UNIVERSITA DEGLI STUDI DELL AQUILA
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1 UNIVERSITA DEGLI STUDI DELL AQUILA FACOLTÀ DI SCIENZE DELLA FORMAZIONE CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN SCIENZE DELLA FORMAZIONE PRIMARIA CLASSE: LM-5 bis REGOLAMENTO DIDATTICO ARTICOLO Funzioni e struttura del Corso di studio È istituito presso l Università degli studi dell Aquila, Facoltà di Scienze della Formazione il Corso di Laurea Magistrale in Scienze della Formazione Primaria della classe LM-5 bis. Il Corso di Laurea Magistrale in Scienze della Formazione Primaria è organizzato secondo le disposizioni previste dalla classe delle Laurea Magistrale in Scienze della Formazione Primaria di cui al DM 29 del 0 settembre 200 (G.U. 3 gennaio 20). Esso rappresenta la trasformazione del precedente Corso di Laurea quadriennale in Scienze della formazione primaria. Il Corso di Laurea Magistrale in Scienze della Formazione Primaria si svolge nella Facoltà di Scienze della Formazione. La struttura didattica competente è il Consiglio di Corso di Laurea in Scienze della Formazione Primaria. Il presente Regolamento in conformità con il Regolamento Didattico di Ateneo ed il Regolamento Didattico di Facoltà, disciplina l organizzazione didattica del Corso di Laurea Magistrale. L ordinamento didattico del corso di Laurea Magistrale, con gli obiettivi formativi specifici ed il quadro generale delle attività formative, è redatto secondo lo schema ministeriale e riportato nell ALLEGATO. La sede e le strutture logistiche di supporto alle attività didattiche, di laboratorio e di tirocinio sono di norma quelle della Facoltà di Scienze della Formazione, fatta salva la possibilità che alcuni insegnamenti possano essere mutuati, tenuti presso altri corsi di studio dell Università degli studi dell Aquila, o svolte all esterno nell ambito di accordi e convenzione specifiche. ARTICOLO 2 Obiettivi formativi specifici, sbocchi occupazionali e professionali I laureati nel corso di laurea magistrale della classe LM-5 bis devono aver acquisito buone conoscenze nei diversi ambiti disciplinari oggetto di insegnamento e la capacità di proporle nel modo più adeguato alla scuola dell infanzia ed alla scuola primaria. A questo scopo e' necessario che le conoscenze acquisite dai futuri docenti nei diversi campi disciplinari siano fin dall'inizio del percorso strettamente connesse con le capacità di gestire la classe e di progettare il percorso educativo e didattico. Inoltre essi dovranno possedere conoscenze e capacità che li mettano in grado di aiutare l'integrazione scolastica di alunni diversamente abili. In particolare devono: a) possedere buone conoscenze disciplinari relative agli ambiti oggetto di insegnamento ( area linguistica, area storica, area scientifica, area artistica, area motoria ). b) essere in grado di articolare i contenuti delle discipline in funzione dei diversi livelli scolastici: infanzia e primaria c) possedere capacità pedagogico-didattiche per gestire il gruppo classe e la progressione degli apprendimenti individuali dei diversi alunni; d) possedere capacità relazionali e gestionali in modo da rendere il lavoro di classe fruttuoso per ciascun alunno, facilitando la convivenza di culture e religioni diverse. e) essere in grado di partecipare attivamente alla gestione della scuola e della didattica collaborando con i colleghi sia nella progettazione didattica, sia nelle attività collegiali interne ed esterne, anche in relazione alle esigenze del territorio in cui opera la scuola. In coerenza con gli obiettivi indicati il corso di laurea magistrale prevede accanto alla maggioranza delle discipline uno o più laboratori pedagogico-didattici volti a far sperimentare agli studenti in prima persona la trasposizione pratica di quanto appreso in aula e, a iniziare dal secondo anno, attività obbligatorie di tirocinio indiretto, presso le strutture della facoltà, e diretto nelle scuole dell infanzia e primarie convenzionate con l Università dell Aquila. Le attività di tirocinio, per complessive 0 ore pari a 2 crediti formativi universitari, devono svilupparsi ampliandosi via dal secondo anno di corso fino al quinto e devono concludersi con una relazione obbligatoria. Il tirocinio è seguito da
