Relazione della Sezione del controllo sugli enti sul risultato del controllo eseguito sulla gestione finanziaria dell ENI S.p.A. per l esercizio 2013

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1 Relazione della Sezione del controllo sugli enti sul risultato del controllo eseguito sulla gestione finanziaria dell ENI S.p.A. per l esercizio 2013 Relatore: Presidente Raffaele Squitieri Ha collaborato per l istruttoria e l analisi gestionale Rita D Innocenzo

2 Determinazione n. 88/2014 nell'adunanza del 24 ottobre 2014; visto il testo unico delle leggi sulla Corte dei conti approvato con R.D. 12 luglio 1934, n. 1214; vista la legge 21 marzo 1958, n. 259; visto il decreto del Presidente della Repubblica in data 11 marzo 1961 con il quale l E.N.I., Ente Nazionale Idrocarburi, è stato sottoposto al controllo della Corte dei conti; vista la legge 8 agosto 1992, n. 359, di conversione, con modificazione, del D.L. 11 luglio 1992 n. 333, con cui l Ente Nazionale Idrocarburi da ente di diritto pubblico, costituito con legge 10 febbraio 1953, n. 136, è stato trasformato in società per azioni, assumendo la denominazione di ENI S.p.A.; visto il bilancio della Società suddetta, relativo all esercizio finanziario 2013, nonché le annesse relazioni del Consiglio di amministrazione e del Collegio sindacale, trasmessi alla Corte dei conti in adempimento dell art. 4 della citata legge n. 259 del 1958; esaminati gli atti; udito il relatore Presidente Raffaele Squitieri e, sulla sua proposta, discussa e deliberata la relazione con la quale la Corte, in base agli atti ed agli elementi acquisiti, riferisce alle Presidenze delle due Camere del Parlamento il risultato del controllo eseguito sulla gestione finanziaria della Società per l esercizio 2013; ritenuto che dall analisi dei bilanci e della documentazione acquisita della Società è emerso che: - nel 2013, Eni SpA ha conseguito un utile netto d esercizio di 4,41 miliardi di euro (in diminuzione, rispetto al 2012, del 51,4%) ed un patrimonio netto di 40,8 miliardi di euro (in lieve incremento, rispetto al 2012, esercizio nel quale era ammontato a 40,6 miliardi di euro);

3 2 - il Gruppo Eni ha conseguito un utile netto di 5,16 miliardi di euro (in diminuzione, rispetto al 2012, dell 33,8%) ed un utile netto adjusted di 4,43 miliardi di euro (in diminuzione del 37,9% rispetto al esercizio nel quale era ammontato a 7,13 miliardi di euro); - la produzione di idrocarburi: è stata di 1,619 milioni di boe/giorno, in riduzione del 4,8% principalmente a causa di interruzioni straordinarie in Libia, Nigeria e Algeria, i cui effetti sono stati parzialmente compensati dagli avvii di nuovi giacimenti e dalla crescita dei campi avviati; - le riserve certe di idrocarburi: a fine anno si sono attestate a 6,54 miliardi di boe, con un tasso di rimpiazzo organico del 105%. La vita residua è di 11,1 anni; - le vendite di gas naturale: sono state di 93,17 miliardi di metri cubi, con una riduzione del 2,3% rispetto al 2012, in un quadro di perdurante debolezza della domanda, di pressione competitiva e di eccesso di offerta; - la società prevede di mantenere il leverage tra il 10% e il 30%, e di avvalersi di questa flessibilità per assorbire le fluttuazioni temporanee del prezzo del petrolio, dei mercati e dei risultati di business ed ha in programma investimenti per 56,8 miliardi di euro per il periodo , con un incremento a parità di cambio euro/dollaro di circa 1,6 miliardi di euro rispetto al periodo del piano precedente. Incremento in gran parte legato alle nuove opportunità di crescita di E&P, tra cui il Mozambico; ritenuto che, assolto così ogni prescritto incombente, possa, a norma dell'art. 7 della citata legge n. 259 del 1958, darsi corso alla comunicazione alle dette Presidenze, oltre che del bilancio - corredato delle relazioni degli organi amministrativi e di revisione - della relazione come innanzi deliberata, che alla presente si unisce perché ne faccia parte integrante;

4 3 P. Q. M. comunica, a norma dell'art. 7 della legge n. 259 del 21 marzo 1958, alle Presidenze delle due Camere del Parlamento, insieme con il bilancio per l esercizio 2013 dell Eni S.p.A. - corredato delle relazioni degli organi amministrativi e di revisione l'unita relazione con la quale la Corte riferisce il risultato del controllo eseguito sulla gestione finanziaria della Società medesima. PRESIDENTE - ESTENSORE Raffaele Squitieri Depositata in Segreteria il 27 ottobre 2014

5 Relazione sul risultato del controllo eseguito sulla gestione finanziaria dell Eni S.p.A., per l esercizio S O M M A R I O PREMESSA CAPITOLO I 1. La Governance e gli organi 1.1. Remunerazione degli organi e della dirigenza 2. Il sistema del controllo interno e di gestione dei rischi CAPITOLO II 1. Organizzazione 1.1. La struttura organizzativa CAPITOLO III 1. Le risorse umane 1.1. Personale e costo del lavoro del Gruppo 1.2. Personale e costo del lavoro in Eni S.p.A. CAPITOLO IV 1. Profili gestionali ed operativi, vicende e problematiche che hanno riguardato la gestione di Eni S.p.A. nel 2013 e nel primo semestre Profili gestionali Attività negoziale posta in essere nel Tipologia più rilevante degli atti negoziali Numero e valore dei contratti superiori ai euro Procedure di affidamento Attività di audit relativa al settore approvvigionamenti (procurement) 1.2. Profili operativi Settore Exploration & Production (E&P) Settore Gas & Power (G&P) Settore Refining & Marketing (R&M)

6 Versalis Settore Ingegneria e Costruzioni Fattori di rischio per la gestione e l attività di impresa di Eni 1.3. Piano Strategico 2014/ I risultati del primo trimestre Sistema normativo anticorruzione 1.6. Relazioni istituzionali e Comunicazione 1.7. Fondazione Eni Enrico Mattei Premio Eni Award 1.8. Procedimenti Consob CAPITOLO V 1. Controversie e problematiche particolari 1.1. Decreto Legislativo n. 231/2001. Ipotesi di corruzione internazionale 1.2. Ambiente 1.3. Altri procedimenti giudiziari ed arbitrali 1.4. Interventi della Commissione Europea, dell Autorità garante della concorrenza e del mercato, dell Autorità per l energia elettrica ed il gas e di altre autorità regolamentari 1.5. Indagini della magistratura 1.6. Contenziosi fiscali 1.7. Contenziosi chiusi CAPITOLO VI 1. I risultati della gestione 1.1. I risultati dell esercizio La pianificazione e gli investimenti CAPITOLO VII 1. Bilancio di esercizio di Eni S.p.A. dell anno Contenuto e forma del bilancio di esercizio 1.2. Lo stato patrimoniale L attivo dello stato patrimoniale Il passivo dello stato patrimoniale 1.3. Il conto economico

