BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 3

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1 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 3 REGIONE TOSCANA Direzione Generale Politiche Territoriali, Ambientali e per la Mobilità Area di Coordinamento Mobilità e Infrastrutture Settore Pianificazione del Sistema Integrato della Mobilità e della Logistica DECRETO 22 dicembre 2010, n certificato il Sicurezza Stradale, attuazione della DGR n del 13/12/2010. Approvazione disciplinare regionale per la presentazione da parte degli Enti Locali delle proposte di intervento. IL DIRIGENTE Visto quanto disposto dall art. 2 della L.R n. 1 Testo unico in materia di organizzazione ed ordinamento del personale ; Visti gli artt. 6 e 9 della richiamata L.R. 1/2009, inerenti le competenze dei Responsabili di Settore; Visto il decreto dirigenziale n del 23/11/2010 con il quale il Direttore Generale della D.G. delle Politiche Territoriali, Ambientali e della Mobilità conferisce al dirigente Enrico Becattini l incarico di responsabile del Settore Pianificazione del Sistema Integrato della Mobilità e della Logistica ; Vista la deliberazione D.G.R. n del , con la quale la Giunta Regionale attiva le azioni necessarie per un programma di investimenti, in favore di Provin ce e Comuni della Toscana per opere finalizzate alla Sicurezza Stradale; Visto che la D.G.R. n del sopra richiamata stabilisce di assegnare i finanziamenti ai singoli progetti sulla base di una graduatoria a livello regionale, assumendo allo scopo la prenotazione generica n. 1/2010, 1/2011 ed 1/2012 per complessivi Euro ,00 sul Cap , del bilancio 2010 per complessivi ,00 e del bilancio pluriennale nel seguente modo: - bilancio 2011 per complessivi ,00; - bilancio 2012 per complessivi ,00; che presenta la necessaria disponibilità; Preso atto che i Comuni e le Province toscane interessate possono presentare, ai fini di usufruire del finanziamento regionale, progetti per la messa in sicurezza di punti particolarmente pericolosi delle strade regionali, provinciali, comunali ed urbane, che rispondano a standard di elevata efficacia; Visto che con la richiamata D.G.R. n del , oltre a confermare, nella scelta dei requisiti, quello della coerenza dei progetti presentati con i campi di intervento stabiliti, a suo tempo, dal 4 e 5 Programma attuativo del Piano Nazionale della Sicurezza Stradale, si individuano i criteri per la valutazione di merito delle proposte che saranno presentate; Preso atto che con la stessa D.G.R. n del , viene dato mandato, fra l altro, al Settore competente della Direzione Generale delle Politiche Territoriali e Ambientali e della Mobilità di predisporre il Disciplinare Tecnico che, oltre a tenere conto delle indi cazioni evidenziate nel Piano Regionale della Mobilità e della Logistica con riferimento al contesto urbano ed alla protezione della mobilità delle utenze deboli, definisca gli aspetti procedurali della presente azione di finanziamento; Ritenuto pertanto opportuno procedere alla predisposizione del disciplinare tecnico previsto al punto 3 della sopracitata deliberazione al fine di consentire a Comuni e Province toscane interessate, la presentazione di progetti di intervento per la sicurezza stradale che rientrino nei requisiti previsti; Visto il testo del Disciplinare Tecnico redatto dal Settore Pianificazione Integrata della Mobilità e della Logistica che, Allegato 1 al presente decreto, costituisce parte integrante e sostanziale del medesimo, e che comprende la seguente documentazione tecnica per l appli ca zione del medesimo: - Schema di domanda (All. A) - inserto denominato Quadro descrittivo di sintesi (All. B) - Analisi generale dell incidentalità e criticità del sito individuato (All. C); Ritenuto opportuno procedere alla copertura finanziaria della somma di euro ,00 sul bilancio 2010 e triennale assumendo prenotazione specifica sul capitolo 21048/U del bilancio 2010 per complessivi ,00 e del bilancio pluriennale , che trovano copertura anche sugli stanziamenti previsti nella proposta di legge n. 2 del 28/10/2010 relativa al Bilancio di previsione , nel seguente modo: bilancio 2011 per complessivi ,00; bilancio 2012 per complessivi 1.000,000,00; riducendo a tal fine le prenotazioni generiche n. 1/2010, 1/2011 e 1/2012 di pari importo assunte sullo stes so capitolo del Bilancio 2010 e triennale con D.G.R. n del , ai sensi dell art. 31/ bis Comma 2 lett.a) della L.R. 36/2001 e s.m.i.; Vista la L.R. n. 23/2007 recante disposizioni in ma-

2 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 3 teria di pubblicità e pubblicazione dei provvedimenti amministrativi; 23 con D.G.R. n del , ai sensi dell art. 31/ bis comma 2 lett. A) della L.R. 36/2001 e s.m.i.; DECRETA Per i motivi espressi in narrativa: - di approvare il Disciplinare Tecnico, Allegato 1 al presente atto, che costituisce parte integrante e sostanziale dello stesso; - di dare atto che la copertura finanziaria della somma di Euro ,00 sul bilancio annuale 2010 e triennale è assicurata con prenotazione specifica che si assume con il presente atto sul Cap del Bilancio 2010 per complessivi ,00 e del bilancio pluriennale , che trovano copertura anche sugli stanziamenti previsti nella proposta di legge n. 2 del 28/10/2010 relativa al Bilancio di previsione , nel seguente modo: - bilancio 2011 per complessivi ,00; - bilancio 2012 per complessivi ,00; riducendo a tal fine le prenotazioni generiche n. 1/2010, 1/2011 e 1/2012 di pari importo assunte sullo stesso capitolo del Bilancio 2010 e triennale di procedere con successivi atti, all approvazione della graduatoria sulla base della proposta della Commissio ne, di cui alla DGR n del richiamata in narrativa; - di rinviare a successivi atti, ai sensi degli artt. 44 e 45 del regolamento di attuazione della L.R. 36/2001 e s.m.i., e dopo l approvazione della graduatoria di meri to, l impegno di spesa con le modalità richiamate nel Disciplinare e la successiva liquidazione dei finanziamenti nei tempi e modalità indicati nel Disciplinare oggetto di appro vazione del presente decreto. Il presente provvedimento, soggetto a pubblicità ai sensi ai sensi dell art. 5 bis, comma 1, lettera b), della L.R. 23/2007, è pubblicato compreso l allegato in forma integrale sul BURT della Regione Toscana e sulla banca dati degli atti amministrativi della Giunta Regionale ai sensi dell art. 18, comma 2, della L.R. 23/2007. Il Dirigente Enrico Becattini SEGUE ALLEGATO