2 insegnanti tutor, e coordinato da tutor coordinatori e tutor organizzatori distaccati a tempo parziale e/o a tempo pieno presso il Corso di Laurea di Scienze della Formazione Primaria dell Università dell Aquila. Al termine del percorso i laureati della classe conseguono l'abilitazione all'insegnamento per la scuola primaria e per quella dell infanzia. Il conseguimento del titolo è l'esito di una valutazione complessiva del curriculum di studi, della tesi di laurea e della relazione di tirocinio da parte di una commissione composta da docenti universitari integrati da due tutor e da un rappresentante ministeriale nominato dallo Ufficio Scolastico Regionale d Abruzzo.. Risultati di apprendimento attesi, espressi tramite i Descrittori europei del titolo di studio Conoscenza e capacità di comprensione (knowledge and understanding) Il laureato in Scienze della Formazione Primaria dovrà possedere conoscenze organiche in ambiti diversificati. ) Possesso dei fondamenti teorici e dei linguaggi scientifici disciplinari. 2) Conoscenza critica dei principali saperi riferiti alle discipline d'insegnamento. 3) Conoscenze didattiche applicate ai diversi ambiti disciplinari, interdisciplinari e transdisciplinari ) Conoscenze relative all'utilizzo delle tecnologie multimediali. 5) Conoscenza dell'inglese a livello B2. 6) Conoscenze dei metodi di ricerca riferita agli ambiti disciplinari e anche applicata ai contesti scolastici. 7) Conoscenze specifiche per l accoglienza degli alunni con disabilità, di quelli con disturbi specifici di apprendimento e difficoltà scolastiche di vario tipo. Le modalità didattiche previste consisteranno nelle lezioni, nei laboratori di approfondimento e nella realizzazione del tirocinio diretto e indiretto. La verifica avverrà attraverso prove scritte e/o orali connesse agli esami e alle altre attività formative. Sbocchi occupazionali e professionali previsti per i laureati Il corso di studi quinquennale prevede la formazione e l abilitazione professionale di insegnanti delle scuole dell infanzia e primaria. Il Corso prepara alle professioni di Insegnante di scuola dell infanzia e insegnante di scuola primaria. ARTICOLO 3 Requisiti di ammissione e modalità di verifica Per essere ammessi al Corso di Laurea in Scienze della Formazione Primaria occorre essere in possesso di un diploma di scuola secondaria superiore di durata quinquennale o di altro titolo di studio idoneo ai sensi delle leggi vigenti. Il Corso di Laurea è ad accesso programmato dal Ministero dell Istruzione dell Università e della Ricerca che nella attribuzione dei posti tiene conto delle esigenze del sistema nazionale scolastico e pertanto presuppone il superamento di una prova di accesso predisposta dall Università sulla base delle indicazioni ministeriali. ARTICOLO Durata del corso di laurea. La durata normale del corso è di cinque anni. Per il conseguimento del titolo lo studente dovrà acquisire almeno 300 CFU, secondo le indicazioni contenute nella scheda delle attività formative e dei crediti relativi al curriculum del quinquennio compresa nell'ordinamento Didattico del Corso, ( allegato ). 2. La quantità media di impegno complessivo di apprendimento, svolto in un anno da uno studente impegnato a tempo pieno negli studi universitari, è convenzionalmente fissata in crediti. È altresì possibile l iscrizione a tempo parziale, secondo le regole fissate dall Ateneo. I crediti corrispondenti a ciascuna attività formativa sono acquisiti dallo studente con il superamento dell esame o di altra forma di verifica del profitto, come previsto dall art. del presente Regolamento. ARTICOLO 5 Attività Formative, insegnamenti, curricula e docenti Il Corso di Laurea Magistrale in Scienze della Formazione Primaria è a ciclo unico e si presenta con un unico curricolo. Il piano di studio approvato dal Consiglio di Corso di Laurea e dal Consiglio di Facoltà ( Allegato n 2 ) può essere annualmente modificato previa approvazione degli organi competenti.
