COMUNE DI SASSARI Deliberazione del Consiglio Comunale

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1 N. del Reg. 9 COMUNE DI SASSARI Deliberazione del Consiglio Comunale OGGETTO NUOVO REGOLAMENTO PER L ATTIVITA DI ACCONCIATORE ED ESTETISTA - Sessione straord. urgente convocazione I seduta pubblica L anno duemilasette addì uno del mese di febbraio in Sassari e nella sala delle adunanze del Consiglio previ avvisi, diramati a termini di regolamento, si è riunito il Consiglio di questo Comune e sono intervenuti i Signori: Pres. Ass. Pres. Ass. Pres. Ass. Azara Michele P Forteleoni Paolo A Quidacciolu Michele P Biosa Pietro P Frau Piero A Sassu Antonio P Bisail Marco A Galisai Alberto P Satta Dario P Bussu Paolo P Ganau Gianfranco (Sindaco) P Schirru Roberto P Canalis Ottaviano A Lai Maria Dolores P Solinas Antonio P Cao Manfredi P Mameli Gianpaolo P Sollai Ugo P Capitta Antonio P Manca Sergio A Spanedda Monica A Carta Giancarlo P Matta Salvatore P Tedde Gavino P Chessa Salvatore P Meazza Gianfranco A Zirattu Pietro A Columbano Giovanni M. P Orrù Marcello A Cossu Antonio P Pinna Gavino P Desole Antonio N. P Pinna Michele P Di Maria Giovanni P Piredda Antonio P Fadda Giovanni M. A Pisanu Luigi A Falchi Salvatore A Planetta Efisio P Fiori Piero A Profili Sandro P Sono presenti gli Assessori: Meloni, Tetti, Chessa, Perrone, Panu, Lotto, Mameli, Malanga, Demontis e Sechi. Sono assenti gli Assessori Duce e Scanu. PRESIDENTE SEGRETARIO Signor Dario Satta Dott.ssa Monica Spanedda Dott. Giuseppe Valenti

2 2 In continuazione di seduta, il Vice Presidente pone in trattazione l argomento in oggetto. L Assessore alle attività produttive Tetti illustra la proposta di deliberazione. Durante l intervento dell Assessore Tetti, riassume la presidenza il Presidente Spanedda che dichiara aperto il dibattito. Il Consigliere Profili si domanda se, in un periodo di recessione per l economia della città, in particolare per tutte le attività artigianali, il provvedimento di liberalizzare porterà effettivamente un valore aggiunto. Sottolinea, infatti, che in gran parte delle vie cittadine, le serrande sono chiuse e, pertanto, liberalizzare consentirebbe l apertura di ulteriori attività quando le già esistenti stanno chiudendo. Dichiara, che, invece, si sarebbero potuti prendere altri provvedimenti importanti quali l allungamento della stagione per i bar, consentendo loro di mettere fuori i tavolini per tutto il mese di maggio fino a settembre e ciò avrebbe rappresentato un valore aggiunto per gli operatori presenti in città. Il Consigliere Pinna Michele evidenzia che il regolamento in discussione si colloca in una politica di liberalizzazione di tutte le attività: attività produttive, di servizio, commerciali e professionali. Sottolinea che si tratta di un cammino già iniziato che non deve essere fermato. Dichiara di sorprendersi che certe considerazioni, contrarie ad una politica di liberalizzazione, provengano dal Consigliere Profili che appartiene ad una forza politica liberale e liberista. Mette in risalto, tuttavia, che il limite del partito Forza Italia, e di tutto il centro destra, è quello di non essere andato avanti su questa strada della liberalizzazione per paura del ricatto politico delle corporazioni e del condizionamento proveniente da ceti ed organizzazioni professionali che vivono in uno status che viene da una chiusura del mercato, in cui tutto è garantito: orari, numero, distanze, ecc. Ritiene che, in una concezione liberale, l unica garanzia debba essere il cittadino, la libertà del mercato, la concorrenza, la capacità di dare servizi migliori. Crede che il vero mercato sia questo, altrimenti si ritorna alle vecchie logiche protezionistiche. Ritiene, infine, che, nel piccolo della nostra città, l iniziativa di cui trattasi vada in tale direzione e che ridefinire un regolamento in questo senso significhi l inizio in città di un percorso di vera liberalizzazione delle attività commerciali, produttive e di servizio. Il Presidente, dichiarato chiuso il dibattito, cede la parola all Assessore per la replica. L Assessore alle attività produttive Tetti motiva la decisione dell amministrazione sulla base della sentenza che stabiliva l abolizione delle distanze perché in contrasto con la normativa comunitaria. Il Presidente apre la fase delle dichiarazioni di voto. Il Consigliere Desole dichiara che il centrodestra non è contrario alle liberalizzazioni e, rivolto al Consigliere Pinna Michele, sottolinea che sarebbe stato opportuno adottare un provvedimento che consentisse agli operatori commerciali di scegliere l orario e i giorni di apertura delle loro attività. Infine, dopo aver fatto gli auguri a coloro i quali intendono aprire una nuova attività, annuncia il voto favorevole del gruppo. Il Presidente poiché nessun Consigliere chiede di intervenire, invita il Consiglio a deliberare. IL CONSIGLIO COMUNALE VISTA la proposta n in data di cui all oggetto, presentata dall Assessore alle attività produttive; RICHIAMATA la deliberazione del Consiglio comunale n. 134 del con la quale è stato approvato il vigente "regolamento per la disciplina delle attività di barbiere, parrucchiere, estetista e mestieri affini"; RICHIAMATA la legge n. 174 del "disciplina dell'attività di acconciatore"

