Deliberazione di Consiglio Comunale
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- Geronima Patti
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1 Municipio della Numero Data Città di ATESSA (Provincia di Chieti) 8 26/04/2014 Deliberazione di Consiglio Comunale Oggetto: TASSA COMUNALE SUI RIFIUTI (TARI). APPROVAZIONE DEL PIANO FINANZIARIO ANNO Copia L anno 2014 addì 26 del mese di Aprile alle ore nella sala delle adunanze consiliari della Sede Comunale, ai sensi dell art. 39 comma 3 del D. Lgs n. 267 e in seguito ad avvisi scritti, consegnati nei termini e nei modi prescritti dal vigente Statuto Comunale, si è riunito il Consiglio Comunale in sessione Ordinaria ed in seduta pubblica di Prima convocazione. All appello risultano : Cognome e Nome Qualifica Presente Cognome e Nome Qualifica Presente Cicchitti Nicola Sindaco SI Di Giacomo Clemente Consigliere SI Scarinci Antonello Consigliere SI Sciorilli Borrelli Giulio Consigliere SI De Fanis Luigi Consigliere SI De Virgiliis Mario Consigliere SI Testa Gilberto Consigliere SI Fantasia Giuseppe Nicola Consigliere NO Pellegrini Vincenzo Consigliere SI Menna Vincenzo Consigliere SI Menna Rocco Consigliere SI Antonini Tito Consigliere NO Cicchitti Marco Consigliere SI Milanese Melania Consigliere SI Palena Gianleucio Consigliere SI Di Pasquale Bruno Consigliere SI D'Amelio Luigi Consigliere SI Partecipa il Segretario Generale Vito Tenore il quale provvede alla redazione del presente verbale. Essendo legale il numero degli intervenuti il consigliere Menna Rocco alle ore assume la Presidenza e dichiara aperta la seduta per la trattazione dell oggetto sopra indicato.
2 Il Presidente introduce l argomento e passa la parola al Vice Sindaco Pellegrini che relaziona in merito alla proposta all Ordine del Giorno. IL CONSIGLIO COMUNALE Premesso che l articolo 1, commi da 639 a 703 della legge 27 dicembre 2913, n.147 ha introdotto a partire dal 1 gennaio 2014, la nuova TARI, la tassa sui rifiuti sostitutiva dei precedenti prelievi applicati sino al 2013 a copertura dei costi del servizio di gestione dei rifiuti (TARSU/TARES/TIA1/TIA2); Richiamato in particolare: il comma 654, il quale prevede che la TARI deve assicurare la copertura integrale dei costi di investimento e di esercizio relativi al servizio, ricomprendendo anche i costi dello smaltimento dei rifiuti nelle discariche (ad eccezione dei costi relativi ai rifiuti speciali al cui smaltimento provvedono a propria cura e spese i produttori); il comma 683, in base al quale il Consiglio Comunale deve approvare le tariffe della TARI in conformità al piano finanziario del servizio di gestione dei rifiuti urbani redatto dal soggetto che svolge il servizio stesso ed approvato dal Consiglio Comunale o da altra autorità competente; Visto il Regolamento per l applicazione della IUC, approvato con deliberazione di Consiglio Comunale in data odierna ed in particolare l articolo 29, il quale dispone che la redazione del piano finanziario deve avvenire secondo i criteri contenuti nel DPR n. 158/1999; Visto l art. 8 del Decreto del Presidente della Repubblica 27 aprile 1999, n. 158, il quale testualmente recita: Art. 8. Piano finanziario 1. Ai fini della determinazione della tariffa ai sensi dell'art. 49, comma 8, del decreto legislativo n. 22 del 1997, il soggetto gestore del ciclo dei rifiuti urbani di cui all'art. 23 del decreto legislativo 5 febbraio 1997, n. 22, e successive modificazioni e integrazioni, ovvero i singoli comuni, approvano il piano finanziario degli interventi relativi al servizio di gestione dei rifiuti urbani, tenuto conto della forma di gestione del servizio prescelta tra quelle previste dall'ordinamento. 2. Il piano finanziario comprende: a) il programma degli interventi necessari; b) il piano finanziario degli investimenti;