3 ARTICOLO 6 Tipologia delle attività formative. Le attività didattiche dei settori disciplinari si articolano in insegnamenti, secondo un programma suddiviso in cinque anni, approvato dal C.C.L. e pubblicato nel Manifesto degli studi (Guida dello studente). L articolazione dei moduli e la durata dei corsi sono stabilite secondo le indicazioni del Consiglio di Facoltà. Le attività didattiche (lezioni, laboratori, esami) si tengono secondo il calendario stabilito annualmente dal CDF. 2. I corsi, secondo le indicazioni della Facoltà, sono di norma di ore per crediti o di 30 ore per crediti, secondo una ripartizione del 2% ( circa ) di lezione frontale, seminari, o analoghe attività, e del 72% ( circa) di studio personale o ad altre attività formative di tipo individuale. Ogni CFU di laboratorio equivale a 5 ore di didattica in presenza e 0 ore di lavoro individuale dello studente, per un totale di 25 ore. La responsabilità dei laboratori è affidata ai titolari degli insegnamenti a cui sono connessi. Il lavoro individuale dello studente deve essere verificato dal responsabile di laboratorio. Il curricolo prevede 2 CFU di tirocinio equivalenti a 0 ore complessive che devono concludersi con una relazione obbligatoria. 3. Il Corso di Laurea, oltre alle attività formative già previste, può organizzare altre iniziative come: convegni, seminari, visite guidate ed attribuire a tali iniziative dei riconoscimenti di CFU. I crediti didattici assegnati a tali attività saranno stabiliti dal CCL di volta in volta.. Nel quadro di una crescente integrazione con istituzioni universitarie italiane e straniere, è prevista la possibilità di sostituire attività formative svolte nel Corso di Laurea con altre discipline insegnate in Università italiane o straniere. Ciò avverrà nel quadro di accordi e programmi internazionali, di convenzioni interateneo, o di specifiche convenzioni proposte dal Corso di Laurea Magistrale, e approvate dalla Facoltà, con altre istituzioni universitarie o di analoga rilevanza culturale. ARTICOLO 7 Esami ed altre verifiche del profitto degli studenti Per ciascuna attività formativa indicata è previsto un accertamento conclusivo alla fine del periodo in cui si è svolta l attività. Per le attività formative articolate in moduli la valutazione finale del profitto è comunque unitaria e collegiale. Con il superamento dell esame o della verifica lo studente consegue i CFU attribuiti all attività formativa in oggetto. La verifica dell apprendimento nelle diverse discipline avverrà attraverso prove finali prove in forma scritta, strutturate, semi-strutturate, aperte e/o in forma orale. Potranno essere valorizzati elaborati e produzioni originali degli studenti, approfondimenti tematici, relazioni scritte, ed eventuali prove in itinere anche con finalità formative e finali, di esperienze, progetti formativi, elaborazione di materiali didattici, proposti, discussi e analizzati. Potranno costituire momenti valutativi anche la partecipazione attiva ai lavori di gruppo. Il periodo di svolgimento degli appelli d esame viene fissato all inizio di ogni anno accademico. Gli appelli degli esami di profitto iniziano al termine dell attività didattica dei singoli corsi di insegnamento. L orario delle lezioni ed il calendario degli esami sono stabiliti dal Preside di Facoltà o dai suoi delegati, sentiti la commissione didattica competente e i docenti interessati. Le commissioni esaminatrici per gli esami di profitto sono nominate dal Preside della Facoltà o per sua delega, dai responsabili delle altre strutture didattiche. Sono composte da almeno due