3 3 che all'art. 7 fa salve le disposizioni delle precedenti leggi in materia, legge , n. 161 modificata dalla legge n e dalla legge n. 735, fino alla nuova disciplina regionale di attuazione dei principi della suddetta legge, intendendosi che la precedente normativa è applicabile laddove non sia in contrasto con la nuova legge; RICHIAMATA altresì la legge n. 1 "disciplina dell'attività di estetista" a tutt'oggi in vigore; RITENUTO opportuno ridefinire il contenuto del "regolamento per la disciplina delle attività di barbiere, parrucchiere, estetista e mestieri affini" alle intervenute modifiche normative sostituendolo con un nuovo regolamento adeguato alle previsioni della nuova legge n. 174/2005 sull'attività di acconciatore (ex barbiere/parrucchiere) in combinato disposto con la legge n. 1/1990 sull'attività di estetista; VISTA la relazione istruttoria prot del del servizio amministrativo dello Sportello unico attività produttive dove si evidenzia, tra le più rilevanti modifiche apportate, la previsione della presentazione della denuncia inizio attività in sostituzione dell'autorizzazione, l'eliminazione del requisito della distanza tra esercizi similari e la modifica della superficie minima; in particolare: 1. relativamente alla presentazione della DIA, nonostante la legge 174/2005 preveda, all'art. 2 comma 2, il rilascio dell'autorizzazione, si ritiene di dover applicare l'istituto della denuncia di inizio attività poiché la legge n. 80/2005 di modifica della legge 241/1990 prevede all'art. 19 "che ogni richiesta per l'esercizio di attività imprenditoriale, commerciale o artigianale, il cui rilascio dipenda esclusivamente dall'accertamento dei requisiti e presupposti di legge o di atti amministrativi a contenuto generale e non sia previsto alcun limite o contingente complessivo e specifici strumenti di programmazione settoriale è sostituita da una dichiarazione dell interessato corredata, anche per mezzo di autocertificazioni, delle certificazioni e delle attestazioni normativamente richieste... L'attività può essere iniziata decorsi 30 giorni dalla data di presentazione della DIA e contestualmente all'inizio dell'attività l'interessato ne da comunicazione all'amministrazione"; in conformità al principio della semplificazione amministrativa e secondo quanto espressamente stabilito dalla legge 241/1990 tali autorizzazioni, non soggette a pianificazione o contingentamento, sono dunque sostituite da una D.I.A.; 2. relativamente all'eliminazione delle distanze, si osserva che la legge n. 1 sull'attività di estetista non prevede alcuna distanza tra esercizi e parimenti la legge 174/2005 non fa alcun cenno alle distanze tra esercizi, per cui la previsione di distanze nel nuovo regolamento sarebbe incompatibile con la nuova normativa; pur dovendo la Regione adeguarsi al disposto normativo della nuova legge 174/2005 sembra comunque opportuno, nelle more dell'adozione di atti attuativi da parte della stessa, anticipare le disposizioni regionali provvedendo ad adeguare le norme regolamentari attraverso l'approvazione del Consiglio comunale; l'eliminazione delle distanze rientra dunque nello spirito della normativa comunitaria e si adegua ai recenti orientamenti giurisprudenziali; lo stesso articolo 1 della legge 174/2005 afferma il principio secondo cui l'esercizio dell'attività professionale di acconciatore rientra nella sfera della libertà d'iniziativa economica privata prevista dall'art. 41 della Costituzione. A questo principio va aggiunto quello della tutela della concorrenza previsto sia dalla normativa comunitaria che dalla normativa nazionale (legge n D. Lgs n. 114); la previsione di distanze tra esercizi si tradurrebbe in una pratica limitativa della concorrenza finalizzata a difendere coloro che esercitano già l'attività dall'ingresso