3 c) la specifica dei beni, delle strutture e dei servizi disponibili, nonché il ricorso eventuale all'utilizzo di beni e strutture di terzi, o all'affidamento di servizi a terzi; d) le risorse finanziarie necessarie; e) relativamente alla fase transitoria, il grado attuale di copertura dei costi afferenti alla tariffa rispetto alla preesistente tassa sui rifiuti. 3. Il piano finanziario deve essere corredato da una relazione nella quale sono indicati i seguenti elementi: a) il modello gestionale ed organizzativo; b) i livelli di qualità del servizio ai quali deve essere commisurata la tariffa; c) la ricognizione degli impianti esistenti; d) con riferimento al piano dell'anno precedente, l'indicazione degli scostamenti che si siano eventualmente verificati e le relative motivazioni. 4. Sulla base del piano finanziario l'ente locale determina la tariffa, fissa la percentuale di crescita annua della tariffa ed i tempi di raggiungimento del pieno grado di copertura dei costi nell'arco della fase transitoria; nel rispetto dei criteri di cui all'articolo 12, determina l'articolazione tariffaria. Tenuto conto quindi che il Piano Finanziario degli interventi relativi al servizio di gestione dei rifiuti urbani deve individuare, in particolare, i costi del servizio e gli elementi necessari alla relativa attribuzione della parte fissa e di quella variabile della tariffa, per le utenze domestiche e non domestiche; Visto il Piano finanziario degli interventi relativi al servizio di gestione dei rifiuti per l anno 2014 che si allega alla presente quale parte integrante e sostanziale, il quale redatto dall'ufficio ambiente e dall'ufficio finanziario dell'ente, ha provveduto ad individuare gli elementi necessari alla determinazione della tariffa, in modo che sia assicurata la copertura integrale dei costi del servizio stabiliti dal D.P.R. 158/99 recante il "metodo normalizzato"; Tenuto conto che: - il Piano finanziario individua complessivamente costi di gestione del servizio rifiuti per un importo di ,98 diviso nelle varie componenti di costo previsti dal D.P.R. 158/99; - a tale importo, ai fini della formazione del ruolo TARI va aggiunta l'addizionale provinciale nella misura del 5% per un totale arrotondato di ,00 inserito nel bilancio di previsione 2014 al Titolo 1 dell'entrata (tributarie), categoria 2 (tasse); Visti: - l art. 1, commi da 639 a 703 della legge 27 dicembre 2013, n. 147; - il decreto del Presidente della Repubblica 27 aprile 1999, n. 158; - il titolo 3 e le disposizioni comuni del regolamento comunale di disciplina della IUC, relativamente alla TARI, da approvarsi in data odierna;
4 Visti i pareri favorevoli resi, ai sensi dell'art. 49 del TUEL, dal responsabile del settore ottavo e dal responsabile del settore terzo, ciascuno per la sua competenza; Visto il parere favorevole reso, ai sensi dell'art. 49 del TUEL, dal responsabile del settore terzo, in ordine alla regolarità contabile; Visto il parere favorevole del revisore dei conti; Accertata la propria competenza a deliberare ai sensi dell articolo 42, comma 2, lettere b) ed f), del Decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267; Ritenuto di provvedere