membri e sono presiedute dal professore ufficiale del corso. I membri diversi dal Presidente possono essere altri professori, ricercatori, docenti a contratto e cultori della materia. Il riconoscimento di cultore della materia è deliberato dal consiglio di Facoltà su proposta del Consiglio di Corso di Laurea. Il voto d esame è espresso in trentesimi e l esame si considera superato se il punteggio è maggiore o uguale a. All'unanimità può essere concessa la lode, qualora il voto finale sia 30. Le prove sono pubbliche ed è pubblica la comunicazione del voto finale. ARTICOLO Prova finale e lingua straniera. Dopo aver superato tutte le verifiche delle attività formative incluse nel piano di studio e aver acquisito almeno 300 crediti, ivi compresi quelli relativi alla preparazione della prova finale, lo studente, indipendentemente dal numero di anni di iscrizione all università, è ammesso a sostenere la prova finale, la quale consiste nella discussione della tesi di laurea e della relazione finale di tirocinio. 2. Lo studente dovrà dimostrare di saper elaborare, redigere, presentare e discutere individualmente una tesi scritta su un argomento a carattere teorico o applicativo, elaborata in modo originale e critico, coerente rispetto agli obiettivi specifici della laurea magistrale, sotto la guida di un docente relatore, su tematiche riconducibili alle discipline sostenute dallo studente nel suo percorso formativo. La discussione della relazione finale di tirocinio, elaborato sotto la guida di un tutor, dovrà evidenziare le competenze professionali. 3. La valutazione conclusiva della carriera dello studente dovrà tenere conto delle valutazioni riguardanti le attività formative precedenti e la prova finale.. Al termine del percorso gli studenti dovranno aver acquisito una formazione nella lingua inglese di livello B2, accertata secondo quanto previsto nel percorso di laurea.
4 ARTICOLO 9 Iscrizione e frequenza di singoli insegnamenti Chi è in possesso dei requisiti necessari per iscriversi al corso di studio, oppure sia già in possesso di titolo di studio a livello universitario può prendere iscrizione a singoli insegnamenti impartiti presso di esso. Le modalità d iscrizione sono fissate nel Regolamento dell Università dell Aquila. ARTICOLO 0 Propedeuticità, Obblighi di frequenza Non sono previste propedeuticità obbligatorie. La frequenza alle lezioni non è obbligatoria. La frequenza alle attività di laboratorio e di tirocinio è obbligatoria. La modalità e la verifica dell obbligo di frequenza, ove prevista, viene stabilita ad inizio anno accademico dal C.C.L. ARTICOLO Piano carriera. Il C.C.L. determina il Piano Didattico precisando anche gli spazi per le scelte autonome degli studenti. ( attività a scelta dello studente ) 2. Lo studente presenta in Segreteria Studenti la domanda indicando l attività formativa a scelta che intende svolgere. I tempi per la presentazione delle domande verrà stabilito dalla stessa segreteria studenti. ARTICOLO 2 Riconoscimento di crediti in caso di passaggi, trasferimenti e seconde lauree Trasferimenti e riconoscimenti di prove di esame e crediti. Le domande di trasferimento presso l Università dell Aquila di studenti provenienti da altra Università e le domande di passaggio di Corso di Laurea nonché le domande di iscrizione di studenti già in possesso di una laurea sono subordinate ad approvazione del Consiglio di Corso di Laurea che: a) valuta la possibilità di riconoscimento totale o parziale della carriera di studio seguita fino a quel momento, con la convalida di parte o di tutti gli esami sostenuti e degli