte di commissioni di concorso pubblico per assunzione di personale C-002 Dichiarazione di inesistenza cause di
DettagliRegolamento per la nomina delle commissioni di gara, ai sensi degli artt. 77, 78 e 216, comma 12, del decreto legislativo 18 aprile 2016 n.
Regolamento per la nomina delle commissioni di gara, ai sensi degli artt. 77, 78 e 216, comma 12, del decreto legislativo 18 aprile 2016 n. 50 (approvato dal Consiglio d Istituto con delibera n. 8 del
DettagliMISURE. Le misure obbligatorie, sono quelle la cui applicazione discende obbligatoriamente dalla legge o da altre fonti normative
MISURE ELENCO MISURE OBBLIGATORIE Le misure obbligatorie, sono quelle la cui applicazione discende obbligatoriamente dalla legge o da altre fonti normative ELENCO MISURE ULTERIORI (ALLEGATO 4 PNA) Le misure
DettagliAllegato A. Pagina 1 di 5
Allegato A Gestione delle potenziali situazioni di incompatibilità e conflitto di interessi incidenti sulla costituzione dei Collegi tecnici e delle Commissioni giudicatrici delle gare di appalto: linee
Dettaglidella Sardegna PATTO D INTEGRITA Art.1 AMBITO DI APPLICAZIONE
PATTO D INTEGRITA Art.1 AMBITO DI APPLICAZIONE 1. Il Patto d Integrità è lo strumento che la ATS adotta al fine di disciplinare i comportamenti degli operatori economici e del personale, sia interno che
DettagliGIORNATA DELLA TRASPARENZA 2014
GIORNATA DELLA TRASPARENZA 2014 D.Lgs 33/2013, art.10 comma 6 Arezzo, 18 dicembre 2014 La Giornata della Trasparenza nel quadro normativo La realizzazione della Giornata della Trasparenza è un adempimento
DettagliPatto di Integrità Azienda Sanitaria Provinciale di Cosenza
Patto di Integrità Azienda Sanitaria Provinciale di Cosenza Art. 1 Ambito di applicazione 1. Il Patto di integrità è lo strumento che l Azienda Sanitaria Provinciale di Cosenza adotta al fine di disciplinare
DettagliPIANO TRIENNALE DELLA PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE
Comune di LOZZOLO Provincia di VERCELLI PIANO TRIENNALE DELLA PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE PERIODO 2016/2018 INDICE Art. 1 Oggetto e finalità. Art. 2 Il responsabile della prevenzione della corruzione.
DettagliCosa intendiamo quando parliamo di anticorruzione nella P.A.
ANTICORRUZIONE E TRASPARENZA: IL PIANO TRIENNALE 2016-2018 E LE PROSPETTIVE APERTE DALLE ULTIME MODIFICHE LEGISLATIVE Dr. Thomas Valerio Simeoni RPC Arpa Marche Cosa intendiamo quando parliamo di anticorruzione
DettagliIl RPC svolge anche le funzioni di Responsabile della trasparenza: (Si/No) Data inizio incarico di RPC
Codice fiscale Amministrazione Denominazione Amministrazione Nome RPC Cognome RPC Data di nascita RPC Qualifica RPC Data inizio incarico di RPC Il RPC svolge anche le funzioni di Responsabile della trasparenza:
Dettagliimprontare i propri comportamenti ai principi di lealtà, trasparenza e correttezza.
Art. 1 Ambito di applicazione 1) Il Patto di integrità è lo strumento che il Comune di Oristano adotta al fine di disciplinare i comportamenti degli operatori economici e del personale sia interno che
DettagliIl Regolamento dei Conflitti di Interesse ENPAB
Il Regolamento dei Conflitti di Interesse ENPAB SOMMARIO 1. OBIETTIVI... 1 2. DESTINATARI... 1 3. NORME GENERALI...2 4. STRUMENTI ORGANIZZATIVI...3 5. OBBLIGO DI DICHIARAZIONE...4 6. OBBLIGO DI ASTENSIONE...6
DettagliPIANO DI PREVENZIONE ANTICORRUZIONE TRIENNIO
PIANO DI PREVENZIONE ANTICORRUZIONE TRIENNIO 2018-2020 CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE DELL ISPI, 10 APRILE 2018 2 Premesse La legge n. 190 del 6 novembre 2012 ha dettato disposizioni per la prevenzione e
DettagliResponsabile dell attuazione della misura. 25 gennaio di ogni anno RPCT. Direzione Generale. Il Direttore della UOC Controllo di Gestione
PTPCT Azienda Ospedaliera Regionale San Carlo ALL. 1. Misure di gestione del rischio corruttivo programmate per il triennio - - Responsabili - Tempistica e Risultati attesi Piano Triennale di Prevenzione