in merito; Sentiti gli interventi, tutti integralmente riportati nel verbale del resoconto della odierna seduta; Con voti favorevoli 12, contrari 3 (Menna V., Sciorilli Borrelli e De Virgiliis), espressi palesemente da n. 15 consiglieri, compreso il Sindaco, presenti in aula e votanti, accertati e proclamati dal Presidente, sui 17 assegnati al Comune; DELIBERA 1) di approvare il Piano economico finanziario degli interventi relativi al servizio di gestione dei rifiuti urbani per l anno 2014 di cui all articolo 29 del Regolamento comunale di applicazione della TARI e sulla base dei criteri contenuti nel DPR n. 158/1999, che si allega al presente provvedimento sotto la lettera A) quale parte integrante e sostanziale; 2) di demandare a successivo e separato provvedimento l approvazione delle tariffe per l applicazione della tassa sui rifiuti (TARI) di cui all articolo 1, comma 683, della legge n. 147/2013; 3) di dichiarare, con voti favorevoli 12, contrari 3 (Menna V., Sciorilli Borrelli e De Virgiliis), espressi palesemente da n. 15 consiglieri, compreso il Sindaco, presenti in aula e votanti, accertati e proclamati dal presidente, sui 17 assegnati al Comune, la presente deliberazione, immediatamente eseguibile ai sensi dell art. 134 del D.Lgs. n. 267/2000;
5 Allegato A) SERVIZIO DI GESTIONE DEI RIFIUTI SOLIDI URBANI Relazione illustrativa per la predisposizione del PIANO FINANZIARIO 2014 Premessa L articolo 1, commi da 639 a 703 della legge 27 dicembre 2913, n.1 47 ha introdotto a partire dal 1 gennaio 2014, la nuova TARI, la tassa sui rifiuti sostitutiva dei precedenti prelievi applicati sino al 2013 a copertura dei costi del servizio di gestione dei rifiuti (TARSU/TARES/TIA1/TIA2). In particolare: il comma 654, il quale prevede che la TARI deve assicurare la copertura integrale dei costi di investimento e di esercizio relativi al servizio, ricomprendendo anche i costi dello smaltimento dei rifiuti nelle discariche; il comma 683, in base al quale il Consiglio Comunale deve approvare le tariffe della TARI in conformità al piano finanziario del servizio di gestione dei rifiuti urbani redatto dal soggetto che svolge il servizio stesso ed approvato dal Consiglio Comunale o da altra autorità competente; Il Regolamento per l applicazione della IUC ed in particolare l articolo 29, dispone che la redazione del piano finanziario deve avvenire secondo i criteri contenuti nel DPR n. 158/1999; Le caratteristiche principali del sistema tariffario sono le seguenti: - creare una correlazione tra pagamento del servizio ed effettiva produzione dei rifiuti - dare copertura a tutti i costi inerenti il servizio tramite l'impianto tariffario - provocare, in virtù dei punti precedenti, un circuito virtuoso che consegua una riduzione delle produzioni di rifiuti. L'Amministrazione Comunale ha deciso di strutturare il servizio di raccolta dei rifiuti con il sistema domiciliare (cd. porta a porta) alla maggior parte del territorio comunale, ad esclusione delle frazioni marginali. Tutto ciò per ridurre la quantità di rifiuti indistinti conferiti in discarica e di aumentare la percentuale di raccolta differenziata. Modello gestionale - Servizio di raccolta Il Comune di Atessa garantisce l'effettuazione del servizio di raccolta, trasporto e smaltimento dei rifiuti solidi urbani, nonché i servizi di spazzamento e pulizia delle strade con affidamento al R.T.I. tra S.A.P.I. s.r.l. con sede in Vasto (Chieti) e Consorzio Formula Ambiente con sede in Cesena.