eventuali crediti acquisiti; b) indica l anno di corso al quale lo studente viene iscritto c) stabilisce l eventuale debito formativo da assolvere d) formula il piano di studi di completamento del curriculum per il conseguimento del titolo di studio ARTICOLO 3 Consiglio Corso di Laurea Il Consiglio di Corso di Laurea è costituito, in conformità alle disposizioni contenute nel Regolamento di Facoltà, da tutti i docenti strutturati impegnati nel corso stesso, nonché da una rappresentanza studentesca stabilita secondo il Regolamento di Ateneo. Per lo svolgimento degli adempimenti necessari il Consiglio di Corso di Laurea elegge tra i suoi membri il Presidente. Il Consiglio di Corso di Laurea svolge i seguenti compiti: a) propone il Regolamento Didattico del Corso b) formula gli obiettivi formativi specifici del Corso c) cura lo svolgimento delle attività didattiche e di tirocinio d) esamina ed approva le pratiche studenti e) determina le modalità dell eventuale riconoscimento di crediti formativi f) stabilisce convenzioni con le scuole dell infanzia e con le scuole primarie, per lo svolgimento delle attività di tirocinio g) valuta le richieste di nomina di cultori della materia da sottoporre successivamente al Consiglio di Facoltà Le elezioni dei rappresentanti degli studenti nel Consiglio di Corso di Laurea sono disciplinate dalla regolamentazione di Ateneo e di Facoltà. ARTICOLO Orientamento e Tutorato In materia di orientamento alla scelta universitaria, eventualmente con il supporto degli Uffici Scolastici Regionali, si possono offrire: ) attività didattico-orientative per gli studenti degli ultimi anni di corso delle scuole medie secondarie, finalizzate soprattutto alla prescrizione
5 2) corsi di formazione dei docenti di scuola media superiore su temi relativi all orientamento 3) consulenze su temi relativi all orientamento inteso come attività formativa, in base alle richieste provenienti dalle scuole In materia di orientamento al corso di studi, il CCL diffonde mediante l attività di tutorato dei docenti, informazioni sui percorsi formativi e sul funzionamento dei servizi e sui benefici per gli studenti. ARTICOLO 5 Modifiche al Regolamento. Il Regolamento didattico del corso di laurea è approvato dal Consiglio di Facoltà, su proposta del Consiglio del Corso di Laurea, il quale lo sottopone a revisione almeno ogni cinque anni. ARTICOLO 6 Norme transitorie. Per garantire i diritti acquisiti dagli studenti iscritti al V.O. Laurea quadriennale in Scienze della Formazione Primaria entro l a.a i laureati in entrambi gli indirizzi (infanzia e primaria) potranno conseguire la specializzazione come insegnante di sostegno entro l'a.a purchè siano nei tempi previsti (termine ultimo febbraio 206). I laureati in uno dei due indirizzi del corso di Laurea quadriennale Formazione Primaria V.O. entro l'a.a 203-, potranno iscriversi all'altro indirizzo per conseguire la seconda laurea fino all'a.a Per quanto concerne il passaggio su Scienze della Formazione Primaria da altre sedi universitarie è consentito nell ambito del V.O. mantenendo l anno di iscrizione (ad esempio dal II al II e così via); non è consentito il passaggio da altri Corsi di Laurea. 2) Per quanto non previsto dal presente Regolamento si rinvia alle norme contenute nei Regolamenti didattici di Ateneo e di Facoltà. PIANO DI STUDI PRIMO ANNO Pedagogia generale e sociale ( base ) M-PED/0 Pedagogia Generale Laboratorio di Pedagogia generale Storia della pedagogia (base) M-PED/02 Storia dell educazione e del sistema scolastico Discipline giuridiche e igienico sanit. ( area 2 ) IUS/0 Diritto amministrativo e legislazione scolastica Discipline letterarie ( area ) L-FIL-LET/0 Letteratura Italiana I Laboratorio di Letteratura Italiana Discipline sociologiche e antropologiche ( base ) M-SPS/0 Sociologia dell Educazione Didattica e pedagogia Speciale ( base ) M-PED/03 Didattica Generale Laboratorio di Didattica Generale 3 Letteratura per L Infanzia (area ) M-PED/02 Letteratura per L infanzia Laboratorio di Letteratura per L infanzia Laboratorio di lingue AA Laboratorio di lingua inglese 2