3 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 3 DISCIPLINARE REGIONALE - DOCUMENTAZIONE TECNICA Giunta Regionale Direzione Generale delle Politiche Territoriali e Ambientali Area di Coordinamento Infrastrutture e Mobilità Settore Pianificazione del Sistema Integrato della Mobilita' e della Logistica AZIONI REGIONALI per la SICUREZZA STRADALE D.G.R. n del Disciplinare Regionale

4 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N Contenuti del documento: Disciplinare Regionale; Documentazione Tecnica allegata, come di seguito indicato, per l'attuazione del Disciplinare Regionale: 1. lo Schema di domanda (all. A); 2. l inserto denominato Quadro descrittivo di sintesi (all. B); 3. il documento denominato Analisi generale dell incidentalità e criticità del sito individuato (all. C);

5 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 3 Art. 1 Riferimenti alla pianificazione della sicurezza stradale Il Piano Regionale della Mobilità e della Logistica, approvato con D.C.R. n. 63/2004, contiene all allegato 9 un attenta disamina della situazione di sicurezza stradale sul territorio regionale toscano, evidenziando i fattori critici che devono essere rimossi per migliorare la sicurezza e ponendo l obiettivo della riduzione degli incidenti stradali e dell aumento della sicurezza della mobilità; in particolare il Piano Regionale evidenzia come prioritari gli interventi tesi alla sicurezza della mobilità delle utenze deboli. Con la D.G.R. n del è stata approvata un azione della Regione Toscana tesa al cofinanziamento di interventi di messa in sicurezza di tratti stradali particolarmente pericolosi al fine di dare continuità all azione che la stessa ha posto in essere con la pianificazione ed allocazione delle risorse messe a disposizione dal Piano Nazionale della Sicurezza Stradale. Con la stessa D.G.R. si demanda alla Direzione Generale delle Politiche Territoriali ed Ambientali, ovvero in subordine, al relativo Settore competente in materia di sicurezza stradale di approvare il presente Disciplinare Regionale al fine di specificarne gli aspetti operativi delle azioni da individuare. Le risorse destinate al cofinanziamento degli interventi promossi con il presente Disciplinare Regionale sono quelli di cui alla D.G.R. n del 13/12/2010 che attiva complessive risorse pari a ,00, a valere sul Capitolo 21048, del bilancio regionale 2010 per ,00 e del bilancio pluriennale nel modo così ripartito: - per ,00, a valere sul bilancio 2011; - per ,00, a valere sul bilancio 2012; per interventi finalizzati al miglioramento della sicurezza stradale. Art. 2 - Campi d intervento La D.G.R. n del individua campi d intervento coerenti a quelli del 4 e 5 Programma attuativo del Piano Nazionale della Sicurezza Stradale e coerenti al superamento delle criticità evidenziate nel Piano Regionale della Mobilità e della Logistica, compatibili con la fonte di finanziamento regionale indicata al precedente art. 1. Le azioni per la messa in sicurezza di punti particolarmente pericolosi delle strade regionali, provinciali, comunali ed urbane, ai sensi D.G.R. n del devono rispondere a standard di elevata efficacia e qualità al fine di concorrere più efficacemente possibile alla riduzione degli incidenti stradali, dei morti e dei feriti. Sono finanziabili interventi dedicati in modo specifico al miglioramento della sicurezza stradale con riferimento ai campi di intervento prioritari elencati di seguito.

6 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N Campi. Interventi su componenti di incidentalità prioritarie ai fini del miglioramento complessivo della sicurezza stradale nel Paese, costituito da sette campi di azione: C1) individuazione delle tratte stradali extraurbane che presentano le maggiori concentrazioni di vittime per incidenti stradali, analisi dei fattori di rischio, definizione della gamma di interventi efficaci per eliminare o ridurre i fattori di rischio, valutazione delle alternative e scelta della alternativa più soddisfacente, sua definizione progettuale e realizzazione; C2) piani, programmi e interventi per migliorare la sicurezza stradale nelle aree urbane ad elevata incidentalità, attraverso misure di regolamentazione del traffico, riqualificazione del sistema viario, interventi urbanistici; C3) piani, programmi e interventi per migliorare la sicurezza della mobilità ciclopedonale sia attraverso una opportuna regolamentazione del traffico, sia attraverso la creazione di percorsi protetti e riservati; una elevata priorità dovrà essere attribuita alle proposte che prevedono la creazione di ampie aree protette o una rilevante estensione delle superfici stradali riservata esclusivamente alla mobilità ciclopedonale o, ancora, la creazione di una ampia rete di percorsi ciclopedonali protetti o con esclusione del traffico motorizzato da tutta la sede stradale; C4) misure per la messa in sicurezza della mobilità su due ruote a motore basate sull analisi dell incidentalità specifica, sulla individuazione delle situazioni e dei fattori di rischio presenti in loco, sull individuazione delle tipologie di interventi più efficaci, e sulla realizzazione dei relativi interventi; C5) misure a favore del miglioramento della sicurezza della mobilità su strada dei cittadini anziani attraverso una adeguata informazione sui rischi specifici della mobilità su strada nella età più avanzata, i rischi indotti dall uso di farmaci, la creazione di servizi di trasporto dedicati, la realizzazione di percorsi ciclopedonali e aree di incontro ideati in modo specifico per le esigenze di sicurezza degli anziani; C6) progetti pilota e interventi per la messa in sicurezza degli spostamenti casalavoro, con particolare riferimento al pendolarismo, che rispettino un protocollo di analisi, individuazione dei fattori di rischio e delle possibili soluzioni, progettazione delle misure di messa in sicurezza e loro attuazione; C7) riduzione dei maggiori divari di rischio esistenti a livello provinciale attraverso piani di azione ed interventi che rispondano ad uno specifico protocollo e che prevedano anche attuazioni pilota. Art. 3 Destinatari delle risorse La D.G.R. n del stabilisce di assegnare un cofinanziamento regionale di incentivo alle Province ed ai Comuni toscani, per realizzare interventi ed opere finalizzate alla sicurezza stradale di tratti o punti della rete stradale particolarmente pericolosi. In particolare le Province potranno avanzare proposte di interventi relativi alle strade regionali, in quanto gestori delle stesse e titolari delle funzioni attribuite ai sensi dell'art. 23, comma 3, della L.R. n. 88/98. Alle singole Amministrazioni, o ai raggruppamenti di queste, possono essere associati in partenariato altri organismi, pubblici o privati, interessati al miglioramento della sicurezza stradale, che partecipano direttamente alla definizione ed attuazione della proposta di intervento o contribuiscono ad attuarla e a sostenerne gli oneri. Per proposta progettuale si intende un unico progetto che preveda anche più azioni