DettagliIl Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione
Il Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione Questo materiale didattico è stato realizzato da Formez PA nell'ambito del Progetto OpenRAS, in convenzione con la Regione Sardegna. Il Progetto OpenRAS
DettagliAZIENDA SANITARIA PROVINCIALE
AZIENDA SANITARIA PROVINCIALE PATTO D INTEGRITA NEGLI AFFIDAMENTI PER LA FORNITURA DI BENI E SERVIZI (adottato con deliberazione n.1036 del 05/05/2016 in attuazione dell art.1, comma 17 L. n. 190/2012)
DettagliResponsabile dell attuazione della misura. 25 gennaio di ogni anno RPCT. Direzione Generale. Il Direttore della UOC Controllo di Gestione
PTPCT Azienda Ospedaliera Regionale San Carlo ALL. 1. Misure di gestione del rischio corruttivo programmate per il triennio - aggiornamento - Responsabili - Tempistica e Risultati attesi Piano Triennale
DettagliDOCUMENTO INFORMATIVO PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITÁ
DOCUMENTO INFORMATIVO PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITÁ Predisposto ed elaborato dal Responsabile per la trasparenza Adottato in data 30/01/2018 con determinazione del Consiglio di Amministrazione di SISI
DettagliLa prevenzione della corruzione in pillole
Il ruolo del Sindacato nei Piani Anti Corruzione, per la trasparenza e la legalità Seminario 4 giugno 2015 - Milano Materiali La prevenzione della corruzione in pillole DI COSA PARLIAMO? di Massimo Brunetti,
DettagliIl RPC svolge anche le funzioni di Responsabile della trasparenza: (Si/No) 14/02/2013 si
Codice fiscale Amministrazione Denominazione Amministrazione Nome RPC Cognome RPC Data di nascita RPC Qualifica RPC Data inizio incarico di RPC Il RPC svolge anche le funzioni di Responsabile della trasparenza:
DettagliALLEGATO I PATTO DI INTEGRITÀ
ALLEGATO I PATTO DI INTEGRITÀ Pag. 1 di 5 PATTO DI INTEGRITÀ AI SENSI DELLA L. 190/2012 PROCEDURA DI GARA PER L AFFIDAMENTO DELLA FORNITURA DI ENERGIA ELETTRICA E DEI SERVIZI CONNESSI PER LE PUBBLICHE
DettagliRELAZIONE ILLUSTRATIVA DEL CODICE DI COMPORTAMENTO ARAN
RELAZIONE ILLUSTRATIVA DEL CODICE DI COMPORTAMENTO ARAN 1. Il Codice in generale Il Codice di comportamento del personale Aran (di seguito denominato Codice ) è adottato ai sensi dell art. 54, comma 5
DettagliRelazione illustrativa di accompagnamento al Codice di Comportamento dell Università degli Studi di Brescia
Relazione illustrativa di accompagnamento al Codice di Comportamento dell Università degli Studi di Brescia L introduzione del Codice di comportamento dell ateneo risponde alla previsione normativa della
DettagliCOMUNE DI ZUMAGLIA PROVINCIA DI BIELLA PIANO TRIENNALE DELLA PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE
COMUNE DI ZUMAGLIA PROVINCIA DI BIELLA PIANO TRIENNALE DELLA PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE PERIODO 2014-2016 INDICE Art. 1 Oggetto e finalità. Art. 2 Il responsabile della prevenzione della corruzione.
DettagliAllegato A) Scheda di implementazione ed aggiornamento al PTCP per il triennio 2015/2017 MISURA DESCRIZIONE FINALITA ATTUAZIONE
MISURA DESCRIZIONE FINALITA ATTUAZIONE Trasparenza Definita dalla legge come accessibilità totale, essa consiste in una serie di attività e obblighi disciplinati dal d. lgs. 33/2013 e dall art. 1, comma
DettagliCosa succede con la legge Anticorruzione?
SPORTELLI LEGALITÀ PER LE CAMERE DI COMMERCIO LOMBARDE CORSO DI FORMAZIONE PER PERSONALE CAMERALE Cosa succede con la legge Anticorruzione? Giorgio Fraschini Unioncamere Lombardia Milano, 10.06.2014 Legge
DettagliRelazione di accompagnamento al Codice di comportamento per i dipendenti dell Autorità di bacino del fiume Po
Relazione di accompagnamento al Codice di comportamento per i dipendenti dell Autorità di bacino del fiume Po Parma, 23 dicembre 2013 Art. 1 Disposizioni di carattere generale... 3 Art. 2 Ambito di applicazione...
