INVENTARIO DELL'ARCHIVIO DELL' OPERA NAZIONALE ASSISTENZA INFANZIA REGIONI CONFINE O.N.A.I.R.C (ml. 80 c.ca)

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1 INVENTARIO DELL'ARCHIVIO DELL' OPERA NAZIONALE ASSISTENZA INFANZIA REGIONI CONFINE O.N.A.I.R.C (ml. 80 c.ca) a cura di Fabio Margoni Provincia autonoma di Trento Servizio beni librari e archivistici Ufficio Archivio provinciale 1997

2 L'ordinamento e l'inventariazione dell'archivio sono stati effettuati per incarico e con la consulenza tecnica del Servizio beni librari e archivistici - Ufficio archivio provinciale della Provincia autonoma di Trento; la redazione dell'inventario è stata ultimata il 20 ottobre

3 Prospetto del "Fondo O.N.A.I.R.C." 1 1. DIREZIONE GENERALE ( ) 1. VERBALI DELLE ADUNANZE E DELIBERAZIONI DELL'ESECUTIVO O.N.A.I.R.C. ( ) 2. REGISTRI DELLE DELIBERAZIONI ( ) 3. CARTEGGIO ED ATTI ( ) 4. TABULATI DELLE RETRIBUZIONI ( ) 5. REGISTRI DIVERSI ( ) 2. CENTRO STUDI (ANNI '30 - '60) 6. EDILIZIA SCOLASTICA, GIOCHI ED ATTREZZATURE VARIE (ANNI '30 - '60) 3. DIREZIONE SCUOLE E ISTITUTI SPECIALI ( ) 7. CARTEGGIO ED ATTI ( ) 8. CONTABILITÀ ( ) 9. PERSONALE INSEGNANTE DEGLI ISTITUTI PROFESSIONALI FEMMINILI O.N.A.I.R.C. IN SERVIZIO FINO AL ( ) 10. PERSONALE INSERVIENTE E AMMINISTRATIVO DEGLI ISTITUTI PROFESSIONALI FEMMINILI O.N.A.I.R.C. IN SERVIZIO FINO AL ( ) 11. VIGILATRICI DELL'INFANZIA, PUERICULTRICI E ISTITUTRICI ( ) 12. ISTITUTRICI POI ASSISTENTI ALL'INFANZIA ( ) 13. REGISTRI DEI CORSI DI ECONOMIA DOMESTICA ( ) 14. REGISTRI DELLE SCUOLE DI TESSITURA ( ) 15. REGISTRI DIVERSI ( ) 4. ISTITUTO PROFESSIONALE FEMMINILE E ISTITUZIONI ANNESSE ( ) 16. PROTOCOLLI DELLA CORRISPONDENZA ( ) 17. CARTEGGIO ED ATTI ( ) 18. ASSISTENTI ALL'INFANZIA NON DIPLOMATE ( ) 19. SCHEDE ALLIEVE DIPLOMATE E SCHEDE ALLIEVE NON DIPLOMATE ( ) 20. PROVE SCRITTE ( ) 21. PROGRAMMI E PROVE D'ESAME ( ) 22. PAGELLE ( ) 23. REGISTRI DEI CONSIGLI DI CLASSE ( ) 24. REGISTRI DELLE VOTAZIONI ( ) 25. GIORNALI DEI PROFESSORI ( ) 26. REGISTRI DI CLASSE ( ) 27. REGISTRI SCOLASTICI DIVERSI ( ) -verbali delle riunioni degli insegnanti - registri delle presenze degli insegnanti - registri delle lezioni mancate e supplite - registri degli avvisi agli insegnanti 1 Si osservi che le modalità grafiche adottate nel prospetto sono quelle che si ritrovano poi in inventario. 3

4 - registri delle iscrizioni - registri delle assenze delle alunne - giornali scolastici 28. REGISTRI SCOLASTICI E D'AMMINISTRAZIONE DELLE ISTITUZIONI ANNESSE ALL'I.P.F. E DELLA SEZIONE COORDINATA DI S. GIOVANNI DI FASSA ( ) - Scuola famiglia e scuola materna - Scuola elementare - Doposcuola per alunni di scuola elementare - Convitto - Sezione coordinata di S. Giovanni di Fassa - Kinderheim 5. DIREZIONE GENERALE SCUOLE RURALI ( ) 29. CARTEGGIO ED ATTI ( ) 30. SCHEDE DEGLI INSEGNANTI ( ) 31. SCHEDE DELLE SCUOLE ( ) 32. REGISTRI DIVERSI ( ) 6. DIREZIONE SCUOLE EXTRAREGIONALI ( ) 33. CARTEGGIO ED ATTI ( ) 34. SCUOLE MATERNE EXTRAREGIONALI ( ) 7. DIREZIONE REGIONALE ( ) 35. CARTEGGIO ED ATTI ( ) 36. SCUOLE MATERNE IN PROVINCIA DI TRENTO ( ) 37. PERSONALE DIDATTICO E INSERVIENTE IN SERVIZIO AL ( ) 38. PERSONALE DIDATTICO E D'UFFICIO FUORI SERVIZIO AL ( ) 39. PERSONALE INSERVIENTE FUORI SERVIZIO AL ( ) 40. INSERVIENTI SUPPLENTI ( ) 41. PERSONALE RELIGIOSO ( ) 42. STATI MATRICOLARI DEL PERSONALE FUORI SERVIZIO AL ( ) 4

5 Abbreviazioni a. a. = anno accademico a. s. = anno scolastico/anni scolastici ago. = agosto all. = allegati apr. = aprile art. = articolo /b = busta/buste B.U. = Bollettino ufficiale cat. = categoria c./cc. = carta/carte classif. = classificato dic. = dicembre D.L. = decreto legge D.Lgs. = decreto legislativo D.P.C.M. = decreto del Presidente del Consiglio dei ministri D.P.R. = decreto del Presidente della Repubblica fasc./fascc. = fascicolo/fascicoli fe = febbraio gen. = gennaio giu. = giugno G.U. = Gazzetta ufficiale L./LL. = legge/leggi L.P. = legge provinciale L.R. = legge regionale lug. = luglio mag. = maggio mar. = marzo n./nn. = numero/numeri nov. = novembre ott. = ottobre p./pp. = pagina/pagine quad./quadd. = quaderno/quaderni R.D. = regio decreto R.D.L. = regio decreto legislativo /regg. = registro/registri segn. = segnatura set. = settembre sez. = sezione/sezioni 5

