REGOLAMENTO DEL GLI (GRUPPO DI LAVORO PER L INCLUSIONE)

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1 COD. MECC. VVTL01101X Tel ISTITUTO D ISTRUZIONE SUPERIORE I.T.G. e I.T.I. VIBO VALENTIA Via G. Fortunato, s.n.c Vibo Valentia PEC VVIS011007@pec.istruzione.it VVIS011007@istruzione.it Tel Cod. Mecc. VV IS Cod. Fiscale REGOLAMENTO DEL GLI (GRUPPO DI LAVORO PER L INCLUSIONE) CONSIGLIO DI ISTITUTO DELIBERA N. 9 DEL 04/10/2019 COD. MECC. VVTF01101Q Tel

2 REGOLAMENTO DEL GLI (GRUPPO DI LAVORO PER L INCLUSIONE) D ISTITUTO Art.1 Composizione Presso il nostro Istituto viene costituito, conformemente all art. 15 comma 2 della legge quadro 5/02/1992 n.104 e alla restante normativa di riferimento, il Gruppo di Lavoro per l inclusione, il cui compito, oltre a quello di collaborare all interno dell istituto alle iniziative educative e di integrazione che riguardano studenti con disabilità o con disturbi specifici di apprendimento (DSA), si estende alle problematiche relative a tutti i BES. Il GLI d Istituto è composto da: 1. il Dirigente Scolastico, che lo presiede; 2. il docente referente per l inclusione; 3. i coordinatori dei Consigli di classe in cui siano presenti alunni con disabilità; 4. un Docente F.S.; 5. i docenti specializzati per le attività di sostegno degli alunni con disabilità certificata; 7. un rappresentante del personale ATA; 8. i componenti dell U.M. dell ASP di Vibo Valentia. Art.2 Convocazione e Riunioni Le riunioni sono convocate dal Dirigente Scolastico e presiedute dallo stesso o da un suo delegato. Le deliberazioni sono assunte a maggioranza dei componenti. Di ogni seduta deve essere redatto apposito verbale. Il GLI si può riunire in seduta plenaria (con la partecipazione di tutti i componenti), ristretta (con la sola presenza degli insegnanti), o dedicata (con la partecipazione delle persone che si occupano in particolare di un alunno). In quest ultimo caso il GLI è detto operativo. Gli incontri di verifica con gli operatori sanitari sono equiparati a riunioni del GLI in seduta dedicata. Art.3 Competenze Il GLI d Istituto ha il compito di supportare il collegio dei docenti nella definizione e realizzazione del Piano per l Inclusione nonché i docenti contitolari e i Consigli di Classe dell attuazione dei P.E.I. In particolare il GLI svolge le seguenti funzioni: definire i P.E.I. e definire ed attuare il Piano Annuale di Inclusione (P.A.I.) riferito a tutti gli alunni con BES, da redigere al termine di ogni anno scolastico, entro il mese di giugno, discusso e deliberato in Collegio dei Docenti e inviato ai competenti Uffici degli UUSSRR, in tale sede il GLI si avvale della consulenza e del supporto degli studenti, dei genitori e può avvalersi della consulenza dei rappresentanti delle associazioni delle persone con disabilità maggiormente rappresentative del territorio nell inclusione scolastica; rilevare, monitorare e verificare il processo di inclusione, compresa la proposta di quantificazione di ore di sostegno, tenuto conto del profilo di funzionamento, in tale sede al gruppo di lavoro operativo parteciperà lo studente o studentessa con disabilità i genitori o chi ne esercita la responsabilità genitoriale con il necessario supporto dell unità di valutazione multidisciplinare; definire l utilizzo delle risorse complessive destinate all istituzione scolastica ai fini dell assistenza di competenza degli enti locali, in tale sede alle riunioni del GLI partecipa un rappresentante dell ente territoriale competente; collaborare con il Gruppo per l Inclusione Territoriale (G.I.T.) e con le istituzioni pubbliche e private presenti sul territorio al fine di realizzare il P.A.I. e i P.E.I.; gestire e coordinare l attività dell Istituto in relazione agli alunni con disabilità al fine di ottimizzare le relative procedure e l organizzazione scolastica; analizzare la situazione complessiva dell istituto (numero di alunni con disabilità, DSA, BES, tipologia dello svantaggio, classi coinvolte); individuare i criteri per l assegnazione degli alunni con disabilità alle classi; individuare i criteri per l assegnazione dei docenti di sostegno alle classi, per la distribuzione delle ore delle relative aree e per l utilizzo delle compresenze tra i docenti; - 2 -