7 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 3 che concorrono alla risoluzione di criticità individuate in un determinato tratto stradale. Ogni Provincia o Comune può presentare una sola proposta. Nel caso in cui una Provincia o un Comune svolga funzioni di Amministrazione Capofila per una proposta d intervento condivisa con altri Enti locali, può presentare una seconda proposta. Art. 4 Commissione di Valutazione In coerenza con la D.G.R. n del , la valutazione delle proposte presentate sarà effettuata dalla Commissione già definita dalla D.G.R. n. 299 del per l attuazione del 3, 4 e 5 Programma attuativo del PNSS. La Commissione provvederà alla valutazione delle proposte presentate sulla base dei criteri di valutazione indicati dalla suddetta D.G.R. n del attribuendo i punteggi sulla base dello schema riportato all art. 7 del presente Disciplinare. La Commissione provvederà inoltre alla definizione della graduatoria regionale di merito dei progetti presentati. Art. 5 - Presentazione delle domande Per la presentazione delle proposte tese all assegnazione del cofinanziamento, l Amministrazione (singola, raggruppata o in forma associata), presenta domanda alla Regione Toscana, utilizzando lo schema di domanda (all. A) riportato nella Documentazione Tecnica allegata. Nel caso di proposta presentata da più di una Amministrazione dovrà essere evidenziata quella capofila che assumerà la responsabilità del procedimento. Alla domanda, dovranno essere allegati i seguenti documenti: 1) il Quadro descrittivo di sintesi (all. B), debitamente compilato; 2) L Analisi generale dell incidentalità e criticità del sito individuato (all. C); 3) eventuale atto associativo, di cui al Decreto legislativo n. 267/2000, attraverso il quale le diverse Amministrazioni esprimono ed adottano la proposta d'intervento, assumono gli impegni di cui ai punti successivi ed indicano l Amministrazione capofila; 4) il progetto tecnico relativo alle azioni da realizzare con l'indicazione, delle criticità evidenziate, degli obiettivi, delle soluzioni proposte, degli oneri da sostenere e del costo totale dell intervento. Il progetto dovrà assumere almeno i caratteri di progetto preliminare al fine di evidenziare, anche mediante tavole grafiche, la tipologia dell intervento presentato per una sua corretta valutazione. 5) la nomina del responsabile del procedimento e l impegno a comunicare tempestivamente alla Regione Toscana eventuali variazioni della persona che svolge tale funzione; 6) la delibera di approvazione della proposta con la quale il proponente si impegna: 6.1) a sostenere la quota di costi non coperta dalla percentuale di finanziamento regionale ammissibile come riportato all articolo 6 del presente Disciplinare;

8 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N ) a rispettare i tempi per l inizio dei lavori e la completa realizzazione dell opera indicati all articolo 9 del presente disciplinare, pena revoca del finanziamento; ad assicurare il monitoraggio dei risultati determinati dall intervento o dagli interventi realizzati, per una durata non inferiore a tre anni dalla data di conclusione dei lavori. 6.3) a comunicare tempestivamente alla Regione Toscana eventuali esigenze di variazioni progettuali sostanziali rispetto alla proposta presentata; 6.4) a predisporre e rendere disponibile un esauriente documentazione sugli interventi intrapresi e sugli effetti da questi determinati, al fine di consentire una valutazione della loro efficacia ai fini della sicurezza stradale e la loro eventuale diffusione ed a consentire alla Regione Toscana lo svolgimento di eventuali sopralluoghi. (Gli allegati tecnici di cui ai numeri 1), 2), 4), dovranno essere forniti anche su supporto digitale). Le domande, corredate dai suddetti allegati, firmate dal Sindaco o dal Presidente, unitamente a copia fotostatica non autenticata di un documento di identità dovranno: a- pervenire all Ufficio Protocollo della Direzione Generale delle Politiche Territoriali, Ambientali e della Mobilità della Regione Toscana via di Novoli 26 a Firenze entro e non oltre le ore del giorno mercoledì_20_aprile 2011, a pena di esclusione; b- gli allegati alla domanda dovranno essere inseriti in apposito contenitore chiuso, non necessariamente sigillato, in modo da evitare l eventuale smarrimento di atti e documenti ivi contenuti e dovrà riportare sul plico il presente indirizzo: Regione Toscana Giunta Regionale Direzione Generale delle Politiche Territoriali, Ambientali e della Mobilità Settore Pianificazione Integrata della Mobilità e della Logistica Via Bardazzi nn Firenze. Art. 6 - Entità dei finanziamenti 1) Il valore assoluto e percentuale del cofinanziamento concedibile e la quota percentuale di copertura sul costo complessivo di ogni singola proposta sono stabilite sulla base di quanto indicato nella tabella sottostante.