6 Inventario del fondo ONAIRC : INTRODUZIONE GENERALE INTRODUZIONE Vicende storico - istituzionali. L'Opera nazionale di assistenza all'italia Redenta sorse nel 1919, per iniziativa di S.A.R. la Duchessa d'aosta, con lo scopo di assistere moralmente e materialmente le popolazioni - specialmente quelle allogene - della Venezia Tridentina, della Venezia Giulia e di Zara, con provvedimenti a favore della prima infanzia e della gioventù, mediante la creazione e l'esercizio di asili infantili, ricreatori, doposcuola, dispensari, consultori, laboratori femminili, scuole di cucito ed altre istituzioni (biblioteche circolanti, cori, ecc.). Con decreto prefettizio del 26 luglio 1919, il sodalizio ricevette il riconoscimento ufficiale della propria personalità giuridica, limitatamente alla capacità di compiere negozi giuridici per il raggiungimento del suo fine ed eventualmente di stare in giudizio per le azioni che ne conseguissero. Lo Statuto, approvato in data 18 ottobre 1919, venne a disciplinare l'attività dell'ente, definendone finalità e ordinamento. Per la raccolta dei fondi l'opera, presieduta da S.A.R. la Duchessa d'aosta, funzionava per mezzo di Segretariati istituiti nelle principali città d'italia e nelle colonie e dipendenti dal Segretariato generale di Roma, presso il quale operava per la direzione, la gestione e la legale rappresentanza dell'ente una Giunta esecutiva centrale composta di nove membri nominati direttamente dalla presidentessa (più eventuali membri aggiunti, in numero però non superiore a due). Per il raggiungimento degli scopi prefissati, l'opera si avvaleva inoltre di due Comitati regionali, uno a Trieste per la Venezia Giulia e uno a Trento per la Venezia Tridentina, ciascuno composto di almeno cinque membri e con alle sue dipendenze Volontarie e Consigliere d'assistenza; presso ogni Comitato regionale, presieduto dall'ispettrice regionale delle volontarie d'assistenza, funzionavano un Segretario regionale e un Magazzino nel quale sarebbero dovuti affluire i materiali raccolti dai Segretariati delle varie città del Regno, per essere poi distribuiti alle istituzioni più bisognose. Nei mesi a cavallo tra il 1924 e il 1925 si verificarono importanti mutamenti nell'ordinamento dell'opera. Con regio decreto 23 ottobre 1924, numero , emanato su proposta del Presidente del Consiglio dei ministri in base all'art. 2 del Codice civile e dietro parere favorevole del Consiglio di Stato, la stessa venne eretta in ente morale, con sede a Roma 3. In attesa dell'approvazione del nuovo Statuto, della cui redazione avrebbe dovuto occuparsi un'apposita commissione, la 2 Pubblicato nella G.U. 22 novembre Per concessione della Presidenza del Consiglio dei ministri, l'opera poté ottenere un locale arredato al terzo piano del Palazzo Viminale, dove stabilì, oltre alla propria sede centrale, anche l'ufficio del Segretariato generale. 6

7 Inventario del fondo ONAIRC : INTRODUZIONE GENERALE rappresentanza e amministrazione dell'ente veniva affidata ad una Giunta esecutiva centrale presieduta da S. A. R. la Duchessa d'aosta e composta di nove membri effettivi più due aggiunti. Funzioni effettive di direzione e vigilanza venivano deferite a due Ispettrici generali; a loro sarebbe spettato il compito, d'ora in avanti, di impartire disposizioni agli uffici regionali per l'esecuzione degli ordini e delle deliberazioni della presidenza (o del consigliere delegato dalla presidenza stessa) e della Giunta, di prendere accordi con le autorità locali, di dare direttive e formulare proposte per lo svolgimento dell'azione dell'opera e per il suo incremento, di ispezionare gli uffici e le istituzioni da essa dipendenti. Gli uffici regionali di Trento e Trieste, organi esecutivi dell'opera nelle rispettive circoscrizioni, diventavano col nuovo ordinamento autonomi, indipendenti cioè dai cessati Comitati regionali di Trento e Trieste, trasformatisi in Segretariati. A ciascuno dei detti uffici veniva preposta una direttrice regionale, col compito di dirigere e amministrare le varie istituzioni comprese nella propria circoscrizione, avendo alle sue dipendenze tutto il personale e rispondendo agli organi centrali del buon andamento del servizio. A Zara si sarebbe conservato il Comitato, sorto nel 1920 e presieduto dal R. Prefetto, con funzioni analoghe a quelle degli uffici regionali. Col nuovo ordinamento i Segretariati regionali, istituiti all'epoca della fondazione dell'o.n.a.i.r. nelle principali città del Regno e nelle colonie allo scopo di promuovere e raccogliere offerte in denaro per sussidiare o mantenere le istituzioni dell'opera, venivano sciolti e ricostituiti su basi provinciali. In seguito vennero sostituiti dai Comitati provinciali. Ciascun Comitato si componeva di un Presidente, nominato da S.A.R. la Duchessa d'aosta, due vice - presidenti, di una Giunta esecutiva di cinque membri (sette nei Comitati aventi sede in città con più di abitanti), di un segretario e di un cassiere. Presso i Comitati potevano operare gruppi giovanili per la propaganda e la raccolta di fondi e oggetti, ed un Patronato. Per agevolare la raccolta dei fondi affidata ai Comitati, furono istituite - regolandone le iscrizioni mediante il rilascio di tessere - quattro categorie di "aderenti" all'opera: Enti collettivi (versamento di lire mille, una volta tanto), Benemeriti (versamento di lire cinquecento, una volta tanto), Vitalizi (versamento di lire centocinquanta, una volta tanto), Annuali (versamento di venti lire all'anno, con impegno per tre anni, oppure di lire sessanta per triennio). Col 1 gennaio 1928, per espressa disposizione del Governo in seguito alla ripartizione della regione Trentino - Alto Adige in due province, l'opera costituì un proprio ufficio a Bolzano, assegnando ad esso le unità comprese nell'ambito di quella provincia e lasciando all'ufficio di Trento le unità comprese nella provincia di Trento, più le gestioni delegate delle scuole diurne rurali e delle scuole serali e festive, sia del Trentino, che dell'alto Adige 4. Cessata, nel 1942, l'attività dei Comitati provinciali, l'opera continuava ad assolvere i suoi compiti in massima parte grazie ai contributi dello Stato. Per questo, con provvedimento adottato nel 1942 in base alla legge 19 gennaio 1939, n. 129, essa venne compresa fra gli Enti di interesse nazionale alimentati con fondi dello Stato, il cui bilancio preventivo e consuntivo doveva essere 4 Nel '34, in seguito all'estensione della delega anche alle scuole rurali e ai corsi serali per adulti della Venezia Giulia, verrà istituita a Trento presso il locale ufficio esecutivo una Direzione generale per le scuole rurali e corsi per adulti, con a capo il dott. Molina. 7