3 definire le linee guida per le attività didattiche di sostegno agli alunni con disabilità dell Istituto da inserire nel PTOF; seguire l attività dei Consigli di classe e degli insegnanti specializzati per le attività di sostegno, verificando che siano attuate le procedure corrette e che sia sempre perseguito il massimo vantaggio per lo sviluppo formativo degli alunni nel rispetto della normativa; proporre l acquisto di attrezzature, strumenti, sussidi, ausili tecnologici e materiali didattici destinati agli alunni con disabilità e DSA o ai docenti che se ne occupano; definire le modalità di accoglienza degli alunni con disabilità; analizzare casi critici e proposte di intervento per risolvere problematiche emerse nelle attività di integrazione; formulare proposte per la formazione e l aggiornamento dei docenti. Art.4 Competenze del referente per l inclusione Il Docente Referente si occupa di: a) convocare e presiedere, su delega del Dirigente Scolastico, le riunioni del GLI; b) predisporre gli atti necessari per le sedute del GLI; c) verbalizzare le sedute del GLI; d) curare la documentazione relativa agli alunni con disabilità, verificarne la regolarità e aggiornarsi dati informativi (generalità, patologie, necessità assistenziali e pedagogiche, ecc.), sostenendone la sicurezza ai sensi del Documento programmatico sulla sicurezza dei dati personali e sensibili dell Istituto; e) collaborare col Dirigente Scolastico all elaborazione dell orario degli insegnanti di sostegno, sulla base dei progetti formativi degli alunni e delle contingenti necessità didattico-organizzative; f) collaborare col Dirigente Scolastico alla elaborazione del quadro riassuntivo generale della richiesta di organico dei docenti di sostegno sulla base delle necessità formative degli alunni con disabilità desunte dai relativi PEI e dalle relazioni finali sulle attività di integrazione messe in atto dai rispettivi Consigli di classe; g) collaborare all accoglienza dei docenti specializzati per le attività di sostegno; h) curare l espletamento da parte dei Consigli di classe o dei singoli docenti di tutti gli atti dovuti secondo le norme vigenti; i) tenere i contatti con gli EE.LL. e con l Unità multidisciplinare; l) curare l informazione sulla normativa scolastica relativa alla promozione dell inclusione scolastica degli alunni con disabilità; m) curare, in collaborazione con l Ufficio di Segreteria, le comunicazioni dovute alle famiglie e/o all Ufficio Scolastico Territoriale di competenza. Art.5 Competenze della Commissione per gli alunni con disabilità All interno del Gruppo di lavoro per l Inclusione i docenti di sostegno della scuola costituiscono una Commissione che si occupa degli aspetti che più strettamente riguardano le attività didattiche dei Consigli di Classe in cui sono presenti alunni con disabilità, ed in particolare di: a) analisi e revisione del materiale strutturato utile ai docenti per migliorare gli aspetti della programmazione (modello PDF, modello di PEI, relazione iniziale e finale, ecc..); b) sostegno, informazione e consulenza per i docenti riguardo le problematiche relative all inclusione scolastica degli alunni con disabilità; c) individuazione di strategie didattiche rispondenti ai bisogni delle specifiche disabilità; d) collaborazione con gli specialisti che seguono periodicamente i ragazzi con disabilità; e) analisi dell andamento didattico-disciplinare degli alunni con disabilità; f) segnalazione di casi critici e di esigenze di intervento rese necessarie da difficoltà emerse nelle attività di integrazione; g) sostegno alle famiglie; h) analisi degli elementi utili alla definizione della proposta per l organico dei docenti di sostegno