9 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 3 MASSIMALI DI COFINANZIAMENTO REGIONALE PER PROPOSTA INTERVENTI SULLA RETE STRADALE PROVINCIALE, COMUNALE ED AMBITO URBANO INTERVENTI SULLA RETE STRADALE REGIONALE (fino ad un massimo complessivo di proposte il cui costo totale non superi ,00 ) valore assoluto per proposta ( ) Finanziamento Quota % sul costo complessivo della proposta ,00 40% ,00 70% 2) Per le proposte d intervento sulla rete stradale provinciale, comunale e nell ambito urbano il valore assoluto di finanziamento massimo concedibile per ogni singola proposta è fissato in ,00 per una quota percentuale di copertura massima pari al 40% del costo complessivo della proposta. 3) Per le proposte d intervento sulla rete stradale regionale il valore assoluto di finanziamento massimo concedibile per ogni singola proposta è fissato in ,00 per una quota percentuale di copertura massima pari al 70% del costo complessivo della proposta. Il finanziamento massimo in valore assoluto concedibile per le strade regionali non potrà superare ,00. 4) Le Province e i Comuni garantiscono in fase di presentazione che gli interventi proposti, in coerenza con la D.G.R. n del , soddisfano quanto prescritto dall art. 3 comma 18 della L. 350/2003 (Legge Finanziaria per il 2004) in ordine al finanziamento mediante ricorso all indebitamento delle spese di investimento. Art. 7 Selezione delle proposte da ammettere al finanziamento 1) Ai fini dell individuazione delle proposte di intervento da ammettere al finanziamento viene elaborata dalla commissione una graduatoria sulla base dei criteri individuati dalla Giunta Regionale e di seguito riportati: a- livello di incidentalità stradale; b- efficacia della proposta progettuale; c- incisività della proposta nella difesa delle utenze deboli; d- integrazione della proposta con interse, piani e programmi; e- entità del finanziamento richiesto;

10 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N ) Il punteggio verrà attribuito secondo lo schema seguente: A INCIDENTALITA STRADALE Valutazione del fenomeno Analisi Territoriale dell Incidentalità Omogeneità e completezza delle analisi degli incidenti sul territorio di competenza. Analisi ed elaborazioni dei dati. Individuazione dei siti maggiormente pericolosi. TOTALE B Analisi del sito stradale in progetto Analisi delle condizioni del tratto stradale oggetto della proposta [ geometria stradale, valutazioni in ordine al traffico veicolare ( pedoni, biciclette, ciclomotori, motocicli, autovetture, mezzi pesanti, ), funzione della strada, stato manutentivo, ]. Individuazione delle cause e delle criticità infrastrutturali che hanno provocato gli incidenti stradali. Valutazione di ulteriori situazioni di rischio prese in considerazione nel progetto. EFFICACIA DELLA PROPOSTA PROGETTUALE TOTALE 40 B1 Livello progettuale (preliminare, definitivo, esecutivo) 0-10 B2 Livello di completezza, accuratezza ed esposizione delle soluzioni progettuali B3 Riferimento a casi di buone pratiche documentati nel progetto stesso B4 Efficacia delle soluzioni progettuali proposte C INCISIVITA DELLA PROPOSTA NELLA DIFESA DELLE UTENZE DEBOLI TOTALE 10 C1 Incisività della proposta nei confronti della sicurezza delle utenze deboli D D1 D2 E INTEGRAZIONE TERRITORIALE DELLA PROPOSTA Il progetto è previsto in Intese con la Regione Toscana riguardanti interventi sulle strade regionali sulla sicurezza stradale;. Il progetto è previsto in un Piano o Programma locale anche riguardante il miglioramento della sicurezza stradale. Il progetto è partecipato da più di un Ente locale al fine del miglioramento della sicurezza stradale approvati. ENTITA DEL FINANZIAMENTO RICHIESTO E1 Richiesta di finanziamento massimo ( valore assoluto ). 0 E2 Richiesta di finanziamento ( SP SC Urbane - valore assoluto <= ,00 ). 5 E3 Richiesta di finanziamento ( SR valore assoluto <= ,00 ). 5 E4 Richiesta di finanziamento ( SP SC Urbane - valore assoluto <= ,00 ). 10 TOTALE TOTALE 10 E5 Richiesta di finanziamento ( SR valore assoluto <= ,00 ). 10

11 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 3 3) Il punteggio massimo attribuibile a ciascuna proposta è pari a 100 punti. Non vengono ammesse al finanziamento le proposte che non raggiungano almeno 50 punti. 4) La Regione approva la graduatoria di merito ed assegna alle proposte inserite nella graduatoria le corrispondenti risorse richieste fino ad esaurimento della disponibilità di impegno di spesa in coerenza della DGR n 1056 del e del presente disciplinare. Eventuali economie potranno essere impiegate per il cofinanziamento di ulteriori progetti della graduatoria in tutto o in parte rispetto alle richieste. 5) La conformità del progetto alla normativa vigente è garantita dall Ente locale proponente. 6) La Regione, conclusi i lavori della Commissione e preso atto della graduatoria di merito, comunica alle Amministrazioni interessate l'esito della valutazione della proposta tramite lettera raccomandata A/R, secondo l ordine delle posizioni nella graduatoria. Art. 8 Ulteriori aspetti e condizioni 1) La Regione non assume rapporti diretti con le imprese, i gruppi di lavoro ed i professionisti, i fornitori di beni e servizi ai quali il proponente affida la realizzazione di tutte o parte delle azioni comprese nella proposta di intervento. 2) Relativamente agli interventi che presuppongano la realizzazione di opere edilizie e infrastrutturali, la normativa di riferimento è quella vigente nel settore dei lavori pubblici. 3) La Regione Toscana valuta, a mezzo di esame istruttorio, l ammissibilità delle eventuali varianti sostanziali al progetto definitivo comunicate dall Amministrazione assegnataria del finanziamento. In caso di accettazione delle variazioni, queste dovranno essere corredate dell inserto denominato Quadro descrittivo sintetico (all. B) unitamente ad una breve relazione tecnica. Qualora le variazioni ammesse comportino maggiori oneri questi saranno ad esclusivo carico del proponente. Le eventuali disponibilità generate dalla revoca dei finanziamenti potranno essere attribuite alle proposte inserite nella graduatoria e non finanziate. Art. 9 Tempistica erogazione dei finanziamenti documentazione 1) Il Finanziamento regionale è assegnato dalla data di pubblicazione sul B.U.R.T del decreto dirigenziale regionale, con il quale viene approvata la graduatoria di merito delle proposte presentate ed assegnate le risorse. 2) In relazione alle risorse programmate nel bilancio regionale e finalizzate all azione di cofinanziamento di interventi finalizzati al miglioramento della sicurezza stradale richiamate all art. 1, la Regione Toscana garantisce, in relazione a ciascun progetto cofinanziato ed al fine di attivare contemporaneamente tutti gli interventi finanziabili, l erogazione di cassa delle