6 SECONDO ANNO Pedagogia Generale e Sociale ( base ) Didattica e Pedagogia Speciale ( base ) M-PED/0 Pedagogia Interculturale M-PED/03 Pedagogia e metodologia del gioco e del lavoro di gruppo Laboratorio di pedagogia e metodologia del gioco e del lavoro di gruppo M-PSI/0 Psicologia dello sviluppo Psicologia dello sviluppo e psic. Dell educ ( base ) Discipline Geografiche M-GGR/0 Geografia (area ) Laboratorio di Geografia Discipline storiche L-ANT/03 (Storia romana Storia del mondo antico ( area ) e medioevale ) Linguistica ( area ) L-FIL-LETT 2 Linguistica e Grammatica Italiana Didattica della Lingua Italiana Laboratorio di scrittura Laboratorio di Lingua Inglese ( A.A: ) Attività di Tirocinio ( A.A.) L-LIN/2 Laboratorio di Lingua 2 Inglese II Tirocinio 3 TERZO ANNO Discipline storiche ( area ) M-STO/02 Storia moderna e contemporanea Psicologia dello Sviluppo e dell educazione ( area 2 ) Discipline Matematiche ( area ) M-PSI/0 MAT/0 Psicologia dell Educazione e dell integrazione dei diversamente abili Laboratorio di Psicologia dell Educazione Fondamenti di matematica Didattica della matematica Laboratorio di didattica della matematica 2 Discipline biologiche ed ecologiche ( area ) Metodi e didattiche delle attività motorie (area ) BIO/03 M-EDF/0 Botanica ambientale Laboratorio ambientale Metodi e didattiche delle attività motorie Laboratorio di attività motorie 2
7 Laboratorio di lingua Inglese ( A.A. ) L-LIN/2 Laboratorio di lingua Inglese III 2 Attività di Tirocinio ( A. A ) Tirocinio 5 IV ANNO Psicologia Clinica e Discipline IgienicoSanitarie ( area 2 ) Didattica e Pedagogia Speciale ( base ) A.A. Pedagogia sperimentale (area base) Didattica e Pedagogia Speciale ( area 2 ) MED739 Neuropsichiatria Infantile M-PED/03 M-PED/03 M-PED/0 M.PED703 Tecnologia dell Istruzione e dell Apprendimento Laboratorio di Tecnologie Didattiche Docimologia Laboratorio di docimologia Pedagogia Speciale Laboratorio di Pedagogia Speciale Linguistica ( aea ) L-FIL-LETT Letteratura italiana contemporanea Discipline Matematiche MAT/03 Geometria (area ) Discipline delle arti ( area ) ICAR/7 Disegno Laboratorio di disegno Laboratorio di Lingua Inglese ( A.A. ) Attività di Tirocinio ( A.A. ) L-LIN/2 3 2 figurativo Laboratorio di Lingua 2 Inglese IV Tirocinio 7 V ANNO Discipline chimiche ( area ) CHIM/03 Chimica generale e inorganica Pedagogia Sperimentale ( area base ) Discipline Fisiche (area ) Musicologia e storia della musica ( area ) M-PED/0 Pedagogia sperimentale FIS/0 L-ART/07 Fisica sperimentale e applicazioni didattiche Laboratorio di Fisica Musicologia e storia della musica Laboratorio di didattica della musica
8 Laboratorio di Lingua Inglese ( A.A. ) Prova- Idoneità di Lingua Inglese Attività a scelta dello studente ( A.A. ) Attività di Tirocinio ( A.A. ) Attività Formative per la prova finale ( A.A. ) L-LIN/2 Laboratorio di Lingua Inglese V 2 L-LIN/2 Prova di Lingua Inglese ( 2 B2 ) Attività libera a scelta dello studente Tirocinio 9 Attività formative per la prova finale 9
ORDINAMENTO DIDATTICO A.A
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