8 Inventario del fondo ONAIRC : INTRODUZIONE GENERALE sottoposto all'approvazione del Parlamento. Nello stesso anno, in adempimento ad altre norme legislative - non essendo previsto tale ufficio nello Statuto dell'opera - vennero nominati due revisori dei conti (o delegati di riscontro). Nel 1943 S.A.R. la Duchessa d'aosta lasciava la Presidenza dell'ente per ragioni di salute. Gli avvenimenti che seguirono l'armistizio dell'8 settembre 1943 comportarono gravi conseguenze oltreché nell'attività dell'opera anche nella sua fisionomia istituzionale: venne sciolta la Giunta centrale, affidata l'amministrazione ad un Commissario straordinario e trasferito l'ufficio centrale da Roma a Padova. Nell'immediato dopoguerra si assistette alla riorganizzazione dell'attività dell'opera; Presidente e Direttore generale operavano in questa fase di riassetto dell'ente nella sede e per il tramite degli organi amministrativi e contabili dell'ufficio - Direzione regionale di Trento (in via Calepina). In seguito al distacco definitivo dal territorio nazionale, il vecchio Ufficio di Zara e quello più recente di Spalato cessavano di essere inclusi nella circoscrizione dell'o.n.a.i.r.. Anche l'ufficio regionale di Trieste, rimasto fuori dal territorio nazionale, cessava dal 1 novembre 1946 di far parte dell'o.n.a.i.r. trasformandosi in un ente a sé, l'opera asili infantili (O.A.I.), in base ad un provvedimento del Governo militare alleato. Per quanto riguarda le scuole materne esistenti in provincia di Udine, l'o.n.a.i.r. ne continuava la gestione mediante la creazione di un apposito nuovo Ufficio provinciale con sede a Udine. Il 15 settembre 1947, con la costituzione del Territorio libero, l'ufficio O.A.I. di Trieste si vide privato della gestione di tutte le scuole materne che si trovavano in quelle parti della provincia di Trieste e di Gorizia non comprese nei limiti del Territorio; queste tornavano all'o.n.a.i.r., che ne riassumeva l'antica gestione mediante l'istituzione di un apposito Ufficio a Gorizia (1 settembre 1947), poi assorbito dalla Direzione regionale di Udine (istituita nell'ottobre del 1949) 5. Nel 1948, in seguito a decreto della Presidenza del Consiglio dei ministri (D.P.C.M ), veniva ricostituito il Consiglio centrale dell'opera con il compito principale di elaborare il testo del nuovo Statuto. In esso (approvato con D.P.R , n ) si ridefinivano i fini principali dell'ente: "l'istituzione e la gestione delle scuole materne e di istituti intesi al perfezionamento tecnico e didattico delle insegnanti e delle assistenti di dette scuole"; "l'istituzione e gestione di scuole sperimentali destinate all'addestramento di istitutrici dell'infanzia e dell'adolescenza" (art. 2). A ciò si aggiungeva la possibilità di assumere "l'organizzazione e la gestione di scuole e corsi di cultura popolare e professionale per la gioventù di ambo i sessi con particolare riguardo alla preparazione della donna al governo della casa ed ai lavori femminili", nonché quella di "corsi per il perfezionamento didattico degli insegnanti elementari con particolare riguardo destinati a condurre i corsi di cultura popolare e professionale femminile ed in genere ad occuparsi dell'educazione dei ceti rurali e popolari" (art. 3). 5 Nel 1963 le scuole dell'o.a.i. tornarono all'opera e a Trieste venne istituito un nuovo Ufficio (Direzione) provinciale. 6 In G.U. n. 144 del 24 giugno

9 Inventario del fondo ONAIRC : INTRODUZIONE GENERALE Ai mezzi necessari per il raggiungimento dei propri fini l'o.n.a.i.r. avrebbe dovuto provvedere, secondo l'art. 4 del nuovo statuto, mediante: "le rendite del proprio patrimonio; il gettito delle tasse d'iscrizione e di eventuali altre contribuzioni scolastiche"; "i contributi delle provincie e dei comuni interessati e le eventuali sovvenzioni concesse dallo Stato"; "tutte le liberalità sia per atti tra vivi sia per atti di ultima volontà disposti a suo favore ed ogni altro provento di qualsiasi natura che non siano destinati ad aumentarne il patrimonio"; "la raccolta dei fondi per mezzo di pubbliche sottoscrizioni e di private iniziative degli organi appositi". Il nuovo Statuto stabiliva, poi, gli organi dell'opera e le loro competenze: al Consiglio centrale, composto di undici 7 membri nominati ogni quattro anni dal Presidente del Consiglio dei ministri (tra questi, con la funzione di delegati al riscontro, un rappresentante della Corte dei Conti e uno del Ministero del Tesoro), spettava la deliberazione dei regolamenti per l'organizzazione interna e per lo stato giuridico ed economico del personale, la convalida delle nomine e dei licenziamenti disposti dal Presidente nell'esercizio delle sue funzioni esecutive, la creazione, soppressione e riforma delle istituzioni scolastiche ed assistenziali dipendenti, la determinazione dell'imposizione e della misura delle tasse scolastiche, l'esercizio dei poteri disciplinari ed in generale la deliberazione su tutti gli affari che interessavano l'opera nella sua struttura e nella sua attività (art. 11); al Presidente del Consiglio spettava di rappresentare l'opera e di curare l'esecuzione delle deliberazioni del Consiglio stesso, provvedere alla applicazione delle norme del Regolamento sullo stato giuridico ed economico del personale e di adottare, in caso di urgenza, tutti i provvedimenti necessari al buon funzionamento delle istituzioni dipendenti (art. 12); per l'attuazione dei fini dell'onair era istituita una Direzione generale (alla diretta dipendenza del Presidente), dalla quale dipendevano gerarchicamente gli uffici periferici, a cui erano affidati i compiti inerenti alle varie gestioni (art. 13). Nel Regolamento dell'ordinamento interno dell'opera, emanato nel 1959, si delineava l'organizzazione dell'ente, specificando la fisionomia e le attribuzioni degli Uffici. La Direzione generale, con sede provvisoria a Trento 8, svolgeva le sue funzioni di segreteria della Presidenza e di direzione amministrativa per il tramite di un ufficio di segreteria e di una ragioneria; nell'opera di coordinamento dell'attività didattica delle dipendenti direzioni regionali e provinciali si avvaleva della collaborazione del Centro studi di pedagogia e didattica dell'educazione infantile e dell'istruzione femminile, istituito con il compito di "curare lo studio dei problemi pedagogici e didattici dell'educazione infantile", "studiare i problemi che riguardano l'istruzione professionale della donna e la sua preparazione alla famiglia", attendere a "l'ordinamento e le cure della biblioteca centrale esistente presso la direzione generale, lo spoglio delle riviste, dei periodici tecnici ed in generale delle pubblicazioni idonee a migliorare l'azione tecnico - didattica dell'opera e a 7 Tredici in seguito alla modifica dello Statuto deliberata dal Consiglio centrale dell'ente nella seduta del 29 aprile 1969 e approvata con Decreto del Presidente della Repubblica del 27 settembre 1970, n (in G. U. n. 89, 9 aprile 1971). 8 Art. 30 del Regolamento dell'ordinamento interno dell'opera: "fino a quando le esigenze dell'opera di riorganizzazione e di incremento dell'opera richiederanno che la direzione generale mantenga la propria sede in Trento, una sezione staccata della direzione generale medesima, denominata ufficio centrale, continuerà a funzionare in Roma per tutte le operazioni che devono svolgersi presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, presso le altre amministrazioni centrali dello Stato, e presso altri enti per affari inerenti agli interessi dell'opera". 9