12 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N risorse fino al 75% della somma assegnata nell anno 2011 e l ulteriore 25% a partire dall anno ) L Ente locale, assegnatario del finanziamento, dispone dello stesso per i successivi 18 mesi dall assegnazione, entro i quali deve espletare le procedure di affidamento dei lavori e consegnare i lavori, pena revoca dell impegno di spesa a suo favore relativo al finanziamento concesso. 4) L Ente locale, assegnatario del finanziamento, deve completare i lavori entro 36 mesi dalla consegna degli stessi. 5) Le risorse regionali assegnate a ciascuna proposta finanziata saranno erogate dalla Regione Toscana con le seguenti percentuali: 40% alla comunicazione di inizio dei lavori, sottoscritta dal direttore dei lavori e dal responsabile del procedimento; 35% alla dichiarazione dell Ente finanziato dell avvenuta realizzazione del 50% dell opera, sottoscritta dal direttore dei lavori e dal responsabile del procedimento e previa presentazione della rendicontazione parziale della spesa sostenuta; 25% alla comunicazione dell avvenuto collaudo dei lavori o della certificazione di regolare esecuzione, sottoscritta dal direttore dei lavori e dal responsabile del procedimento e previa rendicontazione dell intera spesa sostenuta. Le percentuali di erogazione sopra indicate si riferiscono alla frazione di finanziamento concesso, con riferimento alle fasi di realizzazione complessiva dell opera o dell intervento finanziato. Gli Enti assegnatari dovranno presentare rendicontazione ai sensi dell art. 158 del Testo Unico degli Enti Locali e fornire alla competente struttura regionale la rendicontazione parziale della spesa sostenuta, in relazione all avanzamento dei lavori, secondo le indicazioni che verranno comunicate. 6) Deroghe temporali, in relazione alla consegna e alla fine dei lavori, per ulteriori sei mesi, potranno essere concesse dalla Regione Toscana solo nel caso che il ritardo non risulti imputabile a inerzia dell Ente o del soggetto esecutore dei lavori. 7) L Ente locale, assegnatario del finanziamento, deve fornire alla Regione Toscana tutte le informazioni che verranno richieste circa il monitoraggio attuativo dell intervento garantendo la corretta informazione sullo stato del procedimento. 8) Il presente Disciplinare e la documentazione tecnica allegata è disponibile presso la Regione Toscana, Direzione Generale delle Politiche Territoriali ed Ambientali, Area di Coordinamento Trasporti e Logistica, Settore Pianificazione della Mobilità e Trasporti, via Bardazzi nn , Firenze. 9) La Regione Toscana procederà alla revoca del cofinanziamento assegnato all Ente locale con provvedimento dirigenziale a seguito di gravi violazioni accertate in materia di sicurezza del lavoro, contratti pubblici o in materia ambientale. Si procederà inoltre alla revoca del cofinanziamento, con provvedimento dirigenziale, nei seguenti casi: - finanziamento concesso sulla base di dati, notizie o dichiarazioni false, inesatte o reticenti rese ai sensi del DPR 445/2000 e/o venir meno dei presupposti o dei requisiti per la realizzabilità delle opere;

13 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 3 - in caso di utilizzo del finanziamento per operazioni non conformi al presente disciplinare e in caso di mancato invio delle informazioni necessarie al monitoraggio, alla valutazione ed alla rendicontazione, senza giustificato motivo; - rinuncia al contributo da parte del soggetto beneficiario comunicata alla Regione Toscana con lettera raccomandata; - gravi violazioni in materia di sicurezza del lavoro con particolare riferimento al decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81 Attuazione dell'articolo 1 della legge 3 agosto 2007, n. 123, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro - gravi violazioni della normativa in materia ambientale; 10) Nello stesso provvedimento di revoca, saranno disciplinate le modalità di attuazione della stessa, fermo restando che la revoca comporterà: a- la sospensione delle erogazioni all Ente assegnatario delle quote relative al finanziamento concesso; b- la cancellazione/riduzione degli impegni residui. c- la restituzione da parte dell Ente finanziato delle risorse corrisposte a titolo di anticipo, maggiorate degli interessi legali. 11) Si provvederà alla revoca parziale del finanziamento sulla base delle spese effettuate qualora, in caso di mancata conclusione della realizzazione dei lavori entro i termini fissati o dell eventuale proroga accordata, le opere realizzate abbiano caratteristiche di stralcio funzionale. 12) Per qualsiasi informazione relativa al presente bando regionale è possibile rivolgersi al Settore Pianificazione Integrata della Mobilità e della Logistica della Regione Toscana telefonando al n 055/ Art.10 - Tutela dei dati personali e informativa sul loro trattamento 1) In relazione alla normativa sul Codice in materia di protezione dei dati personali di cui al D.lgs 196/2003 e s.m.i., il beneficiario rilascia il consenso per tutte le comunicazioni ed il correlato trattamento dei propri dati personali necessari per la diffusione delle informazioni sul progetto. 2) I dati dei quali soggetto concessionario ed il soggetto responsabile di gestione e pagamenti entreranno in possesso a seguito della presente convenzione saranno trattati nel rispetto del suddetto D.lgs 196/2003, secondo il quale il trattamento sarà improntato a principi di correttezza, liceità e trasparenza e di tutela della riservatezza e dei diritti dei richiedenti il contributo. 3) Ai sensi dell art. 13 del D. Lgs 196/2003, viene reso noto che: - i dati forniti saranno trattati dal soggetto concessionario per le finalità previste dalla presente convenzione e potranno inoltre essere comunicati ad ogni soggetto che abbia interesse ai sensi della L.241/1990 e s.m.i.; - la raccolta e il trattamento dei dati saranno effettuati con modalità informatizzate e manuali;