4 Art. 6 - Competenze dei docenti specializzati per le attività di sostegno I docenti specializzati per le attività di sostegno devono inoltre: informare gli altri membri del Consiglio di Classe sulle problematiche relative all alunno con disabilità e sulle procedure previste dalla normativa; redigere il PDF e il PEI in versione definitiva; seguire l attività educativa e didattica degli alunni con disabilità a loro affidati, secondo le indicazioni presenti nei relativi PEI; mediare, in collaborazione con il Coordinatore di classe, le relazioni tra il Consiglio di Classe e la famiglia dell alunno con disabilità; relazionare sull attività didattica svolta per gli alunni con disabilità e su qualsiasi problema che emerga rispetto all inclusione scolastica. Art. 7 - Competenze dei Consigli di classe con alunni con disabilità I Consigli di Classe in cui siano inseriti alunni con disabilità, devono: essere informati sulle problematiche relative all alunno con disabilità per quanto è necessario all espletamento dell attività didattica; essere informati sulle procedure previste dalla normativa; discutere e approvare il percorso formativo più opportuno per l alunno; definire e compilare la documentazione prevista (PDF; PEI) entro le date stabilite; effettuare la verifica del PEI nei tempi e nelle modalità previsti, allo scopo di prevedere eventuali modificazioni e miglioramenti adeguati alle difficoltà riscontrate e valorizzare le pratiche di successo. Art. 8 - Competenze dei singoli docenti curricolari I singoli docenti che seguono alunni con disabilità, oltre a quanto descritto nell art. 7, devono: contribuire, in collaborazione con l insegnante specializzato, all elaborazione del P.E.I e del P.D.P.; seguire per gli alunni con disabilità le indicazioni presenti nei PEI/PDP relativi riguardo agli obiettivi, alle metodologie e attività e alle modalità di verifica e valutazione; segnalare al Coordinatore di classe, all insegnante specializzato e al Referente per l inclusione qualsiasi problema inerente l attività formativa che coinvolga gli alunni con disabilità; il docente coordinatore di Classe parteciperà agli incontri di verifica con gli operatori sanitari. I singoli docenti oltre a quanto stabilito negli articoli precedenti, devono segnalare al Coordinatori di classe, all insegnante di sostegno o al Referente per l inclusione qualsiasi problema inerente l attività formativa che coinvolga alunni con disabilità certificate o disturbi specifici di apprendimento. REGOLAMENTO SUL DIVIETO DI FUMO NELLE STRUTTURE E NEI LOCALI DELL'IIS ITG E ITI DI VIBO VALENTIA Art. 1-(FINALITA' E MODALITA' APPLICATIVE) = Con il presente regolamento, l'istituto Tecnico Industriale Statale "E Fermi" di Vibo Valentia assume formale impegno volto a: -far rispettare il divieto di fumo, stabilito dalle norme vigenti, in tutti i locali della Scuola, senza eccezione alcuna; -promuovere un ambiente scolastico libero dal fumo, soprattutto favorendo iniziative informative ed educative sul tema, opportunamente integrate nel piano di offerta formativa; fornire ogni opportuna conoscenza sulla problematica fumo, mediante lezioni, conferenze con personale esperto, distribuzione di materiale scientifico attentamente selezionato e, soprattutto, attraverso una costante opera di sensibilizzazione