4 4 nel mercato di nuovi possibili concorrenti. Ciò perseguirebbe un fine opposto a quello tutelato dall'ordinamento. Vedasi in questo senso la sentenza del Consiglio di Stato sez. V del n. 4206; Vedasi inoltre tale orientamento anche nella materia delle attività commerciali, con la sentenza del Consiglio di Stato sez. V del n secondo cui "in base al principio di libertà dell'iniziativa economica privata di cui all'art. 41 della Costituzione le norme comportanti restrizioni e vincoli all'attività commerciale privata vanno interpretate, in caso di dubbio, nel senso di consentire il più ampio svolgimento in concreto dell'iniziativa" (v. Cons. Stato sez. V n. 871 del e n del ); da ultimo anche la legge Bersani n. 248 all'art. 3 comma 1/B prevede che le attività commerciali e di somministrazione di alimenti e bevande sono svolte senza il limite del rispetto delle distanze minime obbligatorie tra attività commerciali appartenenti alla medesima tipologia di esercizio; 3. relativamente alla modifica della superficie dei locali il nuovo regolamento prevede che i locali devono avere una superficie minima totale (compresi bagni, antibagni e locali accessori) di: mq. 25 per l'esercizio dell'attività di acconciatore; mq. 30 per l'esercizio dell'attività di estetista; mq. 55 per l'esercizio promiscuo dell'attività di acconciatore ed estetista; Mentre nel vigente regolamento è prevista una superficie di mq. 15 per l'attività di barbiere, di mq. 25 per l'attività di parrucchiere, mq. 25 per l'attività di estetista e mq. 45 per l'esercizio promiscuo di attività di parrucchiere ed estetista e nelle superfici predette non sono ricompresi bagno antibagno e locali accessori; VISTO il verbale prot del relativo al parere favorevole sulla nuova proposta di regolamento reso dalla Confartigianato e dalla commissione provinciale per l'artigianato; VISTI i parere favorevoli espressi dalle circoscrizioni nn. 2, 4 e 5 in data e n. 3 in data , mentre le restanti circoscrizioni non hanno espresso alcun parere; VISTO il parere favorevole espresso dalla 2 a commissione consiliare in data ; VISTA la legge n. 161, modificata dalla legge n e dalla legge n. 735; VISTA la legge n. 174; VISTA la legge n. 1; VISTO il D. Lgs. 267/2000; VISTO lo statuto dell'ente; DATO ATTO che sulla proposta è stato espresso il parere favorevole del responsabile del servizio sulla regolarità tecnica; CON VOTI espressi per alzata di mano ed accertati con l assistenza dei Consiglieri Lai, Tedde e Carta, già designati scrutatori, presenti 30 (essendo uscito il Consigliere Sassu ed essendo entrati il Presidente ed i Consiglieri Zirattu e Pisanu), votanti 28, favorevoli 28, astenuti 1 il Consigliere Profili, il Presidente non prende parte alla votazione, D E L I B E R A 1. di abrogare il "regolamento per la disciplina delle attività di barbiere, parrucchiere, estetista e mestieri affini" approvato con deliberazione del Consiglio comunale n. 134 del e di approvare il nuovo "regolamento per la disciplina delle attività di acconciatore ed estetista" composto da n. 16 articoli, allegato alla presente;

5 5 2. di dare atto che ogni diversa disposizione regionale emessa nel periodo intercorrente tra l'adozione e l'applicazione del presente provvedimento ovvero ad esso successiva deve intendersi come immediatamente sostitutiva dello stesso, per le parti contrastanti o incompatibili. Indi, IL CONSIGLIO COMUNALE CON VOTI unanimi espressi per alzata di mano ed accertati con l assistenza dei sopra citati scrutatori, presenti 30, votanti 29, il Presidente non prende parte alla votazione, D E L I B E R A di dichiarare la presente immediatamente eseguibile.