14 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N il conferimento dei dati è obbligatorio e l eventuale rifiuto di fornire tali dati potrebbe comportare la mancata assegnazione del contributo; - i dati saranno trattati secondo quanto previsto dal D.lgs 196/2003 e diffusi in forma di pubblicazione secondo le norme che regolano la pubblicità degli atti amministrativi della Regione Toscana; - il titolare del trattamento è la Regione Toscana, Giunta Regionale alla quale è presentata domanda di finanziamento; - il responsabile del trattamento dati è il dirigente responsabile del settore. Art.11 - Responsabile del procedimento e diritto di accesso agli atti. 1) Ai sensi della L. 241/1990 e s.m.i. la struttura amministrativa responsabile del procedimento è il Settore Pianificazione Sistema integrato della Mobilità e della Logistica Area di Coordinamento Mobilità e Infrastrutture della Direzione Generale Politiche Territoriali, Ambientali e per la Mobilità della Regione Toscana. 2) Il diritto di accesso viene esercitato ai sensi della L.241/1990 e della L.R. 40/2009 mediante richiesta al Responsabile del Procedimento, individuato nel dirigente responsabile del settore. Referente per il Settore e per le opportune informazioni è il funzionario Marco Ierpi, tel ) Il presente disciplinare e la documentazione tecnica allegata è disponibile presso il settore competente, via Bardazzi n , Firenze.

15 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 3 DOCUMENTAZIONE TECNICA ALLEGATI ALLEGATO A) SCHEMA DI DOMANDA ALLEGATO B) QUADRO DESCRITTIVO SINTETICO ALLEGATO C) ANALISI GENERALE DELL INCIDENTALITA E CRITICITA DEL SITO INDIVIDUATO

16 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N ALLEGATO A) SCHEMA DI DOMANDA DOMANDA TIPO Regione Toscana Giunta Regionale Direzione Generale delle Politiche Territoriali, Ambientali e della Mobilità Settore Pianificazione Integrata della Mobilità e della Logistica Via Bardazzi nn Firenze. Il/la Comune/Provincia di.. [oppure:] Il raggruppamento costituito da: Comune di. Comune di. Provincia di. per il quale l Amministrazione Capofila è.. [ed eventualmente:] in partenariato con: [indicare l organismo o gli organismi che hanno stabilito una forma di partenariato con il proponente] consapevole, ai sensi del DPR 445/2000, delle responsabilità penali cui può incorrere in caso di dichiarazioni mendaci, formazione o esibizione di atto falso o contenente dati non più rispondenti a verità; dichiara di aver preso visione del Disciplinare Regionale redatto dalla Regione Toscana e dei relativi allegati che costituiscono parte integrante dello stesso, approvato con decreto dirigenziale del,, n., di seguito denominato Disciplinare, di accettarne tutte le condizioni e di avanzare la proposta di intervento denominata... il cui ambito di applicazione è.... [indicare la circoscrizione territoriale o la zona o la strada, etc interessata dall intervento]. La proponente Amministrazione nomina responsabile di procedimento della presente proposta [ nome e funzioni eventuale recapito della persona incaricata, ]. Il proponente dichiara: - che il costo complessivo della proposta, ivi comprese le fasi progettuali, è pari a. e richiede un finanziamento di.., pari al % del costo complessivo,

17 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 3 - di impegnarsi, nel caso di assegnazione del cofinanziamento, a rispettare le condizioni del Disciplinare, ovvero, pena il decadimento e revoca del finanziamento, ad affidare i lavori entro diciotto mesi dall assegnazione del finanziamento a concluderli entro trentasei mesi a decorrere dal medesimo affidamento. Si allegano alla presente domanda i seguenti elaborati, compilati secondo le indicazioni contenute nel Disciplinare: 1. QUADRO DESCRITTIVO dell intervento (All. B); 2. ANALISI GENERALE DELL INCIDENTALITA E CRITICITA DEL SITO INDIVIDUATO (All. D); 3. ATTO ASSOCIATIVO, eventuale. 4. PROGETTO TECNICO. Gli elaborati sono numerati progressivamente e risultano riepilogati nell apposito elenco a corredo degli stessi; 5. nomina del responsabile di procedimento; 6. delibera di approvazione della proposta contenente gli impegni a: 6.1) a sostenere la quota di costi non coperta dalla percentuale di finanziamento regionale ammissibile come riportato all articolo 6 del presente Disciplinare; 6.2) a rispettare i tempi per l inizio dei lavori e la completa realizzazione dell opera indicati all articolo 9 del presente disciplinare, pena revoca del finanziamento; ad assicurare il monitoraggio dei risultati determinati dall intervento o dagli interventi realizzati, per una durata non inferiore a tre anni. 6.3) a comunicare tempestivamente alla Regione Toscana eventuali esigenze di variazioni progettuali sostanziali rispetto alla proposta presentata; 6.4) a predisporre e rendere disponibile un esauriente documentazione sugli interventi intrapresi e sugli effetti da questi determinati, al fine di consentire una valutazione della loro efficacia ai fini della sicurezza stradale e la loro eventuale diffusione ed a consentire alla Regione Toscana lo svolgimento di eventuali sopralluoghi. Data Firma/e (Amministrazione Capofila) [del Sindaco o del Presidente della Provincia o dell Amministrazione indicata come capofila].