7 3 CAPITOLO VIII 1. Bilancio consolidato del Gruppo Eni dell esercizio Contenuto e forma del bilancio consolidato 1.2. Lo stato patrimoniale L attivo dello stato patrimoniale Il passivo dello stato patrimoniale 1.3. Il conto economico 1.4. Rendiconto finanziario riclassificato 1.5. Il consolidato di sostenibilità Considerazioni conclusive Provvedimenti legislativi e normativi APPENDICE - Acronimi e glossario

8 4 PREMESSA Con la presente relazione la Corte dei conti riferisce sul risultato del controllo eseguito, a norma dell art. 12 della legge 21 marzo 1958 n. 259, sulla gestione finanziaria dell Eni S.p.A. per l esercizio 2013 e sulle questioni più significative emerse sino a data corrente. La precedente relazione, riguardante l esercizio 2012, è stata pubblicata in Atti Parlamentari della XVII Legislatura, Doc. XV, n. 57. Relativamente alla costituzione della Società, ai fini istituzionali della stessa, alla composizione azionaria del capitale sociale, alla partecipazione in questa dello Stato, nel far rinvio a ciò che è stato già riferito nei precedenti referti, si ritiene, tuttavia, utile brevemente rammentare e precisare quanto segue. Eni (che ha circa dipendenti 1 ed è presente in 85 Paesi) è un impresa integrata che agisce in tutta la filiera dell energia, operante nelle attività del petrolio, del gas naturale e dell energia in genere, della generazione e commercializzazione di energia elettrica, della petrolchimica e dell ingegneria e costruzioni. Al 31 dicembre 2013, il capitale sociale dell Eni, ammontava a di euro, interamente versati ed era rappresentato da azioni ordinarie nominative prive di indicazione del valore nominale. Sulla base delle previsioni dello Statuto 2, nessuno può possedere a qualsiasi titolo azioni Eni che comportino una partecipazione, diretta od indiretta, superiore al 3% del capitale sociale 3. Da tale previsione sono escluse 4 le partecipazioni al capitale Eni detenute dal Ministero dell Economia e delle Finanze, da Enti pubblici, o da soggetti da questi controllati (come la Cassa Depositi e Prestiti S.p.A.) 5. Si riporta, di seguito, la composizione dell azionariato sulla base delle segnalazioni nominative, relative ai percettori del dividendo Eni in acconto dell esercizio in Italia e all estero. 2 Articolo 6 dello Statuto, che recepisce le norme speciali recate dall art. 3 del D.L. n. 332/1994, convertito nella legge n. 474/ Il superamento di tale limite determina il divieto di esercitare il diritto di voto e/o altri diritti aventi contenuto diverso da quello patrimoniale. 4 Articolo 32 dello Statuto. 5 Il CdA di Eni, il 17 marzo 2014, ha approvato la Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari, predisposta ai sensi dell art. 123 bis del D.Lgs. n. 58/1998, che fornisce un quadro completo del sistema di Corporate Governance della Società (ed alla quale si fa rinvio). 6 Data stacco 23 settembre 2013 Data pagamento 26 settembre 2013.

9 5 Numero azioni % Azionisti di controllo ,10 Investitori istituzionali ,24 Investitori retail ,23 Azioni proprie alla data del pagamento del dividendo ,31 Altri * ,12 Capitale sociale ** ,00 *Azioni per le quali non sono pervenute le segnalazioni nominative ** Azioni ordinarie nominative prive di indicazione del valore nominale Al 31 dicembre 2013 il Ministero dell Economia e delle Finanze possedeva azioni, pari al 4,34% del capitale sociale; la Cassa Depositi e Prestiti S.p.A., azioni, pari al 25,76% del capitale sociale; l Eni S.p.A. (azioni proprie), azioni, pari allo 0,31% del capitale sociale 7. ************ Questa relazione, come quelle relative agli esercizi decorsi, contiene riferimenti anche a tematiche specifiche ritenute di attualità e di interesse; alla stessa viene allegato un glossario contenente gli acronimi di uso più frequente nei documenti Eni ed in questo referto. 7 Gli azionisti privati sono: n in Italia (che posseggono azioni per il 44,33% del capitale Eni); n. 794 in U.K. ed Irlanda (per l 11,35% del capitale Eni); n in altri Stati U.E. (per il 20,36% del capitale sociale); n in Usa e Canada (per il 12,25% del capitale sociale Eni); n. 948 nel resto del mondo (per il 11,28% del capitale sociale).

10 6 CAPITOLO I 1. La Governance e gli organi Nel far rinvio a quanto riferito per il passato sull istituzione della Società, sui compiti, sull organizzazione e sulle funzioni di gestione, di vigilanza e di controllo sulla stessa, si rammentano, esclusivamente, di seguito alcune delle più rilevanti competenze degli Organi della Società. Secondo il modello tradizionale, competono al Consiglio di Amministrazione 8 la gestione strategica dell azienda, al Collegio Sindacale 9 le funzioni di vigilanza e alla Società di revisione incaricata dall Assemblea degli azionisti, quelle di revisione legale dei conti. Mentre la gestione della Società è demandata all Amministratore Delegato (con l esclusione della decisione su alcune materie riservate al CdA), al Presidente sono state affidate le deleghe per l individuazione e la promozione di progetti integrati ed accordi internazionali di rilevanza strategica. Il Consiglio ha costituito al suo interno quattro comitati con funzioni consultive e propositive: il Comitato Controllo e Rischi 10, il Compensation Committee 11, il Comitato per le nomine 12 e l Oil-Gas Energy Committee 13. Il Consiglio, su proposta dell Amministratore Delegato, d intesa con il Presidente, nomina tre Direttori Generali (Chief Operating Officer) ai quali è affidata la responsabilità delle tre Divisioni operative 14 e, su parere favorevole del Collegio Sindacale, il Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari (Chief Financial Officer della Società). I Direttori Generali, il Chief Financial Officer, il Chief Corporate Operations Officer, l Executive Assistant to the CEO, i Direttori direttamente dipendenti dall Amministratore Delegato (Senior Executive Vice President della Società ed Executive Vice President Rapporti Istituzionali ed Affari Regolatori) e l Amministratore 8 Nel corso del 2013 si è riunito 13 volte con la partecipazione, in media, del 97,4% degli Amministratori ed, in particolare, del 96,5% degli amministratori indipendenti. 9 Nel corso del 2013 si è riunito 32 volte con la partecipazione, in media, dell 95% dei Sindaci. 10 Nel corso del 2013 si è riunito 20 volte, con la partecipazione, in media, del 99% circa dei suoi componenti. 11 Nel corso del 2013 si è riunito 7 volte, con una partecipazione media del 93% dei suoi componenti. 12 Nel corso del 2013 si è riunito 5 volte, con la partecipazione del 95% dei suoi componenti. 13 Nel corso del 2013 si è riunito 7 volte, con una presenza media dell 87%. 14 Divisioni: Exploration & Production, Gas & Power e Refining & Marketing.