6 Pertanto il presente Piano finanziario è redatto, in conformità al dettato del DPR 27/4/99, n. 158, sulla scorta delle previsioni di spesa ed investimenti diretti e comunicati dall Appaltatore del servizio. L'art.8 del DPR 158/99 prevede che il piano finanziario da redigere ai fini della determinazione della tariffa comprenda: - il programma degli interventi necessari - il piano finanziario degli investimenti - la specifica dei beni, strutture, servizi disponibili, il ricorso all'eventuale utilizzo di beni e strutture di terzi - l'affidamento di servizi a terzi - le risorse finanziarie necessarie Obiettivi di gestione dell'amministrazione Comunale Ai fini della raccolta vengono individuate 5 zone del territorio comunale: Zona 1: Centro storico; Zona 2: Zona periferica di Atessa: comprende le aree residenziali maggiormente urbanizzate limitrofe al centro storico; Zona 3: Zona residenziale valliva di Atessa: comprende le frazioni di Monte Marcone, Saletti, Piana la Fara, San Luca; Zona 4: Zona industriale; Zona 5: Zona delle frazioni. Per ottimizzare il servizio di raccolta dei rifiuti urbani ed assimilati nella città di Atessa ed aumentare la percentuale di raccolta differenziata, nel corso dell anno 2014 si effettua la raccolta con il metodo porta a porta in tutte le zone sopra elencate tranne che nella zona 5, in cui si prevede la raccolta con il metodo stradale di prossimità e il compostaggio domestico. A regime, il sistema di raccolta adottato dall Amministrazione comunale sarà il seguente: - raccolta con il metodo domiciliare nella zona 1, zona 2, zona 3 e zona 4 (opifici) delle seguenti frazioni di rifiuti urbani e assimilati: vetro multimateriale (plastica e metalli) carta e cartone frazione organica frazione residua - nella zona 5 sarà effettuata la raccolta mediante ecopunti delle seguenti frazioni di rifiuti urbani:
7 vetro multimateriale (plastica e metalli) carta e cartone frazione residua prevedendo il compostaggio domestico per la frazione organica. Nella zona 4 gli opifici attualmente sono dotati di cassoni scarrabili per il conferimento di multimateriale. In base all esperienza maturata, tale materiale contiene quantità molto elevate di impurezze, che compromettono fortemente le operazioni di valorizzazione dei materiali riciclabili. Al fine di incrementare la percentuale di raccolta differenziata, si è previsto, nell anno 2013, di: fornire cassoni scarrabili oltre che per multimateriale, anche per il cartone; fornire cassonetti per la raccolta della frazione residua, della carta e del vetro; effettuare attività di formazione sulle modalità di differenziazione dei rifiuti presso tali utenze. Dimensionamento dei servizi Il dimensionamento dei servizi di raccolta è stato effettuato mediante l analisi di una serie di fattori sotto elencati: Numero di abitanti e di utenze; Tipologia di utenze; Flussi di rifiuti intercettati; Media di rifiuti giornaliera (ton/gg). Una volta acquisiti tali dati, stabilito il modello di raccolta e definiti gli obiettivi di RD, elaborando quali-quantitativamente il flusso di rifiuti prodotti, si procede al calcolo del valore di progetto, ossia la produzione media di rifiuti giornaliera (ton/gg). Il dimensionamento di un servizio di raccolta si compone di tre parti: - Dimensionamento quantitativo: a partire dai quantitativi di rifiuti prodotti/gg e dalla frequenza della raccolta per singola frazione merceologica, si calcolano i quantitativi intercettati ogni volta che si effettua il servizio di raccolta.
