DOMENICA 23 DEL TEMPO ORDINARIO 09 SETTEMBRE 2012

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1 DOMENICA 23 DEL TEMPO ORDINARIO 09 SETTEMBRE 2012 Giuseppe Cassioli, Gesù guarisce un sordomuto, 1890, Firenze. Fra i tanti miracoli compiuti da Gesù i Vangeli riportano i più rilevanti, quelli esemplari. La guarigione del sordomuto raccontata da san Marco presenta più di un aspetto emblematico. La risposta di Gesù supera la stretta richiesta di intervento e ingiunge al malato di appartarsi. Lontano da occhi indiscreti e dai commenti della gente, Gesù non si riduce a mettere la mano sulla testa del malato come volevano i suoi accompagnatori, anzi il Vangelo non nomina nemmeno questa mossa. Piuttosto Egli tocca il sordomuto nei punti della sua infermità, con le dita gli orecchi e la lingua. Gesù non vuole che si parli di lui, teme che si banalizzi la sua persona e il suo messaggio, che si isoli un episodio e se ne costruisca sopra un mito, che si deformi il suo annuncio. Anche la religione e non solo la qualità morale delle persone può andare soggetta a false interpretazioni. In questa raffigurazione i toni accesi rimandano proprio all apertura che Gesù chiama, un apertura a una nuova vita, a un nuovo modo di ascolto della Parola, e di conseguenza un nuovo modo di annunciarla. Gli occhi di Gesù sono chiusi, in preghiera anche Lui per quel fratello che non sentiva e non parlava. Tutte le opere di Gesù sono buone, perfettamente buone, tutte ispirate dal suo cuore e dal suo amore per noi. Ma quel sospiro di tristezza, che Gesù emette al momento di compiere il prodigio di sanare il povero sordomuto, è un sospiro per tutto il genere umano, per ciascuno di noi. Ma l'ora della salvezza è giunta con Gesù. E compirà quest'opera alla perfezione, come tutte le altre, pur dovendogli costare il sacrificio sulla croce, il versamento di tutto il suo sangue per lavare le nostre brutture, per ridarci la salute, per far rinascere in noi la vita. Scelta dell immagine e commento di Sara Veronesi

2 PREGHIERA O Padre, che scegli i piccoli e i poveri per farli ricchi nella fede ed eredi del tuo regno, aiutaci a dire la tua parola di coraggio a tutti gli smarriti di cuore, perché si sciolgano le loro lingue e tanta umanità malata, incapace perfino di pregarti, canti con noi le tue meraviglie. LECTIO SUL VANGELO Gesù guarisce un sordomuto. In quell uomo incapace di ascolto e di parlare, vediamo le nostre chiusure e la necessità di aprirci al ascolto e all annuncio della Parola. Lettura leggo per capire cosa dice il Signore Dal vangelo secondo Marco (7, 31-37) Gesù si era allontanato dal territorio degli Ebrei La fama aveva preceduto la venuta di Gesù presso i pagani, che, a differenza degli Ebrei, ricorrono a lui con fede. In quel tempo, Gesù 31 uscito dalla regione di Tiro, passando per Sidone, venne verso il mare di Galilea in pieno territorio della Decàpoli. 32 Gli portarono un sordomuto e lo pregarono di imporgli la mano. 33 Lo prese in disparte, lontano dalla folla, gli pose le dita negli orecchi e con la saliva gli toccò la lingua; 34 guardando La guarigione, come la fede, è frutto di un incontro intimo, personale con Gesù quindi verso il cielo, emise un sospiro e gli disse: «Effatà», cioè: «Apriti!». 35 E subito gli si aprirono gli orecchi, si sciolse il nodo della sua lingua e parlava correttamente. 36 E comandò loro di non dirlo a nessuno. Ma più egli lo proibiva, più essi lo proclamavano 37 e, pieni di stupore, dicevano: «Ha fatto bene ogni cosa: fa udire i sordi e fa parlare i muti!».

3 Meditazione cosa Dio dice a me Preghiera cosa io posso dire a Dio Condivisione comunico ai fratelli quello che il Signore mi ha fatto capire Azione cosa può cambiare per me PRIMA LETTURA Il profeta lsaia, in un momento di crisi e di sfiducia del popolo ebreo, reca un messaggio di speranza, perché le sue parole, infatti, si radicano sulla fede in Dio. Dal libro del profeta Isaia (35.4-7) 4 Dite agli smarriti di cuore: «Coraggio, non temete! Ecco il vostro Dio, giunge la vendetta, la ricompensa divina. Egli viene a salvarvi». 5 Allora si apriranno gli occhi dei ciechi e si schiuderanno gli orecchi dei sordi. 6 Allora lo zoppo salterà come un cervo, griderà di gioia la lingua del muto, perché scaturiranno acque nel deserto, scorreranno torrenti nella steppa. 7 La terra bruciata diventerà una palude, il suolo riarso sorgenti d acqua.