10 Inventario del fondo ONAIRC : INTRODUZIONE GENERALE diffonderne la conoscenza" (art. 14). Presso la Direzione generale operava anche una Direzione delle scuole e degli istituti speciali, cui competeva di trattare i problemi e le questioni concernenti la istituzione, la organizzazione e la gestione delle scuole e degli istituti cosiddetti "speciali" (scuole materne con particolari caratteristiche, finalità e condizioni di ambiente, scuole e corsi di lavoro femminile e di economia domestica, scuole professionali e artigianali della donna, corsi di preparazione e perfezionamento dei maestri di scuola materna ed elementare, corsi di cultura popolare, scuole sussidiate), di "studiare la compilazione dei programmi", di esercitare la "vigilanza didattica dell'insegnamento" e seguire "la disciplina degli insegnanti" (art. 15) 9. Alle Direzioni regionali e alle sezioni staccate provinciali delle stesse, spettava di amministrare le scuole materne comprese nella loro circoscrizione, nominare le maestre supplenti, trasferire le maestre di ogni ordine e grado, inviare alla direzione generale le domande delle maestre intese ad ottenere la nomina in ruolo nel grado straordinario, corredandole di tutti i documenti e relazioni prescritte dal Regolamento del personale, esprimere il proprio parere sulla promozione delle maestre dal grado straordinario al grado ordinario, proporre l'apertura di provvedimenti disciplinari, eventualmente istruirli, infliggere le punizioni di propria competenza, presentare proposte di collocamento a riposo e licenziamento del personale, sovrintendere alla vigilanza didattica sulle scuole dipendenti, vigilare sull'amministrazione dei fondi forniti alle scuole materne e compilare i rendiconti mensili da presentare alla ragioneria, amministrare i fondi forniti dalla Direzione generale e compilare i relativi rendiconti mensili, provvedere agli acquisti dei materiali necessari all'attività degli istituti dipendenti non forniti direttamente dalla direzione generale, curare la compilazione degli inventari, vigilare sulla riscossione delle tasse scolastiche, compilare e trasmettere ogni mese alla direzione generale le note nominative per il pagamento degli stipendi e delle retribuzioni del personale della loro circoscrizione (art. 17). Nella seduta del 19 febbraio 1960 il Consiglio centrale deliberò il cambiamento della denominazione dell'ente, ritenendo la sigla O.N.A.I.R. ormai non più rispondente alle mutate condizioni storiche e politiche: "la denominazione dell'opera nazionale di assistenza all'italia redenta (O.N.A.I.R.) è modificata in quella di Opera nazionale di assistenza all'infanzia delle regioni di confine (O.N.A.I.R.C.)" (art. 1 del D.P.R. del 4 settembre 1960, n ). Quanto alla natura giuridica dell'opera, nel maggio del 1962 il Consiglio di Stato si era espresso con parere favorevole in merito alla sua "pubblicità"; la "Legge di riordinamento dell'o.n.a.i.r.c." del 19 luglio 1971 (L. n ) dichiarava l'ente di diritto pubblico e ne stabiliva 9 Già nel 1958 era stata sentita l'esigenza di dare un nuovo ordinamento alla Direzione generale, per consentire una più organica trattazione degli affari e snellire l'attività delle Direzioni regionali, con la creazione dell'ufficio "Divisione speciale" per la trattazione delle pratiche riguardanti la Scuola professionale per istitutrici e istituzioni annesse, il Centro studi di economia domestica di Trento, le Scuole serali e festive di economia domestica e in generale ogni attività relativa alla cultura popolare e femminile, le Scuole sussidiate, la Sezione degli studi agazziani, la preparazione delle maestre, le scuole materne esemplari extraregionali (in seguito entrate a far parte dell'ambito di competenza della Direzione delle scuole extraregionali, che operò fino alla soppressione delle stesse, in ottemperanza alle disposizioni impartite dagli organi di vigilanza e di controllo in quanto situate fuori dei confini territoriali assegnati, fino dalla sua costituzione, all'opera). 10 In G.U. n. 7 del 9 gennaio In G.U. n. 201 del 10 agosto

11 Inventario del fondo ONAIRC : INTRODUZIONE GENERALE le norme statutarie. Successivamente, nel settembre del 1973, entrava in vigore il nuovo Regolamento sullo stato giuridico ed economico del personale, contenente la pianta organica del personale dipendente distinta per ruoli e per carriere. Lo stesso Regolamento disponeva poi l'assunzione nei ruoli dell'opera del personale già in servizio mediante appositi concorsi. La storia dell'ente si conclude a seguito del D.P.R. 4 luglio 1977, n , di soppressione dell'o.n.a.i.r.c. - conseguenza della legge 20 marzo 1975, n , recante disposizioni sul riordinamento degli Enti pubblici. In Trentino Alto Adige, in forza delle leggi provinciali n. 36 del 17 agosto (Bolzano) e n. 13 del 21 marzo (Trento), il personale in servizio presso le locali sedi periferiche era stato trasferito - assieme ai beni mobili ed immobili di proprietà dell'opera presenti sul territorio - alle rispettive Province autonome. La legge 8 agosto 1977, n , "Ricostruzione delle zone della regione Friuli Venezia Giulia e della regione Veneto colpite dal terremoto nel 1976", ha disciplinato il trasferimento allo Stato (Ministero della pubblica istruzione) delle scuole e del personale O.N.A.I.R.C. operanti in regioni diverse dal Trentino Alto Adige. L'attività dell'opera. 1. Assistenza all'infanzia: Quando, nel 1919, venne fondata l'opera, il suo scopo primario era quello di offrire sostegno morale e materiale alle popolazioni dei territori annessi all'italia dopo la guerra, con particolare attenzione alla prima infanzia. Essa provvide alla distribuzione gratuita di indumenti, viveri e materiali sanitari; alla organizzazione di colonie alpine e marine per bambini; alla creazione di istituti per l'infanzia abbandonata (è del '21 l'istituzione a Trento, nel palazzo Consolati, del "Reparto assistenza all'infanzia" con annessa Scuola per puericultrici) e di Case materne per raccogliere i bambini abbandonati (quella fondata a Trieste nel 1920 rappresenta l'unica fondazione del genere per tutta la Venezia Giulia); alla distribuzione gratuita della refezione nelle scuole materne ed elementari; alla concessione di sussidi e contributi per il ricovero di bambini orfani e abbandonati, per orfanotrofi, ospedali (l'opera finanziò in parte la costruzione dell'ospedalino "Maria di Savoia" a Trento), per l'ospedalizzazione delle partorienti (grazie al contributo dell'o.n.a.i.r. si rese possibile a Borgo Valsugana la fondazione di un ospedalino per partorienti disagiate e povere); alla creazione di 12 In G.U. n. 233 del 27 agosto In G.U. n. 87 del 2 aprile In B.U. n. 40 del 20 settembre In B.U. n. 15 del 28 marzo In G.U. n. 227 del 22 agosto