11 7 Delegato di Versalis S.p.A. costituiscono 15 il Comitato di Direzione 16, che ha funzioni consultive e di supporto all attività dell Amministratore Delegato. Altri comitati manageriali, sono il Comitato Compliance ed il Comitato Rischi, con funzioni consultive e di supporto, rispettivamente, su tematiche di compliance/governance all attività dell AD e sui principali rischi (in particolare in relazione alle principali risultanze del processo di Risk Management Integrato). Al 31 dicembre 2013, la situazione della presenza femminile, negli organi del Gruppo Eni, era la seguente: Presenza donne negli organi di amministrazione delle società del Gruppo Eni (%) 5,8 8,1 14,0 Presenza donne negli organi di controllo delle società del Gruppo Eni 8,5 15,0 27,6 ********* L'assemblea ordinaria, tenutasi l 8 maggio 2014, ha deliberato: l approvazione del bilancio di esercizio al 31 dicembre 2013 di Eni S.p.A. che ha chiuso con l utile di ,34 euro; l attribuzione di tale utile di esercizio (che si è ridotto a ,69 euro, dopo la distribuzione dell acconto sul dividendo dell esercizio 2013, di 0,55 euro per azione, deliberato dal CdA il 19 settembre 2013); l'attribuzione alla Riserva disponibile dell importo di utile residuato dopo l'attribuzione del dividendo; il pagamento del saldo dividendo 2013 il 22 maggio 2014; la revoca, per la parte non ancora eseguita alla data dell Assemblea, dell autorizzazione al CdA, all acquisto di azioni proprie; l autorizzazione al CdA, ai sensi dell'art c.c., ad acquistare sul Mercato Telematico Azionario azioni ordinarie Eni; l approvazione delle modifiche all art dello Statuto in relazione alla convocazione unica dell Assemblea; 15 Il Direttore Internal Audit partecipa alle riunioni del Comitato di Direzione, solo quando vengono trattati argomenti di sua competenza. 16 Si riunisce mensilmente e comunque, di regola, in vista delle riunioni del CdA e ogni volta che l AD lo ritenga opportuno, per esaminare gli argomenti da lui indicati, anche su proposta dei componenti del Comitato, dei suoi altri primi riporti o dei CEO delle società. Il Presidente del CdA è invitato a partecipare alle riunioni.

12 8 la nomina del nuovo CdA e del Presidente per la durata di tre esercizi, con scadenza alla data dell Assemblea che sarà convocata per l approvazione del bilancio al 31 dicembre 2016; la determinazione del compenso annuo variabile spettante al Presidente del CdA e agli altri Consiglieri nella misura, rispettivamente, di e euro lordi; la riduzione, del 25%, del compenso spettante agli Amministratori con deleghe. Per il Presidente il compenso non potrà essere superiore a euro, compreso l emolumento per la carica di Consigliere; la nomina del Collegio Sindacale e del Presidente del Collegio Sindacale per la durata di tre esercizi e, comunque, fino alla data dell Assemblea che sarà convocata per l approvazione del bilancio al 31 dicembre 2016; la determinazione del compenso annuo spettante al Presidente del Collegio Sindacale e a ciascun Sindaco effettivo nella misura, rispettivamente, di euro lordi e di euro lordi; la conferma, in capo al Consiglio, del potere di attribuire un gettone di presenza al Magistrato della Corte dei conti delegato al controllo sulla gestione finanziaria di Eni; l approvazione del Piano di Incentivazione Monetaria di Lungo Termine Remunerazione degli organi e della dirigenza Nel 2014 (il 17 marzo) il Compensation Committee 17 ha sottoposto all approvazione del CdA la Relazione sulla Remunerazione Eni. Tale relazione, in osservanza delle previsioni normative e regolamentari 18, ha evidenziato, in particolare, oltre la politica che sarà adottata nel 2014 da Eni SpA, per la remunerazione degli Amministratori, dei Direttori generali di Divisione e degli altri Dirigenti con responsabilità strategiche 19, i compensi corrisposti, nell esercizio 2013, 17 Istituito dal CdA, per la prima volta, nel 1996, è composto da quattro Amministratori non esecutivi, tutti indipendenti. 18 Art. 123-ter del Decreto legislativo n. 58/98 ed art. 84-quater del Regolamento Emittenti Consob (Delibera n /99 e successive modifiche ed integrazioni). 19 Rientrano nella definizione di Dirigenti con responsabilità strategiche, di cui all art. 65, comma 1-quater, del Regolamento Emittenti, i soggetti che hanno il potere e la responsabilità, direttamente od indirettamente, di pianificazione, direzione e controllo di Eni. I dirigenti con responsabilità strategiche di Eni, diversi da Amministratori e Sindaci, sono quelli tenuti a partecipare al Comitato di Direzione e, comunque, i primi riporti gerarchici dell AD. Sono dodici unità.

13 9 agli Amministratori, ai Sindaci, ai Direttori generali ed agli altri Dirigenti con responsabilità strategiche. Le linee guida di politica retributiva 2014 determinano una struttura della remunerazione dell A.D., dei Direttori Generali di Divisione e dei Dirigenti con responsabilità strategiche, con il seguente mix retributivo (calcolato considerando la valorizzazione degli incentivi di breve e lungo termine nell ipotesi di risultati target): Amministratore Delegato e Direttore Generale Direttori Generali di Divisione Dirigenti con responsabilità strategiche Altre risorse manageriali Retribuzione fissa 28% 49% 71% Variabile a breve 31% 25% 15% Variabile a lungo 41% 26% 14% Totale 100% 100% 100% COMPENSI CORRISPOSTI NEL 2013 Il prospetto che segue 20 riporta i compensi corrisposti agli Amministratori, ai Sindaci, ai Direttori generali ed agli altri dirigenti con responsabilità strategiche di Eni, evidenziando: nella colonna compensi fissi, gli emolumenti fissi e le retribuzioni da lavoro dipendente, spettanti nell anno, al lordo degli oneri previdenziali e fiscali a carico del dipendente (non sono previsti i gettoni di presenza); nella colonna compensi per la partecipazione ai Comitati, il compenso spettante agli Amministratori per la partecipazione ai Comitati istituiti dal Consiglio; nella colonna Compensi variabili non equity, alla voce Bonus ed altri incentivi, gli incentivi erogati nell anno a fronte dell avvenuta maturazione dei relativi diritti, dopo l approvazione dei relativi risultati di performance da parte dei componenti degli organi societari (nella colonna Partecipazione agli utili non è riportato alcun dato, non essendo previste forme di partecipazione agli utili); nella colonna Benefici non monetari, il valore dei fringe benefit assegnati secondo un criterio di competenza e di imponibilità fiscale; nella colonna Altri compensi, le eventuali ulteriori retribuzioni derivanti da altre prestazioni fornite; nella colonna Fair value dei compensi equity, il fair value di competenza dell esercizio, relativo ai piani di stock option in essere, stimato secondo i principi contabili internazionali che ripartiscono il relativo costo nel 20 Dati tratti dalla Relazione sulla remunerazione 2014.

14 10 periodo di vesting; nella colonna Indennità di fine carica o di cessazione del rapporto di lavoro, le indennità maturate, anche se non ancora corrisposte, per le cessazioni intervenute nel corso dell esercizio o in relazione al termine del mandato e/o rapporto.