8 - Dimensionamento volumetrico delle attrezzature: quantifica il numero di attrezzature da distribuire alle varie utenze, in base alle singole frazioni di rifiuto e alla tipologia di attrezzature scelte. - Fabbisogno degli automezzi e del personale: in base al dimensionamento quantitativo e volumetrico, e alla produttività delle squadre di raccolta, si determina il numero di automezzi e di personale da impiegare nelle operazioni di raccolta. Dimensionamento quantitativo Sulla base dei quantitativi giornalieri delle varie frazioni di rifiuto che si prevede di raccogliere e alle frequenze settimanali di raccolta, si calcolano i quantitativi intercettati ad ogni raccolta, secondo la formula seguente: Q.tà/raccolta= q.tà/gg x 7/frequenza settimanale Si riporta la tabella riepilogativa del dimensionamento quantitativo dei flussi di rifiuto raccolti: servizi q.tà/gg (ton) frequenza n. sezioni q.tà/raccolta (ton) frazione organica ud e und zona 1 1,07 3 2,49 frazione organica ud e und zona 2-3 3,50 3 8,16 frazione organica und zona 4 1,14 3 2,66 frazione organica und 3 0,00 carta ud e und zona 1 0,17 1 1,21 carta ud e und zona 2-3 0,57 1 3,97 carta ud e und zona 4 0,76 1 5,33 carta ud e und zona 5 0,17 1 1,21 cartone 2,72 4 4,75 vetro ud e und 1, ,34 multimateriale ud e und zona 1 0,15 1 1,04 multimateriale ud e und zona 2-3 0,49 1 3,41 multimateriale ud e und zona 4 1, ,25 multimateriale ud e und zona 5 0,15 1 1,03 multimateriale und 1 0,00 raee 0,26 1 1,83 residuo ud e und zona 1 0,74 1 5,19 residuo ud e und zona 2-3 2, ,02 residuo ud e und zona 4 1, ,78 residuo ud e und zona 5 0,74 1 5,17 Nella tabella precedente non sono riportate le quantità/gg di rifiuti prodotti dalle sole utenze non domestiche in quanto attualmente non se ne ha una stima precisa. Al fine di
9 ridurre al minimo il numero di automezzi, per la raccolta del vetro si è previsto di suddividere la città in due settori. Numero di addetti A regime, nel 2014, si impiegheranno n.19 operatori, di cui n.2 part time - 20 h/settimana e 1 part time 32 h/settimana (per un totale di n.18 operatori full time) e n. 1 responsabile operativo. Si riporta la tabella riepilogativa degli addetti: op. liv 1 (p-t 32h) 1 op. liv 2B (p-t 20h) 2 op. liv. 2B 6 op. liv. 3B 6 op. dipendenti comune 4 op. liv. 4B responsabile operativo (p-t 25%) 1 MODALITÀ DI RACCOLTA DIFFERENZIATA DEL VETRO Nel corso dell anno 2014, si effettua la raccolta del vetro da utenze domestiche e non domestiche con il metodo porta a porta nelle zone 1-2-3, mentre per la zona 4 il metodo porta a porta si deve ancora attivare, infine per la zona 5 si continua con il metodo stradale di prossimità (mediante eco-punti), con frequenza pari a 1 volta/settimana per le utenze domestiche e 2 volte/settimana per le utenze non domestiche. MODALITÀ DI RACCOLTA DIFFERENZIATA DI PLASTICA E METALLI Nel corso dell anno 2014, si effettua la raccolta del vetro da utenze domestiche e non domestiche con il metodo porta a porta nelle zone 1-2-3, mentre per la zona 4 il metodo porta a porta si deve ancora attivare, infine per la zona 5 si continua con il metodo stradale di prossimità (mediante eco-punti), con frequenza pari a 1 volta/settimana per le utenze domestiche e 2 volte/settimana per le utenze non domestiche. MODALITÀ DI RACCOLTA DIFFERENZIATA DI CARTA E CARTONE
10 Nel corso dell anno 2014, si effettua la raccolta del vetro da utenze domestiche e non domestiche con il metodo porta a porta nelle zone 1-2-3, si deve ancora attivare nella zona 4. Nella zona 5 si prevede il metodo stradale di prossimità (mediante eco-punti), con frequenza pari a 1 volta/settimana per le utenze domestiche e non domestiche. MODALITÀ DI RACCOLTA DIFFERENZIATA DI CARTA E CARTONE DEI GRANDI PRODUTTORI Al fine di intercettare la maggiore quantità possibile di carta e cartone, è previsto un circuito di raccolta del cartone dedicato alle utenze non domestiche con elevata produzione di tale tipologia di rifiuti, i cosiddetti "grandi produttori". La raccolta