4 SALMO RESPONSORIALE (SaI 145/6, 7-10) Loda il Signore, anima mia. Il Signore rimane fedele per sempre rende giustizia agli oppressi, dà il pane agli affamati. Il Signore libera i prigionieri. Il Signore ridona la vista ai ciechi, il Signore rialza chi è caduto, il Signore ama i giusti, il Signore protegge i forestieri. Egli sostiene l'orfano e la vedova, ma sconvolge le vie dei malvagi. Il Signore regna per sempre, il tuo Dio, o Sion, di generazione in generazione. SECONDA LETTURA La mentalità pagana induce a rispettare la persona per ciò che ha, invece nella comunità cristiana la persona va rispettata e amata per quello che è davanti a Dio. Dalla lettera di san Giacomo apostolo (2,1-5) 1 Fratelli miei, la vostra fede nel Signore nostro Gesù Cristo, Signore della gloria, sia immune da favoritismi personali. 2 Supponiamo che, in una delle vostre riunioni, entri qualcuno con un anello d oro al dito, vestito lussuosamente, ed entri anche un povero con un vestito logoro. 3 Se guardate colui che è vestito lussuosamente e gli dite: «Tu siediti qui, comodamente», e al povero dite: «Tu mettiti là, in piedi», oppure: «Siediti qui ai piedi del mio sgabello», 4 non fate forse discriminazioni e non siete giudici dai giudizi perversi?

5 5 Ascoltate, fratelli miei carissimi: Dio non ha forse scelto i poveri agli occhi del mondo, che sono ricchi nella fede ed eredi del Regno, promesso a quelli che lo amano? PREGHIERA Ti ringrazio, Signore, perché posso ascoltare, perché posso parlare, perché posso vedere, perché posso camminare Signore, tu mi hai donato moltissime possibilità di comunicare, ma io sento l ostacolo della timidezza, mi mancano le parole per intercettare gli altri, provo anche l angoscia della solitudine, o la paura di essere, poi, troppo coinvolto e a volte vivo complessi di inferiorità che mi fanno sentire meno degli altri. Mi sono costruito un muro intorno a me, mi sono attorniato di un meccanismo di difesa che mi permetta di far vedere quello che io penso gli altri vogliano vedere di me, ma poi ho posto un altra custodia che mi permette di nascondere agli altri quello che io conosco di me e non voglio che gli altri vedano, e poi, in un altro rifugio vi ho messo quello che nemmeno io voglio vedere di me. Così, Signore, posso trascorrere il mio tempo, quasi selezionando le opportunità che mi offri e le scelte che mi fanno comodo o gradisco.

6 Con la tua forza abbatti, Signore, le mie chiusure, e aiutami a realizzare la parola che hai detto al sordomuto: Effatà, apriti per mettermi in ascolto della tua Parola e delle parole di bontà che mi porgono gli uomini santi. Aprimi gli occhi perché possa vedere la meraviglia della tua creazione, possa sorprendermi della bellezza di ogni creatura e godere del volto di tante sorelle e fratelli. Aprimi la mente perché possa liberare la curiosità del sapere, del conoscere e del riconoscerti in ogni realtà. Aprimi il cuore perché impari ad amare senza attendere di essere riamato, perché sia capace di perdonare senza richiedere il contraccambio Sciogli la mia lingua perché parli senza offendere, parli mettendo in evidenza il bene, comunichi la capacità di incoraggiare, aprimi la bocca perché sia sempre capace di sorridere, e di seminare speranza. Grazie, Signore, della vita, dell udito, della parola, dell intelligenza, del cuore, e fa che anche nel male più grave impari a trovare i semi di bene che possono cambiare il male in bene, il peccato in santità.

7 Il sordomuto è anche il simbolo dell uomo incomunicante. Nella nostra cultura esigiamo di comunicare molte parole, ma diventiamo incapaci di ascolto. E se ci mettessimo in ascolto attento e interessato, forse, potremmo diventare buoni comunicatori. Magari anche con Dio.