15 11 Compensi 2012 (migliaia di euro) Compensi variabili non equity Scadenza della carica * Compensi fissi Compensi per la partecipazione a comitati Bonus e altri incentivi Partecipazione agli utili Benefici non monetari Altri compensi Totale Fair value dei compensi equity Indennità di fine carica o di cessazione dal rapporto di lavoro Consiglio di Amministrazione Presidente (1) (a) 452 (b) AD e Direttore generale (2) (a) (b) Consigliere (3) (a) 50 (b) 20 (c) 185 Consigliere (4) (a) 59 (b) 20 (c) 194 Consigliere (5) (a) 50 (b) 20 (c) 185 Consigliere (6) (a) 36 (b) 20 (c) 171 Consigliere (7) (a) 45 (b) 20 (c) 180 Consigliere (8) (a) 45 (b) 20 (c) 180 Consigliere (9) (a) 50 (b) 20 (c) 185 Collegio sindacale Presidente (10) (a) 115 Sindaco effettivo (11) (a) 26 Sindaco effettivo (12) (a) 54 Sindaco effettivo (13) (a) 80 Sindaco effettivo (14) (a) 80 Sindaco effettivo (15) (a) 80 Direttori generali Divisione E&P (16) Compensi nella società che redige il Bilancio 774 (a) (b) Compensi da controllate e collegate 606 (c) 606 Totale Divisione R&M (17) 585 (a) 651 (b) Altri dirigenti con responsabilità strategiche **(18) Compensi nella società che redige il Bilancio Compensi da controllate e collegate Totale (a) (b) (c) Note (*) La carica è scaduta con l Assemblea dell 8 maggio 2014 che ha approvato il Bilancio al (**) Dirigenti che, nel corso dell esercizio ed insieme all AD ed ai Direttori generali di Divisione, sono stati componenti permanenti del Comitato di Direzione della Società ed i primi riporti gerarchici dell AD. (1) (a) L importo comprende il compenso fisso di 265 migliaia di euro stabilito dall Assemblea del ed il compenso fisso per le deleghe di 500 migliaia di euro deliberato dal Consiglio del (b) L importo comprende l erogazione di 80 migliaia di euro relativa al compenso variabile deliberato dall Assemblea del e di 372 migliaia di euro relativa all incentivo variabile annuale. (2) (a) L importo comprende il compenso fisso di 430 migliaia di euro per la carica di AD (che assorbe il compenso stabilito dall Assemblea del per la carica di consigliere) ed il compenso fisso di 1 milione di euro in qualità di Direttore Generale; a tale importo si aggiungono le indennità spettanti per le trasferte effettuate, in ambito nazionale ed all estero, previste dal CCNL dirigenti di riferimento e dagli accordi integrativi aziendali per un importo di 142 migliaia di euro.

16 12 (b) L importo comprende l erogazione di migliaia di euro relativa all incentivo variabile annuale, di migliaia di euro relativa all incentivo monetario differito attribuito nel 2010 ed erogato nel (3) (a) L importo corrisponde al compenso fisso annuale mantenuto invariato dall Assemblea del (b) L importo comprende 31,5 migliaia di euro per la partecipazione al Comitato Controllo e Rischi e 18 migliaia di euro per il Compensation Committee. (c) L importo corrisponde al compenso variabile deliberato dall Assemblea del (4) (a) L importo corrisponde al compenso fisso annuale mantenuto invariato dall Assemblea del (b) L importo comprende 40,5 migliaia di euro per la partecipazione al Comitato Controllo e Rischi e 18 migliaia di euro per l Oil-Gas Energy Committee. (c) L importo corrisponde al compenso variabile deliberato dall Assemblea del (5) (a) L importo corrisponde al compenso fisso annuale mantenuto invariato dall Assemblea del (b) L importo comprende 31,5 migliaia di euro per la partecipazione al Comitato Controllo e Rischi e 18 migliaia di euro per l Oil-Gas Energy Committee. (c) L importo corrisponde al compenso variabile deliberato dall Assemblea del (6) (a) L importo corrisponde al compenso fisso annuale mantenuto invariato dall Assemblea del (b) L importo comprende 18 migliaia di euro per la partecipazione al Compensation Committee e 18 migliaia di euro per l Oil-Gas Energy Committee. (c) L importo corrisponde al compenso variabile deliberato dall Assemblea del (7) (a) L importo corrisponde al compenso fisso annuale mantenuto invariato dall Assemblea del (b) L importo comprende 18 migliaia di euro per la partecipazione al Compensation Committee e 27 migliaia di euro per l Oil-Gas Energy Committee (c) L importo corrisponde al compenso variabile deliberato dall Assemblea del (8) (a) L importo corrisponde al compenso fisso annuale mantenuto invariato dall Assemblea del (b) L importo comprende 27 migliaia di euro per la partecipazione al Compensation Committee e 18 migliaia di euro per l Oil-Gas Energy Committee. (c) L importo corrisponde al compenso variabile deliberato dall Assemblea del (9) (a) L importo corrisponde al compenso fisso annuale mantenuto invariato dall Assemblea del (b) L importo comprende 31,5 migliaia di euro per la partecipazione al Comitato Controllo e Rischi e 18 migliaia di euro per l Oil-Gas Energy Committee. (c) L importo corrisponde al compenso variabile deliberato dall Assemblea del (10) (a) L importo corrisponde al compenso fisso annuale mantenuto invariato dall Assemblea del (11) (a) L importo corrisponde al pro quota dal 5 settembre del compenso fisso annuale mantenuto invariato dall Assemblea del (12) (a) L importo corrisponde al pro quota fino al 4 settembre del compenso fisso annuale mantenuto invariato dall Assemblea del , interamente versato al Ministero dell Economia e delle Finanze. (13) (a) L importo corrisponde al compenso fisso annuale mantenuto invariato dall Assemblea del (14) (a) L importo corrisponde al compenso fisso annuale mantenuto invariato dall Assemblea del (15) (a) L importo corrisponde al compenso fisso annuale mantenuto invariato dall Assemblea del (16) (a) All importo di 774 migliaia di euro di Retribuzione Annua Lorda si aggiungono le indennità spettanti per le trasferte effettuate, in ambito nazionale ed all estero, in linea con quanto previsto dal CCNL dirigenti di riferimento e dagli accordi integrativi aziendali, per un importo complessivo di 352 migliaia di euro. (b) L importo comprende l erogazione di 357 migliaia di euro relativa all incentivo monetario differito attribuito nel (c) L importo relativo al compenso per la carica di Presidente di Eni UK. (17) (a) All importo di 585 migliaia di euro di Retribuzione Annua Lorda si aggiungono le indennità spettanti per le trasferte effettuate, in ambito nazionale ed all estero, in linea con quanto previsto dal CCNL dirigenti di riferimento e dagli accordi integrativi aziendali, per un importo complessivo di 101 migliaia di euro. (b) L importo comprende l erogazione di 164 migliaia di euro relativa all incentivo monetario differito attribuito nel (18) (a) All importo di migliaia di euro relativo alle Retribuzioni annue lorde, si aggiungono le indennità spettanti per le trasferte effettuate, in ambito nazionale ed all estero, in linea con le previsioni del CCNL

17 13 dirigenti e degli accordi integrativi aziendali, ed altre indennità riferibili al rapporto di lavoro, per un importo complessivo di 767 migliaia di euro. (b) L importo comprende l erogazione di migliaia di euro, relativa agli incentivi monetari differiti attribuiti nel (c) Importi relativi agli incarichi svolti dai Dirigenti con responsabilità strategiche nell Organismo di vigilanza, istituito ai sensi del mod. 231 della Società, all incarico di Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari nonché ai compensi percepiti per cariche ricoperte in società controllate o collegate di Eni.