di tale tipologia di rifiuto avverrà con frequenza pari a 2 volte/settimana, di pomeriggio. Inoltre la raccolta sarà effettuata un'ulteriore volta/settimana, di giovedì, solo per il cartone prodotto nel mercato. Alle industrie della zona 4 che producono elevate quantità di cartone, saranno forniti cassoni scarrabili che saranno ritirati mediante motrice con lift una volta raggiunto il pieno carico. Per tutte le altre utenze si prevede il conferimento del cartone opportunamente piegato e impilato e posto davanti al proprio esercizio commerciale esclusivamente nei giorni e orari previsti dal calendario della raccolta. MODALITÀ DI RACCOLTA DIFFERENZIATA DELLA FRAZIONE ORGANICA Nel corso dell anno 2014, si effettua la raccolta del vetro da utenze domestiche e non domestiche con il metodo porta a porta nelle zone 1-2-3, si deve ancora attivare nella zona 4. La frequenza di raccolta è pari a 3 volte/settimana per le utenze domestiche e le utenze non domestiche con produzione di frazione organica non molto elevata (per i grandi produttori di frazione organica la descrizione del servizio è riportata nel paragrafo seguente). Nella zona 5 si prevede il compostaggio domestico. Alle utenze domestiche della zona 5 saranno consegnate compostiere da 300 litri. MODALITÀ DI RACCOLTA DIFFERENZIATA DELLA FRAZIONE ORGANICA DEI GRANDI PRODUTTORI Al fine di intercettare la maggiore quantità possibile di frazione organica e di agevolare le utenze non domestiche con elevata produzione di tale frazione di rifiuto (mense, ospedale, negozi di frutta e verdura, fiorai, ristoranti, etc.) ricadenti in tutto il territorio comunale, è previsto di effettuare la raccolta dedicata della frazione organica presso le suddette utenze con frequenza aggiuntiva rispetto alle utenze domestiche di 3 volte/settimana. In particolare tali utenze potranno conferire la frazione organica n. 6
11 volte/settimana: 3 volte congiuntamente alla raccolta da utenze domestiche e 3 volte al servizio dedicato. Alle utenze non domestiche di tutte le zone saranno consegnati secchielli da 30 litri, carrellati da 240/360 litri o cassonetti da 1100 litri a seconda delle singole esigenze. MODALITÀ DI RACCOLTA DIFFERENZIATA DELLA FRAZIONE RESIDUA Nel corso dell anno 2014, si effettua la raccolta del vetro da utenze domestiche e non domestiche con il metodo porta a porta nelle zone 1-2-3, mentre per la zona 4 il metodo porta a porta si deve ancora attivare, infine per la zona 5 si continua con il metodo stradale di prossimità (mediante eco-punti), con frequenza pari a 1 volta/settimana per le utenze domestiche e 2 volte/settimana per le utenze non domestiche. CALENDARIO DELLA RACCOLTA Ai fini di rappresentare con maggiore chiarezza le modalità di svolgimento dei servizi di raccolta e le modalità di calcolo del personale e dei mezzi necessari per l'espletamento dei suddetti servizi, in questa sezione si riporta il calendario della raccolta. Calendario della raccolta giorni turni servizi lunedì martedì mercoledì giovedì mattina fraz. organica trasporto cassoni pomeriggio raee cartone und mattina fraz. residua trasporto cassoni pomeriggio frazione organica und plastica e metalli und mattina carta trasporto cassoni pomeriggio frazione organica und cartone und mattina fraz. organica trasporto cassoni mattina vetro 1 e und cartone zona mercato venerdì mattina plastica e metalli pomeriggio frazione organica und fraz. residua und trasporto cassoni sabato mattina fraz. organica trasporto cassoni pomeriggio vetro 2 e und