12 Inventario del fondo ONAIRC : INTRODUZIONE GENERALE dispensari per lattanti, di consultori prenatali, di consultori pediatrici e scolastici, di refettori materni (agli inizi degli anni Trenta, 20 erano gli istituti di assistenza igienico - sanitaria in funzione in provincia di Trento, 12 quelli operanti in provincia di Bolzano, 11 nella Venezia Giulia, 1 a Zara). 2. Scuole materne: Nel settore delle scuole materne, l'opera iniziò la propria attività nel 1920 con la concessione di contributi (fissi o straordinari) ad asili della Venezia Giulia e della Venezia Tridentina. Quasi contemporaneamente, su incarico del Ministero dell'istruzione, intraprese la gestione diretta di scuole, soprattutto nelle zone mistilingui delle due regioni. Dal 1923 estese il proprio campo di attività nei territori dell'istria, del Quarnaro e di Zara. Sul finire del 1930, le scuole materne 17 gestite dall'ente nella Venezia Tridentina erano 82 (quasi tutte in provincia di Bolzano), 154 quelle nelle altre province. Le scuole materne dell'o.n.a.i.r. si svilupparono progressivamente fino a raggiungere, nel 1942, il numero di 108 nella Venezia Tridentina (17 in provincia di Trento, le restanti nella provincia di Bolzano) e di 201 nelle altre terre dove l'opera svolgeva la sua attività (con l'aggiunta del territorio di Spalato 18 ). Durante la seconda Guerra mondiale l'ente si adoperò per tenere aperto il maggior numero possibile di scuole materne. Delle sue 300 e più scuole materne, nel 1945 funzionavano ancora 62 scuole, con 86 sezioni (18 in provincia di Bolzano, 34 in provincia di Trento, 10 in provincia di Udine). Successivamente, furono aperte numerose scuole su precisa richiesta delle amministrazioni interessate e delle popolazioni. Nel campo dell'educazione infantile l'opera non si limitò al finanziamento e all'istituzione di scuole materne, ma si occupò anche della preparazione del personale didattico (direttori, vigilatrici, maestre); quando l'ente iniziò la sua attività, gli asili rispondevano soltanto o prevalentemente a scopi caritativi di custodia e la maggior parte delle insegnanti era priva di una preparazione specifica. Già nel 1920 l'o.n.a.i.r. istituiva i primi corsi di preparazione per le maestre, cui facevano seguito nell'estate del '23 e del '24 i corsi di perfezionamento per le insegnanti di asilo infantile tenuti dalle sorelle Rosa e Carolina Agazzi e i corsi di preparazione per insegnanti di scuola materna diretti da Rosa Agazzi 19 nel '27 e '28. In questi stessi anni Rosa Agazzi collaborava inoltre con i Comitati regionali per le ispezioni delle scuole, la preparazione delle riunioni delle 17 Nel frattempo, per effetto della riforma Gentile (D.M. 31 dicembre 1923), gli asili infantili erano stati trasformati in scuole materne del grado preparatorio. 18 Solo per il 1943 l'opera gestì anche una scuola materna a Lubiana. 19 Rosa Agazzi ( ), fondatrice del metodo pedagogico e didattico che prese il suo nome e che fu adottato da tutte le scuole materne gestite dall'opera. 12

13 Inventario del fondo ONAIRC : INTRODUZIONE GENERALE maestre e degli incontri con il personale. In seguito furono creati un Centro studi di pedagogia e didattica dell'educazione infantile (e della istruzione femminile), scuole magistrali a differenziazione agazziana, scuole materne "speciali" (esemplari), vennero instaurati rapporti di collaborazione con le Università, col Centro didattico nazionale per la scuola materna, favoriti gli scambi di informazioni ed esperienze con altre scuole italiane e straniere. 3. Scuole elementari rurali e sussidiate (Gestione delegata 20 ): Con R.D.L , n. 1667, il Governo affidava all'o.n.a.i.r. la gestione delegata delle Scuole diurne rurali - scuole elementari miste a più classi rette da un solo insegnante - della Venezia Tridentina (province di Trento e Bolzano). Le norme di legislazione scolastica all'epoca vigenti prevedevano per l'istruzione elementare tre gradi (preparatorio, inferiore, superiore), mentre l'obbligo di frequenza era fissato dai 6 ai 14 anni di età. Il T.U , n. 577, suddivideva le scuole elementari in "classificate" (statali) e "non classificate" (non statali). Al mantenimento delle prime dovevano concorrere i Provveditori agli Studi; le seconde - istituite dai Provveditorati agli Studi - potevano essere gestite per delega dello Stato da Enti di cultura dotati di personalità giuridica oltreché di specifiche competenze e capacità nel campo didattico (è da notare che gli Enti operanti in tale periodo con delega quinquennale nelle regioni italiane assommavano a dieci). Le scuole non classificate cessavano di essere gestite per delega ed erano convertite in classificate quando il numero di alunni frequentanti risultava da almeno un biennio superiore a 60 unità; si chiudevano quando da un biennio il numero dei frequentanti era inferiore a 15. Esse, in seguito al R.D.L , assunsero la denominazione di Scuole uniche rurali. C'erano poi le cosiddette scuole "sussidiate" (anch'esse uniche, pluriclasse, con un tetto massimo di 15 alunni e durata ridotta a 4/6 mesi del periodo di lezioni), che potevano essere aperte da privati e da Enti con l'autorizzazione del Provveditore agli Studi dove non esistesse alcun'altra scuola ed erano mantenute parzialmente con il sussidio dello Stato. Queste furono in numero esiguo rispetto alle rurali (ebbero una certa ripresa dopo la Seconda guerra mondiale soltanto nella provincia di Trento, fino alla cessata gestione da parte dell'o.n.a.i.r., avvenuta nel settembre del '69): data la situazione geografica e socio-culturale del Triveneto, la scuola che meglio corrispondeva alle esigenze della sua popolazione agricolo-montana, sparsa in piccoli ed isolati centri, era certamente la scuola unica rurale. 20 Le entrate e le spese delle gestioni delegate non figuravano nei bilanci propri dell'opera, formando esse oggetto di anticipazioni e corresponsione di fondi da parte del Ministero della pubblica istruzione, al quale si presentavano speciali contabilità, sottoposte al controllo della Corte dei Conti. I rapporti amministrativi col Ministero si svolgevano attraverso il Segretariato generale dell'o.n.a.i.r., ma la direzione didattica, la tenuta delle contabilità e la responsabilità delle gestioni erano affidate all'ufficio regionale di Trento (dal '34 alla Direzione generale per le scuole rurali e corsi per adulti). 13