18 14 2. Il sistema di controllo interno e gestione dei rischi Il Sistema di Controllo Interno e Gestione dei Rischi (di seguito SCIGR), si è già riferito nel passato, è l insieme di strutture organizzative, norme e regole aziendali volte a consentire una conduzione dell impresa di Eni coerente con gli obiettivi aziendali definiti dal CdA, attraverso un processo di identificazione, misurazione, gestione e monitoraggio dei principali rischi. Nell ambito del sistema, rivestono specifici ruoli il Consiglio di Amministrazione 21, l Amministratore Delegato 22 ; il Comitato Controllo e Rischi 23 ; l Internal Audit 24 ; il Collegio Sindacale (che vigila sull efficacia del SCIGR); la Società di Revisione, l Organismo di vigilanza ex D.Lgs. n. 231/ In ordine all attività svolta nel 2013 dagli organi facenti parte del SCIGR, può segnalarsi, in particolare, quanto segue. Il Comitato Controllo e Rischi Nel 2013 e nei primi mesi del 2014, in particolare, ha esaminato: - il Piano Integrato di Audit e il Budget dell Internal Audit per gli anni 2013 e 2014; - le risultanze degli interventi di audit, nonché gli esiti del monitoraggio sulle azioni correttive programmate per il superamento dei rilievi riscontrati in corso di audit, nonché lo stato di avanzamento delle altre attività svolte dall Internal Audit, quali la gestione delle segnalazioni, le attività di risk assessment, il monitoraggio indipendente; - le Relazioni dell Internal Audit al 31 dicembre 2012 e al 30 giugno 2013; - la Relazione annuale dell Internal Audit di Saipem per l esercizio 2012 e le 21 Che definisce le Linee di indirizzo del SCIGR, determina il grado di compatibilità ed esamina i principali rischi e valuta, annualmente, l adeguatezza, l efficacia e l effettivo funzionamento del SCIGR. 22 È incaricato dell istituzione e del mantenimento di un efficace SCIGR. 23 E composto da quattro amministratori non esecutivi, tutti indipendenti, nominati dal CdA. Il Comitato assiste, con funzioni consultive e propositive il CdA nell assolvimento delle funzioni di questo relative al SCIGR. 24 Il CdA, con l assistenza del Comitato Controllo Rischi, è competente in materia di nomina, revoca e remunerazione del Direttore Internal Audit. Approva, inoltre, il piano annuale di audit proposto dal Direttore Internal Audit. Il Comitato Controllo e Rischi sovrintende alle attività della Direzione Internal Audit, in relazione ai compiti del Consiglio in materia. Il Consiglio, per ragioni operative, delega all Amministratore Delegato la gestione ordinaria del rapporto di impiego. Il Direttore Internal Audit risponde anche all Amministratore Delegato, in quanto questi è incaricato dal Consiglio di sovrintendere al SCIGR. Riferisce inoltre al Collegio Sindacale in quanto Audit Committee ai sensi della legislazione statunitense. 25 Vigila sull effettività del Modello 231 e ne esamina l adeguatezza. Riferisce, periodicamente, sulle attività svolte, al Presidente, all Amministratore Delegato della Società (il quale ne informa il CdA), al Comitato Controllo e Rischi ed al Collegio Sindacale. L organismo, composto, inizialmente, di 3 membri è stato, nel 2007, integrato da due componenti esterni, uno dei quali con funzioni di Presidente (individuato tra professori e/o professionisti di comprovata competenza).

19 15 informative rese dal Responsabile Internal Audit e dalle strutture di Saipem ai fini del monitoraggio degli eventi che hanno più interessato la controllata quotata; - le Relazioni del Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari sull assetto amministrativo e contabile di Eni al 31 dicembre 2012 ed al 30 giugno 2013; - l impostazione dei bilanci di esercizio e consolidati al 31 dicembre 2012, nonché la Relazione Finanziaria Semestrale consolidata al 30 giugno 2013 di Eni; - gli aspetti principali dell Annual Report on Form 20-F 2012; la bozza di Relazione degli Amministratori ai sensi dell art bis c.c. sull acconto dividendo dell esercizio 2013; - le Relazioni delle Società di Revisione sui bilanci dell esercizio 2012, la Management Letter, l informativa sullo stato di attuazione delle attività di audit svolta dal Revisore ai sensi del SOA ; - le informative sui principali eventi giudiziari riguardanti Eni e le sue controllate; - la proposta di revisione della Management System Guideline (MSG) Privacy e Corporate Governance delle società di Eni. L Internal Audit Con riferimento alle principali attività svolte dall Internal Audit, si evidenzia che: - il numero degli interventi di audit integrato, emessi nel 2013, è in linea con la media di interventi emessi nel quinquennio. In particolare, nell ambito degli stessi sono state integrate le verifiche anti-corruzione ed il monitoraggio indipendente svolto ai fini Sarbanes Oxley; - il numero medio delle azioni correttive per intervento è stabile tra i vari settori; - le attività di risk assessment 2013 sono state ridotte a seguito dell entrata a regime del processo di risk management integrato, i cui risultati sono utilizzati dall Internal Audit ai fini della pianificazione delle attività di audit. 26 Le valutazioni effettuate ai fini di cui all art. 154 del TUF e della sez. 404 del Sarbanes Oxley Act sono utilizzate anche al fine di verificare l idoneità del sistema amministrativo-contabile delle società extra-ue che rivestano significativa rilevanza (ai sensi dell art. 36 del Regolamento Mercati Consob). Con riferimento al Gruppo Eni rientrano nell ambito di tali prescrizioni, al 31 dicembre 2012, 8 imprese rilevanti (Eni Congo SA; Eni Norge AS; Eni Petroleum CO Inc.; Nigerian Agip Oil Co Ltd; Nigerian Agip exploration Ltd; Eni Finance USA Inc.; Eni Trading Shipping Inc.; Eni Canada Holding Lt) e 2 altre imprese : Burren Energy (Bermuda) Ltd.; Burren Energy (Congo) Ltd.