5 Art. 2 - (RIFERIMENTI NORMATIVI) = Il quadro di riferimento è rappresentato dalla seguente normativa: R. D. 24 dicembre 1934, n. 2316, art. 25; art. 32 della Costituzione; L , n. 584; L , n. 689; D.lgs 19 settembre 1994 n. 626 e successive modifiche; D.P.C.M. del ; Circolare Ministero Sanità n. 4 del ; L n. 448 del ; L. n. 3 del , art. 1; D.L n. 266, art. 19, del ; D.P.C.M ; ACCORDO Stato-Regioni del ; C. M Ministero della Salute; L. n. 311 del ; L. 10/1/2005. Art. 3 - (AMBIENTI SOGGETTI AL DIVIETO) = E' assolutamente vietato fumare in tutti i locali dell'istituto, vale a dire: nelle aule, nei laboratori, nei corridoi, nell'atrio d'ingresso, nell'ufficio del Dirigente Scolastico, nella sala dei Professori, negli uffici di Segreteria, negli spazi riservati al personale ausiliario, nei vani destinati a deposito sussidi e attrezzature, negli archivi, nella biblioteca, nelle scale, nella palestra coperta, nell'auditorium e nei bagni. E' possibile, pertanto, fumare solo nel cortile antistante l'edificio e, possibilmente, non in prossimità dell'ingresso. La Scuola si assume l'incombenza di collocare nei suddetti ambienti appositi cartelli con l'indicazione del divieto di fumo, della relativa normativa, delle sanzioni applicabili e dei soggetti incaricati, aventi compiti di vigilanza, di accertamento e di contestazione delle violazioni al divieto di cui trattasi all'interno della comunità scolastica. Art. 4 - (PERSONE PREPOSTE AL CONTROLLO E ALLE QUALI SPETTA VIGILARE SULL'OSSERVANZA DEL DIVIETO) = Il dirigente scolastico individua e nomina con apposito atto i soggetti incaricati di vigilare sull'osservanza del divieto e di procedere all'accertamento dell'infrazione, alla redazione del relativo verbale e alla consequenziale contestazione della violazione. stante la dimensione dell'istituto, è opportuna la nomina di un incaricato per piano (quindi, di quattro preposti in totale), che restano in carica fino a nuove designazioni. In presenza di eventuali difficoltà nell'applicazione delle norme antifumo, potrà essere chiesta la collaborazione del Nucleo Antisofisticazioni Sanità dei Carabinieri e delle altre autorità preposte all'osservanza del divieto (Polizia amministrativa locale, Ufficiali e agenti di Polizia Giudiziaria, Guardie giurate adibite allo specifico servizio). 1 dipendenti che fungeranno da agenti accertatori saranno preferibilmente docenti, atteso che, in tale qualità, i medesimi di fatto svolgono anche la funzione di educatori alla salute; potrà, tuttavia, essere assegnata la funzione di cui trattasi anche soggetti appartenenti ad altre figure professionali. Le disposizioni di legge e del presente regolamento devono essere osservate da tutti i soggetti che utilizzino, a qualunque titolo, i locali dell'istituto. Art. 5 - (COMPITI DEGLI ACCERTATORI) = Gli accertatori incaricati devono: - 5 -

6 vigilare sulla corretta apposizione e costante presenza dei cartelli informativi in tutti i luoghi nei quali vige il divieto, controllando e segnalando al Dirigente Scolastico eventuali anomalie nella relativa esposizione; vigilare sulla scrupolosa osservanza del divieto; procedere alla contestazione delle infrazioni e alla redazione dei verbali, utilizzando l'apposita modulistica, nella quale compaiono numerazione progressiva e personalizzazione con il timbro della struttura ; trasmettere copia del redatto verbale al Dirigente Scolastico. Il personale incaricato di funzione di agente accertatore deve essere munito di apposito attestato (v.allegato n. 1). Tale attestato e un documento di riconoscimento devono essere esibiti, in caso di contestazione immediata delle infrazioni al divieto di fumo, qualora il trasgressore ne formuli apposita richiesta. Art.6 - (PROCEDURA DI ACCERTAMENTO) = Presupposto per il regolare accertamento della violazione è la corretta apposizione dei cartelli informativi, da collocarsi in posizione ben visibile e nei luoghi ove maggiore è la confluenza di soggetti. Nei casi di violazione del divieto, l'agente preposto procede a contestarla immediatamente al trasgressore, redigendo il relativo verbale in triplice copia. Detto verbale deve essere sottoscritto sia dall'agente che dal trasgressore (cui va consegnata la prima copia del medesimo) e, in tale ipotesi, vale come contestazione immediata. -tra_sgresore ha il diritto di fare inserire nel verbale di contestazione qualunque pertinente ch1araz1one a sostegno delle sue ragioni. L agente preposto provvede alla trasmissione immediata del verbale al Dirigente Scolastico. In caso di impossibilità di contestazione immediata, si notifica al trasgressore, entro 90 giorni dall'accertamento e per mezzo di plico postale raccomandato con avviso di ricevimento la prima copia del redatto verbale, con allegazione di relativo bollettino di conto corrente postale, per il versamento della sanzione, contenente numero e data del verbale nonché causale del versamento. Se il trasgressore è minorenne, l agente preposto procede all accertamento della violazione e alla redazione in triplice copia del relativo verbale. ore - 6 -

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