14 Inventario del fondo ONAIRC : INTRODUZIONE GENERALE Con l'anno scolastico 1934/35, provvedimento ministeriale , l'o.n.a.i.r. iniziava la gestione delegata delle scuole rurali uniche della Venezia Giulia (province di Trieste, Gorizia, Fiume e Pola). L'anno seguente, in virtù del R.D.L , n. 1866, si arrivava finalmente anche per le scuole rurali alla sistemazione giuridica del personale insegnante ed al successivo passaggio nei ruoli del personale magistrale dello Stato. Per effetto del R.D.L , n. 1771, col tutte le scuole rurali passavano alle dirette dipendenze dello Stato. Per un quinquennio, però, rimanevano ancora a gestione delegata le scuole rurali dell'o.n.a.i.r., quelle dell'agro Romano e quelle degli Enti di bonifica. Nelle zone annesse all'italia durante la Seconda guerra mondiale (Dalmazia e Carnaro), le scuole rurali dell'o.n.a.i.r. vennero istituite con l'anno scolastico 1941/42. Dal punto di vista organizzativo, le province nelle quali l'o.n.a.i.r. espletava la gestione delegata delle scuole rurali erano divise in Direzioni di zona ed Ispettorati tecnici, tutti facenti capo (a partire dal '34) alla Direzione generale delle scuole rurali e corsi serali di Trento. Le scuole uniche rurali dell'opera furono 373 nella Venezia Tridentina, 193 nella Venezia Giulia, 132 nei territori della Dalmazia, per un totale di 698 scuole; cessarono per disposizione di legge col (D.L , n. 570). Le scuole sussidiate furono in totale 96 (77 in provincia di Trento, 13 in provincia di Bolzano, 2 in provincia di Gorizia e 4 in provincia di Pola). 4. Scuole e corsi di cultura popolare, di addestramento e di istruzione professionale per adulti (Gestione delegata): Col R.D.L: , n. 1667, veniva delegata all'o.n.a.i.r. - assieme a quella delle scuole rurali - anche la gestione dei corsi popolari (serali e festivi) per adulti nelle province della Venezia Tridentina. Successivi provvedimenti ministeriali estendevano tale delega alle province della Venezia Giulia (a partire dall'anno scolastico 1934/35), della Dalmazia (dal 1941/42) e del Friuli - Venezia - Giulia (dal 1946). Tali corsi venivano istituiti dall'o.n.a.i.r. nei piccoli centri rurali in collaborazione con le autorità scolastiche locali, tenendo conto delle diverse esigenze culturali e pratiche delle popolazioni. Essi si distinguevano nei seguenti tipi: a) corsi d'alfabeto (con lo scopo di fornire gli elementi della cultura a chi non aveva potuto frequentare la scuola elementare), b) corsi complementari (fornivano un insegnamento corrispondente a quello del grado superiore elementare - licenza V classe - ), c) corsi di cultura generale (miravano ad ampliare e ad approfondire la cultura acquisita nel corso superiore elementare o nei corsi complementari), d) corsi di lingua per emigranti, e) corsi di specializzazione professionale (destinati a svolgere, continuando il programma di cultura generale precedente, particolari cognizioni attinenti ad una determinata 14

15 Inventario del fondo ONAIRC : INTRODUZIONE GENERALE professione), f) e g) corsi di economia domestica e specializzazione femminile (per la preparazione della massaia e delle future madri di famiglia). Ogni corso di tipo postelementare doveva attuare un determinato programma base; la durata complessiva del corso era di 120 ore per i corsi di cultura generale ed economia domestica, 100 ore per quelli di specializzazione. Di massima, gli allievi non potevano superare i 30, né essere inferiori ai 15; essi dovevano inoltre dare garanzia di regolare frequenza. Ciascuno di questi corsi, la cui conduzione veniva affidata ad insegnanti (elementari e specializzati) abilitati mediante specifici corsi magistrali e dotati dall'opera dei necessari mezzi didattici, veniva ispezionato dal Direttore di zona e da quello dei Corsi O.N.A.I.R.; agli esami teorico - pratici finali presiedeva la commissione il Direttore didattico competente per Circolo statale. Inoltre, eccezionalmente e per soddisfare particolari condizioni locali, potevano venir istituiti nei centri più grandi scuole speciali con carattere di maggiore stabilità: scuole di tessitura, di cucito, di agraria, ecc.. L'opera gestì fino al 1971 un totale di 7490 Corsi di cultura popolare, in 1888 sedi diverse, 3838 Corsi di economia domestica e professionali vari, in 857 sedi diverse. 5. Centri di assistenza scolastica: In periodo di emergenza bellica (anni scolastici 1943/44 e 1944/45), al fine di provvedere all'assistenza scolastica dei numerosi studenti sfollati nelle varie località della provincia di Trento, l'opera gestì pure - su delega del Provveditorato agli studi di Trento e con l'aiuto dei Comuni interessati - dei "Centri di assistenza culturale" per alunni di Scuole e di Corsi di avviamento professionale e dei "Centri di assistenza scolastica" per studenti di scuola media e media superiore (complessivamente: 24 centri, con 53 classi, per 577 alunni nell'anno scolastico '43/'44; 41 centri, con 84 classi, per 963 alunni nell'anno scolastico '44/'45). Ai centri per allievi di Corsi di avviamento fu dato un indirizzo eminentemente pratico e adatto all'ambiente, in quelli per allievi di Scuola di avviamento, tutti di tipo commerciale, venne svolto con qualche opportuno adattamento il normale programma; a quelli del terzo tipo vennero iscritti studenti di scuola media che non avevano la possibilità e i mezzi per provvedere privatamente alla frequenza scolastica. La direzione di ciascun centro venne affidata dall'o.n.a.i.r. a personale docente di provata serietà e competenza, mentre la vigilanza fu affidata a personale ispettivo. Gli insegnanti di ruolo (comandati) venivano regolarmente retribuiti dal Provveditorato agli studi, quelli non di ruolo (incaricati) venivano retribuiti dall'o.n.a.i.r. con compenso pari a quello degli insegnanti dei Corsi serali. 15