12 Risorse finanziarie necessarie Le risorse finanziarie complessivamente necessarie all espletamento del servizio e che verranno coperte attraverso la applicazione della TARI componente rifiuti sono pari ad ,98, per costi sostenuti dal comune, tali da coprire il 100% dei costi complessivamente preventivati come dal prospetto seguente. Tali costi sono suddivisi, così come previsto dall art. 1 del DPR 158/99, Allegato 1 e secondo le istruzioni ministeriali in materia di redazione del PEF. COSTI DA COPRIRE CON LA TARIFFA CG (COSTI OPERATIVI DI GESTIONE) CGIND (COSTI DI GESTIONE RSU INDIFFERENZIATI) CSL (COSTI DI SPAZZAMENTO E LAVAGGIO STRADE E PIAZZE PUBBLICHE ,05 CRT (COSTI DI RACCOLTA E TRASPORTO RSU) ,71 CTS (COSTI DI TRATTAMENTO E SMALTIMENTO RSU ,00 AC (ALTRI COSTI) ,00 CGD (COSTI DI GESTIONE RACCOLTA DIFFERENZIATA CRD (COSTI DI RACCOLTA DIFFERENZIATA PER MATERIALE) ,49 CTR (COSTI DI TRATTAMENTO E RICICLO) ,22 TOTALE COSTI OPERATIVI ,47 CC (COSTI COMUNI) CARC (COSTI AMMINISTRATIVI) ,52 CGG (COSTI GENERALI DI GESTIONE) ,38 CCD (COSTI COMUNI DIVERSI) ,67 A DETRARRE CONTRIBUTO M.I.U.R ,26 ENTRATE DA ACCERTAMENTO ,62
13 TOTALE COSTI COMUNI ,69 CK (COSTI D'USO CAPITALE) AMMORTAMENTI ,64 ACCANTONAMENTI ,18 REMUNERAZIONE DEL CAPITALE INVESTITO 0,00 TOTALE COSTI D'USO CAPITALE ,82 TOTALE GENERALE ,98 Alla copertura finanziaria così determinata ai fini della formazione del ruolo TARI va aggiunta l addizionale provinciale pari al 5%. Gli scostamenti rispetto all'anno precedente sono riportati nella seguente tabella: DESCRIZIONE CORRISPETTIV CORRISPETTI DIFFERENZA O 2013 VO 2014 Costi di spazzamento e , ,27 lavaggio strade e piazze ,78 pubbliche Costi di raccolta e trasporto , , ,84 rsu Costi di trattamento e , , ,42 smaltimento rsu Altri costi , , ,89 Costi di raccolta differenziata , , ,91 per materiale Costi di trattamento e riciclo , , ,10 Costi amministrativi , , ,12 Costi generali di gestione , , ,87 Costi comuni diversi , , ,06 Ammortamenti , , ,43 Accantonamenti , , ,81 Totale costi , , ,10 A DETRARRE: Contributo m.i.u.r , ,26-199,39 Entrate da accertamento , , ,69
14 TOTALE PEF , , ,02 Dall esame dei costi così come sopra definiti vi è una differenza totale pari ad ,02 tra l anno 2013 e il Tale differenza è dovuta principalmente alla diminuzione delle riduzioni per assimilazioni calcolate sui costi per l'annualità 2014, in quanto le stesse hanno subito una notevole riduzione con il passaggio a TARES; Se in sede di rendicontazione per l anno 2014, si determinerà uno scostamento tra ruolo TARI e totale costi inseriti nel PEF 2014 per fatti non prevedibili, si provvederà dopo le verifiche del caso a conguagli sulle tariffe (in più o in meno). Per il servizio ambiente Per il servizio finanziario Il responsabile del settore 8 Il responsabile del settore 3 Ing. Mario Chiavelli Dott.ssa Franca Mincarini
15 Il presente verbale, salva ulteriore lettura e sua definitiva approvazione nella prossima seduta, vine sottoscritto come segue: IL PRESIDENTE GENERALE F.to Menna Rocco IL SEGRETARIO F.to Dott. Vito Tenore Della suestesa deliberazione, ai sensi dell art. 124 del D. Lgs n. 267, viene iniziata oggi la pubblicazione all albo Pretorio comunale on line per rimanervi 15 giorni consecutivi. ATESSA li Il Responsabile della Pubblicazione (F.to come in originale) IL SEGRETARIO GENERALE (F.to come in originale) Il sottoscritto Segretario Generale, visti gli atti di ufficio, A T T E S T A Che la presente deliberazione: - E stata pubblicata all albo Pretorio comunale on line dal al Che la presente deliberazione è divenuta esecutiva il giorno pubblicazione ai sensi dell art. 134, comma 3 del Dlgs n.267/ /04/2014 decorsi 10 giorni dalla E stata dichiarata immediatamente eseguibile ai sensi dell art. 134 comma 4 del D. Lgs n. 267); ATESSA, lì IL SEGRETARIO GENERALE (F.to come in originale) E copia conforme all originale da servire per uso amministrativo ATESSA, li IL SEGRETARIO GENERALE
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