20 16 LA GESTIONE DELLE SEGNALAZIONI (numero) Fascicoli di segnalazioni Sistema di Controllo Interno pervenute all'internal Audit per area segnalata approvvigionamenti personale affari legali commerciale amministrazione e finanza acquisizione assets gestione contrattuale logistica altre aree aziendali (security, HSE,...) Fascicoli di segnalazioni Sistema di Controllo Interno chiusi nell'anno per esito dell'istruttoria fondati per i quali sono state adottate azioni correttive sul sistema di Controllo Interno fondati per i quali sono stati adottati provvedimenti verso dipendenti/fornitori ed altre azioni correttive infondati con azioni generici infondati Fascicoli di segnalazioni Altre Materie pervenute all'internai Audit per area segnalata personale Codice Etico rapporti con terzi altro Fascicoli di segnalazioni altre materie chiusi nell'anno per esito dell'istruttoria fondati per i quali sono state adottate azioni di miglioramento fondati per i quali sono stati adottati provvedimenti verso dipendenti/fornitori ed altre azioni correttive infondati con azioni generici infondati Nel 2013 sono pervenute 357 segnalazioni 27, raggruppate in 230 fascicoli, il 48% dei quali afferenti a tematiche relative al SCIGR e il 52% riguardanti le Altre materie ; nell esercizio sono stati archiviati 200 fascicoli, di cui 101 relativi al SCIGR e 99 le Altre materie. Le verifiche effettuate con riferimento ai 200 fascicoli archiviati nel 2013 hanno avuto i seguenti esiti: per 44 fascicoli (22%), le verifiche hanno confermato, almeno in parte, il contenuto delle segnalazioni e sono state disposte le relative azioni correttive; per 147 fascicoli, le verifiche non hanno evidenziato elementi a conferma della fondatezza dei fatti segnalati; tuttavia per 53 (27%) fascicoli sono state comunque assunte azioni di miglioramento sulle strutture aziendali interessate; per 9 fascicoli è stata rilevata la genericità dei fatti segnalati. ******* 27 Nel 2012 erano pervenute 263 segnalazioni.

21 17 Riguardo alla disciplina dei controlli interni, sulla quale nel precedente referto la Corte aveva formulato talune considerazioni, è a dirsi che anche la Consob ha affermato l esigenza di una revisione della stessa, trattandosi di un sistema costituito da una pluralità di organi con potenziali sovrapposizioni di ruoli, che può creare inefficienze e costi ingiustificati per le imprese. Ad avviso della Consob potrebbe risultare opportuno un sistema di amministrazione e controllo monistico, più diffuso a livello internazionale nelle società quotate. Andrebbero anche rimodulati sempre a giudizio della medesima Commissione - i numerosi vincoli normativi che incidono sulla composizione del consiglio di amministrazione (amministratori indipendenti, amministratori di minoranza, cumulo degli incarichi), molti dei quali non trovano riscontro negli ordinamenti di altri paesi europei, dando maggiore spazio all autonomia statutaria.

22 18 CAPITOLO II 1. Organizzazione 1.1. La struttura organizzativa Nel rinviare a quanto si è ampiamente riferito per il passato, si rammenta, esclusivamente, quanto segue. L organizzazione dell Eni è articolata in: unità di business ed unità di corporate. Le unità di business comprendono le seguenti quattro divisioni e le società controllate direttamente dipendenti dall Amministratore delegato: ricerca, sviluppo ed esplorazione di petrolio e gas naturale (Divisione Exploration and Production - E&P); approvvigionamento e vendita di gas naturale e gnl, produzione e vendita di energia elettrica (Divisione Gas and Power - G&P); raffinazione e commercializzazione di prodotti petroliferi (Divisione Refining and Marketing - R&M). responsabile della gestione integrata del rischio commodity e dell'asset backed trading (Divisione Trading). Le unità di corporate curano: la gestione accentrata di servizi di supporto trasversale alle unità di business; il coordinamento ed il controllo dell attuazione di indirizzi strategici, di linee guida e di normative di riferimento nelle materie di competenza; il coordinamento delle unità di staff delle divisioni e/o delle società controllate. Le unità di corporate comprendono: o le strutture del Chief Financial Officer; o le strutture del Chief Corporate Operations Officer; o le altre direzioni/funzioni corporate di staff: Affari Societari e Governance; Internal Audit; Affari Legali; Ricerca ed Innovazione Tecnologica; Relazioni Internazionali e Comunicazione; Rapporti istituzionali e Affari regolatori; Risk Management integrato. Alle dirette dipendenze dell Amministratore Delegato 28 operano, oltre la Direzione Internal Audit, l Executive Assistant to the CEO e l Office of the CEO. 28 Il nuovo AD, insediatosi l 8 maggio 2014, ha pronunciato l intendimento di far luogo ad un ampia rimodulazione e snellimento della struttura della Società.

23 19 Le principali Società operative controllate in Italia ed all estero sono: Versalis, che gestisce, direttamente e tramite società controllate all estero, la produzione e la commercializzazione di prodotti petrolchimici (chimica di base, stirenici, elastomeri, polietilene); Syndial, che gestisce per Eni le attività di risanamento ambientale dei siti industriali, le attività di dismissione di business/impianti, nonché le attività residuali del ciclo cloro; Saipem, società, quotata nella Borsa Italiana (quota Eni 43%), che opera a servizio dell'industria Oil & Gas nelle attività di ingegneria, costruzioni e di perforazioni offshore e onshore; Si schematizza di seguito l assetto macro-organizzativo di Eni 29 : 29 Nel 2013, a seguito del riassetto organizzativo delle attività Gas & Power di Eni, la Direzione Optimization & Trading assume la denominazione di Direzione Midstream e viene costituita la nuova Direzione Downstream Gas&Power che diviene responsabile dello sviluppo in Italia e all estero delle attività commerciali retail e mid gas & power nonché della generazione di energia elettrica. La Direzione Midstream ha il presidio delle attività di trading delle commodity, del supply e ottimizzazione del portafoglio oil&gas, della vendita sui mercati wholesale gas & power, delle attività commerciali midstream del GNL e del trasporto commodity. A seguito del riassetto, le attività della Divisione Gas&Power confluiscono nelle Direzioni indicate.

24 20 CAPITOLO III 1. Le risorse umane 1.1. Personale e costo del lavoro del Gruppo Come mostrano i prospetti che seguono, nel 2013, presso il Gruppo Eni hanno operato persone, con un incremento di lavoratori rispetto al (+5,7%), in seguito all aumento di occupati all estero (ad oggi, unità, pari al 67,5% dell'occupazione complessiva) ed alla una diminuzione di 22 occupati in Italia (ad oggi, , pari al 32,5% dell'occupazione complessiva). In Italia, sono stati risolti rapporti di lavoro (di cui 844 a tempo indeterminato e 670 a tempo determinato) e sono state effettuate assunzioni (di cui 579 con contratto di lavoro a tempo determinato). Le assunzioni a tempo indeterminato e quelle con contratto di apprendistato (complessivamente 986 unità) hanno riguardato in gran parte laureati (623), inseriti prevalentemente in posizioni operative. 31 L'età media delle persone che hanno operato in Italia nel 2013 è stata di 43,7 anni, quella dei dipendenti all'estero di 38,9 anni. 30 Esercizio nel quale i dipendenti avevano raggiunto il numero di unità. 31 La diminuzione degli occupati in Italia nel 2013, rispetto il 2012, è da ricollegare non solo al saldo assunzioni e risoluzioni (+51), ma anche ad altre dinamiche gestionali in uscita, quali l incremento delle risorse in espatrio e le variazioni nel perimetro di consolidamento, che determinano complessivamente il saldo negativo pari a 22 unità, riportato nella relazione 2013.