16 Inventario del fondo ONAIRC : INTRODUZIONE GENERALE 6. Corsi magistrali di canto e musica secondo il metodo Ward: A partire dal 1930 e fino all'anno scolastico 1940/41, l'ufficio di Trento dell'opera si occupò - col pieno appoggio del locale Provveditore agli studi - dell'introduzione e diffusione nelle scuole elementari della Venezia Tridentina del metodo di insegnamento del canto e della musica elaborato dalla musicista statunitense Justine Ward e basato sui principi della semplificazione all'estremo dell'apparato dottrinale della musica e dell'abbandono dell'imitazione nell'apprendimento del canto. Per il raggiungimento di tale scopo, vennero istituiti dall'opera appositi corsi magistrali per l'apprendimento del metodo e dei corsi magistrali per il conseguimento dell'abilitazione all'insegnamento dello stesso. 7. Istruzione professionale femminile: L'iniziativa più rilevante intrapresa dall'opera nel settore dell'istruzione professionale femminile è rappresentata dalla creazione, nel 1960, del Centro per la preparazione professionale della donna o Istituto professionale femminile, dipendente dalla Direzione scuole ed istituti speciali. Esso trae origine dalla Scuola professionale per istitutrici sorta a Trento 21 con l'anno scolastico 1945/46 per volontà della locale Direzione Regionale O.N.A.I.R.. Prima ancora, a partire dal 1934, l'opera gestiva su delega dell'amministrazione provinciale la Scuola professionale per vigilatrici d'infanzia 22 (dal '42, in conformità della legge , n. 1098, Scuola professionale per puericultrici) collegata all'istituto provinciale di assistenza all'infanzia di Trento, creato dall'o.n.a.i.r. nel con l'intento di accogliere alla nascita e ad allevare fino al secondo o terzo anno di età i figli di madri nubili e di ignoti. La scuola per istitutrici, unica in Italia, inizialmente si articolò sulle sezioni di Trento e Rovereto, poi, a partire dall'anno scolastico 1950/51, l'attività fu concentrata sulla scuola di Trento (via Don Rizzi). Col consolidamento dell'istituzione si diede ad essa una figura più precisa, trasformandola in Scuola - Convitto, dove le allieve potevano acquisire una solida preparazione 21 Trovava sistemazione nel palazzo ex "Monte di Pietà", in Piazza Fiera. 22 La scuola, alla quale erano annessi anche un Corso di economia domestica e un Corso di lavori femminili, in seguito ai bombardamenti del 1943 che ne distrussero la sede originaria di Palazzo Consolati, fu trasferita a Costa di Vigalzano in alcuni locali dell'ospedale psichiatrico di Pergine; terminata la guerra trovò anch'essa sistemazione a Trento nel palazzo "ex Monte di Pietà", in Piazza Fiera. 23 Istituito dall'o.n.a.i.r. nel 1921, successivamente divenuto provinciale pur continuando ad essere gestito dall'opera (per delega) fino al '48, anno in cui l'amministrazione provinciale revocava la delega per proprie necessità amministrative; ciò portava alla cessione alla Provincia anche della Scuola professionale di puericultura, strettamente legata all'istituto provinciale per via delle attività sperimentali di tirocinio delle allieve. 16

17 Inventario del fondo ONAIRC : INTRODUZIONE GENERALE professionale grazie ai tirocinii con i bambini in genere e con i bambini di scuola materna e di scuola elementare in particolare 24. Dapprima l'istituto si articolò sulla scuola triennale per istitutrici 25 (in seguito Corso per le attività educative e assistenziali), poi anche in scuola per le attività domestico - sociali e scuola per l'abbigliamento, l'arredamento e l'arte applicata. Nel maggio del 1964 la Scuola fu trasferita nella nuova sede di via del Torrione, progettata su precise indicazioni della Direzione Scuole e istituti speciali e dotata finalmente di opportuni ambienti di tirocinio per le allieve quali la scuola materna a più sezioni, il doposcuola per bambini di scuola elementare e di scuola media, lo "speciale" per ospitare giorno e notte bambini e allieve, il guardaroba, i laboratori di cucito, di economia domestica, ecc... Con l'anno scolastico 1968/69 la Scuola venne trasformata in Istituto professionale femminile. Intanto, anche sul versante della didattica erano stati fatti notevoli progressi, affinando e rendendo più moderni i programmi, migliorando, selezionando e arricchendo il corpo docente. L'adeguamento della struttura e dei programmi della scuola a quelli delle scuole statali rese possibile, alla fine dell'anno scolastico 1969/70, il raggiungimento dell'obiettivo del riconoscimento legale - previa superamento di esami di qualifica effettuati da commissioni nominate dal Provveditore agli Studi - dei titoli di studio rilasciati dall'istituto: quello di "istitutrice", con in più l'innesto della nuova qualifica di "assistente all'infanzia" (corso per le attività educative assistenziali), e quello di "sarta" (corso per l'abbigliamento, l'arredamento e l'arte applicata). Inutile dire che ciò comportava, per le allieve diplomate presso la Scuola per istitutrici, la prospettiva di nuove possibilità di impiego, anche nella scuola materna statale. In seguito venne abbandonato qualsiasi legame con la qualifica per istitutrici e la scuola si trasformò in scuola per assistenti per l'infanzia. Con legge 30 aprile 1976, n. 338 (Disciplina delle professioni sanitarie ausiliarie infermieristiche e di igiene sociale, nonché dell'arte ausiliaria di puericultrice), si stabiliva che: "Il possesso del diploma di Stato di assistente all'infanzia costituisce titolo di preferenza per l'assegnazione a posti di servizio presso asili - nido ed ogni altra istituzione di assistenza all'infanzia sana, nonché a posti di servizio di assistenza alle attività ludiche negli ospedali infantili, nelle cliniche o reparti pediatrici, ospedalieri, con l'esclusione di ogni prestazione di carattere infermieristico". Nel 1977 veniva approvata la L.P. 21 marzo 1977, n. 13, sull'ordinamento delle scuole d'infanzia in provincia di Trento, a seguito della quale con l'anno scolastico 1977/78 le attività sono state trasferite alla Provincia autonoma di Trento. 24 Sempre con l'anno scolastico 1950/51, venne istituita a Rovereto una Scuola di preparazione tecnica della donna alla futura missione di direttrice della casa e di educatrice dei bambini. 25 Affiancato, fino all'anno scolastico 1970/71, da un corso accelerato riservato ad allieve di 18 anni di età in possesso di particolari titoli e requisiti. 17