18 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N ALLEGATO B DISCIPLINARE REGIONALE - DOCUMENTAZIONE TECNICA ALLEGATO B) QUADRO DESCRITTIVO SINTETICO Il/la Comune/Provincia di.. Identificativo della proposta Denominazione / / (2) Via/Piazza Strada/Località/frazione (3) Responsabile del procedimento (Amministrazione Capofila) (4) Amministrazione Ufficio Nome e cognome Tel Fax e-.mail A) Attori (5) A1) Soggetto/i proponente/i A2) Soggetti di partenariato (eventuali) B) Stato ed evoluzione della sicurezza stradale (6) B1) Problematiche di riferimento e principali fattori di rischio B2) Dati di Traffico.

19 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 3 B2) Dati geometrici del tratto stradale. B3) Dati ed informazioni del contesto circostante. C) Obiettivi, contenuti e risultati attesi C1) Obiettivi della proposta.

20 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N C2) Riferimenti ai campi di intervento Campi d intervento Campi. Interventi su componenti di incidentalità prioritarie ai fini del miglioramento complessivo della sicurezza stradale nel Paese, costituito da cinque campi di azione: C1) individuazione delle tratte stradali extraurbane che presentano le maggiori concentrazioni di vittime per incidenti stradali, analisi dei fattori di rischio, definizione della gamma di interventi efficaci per eliminare o ridurre i fattori di rischio, valutazione delle alternative e scelta della alternativa più soddisfacente, sua definizione progettuale e realizzazione; C2) piani, programmi e interventi per migliorare la sicurezza stradale nelle aree urbane ad elevata incidentalità, attraverso misure di regolamentazione del traffico, riqualificazione del sistema viario, interventi urbanistici; C3) piani, programmi e interventi per migliorare la sicurezza della mobilità ciclopedonale sia attraverso una opportuna regolamentazione del traffico, sia attraverso la creazione di percorsi protetti e riservati; una elevata priorità dovrà essere attribuita alle proposte che prevedono la creazione di ampie aree protette o una rilevante estensione delle superfici stradali riservata esclusivamente alla mobilità ciclopedonale o, ancora, la creazione di una ampia rete di percorsi ciclopedonali protetti o con esclusione del traffico motorizzato da tutta la sede stradale; C4) misure per la messa in sicurezza della mobilità su due ruote a motore basate sull analisi dell incidentalità specifica, sulla individuazione delle situazioni e dei fattori di rischio presenti in loco, sull individuazione delle tipologie di interventi più efficaci, e sulla realizzazione dei relativi interventi; C5) misure a favore del miglioramento della sicurezza della mobilità su strada dei cittadini anziani attraverso una adeguata informazione sui rischi specifici della mobilità su strada nella età più avanzata, i rischi indotti dall uso di farmaci, la creazione di servizi di trasporto dedicati, la realizzazione di percorsi ciclopedonali e aree di incontro ideati in modo specifico per le esigenze di sicurezza degli anziani; C6) progetti pilota e interventi per la messa in sicurezza degli spostamenti casa-lavoro, con particolare riferimento al pendolarismo, che rispettino un protocollo di analisi, individuazione dei fattori di rischio e delle possibili soluzioni, progettazione delle misure di messa in sicurezza e loro attuazione; C7) riduzione dei maggiori divari di rischio esistenti a livello provinciale attraverso piani di azione ed interventi che rispondano ad uno specifico protocollo e che prevedano anche attuazioni pilota. C3) Descrizione sintetica delle azioni C4) Durata complessiva presunta dell intervento proposto (in mesi ed inferiore a 24)

21 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 3 C5) Collegamento a Intese, Piani e Programmi (elencare eventuali Intese con la Regione Toscana sulla sicurezza stradale, strumenti di pianificazione e programmazione che costituiscono riferimento diretto per l intervento proposto ed indicarne gli estremi di adozione/approvazione) C6) Coordinamento/integrazione con altre iniziative (indicare gli eventuali altri interventi con i quali si coordina l intervento proposto) C7) Risultati attesi (sia in termini generali, sia in termini di riduzione delle vittime) D) Profili tecnico-amministrativi D1) Livello di progettazione Livello di progettazione Preliminare Definitivo Esecutivo Barrare la casella corrispondente NOTE D2) Disponibilità di tutti i fattori, atti preliminari e propedeutici (7) (elencare tutti gli eventuali atti necessari/propedeutici e indicare quali sono già stati acquisiti) Proprietà dell area (esproprio non necessario) acquisito: SI / NO Pareri Enti terzi acquisiti acquisito: SI / NO D2.3) acquisito: SI / NO D2.4) acquisito: SI / NO

22 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N D2.5) acquisito: SI / NO D2.6) acquisito: SI / NO D3) Atti di impegno (barrare la casella relativa) Atti di impegno SI NO Estremi Atto Delibera di approvazione della proposta con la quale l'ente proponente si impegna a sostenere la quota di costi non coperta dal finanziamento e assume anche gli altri impegni previsti dal disciplinare Approvazione del progetto Sottoscrizione dell accordo tra i soggetti proponenti (se la proposta è presentata da più Enti) Sottoscrizione dell accordo di partenariato tra tutte le parti interessate (se la proposta è presentata in partenariato con Associazioni / ). E) Quadro economico finanziario Voce % sul totale Costo complessivo ( come da normativa sui LL PP) Finanziamento richiesto a carico della Regione Toscana Quota a carico del/i proponente/i Indicare se la quota a carico del proponente è finanziata anche attraverso accordi di partenariato ed in caso affermativo indicare la quota di finanziamento da partenariato e quella a carico del proponente sul costo totale dell intervento Voce % sul totale Finanziamento assicurato dagli accordi di partenariato Finanziamento a carico del/i proponente/i Qualora la proposta sia presentata in modo congiunto con altre Amministrazioni indicare i contributi finanziari delle singole Amministrazioni (coerentemente con l atto associativo, di cui al Decreto legislativo n. 267/2000, richiesto dal Disciplinare) SI SI NO NO Amministrazione % sul totale