25 21 OCCUPAZIONE Dipendenti al 31 dicembre uomini donne Italia Estero Dipendenti all'estero per tipologia locali espatriati italiani espatriati internazionali (inclusi TCN) Dipendenti per tipologia di contratto determinato indeterminato part time full time Dipendenti dirigenti di cui donne Dipendenti quadri di cui donne Dipendenti impiegati di cui donne Dipendenti operai di cui donne Dipendenti fascia d'età di cui donne Dipendenti fascia d'età di cui donne Dipendenti fascia d'età di cui donne Dipendenti fascia d'età over di cui donne Dipendenti per titolo di studio inferiore al diploma diploma laurea formazione post-laurea Numero di assunzioni di cui donne Numero di risoluzioni di cui donne

26 22 OCCUPATI ALL ESTERO Dipendenti in Africa di cui donne Dipendenti in America di cui donne Dipendenti in Asia di cui donne Dipendenti in Australia e Oceania di cui donne Dipendenti in Italia di cui donne Dipendenti nel Resto d'europa di cui donne Dipendenti all'estero locali per categoria professionale di cui dirigenti di cui quadri di cui impiegati di cui operai Dipendenti in Paesi non OECD Nel 2013, le assunzioni di dipendenti all'estero sono state disposte, principalmente, nel settore Ingegneria e Costruzioni (circa unità) in relazione, principalmente, all incremento di risorse locali e di espatriati a supporto dei progetti in corso di realizzazione. Anche nel settore E&P si registra un incremento di 848 unità dovuto all aumento della presenza nei Paesi di sviluppo e nei Paesi con attività di operations, all apertura di nuove filiali esplorative, all acquisizione di Eni Engineering da Saipem ed alla cessione di attività in Russia. Operano complessivamente all'estero espatriati italiani nelle società consolidate. La seguente tabella mostra la situazione dell occupazione con riferimento alle pari opportunità: Dipendenti donne in servizio % 17,28 16,52 16,53 Donne assunte % 20,71 14,91 14,42 Donne in posizione manageriale (dirigenti e quadri) % 18,5 18,9 19,37 Donne dirigenti % 10,35 10,79 10,85 Tasso di sostituzione per genere % 1,08 1,22 1,14 - uomini % 1,02 1,19 1,09 - donne % 1,39 1,37 1,58 Dipendenti che hanno usufruito di congedo parentale numero di cui donne numero Dipendenti in rientro da congedo parentale numero di cui donne numero Pay gap senior manager (donne vs uomini) % Pay gap middle manager e senior staff (donne vs uomini) % Pay gap impiegati (donne vs uomini) % Pay gap operai (donne vs uomini) % Pay gap totale (donne vs uomini) %

27 23 Nel 2013 hanno operato in Eni donne (il 16,53% dell'occupazione complessiva) di cui in Italia (23,3%) e all'estero (13,3%). Il 25,5%, delle 623 assunzioni effettuate in Italia, nel corso del 2013, ha riguardato personale femminile. In tale anno il tasso di sostituzione delle donne (rapporto tra assunzioni/risoluzioni a tempo indeterminato), rispetto al 2012, è aumentato sia in Italia che nel resto del mondo. La percentuale di donne che ricoprono posizioni manageriali (donne dirigenti e quadri) è aumentata dal 18,49 % del 2011 al 18,91% nel 2012 ed al 19,37% del Nel 2013 è stata aggiornata la rilevazione del pay-gap di genere, condotta su di un campione di circa dipendenti in più di 60 paesi (pari al 90% del personale) dalla quale è risultato un sostanziale allineamento tra le retribuzioni della popolazione femminile e quella maschile a parità di livello di ruolo e di anzianità. VALORIZZAZIONE DELLE PERSONE Nel 2013, la valutazione delle performance ha riguardato, in Italia e all'estero, più della metà dei dipendenti ed, in particolare, l 86% dei quadri ed il 41% dei giovani laureati. LA FORMAZIONE Come mostra la tabella che segue, nel 2013, le ore di formazione hanno registrato un incremento, di circa il 39% rispetto all anno precedente, con un aumento del 36% della spesa complessiva Ore di formazione per tipologia (ore) (a) - HSE e qualità (ore) Lingua ed informatica (ore) Comportamento/Comunicazione/Istituzionali (ore) Professionale - trasversale (ore) Professionale tecnico-commerciale (ore) Spese in formazione (a) (milioni di euro) 49,98 55,67 75,91 (a) Il consuntivo include le attività svolte nel corso del 2013 nell ambito del progetto Iraq per la controllata Zubair Field Operation Division Formazione Anti-corruzione In Eni, la formazione anti-corruzione è obbligatoria ed è estesa a tutto il personale "a rischio", in Italia ed all estero, attraverso corsi on-line ed eventi

28 24 formativi in aula. Nel 2013 sono state formate circa risorse. IL CONTENZIOSO DEL LAVORO Nel 2013 le controversie hanno riguardato, per il 18%, le malattie professionali e, per il 16%, tematiche correlate ai processi di esternalizzazione Contenziosi dipendenti (numero) Rapporto prevenzione/controversie (numero) 952/ / /1.607 Rapporto controversie/dipendenti (%) 1,39 1,80 1,95 LA SICUREZZA DELLE PERSONE E proseguito, nel 2013, il miglioramento dell indice di frequenza degli infortuni (del 28,9% per i dipendenti e del 29% per i contrattisti). Nel 2013 sono avvenuti 4 infortuni mortali a dipendenti (nel 2012 erano stati 2 e 3 nel 2011) e 2 a contrattisti (nel 2012 erano stati 5 e 10 nel 2011) (infortuni/ore lavorate) x Indice di frequenza infortuni ,60 0,49 0,35 - dipendenti 0,65 0,57 0,40 - contrattisti 0,57 0,45 0,32 (giorni di assenza/ore Indice di gravità infortuni lavorate) x ,021 0,021 0,014 - dipendenti 0,025 0,026 0,018 - contrattisti 0,018 0,017 0,012 Indice di frequenza infortuni totali (infortuni totali registrabili/ore registrabili (TRIR) lavorate) x ,51 1,17 1,04 - dipendenti 1,75 1,45 1,35 - contrattisti 1,36 1,01 0,86 (infortuni mortai/ore lavorate) Fatality index x ,94 1,10 0,98 - dipendenti 1,19 0,87 1,74 - contrattisti 2,38 1,23 0,53 Near miss (numero) Ore di formazione sulla sicurezza (ore) di cui ai dirigenti di cui ai quadri di cui agli impiegati di cui agli operai Investimenti e spese sicurezza (migliaia di euro) di cui spese correnti di cui investimenti

29 25 COSTO DEL LAVORO Come mostra la tabella che segue, il costo del lavoro del Gruppo, nel 2013, è aumentato di 651 milioni di euro per effetto dell aumento dell occupazione media all estero, in particolare nel settore I&C, e dei costi per esodi agevolati, che includono i costi a carico di Eni, relativi alla procedura di collocamento in mobilità del personale italiano nel biennio 2013/2014, ai sensi della legge 223/1991. (milioni di euro) COSTO LAVORO gruppo Eni Salari e stipendi Oneri sociali Oneri per programmi a benefici definiti Altri costi A dedurre: -incrementi per lavori interni attività materiali (182) (194) -incrementi per lavori interni attività immateriali (55) (60) Totale Personale e costo del lavoro in Eni S.p.A. Nel 2013, il numero medio dei dipendenti in servizio presso Eni S.p.A., è ammontato a unità, in aumento rispetto al La seguente tabella espone l andamento del numero medio 32 del personale nell ultimo biennio: Personale Eni S.p.A Dirigenti Quadri Impiegati Operai Totale Il numero medio dei dipendenti è calcolato come media mensile dei dipendenti di categoria.