DettagliAllegato 2 Misure anticorruttive
M. 1 Denominazione Dichiarazione di inesistenza di cause di incompatibilità per far parte di commissioni di concorso pubblico per l' assunzione di personale Il componente della commissione esaminatrice:
DettagliMISURE DI PREVENZIONE AZIONI SOGGETTI RESPONSABILI TEMPISTICA
Prevenzione della corruzione e della trasparenza Elaborazione e proposta del PTPCT con i suoi aggiornamenti Predisposizione della Relazione annuale del RPCT sull attività svolta in materia di anticorruzione
DettagliVerifica. della Relazione annuale 2016 del Responsabile per la prevenzione della corruzione
PRÜFSTELLE ORGANISMO DI VALUTAZIONE Verifica della Relazione annuale 2016 del Responsabile per la prevenzione della corruzione ai sensi dell art. 1, comma 8-bis, della legge n. 190 del 6 novembre 2012
DettagliPIANO TRIENNALE PER LA PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE ALLEGATO C: INDIRIZZI PER LA PERFORMANCE 2015
PIANO TRIENNALE PER LA PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE 2015-2017 ALLEGATO C: INDIRIZZI PER LA PERFORMANCE 2015 Per ogni Servizio o Settore dell Ente deve essere inserito nel Piano della performance 2015 quanto
DettagliPIANO DI PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE E DELL ILLEGALITA 2015/2017
DELIBERA CONSIGLIO DEL 23.12.2014 SOCIETA DI PROMOZIONE PER L UNIVERSITA p.a. PIANO DI PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE E DELL ILLEGALITA 2015/2017 1 INDICE PIANO DI PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE 1. Premessa..3
DettagliRelazione illustrativa
Relazione illustrativa Codice di Comportamento dei dipendenti della Camera di Commercio di Roma ai sensi della Delibera A.N.AC. n. 75/2013: Linee Guida in materia di Codici di comportamento delle pubbliche
DettagliOrgano d'indirizzo (solo se RPC manca, anche temporaneamente, per qualunque motivo)
Codice fiscale Amministrazione Denominazione Amministrazione Nome RPC Cognome RPC Data di nascita RPC Qualifica RPC Data inizio incarico di RPC Il RPC svolge anche le funzioni di Responsabile della trasparenza:
DettagliSCHEDA PER LA PREDISPOSIZIONE ENTRO IL 15/01/2016 DELLA RELAZIONE ANNUALE DEL RESPONSABILE DELLA PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE
SCHEDA PER LA PREDISPOSIZIONE ENTRO IL 15/01/2016 DELLA RELAZIONE ANNUALE DEL RESPONSABILE DELLA PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE La presente scheda è compilata dal RPC delle pubbliche amministrazioni relativamente
DettagliRisposta (inserire "X" per le opzioni di risposta selezionate )
SCHEDA PER LA PREDISPOSIZIONE ENTRO IL 15/12/2016 DELLA RELAZIONE ANNUALE DEL RESPONSABILE DELLA PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE La presente scheda è compilata dal RPC delle pubbliche amministrazioni relativamente
DettagliPATTO DI INTEGRITÀ IN MATERIA DI
PATTO DI INTEGRITÀ IN MATERIA DI CONTRATTI PUBBLICI TRA CSI- PIEMONTE E IL PARTECIPANTE ALLE PROCEDURE DI AFFIDAMENTO DI SERVIZI, FORNITURE E LAVORI EX D.LGS.50/2016 DI IMPORTO SUPERIORE AI 40.000,00 EURO
DettagliMISURE DI PREVENZIONE AZIONI SOGGETTI RESPONSABILI TEMPISTICA
Monitoraggio tempi procedimentali Relazionare semestralmente su: -dati relativi al n dei adottati; -n dei conclusi; -n dei per i quali si registra un ritardo ed i motivi dello stesso. Dirigenti Responsabili
DettagliGESTIONE COMMISSARIALE
Allegato B Deliberazione G.P. n. 35 del 20/12/2013 RELAZIONE ILLUSTRATIVA DEL CODICE DI COMPORTAMENTO DEI DIPENDENTI Ai sensi dell'articolo 54, comma 5, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165 1
DettagliPRINCIPIO DI LEGALITA
CODICE ETICO Il presente Codice Etico è stato redatto in conformità alle Linee guida per la costruzione dei modelli di Organizzazione Gestione e Controllo ex D.LGS. 231/2001 di Confindustria approvate
DettagliRELAZIONE ILLUSTRATIVA DEL CODICE DI COMPORTAMENTO DEL COMUNE DI CEFALU
RELAZIONE ILLUSTRATIVA DEL CODICE DI COMPORTAMENTO DEL COMUNE DI CEFALU 1. Il quadro normativo di riferimento. La legge 6 novembre 2012, n. 190, recante Disposizioni per la prevenzione e la repressione
DettagliRELAZIONE ILLUSTRATIVA DEL CODICE DI COMPORTAMENTO
RELAZIONE ILLUSTRATIVA DEL CODICE DI COMPORTAMENTO SOMMARIO 1. PREMESSA... 3 2. LA PROCEDURA DI ADOZIONE DEL CODICE E IL CONTESTO DI RIFERIMENTO... 4 3. METODOLOGIA, CONTENUTI E STRUTTURA DEL CODICE...
Dettagli