18 Inventario del fondo ONAIRC : INTRODUZIONE GENERALE Archivio, ordinamento e inventariazione. Gran parte della documentazione prodotta dall'ente nelle sue sedi di Trento - fatta eccezione per le pratiche di competenza dell'ufficio Ragioneria della Direzione generale, inviate all'ufficio liquidazioni del Ministero del tesoro, con sede in Roma - è stata trasferita alla Provincia di Trento in seguito alla soppressione e quindi definitivamente versata all'archivio provinciale. L'esame della documentazione rimasta ha permesso di individuare almeno sette distinti nuclei o sottofondi archivistici, ciascuno a sua volta suddiviso in una o più serie ed eventuali ulteriori sottopartizioni. Detti sottofondi corrispondono agli archivi dei seguenti uffici/istituzioni: Direzione generale, Centro studi, Direzione scuole e istituti speciali, Istituto professionale femminile e istituzioni annesse, Direzione generale scuole rurali, Direzione scuole extraregionali, Direzione regionale per il Trentino Alto Adige. In una busta della serie del carteggio ed atti appartenente al sottofondo della Direzione generale (segn in inventario), sono conservate le circolari contenenti norme e disposizioni per la tenuta dell'archivio, assieme a diverse copie di titolari per la classificazione degli atti 26. Uno dei più vecchi tra questi - risale al 1942 ed era in uso presso l'ufficio esecutivo dell'opera di Trento - chiarisce quello che doveva essere il modo di archiviazione delle pratiche quando ancora non c'era quella netta distinzione di uffici e competenze che sarebbe invalsa nei decenni successivi: tutte le pratiche che passavano per l'ufficio di Trento, venivano smistate e protocollate utilizzando timbri di colore diverso (verde per la corrispondenza riguardante l'ufficio di Trento e le istituzioni dell'opera presenti in provincia, blu per quella concernente la gestione delegata personale della Direttrice, rosso per quella riferentesi alla gestione delegata delle scuole rurali). E' a partire dagli anni Cinquanta che l'impianto istituzionale dell'ente si fa più complesso e articolato e vengono introdotti nuovi modelli di titolario destinati a rimanere in uso, con modifiche e aggiornamenti di poco conto, fino alla chiusura dell'attività dell'ente (per notizie più precise sui titolari si rimanda all'introduzione della serie del carteggio ed atti della Direzione generale e a quella della serie dei protocolli della corrispondenza dell'istituto professionale femminile). Per quanto concerne i criteri di ordinamento, si rimanda alle introduzioni alle singole partizioni. Per quanto riguarda invece i livelli descrittivi dell'inventario, va detto che si sono considerate come unità la busta ed il singolo registro. I dati rilevati nella descrizione sono i seguenti: titolo (tra virgolette se originale), estremi cronologici, definizione archivistica e, se necessario, specificazione del contenuto. Inoltre si è segnalata l'eventuale presenza all'interno dell'unità di materiale non strettamente archivistico (come mappe, fotografie, fogli a stampa ecc.) e di documentazione d'argomento non omogeneo rispetto all'unità che la comprende. 26 Nella stessa busta è conservato anche un fascicolo con carteggio che testimonia di uno scarto d'archivio effettuato nel 1942 dall'ufficio dell'opera di Bolzano e riguardante documentazione "di nessun rilievo" antecedente all'anno scolastico 1938/39. 18

19 Inventario del fondo ONAIRC : INTRODUZIONE GENERALE Come risulta dal prospetto posto all'inizio, si è deciso di attribuire una numerazione continua - in numeri arabi - alla sequenza dei sottofondi e delle serie. Lo stesso è stato fatto per le singole unità componenti i diversi raggruppamenti, considerato che si tratta di un fondo chiuso e quindi non passibile di incrementi. Sulle etichette applicate in fase di condizionamento ad ogni singola busta o registro, è stata riportata una segnatura composta da 3 numeri separati ciascuno da un punto: il primo individua il sottofondo, il secondo la serie, il terzo il pezzo. Per buona parte della documentazione esaminata gli estremi cronologici si collocano tra il 1919, anno di istituzione dell'ente, e il 1977, anno di soppressione, con qualche strascico di pratica fino al biennio successivo. Unica eccezione la serie dei protocolli della corrispondenza dell'istituto professionale femminile, che si protrae fino al 1982 (con registrazioni peraltro sporadiche dopo il '79, ultimo anno di funzionamento dell'istituto, e riguardanti quasi esclusivamente richieste di certificati e documenti). 19

20 Inventario del fondo ONAIRC : INTRODUZIONE GENERALE BIBLIOGRAFIA: - Gazzetta ufficiale del Regno d'italia, nn. vari. - Gazzetta ufficiale della Repubblica italiana, nn. vari. - Bollettino ufficiale della Regione Trentino - Alto Adige, nn. vari. - Quaderni pubblicati dall'opera, nn. vari. - Scarascia Giuseppe, L'Opera nazionale di assistenza all'italia redenta, Milano Opera nazionale di assistenza all'italia redenta, Indicazione grafica delle istituzioni dell'opera, Roma D'Anna Carlo, Assistenza all'infanzia abbandonata, quaderno della rivista "Trentino", annata 1933, n L'Opera nazionale di assistenza all'italia redenta e la sua attività, in "Studi trentini di scienze storiche", a. XIV (1935), fasc. 4, pp Le istituzioni scolastiche ed educative di un ente soppresso: l'o.n.a.i.r.. nel Trentino (Tesi di laurea), relatore Luigi Ambrosoli, laureanda Maria Giovanna Molinari, Università degli studi di Padova, sede distaccata di Verona, Facoltà di Magistero, Corso di laurea in pedagogia, a. a. 1980/81. 20

21 Inventario del fondo ONAIRC : Sezione n. 1 = DIREZIONE GENERALE. Serie 1= 1. VERBALI E DELIBERAZIONI DELL'ESECUTIVO O.N.A.I.R.C. ( ) 1. DIREZIONE GENERALE ( ) 1. VERBALI DELLE ADUNANZE E DELIBERAZIONI DELL'ESECUTIVO O.N.A.I.R.C. ( ) 1 "Verbali adunanze Giunta esecutiva - O.N.A.I.R. dal al " 1919 ago lug. 7 fasc. contenente 21 verbali sciolti 2 Verbali delle adunanze e deliberazioni 1924 nov mar Verbali delle adunanze e deliberazioni 1927 giu giu Verbali delle adunanze e deliberazioni 1933 dic dic Verbali delle adunanze e deliberazioni 1948 dic apr. 9 6 Verbali delle adunanze e deliberazioni 1954 apr nov Verbali delle adunanze e deliberazioni 1956 nov giu Verbali delle adunanze e deliberazioni 1957 set dic Verbali delle adunanze e deliberazioni 1958 dic gen I registri dal n. 2 al n. 23 riportano all'inizio l'indice dei verbali delle sedute. 21

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