30 26 La tabella seguente evidenzia che il costo del lavoro, nel 2013, ( /milioni 1.175) è aumentato, per Eni Spa, del 26,89% (di /milioni 249), per effetto, principalmente, dei maggiori oneri di incentivazione all esodo che includono i costi a carico di Eni relativi alla procedura di collocamento in mobilità avviata nell esercizio e riferita al biennio 2013/2014, ai sensi della legge 223/1991 ed all acquisizione del ramo d azienda Amministrazione, Bilancio ed Attività Transazionali. Il costo del lavoro di Eni spa (milioni di euro) COSTO DEL LAVORO Salari e stipendi Oneri sociali Oneri per benefici ai dipendenti Costi del personale in comando Altri costi A dedurre: -Proventi relativi al personale (93) (93) -Incrementi di immobilizzazioni per lavori interni (56) (57) -ricavi recuperi da partner quota costo lavoro (4) (5) TOTALE

31 27 CAPITOLO IV 1. Profili gestionali ed operativi, vicende e problematiche che hanno riguardato la gestione di Eni S.p.A. nel 2013 e nel primo semestre del Profili gestionali Nel fare rinvio, quanto al quadro di dettaglio circa il ruolo e le responsabilità previste in capo alla Direzione Global Procurement and Strategic Sourcing di Eni spa, a ciò che è stato riferito nelle relazioni sugli esercizi 2012 e 2013, si rammenta, succintamente, quanto segue, sulla base degli elementi forniti dalla Società. Al Global Procurement and Strategic Sourcing è attribuita la direzione delle attività di approvvigionamento di lavori, beni e servizi di Eni spa ed il coordinamento delle attività di approvvigionamento svolte nell ambito delle società controllate da Eni in Italia e all estero; per determinate società controllate, la Direzione fornisce, nell ambito dei mandati ricevuti, i servizi di approvvigionamento sulla base delle richieste formulate da tali società, che agiscono in qualità di committenti 33. Per le rimanenti società controllate non quotate (in Italia e all estero), la Direzione fornisce analoghi servizi su richiesta delle stesse e nell ambito di specifici accordi. La Direzione Global Procurement and Strategic Sourcing gestisce direttamente oltre l 80% dell attività di approvvigionamento non core Eni in Italia; quella c.d. core 34, invece, è assicurata direttamente dalle unità di business competenti Attività negoziale posta in essere nel 2013 Seguono informazioni relative all attività di approvvigionamento non core svolta, nel 2013, direttamente dalla detta Direzione e dalle altre funzioni approvvigionanti soggette all indirizzo e controllo della stessa, ad esclusione delle società quotate. 33 Tale accentramento non opera per alcune società controllate che hanno mantenuto proprie funzioni di procurement. 34 Per servizi di approvvigionamento core si intendono, ad esempio, gli acquisti di: materie prime (es. greggio, gas, etc.) e relativi servizi di trasporto e stoccaggio (logistica primaria), semi-lavorati (es. bitumi, virgin nafta, etc.), utilities del processo di produzione (es. energia elettrica, idrogeno, etc.), certificati verdi e titoli assimilati (es. TEE, certificati bianchi, etc.), titoli minerari.

32 28 Nel 2013, rispetto all esercizio 2012, si sono avuti, in via generale: una forte prevalenza delle attività negoziali all estero rispetto al totale delle attività; una costante prevalenza economica dell approvvigionato afferente alla Divisione E&P rispetto al valore complessivo dell attività negoziale; un elevata incidenza dell utilizzo del contratto aperto come tipologia di atto negoziale più rilevante; una sostanziale conferma dei dati per ciò che concerne numero e valore dei contratti dall importo più rilevante ed incidenza degli affidamenti condotti attraverso l indizione di gara. Valore complessivo e numerosità dell attività negoziale in Italia e all estero Il valore complessivo dell attività negoziale posta in essere nell anno 2013 dalla detta Direzione e dalle altre funzioni approvvigionanti delle controllate non quotate italiane ed estere è ammontato a circa milioni di euro, di cui il 60% per l attività estera 35. Il valore totale si è ripartito come segue per unità di business: Divisione E&P milioni di euro circa; Divisione R&M milioni di euro circa; Direzione downstream G&P 310 milioni di euro circa; Direzione Midstream 90 milioni di euro circa; Unità di Corporate milioni di euro circa; Versalis SpA e Syndial SpA 300 milioni di euro circa. Dati che confermano che il valore dell approvvigionato afferente alla Divisione E&P rappresenta circa l 80% del totale. In termini numerici, a fronte di atti negoziali (di cui circa il 56% relativi all attività estero), circa hanno riguardato la Divisione E&P; circa la Divisione R&M; la Direzione Downstream G&P; circa l Unità di Corporate; circa Versalis SpA e Syndial SpA. In particolare, la Divisione E&P è caratterizzata per contratti di importo più elevato ed attività negoziali svolte prevalentemente all estero, mentre, per la Divisione R&M e petrolchimica, i contratti sono stati più numerosi ma di importo unitario più contenuto e prevalentemente concentrati sul territorio nazionale. 35 Tale valore si è in parte riflesso sul bilancio d esercizio 2013 in relazione alla quota parte di prestazioni effettivamente rese nell anno.

33 Tipologia più rilevante degli atti negoziali Anche per il 2013, l atto negoziale con maggiore incidenza è stato, in Italia ed all estero, il contratto aperto (che rappresenta oltre l 80% del valore complessivo dell attività posta in essere), come evidenzia il grafico che segue: Il ricorso al contratto aperto è stato elevato in quanto questo consente di cumulare i fabbisogni trasversali di diverse realtà, garantendo lo sfruttamento di economie di scala. Ciò permette la concentrazione di volumi più elevati in un minor numero di processi di approvvigionamento. Secondo la Società, tale impostazione continua a garantire una maggior efficienza ed efficacia dei processi, anche attraverso una migliore pianificazione dei fabbisogni Numero e valore dei contratti superiori ai euro Come mostra il grafico seguente, i contratti di importo superiore ai euro rappresentano circa il 98% del valore complessivo dell approvvigionato, pari al 6% circa del numero dei contratti, ed hanno riguardato in prevalenza la Divisione E&P:

34 30 ~ % ~ Mln 94% 98% 2% Num ero degli atti negoziali Valore degli atti negoziali Atti negoziali di importo maggiore a Atti negoziali di importo minore o uguale a La Divisione R&M, Versalis SpA e Syndial SpA si caratterizzano per un maggior numero di contratti di importo meno rilevante, avendo l attività negoziale riguardato prevalentemente la manutenzione degli impianti produttivi Procedure di affidamento Anche nel 2013, sono stati più elevati gli affidamenti attraverso gara: (il 73% contro il 27% delle assegnazioni dirette).

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