23 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 3 F) Strutture tecniche e di monitoraggio F1) All interno dell Amministrazione che presenta la proposta (o tra il raggruppamento di Amministrazioni che presentano la proposta) è attiva una struttura tecnica dedicata alla sicurezza stradale: F1.1) SI. F1.2) NO..... F1.3) NO, ma è già programmata la costituzione.... Se la struttura tecnica è operativa o sarà costituita successivamente, indicare: Collocazione Assessorato: Dipartimento: (8) Personale della struttura: F2) Nell Amministrazione che presenta la proposta (o tra il raggruppamento di Amministrazioni che presentano la proposta) il monitoraggio della sicurezza stradale: F 2.1) è realizzato da una struttura appositamente costituita. F 2.2) è realizzato dalla struttura tecnica di cui al punto precedente.... F 2.3) sarà svolto da apposito personale... F 2.4) sarà affidato a struttura esterna Se il monitoraggio viene svolto all interno della/e Amministrazione/i indicare: Collocazione Assessorato: Dipartimento: Personale del centro di monitoraggio (o dedicato al monitoraggio): Tecnici Settore Livello Laureati Diplomati Altro Totale Amministrativi Totale H) Elenco dei materiali documentari

24 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N DOCUMENTI ED ELABORATI CHE COSTITUISCONO LA PRESENTE PROPOSTA n Tipo di elaborato/documento Allegato/i Barrare 1 Schema di Domanda A 2 Quadro descrittivo B 4 Analisi Generale dell incidentalità e delle criticità del sito individuato C 8 Progetto ed allegati.. D1; D2; Accordi... L1; L2;.. 11 Eventuali Ulteriori documenti M1;M Supporto informatico CD N Indicare numero Data / / Firma del Responsabile del Procedimento ( Nome Cognome)

25 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 3 ALLEGATO C) ANALISI GENERALE DELL INCIDENTALITA E CRITICITA DEL SITO INDIVIDUATO Il/la Comune/Provincia di.. L elaborato richiesto dovrà esplicitare i punti contenuti nel seguente indice orientativo, il documento dovrà essere suddiviso in due parti distinte: 1- L Analisi generale dell incidentalità, i cui risultati costituiscono base di riferimento per l individuazione dei siti più pericolosi sul territorio e per le relative analisi di criticità. 2- L Analisi delle criticità del sito individuato, rappresenta il livello di analisi nel quale a partire dai dati incidentali e dalla loro analisi comparate con il contesto stradale di riferimento si individuano le criticità che si intendono rimuovere con la proposta progettuale. 3- Il Riferimento a casi di buone pratiche nella definizione del progetto. Le dimensioni e la complessità/articolazione dell elaborato dipenderanno dalla complessità e dalla rilevanza della situazione alla quale è riferita la proposta di intervento. 1- Analisi generale dell incidentalità 1.1. ASPETTI GENERALI. Brevi cenni sulle caratteristiche generali del territorio comunale/provinciale ove si inserisce la proposta di intervento per gli aspetti d interesse della sicurezza stradale: a) la popolazione residente e la sua evoluzione nell ultimo triennio; b) la struttura socio-economica e l organizzazione territoriale, evidenziando in particolare l eventuale presenza di oscillazioni stagionali di popolazione e traffico dovute al turismo; c) il sistema delle infrastrutture viarie (estesa stradale rete principale rete secondaria); d) la mobilità (pendolarismo turismo logistica e trasporti le utenze deboli); 1.2. DATI QUANTITATIVI TERRITORIALI Individuazione degli incidenti su base comunale o provinciale Stato dell incidentalità del quinquennio Dati quantitativi sul numero di incidenti, morti e feriti e sul tasso di mortalità (morti/popolazionex ) e di ferimento (feriti/popolazionex ). Indicare la tipologia dei dati e la relativa fonte.

26 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N Circolazione stradale. Evoluzione nell ultimo quinquennio e programmazione futura. Stato delle infrastrutture stradali, attuale e programmato. Analisi della circolazione stradale (flussi di traffico, tipologie di veicoli, dati di velocità), 1.3. ELABORAZIONI E VALUTAZIONI. Analisi effettuate per la localizzazione e individuazione dei siti a maggior rischio. 2. Analisi delle criticità del sito individuato 2.1. DATI DI INCIDENTALITA RELATIVI AL SITO INDIVIDUATO Esporre quali aspetti rilevanti sono emersi dall analisi degli incidenti nel sito oggetto d intervento, con riferimento indicativo al quinquennio DATI RELATIVI AL CONTESTO DEL SITO INDIVIDUATO Analisi delle condizioni stradali del sito (geometria stradale, analisi del traffico, funzione della strada). 2.3.ULTERIORI SITUAZIONI DI RISCHIO CONSIDERATE Sopralluoghi e valutazioni tecniche che evidenzino situazioni di palese rischio per le quali occorre porre in essere azioni per la messa in sicurezza anche di carattere preventivo. Analisi del tipo Road Safety Review INDIVIDUAZIONE DEI PRINCIPALI FATTORI DI RISCHIO - Analisi delle dinamiche incidentali e delle cause dei conflitti, anche mediante l ausilio di verbali, perizie, fotografie o altra documentazione associata ai singoli eventi, dalla quale sia possibile identificare le criticità del sito, con particolare riferimento all infrastruttura. 3. Riferimento a casi di buone pratiche nella definizione del progetto. Specificare se nella individuazione delle soluzioni progettuali è stato tenuto conto di interventi già realizzati, documentati e monitorati che costituiscano casi di buona pratica, in analoghi contesti.

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